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_Alex_

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Tutti i contenuti di _Alex_

  1. _Alex_

    Ufficiale: Weah all'Olympique Marsiglia

    Stai facendo un minestrone tra i 14 di riscatto che hanno condizioni facili ed i 4 di bonus di cui parliamo noi e di cui non ci è dato sapere le condizioni. Ti posso assicurare che quei 4 non sono legati al riscatto.
  2. _Alex_

    Ufficiale: Weah all'Olympique Marsiglia

    I bonus possono essere facili o difficili non è questione di essere "professionisti dei numeri e dei contratti"
  3. _Alex_

    Ufficiale: Weah all'Olympique Marsiglia

    Questo non è vero. Ad esempio dei 10 milioni di bonus di Vlahovic dopo 3 anni e mezzo ne sono scattati solo 3.
  4. La quarta riserva del P.S.G.
  5. Mbangula e Weah sono/erano due giocatori con ingaggio basso e peso a bilancio quasi nullo. Anche Giuntoli li avrebbe venduti facilmente, come ha ampiamente dimostrato l'anno scorso vendendo 3/4 della next gen Il problema è vendere i giocatori con ingaggio medio/alto e con residuo a bilancio alto. Ad oggi questi sono ancora tutti qui.
  6. _Alex_

    Ufficiale: Weah all'Olympique Marsiglia

    Saremo la prima squadra a giocare col 5-2-2-1
  7. Secondo me finora è uno dei 3 migliori acquisti di questa sessione di mercato.
  8. Quando vedete queste notizie con "nessuna offerta" sono imbeccate (a pagamento) dei procuratori del giocatore. Non c'è nulla in ballo.
  9. _Alex_

    Ufficiale: Weah all'Olympique Marsiglia

    Bene dai, alla fine Comolli ha ottenuto ciò che voleva. Ciao Tim. Buona fortuna!
  10. _Alex_

