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Brus

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Tutti i contenuti di Brus

  1. Brus

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    Dopo il prestito del nostro Sekulov, la Cremonese ufficializza Franco Vasquez, svincolatosi dal Parma. Per i grigiorossi avvio di mercato lento (specie per le uscite ancora da definire), ma primi acquisti potenzialmente interessanti, uniti al ritorno di Zanimacchia. Da vedere quali saranno le effettive ambizioni della Cremo in una B che si preannuncia piuttosto competitiva...
  2. Brus

    Serie B 2022/23

    Semplicemente grottesco. Comunque vada, specchio della credibilità del nostro sistema calcistico (e non solo).
  3. Brus

    I valori di Nedved rimangono più unici che rari

    Per amor di verità, va detto che Trezeguet e Camoranesi rimasero controvoglia, dopo aver prestato i piedi per la cessione. E lo stesso Del Piero non ha fatto mistero di aver vissuto parecchio male che Capello gli preferisse Ibrahimovic e che, non fosse stato per quel cataclisma, si sarebbe guardato attorno. Questo, con immutata stima e parimenti illimitata gratitudine per questi campioni e il loro apporto un bianconero... Solo, ho il dubbio che si tenda a mitizzare un po' più del dovuto un calcio che gran parte del "romanticismo" lo ha perso già da un pezzo e in cui le bandiere erano già eccezioni, e in misura neanche troppo più frequente che adesso. Poi, per come la vedo, atti di amore per i colori come quello di Nedved li apprezzo sì, ma non li sento necessari. Per dire, vedere Cuadrado in maglia Inter sicuramente un po' di dispiacere me lo provocherà, ma si tratta di un giocatore che alla Juve ha dato tutto e che da professionista ha semplicemente colto un'opportunità di rimanere in un contesto di livello nel paese in cui lui e famiglia vivono da parecchio, dopo essere rimasto senza contratto. Così come i vari Dybala, Vidal ecc...
  4. Un po' ci speravo che l'operazione includesse Baldanzi (e come è stato detto, viene da pensare che per Parisi non abbiamo fatto davvero sul serio). La nota positiva è che ci riserviamo di mantenere il controllo di Ranocchia.
  5. Brus

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    Ma infatti negli USA c'è un movimento calcistico che si sta sforzando di crescere, e che a piccoli passi sta effettivamente alzando l'asticella come "produzione" locale. Non ritengo così impensabile che in un futuro la MLS possa effettivamente ambire ad essere un campionato sufficientemente "serio" e con un minimo appeal tecnico e di pubblico. L'Arabia attuale, appunto, mi sa tanto di modello cinese, del tutto artificiale e di limitata prospettiva. Con la differenza che loro i soldi li hanno davvero, ma cambia relativamente.
  6. Brus

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    Vecchie glorie a svernare a peso d'oro e qualche giocatore di livello (magari non eccessivamente ambizioso) convinto a cifre fuori mercato. Il tutto in un contesto che, pure con tutta la buona volontà, mi sembra ancora molto lontano dal poter produrre una buona base di talenti autoctoni. Per quanti nomi di prestigio possano ancora portare da quelle parti, è difficile percepire quel campionato come qualcosa di diverso dal costoso giocattolo che è, con tutti i limiti di appeal del caso
  7. Brus

    Marchisio: "Facciamoli scottare, questi ragazzi"

