Winston Wolf

Spero di fare cosa gradita ai forumisti - lo feci anche due anni fa, solo che per forza di cose indicai un solo numero... - segnalandovi le pagine del topic corrispondenti ai gol con le live reaction degli utenti (tutto questo vale se avete la visualizzazione con venticinque messaggi per pagina): PRIMO GOL: pag. 33 SECONDO GOL: pag. 40 TERZO GOL: pag. 79 QUARTO GOL: pag. 94 QUINTO GOL: pag. 120 Prendete e godetene tutti.

Esatto, e non è successo nè due anni fa nè quest'anno.

Oggi 10 giugno è il Rodri day. Anche se quella finale ha poco fascino se comparata alle cinque pere di dieci giorni fa.

Infatti, "è ancora troppo poco". In un paese normale giocherebbero contro l'Alcione Milano e il Sangiuliano City, ma tant'è...

Comunque, riflettiamoci un istante: una nemesi così, nel calcio, credo non si sia mai vista. Hanno pagato in una sola volta, e pesantissimamente, l'arroganza, la superbia, la spocchia, l'illegalità, i favori, la spinta dei media di regime, gli appoggi istituzionali che hanno fatto la Steaua Bucarest d'Italia (solo con La Russa al posto di Ceausescu). Tutto assieme, in due ore scarse, in mondovisione. Hanno pagato le invasioni di campo di Inzaghi; l'insolenza di quel miracolato (nel calcio e nella vita) di Acerbi; l'antisportività dei loro tuffatori, da quel clown di Barella a quel bugiardo seriale di Lautaro; la tracotanza dell'armeno e quell'aggettivo, "ingiocabili", che da sabato scorso è diventato la croce a cui inchiodarli ogni volta che riapriranno bocca; le manovre sottobanco di Marotta in Lega e Figc; le coperture delle procure italiane dove hanno sistemato gente di fiducia che al momento opportuno insabbia quello che riguarda loro e condanna i loro avversari. Tutto insieme gli è arrivato, come un treno in faccia. E stiamo parlando solo dei tesserati della società. Per i tifosi (dai vip all'ultimo scarto di fogna), quelli di "co-come mai", quelli di "mai stati in B", "triplete", "la Juve rubbba" e altri pochissimi concetti da dementi (gli unici che quegli encefalogrammi piatti riescono a comprendere e ripetere senza il rischio di andare in tilt) con i quali da decenni insozzano e inquinano il dibattito pubblico sportivo di questo paese, beh, per loro credo non esista cosa peggiore, eppure dovrebbero essere abituati, dato che senza il golpe del 2006 erano avviati al loro naturale destino di barzelletta d'Italia e d'Europa, oggetto di scherno di tutte le tifoserie dello stivale. Una botta del genere la ricorderanno per decenni, il dio del calcio gli ha vomitato sulle teste anni e anni di arretrati. Ed è ancora troppo poco.

Ho iniziato a leggere il topic dalla prima pagina. Leggendo le prime trenta pagine prima dell'inizio della partita mi è risalita l'ansia come se dovessero giocare tra un'ora

Tra l'altro uso sublime del linguaggio, a metà tra il tono deciso e l'intento sottilmente perculatorio.

Io non ho ancora la forza di vedere le immagini di quella partita. So che adesso a cose fatte dovrei vedere quella gara sapendo che è servita alla più grande sconfitta della storia, ma nemmeno così ce la faccio a vederli felici ed esultanti, è una cosa contro natura.

Questa distorsione mentale per cui se vincono loro è tutto ok, ma se vincono gli altri deve esserci per forza qualcosa sotto non la confinano solo allo sport, ma la estendono anche alla vita. Un sacco di interisti che conosco hanno questa psicopatia: se le cose gli vanno bene è merito esclusivo delle loro straordinarie capacità, se qualcuno li supera in un qualsiasi traguardo dell'esistenza (che sia un titolo di studio, un concorso, un colloquio di lavoro, una promozione, un riconoscimento ecc. ecc.) è sicuramente un raccomandato, uno che ha fatto carte false, un imbroglione... Mai che riconoscano i meriti altrui, mai che ammettano i propri limiti. Sono fatti così, fateci caso. L'interismo purtroppo è una filosofia di vita.

Fa parte del loro metodo, con l'appoggio fattivo della carta color maiale. Fanno sempre così. 1984 al confronto è una favola per bambini. In tema di manipolazioni mediatiche sono tali e quali a un regime dittatoriale, non mi stancherò mai di dirlo.

Comincio adesso la mia binge reading dalla prima pagina. Sarà un viaggio soddisfacente.

Allora, se la analizziamo razionalmente non c'è stata gara dal primo all'ultimo minuto. In diretta, però, posso dirti che non sono stato tranquillo fino al 4-0, perché questi sono l'incarnazione del Demonio in terra, e hanno dimostrato più volte che gli basta una botta di * per riprendere situazioni disperate. Dopo, a mente fredda, ho addirittura il rimpianto per un paio di occasioni sprecate nel finale che avrebbero reso questa partita, per proporzioni, la loro tragedia sportiva più grande da quando purtroppo ammorbano il mondo con la loro fetida presenza.

