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zebra67

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  1. Non è l'unico, ma è fin troppo facile farlo adesso. Adesso che anche De Siervo, Abodi e diversi politici hanno infranto il tabù della "giustizia sportiva come sistema da riformare" è troppo facile e comodo. Erano altre le tempistiche in cui sarebbe stato veramente coraggioso (e forse fruttuoso per i nostri destini) esporsi... Questi tardivi "folgorati sulla via di Damasco" non mi suscitano grande simpatia.
  2. Un post di una saggezza esemplare. Come dico sempre, il singolo tifoso può permettersi di ragionare di pancia. E questo ho fatto. Ho rinunciato, non senza difficoltà, ad abitudini consolidate in decenni: due abbonamenti alle piattaforme TV, acquisto regolare quotidiano sportivo etc. Ma per far questo, dovevo rendere conto solo alla mia famiglia (è stato agevole con DAZN, visto che ero il solo a usufruirne, meno facile con Sky). Chi deve rendere conto a una moltitudine di soggetti, non può ragionare come me. E adesso lasciatemi andare a incendiare la sede della FIGC, sperando nella comprensione della mia famiglia 😂
  3. Rispetterei questa scelta, ma, ancor più della protesta-disdette, qui si entra nel campo delle iniziative squisitamente individuali. Io ho visto nelle istituzioni il nemico, il mandante di questa farsa processuale, e ho ritenuto giusto, dopo decenni di partite viste sulle piattaforme a pagamento, disdire tutto quello che avevo. Rinunciando alla fruizione del calcio in TV, boicottavo la FIGC che avrebbe ricevuto offerte più basse per i diritti. Se adesso si vuole andare oltre e manifestare dissenso verso la società Juventus, che comunque in questa farsa processuale è la parte lesa, io rispetto chi decide di fare questo passo ulteriore ma non mi accodo (a livello "filosofico", perché nei fatti, vista la distanza, già oggi non sono un frequentatore dello stadio).
  4. Come auspicio, è filosoficamente giusto quello che sostieni. Però ti consiglio di non farti illusioni. Come ho scritto più volte (e in fondo è anche giusto, se ci mettiamo nei loro panni), la società segue logiche diverse in quanto deve tener conto di molti fattori, rapporti, obblighi che noi tifosi non abbiamo. Certamente mi auguro che, come è successo a volte in passato (vedi felice intuizione di Vidal, o Llorente e Pogba a parametro zero), la società torni a scovare buone occasioni all'estero. Ma sicuramente molte operazioni continuerà a compierle in Italia. La Juventus è DENTRO questo Sistema e non ha convenienza a farlo saltare.
  5. DISDIRE COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI! RIFLETTETE SULLE MIE PAROLE: HANNO SOLO PREPARATO IL TERRENO PER TRATTARE CON BENEVOLENZA LE ALTRE SOCIETA' ! LA NAUSEA STA SUPERANDO OGNI LIVELLO DI GUARDIA! (scusate per il maiuscolo, ma quanno ce vo', ce vo').
  6. La società è dentro il sistema in quanto è una organizzazione complessa che deve tener conto, oltre dei tanti tifosi come me e te che hanno deciso di boicottare, anche dei numerosissimi tifosi che hanno continuato a restare abbonati, andare allo stadio, seguire le trasmissioni tv. L'opzione "Contro il Sistema, costi quello che costi" possiamo attuarla noi tifosi, da un giorno all'altro. Una società, per di più quotata in Borsa, che dà posti di lavoro e ha milioni di tifosi che non hanno disdetto una fava e continuano a seguire Adani, la Christillin e Pardo come se nulla fosse, non può ragionare di pancia come noi.
  7. Io sono sospettoso e diffidente per natura, e soprattutto non dimentico il male che ci hanno fatto, l'accanimento nei nostri confronti. Se sperano di "ricomprarmi" con un patteggiamento e una conseguente sanzione di un paio di punti + maxiammenda, se pensano che questo possa funzionare come un colpo di spugna, uno "scurdammuce 'o passato", se pensano che io, tra tre mesi, possa riaccostarmi al calcio con lo stesso atteggiamento di una volta, come se nulla fosse accaduto, sono dei poveri illusi. E spero di non essere il solo a trovarsi con questo stato d'animo, con questo risentimento.
