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Black&White1977

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Tutti i contenuti di Black&White1977

  1. Adesso è ufficiale: Leandro Paredes è un giocatore della Juventus. A darne notizia è il Paris Saint-Germain attraverso i propri canali ufficiali. Il centrocampista si trasferisce in prestito con diritto di riscatto per un anno. Di seguito anche il comunicato della Juventus che racconta i dettagli dell'affare: "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Paris Saint-Germain Football s.a.s. per l’acquisizione gratuita, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Leandro Paredes. Inoltre, l’accordo prevede: • l’obbligo da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2022/2023; • la facoltà da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore qualora detti obiettivi non fossero raggiunti. Il corrispettivo pattuito per l’acquisizione definitiva, in entrambi i casi, è pari a € 22,6 milioni, comprensivo della quota relativa al contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA, pagabili in tre esercizi, oltre ad oneri accessori di € 2,2 milioni, e potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 3,0 milioni al raggiungimento di ulteriori obiettivi. Al raggiungimento di determinati risultati sportivi e nel caso in cui, né l’obbligo, né la facoltà d’acquisto delle prestazione sportive del giocatore dovessero verificarsi, Juventus verserà al Paris Saint-Germain Football un corrispettivo di € 2,5 milioni. TuttoJuve.com
  2. Black&White1977

    Spezia - Juventus 0-2, commenti post partita

    Come vincere una partita senza giocarla...
  3. Black&White1977

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Proprio non ce la faccio a trattenere le lacrime. Riposa in pace Capitano.
  4. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Lazio. TuttoJuve.com ha seguito l'evento in diretta: Si aspetta una partita bloccata? "Mi aspetto una partita molto difficile e complicata, con una Lazio che sta facendo grandi cose. Poi dopo dieci minuti magari si sblocca e diventa un partita spettacolare". Locatelli ha recuperato? "Domani mattina dovrò vedere se Locatelli sarà disponibile, così come Cuadrado. Poi una volta saputo della disponibilità o dell'indisponibilità farò delle scelte". Di Maria ha nelle gambe un minutaggio superiore o col mondiale alle porte preferisce tenerlo in panchina? "Non è questione del mondiale, è questione di minutaggio. L'altro giorno è entrato ha fatto bene per mezz'ora. Domani avrà un minutaggio in più e dovrò decidere se portarlo in panchina e fargli fare un tempo oppure se farlo giocare dall'inizio. È normale che quando entra Di Maria si alza il livello della squadra anche come personalità e tecnica. Domani è l'ultima partita e sarà difficile perché l'ultima partita prima della sosta, una sosta lunga di due mesi, è come la prima di campionato quindi bisogna stare lì con la testa perché se no diventa una partita pericolosa che poi è già di per sé una partita pericolosa per la qualità della Lazio". Questa partita è la più difficile di questo filotto? Sarri ha detto che la pausa è un insulto al calcio, lei cosa ne pensa? "È normale che domani bisognerà essere bravi a dare seguito alle 5 vittorie con un risultato positivo. Sapendo che la Lazio in trasferta ha preso solamente un gol. Quindi è una squadra difficile da battere. Le squadre di Sarri sono ben organizzate a livello difensivo e hanno dei giocatori tecnicamente molto validi che attaccano la profondità e sono dei bravi palleggiatori. Per quanto riguarda la seconda domanda faccio l'allenatore e quando mi dicono di giocare giochiamo. Quando ci fermiamo, ci fermeremo. Tanto non è che noi possiamo decidere niente. Noi dobbiamo fare il meglio possibile, quando abbiamo la squadra a disposizione e vincere il maggior numero di partite possibile. Per il resto decidono altri". Domani convocherà Chiesa e Vlahovic? Kean può partire titolare? "Vlahovic no. Non se la sente, non sta bene. Quindi ha fatto una parte dell'allenamento anche oggi, però sta fuori. Per quanto riguarda Chiesa domani è a disposizione. Su Kean deciderò domani quando deciderò la formazione". Quanto questa squadra si avvicina alle sue idee? "La mia squadra ideale è una squadra che vince. L'altra sera a Verona abbiamo fatto una partita contro una squadra che con il Milan e con la Roma aveva creato diverse palle gol. È una squadra che corre, che ti impegna fisicamente, e soprattutto ti fa giocare delle partite un po' strane. Perché la mettono sul fisico e la palla lunga. I ragazzi sono stati bravi ad interpretarla nel migliore dei modi. Domani è una partita completamente diversa, perché la Lazio palleggia e gioca ad occupare le zone di campo e quindi sarà una partita diversa". Adesso è impossibile iscriversi alla corsa scudetto? "Il Napoli anche oggi ha vinto, ha perso solamente 4 punti, potenzialmente può girare a 53 perché mancano 4 partite a loro. Però nel calcio quallo che si dice oggi non vale domani. Quindi noi pensiamo a fare bene domani e poi dopo riposarsi un po', poi riprendere e farsi trovare nelle migliori condizioni al 4 gennaio". Le convocazioni di Mancini l'hanno sorpresa? "Mancini fa le convocazioni che ritiene più giuste e opportune. Sono contento e soddisfatto perché due ragazzi del settore giovanile della Juventus sono arrivati ad avere una convocazione in nazionale. Poi fortunatamente quando vieni convocato in nazionale direi che le prime volte è tosta, però per i due ragazzi c'è tempo per recuperare energie". Ci sono punti in comune con Sarri? "Non lo so. Maurizio è un allenatore importante che è stato alla Juventus ed è l'ultimo che ha vinto lo scudetto. Ora sta facendo un ottimo lavoro alla Lazio. Poi è chiaro che caratterialmente siamo agli opposti" Vlahovic poteva essere gestito diversamente? Il fattore mondiale può aver influenzato il giocatore? "Il fattore mondiale non è assolutamente così, bisogna essere fatalisti. Magari uno, non lui, va al mondiale e al primo allenamento si fa male e salta il mondiale lo stesso. Bisogna essere fatalisti. Vlahovic ha fatto una parte dell'allenamento ieri e oggi ed è normale che non sia in condizioni ottimali. Ho parlato con lui, un giocatore non è sereno quando rientra da un infortunio e portarlo in panchina per poi metterlo deve essere di aiuto alla squadra. E in questo momento qui Vlahovic non è nelle condizioni fisiche per affrontare parte della partita. Tutto qui". Cosa pensa di Milinkovic-Savic? "È un giocatore della Lazio, chiedete a Sarri. I giocatori per dare giudizi definitivi vanno allenati, magari lo vedi e poi lo alleni e ti fai un'idea diversa". Cosa cambia se al centro della difesa c'è Bonucci o c'è Bremer? "Occupano più o meno la stessa posizione. Leo ha più piede, Gleison ha più fase difensiva e copre più campo". TuttoJuve.com
  5. Black&White1977

    Juventus - Lazio 3-0, commenti post partita

    Gran bella Juve. Ora sarà dura aspettare 2 mesi per rivederLa.
  6. Massimiliano Allegri presenta Hellas Verona-Juventus, gara valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18:30 allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero: Che cosa ha lasciato la vittoria con l’Inter? “Ha lasciato che abbiamo passato una serata di soddisfazione e gioia, però dal giorno dopo abbiamo chiuso il capitolo. Domani a Verona giochiamo contro una squadra che ha battuto tre volte la Juventus nelle ultime cinque partite, nelle ultime gare è uscita sconfitta in modo immeritato. È una squadra che crea soprattutto in casa, ha buoni tiratori, calcianti su palle inattive, hanno una squadra fisica e che aggredisce. Non sarà una partita semplice, è una squadra che non merita la classifica che ha. Dovremo giocare una partita alla pari dal punto di vista fisico”. Un punto sui recuperi? Gioca Perin? “Perin domani gioca anche perché Szczesny ne ha giocate 12 di fila. Recuperati sicuri, ma non è detto che giochino, sono Paredes e Kean. Di Maria lo valuterò, probabile che abbia mezz’ora nella gambe, difficilmente i 90 minuti. Vlahovic, McKennie e Chiesa sono da valutare oggi”. Danilo è il vicecapitano? “Ho parlato con Cuadrado l’altra sera che come gerarchie viene dopo Bonucci, che quando gioca rimane il capitano. Ultimamente Cuadrado si innervosiva un po’ troppo, non gli venivano fischiati dei falli, sentiva troppa responsabilità. Parlandoci gli ho detto che era meglio che Danilo facesse il capitano perché era più sereno. Cuadrado ha accettato la scelta tranquillo. Ad Alex che viene dopo Cuadrado nella linea gerarchica pure andava bene che Danilo facesse il capitano”. Chiesa e Vlahovic possono giocare assieme come nella Fiorentina? “Potrà essere, in questo momento è impossibile. Bellissimo parlare di progetti, ma guardiamo l'immediato. Domani c'è Il Verona e con chi c'è bisogna fare una grande partita sotto l'aspetto emotivo, tecnico, una grande partita. Altrimenti quanto fatto con l'Inter e nelle tre precedenti viene buttato. Per farlo domani bisogna fare una partita tosta, ripeto a Verona la Juve ha perso tre volte nelle ultime cinque”. Vlahovic ha finito il suo 2022? Chiesa come sta? "Vlahovic semplice, soffre di questa infiammazione tendinea, pubalgica. Ieri ha corso ed è andato meglio, oggi valuteremo. Se è a disposizione è un bene per la Juventus perché si porterà in panchina. Altrimenti vedremo per domenica. Chiesa è rientrato e ha fatto bene, chiaro che finché il ginocchio non trova la sua stabilità ci sono dei momenti in cui ha del fastidio. Un conto sono gli allenamenti gestiti un conto le partite in cui non sei più in totale controllo. Fa parte del percorso rieducativo in campo". Rimonta in campionato possibile come dice Mandzukic? "Intanto Mario l'altro giorno ha detto una frase che deve essere scolpita sui muri: "quando si gioca non si pensa a far gol, ma si pensa a giocare per vincere le partite". Il Napoli sta facendo un campionato straordinario, se continua così nessuno può puntare a vincere il campionato. Noi dobbiamo fare un passo alla volta: Verona, Lazio e poi a recuperare energie". Come sta Milik? "Milik si è sempre messo a disposizione, è in ottima condizione. Ci sono momenti, come per tutti gli attaccanti, in cui fai gol e altri in cui non li fai. Ma è sicuramente un giocatore di grade affidabilità e sono molto contento di lui". Come gestirete la sosta dei mondiali? "Lavoreremo fino al 18 con i tre giocatori che rimarranno. Ci fermeremo poi fino al 6 quando ripartiremo tutti, anche con i nazionali, l'Italia credo abbia due amichevoli. Da lì inizierà una preparazione anche con delle amichevoli fino al 22-23. Poi riprenderemo dopo Natale e gli altri rientreranno a seconda di chi uscirà a ottavi e quarti". Un giudizio su Fagioli? "Sta facendo bene, ma lasciamolo sereno. Come ha fatto bene anche Miretti che ha fatto già 20-22 partite nella Juventus. Fagioli sta facendo bene, ci saranno momenti in cui avrà bisogno di recuperare, in questo momento sta facendo bene magari farà bene anche domani. Ci sono anche giovani, con meno esperienza, che si stanno mettendo in mostra". TMW
  7. Lo chiamavano "il nuovo Ogbonna" Doppia rosicata per i cartonati che ieri, oltre alla bruciante sconfitta, hanno dovuto ammirare con la maglia dell'odiata rivale questo grande difensore che consideravano già loro. Marcatore vecchio stile come ce ne son pochi oggi. Mostro.