Esatto, è stata una concatenazione di eventi. Se il Barça li avesse eliminati secondo me avrebbero vinto lo scudetto. Comunque anche noi abbiamo contribuito a tutto ciò, sul 4-2 per loro a San Siro chi avrebbe mai immaginato di andarli a riprendere? Quei due punti persi sono stati decisivi per loro.

Da stasera mi leggo il topic dalla prima pagina, me lo voglio leggere a puntate come se fosse una serie tv. So gia che se mi faccio prendere dalla goduria finisce che faccio binge watching (anzi, binge reading).

Ho votato il 5-0 di quest'anno, ma pure il 2005 fu una discreta goduria, soprattutto perché nessuno credeva possibile una rimonta simile. Per quel che riguarda l'altra, vorrei vincerne una come lo United del '99: d'altra parte, però, se perdessi una coppa in quel modo molto probabilmente smetterei di seguire il calcio.

Non riesco a leggere perché l'ho bloccato anni fa (e non ho nessuna intenzione di sbloccarlo), ma mi dicono di una rosicata epica di Mentana...

Insulti razzisti a Kean e a Kostic nel corso dell'ultima gara contro di noi, ad esempio.

Credo che gli eventi del 2006 siano frutto di una lunga gestazione iniziata proprio quel giorno. È stato quello il momento in cui quella società ha iniziato a muovere i fili per architettare tutto.

È una bella lotta. Sabato sera hanno fatto una finaccia in mondovisione senza dare la minima idea di poter lottare per vincere, è stato un assolo del PSG dal primo all'ultimo minuto (nonostante Caressa si rianimasse anche per una rimessa laterale battuta nella metà campo avversaria). Se vado indietro con la memoria ricordo almeno altre due nitide occasioni per i parigini solo nel primo tempo - traversa di Dembelè, colpo di testa di Kvara sull'ultimo calcio d'angolo. Nel secondo tempo sembrava onestamente di vedere un'amichevole estiva, con tre passaggi arrivavano in porta, e con un pizzico di precisione e cinismo in più negli ultimi dieci minuti il risultato poteva tranquillamente essere 8-0, senza esagerare, ed è un rimpianto che mi resterà per sempre (no, il 5-0 non mi è bastato). Il 5 maggio 2002 era tutto apparecchiato per loro, già nella settimana precedente avevano iniziato a festeggiare rievocando il loro passato e facendo paragoni tra le epoche, in più avevano tutto uno stadio a loro favore, una Lazio dimessa (per usare un eufemismo: il calcio d'angolo del primo gol è un regalo di Couto che da solo la mette in out, il secondo gol è un regalo di Peruzzi) e l'inerzia a loro favore, e nonostante ciò sono stati capaci di perdere una partita vinta. La cosa bella e che quasi nessuno ricorda è che alla fine terminarono terzi, perché li scavalcò pure la Roma, quindi lo avrebbero perso pure se noi non fossimo stati coinvolti nella lotta scudetto. Non so decidermi, dovrei pormi dal loro punto di vista, una prospettiva che mi fa ribrezzo al solo pensiero. Dal mio, da tifoso Juve, dico 5 maggio 2002 tutta la vita, è stata l'emozione sportiva più intensa della mia vita, per quanto tre sere fa ho goduto come un gibbone nella stagione degli amori.

*meme di Buffon che assume l'espressione "perchè no?"

Il pezzo è di Sandro Scarpa. Allungato a dovere diventerebbe un monologo teatrale con i controcazzi.

E quando dissero, per bocca di un loro direttore, "La nostra funzione è orientare l'opinione pubblica"? Non informare: orientare. Una cosa che si vergognerebbe di dire per pudore il telegiornale della Corea del Nord...

Quando parlo di squadra di regime io non scherzo affatto, eh. Cosa fa la stampa sotto una dittatura (di qualsiasi orientamento, davvero in quei casi non c'è differenza di colore politico)? In primis censura tutto quello che può; quando proprio non può esimersi dal riportare i fatti, perchè sono evidenti a tutti, minimizza, edulcora, costruisce una narrazione in cui il dittatore, pur provato, non si flette e si rialza per nuove, ardite battaglie (leggetela con la vocina stridula di quello dell'Istituto Luce). Ed ecco che la più rovinosa delle sconfitte diventa incredibilmente l'opportunità per nuovi investimenti. A quel popolo di dementi bisogna sempre dare nuove speranze a cui aggrapparsi e nuove idee per sognare, e la carta color suino, da quando è nata, questo fa. Non è piaggeria, è esattamente la sua funzione socio-sportiva.

Bellissimo, quindi stanno accusando i loro giocatori di aver fatto illecito sportivo

Io mi sono incazzato come una bestia al gol sbagliato da Barcola, perchè è un'occasione da gol che purtroppo resterà sepolta nella memoria e non verrà quasi mai più riproposta, invece se avesse segnato tutto il mondo avrebbe visto da qui all'eternità l'umiliazione pubblica (dribbling ankle breaking con la suola e successivo) di quel farabutto antisportivo che risponde al nome di Acerbi Francesco.