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zebra67

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  1. Io non sono dentro la Juve, ma si stava parlando di questa seconda ipotesi, credo. Ripercorrere un pò la strada del Milan, in altre parole. Prendere dei giocatori non ancora del tutto affermato ma con ottimo potenziale, plasmarli, aspettare qualche anno per vederli crescere (anni, ovviamente, di alti e bassi come accaduto al Milan) e poi raccogliere (si spera) i frutti. Ripeto: credo si stesse parlando proprio di questa ipotesi. Perché, qualcuno ha ancora dei dubbi sul fatto che negli ultimi 3 anni sono state fatte scelte sciagurate, incoerenti e contradditorie sul fronte allenatori? Ecco perché continuo a dire che le responsabilità principali sono della società, e, visto che anche nella dirigenza c'è stato un rimescolamento, alla fine le colpe ultime sono del vertice. La penso anche io così. Credevo che avremmo fatto comunque meglio, quindi le colpe le ha anche Allegri, ma le cose stanno proprio così, e mi fa ridere chi, alla ricerca di un facile capro espiatorio, possibilmente riassumibile in un breve hashtag, così non si devono nemmeno far lavorare troppo i neuroni, continua a prendersela con Allegri, mentre da tre anni facciamo ridere l'Italia intera con scelte sciagurate per quanto concerne gli allenatori e mercati lacunosi e incoerenti. Non credo che a questo punto sarà questo l'obiettivo societario. Credo che l'idea di fondo sarà tornare a cercare qualche colpo alla Vidal (giocatore bravo ma non ancora top, preso a condizioni molto convenienti) e di far crescere qualche giovane, sia del vivaio sia acquistato altrove. Chiaramente ogni tanto innesto di qualche giocatore affermato e maturo, che possa fare da leader e da chioccia allo stesso tempo, come del resto ha fatto lo stesso Milan con i vari Ibra, Giroud, etc
  2. Considerazione sacrosanta, alla quale mi sento di aggiungere che poi ci vogliono anni per l'innesto in rosa, magari come protagonisti, dei giocatori arrivati a seguito del potenziamento dello staff di scouting. Non è che puoi disfarti di giocatori come se fossero pesi morti, non è che in un anno puoi liberarti di 10 giocatori senza considerare i costi di ammortamento e altre considerazioni tattiche ed economiche (possibilità di trovare sostituti all'altezza, collocabilità sul mercato dei giocatori etc.). L'anno prossimo magari ci liberiamo di Alex Sandro e Cuadrado, forse anche di Rabiot, ma è tutto da vedere che troviamo tre giocatori ancora non totoalmente affermati che siano in grado di sostituirli efficacemente DA SUBITO. I primi due hanno contribuito (Sandro nelle prime due stagioni, Cuadrado fino alla stagione scorsa) in modo significativo alle nostre vittorie, non è che puoi prendere il primo terzino sinistro e il primo esterno destro che vedi su un campetto...
  3. Concordo. Tra l'altro Zizou ha il dichiarato obiettivo di sedere sulla panchina della Nazionale francese, quindi il Mondiale sarà un fattore dirimente in tal senso. Se Deschamps andrà bene e concorderà la conferma, Zizou potrebbe buttarsi per un altro paio d'anno alla guida di un club, se viceversa Deschamps dovesse cadere, Zidane sarebbe uno dei candidati più autorevoli alla sua successione. Sono d'accordo anche io. Stima per Ranieri come uomo, ma lo vedrei bene come traghettatore, in quanto un signore come lui non credo abbia il polso, i modi bruschi, la rude ignoranza necessari per far ritrovare la retta via a gente che ha dimenticato che cosa significhi indossare la maglia bianconera. Quindi a giugno 2023 si riproporrebbe il problema. Il fatto è che certe drastiche rivoluzioni spesso restano lettera morta, non necessariamente per malafede. Mi spiego meglio: concetti analoghi li avevamo sentiti già un anno fa, quando ci salutarono Paratici e CR7. Se vengono riproposti oggi e spacciati come "modifica di strategia", è una implicita ammissione che non sono stati concretizzati o sono stati concretizzati molto parzialmente. E, in effetti, se anche si mettono seriamente in testa di realizzare questi propositi, non sono cose che si concretizzano dall'oggi al domani. La nostra rosa attuale, seppure sopravvalutata, è comunque un patrimonio che non possiamo smobilitare con uno schioccare di dita. Quindi il procedimento di inserire calciatori bravi ma non ancora totalmente affermati, reperiti a costi sostenibili, che è la cosa che tutti o quasi auspicavamo, verrà portata avanti a piccoli passi. Due elementi un anno, altri due l'anno successivo, con il progressivo accantonamento di chi, per limiti di età (Bonucci), di scadenza contrattuali (Alex Sandro) o di rendimento insoddisfacente, non ha più titolo a rimanere bianconero. Per tornare a Sottil, credo sarebbe da prendere nel momento in cui questa transizione è a buon punto, perché se lo prendi a giugno 2023 Sottil si troverà comunque a gestire, in gran parte, giocatori ormai fatti e cresciuti, non giocatori da plasmare.