  8. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Inter, gara valida per la tredicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero: Qual è l’importanza di questo derby d'Italia? “È una partita importante, è il derby d’Italia ed è una partita sempre molto sentita. È bella da giocare”. Bremer, Di Maria e Vlahovic recuperati? “Sono recuperati, l’unico dubbio è Vlahovic perché non sta ancora bene e vedremo domattina come sta. Gli altri due li valuterò, se uno dalla panchina o se giocheranno entrambi. Domattina decido”. Per Bremer staffetta con Bonucci? “Sempre difficile ipotizzare staffette, sceglierò e a partita in corso vedremo come va la partita e se ci sarà bisogno. Le sostituzioni saranno importanti”. Che partita si aspetta? “Dipende anche da come si svolge, l'Inter è forte fisicamente, molto esperta, serve una bella partita, con coraggio, sapendo i loro punti di forza. Bisogna lavorare su quello. Ci aspettiamo una bella partita da parte di entrambi. Domani è importante, l'arbitro Doveri è alla 200esima e gli faccio i complimenti e l'in bocca al lupo per domani. Sarà una gara da gestire al meglio”. Come ha ritrovato Chiesa? "L'ho trovato bene, è stata una piacevole sorpresa, si doveva sbloccare a livello mentale, ora sarà da aumentare il minutaggio. Domani sarà a disposizione e sicuramente sarà della partita". Fagioli gioca o Locatelli torna davanti alla difesa? "Non ho ancora deciso la formazione, è una partita diversa rispetto al PSG perché l'Inter è una squadra diversa". Cosa ha visto che le è piaciuto del carattere della squadra? "Siamo più attenti all'interno della partita, siamo più sereni. La Juve sta facendo un percorso per tornare ad essere competitiva. Nella mancanza di giocatori d'esperienza, che dovevano essere il perno della squadra, abbiamo trovato giovani sui quali possiamo fare affidamento". Vlahovic che problema fisico ha? "Domattina vedremo se sarà a disposizione, non sta bene, ha saltato giorni d'allenamento. Ha questa infiammazione pubalgica, domattina vedrò e se sta bene verrà in panchina altrimenti è inutile portare un giocatore che non può giocare". Domani partita già decisiva? “No, partita della svolta no, il campionato è lungo, ci darebbe la possibilità di dare continuità ai risultati finora, sapendo di affrontare un avversario forte”. Come pensate di invertire l'inerzia dopo le zero vittorie con l'Inter dell'anno scorso? "Noi faremo il possibile per invertire l'inerzia, l'anno scorso con l'Inter non ne abbiamo vinta una. Non sarà facile perché l'Inter è una squadra molto forte". Questo è uno spareggio cruciale per entrambe? "No, assolutamente no. Fa parte del campionato, poi avremo altre 25 partite. Siamo a rincorrere, con una squadra come il Napoli che sta facendo un campionato straordinario". Bonucci e Di Maria possono giocare dall'inizio? "Non lo so, domattina valuterò e deciderò. L'importante è averli tutti a disposizione perché serviranno tutti". Chiesa e Kostic possono coesistere? "Sono due ruoli completamente diversi. Federico è più un attaccante che può svariare sull'esterno, possono tranquillamente coesistere". Come ha visto Fagioli e Miretti? "Bene come tutti, bisogna mantenere l'equilibrio e riabituarsi a vincere. Questo fa parte di un percorso di una squadra, di una crescita con giovani e giocatori più esperti che danno una mano a loro e a me. Avere Bonucci, Danilo, Cuadrado, Alex Sandro, Di Maria che danno l'esempio è importante per i ragazzi". Che significato avrebbe il sorpasso all'Inter? "Sarebbe importante ma il campionato è lungo, ci sono tanti punti a disposizione. L'anno scorso non li abbiamo mai buttati, starà a noi fare tutto il possibile per invertire questa tendenza". TMW
  9. Allegri e Cuadrado hanno parlato alla vigilia dell'incontro di Champions League col PSG. Inizia a parlare Cuadrado: Che gara deve fare domani la Juventus contro il PSG? "Siamo una grande squadra, dobbiamo scendere in campo con voglia e determinazione, con rabbia per non aver raggiunto l'obiettivo. Questa gara ci darà la forza per trovare un posto in Europa League, è importante per noi". I giovani hanno dato lo sprint giusto? "Cercano di fare il meglio per la squadra, ci aiutano, nell'ultima partita il loro ingresso in campo è stato importante. Spero che possano avere i piedi per terra, continuando a lavorare, che possano fare il meglio per la squadra". Cosa vi manca? "Stiamo facendo delle belle partite, in alcune ci è mancato qualcosa, ora lavoriamo in campo. Dobbiamo vedere in cosa migliorare, cercando di avere quella fame e determinazione che abbiamo sempre avuto. A volte cerchi di dare il 100% e le cose non vengono, diamo il massimo in ogni gara, piano piano ritroveremo nuovamente lo spirito della Juventus che è lottare e battagliare fino alla fine. E' già positivo che nelle ultime di campionato i risultati sono stati buoni, questo è il cammino". Quale ruolo vedi tuo adesso? "Io mi metto a disposizione del mister per dare il meglio per la squadra. Il mister sa dove mi piace giocare ma in questo momento, con tanti infortunati, dobbiamo essere a disposizione per la squadra. Devo mettere quel che mi piace da parte e cercare di fare il meglio". Come giudichi la tua stagione? "Quando sei abituato ad essere un giocatore importante, senti responsabilità. A volte le cose non vanno bene, si dimenticano le cose che fai. La mia forza è in questo: non ascolto quello che dicono, ma mi metto a disposizione per fare il meglio per la squadra, per aiutare i compagni. Lavoriamo per questo, posso dare ancora di più col lavoro". Ti vedi alla Juventus in futuro? "Sono contento di essere qui, sento questa squadra come la mia famiglia. Ho fatto quasi tutta la mia carriera come professionista qui, sono grato alla Juventus. Cerco di andare avanti per fare il meglio per la squadra e per il futuro si vedrà". Come vengono percepite le tante assenze dal gruppo? "Sappiamo che i giocatori fuori sono importantissimi per noi, sappiamo la loro qualità. Se tutti stessero bene ci potrebbero dare una mano, speriamo di averli il più presto possibile con noi, tutti insieme possiamo darci una mano per portare la Juventus dove è sempre stata". Perché la Juventus in Champions ha perso 4 gare su 5? "Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, col Benfica in casa anche, abbiamo avuto occasioni non concretizzate. Quando giochi bene e non vinci non se ne parla. Però c'è tempo per migliorare ancora e per essere nei primi posti. Difficile dormire quando accadono certe cose, ma sono accadute: non dobbiamo restare lì, ma avere la forza della grande squadra. C'è una gara importante per noi, ci giochiamo la qualificazione in Europa League". Finisce la conferenza stampa di Juan Cuadrado. Inizia a parlare Massimiliano Allegri: Come sta la squadra verso il PSG? "A parte Locatelli non recuperiamo nessuno. Giocatori per una gara così importante ci sono. Giocheranno dei ragazzi che hanno giocato a Lecce, qualche giovanotto, sarà un buon test anche per loro. Domani è importante. Oggi è una conferenza strana per me, è la prima dopo tanti anni dove giochiamo senza che sia decisiva per la Champions. Ora in Europa League cerchiamo di andarci, è sempre Europa, dobbiamo fare una gara giusta, affrontiamo una delle più forti d'Europa". Che partita sarà? "Dovremo giocare una gara intelligente, tecnicamente valida. A Parigi abbiamo regalato due gol, su due situazioni evitabili. Servirà fiducia, come avuta a Lecce, in vista di quel che faremo domani sera". Come va vissuta l'Europa League? "Tutto è un'opportunità. Vediamo il risultato, se saremo stati bravi ad andarci, ma non ci voglio neanche pensare. Dobbiamo pensare alla gara di domani e a fare il meglio". Come va il centrocampo? "McKennie ha un edema che non si capisce se sia dato da un colpo o da uno stiramento. Ho Locatelli, Rabiot, Fagioli e Miretti a centrocampo. Locatelli sta bene". Ha parlato con Pogba? "Ancora no. Ci ho parlato prima. E' inutile stare a ripetere quello che è già stato detto: una volta che è stata presa la decisione di non essersi operato a inizio stagione, era normale che le speranze che potesse tornare con Juventus e Francia erano ridotte al lumicino. E' dispiaciuto per Juventus e Mondiale, è normale, noi siamo stati penalizzati per non averlo avuto a disposizione". Che momento vive Rabiot? "E' passato dal fare due gol con grandi inserimenti a una gara intelligente contro il Lecce. Sta migliorando come prestazioni, ha raggiunto una maturità ottima, è un bene per la Juventus e per la Nazionale francese". Secondo lei Messi è tornato ai suoi livelli del Pallone d'Oro? "E' sempre stato il migliore al mondo. Per lui è un anno importante, per il PSG e per il Mondiale. Ha 35 anni, sono gli ultimi anni a questo livello". Quanto le brucia questa situazione, di una conferenza senza Champions? "Sono arrabbiato, non confrontarci da marzo in poi con i migliori ci crea rabbia. Deve darci stimoli, deve creare una reazione ma al campionato pensiamo dopo, alle partite con Inter, Verona e Lazio. E' normale che le gare in Champions, come risultati, sono bruttissime e questo fa vedere i risultati in campionato in modo più negativo. Però al