loropo

La penso come te. Ma anche nel calcio dilettanti gli arbitri applicano il regolamento come in serie a; ieri pomeriggio ero allo stadio della mia città (squadra in serie d), pronti via e rigore dato per contatto fortuito in area con palla che spiove da 30 metri rilanciata dal centrocampo e con tutti e due i giocatori (attaccante e difensore) che guardano la palla. Sotto di 1-0 dopo 3 minuti. È vero che il difensore in area deve stare attento, ma non può solo pensare a non fare fallo. Gli attaccanti svengono al primo tocco.

Molti hanno risolto cercando di non fare arrivare mai in area gli avversari, facendo falli sistematici appena persa palla (vedi Atalanta) e tenendo difese altissime in modo da evitare ammucchiate in area di rigore. Trasformando di fatto il calcio che conoscevamo in altro sport. Aggiungo alla casistica anche il fallo di mano, che è praticamente sempre punito, anche in situazione strane (tipo Douglas Luiz mercoledì o anche quello del Cagliari ieri). In pratica un difensore in area dovrebbe fronteggiare avversario senza gambe e braccia.

Si ma lo storico di questi pareggi sta diventando troppo costante. 4 pareggi sono tanti, abbiamo pochi gol nelle gambe, non è possibile che in questa squadra segni solo Vlahovic. Nella Juve di Conte, per dire, segnavano tutti. Qui se non fa doppietta Vlahovic non si vince una partita. Senza Bremer dietro sarà tosta, per questo i gol segnati saranno ancora più importanti. E c’è troppa poca gente che abbia confidenza col gol.

Preferisco sempre essere cagnolino degli USA nel contesto geopolitico attuale.

Fagioli stasera da 9 in pagella. La capacità che ha di girarsi nel traffico con la palla incollata al piede è impressionante.

io ho due figli ancora piccoli che seguono abbastanza, ma sono più interessati agli highlights e alle magliette dei calciatori da indossare quando giocano con gli amici piuttosto che a guardare una partita intera; si annoiano praticamente subito. Io dagli 8 anni in poi non ho perso un campionato e il mio weekend era irrimediabilmente scandito dalla partita della Juve. Ora ho 48 anni e, sebbene veda molte meno partite di prima, il risultato della Juve è rimasta la prima cosa (tra quelle non importanti) che mi cambia l'umore e la giornata.

A me non riesce a piacere, pur standomi simpatico e ammirando molto il suo attaccamento alla maglia. A mio avviso non può essere lui il titolare di una Juve top.

Si si conta molto. Ma non è l’unico problema, intendevo questo. La lentezza nella manovra non è ascrivibile al centravanti.

In generale posso essere d’accordo, ma io noto una fatica enorme nell’uscire dal basso. E ciò non può essere sempre e solo colpa dell’attaccante, perché ormai anche sotto pressing la punta con il lancio dalla difesa non la cerca più nessuno; lui semmai deve fare di più quando la palla arriva a centrocampo. Ma ieri e contro l’Empoli quasi non ci arrivavamo al centrocampo. Era tutto un girare palla lentissimo dalla difesa, stancante e frustrante. Senza verticalizzazione di qualità nel calcio di oggi non vinci mai. Ma nemmeno in quello di ieri. Un mare di gol non lo ha mai fatto.

Ha fatto fuori anche Arnautovic a Bologna.

Secondo me i due centrali di difesa, per quanto bravi, ci mettono troppo tempo a uscire in fase di impostazione, di fatto quando ci pressano alti già dalla rimessa dal fondo non abbiamo soluzioni se non il giro palla infinito e stancante (più per noi che per gli avversari). I problemi a centrocampo non mi sembrano risolti, quello che doveva essere il nuovo Pirlo di fatto non è pervenuto ad oggi. E Locatelli gioca da Locatelli. Poi non so, io Koop e Yildiz sempre schiacciati su quella fascia sinistra li vedo depotenziati. L’unico che entra nel campo è Cambiaso, ma anche lui combina poco negli ultimi 20 m. Ma ci vuole comunque più qualità negli ultimi 20 m se vuoi giocare a difesa schierata, oppure stai un po’ più basso ma poi devi essere letale nel ripartire. Noi no facciamo nessuna delle due cose.

Con lo 0-0 di ieri Vlahovic c’entra poco a mio avviso. La palla ci mette sempre mezz'ora per arrivare in zona pericolosa, e quando ce la rubano, in qualsiasi zona del campo, ci mettiamo troppo tempo per recuperarla e riattaccare. Contro avversarie che tengono le linee strette non sappiamo cosa fare.

Quello che vedo, molto in analogia con gli anni passati, è il fatto di non riuscire a chiudere la squadra avversaria negli ultimi venti metri per un periodo prolungato della partita. L’uomo che doveva farci svoltare a centrocampo è perennemente seduto in panchina, e Locatelli, che pure non sta facendo male, è pur sempre Locatelli. Deve toccare la palla 3/4 volte per decidere cosa fare e non verticalizza in maniera pericolosa praticamente mai. Ma così è difficile imporsi. Il Napoli di Conte è forte e Conte è un grande allenatore nella preparazione della partita, checchè qualcuno ne dica. Ma non siamo riusciti a stazionare nella metà campo avversaria nemmeno con l’Empoli. Le squadre che difendono a 4 m dall’uomo come il PSV in Italia non le trovi.

Lo scorso anno di questi tempi sembravano ingiocabili (il derby stravinto dopo poche giornate gli aveva dato una sicurezza che poi li ha accompagnati per tutta la stagione). Occhio che nel calcio la fiducia va e viene a seconda dei risultati (e dei risultati/prestazioni altrui). Il Napoli di due anni fa gli fece paura perchè dava 3/4 gol a tutti nei primi tre mesi e anche a loro ciò procurò un certo scompenso in termini di punti. Noi lo scorso anno anche vincendo di paura gliene abbiamo fatta poca perchè eravamo troppo troppo poveri di gol nelle gambe e si capiva che ci saremmo sgonfiati prima o poi. Il fatto di riuscire a dosare le forze dipende essenzialmente da che avversari hai. Noi nel 2018/19 a dicembre di fatto avevamo vinto il campionato.

I centrocampisti dell'Inter sono mingherlini ma corrono tantissimo.