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zebra67

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  1. zebra67

    Non è tempo per noi

    Però hanno caratterizzato, si può dire, tre diverse Juve lippiane. Baggio 1^ fase, Del Piero-Vialli-Ravanelli 2^ fase (quella dell'ultima CL vinta), Del-Piero-Zidane 3^ fase. Diciamo che Torricelli, Di Livio, Deschamps, Conte, lo stesso Jugovic, Vierchowod, Carrera, Lombardo, erano giocatori fortissimi e con attributi cubici, ma non era una Juve da tiki taka... Sicuramente godibilissima, ecco perché ponevo la questione di cosa intendiamo esattamente per spettacolo.
  2. I suoi miglioramenti in questa stagione sono stati E-N-O-R-M-I, sotto ogni profilo. A livello tattico, a livello tecnico (controllo palla, rapidità e lucidità nello smistamento), a livello psicologico, a livello di leadership. Naturalmente si verificano ancora inevitabili errori occasionali, che però, con l'atteggiamento attuale, lo porteranno a un'ulteriore crescita e alla definitiva consacrazione. Al momento, in campionato, 15 gol in 25 gare. Tra l'altro 25 gare nemmeno disputate per intero...
  3. zebra67

    Non è tempo per noi

    Eh, io a questo non arriverò mai, perché sono della fazione per la quale lo sport è competizione, è gara, è il prevalere di Tizio su Caio. Ed è il motivo per cui una pur spettacolare amichevole tra PSG e City, che magari finisce 4-4, mi interessa meno di uno Juventus-Lecce di Coppa Italia che finisce 1-0, con gol di Gatti con deviazione di ginocchio al 90°. Tra l'altro le tue riflessioni aprono un ulteriore "mondo di discussioni" su cosa si intenda per "spettacolo", su cosa si intenda per "piacere", per "veder giocare bene, con qualità". Perfino le Juventus di Lippi (seconda metà anni '90) e Conte (2011-2014), per buona parte della critica, si sono caratterizzate più per la fisicità, l'aggressività, il dinamismo per 90', la feroce determinazione, che per lo sfoggio di qualità. L'importante, alla fine, è che ci sia reciproco rispetto tra le fazioni di fruitori/tifosi di calcio.
  4. zebra67

    Non è tempo per noi

    Anche su questo c'è poco da obiettare.
  5. zebra67

    Non è tempo per noi

    Hai fatto un bel quadro, che condivido. Mi permetto solo di aggiungere che un tenore, per definizione, è un One Man Show, nel senso che se prende le stecche, è unicamente una sua responsabilità. Nel calcio, sport (e a questo punto spettacolo) di squadra, di norma ciò che si offre agli spettatori è il frutto di un lavoro collettivo, sinergico, nel quale è spesso difficile distinguere il singolo responsabile, in positivo o in negativo. Ci sono tradizionalmente tre componenti che decretano la differenza tra un campionato (o un ciclo di campionati) positivo o addirittura eccezionale, e una stagione (o un ciclo di stagioni) negativa, o addirittura disastrosa. Se la Juve in campo fa fatica, se i giocatori cincischiano, sbagliano passaggi, sbagliano conclusioni a rete, fanno errori difensivi, se c'è confusione, se si ha l'idea di ridimensionamento, mediocrità, e di conseguenza i risultati non arrivano, si dovrebbe fare un enorme bordata di fischi...collettivi, ossia rivolti a tutti. ALLENATORE, GIOCATORI, SOCIETA', non necessariamente in quest'ordine. Perché, come dimostrano e confermano anche i dibattiti televisivi e le accese dispute sul forum, ci sono le colpe dell'allenatore, ma anche quelle di una società che non ne ha azzeccata una e che a volte è molto distante, così come, al di là dei miei accenni alla funzione di parafulmine dell'attuale allenatore, non credo possano ritenersi estinte le categorie del calciatore tutto sommato inadatto al palcoscenico dove si esibisce o semplicemente del calciatore che ha sbagliato annata. Per concludere, nel caso in questione ho trovato ingiusti i fischi ad Alex Sandro nel momento in cui stava per entrare in campo. Davvero privi di giustificazione. Mentre, con una rinnovata apertura mentale, posso anche capire i fischi collettivi alla fine del primo tempo.
  6. zebra67

