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Black&White1977

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  1. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Bologna, gara valida per l’ottava giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14. Come ha visto i giocatori? “Da domani dovrebbe iniziare una nuova stagione. Non scordiamoci che il primo mese è stato fatto male. I dati confermano quello che è stato: giocato nove partite, perse tre con quattro pareggi. Siamo partiti bene poi abbiamo mollato, fatto brutte prestazioni e sono arrivate sconfitte. Dobbiamo essere tutti consapevoli e responsabili del momento, ne abbiamo parlato. Domani troviamo un Bologna che non ha meritato la sconfitta con l’Empoli. I giocatori sono tornati bene, l'Italia ha vinto due partite, Bonucci e Gatti sono tornati bene a livello mentale, Vlahovic e Kostic hanno fatto bene, gli altri anche. Abbiamo fatto due allenamenti buoni, domani dobbiamo tornare a vincere”. L’esclusione di Bonucci a Monza? “Aveva giocato solo tre partite, era stanco e ho preferito tenerlo fuori, era da programma. Nonostante sia il capitano ha 35 anni, vale anche per Danilo, Cuadrado. Deve esserci una gestione oculata di giocatori molto importanti, abbiamo una partita ogni tre giorni. Sono due settimane importanti, facciamo però un passo alla volta". Ha riflettuto in questo periodo di sosta sugli errori e su quello che non è riuscito a fare? "Abbiamo guardato un po' di tutto, abbiamo fatto tanti confronti tra di noi analizzando quelle che potevano essere le problematiche. Quando succedono questi momenti, dopo che fai una settimana brutta, dopo vai a cercare problemi, ma noi dobbiamo cercare soluzioni. Fare in campo, lavorare e fare qualcosa in più. E avere una gestione diversa degli imprevisti come con la Salernitana, Roma in casa. L'eccessivo nervosismo avuto con la Salernitana ci è costato in quella settimana un dispendio di energie con partite importanti. Stiamo recuperando giocatori importanti: domani tornano Alex Sandro, Rabiot e Locatelli. Cuadrado rientra dopo la squalifica come Milik. Ora ai box abbiamo solo Di Maria che è squalificato e Pogba e Chiesa. Abbiamo sicuramente un numero di giocatori più ampio per poter cercare di gestire meglio le partite". Come stanno Alex Sandro, Locatelli e Rabiot? "Stanno bene, queste due settimane di sosta sono servite per recuperarli sia mentalmente che fisicamente. Sono tutti pronti per giocare, hanno lavorato bene". Che sosta è stata per lei? "Quando si perde si passano brutte soste, ma succede lo stesso con una partita ravvicinata. Stiamo cercando di riportare la Juventus a vincere nel più breve tempo possibile con lavoro e passione. Normale che dopo tanti anni di vittorie non sia una cosa accettata bene, dobbiamo metterci tutti in discussione. Ci sono avversari importanti che si sono rinforzati. Non c'è altra via. Ci sono momenti in cui le cose vanno bene e altri meno bene, però devi essere pronto a lavorare di più per cercare di riportare le cose sulla retta via. Abbiamo tutto il tempo per poter recuperare sia in campionato che in Champions. Serve un atteggiamento diverso, più cattivo, anche più di rispetto verso gli avversari. Fortunatamente il calcio ti dà subito la possibilità di rigiocare, dopo un trend di partite negative speriamo la sosta ci abbia fatto bene". La coppia d'attaccanti base del futuro? Può essere la svolta? "La svolta bisogna darla tutti. In questo momento senza Di Maria cerchiamo di sfruttare i due attaccanti. Poi quando rientrerà Di Maria varieremo delle cose. Abbiamo una partita ogni due giorni, è difficile avere un undici base anche per caratteristiche dei giocatori. Ma non è un problema, l'importante è avere l'atteggiamento giusto". Al 13 novembre sarà contento con quali risultati raggiunti? "Lo vedremo, ora è inutile parlarne. Ora dobbiamo solo stare zitti e fare risultati, abbiamo vinto solo due partite. Questo non è il primo momento così che passo e fortunatamente non sarà neanche l'ultimo. Questa è una grande sfida. L'importante è avere voglia, crearsi una sfida da poter vincere. Siamo consci del momento che abbiamo attraversato e responsabili. Da domani inizia un blocco di 12 partite che è una cosa che non abbiamo mai affrontato, dobbiamo essere bravi nella gestione dei giocatori". Ci sono delle tempistiche per il rientro di Pogba e Chiesa? "Ora no. L'unica cosa che posso dire è che Chiesa la prossima settimana comincerà a toccare un po' di più la palla e potrà avvicinarsi un po' alla squadra. Ma da qua a giocare bisogna valutare. Pogba non ha ancora corso, bisogna vedere le evoluzioni, magari appena inizia a correre le cose vanno bene e in 2/3 settimane è a disposizione. Per giocare deve passare ancora tanta acqua sotto ai ponti". Una risposta a tutte le interviste dei vostri ex giocatori? Sull'errore con la Salernitana minimizzato dai vertici arbitrali? "Sugli arbitri non commento, non l'ho mai fatto. Rocchi è responsabile e ci penserà lui. Devo fare i complimenti perché domani arbitra una donna, se uno è bravo se è uomo o donna non conta niente. Sapranno loro dove mettere le mani e dove migliorare la situazione. Ai ragazzi andati via posso solo fare un in bocca al lupo perché hanno dato tanto alla Juve e hanno anche ricevuto molto. Sono sempre abituato a confrontarmi con le persone quando ci parlo, quando c'è da riportare interviste c'è sempre una parola in più di solito. Hanno dato un buon apporto alla Juve e anche loro devono essere contenti di essere stati alla Juventus". Il confronto con la squadra com'è andato? "Le critiche le abbiamo lette, sono giuste. Abbiamo vinto solo due partite, è giusto che veniamo criticati. In questi momenti fare troppe riunioni, parlare... Bisogna vincere la prima partita di domani. Poi faremo un passo in avanti e poi un altro ancora. Parla il rettangolo verde, in questo momento non siamo in condizione di poter dire A". Locatelli leader anche nel futuro come aveva detto tempo fa? "L'anno scorso ha fatto un campionato straordinario, quest'anno non ha cominciato nel migliore dei modi e lo sa anche lui. La sosta gli è servita sia a livello fisico che mentale, l'ho visto rivitalizzato. Credo che sarà in futuro uno dei pilastri della Juventus per qualità morali e tecniche". La preoccupa essere l'ottavo attacco del campionato? "Ci sono 2/3 dati che non mi sono piaciuti. In questo momento bisogna trovare le soluzioni, non il problema. L'unica soluzione è vincere col Bologna". Sente il bisogno di replicare a qualche critica che è andata un po' oltre? Abbiamo letto Ferrara che ha replicato a Cassano... Ciro l'ho letto, è stato geniale. Purtroppo il mondo viaggia così, quello che si dice ora fra venti minuti non vale più. Noi dobbiamo essere concentrati sul campo, poi dall'esterno si parla, si dice, si fa poco". TMW