  8. Ognuno può avere la propria opinione sul comportamento della società: dal "poteva fare di più e meglio" fino ad arrivare alla complicità (d'altronde non sarebbe una novità assoluta questa "accusa", basta pensare al 2006). Comunque, in tal caso, bisognerebbe avere l'accortezza di distinguere tra proprietà e società. Mi risulterebbe difficile catalogare come complice un Andrea Agnelli che ha pagato a caro prezzo il suo atteggiamento sulla Superlega. Come può uno compiere un atto di aperta rottura con le istituzioni nazionali e europee (FIGC e Uefa) e allo stesso tempo figurare come loro complice? Quello che va tenuto bene in mente - in ogni caso - è che il primo nemico da combattere sono le istituzioni calcistiche, attraverso tutti gli strumenti di cui dispone il tifoso. Se volete abbinarci una aperta contestazione verso la proprietà o anche verso la società, fate pure.
  9. Che ti devo dire? Credo che hai fatto bene, hai agito coerentemente. Se ti delude il calcio attuale e ti deludono le istituzioni (vedi disdette alle piattaforme tv) e ti delude pure la tua società del cuore (vedi disdetta a JTv), in fondo fai bene a mettere una pietra sopra a tutto, e a metterti in standby in attesa che magari un giorno possa riaccendersi la passione.
  10. Infatti la legittima delusione per un comportamento societario giudicato troppo rinunciatario, non deve in alcun modo far dimenticare quale è l'oggetto della protesta e, soprattutto, chi sono i destinatari di tale protesta. Mi fa sorridere chi se la prende con Calvo e simili: lo scempio organizzato ai nostri danni ha dei precisi mandanti e questi mandanti volevano far pagare alla Juve le ben note "colpe", che riguardavano un gruppo dirigente che al momento non c'è più. Non perdiamo di vista il FOCUS della protesta: sottrarre risorse al sistema calcio, far capire loro che della Juve non si può fare a meno e che i tifosi sono stufi di vedere colpita sempre e solo la società che amano. Siamo diventati il capro espiatorio: ci colpiscono, poi ci prendono anche in giro, facendo finta di accorgersi che la giustizia sportiva così non va, che è un sistema da riformare etc. etc. Il tutto solo per preparare il terreno a una conclusione a tarallucci e vino quando le indagini riguarderanno altre società. BASTA, IO NON CI STO, FIERO DI AVER DISDETTO! Se poi qualcuno ce l'ha con la società e non vuole rinnovare l'abbonamento allo stadio, non vuole andare più a vedere una partita né comprare magliette, faccia pure, non c'è bisogno di permessi o assensi.
  11. Si può accusare la società di non aver fatto abbastanza, di non essersi opposta all'ennesima farsa giudiziaria nei suoi confronti, tutto legittimo. Però il focus è, E DEVE RIMANERE, la protesta contro coloro che hanno ordito questo teatrino per ritorsione e punizione nei confronti della Juve. Non dimentichiamolo MAI: la società sarà stata pavida e poco combattiva, ma il fuoco lo hanno appiccato i reggenti delle istituzioni con la lunga mano degli organi di giustizia. Quindi, ora più che mai, DISDIRE E DISDIRE!
  12. I dati settimanali sulle giornate di campionato, parametrati all'analoga giornata del campionato precedente, mi sembra che dicono già molto e che fanno indirettamente capire che la protesta è comunque andata discretamente e che la gente, a prescindere se abbia disdetto o meno, si sta stancando di questo calcio. I motivi li abbiamo detti tante volte: il livello non è eccelso (e un anno con tre finaliste non può bastare a invertire la tendenza decennale), i campioni si tengono sempre più alla larga dal nostro campionato, i buoni/buonissimi giocatori sono a rischio partenza, con ulteriore impoverimento, la giustizia sportiva è completamente da riformare e dà luogo a storture evidentissime, la serie A non è attrattiva per investitori esteri. La mia precisazione riguardava unicamente Inter-Fiorentina, finale di scarso fascino rispetto ad altre partite, tra l'altro giunta nell'annata dove i tifosi nerazzurri hano già la testa a ben altra finale.
  13. Era anche una partita di scarso fascino, a mio avviso. Scommetto quello che vuoi che un Milan-Inter avrebbe richiamato più spettatori, in quanto è un derby e magari era considerato la rivincita del doppio derby di Champions, con voglia di rivalsa dei tifosi milanisti. Non parliamo di un Inter-Juve, con tutta la storica rivalità tra i due club. Io ho saputo il risultato alle 23, non avevo alcun interesse a seguirla. E come me tanti: a chi vuoi che freghi qualcosa della violacea? Mentre la Juve, se non altro, attira molti "gufi"...