    In linea di massima sono d'accordo (e giustamente qui si fa l'esempio di modelli esteri di successo), ma è anche vero che il percorso di crescita di un giovane non è una scienza esatta: prendiamo un Fagioli che ha fatto una gavetta semi-convenzionale che si è rivelata molto proficua, e nel momento in cui -vuoi anche un po' fortuitamente- ha trovato spazio si è trovato nella condizione di convincere e tenersi il posto; e invece un Miretti ritenuto pronto fin da subito e lanciato saltando le tappe che ad oggi è in evidente difficoltà nonostante il talento, almeno a mio avviso, ci sia tutto, e che probabilmente potrebbe beneficiare di un prestito dove "costruirsi" mentalmente con qualche pressione in meno. Del resto, sono convinto che nel contesto del calcio italiano, volenti o nolenti, replicare pari pari quanto avviene in alcuni campionati esteri sia al momento difficoltoso, a meno di un cambio di mentalità generale e sicuramente non a brevissimo termine che riveda la nostra concentrazione su tattica, schemi e solidità prima di tutto a scapito del talento brado.
  8. Mettiamola così, giocatore relativamente giovane che ha palesemente del potenziale da esplorare. Ad oggi, sì, né carne né pesce, ma con un percorso di maturazione che sembra instradato e nel contempo già abbastanza funzionale in più di un contesto. Male che vada, tappa una voragine presente in rosa, è stato preso a cifre congrue ed è rivendibile senza troppi patemi. Per l'acquisto in sé non me la sento troppo di lamentarmi... Dipende dal contesto in cui andrà ad inserirsi
  9. Szczesny 7: Inoperoso per gran parte del tempo, mette un paio di pezze importanti nel frizzante finale. Danilo 7: Torna sui suoi standard dopo un paio di passaggi a vuoto. Efficace e sempre sicuro. Rugani 7: Bravo nel farsi trovare pronto malgrado lo scarso minutaggio. Zapata è un cliente difficile, lo gestisce bene. Alex Sandro 6,5: Uno scivolone che mette i brividi, per il resto saldo più che positivo. Coraggioso palla al piede e concentrato dietro. Cuadrado 6: Alti e bassi senza soluzione di continuità. Fagioli 5,5: Fatica ad accendersi. Locatelli 6: Parte in difficoltà come i compagni di reparto, sulla distanza riesce a farsi valere di generosità e grinta. Rabiot 6,5: Più svagato del solito, ma al momento giusto trova la giocata e confeziona una bella fetta del goal dell'1-0. Iling Jr 7: Prima da titolare e primo goal tra i grandi, tutto di cattiveria e tempismo. Quando riesce ad essere concreto si conferma un prospetto interessantissimo. Di Maria 6: Qualità e iniziativa anche al piccolo trotto. Nella ripresa si spegne relativamente presto. Milik 5,5: Prova a tenere alti i suoi, perlopiù si perde nel traffico. Pogba 6,5: Mira da aggiustare e ritmi ancora contenuti, ma la fame c'è e la classe è sempre cristallina. Può essere un fattore in questo finale di stagione. Vlahovic 7: Entrato molto bene, sempre nel vivo e finalmente preciso nelle giocate. Dopo un'occasione fallita, mira la buca d'angolo e si prende un goal meritato, in faccia alla becera curva atalantina. Kostic s.v. Chiesa s.v. Nota di merito per il contropiede finale. All. Allegri 7: Partita difficile e si sapeva, sofferta ma ben preparata difensivamente; tre punti dal peso specifico elevatissimo. Premiata la fiducia a Iling.
  10. Szczesny 6: A conti fatti quasi mai davvero chiamato in causa. Danilo 5,5: Insolitamente svagato, qualche errore banale non da lui. Bremer 6,5: Regge e tiene sotto controllo le iniziative dello Sporting. Da sperare che il suo infortunio non sia nulla di grave. Alex Sandro 6: Sul rigore ha la fetta di colpa più evidente, in generale Edwards gli crea più di un affanno. Si riscatta nel finale, rimanendo più che lucido nell'assedio portoghese. Cuadrado 6: Per distacco quello con più iniziativa; buoni spunti ma anche diverse decisioni sbagliate nei momenti chiave. Benino in fase difensiva. Rabiot 6,5: Fa e disfa, segna il goal decisivo e causa il rigore tentando un anticipo un po' alla disperata. Paga la stanchezza alla distanza, il bilancio è comunque positivo. Locatelli 6: Partita di sacrificio, si dimostra sufficientemente solido. Moretti 6: Molte le palle perse, ma prova a ragionare e mette in mostra qualche sprazzo di qualità. Tutto sommato incoraggiante Chiesa 5: La voglia che ci mette è come sempre inoppugnabile, ma stasera è mancato davvero tutto il resto. Errori tecnici, cali di concentrazione e troppo nervosismo, decisamente sottotono. Di Maria 6: Se non il minimo indispensabile, poco di più. Quanto gli basta per smistare qualche palla interessante, specie con un Cuadrado piuttosto ricettivo. Vlahovic 5: In questo momento è come sparare sulla croce rossa, ma il serbo è davvero fuori fase. Un mezzo disastro spalle alla porta. Milik 5: Nemmeno lui in un gran momento. Poco servito, ma fa poco per fare sentire il suo ingresso in campo. Gatti 6: Fronzoli zero, si butta in trincea e fa il suo. Da controllare l'irruenza, rischia di fare del male ad un avversario. Pogba 5: Non c'erano troppe pretese sul suo livello di condizione, ma la sufficienza con cui entra in campo è disarmante. Kostic 5,5: Si trova soprattutto a dare una mano dietro, non proprio la specialità della casa. Non affonda ma scricchiola più volte. All. Allegri 6: Nel concreto, semifinale conquistata e partita preparata bene sul piano difensivo, corretto il tiro rispetto all'andata. Poi, in fase di costruzione il panorama non è idilliaco, e il finale palesa una tenuta mentale quantomeno perfettibile.
