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zebra67

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  1. Ciao Marcoj, le tue sono opinioni stimolanti. E' chiaro che in un momento di rabbia e frustrazione, dovuta a ragioni che mi sembrano abbastanza oggettive e condivisibili (giustizia sportiva selettiva e a intermittenza), il tifoso ragiona in modo simile a quel detto di origine biblica "Muoia Sansone con tutti i Filistei", e cioè che come extrema ratio preferisce che crolli l'intero sistema calcio piuttosto che continuare a assistere a scempi e parzialità. In realtà penso che la maggior parte di noi sia convinta che il calcio in Italia è una faccenda troppo importante, muove troppi interessi, perché venga lasciato a sé stesso fino alla sua sparizione. Interessi economici (girano tanti soldi), interessi politico-sociologici (calcio oppio del popolo), inutile ripetersi. Quindi con la protesta penso si sia voluto lanciare un forte segnale sia alla nostra società, rea di non essersi difesa a sufficienza e tutelato le ragioni dei tifosi, sia, soprattutto, alle istituzioni calcistiche, affinché la smettano di perseguire sempre e solo la Juve, sia ai media, troppo spesso faziosi (e purtroppo a loro il segnale non deve essere arrivato, visto il post Juve-Bologna). E' abbastanza ragionevole pensare che molti siano consci che il calcio continuerà a vivere e la Juve prima o poi si risolleverà dalla situazione attuale, per l'ennesima volta, come è sempre accaduto nella sua storia. Piuttosto non sottovaluterei il fatto che il calo di spettatori era in atto da prima delle nostre disdette. Era ormai qualche anno che gli ascolti di Dazn e Sky erano in netto calo, e noi tifosi bianconeri abbiamo contribuito ma non siamo stati certo noi a determinarlo. Ecco, fossi in chi ha a cuore che il calcio sopravviva e torni agli antichi splendori, sono questi i dati che non sottovaluterei.
  2. Se ti riferivi ai giocatori che se ne sono andati in questo mercato, il fatto che non siano campionissimi dà la misura di quanto fosse già povero il nostro campionato. La fase della perdita dei campioni la serie A l'ha già vissuta, se ora se ne vanno anche i buoni giocatori, tra un pò non rimane nulla che merita di essere visto.
  3. Ciao Fuorionda. In un post di qualche ora fa ho fatto notare (anzi, ho ricordato, perché credo che lo sappiano tutti) che il calo di spettatori televisivi è iniziato già da un pò, da prima delle ultime, immonde vicende giudiziarie. E non ha riguardato, ovviamente, solo tifosi juventini. I tempi delle vacche grasse per le principali piattaforme sono finiti da qualche anno. Un motivo sarà sicuramente quello degli aumenti per l'utente. Le nostre disdette avranno sicuramente inferto un altro bel colpo, ma a mio avviso il paziente era già debilitato di suo. Il calo era già in atto. Per quanto mi riguarda, è il calcio italiano in sé ad aver perso molto del suo fascino. Non abbiamo più veri campioni, giocatori-simbolo. In un panorama già povero, abbiamo perso in un solo mercato Skriniar, Kim, Dzeko, Tonali, Milinkovic Savic, Brozovic. E non è solo colpa dell'Arabia, sono giocatori che comunque sarebbero andati in Premier o al PSG o al Bayern. A fare audience sono soprattutto le immancabili polemiche post partita. Anzi, post partita è riduttivo, perché si comincia a polemizzare già prima della partita, anzi, talvolta anche prima che inizi la stagione (polemica di Sarri sul calendario). Le luci della ribalta se le prendono i Mourinho con le sue scenate, i Fenucci (dirigente del Bologna), non i calciatori con i loro gesti tecnici. Il VAR è diventato preponderante e toglie ogni fascino alla genuinità, alla spontaneità. Non sei più libero di esultare, perché devi aspettare tre minuti e ti si gela il sangue ogni volta che il gioco non riprende immediatamente. Anzi, a volte il gioco viene fermato senza che tu ti renda conto del perché, in quanto non hai nemmeno notato particolari proteste. E' sua maestà il VAR che ha scovato, in un groviglio di braccia e gambe, un braccio "in posizione non congrua" (concetto che ognuno si aggiusta come meglio crede). Mettiamoci anche stadi fatiscenti, qualità discutibile dello streaming, e ecco spiegata l'emorragia costante. Chiaro, con Gravina e soci nulla cambierà, ma temo che il compito di far tornare il calcio ai livelli dei bei tempi andati sarebbe arduo per qualunque successore.
  4. Alludevo a offerte nuove, non alle tariffe attuali, davvero scandalose. Comunque se andrà come dici, cioè non si riabbona nessuno di coloro che hanno disdetto, meglio così, è la mia speranza!