campionato penseremo da dopodomani". C'è una soluzione ai tanti infortuni? "La media si è alzata in questa stagione. Quando parti in un campionato con tre giocatori fuori dalle competizioni, devi affrontare 21 partite con giocatori che devono giocarne di più. McKennie ne ha giocate 15 di seguito più la Nazionale, su Iling c'è stata un'entrata che fortunatamente è stata meno grave del previsto sennò rischiava tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni non solo muscolari, avremo sbagliato sicuramente qualcosa, ma ci sono stati infortuni traumatici. Però, detto questo, parliamo solo dei presenti. Per l'Inter avremo a disposizione Di Maria e Bremer, da lunedì prossimo credo anche Paredes se tutto procede per il meglio. Con gli altri ci vedremo a gennaio. Vlahovic domani non è a disposizione, spero ci sia contro l'Inter, è che ce ne sono così tanti fuori... Un po' l'età, un po' la lista, me ne scordo...". Come vanno i giovani? "Dopo il Lecce la preoccupazione era questa. Da un lato c'è il fatto, negativo, che c'è la troppa esaltazione di un ragazzo di vent'anni. Poi c'è il lato positivo: nella Juventus ci sono una quindicina di giocatori dal 2000 in poi. E' normale che non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la Juventus, la cui maglia ha un peso diverso dalle altre, possa risolvere i problemi. Devono fare un percorso normale, devono lavorare serenamente e in modo tranquillo. Se giocano nella Juventus è perché hanno qualità, non sono matto a farli giocare. Tutti hanno giocato con me, a partire da Kean nel mio ultimo anno fino all'ultimo ragazzo che ha debuttato l'altro giorno. Ci sono altri ragazzi molto bravi, ma serve un percorso. All'interno della rosa della Juventus ci sono 10-12 giocatori. Poi ci sono Rovella, De Winter, Ranocchia, che stanno giocando fuori. Però non possiamo pensare che ragazzi del 2003 possano portare la Juventus a vincere. Serve equilibrio, ci sono giocatori d'esperienza e valore, più l'energia di questi ragazzi che vengono inseriti piano piano. Il fatto che siano in prima squadra racconta il loro valore, dobbiamo essere bravi tutti, io come allenatore e il club che lo sta facendo, a mantenere il loro equilibrio. Nella Juventus la prima gara, la seconda gara, il primo mese e il primo anno, lo giocano quasi tutti. Per giocare tanti anni alla Juventus la forza mentale e tecnica vanno oltre, devi avere forza mentale che è differente da tutti gli altri giocatori per stare alla Juventus o in una squadra che vince. Ci vuole pazienza: non giochi dieci minuti e diventi... Quel che è stato fatto col Lecce, domani verrà dimenticato. E così via. Devi sempre metterti in discussione, la Juventus non deve essere ricostruita per obiettivi passeggeri, ma per obiettivi finali e ci si arriva attraverso gli obiettivi passeggeri. Detto questo, Miretti, che ha qualità straordinarie, non può sbagliare tre passaggi all'ultimo per il gol, come successo a Lecce. Come, se si trova cinque volte davanti al portiere, non può sbagliare cinque volte. Ma fa parte del percorso di crescita. Magari un ragazzo che ha fatto una giocata straordinaria, un colpo di tacco straordinario, pensa d'aver fatto tutto. Invece manca l'ultimo pezzo. Dico sempre: su un chilometro, 900 metri corrono tutti, i 100 metri corrono in pochi. E' lì la differenza, nella testa". State provando stanchezza? "Pensiamo a domani, c'è il sold out, loro sono straordinari e da giovedì penseremo all'Inter". L'Europa League può essere utile per la crescita? "La Juventus è nata per vincere, sennò giochiamo coi giovani e quel che viene è tutto in più. La Juventus deve arrivare in Europa League, recuperare in campionato. I giovani giocano in attesa che recuperino altri giocatori, in questo momento concentriamoci su chi c'è. Col Lecce è stato divertente veder giocare i giovani, non era facile giocare lì. Sono stati bravi e gli 'anziani' li hanno sostenuti". E' il suo periodo più difficile da allenatore? "In questi mesi potevamo fare meglio, poi c'è anche la casualità. Io lo dico per sorridere... Locatelli ha problemi personali, McKennie alla fine del primo tempo è morto, metto dentro Fagioli e fa gol... Ci sono cose che vanno al di là di quel che studi. Sono arrabbiato per essere fuori dalla Champions, noi dobbiamo esserci per competere coi migliori da marzo in poi. Deve farci riflettere sull'occasione buttata, nel campionato vedremo cosa succede alla fine di queste tre gare". Come sta Chiesa? (Allegri tira fuori un foglio...). "Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni di giocare una partita. Ha fatto una gara dopo Lisbona, sono andato a vederlo, poi ha avuto quattro giorni di recupero. Non è in condizione ottimale, speravo di averlo il più presto possibile, magari nell'ultima settimana, ma ad oggi non è così. Spero di averlo il prima possibile, lui come Pogba e tutti gli altri. Sono tutti importanti affinché la Juventus centri i suoi obiettivi. Se non ci sono, servono soluzioni per ovviare agli imprevisti". TMW
  10. Massimiliano Allegri presenta Lecce-Juventus, gara valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 allo stadio Via del Mare di Lecce. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Che giocatori avrà a disposizione e come sta la squadra? “Vlahovic non ha recuperato, ha questo dolore all'adduttore-pube e poi non ci sarà Locatelli per motivi personali. Più tutti gli altri che sapete tutti. Abbiamo giocatori a sufficienza per giocare la partita di domani contro una squadra ben organizzata con giocatori molto veloci nel reparto d'attacco. Poi giocare a Lecce non è mai semplice perché sono partite sempre complicate. Bisogna avere una reazione dopo l'eliminazione in Champions, la rabbia serve portarsela dentro non solo domani, ma per tutto il campionato". E' il momento più difficile della sua carriera? "In campionato siamo un po' in ritardo, però direi che abbiamo il tempo e la possibilità di recuperare. Ora abbiamo cinque partite importanti e bisogna concentrarsi su quello, poi verrà la sosta e recupereremo tutti i giocatori e sarà sicuramente un'altra cosa. Ora dobbiamo stare concentrati su domani: sarà difficile, bisogna mettersi al pari e correre quanto loro. Se serve bisogna fare anche una partita sporca". In proiezione futura cosa servirà in Europa League? “Pensare all'Europa League non serve a niente, ora bisogna switchare e pensare al campionato. Domani sarà una partita complicata contro una squadra che ha sempre tenuto le partite in bilico: ha perso all'ultimo con l'Inter, ha pareggiato con la Fiorentina. Il Lecce è una squadra che ha buone qualità ed è ben organizzata. E in contropiede diventano pericolosi, lì bisognerà stare molto attenti”. Come si può definire il percorso in Champions se non è fallimento? "Nella vita capitano queste cose qui, non trovo la parola adatta, trovatela voi. Penso solo a lavorare come stiamo facendo, con impegno e dedizione. Ci sono squadre che sono state otto anni senza giocare in Champions, può capitare anche questo. Non bisogna andare in frustrazione altrimenti non ne veniamo più fuori. Sappiamo domani quanto sia importante la gara, è una partita difficile e complicata indipendentemente dalla Champions. Serve giocarla da squadra, con compattezza". Ci saranno i giovani domani in campo? Iling-Junior può giocare anche a destra? "In tutte le cose negative, c'è del positivo. Il settore giovanile della Juventus sta lavorando bene. Miretti è in pianta stabile in prima squadra, Iling sta facendo bene, Fagioli sta crescendo bene e lo stesso Soulé. E ce ne sono altri. Non è che però in un giorno per una partita bisogna stravolgere tutto, magari domani qualcuno giocherà e porterà entusiasmo e incoscienza. Iling può giocare a destra, ma è meglio che stia a sinistra". Chiesa e gli altri come stanno? Chi gioca al posto di Locatelli? "Andiamo via in 19 con 3 portieri, bastano e avanzano, siamo pronti per giocare questa partita. In queste situazioni la squadra si compatterà ancora di più e tutti faremo qualcosa in più per ottenere il risultato. Chiesa e Pogba domani non ci sono, impossibile mercoledì e al 99% neanche con l'Inter. Forse ci saranno, ma è molto difficile, con Verona e Lazio alle ultime due. Ma sarà molto difficile. Al posto di Locatelli? Domani vedrò". Ha dovuto parlare nello spogliatoio per le vicende extracampo? "C'è stato un comunicato della società, il presidente ha rasserenato tutti come sempre. La società è fatta di persone straordinarie. Noi dobbiamo dare delle risposte sul campo". Cosa l'ha fatta arrabbiare di più in questo inizio di stagione? "L'arrabbiatura dell'eliminazione è normale che ci rimanga, se non ci rimane vuole dire che non va bene. Le stagioni sono fatte di tanti momenti, ora dobbiamo fare qualcosa in più per far girare le cose a nostro favore. Non c'è nessuno fuori dal campo che potrà darci una mano. Dobbiamo essere bravi, è un'opportunità per tutti perché è un momento di crescita. Nei momenti di difficoltà si cresce e questa va presa come un'opportunità per crescere". Avete vinto solo 6 partite su 16. C'è un errore che ha fatto? "Gli alibi non mi piacciono. Stiamo facendo una stagione dove in campionato abbiamo punti