  4. Puoi chiamarlo come vuoi: crollo, fallimento etc. A me premeva solo precisare che Higuain è arrivato alla Juve a 28 anni e mezzo e non 33, e che ha disputato due ottime stagioni e non 1 e mezzo.
  5. La parte più significativa della sua avventura bianconera è durata due stagioni (2016/17 e 2017/18), caratterizzate da 40 gol in 73 presenze in campionato, 5 gol in 8 gare in Coppa Italia e 10 gol in 22 partite di Champions. Dati che non mi sembrano disprezzabili. Poi è tornato alla base nel 2019/20, ma era in netto calo.
  6. Veramente quando arrivò alla Juventus e firmò il contratto aveva 28 anni e mezzo, non 33...
  7. Se non erro tali considerazioni erano state fatte anche dopo la partenza di Ronaldo e l'arrivo di Cherubini-Arrivabene. Il fatto che vengano riproposte e spacciate come "modifica di strategia" mi fa pensare che siano state dichiarate e mai attuate. Poi continuiamo a prendercela con l'allenatore di turno, mi raccomando (che poi tra l'altro gli allenatori non si impongono da soli, qualcuno li deve chiamare e fargli sottoscrivere un contratto, quindi se arriviamo al quarto allenatore in tre anni, qualcuno avrà sbagliato, no?). Ovviamente non mi riferisco a Deborah J, l'ho citata solo perché aveva riportato le parole di cui mi sono servito.
  8. Se mi parli di cazziatoni da rivolgere a ben precisi destinatari, dimostri proprio l'esatto contrario. O non li hai letti o non li hai capiti. O, terza opzione, stai provando a prenderti gioco di me, ma ti stimo troppo per prendere in considerazione questa ipotesi. Comunque, chiusa qui (almeno per me). La mia sensibilità da tifoso mi porta a desiderare un intervento diretto di Agnelli che possa avere funzione di compattare e dare rassicurazioni anche ai tifosi. La tua sensibilità non ti porta ad auspicare questo, quindi è evidente che la pensiamo diversamente e che, come in qualunque altro argomento, non si può decretare a priori chi ha ragione e chi ha torto. Ciao.
  9. E' esattamente il concetto che volevo trasmettere. In una gara equilibrata può valere il discorso dell'organizzazione: se l'allenatore A ha degli schemi efficaci, una idea di gioco precisa, e buoni giocatori che li mettono in atto, è ovvio che partirebbe avvantaggiato rispetto a un allenatore che non dispone di schemi altrettanto efficaci e magari non ha trasmesso una precisa identità di gioco alla squadra, pur avendo buoni giocatori anche lui. Ma quando si affronta una squadra assai modesta, quella più dotata tecnicamente dovrebbe comunque aggiudicarsi la partita anche con un manichino in panchina. Perfettamente d'accordo anche su questo. Per me se ritengono giusto esonerare Allegri, non devono nemmeno aspettare lo spartiacque del Mondiale, meglio "togliersi subito il pensiero" anche perché sennò rischiamo che il drappello di allenatori liberi si riduca e siamo costretti a prendere Delio Rossi o simili. Però, attenzione: se fosse come penso io, se cioè rmai alla Juve c'è un clima malsano, in cui i giocatori sono disorientati dal contorto piano strategico societario, non sono sufficientemente attaccati alla maglia, scendono in campo timorosi e svogliati, ahimé temo che cambiando allenatore, al di là dell'eventuale scossone momentaneo che di solito si verifica, risolverebbe ben poco.
