stewie B e W

Sono d’accordo con te ma mi auguro che la squadra non si faccia prendere da voli pindarici. Noi siamo tifosi e possiamo permettercelo. Devono restare con la testa bassa e lavorare, perché i giocatori della Juve devono riconciliarsi con la loro gente, con noi, vincendo le partite e giocando a pallone.

Ci vediamo dopo la sosta, probabilmente. Speriamo non vada in nazionale a sto punto.

La famosa guerra santa. Che tristezza.

Di sicuro lui è uno di quelli che il campo non lo vede più, con o senza Motta. Il giocatore più pagato del campionato.

A me invece sembra ci sia solo tanta improvvisazione, a tutti i livelli. Il problema certo parte dall’alto, ma non c’è dolo. A che pro?

L’Empoli nel primo quarto d’ora è entrato in campo giusto per non prendere la goleada, devono pensare a salvarsi, poi hanno annusato l’aria di impresa e hanno giocato la partita. Stasera è proprio tutta nostra la frittata.

Perché non glien’è fregato un * a nessuno, o perché abbiamo talmente poco “peso” da non riuscire neanche a dire “guardate che mercoledì dobbiamo andare in Olanda, che ne dite se giochiamo di sabato?”. Non so quale delle due ipotesi sia peggiore onestamente. La domenica sera giochi, il lunedì di riposo o di scarico (giustamente) e il mercoledì sera sei ad Eindhoven a giocarti la gara più importante della stagione. Ma di che * stiamo parlando.

No certo, parlavo del giorno in meno, ci mancherebbe altro. Per me è inconcepibile, una dirigenza seria avrebbe fatto saltare la sede della lega, e infatti Marotta col piffero che si fa mettere il Napoli la domenica con la trasferta in Olanda il mercoledì. E, ripeto, fa bene. Questo solo per dire che io percepisco improvvisazione, menefreghismo, incapacità o non so che altro a tutti i livelli e nella gestione di tutte le cose, dalle più piccole alle più grandi. Non si dovrebbe lasciare niente al caso.

Due indizi fanno sempre una prova. Il pesce puzza dalla testa. Almeno aveva avuto il buon senso di dare la Juve in mano al cugino, visto che ad Elkann il pallone proprio non piace, solo che pure a lui ad una certa non si sa cosa * abbia preso.

Quattro giorni prima, non tre. Mica se la fanno mettere di domenica, loro. Di sabato, alle 18 per giunta. Ma fanno bene, hanno ragione, quelli strani siamo noi.

Non è un problema di progetti o di obbiettivi minimi, qua bisogna tornare a fare le cose per bene a tutti i livelli. Si percepisce improvvisazione su tutto: sugli infortuni, la gestione del gruppo, dei rapporti con i tifosi, con i giocatori, con la stampa. Ti mettono Juve-Inter tre giorni prima di una trasferta di Champions, ma stiamo scherzando? L’uomo alla guida di una società come la Juventus per una cosa del genere dovrebbe andare in Lega a far tremare le pareti anche solo se c’è il pensiero.

Non l’ho proprio nominato, anche perché è stucchevole continuare a parlarne. Però ti posso assicurare che ne ho viste di peggio.

Sono contento per te, davvero.

Insomma, mi permetto di dissentire, ahimè.

Però l’anno della tripletta dell’Inter l’allenatore della Roma era Ranieri, non Spalletti che fu invece esonerato a stagione in corso. Sono passati 15 anni, avevo ancora tutti i capelli e il mondo mi sorrideva, eppure mi sembra ieri

Ascolta un povero * come me matt, non ci sono. Ma da anni. Siamo una polveriera che trita allenatori e calciatori. Guarda, io ad Allegri avrei fatto una domanda sola se fossi stato un giornalista, e mi sembra assurdo che nessuno ci abbia mai neanche provato: “Max, a livello societario, di organizzazione, oggi che sei tornato, che cosa hai trovato di diverso rispetto a quando sei arrivato la prima volta nel 2014?”. Io continuo a pensare che il pesce puzza dalla testa, e se mandano via l’allenatore dopo stasera mi metto l’anima in pace con la consapevolezza che il peggio debba ancora venire, perché se il tecnico ti dice chiaro e tondo che c’è un problema di atteggiamento la società deve intervenire, a costo di chiamare ognuno la sera alle 11 per chiedergli se stanno dormendo o se sono in giro a farselo spaccare in mano.