di ritardo, dove abbiamo fatto male in Champions. In campionato abbiamo il tempo di recuperare. Domani abbiamo una partita difficile, in questo momento ancora di più, contro il Lecce. Errore? Quando si decidono le cose sul momento la scelta è giusta, poi a distanza di tempo si dice se, se, se... Quelli che sono andati avanti nella vita con i se non hanno mai fatto niente e sono tutti dei disperati in giro per il mondo". Lei e la Juventus vi sentite accerchiati visto tutto quello che sta succedendo? "Accerchiati no, è un momento di difficoltà come accade anche agli altri. La Juventus è unica per questo, viene tutto elevato all'ennesima potenza nei momenti di difficoltà. Noi dobbiamo essere bravi a rovesciarla, non possiamo farlo però solo in una partita. Ho un gruppo di ragazzi con valori morali importanti e su questo mi affido molto. Domani tutti insieme faremo una bella prestazione cercando di fare risultato". Lo scudetto è ancora a possibile? "Parlare ora di scudetto serve poco. Dobbiamo rialzarci dopo la batosta di martedì, domani abbiamo l'opportunità di reagire. Le altre stanno viaggiando: il Napoli sta facendo cose straordinarie, il Milan lo stesso, la Lazio sta facendo cose importanti, Inter e Roma uguale. Noi siamo dietro queste, è un obiettivo recuperare punti a chi ci sta davanti. Mancano 27 partite e domani è la prima di queste". Le ultime cinque partite serviranno per rafforzare la sua posizione? “Non è il rafforzamento della posizione, è solo l'obiettivo che abbiamo con la società di portare la Juventus più in alto possibile. Stiamo lavorando per questo, poi ci sono contrattempi che nessuno sa perché se avessi una sfera di cristallo forse avrei deciso cose diversamente prima, ma non è così. Bisogna trovare soluzioni nel momento in cui ci sono problematiche. Con lucidità, fermezza e soprattutto voglia di fare”. Che coppia sarà quella inedita Kean-Milik? "Inedita no, Kean attacca molto la profondità mentre Milik gioca più con la palla. Kean ha fatto buone partite e ogni tanto ci sta anche farne una meno buona. Domani è importante fare una partita di squadra, solida e poi vedere alla fine cosa siamo riusciti a fare. Però bisogna avere fiducia perché non possiamo tornare indietro e solo la prossima partita ci può dare l'opportunità di cambiare la visione delle cose che in questo momento è negativa e magari la si vede più negativa di quello che realmente è. Facciamo questi 12 giorni e poi ci ripresenteremo a gennaio con più giocatori a disposizione, ma soprattutto per dare respiro a tutti quelli che hanno giocato di più in queste settimane". TMW
  11. Allegri e Alex Sandro hanno parlato alla vigilia dell'incontro col Benfica. Inizia Alex Sandro: Che valore ha questa partita? "C'è un grande valore perché conta solo la vittoria. Veniamo qui per vincere. Siamo in un momento di crescita e sappiamo che non possiamo più sbagliare". È la notte prima degli esami? "Penso che prima della partita pensiamo sempre di dimostrare il nostro meglio, perciò non cambia niente. Noi entriamo in campo sempre per vincere e domani sarà così". Come si batte una squadra che non perde da diciannove partite? "Spero arrivi domani la prima sconfitta del Benfica. Ho giocato qui con il Porto, conosco anche alcuni loro giocatori. Sono sicuro che sarà una partita difficilissima, ma siamo preparati e faremo una grande partita". Come ti trovi in questo nuovo ruolo? "Io mi trovo benissimo in questo ruolo. Sono sempre a disposizione della squadra per aiutarla in ogni posizione del campo. Mi sento bene in quel ruolo" Cosa pensi del Benfica? "Abbiamo già giocato con loro e sappiamo le loro qualità. Hanno giocatori che sanno fare la differenza e saremo più preparati rispetto a quella precedente". È una gara da dentro o fuori... "L'unico nostro pensiero è la vittoria. Faremo di tutto per vincere la partita di domani". Per te è una partita speciale? "Giocare qui con il Benfica ha sempre rappresentato qualcosa di speciale per me. Domani non sarà diverso. È uno stadio dove c'è un'ottima atmosfera per giocare e tira fuori il meglio da tutti i giocatori. Questa è un'enorme opportunità per me e sarà una partita fantastica". Inizia a parlare Allegri: Sarà una partita diverso rispetto alla gara di andata? "Vediamo. Ora non siamo dentro l'Europa League e non siamo nemmeno eliminati dalla Champions League. Proveremo ad avere l'opportunità di giocarcela fino all'ultima partita. Il Benfica è proprietario del proprio destino, anche se perde con noi. E' una delle quattro squadre in Europa che non hanno ancora perso con Napoli, PSG e Real Madrid. Domani dovremo fare una partita come abbiamo fatto gran parte della gara d'andata. Dobbiamo mantenere di più l'intensità della fase difensiva. Il Benfica ha tanta qualità e con il proprio pubblico ha una spinta diversa. Domani sarà una partita un po' particolare, dovremo essere bravi a restare dentro alla partita, senza farci prendere dalla fretta. Giocando sempre con la stessa compattezza delle ultime partite, anzi migliorandola". Che punti deboli ha il Benfica? "All'andata fu una partita particolare, noi eravamo partiti bene e avevamo avuto delle occasioni per raddoppiare poi quel rigore cambiò tutto. Non eravamo nemmeno partiti male nella ripresa, poi abbiamo preso un gol in ripartenza. Per tenere aperta la porta della qualificazione sappiamo di dover assolutamente vincere. L'ideale sarebbe con due gol di scarto che ci darebbe una posizione un po' più di forza. Ma conosciamo la forza del Benfica". Sul modulo, sarà 3-5-2? "Nelle ultime due partite ho cercato di sfruttare al meglio le caratteristiche della squadra che ho a disposizione. Domani magari cercheremo di proporlo in maniera diversa, perché loro portano tanti giocatori al centro. Dobbiamo fare una partita molto buona a livello difensivo e creare occasioni come abbiamo fatto all'andata, magari eliminando gli errori che abbiamo commesso". Che partita si aspetta domani? "Domani sappiamo che è una partita importante che ci dirà se abbiamo la possibilità di sperare in un passaggio del turno. Nello stesso modo ci garantirebbe il posto in Europa League. Ultimamente stiamo facendo meglio. Domani c'è una bellissima partita da giocare e proveremo a farlo al meglio". Che cosa non deve fare domani la Juventus? "Bisogna avere un'attenzione massima. Domani l'unico rischio che abbiamo è quello che ci sia troppa euforia e così si possono abbassare le difese umminitarie. Questo non deve succedere e dobbiamo rimanere compatti perché difendendo bene, in tutte le zone del campo, si attacca anche meglio". Ha paura che si possa interrompere questo momento "magico"? "Non dobbiamo metterci nelle condizioni di fermare questo momento magico. Poi il calcio è fatto di episodi, a volte va bene mentre altre no. Bisogna essere fiduciosi, abbiamo tutte le qualità per fare bene. Soprattutto dobbiamo fare una grande prestazione. Io credo che domani andrà bene, magari mi sbaglierò, ma credo in questo. Poi metteremo da parte il risultato e penseremo al campionato dove ci sarà una partita contro il Lecce molto importante". Che Juve si vedrà domani? "Domani per cercare di fare risultato dobbiamo avere l'attenzione massima. Il rischio è quello di avere troppo entusiasmo. Le difese immunitarie non vanno abbassate ma anzi vanno alzate. I ragazzi si sono preparati bene". Considererebbe un fallimento personale un'eventuale eliminazione? "Fallimento personale no. Sarei molto dispiaciuto. Non pensiamo a questo. Facciamo un passettino alla volta. La squadra sta bene e l'importante è fare una partita di grande compattezza". TuttoJuve.com
  12. Massimiliano Allegri presenta Juventus-Empoli, gara valida per l’undicesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Cosa ha dato alla squadra la vittoria contro il Torino? “È stata una bella vittoria, credo meritata contro una buona squadra. Perché diventi importante bisogna darle seguito domani con l’Empoli”. Domani gioca Gatti? “Oggi facciamo allenamento e dovrò valutare alcune situazioni, ci sono giocatori che hanno fatto tante partite. La squadra sta meglio, anche mentalmente perché la vittoria ci ha dato più serenità e più morale. Il nostro umore dipende sempre dai risultati, più vinciamo più stiamo bene dopo la partita. Domani non sarà semplice”. Vlahovic può riposare? “Dusan col Torino, indipendentemente dal gol, ha giocato una delle migliori partite a livello tecnico. Anche Kean ha fatto bene, sono contento di Moise perché sta crescendo, sta meglio fisicamente e si rende soprattutto disponibile per la squadra. Per ottenere risultati ci vuole disponibilità da parte di tutti, su questo sembrano esserci buoni segnali. Domani non sarà facile, tra l'altro l'anno scorso ci hanno battuto”. Chiesa e Pogba come stanno? “Vediamo le cose reali, la realtà di oggi è che Chiesa e Pogba non li abbiamo. Chiesa ha fatto due allenamenti con la squadra, Pogba si è allenato momentaneamente parzialmente, ma molto parzialmente con la squadra. Evitate di scrivere tutte quelle robe lì, avete una fantasia mondiale. Giocatori che non si sono neanche allenati con la squadra scrivete che dopo due giorni sono a disposizione. La fantasia è al potere