  14. Sono perfettamente allineato con te. Come ho appena scritto ad altro utente, le mie tasche hanno apprezzato e soprattutto la mia coscienza. Sentivo di doverlo fare, per raggiunto limite di nausea, e continuo, a distanza di 4 mesi esatti, ad essere convinto di aver fatto la cosa giusta. Se oltre a essere giusta, sarà anche buona (nel senso di produttiva di risultati), tanto meglio. Quanto a chi non ha ritenuto di doverlo fare, non voglio rilasciare patenti di tifo: avranno i loro buoni motivi (neppure per me è stata una decisione facile). Semmai rivolgo un appello a chi ha disdetto: ignorate le allettanti offerte che a fine stagione vi arriveranno, non cascate nel trabocchetto, specie considerato quello che è avvenuto dopo il 20 gennaio (Gravina vice presidente UEFA, i punti dati, poi tolti, poi ridotti, l'indeterminatezza sulla vicenda stipendi, il discutibile cambio di atteggiamento dei media che ora sono più critici verso la Giustizia Sportiva ma solo perché prossimamente toccherà ad altre squadre essere giudicati, e con una riforma avranno conseguenze molto meno pesanti).
  15. Le tasche ringraziano e la tua coscienza pure, visti gli ultimi sviluppi. Io non sono assolutamente pentito.
  16. A me invece DAZN non ha fatto la benché minima pressione telefonica e è arrivata giusta 1 e-mail del tipo "torna con noi, ti offriamo condizioni vantaggiosissime". Ma davvero 1 di numero. Invece Sky era stato davvero molto più insistente, sia al telefono sia per posta elettronica.
  17. Che poi fidarsi non significa essere acritici. Io difendo la società quando lo ritengo giusto, mentre le meno fendenti quando la ritengo responsabile. Io appaio come uno strenuo difensore di Allegri: in realtà non voglio negare che anche il livornese ha deluso. Ha le sue colpe. Però la maggiore responsabile della situazione attuale è la società, che dall'acquisto di CR7 in poi non ne ha imbroccata più una, non ha avuto più un progetto chiaro e coerente da seguire, non ha azzeccato le scelte più importanti o ha rinnegato quelle che con un pò di pazienza magari avrebbero dato frutti. E l'atteggiamento "non sereno" (eufemismo) delle massime istituzioni calcistiche e europee da cosa deriva, se non da una battaglia intrapresa dal nostro ex Presidente (verso il quale tuttavia nutro comunque riconoscenza) che andava a ledere le istituzioni stesse? Da qui, le ritorsioni federali e UEFA e la campagna disdette, che dobbiamo continuare a sostenere e incrementare. GUAI A CEDERE ALLE LUSINGHE ESTIVE DELLE PIATTAFORME PER RIABBONARSI A PREZZI (A DETTA LORO) SCONTATISSIMI! NON FORAGGIATE IL CARROZZONE FINCHE' LE COSE NON PRENDERANNO UNA PIEGA COMPLETAMENTE DIVERSA!
  18. Apprezzo la tua lucidità. Forse non è chiaro a tutti che il tifoso può reagire "di pancia" e può, nel suo mondo ideale, immaginare una società che ingaggia un plotone di terroristi e li manda all'assalto di quel grosso edificio bardato d'azzurro sito a Roma in via Allegri 14 (Allegri...curioso eh? Mo' magari danno la colpa ad Allegri anche delle plusvalenze 😂). la società non può agire di pancia, perché deve amministrare e gestire un sacco di cose e pensare a mille risvolti: dà lavoro a centinaia di persone, alcune delle quali percepiscono stipendi che ci sogniamo, è sul mercato azionario e risponde agli azionisti, ha dei rapporti con gli sponsor, è comunque in una situazione nella quale non può compromettere il rapporto con le istituzioni etc. etc. Ma tanto ho capito che 'sto forum è diventato una sorta di muro del pianto, una valvola di sfogo (vedi anche certe discussioni contro Allegri), quindi ben vengano questi sfoghi con effetto terapeutico, se fanno bene a qualcuno.