  10. Ribadito per l'ennesima volta che ciascuno ha la sua parte di colpa, Allegri incluso, che DEVE fare e trasmettere molto di più a questa squadra, sono costretto a ribadire che analogo discorso vale per giocatori iperpagati sia come cartellino sia come ingaggio. In certe circostanze in cui la manovra si sta sviluppando correttamente, è troppo pretendere un guizzo, un colpo tratto dal proprio repertorio che, si presume, sia abbastanza vasto? E' troppo pretendere che in una ripartenza devi passare la palla con precisione all'uomo libero alla tua sinistra e non farti intercettare il pallone dopo aver tentato di passarlo all'uomo (marcato) alla tua destra? E' troppo pretendere che nel confuso assalto finale, un calcio da fermo con otto giocatori saliti a saltare di testa, non deve essere buttato direttamente oltre la linea di fondo ma crossato con una certa accuratezza?
  11. So parlando di una cosa affettiva, di partecipazione passionale e di ambizioni. Tutte cose immateriali, dunque l'unica prova può essere rappresentata da una "confessione" dell'interessato, cosa che chiaramente non è avvenuta e non avverrà mai. Dunque bisogna accontentarsi dell'osservazione della realtà, e l'osservazione mi dice che Agnelli è assai più coinvolto in vicende inerenti riforme e molto meno coinvolto sull'andamento oserei dire quotidiano della Juve rispetto a quanto avveniva un tempo. Mi sorprende che non hai ricavato la stessa sensazione. Come ti ha scritto un altro utente poco dopo la tua risposta al mio post, ma i messaggi degli altri li leggi? Mi sarei anche un pò stancato di ripetere per la quarta volta in cosa dovrebbe consistere il richiamo di Agnelli... Ok, prendo atto.
  12. A luglio le tempistiche sul rientro di Chiesa erano molto diverse da quelle attuali. Quindi Allegri si è battuto tanto per far arrivare Di Maria pur sapendo che avrebbe giocato in maniera svogliata in quanto pensava solo al Mondiale? Peggio? Non so. Finora il confronto è impietoso per Kostic. Beh, se salta il riscatto di Morata e salta anche la prima alternativa, non è che hai 5 nomi per ruolo da indicare al diesse. Ma poi Cherubini per cosa viene pagato, per fare i voli in aereo? Ti risulta che abbia proposto qualche nome nuovo? E va beh, allora non so cosa farci. Se parti da questo assunto, inutile che continuiamo questa discussione, seppure piacevole e pacata. Allegri non aveva alcuna idea di come schierare la squadra, chiudiamola qui. Vedi sopra. Se avessi saputo che era questo il tuo assunto non scalfibile, avrei risparmiato i polpastrelli. Lui chiede giocatori esperti che si gestiscono da soli. Allora direi di prendersela un pò anche con i giocatori, visto che pur non dovendo obbedire a nessuna consegna tattica particolare, fanno schifo ugualmente. 😄
  13. No, già partiamo col piede sbagliato. Non ho MAI detto che Allegri ha subito questo mercato: rispondevo semplicemente ad una affermazione in cui si diceva che gli era stato preso il 100% dei giocatori che avrebbe voluto. Nessun allenatore viene mai completamente esaudito nelle sue richieste: lui segnala le esigenze tecnico-tattiche, poi i nomi che effettivamente arrivano non sono necessariamente i primi della lista. La tempistica dell'affare Kostic mifa pensare che la priorità fosse stata individuata in Depay. Sicuramente il mancato arrivo di Depay non giustifica quanto si è visto in campo, ma perché mi porgi questa domanda? io mica stavo sostenendo che stiamo facendo schifo perché è arrivato Kostic invece di Depay. Stavo rispondendo ad un utente, peraltro correttissimo, che sosteneva che Allegri non avesse un'idea chiara in mente dal punto di vista tattico. Io ho obiettato che probabilmente avrebbe voluto schierare un 4-3-3 con Pogba dietro ad un tridente composto da Chiesa-Vlahovic-Di Maria e che questo non è stato ancora possibile. E dovrei risponderti io? Io sto parlando serenamente di aspetti tattici, perché mi fai queste domande? E ci risiamo con le domande non pertinenti... Ma cosa ne so io? Ma chi l'ha messo nel cul di sac? Chi ha mai detto questo? Ha un lauto contratto di durata quadriennale, deve solo impegnarsi a far rendere di più i giocatori che ha a disposizione, così come i giocatori devono dare di più.