ed è molto bello. Domani non ci sono”. Paredes come sta? Domani parte titolare? "Devo valutare perché McKennie viene da 11 partite una dietro l'altra però vabbè lui tanto corre, Cuadrado da più partite e devo valutare se giocare ancora con McKennie, Rabiot e Locatelli o Paredes o cambiare qualcosa spostando uno da un'altra parte. Abbiamo domani, abbiamo martedì che è molto importante. Domani è difficile perché l'Empoli è veloce, tecnico e ti impegna fisicamente. Per riuscire a battere l'Empoli bisogna sicuramente mettersi al pari loro. Così è normale che poi alla lunga vengano fuori i valori, altrimenti ci sbattiamo di nuovo il muso". Non recupererà nessuno fino a martedì. Come è stata questa settimana anche per recuperare un po' di forze? "Anch'io vorrei tutti a disposizione, soprattutto per dare dei cambi. Con quelli che abbiamo faremo una grande partita domani e ci prepareremo bene per il Benfica. Chiesa ha fatto già passi avanti, sabato mattina ci sarà un'amichevole per Federico per vedere come si muove su tutto il campo, la tenuta. Paul ha fatto momentaneamente del lavoro parziale con la squadra, ma siamo a giovedì e a martedì mancano quattro giorni. Paul dal 23 luglio non fa un allenamento serio, bisogna dargli tempo, affrettare per averlo una partita prima e pregiudicare il lavoro è follia pura". Milik domani torna dall’inizio o va ancora gestito? “Non è gestione, abbiamo tante partite e si giocano in 15, non più in 13 come una volta. Ci sono anche dei dati post Covid che per intensità di corsa rispetto a quelli durante il Covid sono totalmente diversi, a maggior ragione chi viene in panchina diventa determinante”. La scelta del gruppo di mettersi in cerchio è una sua indicazione? "No assolutamente, roba di gruppo, io do solo indicazioni tecnicho-tattiche e di comportamento che è la cosa più importante". Cosa intende per dati diversi post Covid? "L'anno scorso e quest'anno da quello che mi risulta sono aumentate le corse ad alta intensità. Il calcio in Italia è cambiato, è diventato più uomo a uomo e si alza l'intensità della gara. Durante il Covid è stato un calcio diverso, anomalo dove gli stadi erano vuoti, le pressioni non c'erano. Ora si sta tornando verso la normalità, infatti se non erro sono stati segnati 60 gol in meno. E questo cosa vuol dire? Dipende da come si vede: il calcio italiano ha meno qualità o altrimenti c'è più attenzione alla fase difensiva, gli stadi pieni danno un'attenzione diversa. Sono dati che comunque, rispetto a quello che era prima, dicono qualcosa di diverso. Normale che si torni verso la normalità". Ha fatto una previsione di punti in vetta e al quarto posto? "Per la prima volta non ne ho fatte. Mi si è accesa una lampadina ora: dopo 10 partite ci sono squadre in fondo alla classifica che hanno fatto pochi punti e altre che ne hanno fatti di più. Al momento per noi la settimana cruciale è stata quella Salernitana-Monza". La gestione di Bonucci? Che ruolo ha nella squadra? "Leonardo è il capitano della squadra, è un giocatore di personalità e come tutti gli altri va gestito. Lui è importante sia quando gioca che quando non gioca. Ha vent'anni si hanno delle forze, a trenta delle altre, si tratta di un percorso normale. Ma vale per tutti. Ho la fortuna di avere sei difensori e posso farli girare, in altri ruoli momentaneamente ci mancano, ho meno alternative e devo chiedere uno sforzo. Leo è un uomo responsabile, sia che giochi che no è un valore aggiunto per la squadra". A livello di differenza reti si stanno seguendo le sue previsioni? "Noi abbiamo subìto 7 gol e siamo abbastanza in linea sulla fase difensiva. Ci mancano dei punti che abbiamo perso con Salernitana e Monza, sono cose passate e dobbiamo guardare in avanti. Normale che davanti stanno viaggiando, hanno molti punti". Come sta Miretti? "Sta meglio, ha giocato tante partite da inizio stagione non avendo una preparazione perché ha giocato con la nazionale e si è aggregato con la squadra il 2 agosto. Sta meglio, ha giocato partite importante e di livello con un dispendio fisico e mentale non da poco. Così come sta crescendo Fagioli, Soulé stesso. Quando c'è la possibilità li faccio giocare perché sono considerati giocatori da e della prima squadra, non sono più giovani". TMW
  13. Mi ha ricordato la discesa di Tevez contro il Parma...
  14. Massimiliano Allegri presenta Torino-Juventus, gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 allo stadio Olimpico Grande Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero. Che tipo di reazione si aspetta dalla squadra? “Domani è il derby, gara molto sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce e che dà intensità, sarà una partita complicata come lo sono tutte le partite da giocare. Bisogna stare attenti, corti, lavorare di squadra e cercare di ottenere un risultato positivo”. Come mai è cambiato il programma del ritiro rispetto a quanto detto a Haifa? “Con la squadra parlo tutti i giorni. Il ritiro è solo un momento per stare insieme, non è una punizione. Avevamo ieri e oggi per fare doppi allenamenti, per dare un po’ più di ordine perché è normale che quando mancano i risultati si tenda a vedere più nero di quello che è. In questo momento stare insieme può fare solo bene. Ho parlato con la squadra quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora parlando ho detto ci vediamo domattina. Da lì è iniziato un giorno in più dove siamo stati insieme”. Sui giocatori che avrebbero chiesto di fare a meno del ritiro? “Assolutamente no, sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro. Sappiamo il momento, siamo rientrati mercoledì, abbiamo fatto allenamento quando siamo arrivati e la mattina dopo eravamo in campo. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione che sicuramente non è bella. Sappiamo che non possiamo tirarci fuori solamente con una partita, ma dobbiamo iniziare a fare risultati”. Si è dato obiettivi minimi da raggiungere senza i quali metterebbe in discussione la sua posizione? "Gli obiettivi sono sempre gli stessi, siamo in ritardo in campionato e la settimana di Salernitana e Monza l'abbiamo pagata, abbiamo sbagliato quella che ci sta penalizzando. Abbiamo 29 partite, c'è tempo per recuperare, ma serve ricominciare. In Champions ci penseremo dopo la partita con l'Empoli". Il presidente le ha dato la carica? Ruoterà maggiormente i giocatori? "Non è che c'è da ruotare i giocatori, a seconda di chi ha giocato di più e della partita, c'è da far rifiatare i calciatori a livello fisico e mentale. La formazione va fatta in base all'avversario e alle condizioni e a quante partite hanno giocato i giocatori. Dobbiamo solo affrontare il Torino in questo derby difficile e complicato, bisogna solo fare risultato. Il presidente ha dato la carica alla squadra e all'ambiente in prima persona. Bisogna compattarsi più di prima fra società, squadra, staff tecnico, tifosi, c'è bisogno di tutti. Bisogna fare le cose semplici e ordinate". In questo momento è più giusto responsabilizzare la vecchia guardia o puntare sull'incoscienza di qualche giovane? "In questo momento l'incoscienza non ci deve mai abbandonare. Dai giovani e soprattutto dagli anziani, che non la devono abbandonare, è quella cosa in più da tenere. Il campo dirà che partita faremo". Cosa le fa pensare che vincerà questa sfida di cui ha parlato a Haifa? "Non è una sfida mia personale, è di tutti. Non è che uno vince e gli altri perdono, si fa tutti insieme. La squadra ha lavorato bene due giorni, oggi pomeriggio faremo l'ultima rifinitura e poi arriveremo domani sera alle 6 a giocare contro il Torino". C'è anche un problema di condizione fisica analizzando i dati o è solo mentale? "I dati sono fini a se stessi. Nelle sette partite in cui abbiamo corso di più degli avversari abbiamo vinto solo una partita, nelle altre in cui abbiamo corso meno tre vittorie. I dati sono tutti validi, ma non ce n'è uno che risolva i problemi. Bisogna vedere come si corre, com'è andata la partita. Più che vedere i dati bisogna essere ordinati e attenti in questo momento, con la cattiveria agonistica da mettere in campo contro un Torino che fa della pressione in avanti la sua forza". Quanto può cambiare affrontare il Toro senza punte? "Non so chi farà giocare Juric, loro hanno gamba ma sono anche tecnici. Ad Haifa non c'è stato un buon approccio, sono cose che domani non devono accadere. Bisogna invertire la rotta già da domani". Crede ci sia qualcuno che rema contro? "Quando ci sono questi momenti sembra che la squadra non sia compatta. Invece credo che vogliamo tutti arrivare al risultato e invertire la tendenza, nessuno ci vuole regalare niente. Bisogna andare oltre a tutto e superare le difficoltà. Una partita non risolve la situazione, bisogna fare un passo alla volta. Intanto domani fare una buona prestazione da squadra". Kean avrà quell'occasione non avuta col Maccabi? "Kean col Maccabi non ha colto l'occasione perché ha avuto un leggero fastidio in rifinitura e ho preferito non rischiarlo. Domani dovrò scegliere due fra Vlahovic, Milik e Kean". Il rendimento di Paredes è una delle cause delle difficoltà della Juve? "Non ho ancora deciso la formazione. Lui è arrivato, non aveva quasi mai giocato col PSG, si è messo a disposizione e ha fatto buone partite. Non è detto che domani non giochi. Non è Paredes o un altro, è tutta la squadra. Si lavora di squadra in questi momenti. Domani dobbiamo fare una partita accorta, ordinata e con semplicità. Non possiamo costruire tutto in una giornata". C'è una situazione tattica che se vedesse di nuovo domani le darebbe fastidio? "Una cosa che dall'inizio del campionato abbiamo sbagliato sono i gol che abbiamo preso col Maccabi in casa, in Israele, a Firenze. Tutte situazioni di contropiede subìto, non è questione fisica, ma di attenzione. Quando facciamo la fase offensiva chi non vi partecipa deve curare molto bene quella difensiva". TMW
