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Forse è un percorso inevitabile, è proprio vero che crescendo si perde l’innocenza, e lo si vede da queste piccole cose. Da bambino, pur tifando Juve da matti, i poster di Rummenigge Maradona o di Falcao che trovavo nei giornali sportivi li conservavo e collezionavo tutti, perché per prima cosa apprezzavo il mito sportivo. In realtà ho iniziato veramente a tifare contro le altre dopo essermi accorto che tutti tifavano contro di noi. Ma il punto di svolta è stato il Milan, che inizialmente apprezzavo in Europa (del resto giocavano un calcio mai visto prima, almeno da me). Poi sono diventati insopportabili, sia loro che i loro tifosi, e chi è della mia generazione sa bene cosa intendo. Vedere sepolti in pochi anni i miei miti dell’infanzia (quelli della Juve del Trap che mi aveva fatto innamorare) mi ha fatto scattare un senso di rivalsa contro quella squadra che mi ha fatto innamorare ancora di più della mia Juve, e le poche vittorie contro di loro (tipo la finale di coppa Italia del 90) sono state una gioia indescrivibile. Tanto più che ho visto alcuni juventini diventare milanisti intorno ai 10 anni, una cosa davvero tremenda, perché una squadra non si cambia mai nella vita.

Loro investono (in maniera intelligente) soldi che non hanno. C’è qualcuno che possa fermarli dal fare questo? Storicamente non mi risulta che squadre blasonate o politicamente forti abbiano avuto sanzioni per i troppi debiti. Forse il Barcellona qualche sessione di mercato bloccata, vado a memoria. La realtà è che per essere competitivi bisogna indebitarsi. Però ci sono squadre come il Man United che ha fatturati da favola ma da anni non è capace di costruire una squadra competitiva. Anzi, regalano decine di milioni all’Inter per un portiere inutile. Non si può imputare a Marotta il fatto di essere competente e di saper far fruttare al meglio i soldi che può investire.

Noi abbiamo parecchi gol dai difensori, pochini dall’attacco, quasi zero dal centrocampo. Ovviamente in proporzione alla distanza media dalla porta. La prima Juve di Conte ad esempio aveva un attacco non proprio eccezionale, ma sopperiva con un centrocampo che garantiva tantissima qualità, sostanza e gol.

Negli anni ‘80 tifavo sinceramente per le italiane in coppa. Era talmente bello il mercoledì pieno di partite che non volevo uscisse mai nessuna. Già al liceo (primi anni 90) iniziavano le scaramucce tra tifosi si squadre rivali. Poi da fine anni ‘90 con l’esposizione mediatica molto maggiore e poi con i sociali è esploso tutto.

Anche io seppi da uno zio il risultato prima di vederla. Che anni, che tempi. Il fascino di un mondo non ancora globalizzato e “internetizzato”. O magari era solo il fatto di essere bambini.

Ho detto che sono convinto che senza l’Inter avrebbe vinto. Non che sia impossibile vinca con l’Inter come competitor. Lo ritengo improbabile ma non impossibile. Si tratta comunque di previsioni e supposizioni, in entrambi i casi.

Sono convinto che senza Inter quest’anno avrebbe vinto. E considerando le rose non sarebbe stato scontato nemmeno contro Milan Napoli e Roma.

Fastidiosissimo quando non fischiano certi falli netti.

Non è facile giocare contro il Napoli di questo periodo. Stanno bene fisicamente e quando ti schiacciano è dura uscire. Certo non sono letali come lo scorso anno, ma le occasioni in un modo o nell’altro le creano sempre. Anche l’Inter ha sofferto per lunghi periodi domenica sera, molto più di quanto dica il punteggio. Detto questo, pensare che sia da scudetto questa Juve… sinceramente no.

Nel secondo tempo, contro una squadra che pressa bene e gira bene palla, si sono visti i limiti tipici della Juve da qualche anno a Questa parte. Concordo con te che senza qualità maggiore a centrocampo e in zona di rifinitura, molto più di così sia impossibile farlo.

Stasera secondo tempo ai limiti dell’indecenza. Però se penso a cosa combinavamo lo scorso anno…

Ma infatti nella partita di ieri mi ha stupito (negativamente) molto più l’Inter della Juve. Anche loro sono una squadra fondamentalmente muscolare e atletica, ma hanno molta più qualità di noi e a mio avviso potevano e dovevano fare molto di più.

Il problema è che per avere quella compattezza difensiva e concedere così poco giocoforza rinunciamo a creare. Questa Juve non conosce alternative. Contro l’Inter appena abbiamo provato a stare un po’ alti sull’ala dell’entusiasmo abbiamo subito preso ripartenza letale. Contro squadre meno forti davanti però mi aspetterei qualcosa di più. Cioè contro altre squadre alcuni rischi si possono anche prendere.

