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zebra67

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  1. Però così facendo - come da metafora del mio post - depotenzia (o elimina) la testa più debole del mostro a tre teste chiamato Superlega, ma non arreca nessun danno alle altre due teste, ben più agguerrite e letali, e quindi non allontana affatto il rischio che la Superlega possa andare avanti e nascere.
  2. E con questo post, sul quale concordo pienamente, io e te ci siamo guadagnati il patentino di boomer nostalgici 🤣 AVANTI CON LE DISDETTE
  3. Ciao Alex, tesi interessante, ma a questo punto devi spiegarmi una cosa. 1. La Superlega è un progetto che ha bisogno, almeno, di una dozzina di club per decollare. Non mi risulta che ai 9 che si sono defilati, si sia sostituito qualcun altro, che qualcuno abbia manifestato interesse ad aderire. 2. La Superlega è stata concepita in Spagna, Agnelli è stato il primo extraspagnolo a aderire ed è diventato uno dei 3 più attivi a portare avanti tale progetto, assieme a Real e Barcellona. Se Ceferin non si fida del fatto che i 9 club che avevano aderito si sono defilati e che Agnelli è stato fatto fuori, e vuole, come hai scritto tu, teleguidare le decisioni per spedirci in B, perché non fa altrettanto con gli altri due club, che politicamente e economicamente sono più forti della Juve? Se la Superlega, partita come una creatura a 12 teste e poi trasformatasi in un mostro a tre teste, fa ancora paura, direi che la UEFA si sta accanendo sulla testa più debole, quella senza denti affilati e che non schizza veleno...
  4. Purtroppo, o per fortuna, essendoci passato prima di me, mi confermi, per esperienza di vita vissuta, che da tifosi calcio-dipendenti e Juve-dipendenti, si può benissimo passare a simpatizzanti che seguono quando possono e vogliono. Prima per me la partita della Juve era il punto fermo sul quale organizzare la domenica (visita alla suocera? Ok, però facciamo in modo di tornare entro le 20,45 e roba del genere). Tanto per rendere l'idea. Non so se ciò mi preoccupa o mi conforta, perché io il momento lo sto vivendo adesso ed è troppo presto per fare bilanci.
  5. Penso di essere tra fratelli di tifo, tra amici, quindi vi confesso una cosa. Personalmente, il calcio mi stava nauseando già da un pò. L'ennesimo attacco alla Juve, mascherato da giustizia sportiva, è solo la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso che era già abbastanza colmo. Livello mediocre del campionato, prezzi eccessivi per seguire uno spettacolo non all'altezza (non solo la Juve, ma proprio tutta la serie A), regole sempre più assurde e contorte che stanno snaturando il calcio (parlo del VAR, delle circolari interpretative per le decisioni degli arbitri, le continue polemiche). Insomma, è da un pò che la passione stava scemando. Spero che questo mi possa aiutare per il periodo di astinenza che mi sono autoimposto. La preoccupazione è, semmai, che scopra che in fondo si vive bene anche senza calcio e che, se anche dovessimo vincere questa battaglia, forse non tornerei a essere tifoso come prima.
  6. Io credo che nessuno di noi si trovi nella situazione di dire che quello che fa lui o che preferisce lui, è meglio di quello che fanno o preferiscono altri. Quello che io faccio o che mi piace, è probabilmente il meglio per me, altrimenti mi stancherei o passerei ad altro. Ma non mi sogno di dire "Fate come me e vivrete meglio". Non so se hai letto frettolosamente o con attenzione lo scambio di post che ho avuto con l'utente: il senso del mio post, da te quotato, è che bisogna avere rispetto delle passioni altrui e se vogliamo entrare nella modalità "smitizziamo tutto", ogni passione può presentare aspetti che soddisfano appieno Tizio ma possono sembrare ridicoli a Caio e Sempronio. Quindi, rispettiamoci a vicenda, senza impartire lezioni di vita. Che ognuno faccia (o segua) ciò che più lo appaga, e se uno scrive che gli costa molto sospendere o rinunciare alla possibilità di vedere in TV la propria squadra del cuore, direi che va compreso e confortato, invece di irriderlo, perché quella persona potrebbe a sua volta trovare ridicolo che si esalta per andare a vedere gente che spacca le chitarre sul palco o che salta da un treno in corsa perché il ruolo del film con incassi record al botteghino gli impone questo ruolo (spesso svolto da controfigure, tra l'altro).
  7. Va beh ma se entriamo in modalità "voglio smitizzare tutto" qualunque cosa della parabola della vita umana, eccetto famiglia, amicizia e poco altro, è una cosa superflua, per la quale non vale la pena appassionarsi, spendere soldi, incaz***si. Teatro, cinema, musica...tutte passioni ridicole.
  8. Ma se la protesta sortisce effetti e l'ambiente calcio torna respirabile, accettabile, magari facciamo in tempo a riaffezionarci, anche se io ho qualche anno più di te. Non sai quanto costa a me attuare certe proteste, anche nel mio caso per motivi sentimentali, legati ad affetti familiari e a figure che ora non ci sono più.
