zebra67

Ci aspetta un'altra stagione complicata già in partenza.

E' per questo che nei miei post ho precisato che per far sì che il giocatore X (Hujisen, Mbangula) frutti una cifra molto alta, bisogna venderlo quando è completamente valorizzato. La Juve avrebbe dovuto venderlo non quando aveva fatto 5 buon partite con la Roma, ma dopo 1-2 campionati di spessore in bianconero. Ma a quel punto, bisognava vedere se l'allenatore intendeva puntare forte su di lui, cosa della quale dubito. Discorso analogo per Mbangula: se lo vendi tra un mese, ti frutta 10-12 milioni senza alcun problema. Per far sì che frutti 30, bisognerebbe farlo giocare con continuità nella Juve 2025/26 e sperare che faccia bene. Ma la Juve ha intenzione di puntare su Mbangula per la prossima stagione? Sono concetti che la gente che si lamenta del fatto che vendiamo a poco, non riesce a metabolizzare. Hujisen è stato comprato a 58 dopo una stagione da titolare in Premier, non dopo una stagione con luci e ombre da riserva alla Roma. Dodici mesi fa nemmeno il più bravo manager sarebbe riuscito a spuntare grosse cifre dal trasferimento di Hujisen, perché aveva giocato poco e non benissimo.

Sancho-Bundesliga parliamo del 2020-21...una vita fa! A quei tempi anche Joao Felix era un iradiddio e anche Chiesa trascinava l'Italia all'Europeo e sembrava devastante.

Il Manchester United non è nel momento migliore della propria storia. Sostanzialmente è un esubero del Man Utd attuale, che non mi sembra una grossa garanzia... Da un paio d'anni girovaga in prestito senza trovare una sistemazione stabile o un acquirente e non mi sembra che abbia trovato chissà quale continuità di impiego (al Chelsea, stagione 2024/25, appena 18 partite tra campionato e Conference...).

E anche per 'sta sessione il nome di Sancho circola... Ormai sta raggiungendo la frequenza di utilizzo di Witsel e Berardi, accostati alla Juve in ogni sessione di mercato

Per ragionieri nel precedente post intendevo coloro che hanno in mano i nostri conti e si preoccupano di segnalare a chi di dovere gli squilibri, le necessità di abbassare i costi, di compensare entrate non verificatesi (es. eliminazioni premature dalla CL) e via discorrendo. E' normale che un "ragioniere" faccia il suo lavoro: "eh, ragazzi, rischiamo che la semestrale sia 50 milioni più in rosso di quella precedente, urge intervenire subito". Qui dovrebbe subentrare l'uomo di sport, ossia la componente dirigenziale in senso stretto del nostro organigramma, che dovrebbe trovare le modalità più opportune per recepire l'invito del "ragioniere" senza compromettere la parte sportiva e, soprattutto, senza fare mosse affrettate. Mbangula, di cui si parla in questo thread, può essere un esempio: se lo vendi tra un mese, sicuramente ricavi 10-12 milioni senza grossi problemi. Tuttavia, vendendo tra un mese, ti privi di un giovane che, oltre che dare una mano alla squadra, tra 12 mesi potrebbe valere 25. Un pò il discorso che si sarebbe dovuto fare per Hujisen. E qui la questione si fa ancora più complessa, perché per fare in modo che Mbangula tra 12 mesi valga 25 o più, bisogna che l'allenatore lo schieri con continuità, valorizzandolo.

Purtroppo è un cane (o un serpente) che si morde la coda. L'organigramma societario è determinato dalle scelte della proprietà, quindi se si sono avvicendati (senza successo), vari DS e AD, ciò dipende anche dalle scelte non felici di chi li ha prescelti. Massima gratitudine per il fatto che comunque i soldi ce li mette, però è indubitabile che da anni non riesce a creare un assetto duraturo e vincente.

Ma il vertice sarà con Tudor, che non si sa se resterà?