  19. Secondo me è comunque acqua al nostro mulino. Mi sembra che siamo tutti consapevoli che delle istituzioni malate, possono colpirci in ogni momento. Non è che archiviata la storia plusvalenze, siamo al riparo da ogni insidia e saremo al sicuro. C'è già un altro processo in vista, e magari l'anno prossimo ne tirano fuori un altro ancora. Quindi il progressivo impoverimento del sistema, il segnale forte del raggiunto livello di guardia della nausea, è sempre importante, anche a maggio o giugno. Anzi, bisognerà che tra un paio di settimane si cominci a battere forte su un tasto: GUAI A FARSI TENTARE DA PROPOSTE DI RIABBONARSI A CONDIZIONI FAVOREVOLISSIME! Devono capire che questo marciume è intollerabile anche se proposto a 10 euro/mese!
  20. Perché troppo tardi? Guarda che la maggior parte di noi è convinta che la questione plusvalenze (e stipendi) rappresentino solo gli appigli attuali, e che se non diamo segnali forti, le istituzioni potranno colpirci a loro piacimento, quando ne avranno voglia e trovando sempre nuovi appigli. Quindi è a mio avviso importantissimo che la gente continui a disdire, specie a seguito dell'ultimo nauseabondo capitolo della farsa consumatosi ieri. Maggiore è il danno procurato, più attenti staranno in futuro a colpire la Juve. E' importante non solo che i tifosi continuino a disdire, ma anche che non si facciano tentare, in estate, da offerte lusingatrici delle piattaforme che invogliano a riabbonarsi. Guai a cedere a queste tentazioni, che tra l'altro, leggendo bene le condizioni proposte, sono meno allettanti di quanto sembrerebbe a prima occhiata. Anche 10 euro/mese sarebbero sprecati per un campionato gestito da interessi di parte e Procure.
  21. Siamo in due, allora. Mi spiace, perché più tempo passa e più aumenta il distacco verso il calcio (in primis) e verso la Juve (come conseguenza diretta). E dopo qualche decennio di tifo acceso, mai avrei creduto fosse possibile. Ma a queste condizioni sarebbe da perfetti masochisti riabbonarsi e dare linfa al sistema marcio.
  22. Molti, ben prima delle vicende giudiziarie, criticavano le partite senza neppure averle viste (ne ho sgamati molti), proprio adesso che c'è una protesta in atto iniziano a vedere partite e programmi sportivi? 😂
  23. Solo una considerazione. Per le critiche all'allenatore ci sono le apposite discussioni, non venite a triturare i maroni anche su questo topic, che si occupa di cose che vanno al di là del nome di chi siede in panchina. Anche perché qui si tratta di un problema leggermente più serio dell'occasionale titolare della nostra panchina. Vi sarò grato se vi atterrete a questa gentile richiesta, grazie.
  24. Quadro molto realistico, con una precisazione (che forse è implicitamente già contenuta in quanto hai scritto). Bisogna vedere l'obiettivo che si sono prefissati: Juve fuori dalla CL? Juve fuori anche dall'EL? Juve fuori da tutte le Coppe? Tutto dipende da questo. Poi la possibilità di accedere o meno a un patteggiamento, l'entità della punizione per la vicenda stipendi, e il suo ricadere su questa o sulla prossima stagione, a mio avviso è subordinato all'obiettivo che ci si è prefissi. Faccio un esempio concreto: se vogliono la Juve fuori da tutto, condannarci per il solo filone plusvalenze potrebbe non essere sufficiente, in quanto, se si concorda sul fatto che la rimodulazione della sanzione è verso il ridimensionamento e non certo verso un ulteriore aumento (quindi più facilmente un -9), qualora volessero vederci fuori da TUTTE le Coppe il -9 potrebbe non bastare, e a quel punto troverebbero un accorgimento (tanto la giustizia sportiva è chiaramente plasmabile e già su qualche quotidiano ho iniziato a leggere che le disposizioni sul patteggiamento sono molto elastiche e non categoriche) per ammetterci al patteggiamento e farcelo scontare sulla stagione corrente. La Juve potrebbe essere in un certo senso soddisfatta da tale soluzione in quanto si toglierebbe il dente e la prossima stagione sarebbe "normale". P.S. Risparmiatemi la retorica del "povero illuso, quelli il prossimo anno se ne inventano un'altra per colpirci". Lo so benissimo, sono con voi, solo che la società deve ragionare in termini di sopravvivenza calcistica, non può ragionare nell'ottica del tifoso con "o la va o la spacca".
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