  14. Beh, però parti dall'assunto che non ha una idea su cui lavorare, mentre mi sembra piuttosto chiaro che l'idea base era un 4-3-3 con Pogba dietro un tridente composto da Chiesa, Vlahovic e Di Maria. Ma anche qui si parte dall'assunto che Allegri sia stato accontentato al 100%, invece io credo che non sia andata così. La cosa che mi sembra abbastanza pacifica è che Allegri chiedeva a gran voce la conferma di Morata come attaccante esterno che all'occorrenza sapesse fare da alternativa a Vlahovic. Morata non è rimasto (giusto o sbagliato che sia). Kostic poteva essere preso a giugno ma è rimasto due mesi in standby per poi essere preso nell'ultima fase del mercato. Si può sospettare che l'obiettivo preferito da Allegri fosse Depay e che ala fine si è virato su Kostic perché si accontentava di un ingaggio molto più basso? L'allenatore può dire la preferenza su una rosa di giocatori abbordabili, ma l'allenatore lavora 10 ore al giorno per allenare quelli che ha, non per visionare i giocatori di mezzo mondo. Qualunque allenatore legge delle relazioni e magari visiona dei filmati procuratigli dagli scout, non è che vola in Brasile per 3 volte in un mese a seguire un talento.
  15. Sì, però non facciamo 'sti giochini...E' ovvio che sia io sia tu parliamo sulla base di opinioni, non è che Agnelli si mette a dire pubblicamente "Da un pò di tempo della Juve non mi importa più nulla, vorrei passare alla storia come un Grande Innovatore e Riformatore del Calcio". Con questo discorso non potremmo parlare di nulla, in quanto tutto quello che sappiamo ci viene trasmesso dai media (a meno che tu non lavori per la Juve: io no). Seguo il calcio da un pò di tempo e quindi ritengo di poter parlare (spesso) a ragion veduta. Che Agnelli parli poco, intervenga poco e che anche in tribuna il suo atteggiamento sia piuttosto freddo e distaccato, credo sia un fatto. Che questo sia un momento di crisi e quindi serva una voce autorevole che non sta arrivando, non mi pare un delitto sostenerlo. Che Agnelli da qualche anno sia molto assorbito da battaglie per la riforma del calcio che ha preferito portare avanti non attraverso gli organi deputati ma attraverso alleanze strategiche, è un altro dato di fatto. Che l'assetto bianconero da qualche anno stia subendo stravolgimenti nei quali è difficile trovare un senso e, soprattutto, un disegno strategico, non è nemmeno questa un'eresia, visto che da fine 2018 ad oggi (nemmeno 4 anni) abbiamo cambiato i due dirigenti principali artefici del ciclo vincente, abbiamo cacciato un allenatore che aveva contributo con 5 scudetti e con le ultime finali di CL raggiunte, abbiamo chiamato uno che con lo stile Juve c'entra poco, che è stato poco sostenuto ed è stato liquidato dopo un anno, per chiamare un debuttante assoluto, anche lui rinnegato dopo un anno, e per tornare con un coup de theatre all'allenatore cacciato nel 209 perché a fine ciclo, a cui è stato fatto firmare un oneroso quadriennale, è un ulteriore dato di fatto. Tutto ciò mi fa desumere un progressivo disimpegno di AA; potrei sbagliarmi, magari chiamiamolo "esaurimento della spinta passionale e organizzativa che aveva messo in gioco nel 2011". Ma il porre domande sulle quali ho già risposto chiaramente, è un espediente dialettico per deconcentrarmi, farmi