Come giocatore, è stato sicuramente una bella sorpresa e non mi capacito di come, dopo un buon inizio, sia stato messo in naftalina. Purtroppo da noi vige la Sacra Legge della Plusvalenza, e uno come Mbangula, se lo vendi a 10-12 milioni, è tutta plusvalenza che fa ingolosire i nostri ragionieri. A mio avviso è uno dei maggiori indiziati per fare cassa, assieme a Cambiaso. Mi spiacerebbe perché a mio avviso in rosa uno come lui ci sta.

Dipenderà anche dalle offerte: se ne avrà, e se saranno reputate accettabili, ci sono buone chances che se ne vada, e non solo per decisione della società, nel senso che anche lui non mi è mai sembrato ambientato completamente.

Sì, avevo capito l'intento del tuo post, e ho fatto degli esempi per spezzare una lancia anche a favore di quelli, come il sottoscritto, che ritengono che l'allenatore non sia il fattore più importante tra i 3 che determinano la stagione di un club (società/dirigenza, allenatore, giocatori). Come ho scritto nel post, ci sono tante variabili che influiscono sulle stagioni più o meno positive, che a volte è veramente complicato stabilire chi ha inciso di più, nel bene o nel male. Chiaramente, vorrei dalla mia parte sempre un allenatore bravo, preparato, lucido, che sa gestire i rapporti con i giocatori, etc., questo è scontato, perché non sto sostenendo che è ininfluente.

Comolli in realtà ha fatto di tutto: allenatore U16, capo degli osservatori dell'Arsenal, Direttore Sportivo, General Manager al Tottenham, Direttore sportivo al Liverpool e al Fenerbache. Non penso abbia problemi a lavorare in team.

La maggior parte di noi si fidava di Giuntoli che aveva fatto bene a Napoli, si fidava del suo assistente Pompilio, era entusiasta di Motta che abbinava del gioco e concretezza. Non è andata come speravamo. Quanto all'Inter, la goduria ci accomuna oggi, ma, ripeto, per il futuro prossimo voglio tornare a godere per le vittorie della Juve, non solo per le disfatte dell'Inter.

Per me ci sono dietro motivi di politica sportiva e anche economica. Politica sportiva in quanto quasi sempre il Milan e la Juve sono stati dalla stessa parte nelle battaglie in FIGC e Lega, politica economica in quanto a capo del Milan ci sono stati sempre imprenditori facoltosi o gruppi economici e quindi al nostro proprietario non dispiace ingraziarseli, magari in vista di rapporti economici in tutt'altro settore. Se ci pensiamo, il Milan ci prestò aggratis Abbiati dopo l'infortunio a Buffon, ci ha dato Kalulu in prestito con un riscatto a prezzo assai conveniente, insomma mi sembra che ci siano buoni rapporti bilaterali. Ora però non possiamo ragionare con l'amicizia: se Cambiaso vale 60 (ipotesi), dobbiamo venderlo a quella cifra, possibilmente senza agevolazioni, dilazioni,, prestiti che non si trasformano mai in riscatti alla cifra concordata.

Ci sono comunque altrettanti esempi "a contrario": club che cambiano allenatore dopo una stagione eccellente e replicano la stagione anche con il nuovo allenatore, squadre che cambiano allenatore ma non hanno alcun beneficio, allenatori che una stagione vanno bene e l'anno dopo, stessa squadra, non vanno bene (sono rincoglion.... in pochi mesi? Hanno perso il polso della squadra?). Insomma, le variabili sono tante e dall'esterno molte ci sfuggono. Se l'allenatore fosse la componente più decisiva, converrebbe prendere un allenatore a 9 milioni l'anno piuttosto che 3 calciatori da 40 milioni di cartellino ciascuno e 5 milioni di ingaggio cadauno. Ranieri ha fatto una grandissima marcia a Roma, ma non è detto che se fosse tornato alla Juve avrebbe saputo risollevarci. E' un discorso aperto e molto stimolante quello sull'incidenza degli allenatori, ma, come ripeto, sono tante le variabili di cui dovremmo tener conto, solo che non possiamo farlo perché non conosciamo le dinamiche interne alla società in un dato momento storico.