    Non è tempo per noi

    Però se parliamo di gioco dei ruoli, ossia il tifoso è uno spettatore che non gradisce uno spettacolo e di conseguenza, legittimamente, esprime disapprovazione, dobbiamo accettare che il ruolo dell'allenatore è quello di proteggere i suoi giocatori, specie a quelli a cui è particolarmente legato, quindi va accettata anche la sua difesa di ufficio. Anche perché Sandro è stato fischiato al momento del suo ingresso in campo, non dopo chissà quale errore tecnico...
  7. zebra67

    Non è tempo per noi

    Devo confessarti che questa frase mi ha aperto un mondo. Mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, e di questo ti ringrazio. Mi sono accorto che il tifo è evoluto negli anni, e sono io ad essere rimasto ancorato ai vecchi schemi, alla vecchia concezione. Il tifoso, oggi, si sente anche un fruitore di uno spettacolo, non solo un adepto di un culto di massa. Io sono un tipo concreto proprio di natura, a spettacolo ed estetica ho sempre attribuito importanza minore, privilegiando il risultato, e di conseguenza per me tifo è sempre stato sostegno "fino alla fine" e non ho mai contemplato la possibilità di fischiare perché non stavo apprezzando uno spettacolo. Le uniche cose che fischierei sono la mancanza di professionalità e il dileggio/offesa al pubblico. Se un calciatore è palesemente sovrappeso, o la sera prima ha fatto nottata, o si è ubriacato, ha mancato di rispetto alla società che lo paga e allo spettatore che paga per vederlo, e quindi va sonoramente fischiato e reso bersaglio di disapprovazione. Però capisco che la prospettiva si è evoluta, e ora lo spettatore/tifoso prende in esame anche altre cose, quindi se vede una esibizione non all'altezza, la disapprova, anche se magari chi è in campo ha un comportamento professionale integerrimo. Questo è il bello di confrontarsi civilmente in un forum, ci si arricchisce. Naturalmente non posso cambiare la mia natura e continuerò a "fischiare" solo nei casi sopra citati, ma cercherò di avere maggior comprensione verso chi disapprova una prestazione, purché non arrivi all'eccesso di augurarsi delle sconfitte per una sua crociata personale (contro un proprietario, un dirigente, un allenatore, un gruppo di calciatori).
  8. Sì, quelli li possiamo considerare già in casa, così come i tanti milioni che corrispondevamo a Pogba (so che gli garantivamo intorno ai 10 netti, ma che usufruiva delle agevolazioni del decreto crescita, quindi il lordo è nettamente inferiore al doppio di tale cifra). C'è anche la forte probabilità che si risparmino anche i 7,5 netti annui a Rabiot (anche se in questo caso servirà un sostituto di assoluto spessore). Tra risparmi di ingaggi, tesoretto Champions se ce la facciamo ad arrivare tra le prime 4 e qualche cessione, c'è finalmente un pò di speranza per un mercato movimentato e, speriamo, fatto di belle intuizioni e scelte oculate.
  9. Cederli tutti sarebbe uno scempio tecnico e non avrebbe senso, cederne un paio (magari uno che ambisce lui stesso a partire e un altro che ti può fruttare un bell'incasso) invece avrebbe senso, in quanto ci consentirebbe di tornare a fare un mercato ambizioso. Sì, ama hai messo insieme un giocatore che si svincola e dunque non puoi cedere a titolo oneroso (sandro), uno che o sarà fermo per i prossimi 4 anni o comunque non avrà valore di mercato (Pogba), uno che non ha già più valore di mercato (De Sciglio)...insomma, da questi tre manco un ibrido con i superpoteri di Moggi e Galliani riuscirebbe a ricavare dei soldi... Condivido invece la considerazione che Miretti, Weah e Milik possano essere tra i sacrificabili. Ma anche da 'sti 3 non aspettarti grosse cifre: 20 milioni Miretti, 8 Weah e 6-7 Milik.
  10. Devi tenerti quelli fondamentali e cedere quelli utili ma non indispensabili. Non c'è altra strada se vuoi fare un mercato degno di tale nome.
  11. Lippi è un nostro eroe, è nella nostra storia, non ha bisogno di mitizzazioni esagerate. Cosa direste ad Allegri se domani si dimettesse e poi venisse fuori che aveva già un accordo con la Roma, quindi sarebbe atterrato sul morbido? "Bella forza, bell'eroe, ha solo voluto risparmiarsi l'onta di un allontanamento che avrebbe comunque deciso la società in estate". Ripeto, Marcello è già nei nostri cuori, non c'è bisogno di forzature per farlo apparire un eroe disinteressato. Quell'anno Lippi, per sua stessa ammissione, sentiva di aver già dato tutto alla Juve, non aveva più stimoli, e lo aveva comunicato alla società quasi subito dopo l'inizio della stagione. A dicembre 1998 fu lui stesso a riferirlo pubblicamente. A febbraio '99 arrivarono queste famose dimissioni, che probabilmente furono utili a Marcellone per iniziare a pianificare il proprio futuro interista (non a caso in estate arrivarono in nerazzurro giocatori che conosceva bene, come Peruzzi, Jugovic, Vieri, oltre a Christian Panucci).
  12. Il suo nome ricorre spesso tra quelli con cui la Juve vorrebbe far cassa. Anche perché è uno di quelli la cui valutazione, oggi, è superiore al prezzo al quale l'abbiamo acquistato (e a maggior ragione, considerato l'ammortamento, permetterebbe una bella plusvalenza). Staremo a vedere come saprà destreggiarsi la dirigenza, tra esigenza di far cassa e opportunità di costruire partendo dai migliori. I nomi per monetizzare sono i soliti: Bremer e Chiesa (se non rinnovano), McKennie, Illing jr, Soulé, Barrenechea, Miretti, Yildiz (se arriva l'offerta faraonica). E' evidente che qualcuno sarà ceduto, è altrettanto evidente che i soldi per fare mercato non li fai vendendo Kostic, De Sciglio e Rugani.
  13. zebra67