  5. Comunque a mio avviso quello che è fatto è fatto. Mi spiego meglio: l'effetto-indignazione successivo alle vicende giudiziarie e annesse buffonate, è ormai svanito o prossimo a svanire. Il tifoso bianconero ha reagito durante la "fase calda" con numerose disdette di abbonamenti (il numero preciso non si saprà mai) e, considerato che era comunque in atto da diversi anni un notevole calo di spettatori televisivi, sicuramente le nostre disdette sono state un'ulteriore emorragia in un paziente già debilitato. Da parte nostra, credo che non bisogna aspettarsi ulteriori disdette: facciamo benissimo a continuare a lanciare appelli, ma ormai credo che chi doveva disdire lo ha già fatto, difficilmente un tifoso abbonato si lascia convincere ora, anche considerando la discreta partenza della Juve in questa stagione. Semmai bisogna augurarsi che non vi sia un numero troppo alto di ripensamenti, cioè di tifosi che hanno disdetto a gennaio o mesi successivi e ora, magari tentati da qualche offerta conveniente (che per ora mi sembra che latiti, ma non seguo con attenzione), tornano a riabbonarsi. Il calcio italiano muove troppo interessi e verrà trovato un sistema per tenerlo in vita, in attesa di tempi migliori (sempre se ci saranno persone che sapranno rilanciare il prodotto: per adesso, dormiamo in una botte di ferro 😁).
  6. Va beh, tra un pò arriveremo a dire che ne vale la pena solo negli anni in cui si lotta per lo scudetto. io credo che tifare sia qualcos'altro. Il tutto, ovviamente, al netto delle ragioni della protesta, alla quale io stesso aderisco. Vedo la Juve su JTV, più raramente su qualche canale reperito sul web (mai lo stesso), però la seguo sia se siamo primi sia se siamo settimi, sia quando si gioca bene (Udine, Empoli) sia se si gioca male (Juve-Bologna).
  7. Quando paghi 30-40 euro/mese per un abbonamento e hai le partite delle big spalmate su orari diversi, trovo normalissimo che una persona segua, oltre a quello della propria squadra, un altro paio di match. Cerchi di far fruttare al meglio il canone mensile che sborsi, non indifferente. Un tempo, quando avevo l'abbonamento a Sky (avevo quello full), talvolta guardavo film che non rientravano propriamente nei miei gusti, perché 100 euro/mese solo per seguire la Juve mi sembrava una cifra spropositata. E infatti, mano a mano, prima tagliai la parte "Cinema" e poi anche Sport e Calcio (a seguito delle note vicende giudiziarie).
  8. Ciao Bismarck. Io non ci trovo nulla di strano. Concordo con te sul fatto che guardare solo per gufare è da pezzenti e dà un'idea del loro inferiority complex , ma ti invito a riflettere su un'altra chiave di lettura, che non riguarda solo i tifosi del Napoli ma anche quelli di Inter, Milan, Roma, Lazio, Fiorentina, Torino etc. La situazione attuale della serie A, sulla quale penso concorderai, è la seguente. Campionato già poco attraente sotto molti aspetti, che sta perdendo interesse di anno in anno. Già non c'erano più i campioni di un tempo. I pochi giocatori buoni o buonissimi, se ne stanno andando uno dopo l'altro: Brozovic, Dzeko, Skriniar, Tonali, Milinkovic Savic, Kim. Presumo che chi si abbona a una piattaforma TV, lo faccia principalmente per seguire la propria squadra del cuore. Ma trovo normalissimo, come ti dicevo poco sopra, che se uno si trova a sborsare 30-40 euro/mese per seguire un "prodotto" così mediocre, a volte, tra l'altro, con un servizio nemmeno affidabile (blocchi, interruzioni etc.), voglia quantomeno rifarsi del costo cercando di seguire più eventi possibile. Quindi trovo normale che un tifoso napoletano (ma anche milanista o interista) oltre che le gare del Napoli segua anche quelle del Milan, dell'Inter, della Juve, della Roma. Io, perlomeno, farei così. Quando avevo l'abbonamento "full" a Sky, che era arrivato a costarmi sui 100 euro/mese (con la possibilità di vedermi gli eventi anche su un altro televisore), pur di rientrare parzialmente dalle spese mi forzavo a guardare anche cose (film, documentari, altri sport) che, se trasmesse dalla RAI, sicuramente non avrei visto.
  9. Il dato degli spettatori per la prima giornata 2022/23 è stato pubblicato nelle pagine precedenti, partita per partita. Quello relativo a Udinese-Juventus no, e sarebbe interessante averlo, anche se comunque andrebbe "ponderato" a seconda del periodo in cui si è svolta la partita (prima o dopo la penalizzazione, in un periodo vacanziero o no etc.).