C'è tanto da gioire, ma l'esonero di Giuntoli è la cosa che mi rende meno felice. Anzi, non mi rende affatto felice. Intendiamoci, non è un vano tentativo di difendere il suo operato. Ha fatto cose buone e meno buone in un momento storico difficile, hanno prevalso le cose meno buone e quindi l'allontanamento è motivato. La mia perplessità, che è la cosa che mi impedisce di gioire, è che la cacciata del nostro dirigente è l'ennesima certificazione di un fallimento progettuale. Ormai sono anni che stiamo andando avanti a forza di rivoluzioni dirigenziali, avvicendamenti tra DS, sostituzioni di DG, cambi di allenatore al ritmo di un Cellino o uno Zamparini dei tempi d'oro (se 78 è il tuo anno di nascita, credo li ricorderai entrambi). Non c'è una progettualità dietro tutto ciò...se ogni due stagioni ti trovi ad azzerare tutto, ad ogni livello (dirigenza, allenatore, giocatori) significa che non sei nemmeno in grado di capire quale è la componente che ha inciso maggiormente nell'ennesima annata deludente, e allora a quel punto cambi tutti, in maniera compulsiva. E ogni cambiamento profondo di assetto (anche per il 2025/26, probabilmente, avremo 3 persone nuove in dirigenza, tra cui un nuovo DG e un nuovo DS, avremo un allenatore nuovo, avremo 4-5 titolari diversi) ti costringe a ripartire da zero. No, decisamente preferisco concentrarmi sui Prescritti per avere una eiaculazione, anche se a lungo andare mi sono anche stancato di godere solo delle disfatte altrui, non è nel nostro DNA limitarci a avere soddisfazioni solo per le sconfitte altrui.

Tu dici, caro fratello di tifo? E' possibile che venga chiesto un ulteriore giro di vite, ma...senza esagerare! Nel senso che comunque dovrebbe esserci un pò di proporzione tra monte ingaggi e ambizione di competitività. Tanto per sparare numeri a caso, il monte ingaggi lo puoi portare anche da 150 a 75, ma poi mi verrebbe da pensare che è così basso perché abbiamo giocatori semisconosciuti, o comunque non di primissimo piano. Comunque, al di là di queste riflessioni filosofiche, qualora si cedessero Vlahovic, Milik e Douglas Luiz, ecco che scenderebbe di colpo di una quarantina di milioni lordi annui... certo, andrebbero rimpiazzati, ma ci sarebbe margine per prendere 3 sostituti che guadagnano meno.

I soldi aiutano eccome. I giocatori vanno divisi per categorie: se uno a 16 anni già sfiora i 50 milioni, significa che è nella categoria potenziali fenomeno e ha numeri diversi da quelli di un Kaio Jorge, tanto per fare un nome che conosciamo. Se un club può permettersi di pescare 4-5 nomi nella categoria "potenziali fenomeni" e un altro deve pescare nelle categorie "potenziali buoni giocatori" o "potenziali ottimi giocatori" io penso che il primo club abbia molte più chances di ritrovarsi in casa due fenomeni veri e non solo potenziali. Sto parlando di fenomeni. Poi, certo, c'è la lungimiranza dei dirigenti, che nel caso del Real è aiutata anche dal fatto di non avere necessità di vendere o fare plusvalenze. Tra 3-4 anni potremo dire se ci siamo fatti scappare di mano un fenomeno (Hujisen), un ottimo giocatore o un buon giocatore.

Sicuramente ci saranno difese meno arcigne in Francia, ma altrettanto sicuramente, come cercavo di evidenziare nel mio post, un conto è giocare in una squadra che segna oltre 90 gol in 34 partite, un conto è giocare in una che di gol se ne ha segnati 58 in 38 partite. Questo per dire che non dobbiamo per forza aspettarci un giocatore che mantenga le stesse medie. Tuttavia se fosse in vendita e dovessero chiederci il giusto, magari si può provare a prenderlo.

