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zebra67

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  1. Le clausola, Dastan85, molte volte servono proprio ad agevolare una trattativa per il rinnovo. Ho espresso il concetto poco sopra, ma lo riporto qui. Situazione tipo: la squadra non è competitiva per i massimi traguardi, nazionali e internazionali. E non è competitiva nemmeno per grossi aumenti di ingaggio, visto che sta attuando una politica di contrazione del monte ingaggi. Quando si pensa (o si sa per certo, magari perché il giocatore esprime tale volontà) che il giocatore da rinnovare potrebbe ambire a società al momento più competitive, in certi casi si "strappa" un rinnovo inserendo comunque una clausola rescissoria per una cifra non irraggiungibile, in modo tale che la società ottiene, appunto, il rinnovo, e si tutela incassando (grazie alla clausola) comunque una discreta cifra, anche se il giocatore dovesse andarsene a un anno dalla scadenza. E anche il giocatore è contento perché grazie alla clausola abbordabile, basta che trovi una società che paghi e può andarsene senza lunghe trattative. Tra l'altro grazie a questa clausola il rinnovo di Gleison non ha comportato un aumento dell'ingaggio, a differenza di quanto avviene normalmente in questi casi per giocatori con prospettive di carriera ancora piuttosto lunghe. Da juventino mi spiace, perché sono uno di quelli che crede nella teoria dello zoccolo duro, cioè un nucleo compatto di giocatori di un certo spessore e con leadership attorno al quale costruire di nuovo un gruppo vincente. Ma aziendalmente è una strategia più che comprensibile.
  2. A me piacerebbe molto Thiago Motta perché pone grande attenzione anche all'organizzazione difensiva. Mi piace molto meno Italiano perché la sua costruzione della manovra mi sembra assai limitata come varietà e soluzioni, e nemmeno troppo equilibrata in quanto la sua squadra è stata spesso esposta a letali ripartenze. Non vedendo grandi palleggiatori nella Juve attuale, è prevedibile che le palle perse sarebbero parecchie, dunque occorre cautelarsi.
  3. Quando si pensa (o si sa per certo, magari perché il giocatore esprime tale volontà) che il giocatore potrebbe ambire a società al momento più competitive, in certi casi si "strappa" un rinnovo inserendo comunque una clausola rescissoria per una cifra non irraggiungibile, in modo tale che la società ottiene, appunto, il rinnovo, e si tutela incassando comunque una discreta cifra anche se il giocatore dovesse andarsene a un anno dalla scadenza. E anche il giocatore è contento perché grazie alla clausola abbordabile, basta che trovi una società che paghi e può andarsene senza lunghe trattative. Tra l'altro grazie a questa clausola il rinnovo di Gleison non ha comportato un aumento dell'ingaggio, a differenza di quanto avviene normalmente in questi casi per giocatori con prospettive di carriera ancora piuttosto lunghe.
  4. E' sembrata anche a me una vistosa incoerenza non prevedere una opzione apposita con il nome di chi siede ora sulla panchina e ha ancora un anno di contratto.
  5. Immagino che una spesa del genere venga fatta per sostituire un pezzo grosso (Bremer?), non per integrare semplicemente un reparto. E allora mi domando: dato che 'sto Diomande ha grossomodo la stessa esperienza di Hujisen (che tra l'altro sta cimentandosi nel nostro campionato, quindi avrà minori problemi di ambientamento), perché star a gonfiare le tasche dei portoghesi quando, stando ai quotidiani di ieri, con 25 milioni potresti avere ugualmente la batteria di centrali del futuro? Mi riferisco al rientro di Hujisen e all'acquisto di Calafiori, che pare possa venir via con 25 milioni. Hujisen-Calafiori-Djalo-Gatti-Rugani, direi più che sufficiente.
  6. Non conoscevo la sotto-clausola dell'attivabilità solo nel 2025. Questo significherebbe che invece di perdere il giocatore grossomodo al valore residuo a bilancio (che nel 2025 sarebbe di 16 milioni o giù di lì) lo potremmo vendere alla cifra della clausola. Chiaro che se la Juve si è messa in testa di voler monetizzare con Bremer, lo può vendere a 60 già dalla prossima estate, con buona pace della clausola.
