stewie B e W

Ma il giochino sarà sempre questo fin quando non si tornerà a vincere, c’è da mettersi l’anima in pace. Io dico una cosa invece: questi sberloni fanno bene a tutti, è in questi casi che bisogna “saggiare” la bontà di sto benedetto nuovo corso: se l’allenatore ti segnala pubblicamente un problema di atteggiamento, di gente che “chiede senza dare”, la società deve stare col tecnico, sostenerlo, aiutarlo e appendere tutti al muro, perché non siamo il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos che decidono di far fuori Benitez. Non è che dici che nello spogliatoio della Juve ci sono soggetti di sta gran caratura (e non c’erano neanche gli altri anni) che se vanno contro l’allenatore ascolti loro.

Sai com’è, un tifoso dovrebbe continuare ad andare allo stadio e a guardarsi le partite anche quando le cose vanno male. Questo quinquennio di delusioni spero che almeno ci faccia lasciare indietro qualche occasionale di troppo va.

Però ad esempio a Como non sono andati a rivedere il tocco con il braccio di Gatti (sia chiaro, per me non è mai rigore, però ne hanno dati di peggiori) mentre ci hanno dato il rigore a favore per la rete della vittoria. Per questo motivo non vedo malafede, né tantomeno “paura” di sbagliare a nostro favore, semplicemente la classe arbitrale italiana è letteralmente nel pallone tra protocolli, interpretazioni e abusi nell’utilizzo di una tecnologia che doveva essere di aiuto e che invece si è rivelata (come pensavo, onestamente) solo un motivo in più per fare polemica. Gli arbitri in Italia non sono mai tranquilli, non solo quando arbitrano la Juve.

Ma magari. Andrei a prenderlo io.

Hai detto tutto tu. Il doppio attaccante secondo me sarà utilizzato solo a partita in corso, contro il Cagliari voleva dare il cambio agli esterni e ha risparmiato Nico che veniva dai 120 minuti di mercoledì dopo averne giocate diverse di fila, ma non credo proprio che con due attaccanti in croce e quattro esterni sia una soluzione da inizio partita.

È per questo motivo che i tifosi della Juve hanno perso la pazienza, come è giusto che sia. L’unica cosa che mi sento di dire (e che vado ripetendo dall’inizio) è che se è da cinque stagioni che siamo in questa condizione la colpa non può essere mai di chi ha cominciato quest’anno.

L’arbitro è una delle componenti umane che rende il calcio imprevedibile e casuale, come l’attaccante che sbaglia un gol a porta vuota o il difensore che fa autorete. Se si cominciasse a parlarne con toni più distesi i direttori di gara stessi sarebbero più tranquilli e qualcuno di loro avrebbe anche meno manie di protagonismo. Invece tutti i tifosi sono convinti che gli arbitri ce l’abbiano con la propria squadra per non si sa quale motivo. Tutti eh, nessuno escluso: ma allora, se tutti si lamentano, a turno, di cosa stiamo parlando esattamente? E comunque, il calcio è uno sport a punteggio basso, e siamo d’accordo, ma nel corso di una stagione con così tante partite i valori vengono sempre fuori: su un campionato intero gli arbitri incidono zero.

La posizione in classifica della Juve rispecchia perfettamente quanto fatto finora, Atalanta, Napoli e Inter hanno fatto meglio di noi sin qui. Non vedo il senso di rammaricarsi per i punti buttati, è un discorso che potrebbero fare sia le squadre che ci stanno davanti che quelle che ci stanno dietro. Semmai, lo spartiacque è stato l’infortunio di Bremer, che ti permetteva di giocare in una certa maniera visto che da solo ne marcava due ed era il nostro miglior giocatore. Come l’Inter senza Lautaro, il Napoli senza Kvara (e infatti si vede la differenza) e l’Atalanta senza Retegui o Lookman.

Piuttosto che continuare a mettere in palinsesto ore intere di trasmissioni con il solo scopo di blaterare sugli arbitri e sulle interpretazioni (tra l’altro mi chiedo chi glielo faccia fare a chicchessia di iniziare a fare l’arbitro con questo clima indecente) che si cominci finalmente ad accettare l’errore del direttore di gara e che venga iniziata una rivoluzione culturale in tal senso, perché davvero non se ne può più. Tutti i tifosi di tutte le squadre sono convinti che gli arbitri ce l’abbiano con la propria squadra del cuore, è veramente stucchevole. Ieri l’arbitro ha sbagliato su Vlahovic, durante la partita ci si arrabbia (e ci sta) ma poi anche basta, su.

Non è che Danilo quest’anno quando chiamato in causa abbia poi fatto tanto meglio di Rouhi. Ricordo un paio di prestazioni horror.