  2. Massimiliano Allegri presenta Monza-Juventus, gara valida per la settima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 15 all’U-Power Stadium di Monza. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14. Quale reazione vuole vedere? “Più che reazione bisogna avere grande rispetto per il Monza. Nelle partite che ha giocato in casa ha fatto sempre bene, ha fatto il primo punto in Serie A a Lecce. Ha buone individualità, noi dobbiamo avere più attenzione rispetto a quelle che sono situazioni deficitarie. I gol che abbiamo preso li potevamo evitare. Marcature e letture vanno fatte meglio”. Rifacendosi al concetto di "Juve virtuale" di stamattina crede che, visti i tanti infortuni muscolari, si debba mettere in discussione il lavoro fatto in preparazione? “Rispetto a quello che è stato scritto stamani, quella è stata una chiacchierata che è stata messa giù come un'intervista. Non è questione di una Juve virtuale, se metti sul campino la squadra migliore non l’abbiamo. Non c'era bisogno che lo scrivesse Sconcerti, era una cosa evidente a tutti. Ho fatto un report sugli infortuni: rispetto all’anno scorso abbiamo avuto 11 infortuni muscolari, l’anno scorso 10. Quest'anno abbiamo giocato 8 partite in più e abbiamo avuto fuori McKennie, Pogba e Chiesa, per cui altri giocatori hanno dovuto giocare di più. Noi siamo sempre in discussione, sicuramente abbiamo sbagliato. Io sono il primo e sbaglio più degli altri. In questi momenti ci vuole molta lucidità. Se avessimo vinto col Benfica cosa si sarebbe detto? Io che c'erano alcune cose da migliorare. In questo momento dare spiegazioni non serve a niente. Ci mancano i risultati, in Champions siamo in ritardo, abbiamo perso col Benfica. In campionato siamo 4 punti dietro. Non possiamo vedere tutto negativo, noi dobbiamo cercare di finire bene domani e poi dopo la sosta recupereremo alcuni giocatori. Dobbiamo cercare di andare a Lisbona a giocarci una finale. Quello che è negativo ora può essere positivo fra 20 giorni. L'anno scorso abbiamo avuto problemi ai flessori, quest'anno agli adduttori. Cerchiamo di darci una spiegazione sugli infortuni, ma sul fatto che lo staff lavori bene non ci sono dubbi”. Non crede sia necessaria una scelta netta in termini di schieramento tattico? “Non voglio diventare noioso, però per dare continuità a un sistema di gioco bisogna avere i giocatori a disposizione. Finora Di Maria è stato fuori dal 20 agosto e a parte lui, Cuadrado che può fare l'ala destra e non la fa più come prima per caratteristiche e questioni anagrafiche, ho dovuto cambiare. Ma non è il sistema di gioco il problema, dobbiamo limitare gli errori che facciamo come sul primo gol del Benfica. Non è il rigore in sé, avevamo palla nostra nell'area avversaria e abbiamo sbagliato una marcatura sulla palla che è uscita. Questo va evitato, prendiamo troppi gol facilmente. A Parigi l'ho detto subito, a volte sembra che le cose le veda solo io e allora mi preoccupo per me. Magari sbaglio io e mi metto in discussione soprattutto io”. Domani Di Maria e Szczesny partono titolari? "Locatelli, Alex Sandro e Rabiot non ci sono. Tek c'è ma non è al massimo, ha ancora fastidio sul piede, gioca Perin. Di Maria rientrerà dal primo minuto, devo valutare se gioca Kean o Kostic. Abbiamo un po' di cambi con dei ragazzi, poi devo decidere in difesa chi far giocare. Domani è una partita bella da giocare, ritrovo il mio caro amico Galliani, assieme al presidente è sempre un piacere vederli. Hanno fatto una cosa straordinaria portando il Monza in Serie A. Ma noi abbiamo bisogno di vincere per passare una buona sosta". Pensa di aver sbagliato in qualcosa? "Magari ho sbagliato dei cambi, la formazione, la preparazione...Tante cose". Sente distacco con la squadra nella percezione dei suoi dettami? "Una cosa di cui sono certo è che come al solito questi momenti c'è chi li vede negativi e chi, come me, no. Io vedo sempre un'opportunità di miglioramento. Se vinciamo io vedo l'area di miglioramento, quando perdiamo sarebbero facili da vedere invece sono più incasinate. Non si parla dei problemi, ma della soluzione. C'è solamente da fare, da giocare. Sono sicuro perché la squadra sta bene. Anche la condizione fisica, dopo il gol preso nel primo tempo abbiamo ripreso a correre con una reazione. Il secondo tempo abbiamo iniziato bene, poi non abbiamo fatto un contrasto a metà campo e abbiamo preso il gol. Bisogna percepire un po' più il pericolo quando non abbiamo la palla. Di questi tempi ne ho già passati, più ci piangiamo addosso e peggio è. Se uno già vede le cose in maniera propositiva credo si lavori meglio. Poi i risultati ti danno più tranquillità. Faccio sempre l'esempio di quando cascavamo dal giornale dopo aver perso a Sassuolo. Il giorno dopo io sorrisi a tutte le critiche e alla Juve che "aveva giocato male". Se avete tempo, quella partita lì rivedetela: la Juve subì un tiro con Sansone e sbagliò otto gol, il giorno dopo le critiche con i titoli "l'allenatore che non capisce niente". Un girone dopo, la cosa buffa era questa, fateci attenzione: giochiamo qui col Sassuolo, una partita allucinante, vinciamo 1-0 di combinazione e rischiamo l'impossibile. Eravamo in testa alla classifica e avete scritto: che grande Juventus! Ai ragazzi invece io avevo detto: abbiamo fatto schifo! Ma è quello che vedi e percepisci delle cose, non è che tutto andava bene per la vittoria e la vetta della classifica, perché la prestazione resta la stessa ed è il momento che ti fa pendere da una parte e dall'altra. Ecco perché serve restare sereni, la squadra con gli errori fatti sta lavorando bene e ci dobbiamo preparare bene la sosta. Gli ho detto: non mi rovinate la sosta, è importante. Preparando la seconda tranche di partite prima di novembre. Questo è il calcio, è la vita. Ora bisogna stare zitti e cercare di vincere domani". In questi ultimi giorni ha fatto un punto con la dirigenza? "Mi mancava il fatto di Allegri esonerato, era una mancanza che sentivo. Son molto contento di questo. Con la società parliamo tutti i giorni in modo sereno, analizziamo. Io devo sempre delle spiegazioni alla società, bisogna pensare a lavorare e a fare perché comunque possiamo solo che migliorare". Si sente responsabile di questa situazione? "Io sono responsabile. Però lei ha letto male. Sta vedendo la cosa al contrario, all'opposto. Ho mai avuto tutti i giocatori a disposizione? No. La squadra sta facendo bene? Sì. Nelle condizioni in cui siamo. Nel calcio se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi? Quindi...". Perché le mancava la situazione dell'esonero? Alcuni tifosi si chiedono se lei sarebbe disposto a fare un passo indietro... Cosa pensa? "Perché come c'è un mezzo risultato negativo Allegri è in discussione. Mi diverte, capisco molto voi. Mi sembra di parlare l'italiano in modo corretto, ho detto che sono fiducioso su quello che stiamo facendo e che sarà. Poi è normale che i risultati giudicano il lavoro mio e dello staff, è una cosa normale. Direi che bisogna essere fiduciosi e di questo sono convinto e sereno". Il momento è ancora più complicato avendo lei parlato di giocatori esecutori? "Abbiamo parlato con la squadra. Non possiamo prendere gol con facilità, vanno presi se gli altri sono molto bravi. Abbiamo parlato poco con la squadra perché in questo momento qui bisogna pensare a fare. Domani è difficile, il Monza ha cambiato allenatore e a Lecce ha fatto una buona partita. Noi veniamo da tante partite e dobbiamo fare una partita intelligente e attraverso la prestazione portare via il risultato. Poi affrontare la sosta nel migliore dei modi e affrontare la seconda tranche di partite con più giocatori sperando che quelli che vanno in nazionale tornino bene. Fiducia per continuare il campionato e affrontare questa sfida che momentaneamente è impossibile, ma va fatta e non è impossibile. Detto questo se ci avessero dato "il nostro" saremmo in una posizione diversa in campionato. Non dico di più, "il nostro"...". TMW