  11. Szczesny 6,5: Due preziose patate ravvicinate, un brivido per un rinvio così così e un brutto spavento che -si spera- verrà archiviato quanto prima . A presto in campo Tek. Danilo 6,5: Ancora una volta mette ordine in una partita difficile e caotica. Sempre più leader irrinunciabile. Bremer 6,5: Una eccellente lettura difensiva come highlight di una prestazione comunque solida. Gatti 7: Forse il suo punto di svolta; non più una bella favola calcistica, ma un giocatore vero e di livello che si sta prendendo il suo posto in questa Juve. Goal meritatissimo che premia una prova di elevata caratura. Cuadrado 5,5: Corrente alternata; a tratti il passo migliore e qualche iniziativa pregevole, ma perde l'attimo troppe volte in entrambe le fasi. Rabiot 6: Ha il merito di mantenere la concentrazione, per lunghi tratti l'unico a centrocampo. Poi, pochi varchi nel traffico. Locatelli 5: I portoghesi lo mandano in cortocircuito. Serata difficilissima, costantemente a vuoto e tanti errori non da lui in fase di impostazione. Kostic 5: Motorino inceppato. Non trova spazi e sparisce quasi subito dalla partita. Di Maria 5: La sua modalità peggiore; fumoso e a tratti indolente. In realtà si muove pure benino, ma all'atto pratico non gli riesce praticamente nulla. Milik 5,5: Rifornito poco e male, ma quello che gli capita tra i piedi difficilmente lo gestisce al meglio. Chiesa 6: Ci prova con determinazione ma con lucidità molto discontinua, sua la nostra migliore occasione nel primo tempo che impensierisce Adan; nel mezzo molto vorrei ma non posso. Meglio nella ripresa, dove tenta di predicare nel deserto. Fisicamente non male, considerato tutto il bilancio è positivo. Perin 7: Schiaffeggia un pallone a inizio ripresa e amministra con concentrazione e tempismo. Fino al 90', dove l'eccellente doppio salvataggio lo erge ad eroe di serata. Fagioli 5,5: Non riesce ad entrare nel vivo, stretto nella morsa che i lusitani hanno imbastito a metà campo. Vlahovic 6: Un solo lampo, ma pesantissimo, il colpo di testa a innescare il flipper da cui Gatti esce vincitore. Esulta come se avesse segnato, e non lo si può biasimare. Pogba s.v. Lo Stadium non ha mai smesso di aspettarlo e lo fa sentire. Fa in tempo ad applicarsi in un buon salvataggio difensivo. Paredes s.v. All. Allegri 5: Non ci sono troppe scusanti, lo Sporting ha fatto la partita che voleva e torna a casa con non pochi rimpianti. Vuoi lo scarso killer instinct loro, le buone prove individuali dei difensori e un ottimo Perin, portiamo a casa il primo round in modo non troppo meritato, in Portogallo servirà ben altro.
  12. Milos Krasic: un abbaglio collettivo da cui non posso chiamarmi fuori: nella prima metà stagione con Delneri era effettivamente un uragano, e come tanti mi sono illuso che avessimo davvero pescato un crack. Sulla distanza poi sono emersi i limiti tattici abnormi, ulteriormente amplificati dall'infame clima arbitrale creatosi dopo la simulazione col Bologna e la conseguente campagna mediatica. Arrivato Conte, in un sistema in cui i giocatori erano "telecomandati" il serbo è evaporato in tempo zero. Diego: altra grande illusione collettiva, e a mia (nostra) discolpa, gli ingredienti per gridare al colpaccio c'erano tutti; il brasiliano si presentava come un trequartista completo come non se ne vedevano da un pezzo. Regia, rifinitura, finalizzazione: non gli mancava nulla, stando allo stato di servizio col Werder; se poi si presenta con una prova da urlo all'Olimpico, viene facile gridare al fenomeno. Da lì, praticamente il nulla, se non il poco invidiabile brevetto del peto-tiro con per cui tanti portieri avversari hanno ringraziato. Sissoko: avevo aspettative altissime per il medianone fisicamente esuberante e capace di tackle irreali, già parte di un centrocampo eccezionale in quel di Liverpool. E alla fine non riesco a non volergli bene, perché parecchie cose buone ne ha combinate. Solo che tra sbavature a livello tecnico e una scarsissima integrità fisica, il maliano ha lasciato il segno molto meno di quanto mi aspettassi.
  13. Szczesny 6,5: Sempre in controllo, bene nelle uscite. Danilo 6,5: Mestiere e carisma. Bremer 7: Infallibile nella contraerea, gara dominante. Gatti 7: In crescita; non lascia spiragli e a tratti si esalta. De Sciglio 6,5: Diligente, e pure qualcosa in più. Al netto dell'affidabilità fisica, il livello di prestazione che ha messo assieme è sottovalutato. Fagioli 7: Giocatore in ascesa, e la materia prima è assai pregiata. Gara da veterano, e sta imparando a metterci quantità e malizia. Locatelli 7: Tatticamente perfetto, in questo momento è un mediano di prim'ordine. Rabiot 7: Una furia che lascia il segno in entrambe le fasi. Confeziona il goal e puntella il dominio in mediana. Kostic 7: Si conferma l'uomo degli incubi nerazzurri. Goal e sostanza, mai abbastanza apprezzato. Soulé 6: Di incoraggiamento, perché risponde a questo attestato di stima con una buona prova a livello tattico. Però è pur sempre un attaccante, servono più coraggio e cattiveria davanti. Vlahovic 6: Combatte e gioca con l'atteggiamento giusto. Sbaglia qualche decisione, ma pian piano si sta ritrovando. Chiesa 6: Stagione che si sta rivelando un calvario, non deve scoraggiarsi. Cuadrado 6: Da una mano nelle fasi finali. Paredes s.v. Mettiamola così, ha trovato un suo ruolo in rosa. All. Allegri 7: Neanche riesco a immaginare quanto stia godendo di questo risultato. E a conti fatti, Inter imbrigliata e raramente davvero pericolosa, risultato che sarebbe potuto essere più largo se non avessimo sprecato in ripartenza, autostima in cascina per tutti. Il delitto perfetto.
  14. Brus