perdere le staffe o una semplice lettura affrettata di quanto scrivo? Ho detto che a me, come tifoso, rincuorerebbe sentire un forte richiamo. E penso di non essere il solo. E' chiaro che il discorso non sarebbe rivolto a me come destinatario, nel senso che se c'è un richiamo a onorare la maglia, a mettere in campo il 101% di quanto si ha in corpo, non mi sento chiamato in causa, ma mi fa piacere che vengano espressi questi concetti a coloro i quali possono cambiare le sorti della stagione. Per rassicurare i tifosi del fatto che il Presidente c'è, ha ancora voglia di combattere, vuole riprendere in mano la situazione, vuole che la Juve torni a essere Juve, sì, c'è bisogno della TV. Poi è chiaro che a questo discorso deve essere associato un discorso tra le mura amiche. Lo ha già fatto? Possibile, anche se pare strano che in questa epoca di Grande Fratello nulla sia trapelato. Anche perché il discorsetto che intendo io dovrebbe provocare un'onda sismica registrata dagli strumenti, non deve iniziare certo con un "carissimi tutti, devo tirarvi le orecchie perché mi aspettavo qualcosina in più...". E lo stai vedendo? Allora devo farmi una TV nuova...
  16. Su questo concordo, è il mestiere del tifoso, e ognuno vede un colpevole principale e ha quasi la necessità fisiologica di individuare un capro espiatorio per le delusioni e le frustrazioni che patisce. A me sta bene che si individuino personaggi diversi a cui attribuire le colpe, la sola cosa che non mi sta bene è quando si pretende di individuare un solo responsabile al quale attribuire il 100% delle colpe. Io, personalmente, dò le colpe a Agnelli di uno stato di cose che si protrae da qualche anno. Il decadimento è cominciato alcuni anni fa e se ci facciamo caso anche la progressione di risultati (una linea in costante e graduale peggioramento) lo conferma. Ma non mi sogno neppure di sostenere che l'attuale allenatore, la dirigenza e i giocatori sono esenti da colpe. Per le comunicazioni ordinarie va benissimo Cherubini (che non so che faccia abbia) o Arrivabene o Nedved. Visto il momento di crisi profonda a mio avviso serve che il Presidente, colui che ha costruito il miracolo della Juve 2011-208 circa, ci metta la faccia. Per me sarebbe rassicurante, sarebbe il segnale che ci tiene ancora alla sua Juve e che magari può riprendere in mano una situazione che gli è palesemente sfuggita. Non credo che i una società che sta andando a rotoli, mandino il ragioniere che ha calcolato le perdite a riferire ai soci dell'imminente fallimento... Sì, perché è troppo tempo che Agnelli pensa alle riforme del calcio e pensa poco alla Juve. Lo chiedo da tifoso, vedi sopra. Non sono le parole che possono scuotere l'ambiente e che mi aspetterei di sentire. Grazie al cavolo che per dire 'ste quattro banalità basta Arrivabene...Nel post avevo scritto espressamente che mi aspetterei di sentire un forte richiamo ai VALORI, alla TRADIZIONE bianconera, a quanto è GLORIOSA questa società, al fatto che la maglia debba essere ONORATA sempre. Il solo fatto di esprimere pubblicamente questi concetti starebbe a significare che questo NON E' AVVENUTO e NON STA AVVENENDO e quindi sarebbe un implicito richiamo a dare TUTTI qualcosa di più, immediatamente. Tutti debbono sentirsi in discussione.