  3. Massimiliano Allegri e Danilo hanno parlato alla vigilia della gara contro il Benfica, per la seconda in Champions League. Inizia a parlare Danilo: Con che spirito deve giocare la Juventus col Benfica? "Dobbiamo vincere la partita, non c'è altro. Quando diciamo 'vincere' non è vincerla in 5 minuti, dura 95, ogni tanto 100. Sappiamo che serve equilibrio, intelligenza. Alle 21.00 scenderemo in campo sapendo di dover vincere". A che punto siete nel percorso di crescita? "Ci manca qualcosa sicuramente, altrimenti le avremmo vinte tutte e purtroppo non è stato così. Dobbiamo migliorare, crescere, ma sappiamo che non c'è tempo per imparare e aspettare. Come ho detto, dobbiamo imparare da domani, da ogni gara, senza regalare un tempo come contro la Salernitana. Dopo è difficile recuperare, il Benfica è una grande con grandi calciatori". Ti vedi centrale? "Ora faccio il terzino ma mi diverto di più giocando da centrale rispetto alle altre posizioni. Vedo il campo diversamente, poi mi dirà il mister dove giocare". E' una gara decisiva? "Domani è decisiva, non vincere sarebbe difficile ma la affronteremo con serenità. Dovremo sfruttare questo momento, una serata importante: ci aspettiamo i tifosi vicini, che ci spingano, con responsabilità vogliamo sfruttare questa serata". Vi siete confrontati dopo la Salernitana? "Serve fare un passo avanti come mentalità, su quel che facciamo in partita, non c'è niente di polemico in quel che ha detto Bonucci perché sono d'accordo con lui. Ci confrontiamo spesso, solo così si può fare un passo avanti e poi avere le vittorie che richiede la Juventus". Che squadra è il Benfica? "Il Benfica è una grande squadra, con una storia incredibile, che rispetto molto. Ha Joao Mario e Rafa Silva con grande qualità, Otamendi che ha una grande storia, Schmidt che ha dato subito le sue idee. Dovremo essere al top per poter vincere questa partita. Abbiamo esperienza di gare contro squadre portoghesi, non possiamo pensare che sia facile". Dovete crescere atleticamente, fisicamente o dove? "Atletico e fisico non direi, corriamo, proviamo a vincere, anche se a volte andiamo sotto livello. Mentalmente possiamo migliorare, i grandi campioni sono quelli forte mentalmente, che affrontano le gare con la stessa mentalità e cattiveria. Possiamo migliorare tatticamente, condividiamo tutti la stessa idea, la strada è quella. Il passo avanti che dobbiamo fare è a livello mentale, ci serve linearità nelle prestazioni per avvicinarsi alle vittorie". Che spirito vi lascia la gara con la Salernitana? "Lo spirito giusto per fare una gara importante. E poi Parigi, il secondo tempo, ci ha insegnato che dobbiamo crederci: abbiamo dimostrato col PSG, che è una grandissima squadra, possiamo fare delle grandi cose". Perché le portoghesi mettono in difficoltà le italiane? "Non solo le italiane, ma anche di altri paesi. Hanno qualità, sono abituate alla Champions, a grandi serate. Hanno intensità, ma se giocheranno con grande intensità ce l'avremo anche noi". Finisce qui la conferenza stampa di Danilo Inizia a parlare Allegri: Come sta la squadra? "Abbiamo recuperato Di Maria, non so se lo schiererò dall'inizio. Szczesny lo valuterò dopo la conferenza, Alex Sandro ha avuto un problema all'adduttore e vedremo se ci sarà col Monza, Rabiot e Locatelli sono out. Abbiamo questi fuori e abbiamo recuperato Di Maria". Che pensa del Benfica? "Ha una grande tradizione, vengono da 11 risultati positivi. Domani non è decisiva ma importante, per ottenere un risultato dovremo fare una prestazione da squadra, come compattezza, dovremo stare dentro la partita senza amnesie. In Europa le paghi a caro prezzo". Milik-Vlahovic giocheranno insieme? "Decido domani, ho un dubbio anche a centrocampo. Stiamo recuperando energie per la gara di domani, stiamo bene". La difesa a tre può essere la soluzione? "Possiamo costruire a tre e difendere a quattro, a Parigi e con la Salernitana abbiamo iniziato e finito all'opposto. Dipende dalla partita, da come difendono, è questione di sapersi muovere e cercare gli spazi". La Juventus ha un problema di concentrazione nei 90'? "Ne abbiamo parlato, serve equilibrio. Dove sta? A volte non riesci a segnare e non devi subirlo. Non è una vergogna se il primo tempo finisce 0-0, l'importante è non subire. Lì la squadra non deve andare in uno stato d'ansia, magari è un momento dove la squadra avversaria prende il sopravvento. Le gare sono lunghe, quando non riesci a far gol non è detto che tu debba subirlo". Cuadrado è in dubbio? "Di esterni ho lui, De Sciglio, Danilo che può fare più ruoli... Meno male che ce l'ho". Si è dato una spiegazione per l'agitazione della squadra? "Vediamo la cosa positiva. La voglia di fare ci porta a strafare. Bisogna solo fare, c'è voglia di andare, vincere le partite, abbiamo 95 minuti a disposizione per vincerla". Come vede Vlahovic? "L'ho visto migliorato nei suoi aspetti che deve migliorare, ma sono contento di come sta facendo. Dei giocatori con minor esperienza internazionale, con Haaland e Mbappé è tra i migliori". L'agitazione non è un paradosso considerata la vostra esperienza? "Abbiamo esperienza in tanti giocatori, ma alcuni che hanno poche gare in Champions o nel campionato italiano. Giocare alla Juve non è facile, si è sempre sotto pressione, Bremer domani è alla seconda in Champions ed è un acquisto straordinario, ma è alla seconda in Champions. Non chiedo di fare tre gol o di strafare, ma cose molto semplici. I momenti delle partite ci saranno". Che ne pensa a freddo di quel che è successo con la Salernitana? "Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non so se sarò squalificato domenica. Per l'allenatore sarebbe meglio far pagare una multa salata e la domenica dopo deve essere in campo. Credo sia una cosa su cui dovrebbero riflettere. Mettiamo dentro le multe e i comportamenti antisportivi e aiutiamo chi ne ha bisogno". Perché c'è così nervosismo degli allenatori? E' la pressione? Le tante gare estive? "Fa caldo, un bagnetto al mare ci vorrebbe. Io domenica ho avuto una reazione sbagliata, mi spiace, ma era il 93'. Sarei stato più contento di una multa che di una squalifica. Da mandare, non da tenere lì". TMW
  4. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Salernitana, gara valida per la sesta giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 13:30, in diretta. Che insidie nasconde la gara di domani? “Le insidie di una partita che viene dopo un post Champions. È una delle migliori squadre fra quelle che giocano per la salvezza, per singoli e collettivo. Nicola l’anno scorso ha fatto un lavoro straordinario e anche quest’anno sul mercato hanno lavorato bene con giocatori fisici e tecnici. Dobbiamo fare una partita tosta perché ci servono i tre punti”. Paredes ha bisogno di riposare e a che punto è il suo inserimento? “L'inserimento è buono. Domani gioca perché poi Locatelli ha un piccolo affaticamento e non sarà a disposizione, si è fermato e non posso rischiarlo, vediamo di valutarlo nei prossimi giorni. Abbiamo ancora fuori Di Maria che mercoledì dovrebbe essere a disposizione. Pogba è fuori, Chiesa si sta allenando in campo, ma non con la squadra. Szczesny anche è ancora fuori come Aké e Kaio”. Cosa le è piaciuto col PSG? “Di positivo ha lasciato che dopo il 2-0 c'è stata una bella partita, una buona reazione. Non mi piace che dopo Parigi, dove c'è da migliorare e fare altre cose, la Juve è passata per una squadra che ha giocato bene dopo il 2-0 e siamo diventati anche simpatici. E non va bene. Sono molto arrabbiato, bisogna essere antipatici, così siamo vincenti. Altrimenti ci abituiamo a essere simpatici e bellini e perdenti. E non va bene! Bisogna prendere il positivo dalla partita. I ragazzi lo sanno, abbiamo una partita da affrontare con la giusta serietà, con la giusta presunzione. Cerchiamo giorno dopo giorno di creare presupposti per raggiungere gli obiettivi. Ma ci vuole ben altro. Non bisogna essere simpatici o bellini”. Danilo e Bremer possono rifiatare? "La formazione non l'ho ancora decisa, domattina deciderò. La partita più importante è quella di domani perché ci dà la spinta per le prossime, quella di mercoledì si prepara da sola vista l'importanza della gara. In Italia ci sono meno spazi nelle partite, sono più tattiche le gare. Quella di martedì col PSG è più facile da giocare perché ci sono più spazi". A che punto è la sua Juve? "So che c'è grande voglia di lavorare, di tornare a vincere anche se non è facile. Ci mancano dei giocatori dall'inizio, giocatori importanti perché anche come numero saremmo di più. In questo momento nelle difficoltà numeriche bisogna arrivare a novembre nella miglior condizione di classifica possibile. A gennaio recupereremo tutti, ma non possiamo rovinare tutto in questo mese". Elkann ha detto che è convinto che la Juve possa vincere lo scudetto. Condivide questa idea? "L'ottimismo dell'ingegnere ce l'ho anch'io. Se togliamo l'equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre? Noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo sapendo che le