zebra67

Si, ho capito, ed è ragionevole quanto sostieni, però il dato di partenza è che il giocatore indubbiamente piaceva e convinceva tecnicamente, altrimenti non avremmo avuto alcun obbligo a essere noi i salvatori della patria per l'Aston Villa, anche perché Illing e Barrenechea non sono giocatori che pesano chissà quanto a bilancio, e comunque avevano degli estimatori e avremmo potuto collocarli a prescindere. Si sapeva che il centrocampo era uno dei settori da rinforzare maggiormente, quindi Douglas Luiz probabilmente era uno degli obiettivi, e il fatto che sia stato proposto a condizioni accettabili, seppur molto onerose, e che l'Aston, per gratitudine, si sia dichiarato disposto ad accollarsi i nostri due giocatori, ha facilitato la trattativa. Come dicevo con badboy, forse il meno convinto di tutto ciò era proprio il brasiliano...

Ripeto, non si può escludere, ma si tratta comunque di un giocatore che ha vissuto una stagione che dire eccellente è poco: 10 gol e 10 assist in Premier è davvero tanta roba, quindi non si può nemmeno escludere che Motta sia stato interpellato e abbia dato un convinto assenso, come a dire "Figuratevi se mi metto a rifiutare uno così...". Anche perché il bisogno disperato di rientrare in certi parametri, con tanto di scadenza perentoria, ce l'aveva l'Aston Villa, non noi. E con tanto tempo davanti, una sistemazione a Illing e Barrenechea l'avremmo trovata in ogni caso.

Può essere che qualcuno la pensi così, fino allo scorso maggio c'era chi tartassava i cogl*** ricordando che Lippi e Conte avevano vinto al primo anno, quindi magari per coerenza applicano lo stesso ragionamento. Io sono molto più realista e molto meno talebano, capisco che abbiamo abbracciato un nuovo progetto, una nuova filosofia che richiede del tempo per essere metabolizzata, e dico che le risorse investite dimostrano che la società ha intenzione comunque di tornare a vincere in tempi accettabili. E quali siano, per me, gli obiettivi realistici di questa stagione, l'ho scritto più volte. Non mi aspetto lo scudetto subito. Sì, non si può escludere che sia effettivamente così. Come ho ricordato prima negli ultimi mesi della scorsa stagione si era creata una folle e controproducente frattura nella tifoseria, con divisioni tipo guelfi e ghibellini, e magari chi ne fa una guerra ideologica non vede l'ora di sbeffeggiare l'altra parte, come se di mezzo non ci fosse la Juve. Io stimo Allegri, l'ho sempre difeso, ma oggi tifo Motta, in quanto tifo la Juve. Eh, purtroppo questa è una cosa che non capiscono nemmeno i nostri politici, figuriamoci se possono capirla i tifosi, che a volte, lo ripeto, sembrano tifare più per la loro idea che per la Juve.

Sì, i veri punti fermi della squadra sono rimasti e quella di Chiesa è stata una cessione sopportabile, così come il mancato rinnovo a Rabiot. Numeri alla mano (visto anche come è andata al povero Milik, che chissà quando rientrerà) il più rimpianto, a questo punto della stagione, è Moise Kean, il che è tutto dire...

Specifico meglio: Savona è più "applicato" in difesa, anche per ovvi timori a sbilanciare la squadra. Ha meno esperienza di Weah, ma è un difensore puro, a differenza dell'americano che è una sorta di jolly, e, essendo più portato alle sgroppate in fascia, è più facile che scopra la difesa. P.S. A terzino dx hanno giocato, una partita a testa, anche Danilo, Kalulu e Cambiaso.

Perin Savona- Danilo- Gatti- Cabal McKennie - Thuram Conceiçao - Fagioli - Yildiz Vlahovic

Però tutto sommato non si dà arie da santone, e non perde occasione per dire che il risultato è la cosa più importante nel calcio. Tuttalpiù aggiunge, come ha fatto recentemente, che giocando in maniera propositiva è più facile che il risultato arrivi, ma è un concetto che esprime in maniera molto tranquilla, quasi come se facesse contemporaneamente l'occhiolino, come a dire che comunque anche se dovesse capitare di vincere in maniera rocambolesca, magari subendo per alcuni tratti l'iniziativa avversaria, gradirebbe ugualmente. Nulla di paragonabile alla boria e al talebanesimo di Sacchi.

Diciamo che la società ha speso un bel pò e cambiato un bel pò, per dare a Motta un parco giocatori più in linea con la sua filosofia di gioco e con una qualità complessivamente maggiore. Motta ha un doppio, difficile compito: sviluppare un progetto sostenibile e "giovane", abbinando tuttavia un certo grado di competitività. Come ogni società di vertice che si rispetti, la Juve ha speso un bel pò nella sessione estiva (pur mantenendo accettabile il saldo, grazie alle cessioni e agli ingaggi risparmiati) con l'auspicio che il fisiologico tempo di attesa per tornare alla vittoria, possa accorciarsi, almeno nelle intenzioni. Non si vincerà già da quest'anno, ma magari invece di tre anni ne saranno sufficienti due. Questa è la mia chiave di lettura. Per quest'anno, un terzo posto e gli ottavi di Champions sarebbero un discreto punto di partenza. poi magari se una tra Napoli o Inter si "ingolfasse" un pò, potremmo provare a giocarle uno scherzetto...