Su quali basi? Forse non ci si rende conto della situazione in cui è la Juventus. Siamo nel punto più basso del post calciopoli, a livello di personalità e di spessore degli attori protagonisti (i calciatori). Lungi da me difendere Thiago Motta stasera, perché non è quello che voglio fare visto che non sono di certo uno del suo staff, ma in certe situazioni di difficoltà ci vogliono i *, in primis da chi sta in campo. Dopo la prima occasione per l’Empoli, uno come Buffon li avrebbe appesi tutti al muro, uno come Vialli avrebbe preso per mano la squadra, uno come Moggi (o come lo stesso Marotta, ahimè) sarebbe andato negli spogliatoi a prendere tutti a calci nel *. Dove stanno questi personaggi? Non ne abbiamo, non ci sono. La dimensione attuale è questa, e prima lo capiamo prima iniziamo ad essere più equilibrati nei giudizi, senza passare da scudetto (su quali basi poi, a 8 punti e con tre squadre davanti) a via tutti in tre giorni. Stasera bisogna essere arrabbiati, furibondi, i tifosi devono fischiare, l’allenatore e i giocatori devono “vergognarsi” e la società deve intervenire a gamba tesa. Il fatto stesso che l’allenatore nel post partita non sia andato davanti ai microfoni a blaterare giustificazioni e scusanti mi fa stare un pochino meglio. Chiappe strette e pazienza, che ne abbiamo bisogno.

Assolutamente SI. Giuntoli è sempre stato un faccendiere, manca una figura forte, un accentratore, un filibustiere, uno che va a sedersi in lega e non si fa mettere Juve-Inter tre giorni prima di una trasferta di Champions. Finché non si comincia dall’alto a fare le cose come si deve non cambierà mai nulla.

Ma io questo non l’ho detto. Io credo che in questo momento la soluzione non sia cambiare medico se quello che hai ti dà una diagnosi che non ti piace. Problema di atteggiamento, il tuo allenatore te lo segnala, è indubbiamente anche colpa sua, la palla passa alla società che PER ME ora non deve cambiare allenatore ma deve sostenerlo, pretendendo dal gruppo personalità e professionalità, a costo di far fuori qualcun altro. Non è un problema di giocatori comprati, puoi spendere anche un miliardo sul mercato alla ricerca della pietra filosofale e non cambia nulla, c’è un intero secolo di pallone a dimostrare che le grandi squadre non si costruiscono (solo) con i soldi e con i mercati. Poi, se vuoi la testa dell’allenatore sei libero di pensarlo, io non devo convincere nessuno, semplicemente continuo a ritenere che come dopo l’ignobile girone di ritorno dell’anno scorso non aveva senso cambiare guida tecnica, lo stesso penso ora. Ci vuole una società forte, che faccia le cose per bene, e non mi riferisco al mercato che è la conseguenza, non la causa.

Onestamente quest’anno non mi aspettavo niente di diverso, anzi ti dirò che la situazione in classifica a questo punto è migliore di quanto pensassi a ottobre-novembre. Ribsdisco: ben vengano questi schiaffoni, ne hanno bisogno tutti. Forse anche i tifosi.

Ma il giochino sarà sempre questo fin quando non si tornerà a vincere, c’è da mettersi l’anima in pace. Io dico una cosa invece: questi sberloni fanno bene a tutti, è in questi casi che bisogna “saggiare” la bontà di sto benedetto nuovo corso: se l’allenatore ti segnala pubblicamente un problema di atteggiamento, di gente che “chiede senza dare”, la società deve stare col tecnico, sostenerlo, aiutarlo e appendere tutti al muro, perché non siamo il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos che decidono di far fuori Benitez. Non è che dici che nello spogliatoio della Juve ci sono soggetti di sta gran caratura (e non c’erano neanche gli altri anni) che se vanno contro l’allenatore ascolti loro.

Sai com’è, un tifoso dovrebbe continuare ad andare allo stadio e a guardarsi le partite anche quando le cose vanno male. Questo quinquennio di delusioni spero che almeno ci faccia lasciare indietro qualche occasionale di troppo va.

Però ad esempio a Como non sono andati a rivedere il tocco con il braccio di Gatti (sia chiaro, per me non è mai rigore, però ne hanno dati di peggiori) mentre ci hanno dato il rigore a favore per la rete della vittoria. Per questo motivo non vedo malafede, né tantomeno “paura” di sbagliare a nostro favore, semplicemente la classe arbitrale italiana è letteralmente nel pallone tra protocolli, interpretazioni e abusi nell’utilizzo di una tecnologia che doveva essere di aiuto e che invece si è rivelata (come pensavo, onestamente) solo un motivo in più per fare polemica. Gli arbitri in Italia non sono mai tranquilli, non solo quando arbitrano la Juve.

Ma magari. Andrei a prenderlo io.

Hai detto tutto tu. Il doppio attaccante secondo me sarà utilizzato solo a partita in corso, contro il Cagliari voleva dare il cambio agli esterni e ha risparmiato Nico che veniva dai 120 minuti di mercoledì dopo averne giocate diverse di fila, ma non credo proprio che con due attaccanti in croce e quattro esterni sia una soluzione da inizio partita.