  7. Credo che abbiamo preso Giuntoli anche per azzardare qualche colpo di mercato un pò fuori dagli schemi. In particolare lo schema che prevede di pagare 40, 50 o 60 milioni un giocatore di Sassuolo o Atalanta. Ecco perché ci rimarrei male se investissimo 60 su Koopmeiners.
  8. Ma per carità, di gente che fa bene o molto bene, anche oltre le aspettative, ne abbiamo. Però nella maggior parte dei casi si tratta di gente che ti porta un Chievo o un Bologna ai margini della zona Champions (Delneri e Motta, per tradurre in nomi). Se si vuole aprire un ciclo vincente, servono i campioni.
  9. L'elenco va aggiornato con Ruben Dias (72 milioni) e, soprattutto, Gvardiol (90 milioni). Sul secondo concetto, concordo: 65-70 milioni sarebbero tanti, anche se comunque non vorrei la cessione di Gleison perché qualche cardine dal quale ripartire lo dobbiamo pur avere, non possiamo ripartire da zero ogni anno.
  10. Personalmente la permanenza o l'allontanamento di Allegri sono cose che mi lasciano assolutamente indifferente. Tiferò Juve con convinzione anche nel 2024/25 se all'attuale mister verrà consentito di arrivare a scadenza, tiferò Juve con convinzione mista a curiosità se chiameranno chiunque altro. Il discorso che tanti non si vogliono ficcare in testa è che il mercato lo fa la società. Non è stato Allegri a inserire la clausola rescissoria nel contratto di Bremer (ma mi aspetto che quale hater si spinga anche a sostenere questo, per carità). Ma poi pensa l'incoerenza: molti di quelli che detestano Allegri dicono che ha vinto solo grazie ai campioni, poi però in topic come questo qualcuno scrive che Allegri si fregherebbe le mani per poter vedere Bremer così farebbe giocare i suoi pupilli...
  11. Tutto dipende dagli obiettivi che fisserà la società e dalle mosse della società stessa. Se Thiago Motta è vista come scelta al risparmio (riduciamo il monte ingaggi dei calciatori, e allora lo riduciamo pure per il mister), se prendono il tecnico del Bologna per giustificare un ridimensionamento peraltro già abbastanza visibile e un altro mercato al risparmio, è ovvio che il buon Motta non potrà fare miracoli. Ma se, anche a prezzo di sacrifici dolorosi (cessionI), verrà formata una rosa comunque all'altezza, reinvestendo anche i soldi Champions e quelli del Mondiale per club, e se il nuovo mister godrà di supporto societario, si potrà far bene. Se ricominciamo come ai tempi del primo post Allegri, con allenatori ai quali viene concessa una sola stagione, penso che sospenderò il mio tifo per la Juve.
  12. Sogno di Allegri? Perché naturalmente Allegri preferirebbe De Sciglio a Alexander-Arnold e Rugani a Bremer, sì, come no, basta vedere le presenze di Gleison e di Rugani negli ultimi 2 anni... 🤣 L'allenatore passa, tra tre mesi o al massimo 15 mesi, non avrai più tra i piedi il tuo odiato Allegri. Sarà il nuovo allenatore a doversi cimentare con cotanti campioni.
  13. Ciao @77luca, quello che dici è più che sensato. Costruire uno zoccolo duro di giocatori forti non è semplice. Infatti deve essere in gamba la società a trovare giocatori forti, dotati di leadership e magari accomunati da qualcosa che li lega, che li cementa. E li deve individuare a volte cogliendo le occasioni favorevoli, a volte anche facendo uno sforzo economico, magari "coperto" da una dolorosa cessione. Io a volte parlo di BBBC e non di BBC perché il nucleo forte della Juve era costituito da Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini. Tutti forti, tutti dotati di leadership, e accomunati dall'essere tutti italiani, quindi più portati a legarsi a una società storica come la Juve. Ecco, in quel caso sia Barzagli, sia Bonucci, sia Chiellini, vennero presi a condizioni più che accettabili. Se non erro la spesa complessiva per questi 3 pilastri difensivi fu di una ventina di milioni, che significa un rapporto tra rendimento e costo davvero mostruoso. Per Buffon invece la strada fu diversa, cioè quella del reinvestire i soldi di un paio di dolorose cessioni (Zidane e Superpippo Inzaghi). Tutto questo antefatto per dire che con uno come Giuntoli anche la Juve attuale potrebbe ricostituire un nucleo "duro e puro" seguendo entrambe le piste: la competenza e l'intuito di Giuntoli per prendere un paio di giocatori a costi abbordabili, più magari il reinvestimento di 1-2 dolorose cessioni (Soulé e...) per prendere un giocatore a cifre importanti, a patto che sia uno che davvero vale quelle cifre, come fu per Buffon. Se ogni tre anni mandi via quelli che hanno un vissuto bianconero, innesti giocatori giovani, prendi elementi senza un chiaro piano strategico (a volte anche mercenari, o comunque con la tendenza a essere globetrotter, o visibilmente "bolliti"), e magari ci metti anche la ciliegina di cambiare 3 allenatori in 3 anni (Allegri-Sarri-Pirlo-Allegri), la confusione è totale. E i risultati si vedono.