prospettive sono rosee. Non dobbiamo diventare simpatici e bellini altrimenti mi arrabbio molto". Kean può partire a destra? "A Parigi è entrato bene, a Firenze meno. Ha giocato poco ma ha fatto bene, è normale che sul centro-sinistra faccia meglio". Come si può altre Vlahovic a toccare più palloni? "Cerchiamo di aiutarlo, sta migliorando su quest'aspetto. L'altro giorno si è detto che Haaland ha toccato gli stessi palloni di Vlahovic. Milik ha toccato 30 palloni a Firenze. Sono caratteristiche diverse. Dusan attacca la profondità, Milik raccorda più il gioco. Vlahovic ha fatto 4 gol se non sbaglio, è un centravanti e deve fare quello. A Parigi tecnicamente ha giocato meglio. Sono contento. Pian piano, le sfumature del gioco le migliorerà giocando, strada facendo, più gioca e più fa esperienza. Migliorano tutti, anche a 35 anni". Domani giocheranno insieme Vlahovic e Milik, magari in un 4-4-2 e non in un 3-5-2? "Con sti numeri mi mandate al manicomio. È solo una questione di caratteristiche dei giocatori. Magari quando sarò vecchio diranno "Forse aveva ragione!". Possono giocare insieme i due attaccanti. Milik e Vlahovic hanno dimostrato di poter giocare insieme. Domani non so se giocheranno insieme perché Milik era tanto che non giocava e abbiamo molte partite. I cambi diventeranno importanti, perché i cinque che entrano e determinano le partite. Quelli che sono in panchina devono sentirsi ancor più titolari perché sono quelli che determinano le partite nel bene e nel male". Sabatini ha detto che le rompono troppo le scatole. Ha la stessa sensazione? "Ci sono le critiche. Alleno la Juventus, so che bisogna tornare a vincere e che lavoriamo con passione. Siamo all'inizio, anch'io vorrei vedere tutti i passaggi giusti, tante occasioni, tanti tiri, tanti cross. Ma puoi farli contro le sagome e a volte neanche contro le sagome puoi farlo. Lavoriamo con serietà cercando di portare la Juventus dove le compete. Non abbiamo vinto niente l'anno scorso, serve più voglia di andare a vincere sapendo che non è facile. Ma ce la metteremo tutta". Su quale aspetto sta battendo per far sì che la Juve torni a essere antipatica? "Sul fatto che martedì usciti da Parigi non doveva esserci gioia. Consapevolezza di aver fatto delle cose buone, ma essere arrabbiati per il risultato e perché quelle partite possono ingannarti". Ha percepito di essere sulla strada buona sul livellare la gara in entrambi i tempi? "Ne abbiamo parlato con i ragazzi. Capitano delle partite, quando andiamo in vantaggio, di fermarci come se fosse finita lì la partita. Dobbiamo capire che la partita è lunga e bisogna continuare a giocare perché un gol può non bastare". Tempi di recupero di Chiesa? "Spero di averlo prima della sosta del Mondiale. Al 100% sarà a gennaio, ormai manca un mese, sta lavorando in campo da solo. Speriamo di averlo al più presto con la squadra con un lavoro che comunque sarà parziale. Al momento si allena da solo". TMW
  5. Poco più di quattro anni fa - era il 21 agosto 2018 - la Juventus Under 23 giocava la prima storica partita ufficiale della sua storia, vincendo 1-0 contro il Cuneo ad Alessandria. Oggi, venerdì 26 agosto, un nuovo punto di partenza attende questa bellissima realtà, un punto di partenza per un ulteriore percorso di valorizzazione della squadra. La Juventus Under 23 diventa ufficialmente Juventus Next Gen. Con questo renaming, dunque, si vuole rafforzare ulteriormente il posizionamento del brand come innovatore e pioneer. Juventus, infatti, è l’unica squadra della Serie A ad avere una Seconda Squadra militante in Serie C. Senza dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario che è quello di dare valore al progetto trasmettendone al meglio la sua filosofia. Una filosofia che si fonda su concetti chiari come l’ambizione, il continuo miglioramento e la crescita dei giocatori. Next Gen, però, vuol dire anche talento e sogno, in una parola: futuro, quello delle nuove generazioni di calciatori. Renaming che è il primo passo in questo percorso di crescita per ampliare le potenzialità di questo progetto che è nato quattro anni fa, ma soprattutto per rafforzare il posizionamento di Juventus come leader innovativo e lungimirante. Ed è molto chiaro anche il messaggio che la Società vuole veicolare: la Juventus Next Gen, sempre di più, darà la possibilità a tanti giovani di crescere nel mondo bianconero, anche e soprattutto come uomini, diventando calciatori professionisti. Stabilendo nuovi standard, il Club si è rivolto al futuro con un atteggiamento audace e giovanile allo stesso tempo. Senza dimenticare, però, che se si è arrivati a compiere questa scelta è stato per dare valore anche a quanto di buono è stato fatto in questi quattro anni perché la nascita di questa squadra ha portato con sé tante cose positive. Nicolò Fagioli, Fabio Miretti e Matias Soulè, ora in Prima Squadra, sono esempi chiari di questo successo. Il primo è cresciuto nel vivaio bianconero, ha giocato la Serie B da protagonista ed è tornato con un bagaglio di esperienza molto importante. Miretti e Soulè (entrambi classe 2003), invece, arrivano da percorsi giovanili differenti, ma le loro strade si sono poi incrociate a partire dall’Under 17, prima del passaggio in Under 23 e del definitivo salto in Prima Squadra. C’è poi chi, come Franco Israel, è diventato grande con l’Under 23 e adesso veste la maglia di un altro prestigioso club in Portogallo, lo Sporting CP. Poi ci sono De Winter, Frabotta e Ranocchia che stanno facendo esperienza in prestito in Serie A. E poi chi, invece, come Barrenechea, Compagnon e Da Graca, soltanto per citarne alcuni, ha avuto la possibilità di allenarsi con i grandi campioni della Prima Squadra (Da Graca ha anche esordito in gare ufficiali) e quest’anno avrà un ruolo importante nella rosa della Juventus Next Gen. È un cambiamento totale e significativo. Un cambiamento che si traduce nella nuova identità visuale, con annessi nuova linea grafica, nuovo font e nuovo colore che rappresentano il forte desiderio di innovazione di Juventus. E infatti anche la narrazione e i contenuti sulla squadra e sui giocatori continueranno a evolversi riflettendo una posizione sempre più giovanile e globale. Un forte desiderio di innovazione che è figlio di una mentalità, quella bianconera, che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. E adesso non rimane che iniziare insieme questa avventura, anche sui social, sul nuovo profilo Juventus Next Gen! Ora avete un nuovo canale bianconero da seguire, per non perdervi neanche un aggiornamento sui nostri ragazzi. Tutti su Twitter! Juventus.com
  6. Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci hanno parlato alla vigilia della gara contro il PSG. Tuttomercatoweb ha seguito l'evento in diretta: Inizia a parlare Leonardo Bonucci: Che partita ti aspetti? "Domani sarà importante, sarà bella. Sarà complicata e poi sorrido... Tutti noi conosciamo il mister (si riferisce al "Benfica più importante"): sono parole dette per abbassare la tensione per la partita. E' una gara che si prepara da sola. La partita importante è domani, sul lungo tempo il passaggio del turno ce lo giocheremo col Benfica. Giocare qui con questi campioni è bello". Che ne pensi di Mbappé? "E' stratosferico, ha tutto, come dimostrato, per diventare il migliore al mondo. Il futuro e l'età sono dalla sua parte, sono certo che per la mentalità che ha, per come parla, ha tanta voglia di crescere. Sarà dura giocare contro di lui, Messi, Neymar, contro il PSG: serve un lavoro di squadra per fermarli". Cosa può dire la gara di domani? "Una gara non dà la fotografia, ma può dirci dove migliorare, cosa sappiamo fare. Mettere dentro tanti nuovi non è facile, serve pazienza. Nelle serate di Champions qualcosa si trasforma, vedrete una grande Juventus". In Francia si parla tanto di Pogba per le cose extrasportive "E' una star mondiale, come tanti del PSG o della Juventus. Le sue vicende non riguardano me, questo