Sì, è chiaro che non sarebbe giusto e nemmeno fruttuoso affidargli i compiti di "Salvatore della Patria", però è altrettanto chiaro che il suo contributo, finora, è stato un pò al di sotto delle aspettative, sia in termini "numerici" (gol, assist), sia per la qualità delle prestazioni. Diciamo che non posso mettere la mano sul fuoco sul fatto che, facendo giocare ripetutamente Weah da terzino dx, avremmo subìto un solo gol dopo 8 partite di campionato.

Io l'ho tirato in ballo diverse volte. E' vero che giovanissimo, ma è anche vero che la società e l'allenatore hanno scelto di affidargli un ruolo importante, grande fiducia, che in qualche modo deve essere ripagata. Se ti considerano un titolarissimo, se i compagni ti coinvolgono ripetutamente nel gioco, se ti affidano perfino una maglia con alto valore simbolico, è perché ti giudicano in grado di dare di più, come stanno facendo altri suoi coetanei (o giù di lì9 in altri club. Quindi è normale considerarlo come uno di quelli che sono maggiormente chiamati a contribuire maggiormente alla causa, nei modi più consoni alle sue caratteristiche (gol, assist, giocate illuminanti).

Ti ringrazio. Purtroppo lo scorso anno si è verificata una forte frattura nella tifoseria (anch'essa eccessiva e non certo costruttiva, a mio giudizio), i cui effetti durano tuttora. Criticando aspramente il clima che si era creato negli ultimi mesi della scorsa stagione, trovo coerente, oggi, comportarmi come sto cercando di fare, ovvero facendo solamente analisi con intenti costruttivi e sostenendo a pieni polmoni e pieni polpastrelli il progetto di Motta. A chi lo dici...ma quando si riparte da zero è accettabile anche un obiettivo inferiore, purché ci consenta comunque di poter dire che il progetto sembra partito sotto i migliori auspici. Problema scontato anche dal predecessore, sembra una triste costante. Anche io nutro grande fiducia, stima, ammirazione per Thiago.

Va beh, ma un margine di miglioramento, e anche abbastanza sostanzioso, a mio avviso c'è, anche con l'attuale rosa. Rosa che è migliorata rispetto allo scorso anno e che mai e poi mai può segnare meno del Verona e di altre sette squadre o essere nella colonna di destra nella classifica dei tocchi in area.

Per la precisione, ho notato che in genere solo uno dei due ha licenza di avanzare. E' ovvio che quando schieri Cabal e Savona, sarà il primo ad avanzare maggiormente, in quanto ha caratteristiche più offensive.

Verissimo, non è facile per nessuno. Personalmente chiedo solo una maggiore efficacia, in quanto con il possesso palla altissimo che abbiamo, certe statistiche stridono terribilmente (nono attacco della serie A, dietro al Verona che ha l'ottavo, e siamo messi male anche come tocchi in area e tiri in porta). Stiamo andando bene, ma possiamo, anzi dobbiamo, migliorare. E' una bestemmia? E' un'accusa al tecnico? Non credo proprio, anche perché adoro Motta e lo scrivo quotidianamente.

Esattamente, anche se sai bene come vengono accolti i secondi e terzi posti...Chiaro che non si può sempre vincere, ma un allenatore che in X anni non riuscisse a portare a casa uno scudetto, sarebbe inesorabilmente cacciato, proprio perché la nostra dimensione è diversa da quella di un Atalanta. Chiaro. Infatti in questa stagione, almeno personalmente, riterrei incoraggiante un terzo posto ottenuto con un gioco migliore rispetto a quello dello scorso anno e l'accesso agli ottavi di CL. poi magari se l'abbinamento non è proibitivo, toccare di nuovo i quarti di finale, cosa che non ci riesce dal 2018/19. Se scrivo "l'intento è stato quello di ACCORCIARE i FISIOLOGICI tempi di attesa", penso che è abbastanza chiaro che io non butterei nulla. Proprio due righe sopra ho scritto in maniera esplicita quelli che ritengo i nostri obiettivi realistici.

Quindi siamo in perfetto accordo sul fatto che trattasi di materia avvolta dal mistero, sulla quale ognuno può proporre le sue sensazioni.

Esatto. E in certi casi la perdi anche nettamente, come accaduto ieri. Quello dell'efficacia è un concetto sul quale punto molto. Ad esempio, non avrei voluto Italiano alla Juventus, perché la sua Fiorentina pur avendo atteggiamento offensivo, possesso palla cospicuo, mi ha sempre dato l'impressione di essere evanescente e l'allenatore l'idea di compiacersi e di essere poco flessibile. Ben contento, quindi, dell'arrivo di Motta. Confermo tutto quanto. I problemi ci sono negli ultimi 30 metri. Lavorando sodo risolveremo anche quelli. Esatto. Aumentare la velocità di circolazione della palla, troppo spesso lenta e con appoggi prevedibili. Aumentare i tentativi di saltare l'uomo, che possono far guadagnare punizioni dal limite (e abbiamo chi le sa battere: Vlahovic, Douglas Luiz e non solo). Sicuramente, avere gente come Conceicao o Nico da inserire magari a gara in corso, aiuterebbe anche a aumentare le soluzioni di attacco.