  17. Ripeto: si stava parlando di tre calciatori che potevano mutare il volto alla Juventus, sono stati quei tre ad essere citati e a quei tre mi riferivo. Che si soffra di un generale problema di infortuni sarebbe sciocco negarlo, così come reputo sciocco sostenere che sia legato al solo ritorno di Allegri, visto che ci hanno martoriato anche ai tempi di Sarri e di Pirlo. Più in generale, una preparazione fisica può non essere efficace in quanto troppo incentrata sul lavoro muscolare e quindi appesantire i giocatori e far perdere loro brillantezza. Può essere non efficace in quanto "studiata" male a livello di tempistica: magari parti a razzo e poi finisci la benzina a metà campionato, quando la stagione entra nel vivo, o, all'opposto, parti un pò frenato e poco brillante e poi trovi smalto e brillantezza ma a quel punto è troppo tardi perché sei già fuori da tutto. Preparazioni atletiche che facilitano la comparsa di infortuni, mi sembrano una castroneria, anche perché i preparatori al giorno d'oggi tendono a studiare anche percorsi individuali, ritagliati sul singolo atleta. Io penso che non ci si deve fossilizzare su un modulo, anche perché poi capitano sempre i periodi in cui sei costretto ad adattare il modulo a seconda delle assenze, dell'avversario etc. Inoltre gli allenatori vanno e vengono, la squadra rimane. basta con questa idea che un calciatore possa giocare esclusivamente in un certo modulo. Se fai un investimento su Bremer, lo fai perché è un centrale difensivo forte e relativamente giovane, non è che lo fai dicendo "Adesso che l'ho comprato, devo far giocare la difesa a tre". Anche perché così vincoleresti i tuoi successori. Paradossalmente: non prendiamo Zidane perché abbiamo Bremer che rende al massimo in una difesa a tre? O, all'opposto, vendiamo Bremer perché con Zidane si gioca a 4 dietro? Su tutto regna la considerazione principale: se la squadra non va, le figure di mer*a i giocatori le fanno sia con la difesa a tre sia con quella a quattro. E proprio Bremer ne è l'esempio, in queste ultime gare con le peggiori Juventus della stagione, Bremer è andato in difficoltà sia quando si è difeso a tre, sia a quattro. Kostic sa fare tutta la fascia ma è prevalentemente un esterno offensivo, come dimostrano le cifre dei precedenti campionati, simili a quelle di Di Maria che non si può definire certo un esterno a tutta fascia. Quanto a Di Maria, credo proprio sia stata proprio la classica occasione presa al volo: meglio averlo un anno che non averlo affatto, poi tanto nel 2023 avremmo dovuto comunque prendere un esterno destro con i controc***i dato che Cuadrado, come già mostrato ampiamente, ha finito la benzina. Guarda che la campagna acquisti fino a prova contraria la fa Cherubini, non Allegri. Lo scouting lo fa l'apposito staff coordinato da Cherubini, non Allegri. Forse stiamo rovesciando il concetto, che pensavo di aver chiarito sin dai tempi di Paratici. L'allenatore, tranne rari casi (e probabilmente Pogba e Di Maria sono le classiche eccezioni), segnala l'esigenza. Poi sta al dirigente dire "Come centravanti posso prenderti Scamacca, oppure l'esperto Suarez, oppure ci hanno segnalato l'astro nascente Pinkopallenko, un ucraino che chiamano il Romario di Kiev"
  18. gianmarco, qui però si fa riferimento a situazioni ben precise, e non al problema infortuni a livello generale. L'infortunio di Chiesa è di origine traumatica e risale ormai a 8 mesi fa. Non stiamo parlando di uno che avverte guai muscolari ogni tre partite. Anche su Pogba avrei da eccepire nell'includerlo tra gli infortuni dovuti alla preparazione atletica: parliamo di un menisco, parliamo di un giocatore che aveva avuto diverse noie fisiche anche allo United e parliamo di un giocatore che ha saltato diversi giorni di preparazione in quanto arrivato dopo gli altri, tra gli ultimissimi. Alla fine l'unico infortunio muscolare è quello di Di Maria. Io concedo senz'altro che si deve fare MOLTO MEGLIO anche con Kostic, Rabiot e il vecchio Cuadrado nelle veci di vice-Chiesa, Pogba e Di Maria. Però quanto alla questione degli equivoci tattici, non si può sostenere che Kostic sia un clone di Chiesa. L'italiano è molto più veloce nel breve nonché più preciso ed efficace nel tiro. Non si può sostenere che Rabiot possa sostituire al meglio Pogba, che avevamo preso per le sue qualità tecniche e per il discreto numero di gol che riesce ad assicurare. Rabiot è a secco dalla stagione 2020/21... E non si può dire che l'ormai esausto Cuadrado, che non salta più l'uomo, vale quanto Angel Di Maria. Ripeto, non sono scusanti, per me possono cacciare Allegri pure oggi stesso perché ha colpe indubbie, però cerchiamo di conservare un minimo di obiettività. Avere o non avere i tre sopra citati non è la stessa cosa, e dei tre indisponibili sono uno può rientrare nella casistica della preparazione atletica sbagliata (ammesso lo sia).