  10. Simpatia verso il gioco espresso dall'allenatore, Juventus vittoriosa o meno... Forse non si è capito che il tifo è una questione di fede, non è un interruttore che accendi e spegni a piacimento. Cambiare idea a seconda del gioco o della presenza del campione preferito è invaghimento, anche abbastanza infantile: mi piace seguire una partita, simpatizzo per la Juve perché vince e perché c'è Del Piero. Non vince più? Del Piero se ne va? Ok, smetto di seguirla, o quantomeno la seguo distrattamente e preferisco seguire City-Real Madrid, lì sì che c'è spettacolo! Se il destino (o le tue scelte personali) fanno sì che tu ti scopri bianconero, tifi Juve sia quando Trapattoni e Lippi ti portano sul tetto del mondo, o Conte-Allegri-Sarri ti fanno vincere 9 scudetti di fila, sia quando capitano annate come quelle con Maifredi, Delneri o Ferrara. Sei vicino alla squadra sia quando c'è la Juve atletica, muscolare e offensiva di Lippi, sia quando c'è quella atletica, muscolare ma non molto offensiva di Capello. tra l'altro molti di quelli che dicono di aver smesso di seguire la Juve per la scarsa qualità del gioco espresso, poi il lunedì e il giovedì erano sempre tra i più spietati critici della prestazione del giorno precedente, e allora delle due l'una: o è gente che si fa l'idea della prestazione sulla base di 2' di highlights, o non avevano smesso affatto di guardare la partita.
  11. Alcune osservazioni. Ceferin e Gravina (verso i quali ho una disistima e una antipatia ai limiti dell'odio) possono anche sparire, ma serve la volontà di cambiare il sistema, di riformare il calcio e la giustizia sportiva. Altrimenti la loro rimozione non serve a nulla. Se defenestri Ceferin e arriva Ceferin 2, se va via Gravina e al suo posto arriva Gravona, non cambia nulla. Quanto alla Superlega, se anche il pronunciamento che arriverà tra non molto sarà "favorevole" all'Uefa, cioè sancirà, con una serie di supercazzole, che non c'è un vero monopolio, oppure che nel mondo del calcio, per le sue particolarità, è ammissibile una deroga ai principi generali sulla concorrenza, penso che la Superlega non vedrà la luce prima di 10-15 anni. Al momento il fronte degli interessati si è sfilacciato e non credo che basti la minaccia del calcio arabo per far fare marcia indietro a club, poteri economici, governi, che hanno ostacolato la nascita della prima superlega.
  12. Insistiamo e RESISTIAMO! Perché se magari vinciamo la prossima col Bologna e quindi la stagione inizia sotto buoni auspici, se qualcuno inizia a soffrire di crisi di astinenza, e magari qualche piattaforma lancia una offerta aggressiva, e si riabbona il 50% di quelli che avevano disdetto, siamo punto e a capo...
  13. zebra67

    Facciamo sentire il nostro affetto a Stefano Tacconi

    Un abbraccio al mitico Tacconi, grandissimo portiere e personaggio speciale, senza peli sulla lingua. Forza e coraggio!
  14. L'obiettivo di queste sfide è fare una sgambatina e, soprattutto, evitare il verificarsi di nuovi infortuni. Quindi, in questo senso, obiettivo raggiunto.
  15. Forse 😁. Tuttavia qualunque cosa abbia, risulta tra i non disponibili, quindi non è stato "sifolato dai giovani".
  16. C'è una linea guida interpretativa per situazioni come quella di ieri, che è stata applicata in questa stagione anche a nostro danno (tocco di Smalling in Roma-Juve). Marelli ha spiegato tutto molto bene. La fattispecie è nota come "palla inattesa" e si verifica, in genere, quando la palla è calciata da un avversario molto da vicino rispetto a chi difende. E' stato calcolato che sono trascorsi 12/100 di secondo tra il tocco di piede del veronese e quello di mano di Danilo. Semplice applicazione di una linea guida interpretativa del regolamento, cosa ben diversa da quella avvenuta a nostro danno pochi giorni prima, ovvero annullamento del gol dello stesso Danilo per tocco di mano, ma con la circostanza che la sua mano era stata avvinghiata dal braccio di De Vrji e dunque era impossibile ritrarla. In quel caso c'era una vera e propria lacuna regolamentare e l'arbitro, a mio avviso pavidamente, ha scelto di applicare alla lettera il regolamento senza tener conto dell'anomalia rispetto alla situazione-tipo disciplinata nel regolamento stesso.