Sìsì ovvio. In assoluto odio vivisezionare gli episodi, soprattutto in relazione ai gol su ripartenza.

A me non è sembrato clamoroso. Cioè se non lo dai non mi scandalizzo. Ricordo uno clamoroso su Rabiot in un Milan Juve di qualche anno fa sulla cui ripartenza segno Calabria. Quello sì clamoroso.

Cioè loro Chala, noi HNC che non ha beccato una palla per tutta la partita, nascondendosi a volte per non farsela dare. Bastava questo mismatch qui. Davvero ho faticato a capire perché l’Inter non abbia spinto di più per vincerla.

Considerando le due rose faccio fatica a non farmi andare bene questo pari.

In realtà la vera rivalità Djokovic l’ha avuta con Nadal. Dal 2009 (semifinale US open) credo che Federer lo abbia battuto solo una volta negli slam. È stato in assoluto quello che lo ha sofferto di più, su qualsiasi superficie. Io ritengo Djokovic l’atleta più forte e longevo di sempre. E lo dico senza averlo mai tifato in una sola partita.

Però si sapeva che Djokovic sarebbe durato più di Nadal come tenuta fisica. Secondo me è già un miracolo che Rafa sia riuscito a vincere gli ultimi 3/4 slam (con il serbo di fatto auto escluso per la questione vaccini). Agli Us Open e in Australia non avrei scommesso un euro su di Nadal, è stato incredibile come sia riuscito a vincere.

Sai bene però che nel tennis la testa fa tutta la differenza del mondo. Alcaraz sembra un mostro ed è giovanissimo. Ma pensare che vinca ciò che hanno vinto gli altri tre è comunque una scommessa. Perché forse abbiamo troppo normalizzato l’idea che uno possa arrivare a vincere più di 20 slam. Forse non ci rendiamo conto di cosa siano stati questi tre, e soprattutto l’ultimo, attualmente ancora imbattibile. Ma soprattutto Djokovic, prima di iniziare a vincere slam in serie, era uno che comunque arrivava abbastanza facile alle semifinali, poi alle finali. Giocando allo stesso livello per tutta la stagione. Qui abbiamo visto gente come Zverev, Thiem, Dimitrov, Medvedev, non so chi altro, giocare uno slam al top e poi sparire per metà anno o più. Vincere uno slam e poi accontentarsi. La forza di uno come Djokovic è quella di avere la voglia di restare al top per tutto l’anno e per tantissimi anni. La voglia di battere un avversario che ti ha impedito il grande slam, la voglia di dominare un tennista che ti ha battuto nettamente due giorni prima. La voglia di alzare il trofeo in faccia a chi ti tifa e fischia contro (me compreso, sia chiaro). Quanti ne possono nascere di tennisti così? Pensare che lo siano Alcaraz e Sinner mi pare ottimistico.

l’ho già scritto. Il colpo che gli ha letteralmente svoltato la carriera dopo i 30 anni. Seguo il tennis dagli anni 80, Djokovic è sempre stato fortissimo, ma è diventato pressoché imbattibile dopo che ha aggiunto questo servizio al suo repertorio già eccellente. Perché gli permette di fare punti facili e game in battuta rapidi, cosa fondamentale nell’ultima parte di carriera. Poi, bisogna anche dirlo, ritirandosi di fatto Nadal, è sparito l’unico giocatore in grado di batterlo nel circuito, esclusi i normali exploit estemporanei dei vari Alcaraz e Medvedev.

Contro il Djokovic nella forma di oggi non trovavano armi Federer e Nadal. In tutta onestà, cosa può fare un Sinner alla sua età?

Il paragone con Djokovic può essere per il tipo di tennis. Può diventare un giocatore di qualsiasi tipo. Anche per nole a inizio carriera nessuno poteva prevedere che diventasse il mostro che è stato poi. Certo, vista a posteriori la carriera fatta dal serbo, non credo ce ne sarà un altro a breve così.

Djokovic negli ultimi 5/6 anni e diventato ingiocabile sul proprio servizio. Prima non era così. Per accelerare gli scambi a una certa età è fondamentale avere punti facili dal servizio. Considerando che sul resto era già il più forte al mondo, ci si spiega come mai abbia vinto tutti questi titoli dopo i 30 anni. Complici anche, mi duole dirlo, avversari non sempre all’altezza.

Il tuo discorso è eticamente ineccepibile. La penso fondamentalmente come te. Però qui non si tratta di semplice cabala, come poteva essere per i tennisti che hai citato, che fondamentalmente si equivalevano. Qui si tratta di levarsi dalle balle il tennista in assoluto più forte della storia quando c’è la posta grossa in gioco. Uno che proverbialmente aumenta il livello del proprio tennis dalla semifinale in poi. Praticamente si è consegnato a una finale da definire quasi impossibile per le condizioni che si sono create. Poi sarò il suo primo tifoso e lo amo anche per come ha evitato di facilitarsi la vita.