    Federico Gatti

    Bissata la convincente prova di coppa, con un coefficiente di difficoltà ben più elevato. Del resto, quando riesce a mantenere concentrazione e convinzione, tende a mettere in mostra qualità niente male: tecnicamente c'è, ha iniziativa e nelle corde ha qualche poderosa uscita "chiellinesca". Sta sfruttando bene queste occasioni, e se davvero è riuscito a smaltire le vertigini e si è calato in questa dimensione, abbiamo un rinforzo che tornerà molto utile, specie ora che il ricambio generazionale dietro non è più rimandabile.
  15. Brus

    Nasce la birra bianconera si chiama "Juventus Beer"

    Buona iniziativa di marketing. Solo, fornirne uno stock in anteprima a Kean ieri non è stata la migliore delle idee.
  16. Szczesny 6,5: Un'intervento in bello stile. Danilo 7: La capocciata del 2-2 è probabilmente il punto di svolta della partita. Spirito da capitano vero. Bremer 6,5: La decide di prepotenza, si fa perdonare una gara invero piuttosto distratta, vedi secondo goal loro. Alex Sandro 7: Sempre ben posizionato, Kostic ringrazia e si scatena sapendo di avere le spalle ben coperte. Cuadrado 6: Vedi Bremer, fa centro confermandosi uomo-derby, ma dalle sue parti il Torino trova troppi spazi. Fagioli 7: Ma quanto cresce bene. Ispirazione e rabbia agonistica, si esalta e alza progressivamente i giri, a tratti è davvero dominante. Barrenechea 6: Buttato nella mischia a sorpresa, inizialmente è visibilmente spaesato. Gradualmente prende coraggio e riesce a mettere assieme una discreta presenza in campo. Un work in progress che può avere un suo perché. Rabiot 7: Torna al goal impreziosendo una gara concreta e gagliarda. Kostic 7,5: Giocatore che mai sarà apprezzato quanto merita, meraviglioso nella sua "semplicità"; dagli un pallone e lo trasformerà in cross, ripeti all'infinito e al fischio finale conta assist e occasioni generate. Di Maria 6: Si concede di tornare umano per una sera. Anche se non sfonda, resta sempre il motore della squadra. Vlahovic 5,5: Presente e affamato, purtroppo in quel modo arruffone che non ha ancora imparato a limare quando non è in completa fiducia; stampa sulla traversa un goal da segnare e diluisce con qualche errore marchiano lagran quantità di palloni che lavora. Chiesa 7: Suona la carica, il suo ingresso alza ritmo e baricentro. Subito in assist. Pogba 6: Lampi che ci ricordano cosa può dare a questa squadra. Bentornato Polpo. De Sciglio 6: Diligente, contribuisce a smorzare l'iniziativa granata sul suo out. Kean s.v. Bonucci s.v. All. Allegri 7: Non dimentichiamo mai il contesto in cui deve operare; la vitalità e la determinazione che di fatto hanno permesso di svoltare la partita contro un avversario ipermotivato e inizialmente messo meglio in campo, compensano con gli interessi un primo tempo indubbiamente mediocre. E di fatto la vince col triplo cambio al momento giusto, da lì l'inerzia si gira irreversibilmente a nostro favore.
  17. Szczesny 6,5: Si ritaglia un po' di gloria nel finale. Danilo 6: Si concede una serata di sostanziale relax. Bremer 6: Anche lui sbriga la pratica senza patemi. Alex Sandro 7: Serata che sa di tempi d'oro. Controlla, spinge sfiorando il goal, s'immola nel finale in bello stile. De Sciglio 6,5: Ha il voltaggio giusto e una certa fiducia, a tratti spavaldo per movimenti e iniziative offensive. Fagioli 7: Di Maria scardina il match grazie ad un suo gagliardo recupero; il primo di un lungo elenco di palloni recuperati. Nel mezzo trova il tempo di divertirsi e dare sfoggio della sua qualità. Locatelli 6,5: Partita che si mette subito in discesa e compagni di reparto che lo supportano egregiamente, può