non è l'ambiente giusto: ho visto Paul concentrato sul suo percorso di recupero, poi c'è stato un cambio. Ci manca e speriamo di averlo presto". Hai giocato poco in stagione... "Domani sarà un orgoglio farlo, a 35 anni giocare la Champions è uno stimolo. Voglio essere un esempio, il primo, come capitano, a portare la Juventus dove merita con tutta la squadra. Il mister mi ha fatto allenare con lavori specializzati prima della Fiorentina, ma dobbiamo essere pronti per domani: sarà bella, complicata, queste gare si possono approcciare col giusto divertimento. Sognavamo di giocare queste gare da bambini, dovremo tenere la palla e rincorrere l'avversario come quando eravamo piccoli. Ho voluto metter dentro questo nella testa: il resto arriva se alla base c'è un sano divertimento e uno spirito di squadra importante". Sarà un vantaggio per voi avere due giocatori presi dal PSG? "Non avere Angel è una perdita importante al netto del livello di qualità del giocatore. E' importante nello spogliatoio per il suo entusiasmo, per la sua energia. Non averlo è una perdita importante. Paredes è arrivato da poco ma ha personalità, ci dà esperienza internazionale e aumenta il carattere della squadra". Vista da fuori: cosa manca alla Juventus? "Preferivo vederle da dentro. Abbiamo cambiato tanti giocatori, far ritrovare la mentalità e il dna Juventus non è facile, non è scontato, non è veloce. Il mister sta facendo un grande lavoro con la nostra testa per far capire cosa voglia dire indossare questa maglia. Sono convinto che coi compagni riporteremo la Juventus in alto". I giovani hanno recepito i messaggi? "Di giovani qui ce ne sono tanti, se ci sono è perché meritano di giocare qui. Siamo passati tutti da un percorso di crescita professionale e umano. Stanno imparando tanto. Miretti? E' cresciuto qui, sa cosa sia la Juventus, si è sempre fatto trovare pronto". Hai sentito Chiellini? "La scorsa settimana: insieme ne abbiamo giocate tante così, fortunatamente anche vinte tante. Però fa parte del passato, ora c'è da pensare alla grande prestazione da fare contro un grande Paris, contro dei grandissimi giocatori, e siamo qui con la consapevolezza di fare qualcosa di importante". Termina la conferenza stampa di Leonardo Bonucci Inizia a parlare Massimiliano Allegri: Cosa vi daranno Paredes e Di Maria? "Paredes e Di Maria sono straordinari, ci daranno una grande mano tecnicamente e professionalmente. Sono molto contento". Si è parlato della sua colazione con Luis Campos e del vostro rapporto "Ci sono riconoscenza e amicizia, ma al mercato ci hanno pensato Cherubini, Arrivabene e Nedved. Con Campos c'è stato solo un confronto sui giocatori: è molto bravo sul riconoscerne le qualità". Cosa è successo a Di Maria? "Col senno di poi non si va da nessuna parte. L'ho fatto giocare con lo Spezia perché serviva una scossa. Domenica stava meglio, portarlo con noi a Parigi e rischiarlo per una gara con tante gare importanti da qui a novembre no... Altrimenti perde la condizione fisica, non servirebbe a nulla". Che gara sarà contro il PSG? "Domani inizia la Champions, servono 10 punti per passare il turno. E' una bella gara da giocare contro una squadra straordinaria, faremo una bella gara. Poi vanno fatti 10 punti, che siano 3 domani o 3 la prossima, sono 10 punti. Domani è divertente, la Champions dà emozioni diverse. Esserci è un orgoglio da parte di tutti noi, sono gare ancora più belle da giocare: il PSG è tra i più forti, per me è la favorita numero uno. Servirà essere all'altezza. Dobbiamo passare il turno, poi inizia una nuova Champions. Serve un passo alla volta, dobbiamo migliorare: l'andamento è stato quello di trovarsi in vantaggio, spero anche domani, ma lì ci siamo fermati. Dobbiamo migliorare in questo. Ora non si decide nulla, serve migliorare e lavorare". Pogba si opera? "Pogba aveva fatto una scelta conservativa, lo riavremo a gennaio. Difficilmente sarà prima di novembre, serve essere realisti. Le cose... Non piacciono. Da venerdì pensiamo alla Salernitana". Non è d'accordo con l'operazione di Pogba? "Stamattina è uscito per la seconda volta, si è fermato e ha deciso di operarsi. Che rientri prima del Mondiale con noi me lo auguro, ma mancano 45 giorni all'inizio del Mondiale. Il Mondiale non è un problema mio, quello della Juventus è che torna a gennaio". Passiamo all'infermeria e a chi torna... "Bonucci, Vlahovic, Rabiot e Perin giocano. Poi devo capire come stanno Alex Sandro, Paredes, chi gioca domani davanti". C'è irritazione per aver perso tempo con Pogba? "Da qui in poi si guarda in avanti. Il passato non si cambia: se prendi una decisione è giusta, poi vedi se è stata fatta bene o male. Non ci pensiamo al "se forse avessimo fatto..." Ora pensiamo a fare una bella gara domani". Che valore ha in Europa la Juventus? "Non è una Juventus con un valore 'falso' senza dei giocatori, dico che se facciamo le cose giuste possiamo creare dei pericoli al PSG. Dobbiamo lavorare per far bene da qui al 13 novembre per cercare a gennaio, quando riprenderemo, di aver tutti in condizione. Paredes ha fatto una bella gara a Firenze, ma nei mesi precedenti aveva giocato solo 45'. Di Maria non l'ho portato qui, si allenava poco, farlo fermare per farlo giocare un tempo e non da Di Maria, anche se a Firenze ha deliziato, non era il caso. Ora serve lavorare bene per creare i presupposti: in questa stagione è anche diverso, ma le stagioni si decidono a marzo. Domani non è una finale, però". Che gara sarà? "Ho detto che è un test importante in un grande stadio. Domani la gara parla attraverso la gestione della palla, hanno talmente tanta tecnica... Servono accorgimenti, quando abbiamo palla non dobbiamo concedere, a campo aperto sono ancora più forti". Domani contro Messi, Neymar e Mbappé "A prescindere dalla posizione, sono straordinari. Dovremo essere bravi a limitarli quando hanno la palla e soprattutto quando ce l'abbiamo noi". TMW
  7. La Juventus ufficializza il passaggio di Arthur al Liverpool: "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Liverpool F.C. per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Arthur Henrique Ramos De Oliveira Melo a fronte di un corrispettivo di € 4,5 milioni, tale accordo prevede oneri accessori di € 0,3 milioni. Inoltre, l’accordo prevede la facoltà da parte del Liverpool di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore; il corrispettivo pattuito per la cessione definitiva è pari a € 37,5 milioni, pagabili in due esercizi", si legge nel comunicato ufficiale. Il club bianconero ha salutato così la partenza del centrocampista brasiliano: "Continuerà nelle fila del Liverpool la stagione di Arthur, che saluta oggi la Juventus. Sono due le stagioni che Arthur ha giocato con la Juventus, arricchendo il suo (e il nostro) palmarès di una Coppa Italia e una Supercoppa. Arthur ha collezionato un totale di 63 presenze con la maglia della Juventus in tutte le competizioni, 35 delle quali da titolare. In due stagioni bianconere, ha realizzato un gol (nel 2020/21 contro il Bologna) e un assist (contro la Sampdoria lo scorso gennaio) e soprattutto ha registrato una percentuale di passaggi riusciti del 92.9% in 62 gare con, la miglior percentuale tra i bianconeri con più di 25 presenze dal 2020/21 in avanti. Auguriamo ad Arthur il meglio per il proseguimento della sua carriera, e lo ringraziamo per queste stagioni insieme". TuttoJuve.com
  8. Black&White1977

    UFFICIALE: Leandro Paredes è un nuovo giocatore della Juventus

    Il giocatore andrà valutato tra un po' di tempo, quando sarà entrato in condizione e avrà ripreso confidenza col campo. A Firenze Paredes ha giocato 83 minuti, cioè 23 minuti in più rispetto a quanto giocato complessivamente da aprile a settembre, considerando che da aprile a luglio è stato fermo per pubalgia, con intervento chirurgico, e che in questo scorcio iniziale di stagione ha giocato col PSG 49 minuti in campionato e 11 minuti in Supercoppa di Francia.