    Non è tempo per noi

    Il tuo messaggio è da incorniciare e mi ci ritrovo al 100%. Chi paga e va allo stadio ha egual diritto di fischiare se non apprezza o applaudire se gradisce. Certo, esistendo concetti quale "fattore campo", "tifosi dodicesimo uomo in campo", facendo una breve analisi psicologica, se vedi una squadra in crisi di risultati, insicura, nervosa, e tu la fischi, non è che trasmetti serenità e fiducia, quindi, in sostanza, non la aiuti molto. Ma anche questa riflessione non cancella il diritto di protestare e fischiare. Il problema principale è quando uno che si definisce tifoso, si augura che la propria squadra perda. Oltre ad andare contro i più elementari principi-cardine del concetto di "tifo", questo auspicio autolesionista non porta assolutamente alcun vantaggio. Dopo 3/4 di stagione, la società ha in mano tutti gli elementi per fare le valutazioni più opportune sull'operato di dirigenti, calciatori, allenatore. Non sarà un 2-0 o uno 0-2 con la Lazio a cambiare radicalmente le basi del giudizio. Ricordiamoci che prima del secondo ciclo di Allegri, abbiamo cacciato, nell'ordine: 1) un allenatore che aveva vinto scudetto e Supercoppa 2) un allenatore che aveva vinto il nono e ultimo scudetto di fila (Sarri) 3) un allenatore esordiente che aveva vinto 2 coppe nazionali. Quindi augurarsi sconfitte in serie della propria squadra serve solo a complicare il mercato ai dirigenti, il lavoro dei contabili e il lavoro futuro dell'allenatore, sia nel caso si continui con quello attuale, sia soprattutto se si decide di cambiare strada.
  14. zebra67