permettersi una partenza compassata per poi alzare gradualmente i giri e prendere posto nel tiro a segno della ripresa. Rabiot 6,5: Sicurezza da vendere e peso specifico che contribuisce a tenere piantata la bandiera bianconera sul centrocampo. Kostic 7: Sfrutta gli spazi e il dominio territoriale come meglio sa: corsia messa a ferro e fuoco e cross a ripetizione. Cerca il goal, Lafont gli nega una gioia che meriterebbe. Di Maria 9: Irreale. Passa una mezz'ora prima che decida di lasciar giocare un po' anche i compagni, e tutto questo dopo aver già di fatto portato a casa partita, qualificazione e ulteriore presenza nelle migliori cineteche calcistiche. Kean 5: Fa strano trovare una nota negativa in una serata del genere, ma il centravanti ci mette tantissimo del suo, mai davvero entrato in partita. Vlahovic 6: Rileva Kean e quantomeno fa percepire la propria presenza in campo. Cuadrado 6: Scenario agevolato per recuperare gamba e verve. Ammonizione che poteva tranquillamente risparmiarsi. Bonucci s.v. Paredes s.v. Iling Jr s.v. All. Allegri 6,5: Qualunque cosa avesse in programma, è anticipato da Di Maria che in 20' chiude la pratica e regala a tutti una partita a zero stress.
  18. Szczesny 6: Incolpevole sul goal, poco altro dalle sue parti. De Sciglio 5,5: Iniziativa che non mancherebbe neanche, ma precisione poca. Danilo 5,5: Qualche calo di tensione non da lui. Tenta la conclusione un paio di volte nel finale: coraggioso ma non preciso. Bremer 5,5: Lo scivolone sul goal è l'immagine più emblematica di questa partita. In generale non sembra sempre concentratissimo. Alex Sandro 6: Torna a fare il terzino. Non graffia, si limita ad essere diligente. Fagioli 4,5: In difficoltà fin da subito, non trova quasi mai spazi e tempi di gioco. Innesca malauguratamente il contropiede del pareggio. Paredes 5: Regia non pervenuta. Esegue il compitino nel fare legna in mezzo e non sembra minimamente interessato ad andare oltre. Rabiot 6: A conti fatti è l'unico a tenere viva la mediana. Qualche passaggio a vuoto ma ha le attenuanti del caso. Di Maria 7: A tratti è più nel campo delle belle arti più che dello sport; illuminante il lancio per Chiesa e un fiume di iniziative di gran pregio. Meriterebbe un voto maggiore, ma manca di concretezza con un preziosismi di troppo che da il la alla rassegna horror che il Nantes converte in goal. Chiesa 6,5: Ci mette tutta la ferocia che sa, va in assist e segnerebbe il nuovo vantaggio se solo quel pallone non decidesse di sfidare qualunque legge della fisica pur di non entrare. Vlahovic 6: Tap-in che sblocca la partita, fallo preso che avrebbe dovuto lasciare i francesi in 10; ma nel mezzo oggettivamente pochino. Kostic 6,5: L'aria dell'Europa League gli è decisamente salubre. Entra coi giri giusti e crea una buona mole di gioco. Locatelli 5,5: Troppo frenetico, si innervosisce quasi subito e finisce per offrire un contributo non memorabile. Cuadrado 5,5: Condizione che sembra perlomeno discreta. Poi, più impegno che effettivo costrutto. Soulé 6: Cerca di destreggiarsi nel traffico, non senza personalità. Kean s.v. All. Allegri 5: Si può rivendicare qualunque cosa, un arbitraggio horror e una sfortuna di proporzioni fantozziana; resta il fatto che l'allenatore del Nantes ha potuto fare la partita che voleva portandosi a casa un pareggio ben poco rappresentativo del mismatch tecnico in campo.