  9. Massimiliano Allegri presenta Fiorentina-Juventus, gara valida per la quinta giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 15 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14, in diretta. Quella di domani è la partita più difficile finora? “La partita di domani è la più difficile. È sempre Fiorentina-Juve, sono partite difficili da giocare. Ho visto anche le partite della Salernitana, sarà difficile anche quella. Domani sarà importante fare risultato”. Paredes dall’inizio? “La formazione devo ancora deciderla. Magari la sapete prima voi di me…”. Un bilancio del mercato? “Voto difficile dirlo, la società ha lavorato molto bene sia in entrata che in uscita. Sono rimasti i giovani e sono entrati i giocatori che volevamo. Infatti stranamente stamattina c’era un posto vuoto in lista Champions che uscirà a breve”. Ha parlato con Paredes? Come l'ha visto? "Lui è venuto con grande entusiasmo, è un giocatore importante che aumenta la qualità dei centrocampisti, con Locatelli, Fagioli, Miretti, abbiamo giocatori di qualità. Aspettiamo il rientro di Pogba, poi abbiamo giocatori con caratteristiche diverse come Rabiot e McKennie. Abbiamo miscelato molto bene le caratteristiche dei giocatori. Ora dobbiamo pensare a lavorare e ottenere il massimo fino al 18 settembre e poi fino al Mondiale". Dopo il mercato pensa ancora che Milan e Inter siano le favorite? "Momentaneamente non abbiamo Pogba e Chiesa. Guardiamo le cose reali, pensiamo a giocare. Poi a fine stagione, si darà un giudizio, un voto a quella che è stata la stagione. Ci sono gli imprevisti, bisogna saperli gestire, non possiamo pensare ora. Quando ho detto che la Juve è meglio del Milan e Inter? Si parla per sentito dire". Come è nata la partenza di Zakaria? "C'è stata questa possibilità, si è sentito un po' chiuso e ha accettato con grande entusiasmo questa opportunità. Faccio un grosso in bocca al lupo a lui e ad Arthur, che comunque sono ottimo giocatori. Abbiamo fatto delle scelte, loro sono contenti. Noi abbiamo completato la rosa al meglio, pensiamo a recuperare chi è fuori e poi saremo al completo". Bonucci rientra? "Domani ci sarà qualche cambio, dovrò valutare anche perché dopo neanche 72 ore giocheremo a Parigi la prima partita di Champions. Leo sta bene, si è allenato ieri per la prima volta con la squadra e ora valuterò se farlo giocare domani o a Parigi". Come sta Di Maria? "Non è in condizione ottimale, però può giocare. Se saranno 45 o 60 minuti vedremo. Al momento gli unici due fuori sono Pogba e Chiesa, domani non ci sarà anche Rabiot perché ha preso una botta alla coscia mercoledì, si è gonfiata e ha questo ematoma che gli impedisce di piegare la gamba". Questa è una squadra più allegriana? "Non è questione di essere squadra allegriana. Quando hai la formazione di una rosa devi equilibrarla nei ruoli. La società è stata brava, soprattutto all'inizio della stagione la società aveva un obiettivo: mantenere i giovani, non per far numero, ma perché siano in grado di giocare e vediamo Miretti. Sono contento che Fagioli sia rimasto, Soulé è un ragazzo in crescita, Gatti è giovane, Kean gioca da qualche anno, ma è sempre un 2000. Gli obiettivi della società messi a inizio stagione di mantenere i giovani credo siano risultati giusti. Sono cambiati i giocatori per caratteristiche. Sono contento di come ha lavorato la società". Ha parlato con Kean per quella reazione che ha avuto dopo il cambio con lo Spezia? "Non ha avuto una reazione, si è allenato bene ed è tranquillo. Finché la squadra ha giocato mercoledì ha fatto bene, poi è calato come tutti gli altri". Vlahovic può riposare? Szczesny come sta? "Szczesny me lo sono dimenticato. Ha questa caviglia in disordine, nessuna frattura, ma forte distorsione: i tempi di recupero non li sappiamo, valutiamo giorno dopo giorno. Vlahovic a riposo? Mi ha dato una buona idea, ci penserò. Domani vedremo, abbiamo tante partite. Magari giocano tutti e due assieme...". Ha rimpianto Dybala? Cosa pensa della Roma? "No, quando si prendono decisioni non si devono avere rimpianti. Sono contento per Paulo, sta facendo bene alla Roma. Hanno fatto un ottimo mercato. Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, dispiace per come è andata a finire. Abbiamo buttato 4 punti, ora dobbiamo dare continuità ai risultati, la vittoria del campionato passa attraverso la solidità che la squadra deve avere sia in fase difensiva che offensiva. Stiamo crescendo, si passa anche da momenti come quelli con lo Spezia dove abbiamo fatto non benissimo. In quei momenti lì bisognava fare meglio nella fase di non possesso e comandare comunque noi la partita". TMW
  10. Quell'unico gol al Bologna, indimenticabile: tiraccio telefonato da fuori area, dopo cui stramazza a terra, e palla deviata nella sua rete da un difensore che si trova sulla traiettoria...
  11. Black&White1977

    UFFICIALE: Leandro Paredes è un nuovo giocatore della Juventus

    Sa fare bene entrambe le cose, vede le linee di passaggio, verticalizza e sa far viaggiare la palla anche con lancioni di 50 metri...
  12. Black&White1977

    Juventus - Spezia 2-0, commenti post partita

    "Da salvare solo il risultato" è già stato detto?
  13. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Roma, gara valida per la terza giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 13:30, in diretta. Che gara dovrà fare la Juve domani? “Domani è il primo scontro diretto contro una Roma che sta facendo bene e sta continuando il trend positivo dell'anno scorso vincendo la Conference League. Reincontrare Mourinho è sempre un piacere, sta facendo un ottimo lavoro e plasmando la Roma a modo suo. Squadra tosta, non ha ancora subìto gol. Sarà una partita molto equilibrata”. I palloni toccati da Vlahovic, cosa deve cambiare? “Se toccasse un solo pallone e facesse un gol sarei contento. Con la Sampdoria abbiamo fatto un brutto primo tempo, l'ho visto anch'io. Le partite durano 95 minuti, mi sono arrabbiato perché nel secondo tempo la partita andava azzannata. Loro erano in difficoltà, abbiamo avuto occasioni che non abbiamo sfruttato. Normale che la prestazione del primo tempo vada migliorata, ma c'erano anche i meriti della Samp che ha chiuso gli spazi e ha fatto giocare molto i difensori”. Con Milik e Paredes questa Juve più forte dell'anno scorso? "Solo i risultati diranno se la Juve è più forte dell'anno scorso, per esserlo va migliorata la posizione dell'anno scorso. Paredes non è arrivato, non so se arriverà. Dobbiamo concentrarci su domani, è la cosa più importante. Sono molto contento di Milik, ha numeri impressionanti e potenzia l'attacco. Come caratteristiche può giocare anche con Vlahovic visto che gli piace di più venire in contro. Aspettiamo il nullaosta a livello burocratico che spero arrivi nel pomeriggio così domani sarà a disposizione". Bonucci può giocare? Come vede l'inserimento di Bremer che a Genova ha avuto delle difficoltà? "A Genova non ha avuto difficoltà, ha mancato un intervento su una palla in diagonale di lettura. Però sta facendo molto bene. Bonucci non sarà convocato perché non sta ancora bene. Ieri ha fatto un allenamento con la squadra. Ma stamattina purtroppo ha sentito la gamba strana e le cose a mezza via non si possono fare. I giocatori devono essere a disposizione quando stanno bene e Leo è un giocatore talmente importante che ho bisogno di averlo al 100% visto che siamo solo all'inizio e da mercoledì in poi abbiamo una partita ogni tre giorni. Di Maria ha lavorato parzialmente con la squadra. L'obiettivo è Firenze. Se poi tutto andrà bene sarà a disposizione con lo Spezia ma sarà difficile". Che effetto le fa ritrovare Dybala da avversario? "Con Paulo abbiamo passato degli anni straordinari perché alla Juventus è cresciuto. È diventato quello che è adesso. Ha fatto tanti e bellissimi gol. Con le sue giocate ha fatto divertire i tifosi e me. Perché io ammiro le giocate singole dei giocatori. Domani lo ritroviamo da avversario, comunque è un piacere rivederlo". Szczesny può giocare domani? Gli altri infortunati come stanno? “Szczesny domani è a disposizione, può rientrare. Kaio credo abbia un problema serio, al tendine rotuleo. Chiesa sta recuperando, ma momentaneamente non sappiamo quando sarà a disposizione. Pogba lo stesso. Aké ha la frattura del malleolo, credo, non sarà a disposizione. I due che verranno recuperati, Di Maria e Bonucci, spero che per Firenze siano a disposizione”. Soddisfatto di Locatelli? Qual è il ruolo in cui rende meglio? "Manuel sta facendo bene, si innervosisce quando non gli vengono le cose, ma deve stare sereno perché quello che ha dimostrato l'anno scorso è il suo valore. Può solamente crescere a livello di condizione. Poi arrivava da una settimana in cui non è stato bene per una gastroenterite, quindi ha fatto fatica a riprendersi. Però sono molto contento. Può giocare davanti alla difesa anche se è un ruolo nuovo soprattutto quando si gioca a tre che è diverso che giocare a due. Se giocherà Rovella lui può fare tranquillamente la mezzala