  19. No, aspetta, non confondiamo i piani di intervento e i discorsi che sto portando avanti. Il Presidente deve lasciare il giudizio sulla bontà tecnica di una operazione a chi possiede le competenze calcistiche specifiche. Tuttavia, anche in un sistema di deleghe, al Presidente spetta pur sempre la funzione di coordinamento, di vigilanza sull'operato. Dimmi tu se, al di là dei nomi, c'è stata questa funzione di coordinamento strategico nelle folli decisioni a proposito della successione degli allenatori (per dirne una), con scelte una in contraddizione con l'altra. Secondo me una Presidenza forte e solida ha il dovere di intervenire anche pubblicamente, con richiami forti che diano ai tifosi l'impressione (almeno quella...) che la situazione può essere sovvertita e che comunque rimane in controllo del vertice. Purtroppo non ricevo da tempo questa sensazione. Non vorrei scadere nel sentimentale, ma a un tifoso piacerebbe sentire anche un forte richiamo ai tradizionali valori bianconeri: un conto se a farlo è Agnelli, un conto è se è costretto a farlo un Arrivabene qualsiasi, con tutto il rispetto che merita. Il solo fatto di fare questo richiamo pubblico ai valori, senza aggiungere molto altro, starebbe a significare che è diretto a qualcuno, che è una implicita tirata di orecchie, che ha dei precisi destinatari i quali non stanno adempiendo al meglio. Quanto ai colloqui privati, mi auguro che ci siano e che facciano tremare i muri della sede e degli spogliatoi, ma non credi che sarebbero emersi nei media? Notizia di oggi, una telefonata di AA al conte Max...sai che sforzo! E sai che effetti che avrà, soprattutto! Se come dicono alcuni spifferi qualcuno rema contro, si sentirà ancora più legittimato a farlo. dai, lasciamo perdere che sennò mi avveleno. Se non senti l'assenza di una presenza forte, della figura di riferimento principale, in questa situazione, direi che l'approccio semplicistico lo stai avendo tu.
  20. Mi associo all'appello. Approfitto del tuo post per fare un chiarimento: a differenza di quanto sostiene qualcuno qua dentro, io non dico che Agnelli ha voluto coscientemente affossare la Juve. Io sostengo che si è fatto prendere la mano dalla bramosia di diventare il riformatore, una sorta di politico dell'organizzazione del sistema calcio, e questo giocoforza lo ha portato a sottrarre energie fisiche e mentali e passione che una volta dedicava alla Juve. E' come quando un uomo si fa assorbire talmente tanto dal lavoro che poi finisce per sottrarre tempo, pensieri ed energie agli affetti, alla moglie: non si può dire che ha cercato scientemente il divorzio, tuttavia con questo comportamento per certi versi anche comprensibile (l'ambizione entro certi limiti non è una forma patologica o qualcosa da condannare), ha un pò deteriorato il legame affettivo.
  21. Ho questa netta sensazione, e le vicende recenti, Superlega in primis, sembrano confermarlo. Vuole passare alla storia come un Grande Riformatore e giocoforza questo comporta un distacco dalle vicende bianconere, anche a livello emotivo, partecipativo, passionale. Con un Agnelli "vecchio stile", coinvolto a pieno titolo e in prima persona, diciamo quello dal 2011 al 2017, certe situazioni non si sarebbero create, certe leggerezze non sarebbero state commesse, non ci sarebbe stata la confusione strategica, la serie di follie decisionali di questi ultimi anni.