E' un dato notevolissimo, senza ombra di dubbio. Va però considerato, per esigenze di sano realismo, che il PSG è una macchina da gol: in campionato pur avendo giocato 4 gare meno di noi (in Ligue 1 hanno 18 squadre invece di 20), il PSG ha segnato 92 gol (2,7 gol a partita), mentre la Juve in 38 partite ne ha segnati appena 58 (1,52). Immagino, quindi, che il PSG costruisca 8-10 palle gol in ogni gara a beneficio dei propri attaccanti, mentre da noi, sia per motivi tattici (avversarie chiuse e organizzate) sia per i nostri limiti, di palle buone ne capitano molte meno. Detto questo, se in Francia è in sovrappiù e ce lo vogliono dare a condizioni ragionevoli...ben venga!

Ci sono parecchi "se" nella tua affermazione categorica. Innanzitutto deve avere una integrità fisica e una continuità che nelle ultime due stagioni non ha avuto. In secondo luogo, 12 mesi fa si diceva che con un qualunque allenatore diverso da Allegri avrebbe fatto faville, adesso siamo arrivati all'individuazione di uno specifico allenatore. che a tuo avviso lo renderebbe un protagonista, ma in serie A. Per me Chiesa resta un buon giocatore che però, malauguratamente per noi e per lui, dopo l'infortunio ha perso qualcosa in termini di sgasate, di spunto, di sicurezza, e, non avendo un repertorio di finte e dribbling chissà quanto sconfinato, se abbassi del 10% le performance relative a sgasate, spunto secco etc., diventi un giocatore prevedibile, specie a livelli medio alti.

Fai un pò tu, se per te due gol importanti (tra l'altro è un esempio estremo: alla finalissima dobbiamo arrivarci, e non è così facile che Koop segni una doppietta), salvano una stagione, è una tua legittima opinione. Per il resto, visto che hai citato solo parzialmente la mia risposta, mi limito a ribadire che sarei contentissimo se vincessimo il Mondiale, a prescindere se il gol vincente lo segni Koop, Thuram, Gatti di testa, o addirittura un Kolo Muani che magari il giorno dopo la vittoria, torna al PSG per fine prestito.

Esatto! Anzi, anche se giocasse una buona semifinale sarebbe sempre un giocatore che ha giocato 40 partite sottotono e ha concluso la stagione con prestazioni che lasciano ben sperare per quella successiva. La continuità di rendimento è una dote, non me lo sono inventato io. per il resto, poi, sei tu che dal mio giudizio su Koop si è inventato il corollario che non sarei contento se vincessimo il mondiale. Io sarei contentissimo se vincessimo il Mondiale, a prescindere se il gol vincente lo segni Koop, Thuram, Gatti di testa, o addirittura un Kolo Muani che magari il giorno dopo la vittoria, torna al PSG per fine prestito.

Se i grandi club si aggiudicano ragazzini spendendo 30, 40 e più milioni cadauno, credo che un motivo ci sia. I ragazzini che hanno quelle quotazioni, hanno quasi sempre qualcosa in più, hanno le stimmate del potenziale fenomeno. La Juve non avrebbe speso 45 milioni per un 16enne, il Real lo ha fatto con Vinicius, e ne ha spesi 50 per Rodrygo (anche lui ha dovuto aspettare per firmare in quanto era minorenne). E Endrick Felipe è stato pagato (anche dal Real) una cifra ancora superiore. Se puoi comprare 4-5 giovanissimi spendendo 40 e più milioni cadauno, hai buone chance che una metà di essi confermino le doti straordinarie mostrate e diventino Fenomeni.

Quindi faccio fatica a capire la frase "Il PSG nel girone di champions league ha fatto più schifo di noi. Negli ottavi è passato ai calci di rigore. E poi ha vinto la coppa. La differenza sta solo nel trofeo vinto." perché, a tuo dire, sono disinteressato al Mondiale (nonostante abbia scritto l'esatto opposto)? Quale è la connessione tra le due cose? Boh, non mi va di avventurarmi in discussioni improduttive che già nascono con equivoci di fondo e attribuzione di un pensiero che non ho mai espresso.