destra". Un commento ai gironi di Champions League? "In Champions sono tutte partite difficili. Sulla carta è normale che il Paris sia favorito. È una delle squadre più forti d'Europa, ha iniziato molto bene e sarà bello giocare questo doppio scontro con il Paris, ma noi sulla carta il passaggio del turno ce lo giochiamo col Benfica. Però sono tutte partite difficili. In Europa è difficile che ci siano partite facili". Rovella e Miretti possono giocare? "Domani devo decidere il centrocampo, ho dei dubbi anche in difesa valutando i cambi. Soprattutto se arriverà l'ok per Milik". Che partita si aspetta? "Sarà una bella partita, una serata di sport e di calcio. Resta sempre Juve-Roma, quindi c'è attenzione e curiosità. Siamo solo alla terza giornata, c'è da migliorare la condizione, la gestione della partita. Però quello che voglio dire è che bisogna rimanere sereni e tranquilli. Domani non si perde il campionato, siamo solo all'inizio. Domani ci sarà bisogno dei tifosi, con il Sassuolo sono stati straordinari, ci saranno momenti di difficoltà dove loro serviranno. Giochiamo contro una Roma che in questo momento è forte. Ci vorrà l'aiuto da parte di tutti". Si sta anche divertendo in questa sfida? "L'anno scorso abbiamo buttato le basi per tornare a vincere. Cercheremo di farlo, vedremo anche il mercato come finirà, così avremo modo di lavorare con una rosa ben definita. Il divertimento per me è vincere e per farlo bisogna passare anche dai momenti di difficoltà. Ci vuole un po' di pazienza. Ecco perché l'altro giorno dopo il primo tempo bisognava rimanere tranquilli, perché si poteva solo migliorare. La partita era in parità e avevamo tutte le possibilità di vincere, nel secondo tempo ci siamo espressi meglio. Se giochiamo come quel primo tempo con la Sampdoria è normale che non mi diverta. Anche vero che in quei momenti non si dovevano fare danni". Quanto c'è di suo in questa Juve? Per vedere la vera Juve dobbiamo aspettare i rientri di Pogba, Chiesa e Di Maria? "Finiamo il mercato e vediamo chi abbiamo a disposizione. Rientreranno gli infortunati. C'è un buono spirito e voglia di lavorare. Bisogna arrivarci piano piano, giusto che dopo il primo tempo con la Sampdoria ci siano state le critiche. Noi però dopo quel primo tempo dovevamo portarla a casa. Durante la stagione di partite sporche ce ne saranno, noi dobbiamo rimanere sereni e non andare in frustrazione. Può capitare, alla Juventus e alle altre squadre". Cosa può cambiare se avrà a disposizione Milik domani? "Visto che non ho ancora deciso la formazione magari lo faccio giocare dall'inizio. Però fino a domani non lo so, mi è balenata questa idea così. Quindi vediamo, undici li facciamo giocare se no ci squalificano". Domani come si riempie il centrocampo, reparto da dove partono le idee per divertire? "Non vorrei che passi questo divertimento che diventiamo bellini, ma perdenti. Bisogna cercare di giocare bene a calcio e cercare di vincere le partite. Se la Juve avesse vinto a Genova magari si parlava di un'altra Juventus. Così è il calcio, voi dovete vederlo in questo modo. A Genova abbiamo svuotato il centrocampo perché le mezzali hanno fatto gli attaccanti e Locatelli si abbassava troppo, così in mezzo non c'era nessuno. Nella ripresa l'abbiamo riempito e abbiamo ripreso a giocare. Sicuramente dobbiamo migliorare, ma non deve passare il divertimento. Sono un amante delle belle giocate dei giocatori. Se vedo un giocatore stoppare in maniera straordinaria... Quella è l'essenza del calcio. Se il giocatore stoppa male, passa male. Se stoppa bene, passa bene. Semplice. Ma stiamo lavorando. Sono contento. Siamo solo alla seconda giornata, stiamo sereni. Alla fine lo scudetto si consegna il 10 giugno, la Champions uguale, la Coppa Italia uguale. Sono cambiati i giocatori ma c'è grande spirito, di questo sono contento". Soddisfatto di Rugani a Genova? "Daniele ha fatto una buona partita, normale che le sue caratteristiche migliori siano quelle difensive. Lui è affidabile, so il valore che ha e quando fa quelle prestazioni sono contento". TMW
  14. Per me ci sono tutti i presupposti per una travolgente love story come con Marione Mandzukic...
  15. Avrei preferito un attaccante con altre caratteristiche, comunque Milik ai tempi del Napoli non mi dispiaceva e può coprire bene il ruolo di vice Vlahovic, a costi contenuti. Benvenuto Arek!
  16. Black&White1977

    Amicizia Vialli - Ravanelli: riflessione

    Bellissimo aneddoto di Ravanelli e bellissima storia di amicizia, poi ricordo perfettamente quello Juventus-Napoli 4-3 perché avevo registrato su VHS la sintesi di mezz'ora del big match di giornata, che la domenica sera davano su Rai2 alle 19. Guardata e riguardata fino a consumare il nastro, così come successo nel '94 per Juventus-Fiorentina da 0-2 a 3-2 nell'ultimo quarto d'ora.
  17. Ahaha. Ma è già prenotata comunque, hai visto il suo numero di maglia? Ha il 77 😁
  18. Primo tempo a senso unico. Nella ripresa spero di vedere Sara Gunnarsdottir, se è brava solo la metà di quanto è bella abbiamo fatto un grande acquisto...
  19. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Sassuolo, gara valida per la prima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 13, in diretta. Come sta la squadra? “La squadra ha lavorato bene in questo mese, la prima è sempre una partita che incuriosisce. Contro un Sassuolo che l’anno scorso ci ha battuto in casa, una squadra tecnica, dobbiamo fare una bella partita. Bisogna giocare da squadra, ci sarà lo stadio pieno e ci vorrà entusiasmo. Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, credo sia una situazione da rivedere perché un giocatore non può saltare una gara per un’ammonizione dell’anno precedente. Bisogna rifletterci un po’. Szczesny è in via di recupero, Aké ha la frattura del perone, Pogba ha un problema meniscale, sta lavorando speriamo di averlo il più presto possibile, Chiesa al massimo come condizione lo avremo a gennaio, Arthur ha un problema alla caviglia e ci sono delle voci di mercato quindi non è disponibile, Kaio è stato operato al tendine rotuleo quindi ne ha ancora per un po’. McKennie è disponibile". Lo stato d’animo della squadra? “I tifosi capisco l’umore, questi alti e bassi. Abbiamo fatto tre amichevoli importanti, l’ultima è finita male, ma dovevamo andare a Tel Aviv poi non siamo partiti e avevamo lavorato molto in settimana. Ci ha fatto bene questa bella sconfitta per farci alzare le antenne, ho sentito troppi trionfalismi in giro. La Juventus ha il dovere di puntare a vincere, le concorrenti si sono rafforzate e vincere è difficile. Ci sono 4-5 pretendenti e noi siamo fra quelle. Dobbiamo lavorare in silenzio, migliorare la squadra sotto tutti i punti di vista. Sotto l'aspetto del gioco, della fase difensiva. Credo sia un lavoro che stiamo facendo quotidianamente, la società è stata molto brava a sostituire chi è partito. Pensiamo al campionato, prima della chiusura del mercato abbiamo tre gare in casa e una fuori. Ci sarà da soffrire come tutte le partite, è sempre stata la forza delle squadre vincenti avere rispetto dell'avversario e non snobbarlo. Serve far bene quando abbiamo la palla e quando non l'abbiamo. Abbiamo preso 8 gol in 3 partite e questa è una cosa che va migliorata. La squadra ha entusiasmo per giocare questa partita”. Kostic può giocare dall'inizio? "Kostic è un giocatore che crossa molto bene, è arrivato da due giorni e tra l'altro ha fatto avanti e indietro. Devo ancora decidere fra lui, McKennie e Cuadrado ne giocano due. Ci sono anche i cambi, devo ancora decidere. Lui è un calciante e Vlahovic ne trarrà vantaggio". Come sta Vlahovic? "Vlahovic sta bene, è rientrato dopo quel problema avuto in estate, è normale che ci voglia un attimo di pazienza per trovarlo al massimo della condizione. Da quando ha ripreso ora sta meglio. Ha tutte le possibilità per fare una grande stagione, sicuramente la farà". Ha dato uno sguardo alle partite? Cambiano le percezioni in ottica scudetto? "Loro hanno tre punti, noi zero. Bisogna essere bravi a rimanere con loro. Milan e Inter sono avanti, la Roma mi incuriosisce, credo che Mourinho abbia fatto un ottimo lavoro. Acquisti mirati, sono stati bravi. Domani primo test importante, rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: senza sosta, l'obiettivo era essere a marzo tra le prime per la volata scudetto e la Champions. Quest'anno il primo campionato finisce il 13 novembre, quindi c'è da essere tra le prime quattro il 13 novembre e poi passare il turno di Champions. Abbiamo 21 partite, bisogna fare bene. Ma è anche bello giocare ogni 3 giorni. La rosa è completa? Si aspetta nuovi rinforzi? "L'anno scorso era completa al 99% e poi c'era Ronaldo che era l'1% e infatti è andato via. Inutile parlare di mercato, ci pensa la società. Sono stati sostituiti giocatori che sono andati via, noi dobbiamo pensare alla partita di domani. Il Sassuolo viene da una brutta sconfitta in Coppa Italia con il Modena, ha preso un giocatore importante come Pinamonti ed è una