  15. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, analizza ai microfoni di Sky Sport il ko subito oggi sul campo del Maccabi Haifa: “Oggi è una serata difficile, un periodo difficile che va analizzato nel suo contesto, sicuramente è uno dei periodi più difficili. È il momento dell’assunzione delle responsabilità, per questo sono qui. Provo vergogna, sono arrabbiato, ma sono consapevole che il calcio è uno sport di squadra, si gioca e si vince in undici”. La fiducia in Allegri è incondizionata? “Una situazione come questa non dipende da una persona sola, è una questione di gruppo e da questo dobbiamo pensare di ripartire. Abbiamo ancora tante partite da qui alla sosta, dobbiamo fare bene e poi pensare alla seconda parte della stagione che dovrà vederci protagonisti”. Sbagliato richiamare Allegri? "Ho visto anche dei grandi ritorni, penso a Lippi. Parlare di analogie è difficile, è un problema di gruppo, ci sono tante partite che dovevano essere abbordabili e così non è stato. C’è un problema psicologico, da qui dobbiamo ripartire e fare gruppo. Dobbiamo ripartire, provare vergogna, chiedere scusa ai tifosi che fanno fatica a girare per strada. In questo momento non stiamo rendendo orgogliosi i tifosi, sappiamo di avere le qualità individuali e come gruppo”. Quanto pesa il contratto oneroso di Allegri? “Siamo completamente fuori linea, io sto parlando di gruppo, non ci sono responsabilità individuali. Non può essere colpa dell’allenatore se non riusciamo a vincere un tackle. Faccio fatica a pensare a un cambio in corsa da parte della Juventus. Parliamo di un gruppo di 80-90 persone che deve ritrovarsi, ritrovare identità e mettere in campo le capacità individuali e collettive che abbiamo”. C'è un pensiero al mercato dove per arrivare ad alcuni giocatori come Di Maria si sono dovuti cedere giovani come De Ligt e Kulusevski? "No, ci sono certi momenti in cui alcuni giocatori non riescono ad emergere ed è meglio per loro cambiare squadra. Abbiamo giovani importanti come Vlahovic, Fagioli e Soulé". Che provvedimenti prenderete nell’immediato? “Non sono io a doverlo dire, verrà poi più tardi l’allenatore. Un eventuale ritiro lo deciderà lui, i ruoli verranno come sempre rispettati. Io ne faccio un discorso collettivo”. Ha in mente qualcosa per uscire da questa situazione? “Io penso di avere un gruppo di ottimi professionisti, nel calcio quando le cose vanno bene si parla di alchimia positiva, in questo momento è negativa. Sono arrabbiato e provo anche un certo senso di vergogna, dobbiamo mettere insieme un filotto di risultati perché la ripartenza non può che passare dal campo. Dobbiamo uscirne da Juventus”. TuttoJuve.com
  16. Massimiliano Allegri e Adrien Rabiot hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia di Maccabi Haifa-Juventus, gara valida per il quarto turno dei gironi di Champions League, in programma domani alle 18:45 allo stadio Sammy Ofer di Haifa. Inizia a parlare Rabiot: Quanta voglia c’è di riscattarsi? “Una grande voglia da parte di tutti. Di far bene e andare a vincere questa partita per poter sperare ancora nella qualificazione”. Vi siete dati una spiegazione di cosa non funziona? “Stiamo parlando sempre, anche quando vinciamo. Se avessi saputo cosa non va sarebbe stato facile. Dobbiamo risolvere i problemi sul campo, abbiamo un bel gruppo. Lavoriamo bene in allenamento e dobbiamo cercare di fare quanto facciamo in allenamento poi in partita”. Quanto ti senti importante per la squadra? Il tuo futuro sarà ancora qui l'anno prossimo? "Mi sento importante per la squadra ma credo che lo siamo tutti. Ognuno ha un ruolo importante. In questo momento mi sento bene, sto cercando di trascinare la squadra e fare le cose al massimo per aiutare i miei compagni. Non lo so sul futuro, ci sono altre cose a cui pensare ora. Sono concentrato sul campo, ad uscire da questo momento di difficoltà. Poi vedremo cosa succederà". Cosa vi ha detto oggi Allegri? "Abbiamo solo parlato del programma d'allenamento d'oggi, come fa sempre. Il resto è qualcosa tra noi due e non ne posso parlare". Il livello del centrocampo odierno dove lo collochi rispetto a quelli degli altri tuoi anni alla Juve? "Vero che la squadra è cambiata tanto da quando sono arrivato. Prima c'erano giocatori d'esperienza mentre ora siamo più giovani, ma con tanta qualità. Siamo una buona squadra, forse c'è meno esperienza". Come gestite il fatto che fra un mese ci sarà il Mondiale? "Non sto pensando al Mondiale. Ci sono tante partite da giocare con la Juve e dobbiamo cercare di fare bene. Penso che gli altri abbiano la stessa mentalità. Vero che è difficile non pensarci ma dobbiamo prima cercare di far bene qui. Questa è una stagione difficile perché il Mondiale è durante l'anno, ma dobbiamo restare concentrati su quello che c'è da fare con il club". Qual è la miglior qualità di Allegri? "Lui è un allenatore molto forte, sa gestire bene il gruppo anche fuori dal campo e questo è molto importante. Non tutti gli allenatori hanno questo, per questo penso che lui sia un tecnico completo". Finisce la conferenza di Rabiot Inizia a parlare Allegri: Cosa vorrà vedere domani? “Sarà una partita molto complicata, già qui hanno fatto vedere buone cose, sono buoni tiratori. In casa hanno fatto una buona partita col PSG. L’ambiente è molto caldo e bisognerà stare attenti, in certi momenti bisognerà non ripetere gli errori fatti l'altra volta”. In quella famosa partita con l’Olympiacos s'inventò Vidal trequartista. Può esserci un'allegrata anche domani, ad esempio con Di Maria, Milik e Vlahovic tutti insieme? “Se mi ha già detto tutti insieme non è un'allegrata, dovrei fare qualcosa di nuovo. Domani bisogna fare una partita compatta. Dobbiamo ridurre al minimo gli errori in questo momento qui. La partita di Milano è stata simile a quella col Benfica. In questo momento la cosa più facile da fare e redditizia è avere più compattezza all'interno della partita”. Che formazione si aspetta dal Maccabi? “La formazione che ha sempre giocato, con buone qualità tecniche. Domani, per vincere la partita, serve fare una grande partita. La cosa basilare sarà avere molta più attenzione nella fase difensiva in certi momenti. Sulle marcature preventive, su quanto concerne i momenti dove abbiamo lasciato cose per strada”. Cosa intendeva con la frase "risolvere la situazione con le cattive"? "Quello è un modo di dire. In questo momento bisogna tirare fuori qualcosa in più, il dettaglio fa la differenza, il centimetro in più, senza pensare che bisogna stravolgere il mondo. Come attenzione, come cuore, come passione serve qualcosa di diverso". Quali corde ha toccato con la squadra? "C'è la possibilità di giocare domani un'altra partita, c'è l'opportunità di rialzarsi in piedi subito. Le due partite avevano illuso un po' tutti, è stato un errore e non bisogna illudersi ma vivere di realtà, di cose pratiche. Questo è un percorso che va fatto giorno dopo giorno mettendosi sempre in discussione, lavorando con passione e avere la voglia di arrivare gli obiettivi. Creando presupposti, poi se ci sono squadre più forti lo vedremo alla fine. Ma in campo non dobbiamo più fare errore come successo ripetutamente in varie partite a inizio campionato". Non c'è il rischio che la squadra sottovaluti la partita di domani? "Più che la pressione bisogna essere consci dell'importanza della partita. Le gare vanno vinte sul campo, prima le giocano e vincono tutti ma vanno vinte sul campo. Dobbiamo fare una partita di grande attenzione e rispetto, ma come vanno giocate tutte. Tutte le squadre hanno delle qualità, soprattutto non dobbiamo dare dei vantaggi che sono quelli che in certi momenti usciamo dalla partita". Ha avuto la percezione che il gruppo sia solido dal punto di vista psicologico per una gara così importante? "Assolutamente sì". Si aspettava più personalità dal gruppo? "Credo faccia parte del percorso di crescita. Non vuol dire che sia un alibi, perché non bisogna averne. Bisogna andare in campo e fare il massimo sotto tutti i punti di vista. Serve il cuore, la passione, le cose basilari per giocare una partita di calcio. Poi succede che ci siano degli errori. Capisco che dall'esterno possa sembrare facile cambiare giocatori, finiscono i cicli e dopo tre mesi vinci, ma non è così. Noi mettiamo tutto l'amore e la passione per riportare la Juventus subito nei posti che le competono. Però ci sono altre squadre che sono cresciute. Per raggiungere gli obiettivi bisogna fare molto di più, riacquistare l'autostima generale che prima c'era. Bisogna lavorare ogni giorno, crescere e ritornare ai livelli che competono la Juventus". Chiesa può essere convocato per il derby? "No ha fatto due allenamenti con noi, è ancora indietro. Domani va ad allenarsi coi ragazzi per non tenerlo fermo visto che noi siamo fuori, deve riacquistare la fiducia nei movimenti in campo. Però sta bene, ma col Torino assolutamente no". La sensazione è che la squadra stia sottoperformando. Lei è d'accordo? "Quello che ho chiesto ai ragazzi è essere più compatti e andare a eliminare gli errori che si fanno durante la partita. Che sono errori che una squadra che punta a vincere non deve fare". TMW