    Non è tempo per noi

    E anche qui la solita allegrizzazione di ogni cosa. NON ESISTE SOLO ALLEGRI! SI PARLAVA DI SOSTENERE O FISCHIARE LA JUVE, NON ALLEGRI! SE LE COSE NON VANNO BENE, EVIDENTEMENTE OLTRE UN ALLENATORE CHE DELUDE CI SONO GIOCATORI CHE NON RENDONO E UNA SOCIETA' CHE NON HA OPERATO PER IL MEGLIO! scusa per il maiuscolo, non volevo "gridare" ma solo evidenziare certi concetti che per me sono basilari. Sono abbastanza stanco di leggere sempre e solo il nome dell'allenatore, anche quando si sta parlando di problematiche generali.
  15. Direi che è un palese caso di violazione dei principi di lealtà e probità...qui ci sta tutta una sanzione per violazione dell'art. 4 comma 1 😉
  16. a) Non sono stati sentiti dagli Ispettori federali b) era solo una trascurabile parte della tifoseria, un gruppuscolo c) l'arbitro non ha annotato nulla a referto scegliete voi l'opzione che garantirà l'impunita di quei tifosi e della società Lazio. Ho già pronte anche le opzioni per risolvere a tarallucci e vino anche il caso ADL-Osimhen
  17. La coscienza mi imponeva di dare questo consiglio. Per quanto mi riguarda, critico l'allenatore già da ora e lo tratto alla stregua delle altre componenti. Per me non sarà uno sconvolgimento passare ad un altro allenatore, anche perché ci siamo già tolti lo sfizio di cambiare 4 allenatori in 3 anni (Allegri---->Sarri---->Pirlo-->Allegri), quindi ho gli anticorpi. Il contraccolpo lo subirà chi, oggi, risolve tutto con l'allegriout.
  18. Ieri per 45' abbiamo messo sotto la Lazio che fa dell'intensità una delle sue armi. E per 45' ci avevano messo sotto loro. Ci sta. Più che altro credo sia una questione di testa, di atteggiamento. Da imputare al mister e ai giocatori, che non sono robot da telecomandare.
  19. Premessa: capisco le tue legittime aspirazioni di tifoso di ricominciare a vedere giocatori di caratura superiore. Però capisco di meno il tirare in ballo Giuntoli. Giuntoli, al suo arrivo, ha trovato una Juve: - con i conti disastrati dalle precedenti gestioni; - con un monte ingaggi molto alto, eredità delle precedenti gestioni, che doveva essere obbligatoriamente ridimensionato; - con una penalizzazione in campionato e una sanzione UEFA che la escludeva dalle Coppe della stagione successiva; - con una sanzione accessoria UEFA di 10 milioni (+ altri 10 se non riallinea la situazione economica). Tra l'altro è arrivato quando il budget estivo (quasi zero) era già stato speso con l'acquisto di Weah. Per spiegare la situazione, in inverno (primo mercato di Giuntoli), ha dovuto aspettare la cessione di Ranocchia (non parliamo di Bremer...ma di Ranocchia) per incassare i 4 mln destinati all'acquisto di Djalo. Tu quali aspettative hai per l'immediato futuro? Siamo reduci da una stagione senza introiti UEFA e gli almeno 3 incassi da botteghino garantiti dal girone Champions. L'unica strada per un mercato vecchia maniera è tornare a quello che faceva Moggi: 2-3 cessioni senza starci troppo a pensare e troppi rimpianti preventivi, e altrettanto acquisti di spessore. Nomi? Abbiamo l'imbarazzo della scelta, anche se ovviamente per cessioni intendo quelle che fruttano soldi, non quelle da 8-10 milioni. Dunque parliamo di Soulé, Illing, Bremer (se se ne vuole andare), Chiesa (se non rinnova), Barrenechea. Peschiamo 2-3 elementi da questo lotto e speriamo di azzeccare gli acquisti.
  20. Sicuramente un allenatore può creare le condizioni per far rendere al meglio una mezzatacca, tuttavia scavando un pò in profondità c'è da notare che (almeno a mio avviso), avere una squadra con ottimi valori tecnici e uomini di forte personalità aiuta anche la mezzatacca ad inserirsi, quando arriva a fare il gregario in una squadra con certe ambizioni. Quando avevamo una Juve molto forte, una Juve che vinceva scudetti e arrivava in finale di Champions, erano utilissimi e facevano bella figura anche giocatori di livello solo discreto o veri e propri gregari. Nel 2014/15, Padoin e Pereyra diedero un apprezzabile contributo. Quando la rosa è di livello non eccelso, quando ci sono sì ottimi giocatori ma non ancora con la leadership di un Buffon o di un Chiellini o di un Tevez (o Vidal, o Pirlo), se le cose vanno un pò piatte anche il gregario tende a farsi trascinare nel piattume generale. E comunque Locatelli è uno che non fa mai mancare l'impegno e che ieri a mio avviso ha giocato bene. A Locatelli servirebbero, vicino, il Pirlo e il Vidal di quegli anni. Allora il Loca poteva fare il Marchisio del caso (ovviamente a livello inferiore al Principino).
  21. zebra67