    ComoTV - calcio internazionale gratuito

    Io scopro ora dell'esistenza di ComoTV
  11. Molto meno dici? Diritti tv 2024/25 Monza 25.3 milioni Venezia 26.1 milioni Empoli 27.5 milioni Parma 28.5 milioni Lecce 32.2 milioni Queste sono le ultime 5 della classifica. Chi glielo fa fare a queste di investire grossi capitali (relativamente parlando alle loro realtà) per mantenere la categoria, quando possono incassarne comunque 20 dal paracadute in serie B e riprovare poi a salire l'anno successivo? Il Venezia che in piena lotta salvezza vende Pohjanpalo a gennaio suicidandosi per te è un caso?
  12. In che senso? Il paracadute esiste. 60 milioni ogni anno stanziati per le retrocesse, se vuoi sapere di quanto si parla.
  13. Thiaw quello che si è fatto saltare come un birillo da Kean? Proprio lui?
  14. Exor detiene il 65% delle azioni e più del 70% delle azioni con diritto di voto. Ha di gran lunga la maggioranza assoluta. L'unico modo per acquistare la Juventus è convincere Elkann. Il resto sono chiacchiere.
  15. Credo che il punto sia proprio incentivare adeguamenti contrattuali e/o nuovi acquisti in caso di promozione, senza il timore di non saper come fare a pagare gli ingaggi in caso di retrocessione. Sono anni che almeno 2 piccole su 3, appena centrano la promozione, fanno campagne di indebolimento per tornare subito in B (e gustarsi il "paracadute" in tranquillità). Situazione che ha quasi del paradossale.
  16. E’ scontro tra la Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa) e Deloitte (multinazionale britannica di servizi di consulenza e revisione) sul bilancio della Juventus chiuso al 30 giugno 2022. Si tratta di un esercizio sul quale ha indagato la Procura di Roma, separato dall’inchiesta Prisma su plusvalenze e manovre stipendi, che invece portò a sanzioni sportive per i bianconeri. Nell’ambito di questa indagine, Deloitte – lo scorso 19 giugno – è stata multata dalla Consob, che contestava alla società «la violazione del Principio di Revisione Internazionale ISA (Italia) n. 700 “Formazione del giudizio e relazione sul bilancio”, paragrafi 12, 13 e 14», come emerge da documenti consultati da Calcio e Finanza. Un principio che chiede al revisore di verificare che il bilancio venga redatto seguendo le regole corrette, utilizzando i principi contabili adatti e fornendo un’immagine fedele della realtà aziendale. Il mancato rispetto di questo principio (secondo Consob) è costato a Deloitte una multa di 30mila euro e al revisore incaricato una sanzione da 10mila euro. Nella decisione della Commissione nazionale per le società e la borsa sono stati presi in considerazione diversi elementi. La violazione commessa durante la revisione è stata ritenuta grave, perché a proposito dei «bilanci d’esercizio e consolidato al 30 giugno 2022 di Juventus Football Club S.p.A. è risultata inidonea a presidiarne l’affidabilità e la veridicità. Anche se si tratta formalmente di un’irregolarità, la sua potenziale pericolosità per gli interessi pubblici la rende comunque significativa e non trascurabile». La responsabilità – sottolinea ancora la Consob nella decisione – è attribuita alla società di revisione e al revisore incaricato, ma a titolo di colpa lieve, quindi senza dolo o intenzionalità. Inoltre, non sono emerse conseguenze sistemiche da queste irregolarità (cioè danni estesi o ripercussioni sull’intero sistema finanziario), né risultano misure correttive adottate dopo i fatti per evitare che si ripetano. Deloitte aveva 30 giorni di tempo rispetto alla data della notifica della sanzione per presentare un ricorso contro il provvedimento. Per questo motivo, lo scorso 30 luglio (la pubblicazione della sentenza è arrivata il 2 luglio) la multinazionale ha deciso di ricorrere alla Corte d’Appello. Fonte: Calcio&Finanza
  17. Certo. Però furono rimborsati al valore di allora 2016 (circa 77 milioni di dollari totali). Ora che l'hacker si è fatto prendere ed è stato condannato a 5 anni di carcere (ha iniziato a spenderli e l'hanno subito preso per riciclaggio), è notizia di qualche mese fa che bitfinex riceverà quasi tutto ciò che fu rubato, che però ora vale circa 9 miliardi di dollari.
  18. Sono riusciti a levare il passamontagna a Douglas Luiz!
  19. Credo che l'utente abbia condiviso la sua esperienza perché bitfinex e Tether sono state fondate e gestite dalle stesse persone.
  20. La Cina ha condannato nella giornata odierna due ex dirigenti della sua Federazione calcistica a oltre dieci anni di reclusione e a pesanti ammende per corruzione, nell’ambito di una lunga indagine anticorruzione. Lo riporta l’agenzia di stampa France-Presse. Liu Jun, ex presidente della Chinese Super League, è stato condannato a 11 anni di carcere e a una multa di 1,1 milioni di yuan (132.000 euro) da un tribunale della provincia centrale dello Hubei. Wang Xiaoping, ex responsabile della commissione disciplinare della Federazione calcistica cinese, è stato condannato a 10 anni e mezzo di carcere e a un’ammenda di 700.000 yuan (84.000 euro) da un altro tribunale della stessa provincia. In passato Liu è stato presidente dell’ormai scomparso Jiangsu Suning ed è stato nominato amministratore delegato ad interim dell’Inter nel 2016 (in sostituzione di Bolingbroke), subito dopo che il club era stato acquistato dal gruppo Suning. Entrambi i dirigenti sono accusati di aver accettato tangenti, anche se i comunicati dei tribunali non forniscono dettagli sulle accuse specifiche a loro carico. Le condanne fanno seguito a due indagini separate avviate circa due anni fa. Il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato una vasta campagna contro la corruzione sin dal suo arrivo al potere, circa dieci anni fa. Campagna che, secondo i suoi detrattori, gli consente anche di eliminare potenziali rivali politici. Questa offensiva ha coinvolto diverse figure di primo piano impegnate nella ristrutturazione della nuova nazionale maschile di calcio. A dicembre, le autorità hanno condannato a 20 anni di carcere Li Tie, ex commissario tecnico della nazionale maschile, per corruzione. Fonte: Calcio&Finanza