  22. Può essere, e in tal caso sarebbe anche scusabile, in quanto non possiamo disconoscere tali risultati o dimenticare in che stato eravamo all'epoca di Cobolli-Blanc-Secco. A mio avviso però la causa risiede nel fatto che ormai è completamente assorbito, sia dal punto di vista mentale sia da quello emotivo, dal ruolo di riformatore dei massimi sistemi del calcio. Ormai è chiaro che vuole lasciare una impronta epocale come riformatore, vuole diventare l'equivalente di Bosman combattendo una battaglia apparentemente "in nome di tutti". Questa sua crociata lo ha progressivamente distolto dalle cose bianconere, ormai è emotivamente distaccato dalle vicende della sua Juve, c'è solo un legame fisico rappresentato dalla sua presenza allo stadio che però si risolve in una espressione corrucciata o in due coccole con la sua compagna. Non mi sembra più il primo tifoso che era stato fino a qualche anno fa. E ciò è rinvenibile anche dai diversi scivoloni in cui la società è incappata in questi ultimi anni.
  23. Siamo in un forum e dunque nel campo privilegiato delle opinioni, tuttavia proprio nei forum a volte si pongono dei fatti come scontati, quando l'esperienza insegna che non lo sono affatto. HO UN ALLENATORE CON CUI LA SQUADRA STA ANDANDO MALE, SE LO CAMBIO E' SICURO CHE ANDRA' MEGLIO. Che può benissimo fare il paio con l'ormai abusato SE ESCO PRESTO DALLE COPPE SONO AVVANTAGGIATO IN CAMPIONATO. Naturalmente non dico che queste due affermazioni siano inventate, irrealistiche. Entrambe partono da presupposti realistici: se un allenatore va malissimo, ci sono delle probabilità che quello successivo vada un pò meglio. Se esco presto dalle Coppe, sicuramente ho minore dispendio fisico e mentale. L'errore sta nel fatto che tali presupposti sono realistici ma non sono gli unici fattori da tenere in considerazione. Nel caso specifico in esame, potrebbe benissimo verificarsi uno "scossone" che nel breve/brevissimo tempo dà effetti positivi, ma poi esaurisce il suo effetto e la squadra ripiomba nella catalessi a cui ci ha abituato. Onestamente mi sembra lo scenario più probabile, dato che a mio avviso il problema principale non è Allegri (che pure ha le sue colpe) ma lo stato di profonda confusione, menefreghismo, pessimismo, mancanza di valori solidi in cui è caduta la nostra società negli ultimi 3-4 anni. Motivo? Il Presidente è preso e assorbito da problematiche macrocalcistiche e non è mentalmente ed emotivamente assorbito dalle vicende bianconere. Manca la sua salda guida, che ci aveva fatto risalire dalle macerie del post Farsopoli, manca il suo coraggio, la sua lucidità nell'affrontare le questioni che ci assillano. Mancano suoi richiami all'importanza di vestire la maglia bianconera. La strategia di questi anni si può definire "tappabuchi", è confusa, raffazzonata, quasi surreale. mandi via un allenatore a fine ciclo, prendi uno con la filosofia opposta e non lo sostieni e gli concedi un solo anno, lo sostituisci con un debuttante assoluto, e poi torni al punto di partenza, come in un tragico gioco dell'Oca, richiamando quello che a tuo dire aveva esaurito il ciclo alla Juve, e ora è di nuovo in discussione... Da tifoso posso fare solo un grosso in bocca al lupo al successore, ma permettimi di avere millecinquecentotrentasei perplessità.
  24. Mah, possiamo metterla come vogliamo, ma se l'avventura tra Allegri e la Juve si conclude anticipatamente, significa che è andata male e che l'allenatore non ha soddisfatto le aspettative. Poi si può mettere in scena un esonero, o si può mascherare l'esonero con una dimissione, ma qualunque persona di media avvedutezza al di là della forma capisce che la sostanza è una sola: l'Allegri bis non è andato bene e la società ha deciso di affidare il timone ad altri. L'aziendalismo di Allegri, cioè il capire le necessità societarie, è già noto e ampiamente dimostrato, glielo devono riconoscere anche i più acerrimi nemici. Non ha bisogno di conferme o gesti da libro Cuore. Se lo cacciano, ha diritto a quattordici milioni netti (+ l'eventuale quota dell'annata attuale) e fa bene a non rinunciarci.
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