  19. Szczesny 6: Un'uscita alta coraggiosa e un mezzo buco senza conseguenze, per il resto prende freddo. Danilo 6,5: Frange i flutti senza troppi patemi e si concede qualche uscita in bello stile. Bremer 6,5: Presidia in tutta tranquillità. Dominante sulle palle alte. Alex Sandro 6,5: Con la partita che prende presto la direzione desiderata, fa buona figura col minimo sforzo. De Sciglio 6,5: Certo, l'eccellente supporto di Di Maria rende tutto più facile, ma il suo esterno è il più frizzante. Nella ripresa può permettersi di gestire le energie. Miretti 6,5: Infortunio che non ci voleva, sta (ri)trovando posizione e presenza in campo. Sì procura il rigore che sblocca il match. Locatelli 6,5: Prova tatticamente di livello, il trend è positivo. Ochoa gli nega un primo goal stagionale che meriterebbe alla grande. Rabiot 6,5: Si concentra sulla fase di non possesso, stasera se lo può permettere e non fatica a rendersi utile. Kostic 6,5: Il meno brillante dei suoi, ma la zampata da rapace sul tiro ciccato di Vlahovic da ampiamente senso alla sua serata. Di Maria 7: Dalle sue parti l'aria è elettrica, fagli arrivare un pallone e sai che qualcosa di buono accadrà. E infatti, partecipa ai primi due goal, prende una traversa e regala momenti di classe calcistica assoluta. Vlahovic 8: La sua partita inizia dal dischetto di rigore: tensione da tagliare col coltello, verosimilmente tanti pensieri e fantasmi a vorticargli attorno alla testa. Esecuzione da manuale, e da lì si sblocca il Vlahovic che aspettavamo, vorace e con la voglia di spaccare tutto nella migliore accezione possibile. Una gioia tornare a vederlo in condizione e con quell'entusiasmo. Fagioli 6,5: Lucidissimo ad avventarsi sul pallone sbagliato di Nicolussi per il 3-0. Cuadrado 6: Entra quando la squadra ha abbassato i giri. Mette minuti nelle gambe senza forzare nulla. Chiesa 6: Lui invece è allergico ai ritmi blandi, e tenta la giocata quando può. Kean 6: Impatta sul legno, sfortunato. Iling Jr: s.v. All. Allegri 6,5: Vittoria netta, mai in discussione e segnali ottimi da Vlahovic. Sì sgola parecchio quando i suoi si rilassano e concedono qualcosa, ma credo sia consapevole che in questo momento partite del genere fanno solo bene.
  20. Perin 6: Quasi mai davvero sollecitato. Attento nell'ordinaria amministrazione, e basta così. Danilo 6,5: Il più sollecitato del terzetto difensivo, ne esce con buona personalità. Bremer 7: Lucido e fisicamente dominante, prova solida impreziosita dal goal partita. Alex Sandro 6,5: Mai davvero in difficoltà e ben supportato, gestisce in modo pulito. Cuadrado 6: Zaccagni è un banco di prova non banale al rientro; non senza difficoltà regge l'urto. Esce stremato. Fagioli 5,5: Qualche calo di tensione di troppo. Locatelli 7: Tatticamente impeccabile. Pesca qualche buona sventagliata e, soprattutto nella ripresa, recupera un numero impressionante di palloni. Rabiot 6: Al piccolo trotto, gestione ordinata con poche scintille. Kostic 7: Ha recuperato la sua usuale produttività. Ara la fascia su e giù, crossa a gettito continuo fino ad azzeccare l'assist. Prezioso anche in ripiegamento. Chiesa 6,5: Segnali incoraggianti. Condizione in crescita e mentalità già ottimale. Vlahovic 5,5: Condizioni fisiche e mentali lontanissime dall'essere ottimali. Attenuanti da vendere, ma certe sbavature preoccupano. Kean 6: Rispetto a Vlahovic mostra più vitalità. Un'occasione dove potrebbe fare meglio, molta corsa a vuoto per un'assistenza non ottimale, ma è presente. Miretti 6: Sul pezzo. Sembra entrare con le idee chiare, quasi sempre ben posizionato. Di Maria 6: Tiene palla nel finale e regala giocate da cineteca. Peccato che si perda in preziosismi più belli che davvero utili. De Sciglio s.v. All. Allegri 6,5: Segni di vita. Gara ordinata rischiando pochissimo e minuti nelle gambe per alcuni recuperi potenzialmente vitali. Dato il contesto va bene così.
  21. Brus