  21. Tra le tante “battaglie” calcistiche giunte di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione europea negli ultimi anni (dalla Superlega alla rescissione del contratto dei calciatori anche senza giusta causa), ce n’è un’altra che ha trovato soluzione proprio oggi. Uno scontro che riguarda il ruolo del TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), che l’organismo giurisdizionale dell’Ue ha di fatto depotenziato con una sentenza pubblicata nella giornata odierna. Nel settore del calcio, come in molti altri sport, la devoluzione delle controversie all’arbitrato non è generalmente liberamente accettata, bensì imposta unilateralmente agli atleti e ai club da associazioni internazionali, come la FIFA. In tali circostanze, «è essenziale che il ricorso all’arbitrato non pregiudichi i diritti e le libertà garantiti dal diritto fondamentale dell’Unione europea agli atleti, ai club e, più in generale, a qualsiasi altra persona che eserciti uno sport professionistico o svolga un’attività economica legata a tale sport». Per tali motivi, la Corte di Giustizia ha stabilito oggi che i giudici nazionali devono avere il potere di effettuare, su richiesta degli interessati o d’ufficio, un controllo giurisdizionale approfondito per verificare se i lodi arbitrali pronunciati dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) siano compatibili con il diritto comunitario. Se la legislazione nazionale o le norme di un’associazione sportiva impediscono ai giudici nazionali di esercitare tale potere, questi ultimi sono tenuti a disapplicare tale legislazione o tali norme. Il caso da cui origina questa sentenza nasce nel 2015, quando un club belga, il Royal Football Club Seraing (RFC Seraing), ha concluso accordi di finanziamento con la società maltese Doyen Sports; tali accordi prevedevano la cessione a questa società di una parte dei diritti economici relativi ad alcuni giocatori del RFC Seraing. Ritenendo che tale tipo di contratto violasse il divieto di detenzione dei diritti economici dei giocatori da parte di terzi (le cosiddette TPO), la FIFA ha inflitto al club diverse sanzioni, tra cui il divieto di tesserare nuovi giocatori per diversi periodi e una sanzione pecuniaria. Tali sanzioni sono state confermate dal TAS, che è l’organismo mondiale per la risoluzione delle controversie in ambito sportivo, e successivamente dal Tribunale federale svizzero. Contestando la compatibilità delle norme FIFA con il diritto dell’Unione, il RFC Seraing ha successivamente adito i giudici belgi. Il tribunale di primo grado e la corte d’appello hanno ritenuto che il lodo del TAS fosse definitivo e dotato di autorità di cosa giudicata e, di conseguenza, che non potessero riesaminare la questione della compatibilità. Investita della causa, la Corte di Cassazione belga ha deciso di sottoporre una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Ue. Essa ha chiesto, in sostanza, se, alla luce del diritto dell’Unione, ai giudici nazionali possa essere impedito, in virtù del principio dell’autorità di cosa giudicata, di riesaminare un lodo arbitrale pronunciato dal TAS e confermato dal Tribunale federale svizzero, ossia un giudice di un paese terzo che non ha la possibilità di rivolgersi alla Corte di Giustizia con una domanda di pronuncia pregiudiziale. La Corte di Giustizia ritiene che «le norme nazionali che attribuiscono all’autorità di cosa giudicata una tale portata siano contrarie al diritto dell’Unione. L’applicazione di norme di questo tipo priva infatti gli individui della possibilità di ottenere, dai giudici degli Stati membri, un controllo giurisdizionale effettivo su tali lodi arbitrali». Più in particolare, la Corte ha ricordato, innanzitutto, che il ricorso all’arbitrato da parte degli individui è in linea di principio possibile, aggiungendo tuttavia che, se tale arbitrato deve essere attuato nell’Unione europea, occorre garantire che sia compatibile con l’architettura giurisdizionale dell’Unione e coerente con l’ordinamento comunitario. Successivamente, la Corte ha rilevato che, nel caso di specie, il lodo del TAS è stato pronunciato in base a un meccanismo arbitrale imposto unilateralmente da un’associazione sportiva internazionale (la FIFA), come spesso avviene nelle controversie in ambito sportivo. Per tale motivo, la Corte ha stabilito che, «al fine di garantire una tutela giurisdizionale effettiva agli atleti, ai club e agli altri soggetti che potrebbero essere interessati in quanto svolgono un’attività economica legata allo sport all’interno dell’Unione, i lodi pronunciati dal TAS devono poter essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. Tale controllo, pur potendo legittimamente essere limitato per tener conto delle specificità dell’arbitrato, deve comunque permettere agli individui di ottenere una verifica approfondita della compatibilità di tali lodi con i principi e le disposizioni dell’ordinamento dell’Unione. Deve inoltre essere possibile ottenere misure provvisorie e sottoporre una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia». «Infine, quando è in gioco una violazione delle norme in materia di concorrenza o della libertà di circolazione, gli interessati devono poter chiedere ai giudici non solo di constatare l’esistenza della violazione e di condannare al risarcimento dei danni subiti, ma anche di porre fine alla condotta che costituisce tale violazione», ha concluso la Corte. La Corte ha aggiunto inoltre che un giudice nazionale è tenuto a disapplicare d’ufficio qualsiasi normativa nazionale o regola di un’associazione sportiva che ostacoli una tutela giurisdizionale effettiva nei confronti degli individui. Fonte: Calcio&Finanza
  22. Aggiungerei che Leoni è destro, mentre a noi serve un mancino. Sul centrodestra abbiamo Bremer, Gatti e Kalulu, sulla sinistra Kelly e Cabal.
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