E io ho scritto che non si può escludere che sia andata così.

Con l'eccezione della precedente stagione. Che è esattamente quello che ho scritto io e che credo intendesse lui: fai un nuovo progetto, arruoli un allenatore con idee di gioco diverse dal predecessore, quindi gli fornisci giocatori più in linea con tali principi di gioco, e di qualità superiore rispetto a quelli dello scorso anno, in modo tale da accelerare, ove possibile, il decollo del progetto. Vincere è la dolce condanna di ogni allenatore della Juventus. Se a Motta avessero affidato la rosa dello scorso anno, i tempi per far decollare il progetto sarebbero stati molto lunghi e non è detto che il progetto sarebbe effettivamente decollato. Con dei rilevanti investimenti, che hanno puntato anche sulla qualità (cosa indispensabile per sviluppare un certo tipo di gioco), l'intento è stato quello di accorciare per quanto possibile i fisiologici tempi di attesa.

Il senso di quanto scritto da @LiamBrady10 credo che fosse quello di evidenziare che comunque abbiamo preso giocatori per un totale di 200 milioni, indipendentemente da cessioni e formule di pagamento, quindi c'è stata (giustamente) la volontà di fornire all'allenatore un materiale umano più competitivo e anche più adatto a un certo tipo di gioco, con il chiaro intento di accorciare, ove possibile, i fisiologici tempi di ritorno al successo.

Quello di chi ha voluto chi è uno dei grandi misteri del calcio. Sembra che ci sia una sorta di tacito patto di silenzio reciproco sull'argomento, nel senso che raramente emerge una Verità netta dai protagonisti. E così ogni tifoso può farsi una propria idea, elaborare le sue personali congetture. Di norma, il mercato lo fa la dirigenza, ma seguendo le indicazioni dell'allenatore. Non si può escludere che a volte i dirigenti, magari fiutando un possibile "colpo", agiscano anche indipendentemente da un esplicito assenso dell'allenatore, magari perché convinti che quel giocatore farà comunque comodo al tecnico. E' ovvio che in questa indeterminatezza, qualche tifoso possa far prevalere la volontà di tutelare il personaggio X (sostenendo che è stato lui a volere il giocatore dal grandissimo rendimento) o affossare il personaggio Y (addebitandogli uno o più acquisti clamorosamente infruttuosi). Comunque sia andata in questo specifico caso, l'importante è che il giocatore inizi a dare un contributo solido, visto che con le cifre che ha fatto registrare la scoresa stagione in un campionato altamente competitivo, non può essere certo un brocco.

E' che ieri avevo avuto un lungo confronto con un utente che non aveva capito che il sottoscritto non disdegna il possesso palla, vorrebbe solamente che fosse più efficace. E allora il posticipo mi ha fornito subito l'occasione per chiarire ulteriormente tale concetto. E' quello che tutti noi ci auguriamo.

Le differenze ci sono nell'atteggiamento. Quando a questo atteggiamento più propositivo uniremo una maggiore efficacia, saremo davvero una squadra forte. Per ora siamo una squadra buona ma che deve crescere molto.

Per questo mi piace molto!

Per quanto mi riguarda, sono soddisfatto di come stanno andando le cose, ma al tempo stesso mi sembra evidente che c'è tanto lavoro da fare, dobbiamo crescere in molti aspetti. Solo che se lo fai notare, anche garbatamente e con tanto di cifre e dati, subito si inalberano e iniziano i confronti con la stagione precedente o i triti e ritriti slogan sui "tre anni di nulla". Quanto agli obiettivi, bisogna distinguere tra quello che rappresenta il minimo sindacale (arrivare in CL), quello che rappresenterebbe un punto di partenza assai promettente (fare lo stesso piazzamento, o addirittura meglio dello scorso anno, abbinando maggiore organizzazione e qualità di gioco). In Champions si punta ad arrivare agli ottavi e, in caso di abbinamento favorevole, anche a superarli. Essendo all'inizio di un nuovo ciclo, è ovvio che per vincere servirà del tempo, così come è altrettanto ovvio che, essendo la Juve, ogni anno dovremo comunque alzare l'asticella e porci dei traguardi più ambiziosi rispetto all'anno precedente. Spesso in passato si è detto che alla Juve non c'è tempo: chi arriva, deve vincere subito, come fecero Conte e Lippi. Io non sono così talebano, ma ovviamente un progetto per rivelarsi azzeccato deve prevedere, ogni anno, un passetto in più e comunque culminare in tempi ragionevoli con la vittoria di qualche trofeo, compreso lo scudetto che sembra non solleticarti più di tanto.