  14. Io parto dal presupposto che le persone serie, quando ricevono un incarico professionale, lo svolgono come se fossero i migliori tifosi di quella società. Poi c'è chi è anche juventino dentro, quindi ancor più attaccato. Ma, come dici tu, semmai quello di essere proprio juventini dentro è un "plus", non certo un requisito essenziale. Parlando di due grandissimi del passato, Trap ha una formazione "milanista" e anche Lippi, molto discreto sul suo tifo giovanile, ha "confessato" che da ragazzo aveva una simpatia rossonera e che juventino è diventato solo dopo i tanti anni e le tante vittorie da noi. Di contro Allegri è dichiaratamente juventino, ma questo non lo risparmia da critiche. E un altro juventino doc non ha avuto remore ad andare a allenare la rivale storica e vincere con lei (Antonio il salentino).
  15. Io credo sia improprio considerare Juve e Manchester Utd nelle top d'Europa, da 5 anni in qua. Se si parla di blasone storico ok, ma nella top d'Europa attuale questi due club, con tutta la buona volontà, non ci sono: il miglior risultato recente della Juve in Champions sono i quarti di CL nel 2018/19. La top attuale è roba che riguarda Real, City, PSG, Bayern, Barcellona, Liverpool, Chelsea, cioè club che hanno raggiunto almeno una semifinale negli ultimi anni. Nemmeno lo UTD sarebbe un salto di qualità a livello di competitività per Gleison.
  16. Io ho fatto un doppio discorso: ingaggi e competitività. Per quanto riguarda gli ingaggi, l'Inter ha fatto una bella ripulitura di alcuni ingaggi pesanti (Dzeko, Lukaku, Brozovic) ed è in trattativa per assicurare a Lautaro un rinnovo che balla tra 8 e 10 annui netti + parte variabile. Se non trovano l'accordo il giocatore può partire. Per quanto riguarda la competitività, quella attuale dell'Inter è tre volte superiore alla nostra, in Italia e in Europa, quindi al momento è una società più appetibile della nostra per un calciatore e ha maggiore capacità di trattenere i giocatori che già ne fanno parte.
  17. Non è affatto strano, l'Inter è prima in Italia e tra le prime 8 in Europa, e se non trovano chi li bacchetta per i conti, possono continuare a elargire generosi ingaggi e ad assicurare competitività ai giocatori.
  18. Sono d'accordo su tutto. Il mio post era solo per puntualizzare quello che già avevi capito benissimo, cioè che sono fasi diverse, quella era una fase espansiva, maggiormente gratificante sia per la tifoseria sia per i giocatori, e in pratica decidevamo noi chi doveva partire. Oggi siamo un pò ridimensionati, se non altro a livello di risultati. Le vicende extra campo e qualche scelta sbagliata ci impongono di fare molta attenzione a bilanci, mercato, monte ingaggi. Non siamo più i migliori d'Italia, non siamo più nella top 8 europea. Se ci arrivano delle offerte, è obbligatorio valutarle, se un giocatore decide di partire dobbiamo comprenderlo. Quindi OGGI un giocatore bianconero, sia esso un Bremer o un Yildiz, può decidere di partire per ambire a stipendi più alti, e maggiori possibilità di vincere. E, con buona pace degli haters di Allegri, un Yildiz, se a luglio gli arriva una offerta gratificante da parte di di un club di primo livello, può decidere di partire anche se un mese prima esonerano Allegri e lo sostituiscono con Motta.