  17. Massimiliano Allegri presenta Milan-Juventus, gara valida per la nona giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 allo stadio San Siro di Milano. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 12. Come si affronta questo Milan? “Come sempre, è comunque Milan-Juventus, giochiamo contro i campioni d’Italia e sarà più difficile del solito perché vengono da una brutta sconfitta a Londra e vorranno rifarsi. Sarà una bella partita, una serata di sport meravigliosa con lo stadio pieno. Ci sono tutte le condizioni per poter far bene”. C’è un fattore trasferta considerate le difficoltà di fare risultato? “Per ora non abbiamo ancora vinto, speriamo sia domani la prima volta. Ce lo auguriamo tutti, siamo pronti a giocare questa partita ed è anche bella da giocare”. L’anno scorso negli scontri diretti avete fatto pochi punti. Questo è uno step per tornare a pensare di competere per lo scudetto? “In questo momento pensare agli scontri diretti… Bisogna solo fare risultati, siamo indietro dopo aver lasciato 5 punti in quella settimana fra Salernitana e Monza. Giochiamo la partita domani e vediamo se siamo riusciti a fare dei punti”. Come sta Milik? Torna Bonucci? “Bonucci rientrerà, c'è da fare allenamento, ma dovrebbe rientrare. Milik sta molto meglio, ci sono ancora 24 ore e dovrebbe essere a disposizione per poter giocare però lo valuterò fra oggi domani mattina”. Per chi è più importante domani? Il pari sarebbe un buon risultato? “L'altro giorno facevo una riflessione. Abbiamo sbagliato con la Salernitana a prescindere da quanto accaduto nel finale, ci siamo fatti prendere troppo dal nervosismo e non deve più accadere perché il campionato è lungo. Abbiamo sprecato tante energie e siamo arrivati a Monza non nelle condizioni ideali per ottenere i tre punti che ci avrebbero cambiato la classifica. La cosa più importante è dare continuità, domani è una bella partita e bisogna giocarla. Serve una prestazione di grande livello. Loro comunque hanno una squadra forte, con giocatori tecnici e di grande velocità. Hanno Leao che può spostare gli equilibri, poi giocano davanti ai propri tifosi e San Siro quando è pieno spinge. Serve personalità e lucidità. Sarà un buon test”. Cosa vi siete detti dopo il silenzio dello spogliatoio di cui ci ha parlato mercoledì? "Ci ritroviamo oggi perché ieri la squadra era spezzata tra quelli che avevano giocato e chi ha lavorato. Oggi facciamo questo allenamento per preparare la partita di domani. Sicuramente l'ultimo quarto d'ora di mercoledì non è piaciuto a nessuno". Si augura di avere Rabiot qui tanti anni? "Parlare ora di mercato non ha senso, ci pensa la società. Sta facendo bene come tutti, l'importante è stare bene e recuperare tutti i giocatori che sono fuori e che si stanno riavvicinando alla squadra. Abbiamo dieci partite e bisogna pensare una alla volta". Come si ferma la catena di sinistra del Milan? "Loro creano molto, è normale che a campo aperto diventano una squadra difficile da affrontare. A loro piace molto quel tipo di partita lì e bisogna essere molto bravi". Domani un test di personalità? "Se facciamo risultato l'abbiamo superato. Magari se facciamo una buona prestazione e non abbiamo il risultato il test non sarà superato. A San Siro servirà una grande prestazione, questo è sicuro". Kostic può fare il terzino sinistro? "Ora lo vedo molto difficile farlo giocare da terzino basso. Andrebbe fatto lavorare lì e vedere se può giocare, in futuro non si sa mai". Questa squadra le dà garanzie per fare una grande prestazione? "Domani la squadra sicuramente farà una grande partita. Sappiamo le difficoltà dell'incontro, è la squadra campione d'Italia, ha grande tecnica, è sempre Milan-Juve ed è bella da giocare". Pensa a una soluzione particolare per domani per evitare situazioni in campo aperto? "Per evitare situazioni in campo aperto dovremo essere bravi a non concedere ripartenze e spazi a Leao. Poi il Milan ha anche altri giocatori oltre Leao, hanno anche Giroud, De Ketelaere e altri giocatori molto tecnici. Serve una partita bella sotto tutti i punti di vista, tecnica, personalità, con forza mentale nello stare in campo. A Milano le partite non finiscono mai". Invidia qualcosa a Pioli? Cosa fa il Milan meglio di voi? "Sta facendo meglio perché hanno quattro punti in più di noi. A Pioli posso solo fare i complimenti per il lavoro che sta facendo, per il campionato vinto l'anno scorso che non vincevano dal 2010. I numeri stanno tutti dalla sua parte". TMW
  18. Dopo il successo contro il Maccabi Haifa, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Sky Sport: A Di Maria che categoria assegni? "E' stato meraviglioso nella rifinitura. E' un giocatore straordinario, era la prima partita che faceva dopo tanto tempo". E' scattato qualcosa nella settimana pre-Bologna? "Direi che stasera sono stati molto intelligenti perché alla fine erano molto arrabbiati perché a un quarto d'ora dalla fine siamo usciti dalla partita. Devi continuare a giocare con velocità di passaggio per poter far tre, quattro, cinque, sei gol ma quello non è un problema. Se continui a gigioneggiare dopo diventa un problema. Siamo stati fortunati. Dopo la partita c'era un silenzio nello spogliatoio che la diceva lunga". Rabiot? "E' un giocatore che è cresciuto molto, è maturato fisicamente e credo che abbia un po' più di margini di miglioramento. Deve migliorare nel lungo, nella giocata in verticale". E' guarita questa Juventus? "Bisogna ancora fare dei passi in avanti migliorando la condizione. Stasera credo che Vlahovic abbia fatto una buona partita a livello tecnico, secondo me la migliore. Doveva fare più gol perché un giocatore come lui su quattro occasioni non può fare solo un gol. Direi che bisogna migliorare sulla velocità di passaggio, sullo smarcamento e soprattutto la differenza la fa la tenuta mentale". Decisiva l'ultima partita col PSG? "A livello numerico intanto bisogna cercare di vincere in Israele. Poi dopo vediamo cosa faremo a Lisbona. E' normale poi che l'ultima partita diventerà determinante". Come mai quella fase di rilassatezza sul 2-0? "In quei momenti lì siamo andati troppo dietro a Di Maria. Lasciamolo fare le cose che sa fare e gli altri devono fare quello che sanno fare. Siamo andati dietro all'essere un po' troppo bellini, ma i ragazzi l'hanno capito subito dopo la partita". Massimiliano Allegri ai microfoni di Infinity: “Sono soddisfatto fino al 75’ poi abbiamo sbagliato troppi gol, dovevamo continuare a giocare divertendoci e invece abbiamo smesso e preso questo gol in ripartenza. Ci ha preso un po' di paura, ma per fortuna è arrivato il gol di Rabiot su calcio d'angolo che ci ha fatto stare più tranquilli. Le due vittorie di fila non significano nulla, dobbiamo stare zitti e lavorare perché siamo indietro sia in Serie A sia in Champions. Noi dobbiamo vincere in Israele e poi andare a giocarci la nostra gara a Lisbona cercando di vincere. Di Maria e Rabiot? Mi dispiace che Angel non ci sia contro il Milan. Lui verticalizza molto, Vlahovic negli spazi è devastante. Ma bisogna fare meglio a livello difensivo. Rabiot ha raggiunto un livello di maturità fisica e mentale importante e credo che possa fare ancora meglio". Massimiliano Allegri in conferenza stampa: Cosa è successo negli ultimi venti minuti? "Diciamo l'ultimo quarto d'ora... Altrimenti andavamo a Milano con la consapevolezza di aver risolto tutti i problemi, che basta una gara del genere. I ragazzi si sono resi subito conto che non si può giocare un quarto d'ora così. Le gare vanno chiuse prima: non vuol dire smettere di giocare, ma gigioneggiare di meno ed essere più cattivi. Ne abbiamo sfruttate poche, dobbiamo essere più efficaci. Siamo stati leggeri, poi le gare sono psicologia e abbiamo rischiato il 2-2. Questo non deve accadere". Che Maccabi ha visto? "Che il Maccabi fosse una buona squadra lo sapevamo, col Benfica è stato in partita per tutto il primo tempo, col PSG fino al 70' è stato in partita. E' stata complicata, l'abbiamo resa facile, ma martedì sarà un'altra gara". Di Maria, Milik e Vlahovic sono un progetto futuro? "Con una gara ogni tre giorni serve star dietro alle condizioni fisiche di tutti. Di Maria è bravo, l'importante è fargli arrivare la palla: il primo e il secondo assist sono stati di pregevole fattura". Cosa c'è da mettere a posto? "La fase difensiva è questione mentale: tutto sembrava facile, abbiamo mollato come squadra. Non abbiamo fatto fallo sul loro gol, questo non va bene. Sarà importante anche la differenza reti". Quanto pesa giocare in uno stadio vuoto rispetto alle milanesi e al Napoli? "Dobbiamo essere bravi a riportare entusiasmo. Veniamo da due vittorie di seguito, non abbiamo mai vinto in trasferta, speriamo di farlo sabato". Rabiot può essere la sorpresa? "Non è una sorpresa, è cresciuto. Ha 27 anni e ha la maturità per fare il salto in avanti, ha potenzialità per migliorare in verticale, per velocizzare la palla in avanti, è migliorato in interdizione, ha fatto due gol. E' negli anni più importanti della sua carriera". Che parere ha del pareggio tra Benfica e PSG? "Intanto vinciamo in casa del Maccabi: stadio pieno, tifo che dà una mano, la squadra non è male perché nel secondo tempo coi cambi hanno creato difficoltà. Vinciamo là e poi a Lisbona vediamo quel che siamo capaci di fare". La crescita di Paredes farà cambiare passo alla Juventus? "Ha fatto una buona partita, è stato ordinato mentre di solito va in giro per il campo. Leandro è arrivato e ha subito giocato tanto dopo tempo di inattività. Quando avrà una condizione migliore come ritmo e intensità, diventerà straordinario". TMW