  17. All'inizio il VAR non fu punitivo con noi, anzi, ricordo qualche rigore consesso a seguito di riesame della situazione in sala macchine e qualche gol annullato agli avversari dopo aver rivisto le immagini al monitor. Fu una grande soddisfazione dimostrare che vincevamo scudetti anche in barba allo strumento tecnologico che agli occhi di molti rappresentava il mezzo con cui porre fine alle nostre ruberie. Ultimamente la sensazione che si può avere (ma non so quanto è influenzata dal fatto di essere un fervente tifoso) è quella di decisioni penalizzanti, fatte di interpretazioni molto al limite, quasi sempre a nostro sfavore, e nel mancato ricorso allo strumento quando qualche episodio, se rivisto, sarebbe potuto andare a nostro favore. A voler essere maligni è come se finché vincevamo eravamo anche più rispettati, mentre ora che siamo più deboli sul campo, siamo anche più bistrattati sui singoli episodi. ma voglio sperare che la mia sia solo una di quelle sensazioni maligne e dietrologiche che ho sempre stigmatizzato quando a farle erano i tifosi avversari.
  18. Esattamente, è un vuoto normativo. A volte per alcuni episodi si adottano interpretazioni che sono una via di mezzo, che però non sono sinonimo di pavidità, ma sono puro buon senso. Mi riferisco, ad esempio, al caso di un attaccante che cade anche in maniera vistosa, dopo un contatto minimo. Troppo poco per dare rigore, ma se c'è stato un contatto minimo, anche il giallo per simulazione sarebbe eccessivo, quindi l'arbitro si limita a far correre. Ecco, anche in questo caso, non avrei visto male questa interpretazione: l'avvinghiamento tra le braccia c'è stato, probabilmente troppo lieve per concedere rigore, ma a mio avviso influente ai fini dell'impossibilità di ritrarre il braccio o comunque di coordinarsi in maniera più composta e non mandare la mezza girata sulla propria mano, quindi l'arbitro avrebbe potuto decidere per la convalida in quanto il tocco, seppur punibile, era indotto da una opposizione dell'avversario. Comunque sono episodi-limite, sui quali si può discutere per settimane senza giungere a nulla.
  19. Personalmente non discuto l'applicazione della regola secondo cui il gol che deriva da un tocco con la mano, va annullato anche in quei casi in cui tale tocco è del tutto involontario. Avrei qualcosa da ridire sulla regola stessa, davvero assurda, ma dal momento che c'è va applicata. Semmai il motivo di perplessità è un altro, ovvero il fatto che il difensore interista avvinghia il braccio di Danilo e gli impedisce di ritrarlo o di coordinarsi in maniera tale che la mezza girata non mandi il pallone a incocciare sulla mano.
  20. eh, amico mio, di solito chi vuole smerd... qualcuno è talmente abile da fare un gran clamore mediatico per un episodio che va a favore di quel qualcuno, mentre tende a insabbiare o ridimensionare gli episodi contro. Lo vediamo quasi settimanalmente sui campi della serie A: se c'è un rigore per fallo su Vlahovic, se la cavano, al massimo, con un "ci poteva stare" o "il difensore ha rischiato grosso in quell'intervento su Vlahovic, un rigore non sarebbe stato uno scandalo"; se, viceversa, Bonucci sfiora un attaccante avversario, beh quello è un rigore netto ed è un tripudio di "La Juve vince con l'aiutino", "Irrati avrebbe dovuto far ricorso al VAR e così sarebbe stato concesso un sacrosanto rigore" e via discorrendo. Se parli con un qualunque tifoso, strabuzza gli occhi se gli fai notare che in quelle due finali l'arbitro ci penalizzò, o che nella gara del famoso gol di Muntari fu ingiustamente annullato un gol di Matri. Proprio non hanno memorizzato quegli episodi, sovrastati dal clamore mediatico di altri e quindi passati inosservati.
  21. Comunque c'è poco da essre orgogliosi di questa classifica, faremmo bene a non sbandierarla nelle discussioni con i colleghi davanti alla macchinetta del caffè (scusate l'esempio che fa un pò Luca e Paolo...). Serviremmo agli antijuventini, su un piatto d'argento, l'occasione per dire che è la dimostrazione tangibile che abbiamo rubato per anni e che non avevano dubbi sul fatto che la Juve sarebbe stata la squadra più penalizzata dall'occhio infallibile del VAR. E, a seguire, commenti su quanti scudetti avrebbero avuto un diverso vincitore se il VAR ci fosse stato prima del 2017.
  22. Mi riferivo ai lunghi anni di spese folli e di risultati non corrispondenti agli investimenti fatti. Ora, da 3 anni a questa parte, è ovvio che i due miliardi di spese precedenti sul mercato abbiano prodotto dei frutti e permettano loro di gestire la situazione in maniera sostenibile, con 2 innesti l'anno. Ma per una decina d'anni se non avessero avuto lo sceicco alle spalle avrebbero fatto bancarotta. E sono tutt'ora a zero Champions vinte...
  23. Esatto. Come ha fatto il City dopo una decina d'anni di spese faraoniche.
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