  19. Purtroppo ci sono necessità di bilancio, oltre alle aspirazioni dei giocatori. Quando il tuo club, oltre a pagarti un ingaggio ragguardevole, è tra i primi 8 d'Europa (come accaduto fino al 2018), è la società a decidere chi deve andarsene, perché ritenuto non più all'altezza o comunque non necessario, o semplicemente per monetizzare. Quando sei meno competitivo, quindi meno risultati, quindi necessità di porre particolare attenzione al monte ingaggi, sono invece i giocatori a volersi riservare la possibilità di andare in club che pagano meglio, o che sono maggiormente competitivi.
  20. Su questo sono d'accordo con te, dobbiamo costruire un nucleo di giocatori esperti e con qualche anno di permanenza alla Juve, che possano fare da guida ai giovani che vengono inseriti di anno in anno e ai rinforzi che reperiamo sul mercato. Poi se la volontà del giocatore è quella di andarsene, c'è poco da fare per trattenerlo e comunque a me 60 milioni, per un giocatore che aveva un valore residuo a bilancio di 25 milioni, sono una cifra congrua.
  21. Qualche fonte dice che è andata proprio così: clausola inserita al momento del rinnovo (dicembre scorso, se non erro). Consideriamo che come contropartita lo stipendio è rimasto invariato (mentre di solito in occasione dei rinnovi c'è un aumento) e che il giocatore ha un valore residuo a bilancio di 25 milioni (quindi ci sarebbero 35 mln di plusvalenza se fosse ceduto a 60). Abbiamo fatto in passato catsate ben peggiori, a essere onesti... Vedi sopra. Ceduto a 60, sarebbe una plusvalenza da 35 milioni
  22. Grande Tek (anche perché ho simpatia per la Nazionale polacca), ma questo penalty rientra nella categoria dei rigori calciati male.
  23. Guarda, non so se c'è stato un allenatore che nel periodo 1967-2024 è rimasto per più di due anni senza vincere nulla. E francamente non ho nemmeno voglia e tempo di effettuare una ricerca del genere. Quello che posso dirti con certezza sono le seguenti cose: 1. Allegri sarà un privilegiato, ma ha acquisito molta benevolenza presso la Juve in primis perché ha vinto per un quinquennio di seguito e a lui si devono i migliori piazzamenti europei degli ultimi 10 anni. In secondo luogo perché è un allenatore che non solo non rompe i maroni alla società parlando di ristoranti da cento euro o lamentandosi di continuo per infortuni, arbitraggi contrari etc. etc., ma in questi anni per certi versi ha anche svolto ruoli che sarebbero stati di competenza della dirigenza e della società. 2. Ripeto di non sapere se c'è stato un allenatore che ha resistito più di due anni senza vincere nulla, però ricordo che nel calcio esistono i cicli e la Juve è stata diversi anni senza vincere, quindi evidentemente anche cambiare compulsivamente non è garanzia di tornare al successo. Se cambi allenatore come misura "punitiva" per non aver vinto nulla in 2 anni, non è che se ne chiami un altro, e poi ancora un altro, torni automaticamente a vincere. E lo dimostrano i periodi "a bocca asciutta" a cui faccio riferimento. Tra l'altro Allegri nel 2019 non fu certo avvicendato perché non aveva vinto, ma solo per cambiare "filosofia", e chi arrivò, curiosamente, fece centro per i risultati ma fallì proprio a livello di cambiare filosofia di gioco, perché quei geni della società non gli presero i giocatori adatti e gli concessero un solo anno. Per me, come detto più volte, Allegri possono mandarlo via 10' dopo l'ultima partita della stagione, ma poi devono fare la scelta giusta e supportare il nuovo allenatore.
  24. Se non risulto blasfemo, penso che nel lotto dei giovani talenti offensivi, Illing sia il più sacrificabile. Ovviamente privilegiando su tutto il bene della Juve, se lo fanno restare e inizia a giocare da fuoriclasse, contento per lui e contentissimo per la mia Juve. Ma al momento lo vedo tra i più seri candidati alla formazione del tesoretto necessario per investire sul mercato 2024, assieme a Barrenechea e, forse, McKennie se le sue pretese sono troppo alte.
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