  9. Da scolpire su pietra! Aggiungo che secondo me il calcio italiano stava già prendendo una brutta china: livello poco spettacolare, scarsa competitività dei nostri club a livello europeo, emorragia di campioni, eccesso di tecnologie che stravolge lo spirito del gioco (non è possibile che dopo ogni gol devi ricacciarti l'urlo in gola in attesa che l'arbitro e il VAR diano il via libera), costi degli abbonamenti (in TV e allo stadio) un pò troppo esosi in rapporto allo spettacolo (vedi sopra) e al difficile momento economico, e via discorrendo. Diciamo che uno non giovanissimo, come il sottoscritto, stava già riflettendo su una possibile vita senza calcio (o quantomeno con molta meno passione e partecipazione). Questa vicenda, per molti che condividono la mia fede e avevano maturato da tempo i miei stessi pensieri e le mie stesse delusioni, è sembrata il classico assist da mettere in gol a due metri dalla porta. E poi una volta presa la sofferta decisione (disdetta) e provato che si vive anche senza pallone, poi è dura riavvicinarsi, o quantomeno farsi coinvolgere come un tempo...
  10. Dopo 90' dal fischio finale vedi l'intera gara, dopo 45' già puoi vedere gli highlights
  11. Da quello che ho letto, Jtv dovrebbe trasmettere l'intera partita esattamente 90' dopo la sua conclusione. Unico problema di questa soluzione è che per quei 90' praticamente devi estraniarti dal mondo, quindi se lavori a contatto con altri colleghi, non devi interagire con loro, non devi consultare il PC, non devi guardare il telefonino, altrimenti scopri il risultato, e magari anche i marcatori, il minuto delle segnature e qualche riassunto dell'andamento della gara, e a quel punto ti è andato via un buon 50% di pathos nel seguire la gara. Se sai che è finita 1-1, che gli avversari hanno segnato subito e che noi abbiamo pareggiato a 10' dalla fine (con il nome di chi ha fatto gol per noi) e magari hai sbirciato (o ti hanno detto velocemente) che è stata una partita molto sofferta ma che alla fine potevamo anche vincerla con un palo a 2' dalla fine, diciamo che non è esattamente la stessa cosa che seguire un evento in diretta 😂 Comunque, meglio JTV che finanziare il carrozzone.
  12. Gli unici dati veritieri e affidabili sono quelli forniti direttamente dalle piattaforme interessante, le quali però in questa fase si guardano bene dal fornire cifre che mostrano questo trend per loro negativo e che potrebbero scatenare un effetto emulativo anche da parte di chi non è a conoscenza di questa forma di protesta.
  13. Forse invece sono più avveduti di quanto pensi. Forse hanno capito che se ci sono disdette in massa, salta il banco. Se anche non dovesse saltare il banco, sono comunque tifosi consapevoli che i club per i quali tifano, al momento, in Europa non sono competitivi (tranne annate particolari, tipo il Napoli quest'anno), quindi il loro terreno di confronto, quello in cui togliersi qualche soddisfazione, è quello nazionale. E un campionato senza la Juve è come una carbonara senza uova e guanciale. L'unica rivalità alla quale tengono davvero, oltre quelle cittadine derivanti da eventuali derby (Milan-Inter, o Roma-Lazio) è quella con la Juve. No Juve, no party.
  14. Secondo me le persone vanno persuase, non forzate. Con la persuasione i risultati sono più duraturi, mentre se li forzi a prendere una decisione questi magari alla prima occasione utile (tipo abbonamento offerto a metà prezzo) si riabbonano di soppiatto. Dico questo anche perché ognuno è libero di fare come meglio crede, non sempre è facile tagliare i ponti, per le più svariate ragioni (anche affettive, a volte, nel senso che certe abitudini magari duravano da anni o le portavi avanti con persone a cui eri legato e che ora non ci sono più).
  15. Perfino per l'arresto di Dani Alves (violenza sessuale) sono stati capaci di scrivere "L'ex calciatore della Juventus", quando la Juve è stata la parentesi più breve di una carriera spesa tra Siviglia, Barcellona e PSG... Se avesse donato 5 milioni di euro a un ospedale torinese, avrebbero scritto "L'ex Barcellona, attualmente in forza ai Pumas di Città del Messico" 🤣
  16. Quando hai fatto disdetta? Credo che lo mandino non immediatamente, ma comunque entro i 30 giorni nei quali è ancora possibile visionare le partite (e credo anche riabbonarsi alle "vecchie" condizioni esercitando il diritto al ripensamento). Se come motivazione hai indicato la voce "Costa troppo", si sentono legittimati a considerarti ancora come pesciolino da far abboccare all'amo, presentandoti una offerta di rientro a condizioni ancora più favorevoli.
  17. In questo momento credo che vogliano anche sondare gli umori, tastare il polso della protesta direttamente nel covo "del nemico".
  18. Io comunque dicevo il contrario, cioè che sono tra di noi per sondare gli umori, capire le tendenze, rendersi conto della portata della protesta, etc. etc. Forse anche per gli scopi che dici tu (far montare sempre più rabbia e attirarli) ma non solo.