  19. Wojciech Szczesny e Massimiliano Allegri hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Maccabi Haifa. Inizia a parlare Szczesny: Che gara sarà? "Dovremo avere un atteggiamento simile a quello col Bologna. Tranquilli, consapevoli della situazione, della difficoltà della situazione in Champions. Abbiamo il doppio confronto col Maccabi e bisogna fare 6 punti per arrivare allo scontro diretto col Benfica con la possibilità di passare il turno". Sente la concorrenza di Perin? "Sento l'amicizia. E' un amico, non mi sorprendono le sue prestazioni, è sempre pronto a darci una mano da grande portiere". Ci sono affinità con le difficoltà della scorsa stagione? "Ci sono tanti aspetti che hanno condizionato quest'inizio, la mancanza di tanti giocatori non ha aiutato, ma dovevamo fare meglio. Sono tornati un paio di giocatori, altri stanno rientrando, ci stanno dando una mano. Alza il livello di autostima nella squadra, ma anche nelle condizioni difficili dovevamo fare meglio. Ora c'è un mese e mezzo importante, dobbiamo portare tanti risultati a casa". Questa Juventus è pronta per una grande rimonta in Champions e in campionato? "Sì, credo che questo gruppo abbia tutte le qualità e l'esperienza per affrontare questa sfida con grande entusiasmo. Siamo pronti, nonostante l'inizio difficile, a fare una buonissima stagione". La Juventus ha bisogno di un allenamento mentale? "Ognuno deve fare le sue scelte, se serve un aiuto dall'esterno o no. Ora è il mister il nostro psicologo, ci carica tanto. Nel futuro credo che sarà una cosa molto importante". E' scattata la molla? "Facciamo un mestiere bellissimo, dobbiamo lavorare duro, ma sempre col sorriso. La vittoria contro il Bologna ci ha riportato entusiasmo, i risultati positivi che spero arriveranno nelle prossime gare spero porteranno questo anche allo stadio". Come ha visto la crisi Juve da fuori? "Io preferisco vedere sempre le cose dal campo ma, come ho detto prima, ci sono tanti aspetti che ci hanno condizionato. Dovevamo fare meglio, ho passato questo mese non benissimo. Mi sentivo inutile, ho visto la squadra in difficoltà e non potevo aiutarla. Non è stato semplice ma sono tornato con grande entusiasmo". Quanto è importante non prendere gol? "Fondamentale, anche se è un obiettivo mio, individuale. Quando siamo compatti dietro diventa più facile attaccare in contropiede" Che Serie A sta vedendo? "Un campionato equilibrato, 5 squadre che lottano per lo Scudetto. Ci sono più scontri diretti, ma ora pensiamo alla Champions, non ha senso pensare al campionato. Siamo 7 punti dietro, c'è una rincorsa da fare. Un passetto alla volta, ci arriveremo". Si aspettava questo impatto di Milik? "Lo conosco da tanti anni, è sempre stato forte. Mi ha sorpreso la qualità che mette in campo, giocando dietro Vlahovic ha più spazio, può girarsi verso la porta, crea tante situazioni offensive. Sono molto contento di quel che ha fatto, si vede che ha un buon futuro nella Juventus. Speriamo...". Quante chances dà alla Juventus di qualificarsi? "Intanto facciamo 3 punti domani, poi 3 punti là, poi ci giochiamo il passaggio del turno col Benfica". Finisce qui la conferenza stampa di Szczesny Inizia a parlare Allegri: Che Juventus vedremo? "Dei tre rientranti devo vedere chi far giocare, visto che sono rientrati in tanti ho la possibilità di farli giocare anche all'interno della partita e questo è importante". Vedremo la difesa a tre? "Devo ancora decidere la formazione tra chi resta fuori dei difensori, a centrocampo devo valutare. Non è importante se difesa a tre o quattro, è importante migliorare e continuare ancora dopo la prestazione di Bologna. Contro il Bologna, per 5 minuti alla fine del primo tempo siamo stati troppo lunghi, domani dobbiamo dare seguito alla prestazione". Il Maccabi è la squadra ottimale per risalire la china? "Abbiamo zero punti dopo due gare, vuol dire dover vincere. Ma non dobbiamo avere fretta o ansia perché le partite sono lunghe, non dobbiamo strafare come non abbiamo fatto col Bologna. Quando rincorri non è che risolvi i problemi in una partita, non risolvi le rincorse. Per raggiungere la qualificazione in Champions bisogna partire da una vittoria". Da psicologo come sta caricando la squadra? "Nei momenti di difficoltà, e i ragazzi sono stati bravi, va fatta una partita normale, mettersi al servizio della squadra. A nessuno è stato chiesto di vincere la partita da solo, le partite si evolvono, bisogna spingere quando si deve, rallentare quando si deve. Bisogna continuare. Fretta e ansia ti portano a sbagliare". Come sta Milik? "Ha un leggero affaticamento, domani verrà in panchina sperando di non doverlo usare". Il digiuno di 24 ore per motivi religiosi di molti giocatori del Maccabi influenzerà la gara? "No, assolutamente no. Il Maccabi ha una rosa di valore, in casa col Paris fino al 70' stavano 1-1, sono ben organizzati, corrono, pressano a tutto campo. Dovremo fare una prestazione di ottimo livello, di squadra, sapendo che avremo situazioni favorevoli, ma non sarà semplice come ci si aspetta. Serve rispetto per il Maccabi". McKennie giocherà ancora sulla destra? "Col Bologna partiva da destra, ma si scambiava spesso con Danilo sulla fascia. Domani vedremo, ma non so se gioca, dipende dalle scelte a metà campo". Si è sempre qualificato per gli ottavi: è ottimista in vista della qualificazione? "Le mie squadre non sono mai partite così male, ma nel primo anno abbiamo rischiato in casa contro l'Olympiakos. Fin quando la matematica non ci condanna, dovremo mettere un mattoncino". Come ha ritrovato Di Maria dopo la sosta? E' pronto? "Angel sta molto meglio anche fisicamente, ha avuto possibilità di allenarsi di più. Post Sassuolo ha saltato un po' di allenamenti, ha giocato un tempo a Firenze, ma non era in condizione e l'ha persa. Ora sta bene, la gamba sta meglio, domani farà un'ottima partita. Lui e Vlahovic insieme nei due? Non è questione di seconda punta, se gioca Angel magari giochiamo in un modo diverso. Metterò in campo giocatori con caratteristiche diverse" Chiesa è tornato in gruppo. Quando lo rivedremo? "L'importante è che tutto vada come deve andare. Torna dopo 9 mesi, allenarsi sempre da solo è dura. Spero di averlo il prima possibile, lo valuteremo giorno dopo giorno. Gli organizzeremo un'amichevole che sarà il test definitivo per tornare a disposizione". Chiedo allo psicologo Allegri come sta la testa della squadra dopo l'altra sera e se Paredes e Di Maria possono aiutare con la loro esperienza. "Certo, Paredes e Di Maria aiuteranno sicuramente. Per quanto riguarda l'altra sera ho fatto la battuta sul fatto che non siamo più abituati a vincere, ma giocare come abbiamo fatto, senza fretta e senza ansia, ha fatto sì che la partita si svolgesse in quel modo lì. Magari altre volte con fretta e ansia abbiamo provato a fare tutto di fretta. Ci sono momenti in cui tutto va fatto scivolare, stando nella partita. A volte siamo usciti dalla partita ed è un problema". La corsa sarà sul Benfica? "Nel calcio non si sa mai, se il Paris perde con il Benfica non si sa mai. Inutile pensare al Benfica, se non battiamo il Maccabi andata e ritorno. Pensiamo a domani, poi campionato e Champions. Una cosa è uguale per tutte e due: serve fare risultato. Domani è la partita più importante della Champions, abbiamo zero punti". Considerando che in Champions non potete più sbagliare, quella di domani è la gara più importante della stagione? "Non si sa se è la più importante, magari è tra 1 mese o 6 mesi. Domani è la più importante del momento, la più importante è sempre quella più vicina" Allegri chiude con un messaggio su Gonzalo Higuain "Ieri ha dato l'addio al calcio Gonzalo Higuain. Gli volevo dare un saluto: vederlo giocare era un piacere, spiace quando smettono giocatori così. Gli faccio in bocca al lupo per la sua seconda vita. Lo ringrazio per quel che ha fatto per gli amanti dei gesti tecnici dei giocatori". TMW
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