Ma chi l’ha detto? Il famoso calcio champagne di Thiago Motta, con il suo Bologna che l’anno scorso ha segnato gli stessi gol della Juve di Allegri E comunque corto muso o no, questa Juve per molti tratti gioca finalmente a pallone.

A nemmeno 20 anni? Spero di non aver colto io l’ironia del post. Edit: non avevo colto io l’ironia

Infatti, in questo momento alla Juventus non ci deve essere proprio niente da ridere.

Comunque, non vedo cosa c’entri il var in questa situazione specifica. L’arbitro ha tutta la visuale libera, ha visto chiaramente la spinta, questo è un rigore nettissimo che deve dare lui.

Ma che var e var, quel rigore lo deve dare l’arbitro. È stata una cosa ridicola, non saprei come altro definirla. Ridicola.

Deluso, qualcuno è pure andato a dormire prima per la rabbia

Si, magari durante la partita ci si fa prendere un po’ dall’ansia, però sia stasera che contro l’Inter io non ho mai avuto quella sensazione di pericolosità da parte degli avversari, e infatti siamo sempre stati molto piu vicini a raddoppiare che a prendere il gol del pareggio. Oggi francamente non so di cosa ci si lamenti, tre punti importanti, la squadra ha creato tanto, un rigore a favore non dato quanto una casa, Di Gregorio praticamente spettatore non pagante. Boh. Sarò strano io

Coraggio, passerà anche questa, non ci pensare.

Perdonami, ora va bene tutto, ma il Cagliari non ha fatto un tiro in porta. Di Gregorio praticamente spettatore non pagante stasera. Siamo d’accordo sul fatto che queste partite devi chiuderle prima, che ci vuole più cattiveria, però rischiare di non vincerla, insomma…

Risultato che sta stretto a dir poco. Ci vuole più cattiveria per chiuderle prima ste partite, perché poi basta un pallone buttato in area e prendi il pareggio. Prima ora di gioco benissimo, poi i 120 minuti di mercoledì si sono fatti sentire. Serriamo le fila e continuiamo così.

Sono curioso di vedere se ci sarà o no il contraccolpo dopo la sberla di mercoledì. È una prova di maturità importante per tutti.

E allora tiriamola fuori, sta storia. Senza andare troppo lontano nel tempo, possiamo prendere in considerazione il primissimo anno di Lippi e quello di Conte. Ti sembra forse che questa Juve abbia la stessa dimensione, la stessa caratura di quelle Juventus? È inutile continuare a sbattere i piedi per terra se si fa fatica a rendersi conto di quanto siamo indietro, non è che perché sei la Juve devi vincere automaticamente le partite.

Ci vogliono anni per costruire da zero un gruppo vincente, siamo pieni di giocatori che non hanno la minima idea di cosa voglia dire lottare per i traguardi massimi. Non è una questione di qualità, che secondo me non manca, è un problema di spessore e di caratura da un punto di vista della personalità. A tutti i livelli, perché poi quello che si vede in campo è lo specchio di tutto quello che c’è dietro. Riguardo poi all’assunzione delle responsabilità, onestamente di quello che viene detto a caldo mi frega il giusto, non ho mai sentito Conte o Allegri andare davanti ai microfoni dopo una partita a dire “ho sbagliato io”, “non dovevo togliere Morata”, “dovevo mettere Cuadrado”, “dovevo fare turnover con il Sassuolo per giocarmi la partita con il Benfica”. O lo stesso Moggi, che ancora rivendica la bontà della cessione di Henry; Marotta non ha mai detto “mamma mia ragazzi che cantonata che ho preso con Isla”. Cosa vuol dire per te “assunzione di responsabilità”? Dimettersi? Dirlo nelle interviste? E comunque, passi in avanti, anche se piccoli, io ne vedo. Ma ci vuole tempo. Tanto tempo.

Non sto legittimando un bel niente, di errori quest’anno ne sono stati fatti in quantità da dirigenza, allenatore e calciatori. Sto solo dicendo che si è ripartiti da zero, che la pazienza andrebbe “misurata” sull’ultima stagione e non sulle altre 5 e che ci vorrebbe più equilibrio nei giudizi. Tutto qui, io non difendo nessuno perché sule cahate fatte quest’anno se ne potrebbero dire tante, solo che non sono d’accordo con chi vorrebbe di nuovo tirare una linea e fare tutto da capo, alla ricerca della pietra filosofale.

Di sicuro non è un problema della società, che a Fagioli ha rinnovato il contratto dopo lo “scandalo”. È stato fatto fuori per altri motivi magari, di certo non per quello.