  19. Comunque nulla mi toglie dalla testa che qua dentro, sotto mentite spoglie, ci siano giornalisti che, con un nickname ingannevole (tipo "platiniermejo" o "zizouilmago", scusandomi in anticipo se realmente esistono), possono, in incognito, tastare il polso, sentire l'aria che tira, "studiarci" etc. etc. Giornalisti televisivi e della carta stampata.
  20. Certo che possiamo dirlo. Onestamente non credo molto a quei dati, di cui non viene citata la fonte (probabilmente perché dati certi non si possono avere). Però l'articolo dice un sacco di cose giuste e cioè che un campionato che già da tempo non è attrattivo, rischia un ulteriore tracollo perdendo la Juve, perché la Juve è il punto di riferimento nel campionato italiano. Lo scudetto ha più succo per una big se strappato alla Juve, la vittoria contro la Juve nobilita la stagione di una medio-piccola etc. etc. La Juve è la rivale per definizione di Inter, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina, Torino etc.: la il campionato perde la Juve, queste tifoserie perdono un grande motivo di attrattiva.
  21. Io non so chi sia questo Riccardo Signori e se i dati pubblicati hanno un minimo di affidabilità. Una cosa di quelle che ha scritto, comunque, è sacrosanta, e dimostra che ha sale in zucca: "Lo spettacolo perde valore per tutti, non solo per gli juventini". E' una cosa su cui sto puntando molto, un mio cavallo di battaglia sul quale anche i miei amici di diversa fede calcistica sono costretti a concordare. Abbiamo un campionato che a livello tecnico e di spettacolarità vale 1/4 della Premier e 1/3 della Liga. Campionato che sta continuando a impoverirsi: non arrivano più giocatori consacrati di assoluto spessore, nel pieno della loro carriera e maturità agonistica; i (pochi) campioni arrivano, semmai, al crepuscolo della carriera, come una sorta di cimitero degli elefanti, seppur dorato. Spiace fare esempi bianconeri, ma CR7 è arrivato da noi a 33 anni e mezzo, non a 27-28. Di Maria è arrivato a 34 anni e mezzo, non a 27 come quando andò al PSG. Nel piattissimo mercato invernale, zero giocatori di spessore in entrata e due giocatori di livello medio in uscita (McKennie e Traorè): non saranno campioni, ma visto il livello del campionato sono due buoni giocatori in meno. Il calcio sta perdendo fascino anche per via di regole troppo farraginose, per l'ipertecnologia che si vuole applicare a tutti i costi e che spesso ti strozza in gola l'urlo liberatorio di esultanza perché sai che il gol dovrà essere vagliato dall'arbitro, dall'addetto al VAR, poi forse riveduto dall'arbitro e infine, dopo attese anche di un paio di minuti, uscirà il "verdetto". Le nostre squadre, anche le 4-5 che vanno per la maggiore, non sono più competitive nell'Europa che conta (con tutto il rispetto per la Conference della Roma) dal 2017, quando arrivammo in finale. Quindi la soddisfazione dei tifosi è tutta basata sulla rivalità interna: Inter vs Milan, Milan vs Napoli, Juve vs tutte. Se al tifoso, anche interista e milanista, togli di mezzo la Juventus, cosa rimane? La Juve è la nemica odiata per le altre 19 squadre di A, la Juve è l'avversaria con la quale, se vinci, riscatti la stagione e sfotti metà dei tuoi colleghi d'ufficio. Molti non lo ammetteranno mai, ma lo scudetto più saporito è quello strappato alla Juve, con la Juve che te lo contende. Se al campionato togli la Juve, lo depotenzi in maniera impressionante anche per il resto dei tifosi.
  22. In misura molto minore, ma credo contino anche le visualizzazioni, perché l'emittente guadagna anche in base alle pubblicità trasmesse, e un conto è se lo sponsor può contare su 1.200.000 visualizzazioni, un conto se può contare su numeri dimezzati. Se diminuiscono gli introiti pubblicitari di SKY e DAZN, diminuiscono anche le capacità di investimento in sede di assegnazione diritti TV e quindi meno foraggio alla Federazione.
  23. ma infatti! A parte che da quando disdici, hai ancora 30 giorni di visione compresi e tanto vale sfruttarli (come quelli che devono mettersi a dieta e si concedono l'ultima abbuffata), ma poi è ovvio che ormai la Juve, anche dal punto di vista dei risultati, è diventata un'attrattiva...in negativo, come lo era l'Inter in certi anni, che prendeva sberloni a destra e manca, e quindi c'è il sadismo degli "anti" nel vedere le nostre disfatte. Qualcosa di significativo e di attendibile lo vedremo tra 20-25 giorni, sia in termini di dati sulle disdette sia in termini di dati sulle visualizzazioni.
  24. Sì, è un pover'uomo che usa il vecchio trucchetto di professarsi tifoso di una squadra per rendere la sua (finta) indignazione più credibile, come hanno fatto Travaglio e altri prima di lui. Con l'aggravante che Travaglio, quantomeno, arriva preparato alle trasmissioni, prima di sparare a zero.
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