    Juventus - Lazio 2-0, commenti post partita

    Esatto, la cosa veramente strana, da segnalare, è proprio questa. Ritmi da scudetto nelle prime 21 gare, ritmi da retrocessione nelle ultime 9. In fondo siamo quelli dello scorso anno, con alcuni calciatori in meno (gente che non aveva dato un contributo memorabile) e un Weah e un Cambiaso in più. L'Inter si è sostituita al Napoli come battistrada che corre a velocità doppia, il Milan ci ha sorpassato (e distanziato) recentemente proprio a causa del ritmo osceno delle ultime 8-9 gare. L'effetto-Coppe non si è manifestato, almeno non nei confronti della capolista (ma mi sembra che anche il Milan sia semplicemente passato da una fase più balbettante a una in cui sembra aver trovato certezze, altrimenti è questo il momento in cui si sarebbero dovute far sentire le fatiche di Coppa). Tutto abbastanza prevedibile, con l'unica eccezione, appunto, del crollo verticale delle ultime gare.
  22. Su questo non sono d'accordo. Anche per i critici di Allegri esistono giocatori che non rendono: perché sono impiegati male da Allegri!
  23. zebra67

    Juventus - Lazio 2-0, commenti post partita

    Sono totalmente d'accordo. Sbaglia sia chi sostiene che abbiamo una rosa pari all'Inter, sbaglia chi sostiene che siamo al livello di Empoli e Verona. La classifica, al momento, è veritiera. Una Juve reduce da una crisi di risultati ancora in atto, è terza, ad anni luce dalla prima, che sta tenendo un ritmo folle.
  24. Esistono esagerazioni di ogni tipo. Io non posso essere di esempio per nessuno, ma se rileggi i miei post (anzi, non farlo, perché in genere sono molto lunghi) io dico che abbiamo una rosa adatta per lottare per un terzo-quarto posto. Quindi non posso sentirmi chiamato in causa. Siamo da terzo-quarto posto e stiamo appunto lottando per arrivare tra i primi 4.
  25. Esattamente. Si è perso lo spirito critico di distinguere le problematiche legate all'allenatore, dalle responsabilità dei singoli giocatori, della società etc. Oramai per tutto c'è Allegri. Non c'è più la società che fa un mercato sbagliato: lo ha fatto Allegri, e noi fessi che paghiamo un DS. Non c'è più il giocatore che sbaglia stagione o è un sopravvalutato e dunque un acquisto sbagliato: c'è Allegri che lo impiega male, come dimostra il gol fatto in amichevole contro il Burundi. Oppure è Allegri che ne ha preteso l'acquisto. Non so se sia una patologia, è semplicemente un approccio sbagliato, che dovrà essere cambiato quando l'attuale parafulmine verrà avvicendato da un allenatore che si preoccuperà solo di fare l'allenatore e ogni cosa sarà ricondotta al suo giusto posto. Come d'incanto, torneranno i giocatori imbolsiti o sopravvalutati, o semplicemente i giocatori che attraversano periodi no. E le cavolate di mercato torneranno ad essere attribuite alla società.
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