squadra con cui è sempre difficile giocare contro". Domani ancora difesa a tre? "Io non ricordo l'ultima volta che una mia squadra ha difeso a tre, magari in costruzione possiamo andare a tre. Barzagli in una delle sue ultime partite mi disse che smetteva così non faceva più il terzino. Sono contento di quello che sta facendo Bremer, è un ottimo giocatore e ogni giorno viene al campo per migliorarsi e lo sta facendo. Sono molto contento". Pellegrini verrà sostituito? "Abbiamo quattro terzini e la fortuna di avere Danilo e De Sciglio che possono giocare sia a destra che a sinistra. Per Pellegrini è un'ottima opportunità, lo ringrazio, alla fine ha fatto 21 partite con la Juventus giocando bene. Non puoi tenere cinque terzini". McKennie può giocare già dal primo minuto? "Lo buttiamo in campo poi vediamo". Di Maria accentrato? "Va sfruttato per le sue caratteristiche tecniche che sono di un livello superiore alla media. Bisognerà essere bravi a cercarlo, a metterlo nelle condizioni di fare assist e soprattutto di cucire il gioco". Avete più responsabilità visto com'è andata l'anno scorso? "Lo ripeto: la società ha lavorato molto bene, ha sostituito quelli che sono partiti. La Juve ha fatto un'ottima stagione l'anno scorso. Ci chiamiamo Juventus, venivamo da 9 anni di vittorie e dobbiamo vincere tutti gli anni? Non è così. C'è un ricambio generazionale. Ognuno interpreta le cose a suo modo. È molto semplice. Bisogna avere l'umiltà di accettare la situazione. L'anno scorso abbiamo fatto 10 punti in meno al Milan, non conto quelli dopo il quarto posto perché mentalmente abbiamo mollato. Bisogna recuperare 10 punti al Milan, con pazienza e lavoro ci arriveremo. L'anno scorso siamo partiti con il dovere di puntare a vincere. Poi abbiamo avuto una brutta partenza. Adesso è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere sapendo che altre squadre hanno fatto meglio di noi. Deve essere uno stimolo, dobbiamo cercare di fare meglio delle altre. Bisogna essere pratici nella vita". Miretti resta alla Juve? "Sui giovani con la società siamo pienamente d'accordo. Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi no. Dipende da come si evolve il mercato, una cosa è certa, i giovani che abbiamo sono molto bravi. Un conto è valutare se sono bravi, un conto è valutare il percorso giusto perché è inutile tenerli qui per non giocare". Diventa un problema il poco entusiasmo che c'è in questa piazza? Questa Juve è più forte dell'anno scorso? "Non lo so, ho detto solo che abbiamo sostituito giocatori ottimi che sono partiti con giocatori ottimi che sono arrivati. Vedrai che ci fa solo bene. Ci può far bene questo clima, ci può dare consapevolezza che serve qualcosa in più per vincere. Mi hanno insegnato che nel calcio conta solo vincere le partite, ma bisogna lavorare in silenzio, anche sull'atteggiamento. Con l'Atletico non abbiamo vinto un contrasto, così è difficile che vinci. Se ti scontri con queste squadre così, diventa difficile. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono sempre, perché vincere non è una cosa normale. Bisogna avere rispetto dell'avversario, togliere la presunzione perché nessuno ci regala niente. Quanto fatto nessuno lo toglie: è nel museo della Juventus. Chi l'ha fatto rimane nella storia. Domani siamo tutti in discussione, tutti. Conta il rettangolo verde, c'è da vincere delle partite mica mandare missili sulla luna. Con entusiasmo, voglia, tenendo il profilo molto basso. Sento molti trionfalismi". Come ci dobbiamo aspettare la Juve? "Va fatto un passo alla volta, poi le le cose cambiano. L'anno scorso a gennaio eravamo morti, ma poi abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario fino all'Inter, abbiamo dovuto rincorrere una partenza sbagliata. Le partite ora son diverse da quelle di ottobre dove saremo tutti in piena condizione, domani ci vuole una partita da Juventus". Tuttomercatoweb
  20. ACCORDO CON EINTRACHT FRANKFURT PER L’ACQUISIZIONE DEFINITIVA DEL CALCIATORE FILIP KOSTIĆ Torino, 12 agosto 2022 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Eintracht Frankfurt Fußball AG per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Filip Kostić a fronte di un corrispettivo di € 12,0 milioni, pagabili in tre esercizi; oltre ad oneri accessori, incluso il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA, fino ad un massimo di € 1,5 milioni. Inoltre sono previsti premi fino ad un massimo di € 3,0 milioni al verificarsi di determinati obiettivi sportivi e/o condizioni. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2026. Juventus.com
  21. Il nuovo giocatore della Juventus Gleison Bremer, acquistato dal Torino per 41 milioni di euro più bonus, si presenta alle 14:30 in conferenza stampa all’Allianz Stadium. Bremer prende posto nella sala stampa dell’Allianz Stadium: comincia ora la conferenza. “Voglio ringraziare tutta la società del Torino, ho passato quattro anni belli. Ringrazio tutti i miei compagni, sono stati anni belli che mi hanno reso quello che sono diventato”. Che impressione ti hanno fatto la Juve e Allegri? “Bello, la Juve è una società che vuole sempre vincere. Ho parlato un po’ col mister, anche lui è uno ambizioso, la sua mentalità è come la mia. Mi sono trovato bene da subito”. Come procede il cambio nel modo di difendere? “È un po’ diverso da 3 a 4 ma quando un giocatore è forte deve adattarsi a tutto. Ho parlato un po’ anche con Chiellini di questo, non ci si deve far condizionare. Sto lavorando sempre, sto guardando i video. Bisogna adattarsi il prima possibile”. Sei stato vicino ad altri club? "Col mio procuratore abbiamo parlato con diverse società. La Juventus è stata la squadra che più mi ha convinto, ha vinto più di tutti negli ultimi anni, era giusto venire qui ed è andata bene così”. La Juve può aiutarti ad arrivare alla Nazionale? "Il mio passaggio alla Juve è stato per questo, la squadra è conosciuta a livello mondiale. Ci sono anche brasiliani, giocare qui non è facile, ma su questo mi ha dato più sicurezza venire qui". Un bilancio su queste prime amichevoli? Credi possa tornare a vincere già quest'anno? "L'ultima amichevole con l'Atletico Madrid non è stata bella. Abbiamo perso 4-0, siamo arrabbiati. Alla Juve anche se sono amichevoli vuoi vincere sempre. I 3 punti contano da lunedì contro il Sassuolo e dobbiamo cominciare bene il campionato. Scudetto? Alla Juventus conta sempre vincere, l'anno scorso non c'ero, ma quest'anno voglio cambiare tutto". Come hai preso il cambio di casacca nella stessa città? "I tifosi del Torino l'hanno presa male. Ma ai tifosi del Toro chiedo se per i loro figli non spererebbero qualcosa di migliore. Direbbero di no se riguardasse i loro figli? Io l'ho fatto per questo, non c'è niente di male, voglio vincere. Sappiamo come sono i tifosi. Questo è il mio lavoro, io non ho mai detto che non sarei andato alla Juve, è una squadra top ed era giusto venire qui per migliorarsi". Hai sentito Chiellini? Cosa ti ha detto? "Anche due anni fa ho parlato con lui quando forse andavo via dal Toro, ma non per la Juve. Lui per me è un idolo, è uno dei migliori difensori. L'ho sentito, mi ha detto di stare tranquillo. Gli ho chiesto se potevo prendere la maglia numero 3 e mi ha detto che non c'erano problemi". Ti senti tra i top in Europa? "Sono tra i top in Italia ma devo ancora dimostrare tanto, le grandi squadre giocano sempre a quattro e anche per questo sono venuto alla Juventus. Sarà difficile ma ce la farò". Punti alla Nazionale? "La Juventus ha giocatori brasiliani e mi aiuterà ad arrivare in nazionale. Ho parlato con Danilo, Alex Sandro, mi stanno aiutando molto, ma non sarà facile arrivare alla nazionale perché ci sono giocatori forti. Io già l'anno scorso ho alzato il mio livello, ma non sono stato convocato". Come si vive un cambio di responsabilità così? "Io volevo cambiare squadra già da due anni per alzare il livello. Sono la persona più critica, quando faccio male torno a casa e guardo i video per vedere dove posso migliorare. La Juve è questo, devi vincere sempre". Il rapporto con Bonucci? "Lui è un capitano, è qui da tanto tempo. Ci stiamo allenando, stiamo parlando per migliorare sempre e farci trovare pronti quando inizia il campionato". Qual è stata la scintilla che ti ha fatto fare il salto di qualità? "Ho avuto allenatori bravi. Mazzarri il primo, poi Juric con cui ho fatto il salto di qualità. A livello mentale, stare sul pezzo ogni partita, anche fisicamente e tecnicamente. Ma la cosa più importante è stata la testa". Manca ancora un po' ma giocherai per la prima volta in Champions... "Sì è il sogno di ogni giocatore giocare la Champions. Essere alla Juventus non ti fa solo partecipare ma anche cercare di arrivare in alto, abbiamo aspettative molto alte". TUTTOmercatoWEB
  22. Essendo stato pubblicato sul sito della Lega Calcio è già ufficiale, poi nel suo comunicato la Juve aggiungerà i dettagli sui costi del trasferimento. https://www.legaseriea.it/it/serie-a/calcio-mercato
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