    Cremonese - Juventus 0-1, commenti post partita

    Stagione nata male, diversi errori di mercato esacerbati dalla sfortuna, Allegri che oggettivamente è stato in bambola i primi tempi. Abbiamo un potenziale ben superiore a questo, ma siamo lontani e con troppe incognite, tanto vale gestire ciò che abbiamo e massimizzare i risultati. Arriverà il momento di ragionare, risolvere diversi equivoci della rosa, e ci arriveremo con una batteria di buoni prospetti cresciuti e responsabilizzati; ora è irrealistico, ben venga macinare horti musi, ricompattare il gruppo e strizzare fuori quel che si può da questa stagione.
  22. Brus

    Cremonese - Juventus 0-1, commenti post partita

    Allegrismo livello over 9000; uno spettacolo perlopiù orrendo che comunque porta tre punti e la porta inviolata; copione ormai abituale rispettato in pieno, sofferenza e bestemmie comprese. E bene così, serve continuare a vincere e sta cosa in un modo o nell'altro ci sta riuscendo, incerottati e imbottiti di giovani.
  23. "Inondato dalla sua grandezza". Non avrei potuto esprimere meglio cosa Pelé significhi per me e -parlo con piena sicurezza- per intere generazioni di amanti del calcio, a prescindere che abbiano potuto ammirarlo sul campo di gioco.
  24. E in tutto questo, dai filmati si vede una "modernità" incredibile nel suo bagaglio tecnico e stile di gioco. Anche al di là di numeri, record, palmares e talento assoluto espresso, O Rei ha plasmato il calcio e lo ha rappresentato nella sua forma più pura come pochissimi altri sono riusciti nella storia di questo sport. Per sempre, una leggenda.
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