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Ragazzi vi state ancora chiedendo perché non ne parla nessuno? Qui stiamo scalando un Everest e nessuno se lo sarebbe aspettato. La notizia si sta diffondendo. Continuiamo a segnalarlo a conoscenti e amici, anche di altre squadre. Questa è una battaglia per un calcio migliore e tutti dovrebbero essere d'accordo.
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E' una buona idea, si può partire dal collage di comunicati a cui aggiungere un titolo (propongo "Non è più uno sport") e gli hashtag relativi. Ma per chi ha un'attività non penso voglia schierarsi così tanto nei confronti di altri clienti, quindi non credo si possa appiccicare fuori. Ma distribuirlo sicuramente sì.
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Ma anche tu, i biglietti sono in vendita da settimane, molto prima della protesta. Va visto se 1. poi si presentano tutti allo stadio 2. Cosa succede nelle prossime settimane. Non usare il termine disastro, non possiamo credere che tutti marcino compatti subito. Un passo alla volta, dobbiamo ancora consolidarci e far conoscere la protesta al di fuori del web. Poi una nota tattica: se ti dicono che non ne sanno niente, digli che siamo tantissimi e se ne accorgeranno quando rifaranno il contratto TV. I numeri sono in crescita.
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Distruggere chi ci vuole uccidere è il mezzo che stiamo adottando. Ma distruggere è un termine troppo forte, stiamo facendo una cosa legittima. Ma abbiamo anche delle proposte a medio termine legate alla revisione del sistema calcistico italiano. Alle quali credo molte altre tifoserie dovrebbero aderire, perché altrimenti il calcio italiano è destinato all'estinzione.
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Lo scopo della protesta è la riforma del sistema calcistico italiano nell'ottica di una maggior trasparenza e equanimità. In particolare riguardo la revisione della Legge Melandri e la riforma della giustizia sportiva. Riporto il commento dell'utente @Joiabi che ha ben focalizzato la questione (è anche in primo post): 1) una revisione profonda della legge Melandri e delle regole per la ripartizione dei diritti TV. La solidarietà non può portare la Juve a finanziare il resto della serie A con 200 milioni all'anno. La solidarietà si fa con la fiscalità generale, togliendo in proporzione ai guadagni, con aliqutoe magari progressive ma ragionevoli. Numeri alla mano, la Juve con più tifosi incassa di diritti TV meno di inter e Milan. Questo è inaccettabile. Se la Juve avesse avuto 200 milioni all'anno di maggiori ricavi a quest'ora poteva comprare Mbappè pagandolo in contanti, altro che plusvalenze. 2) la riforma della giustizia sportiva. E qui, l'intervento del ministro dello sport mi fa ben sperare. Non si possono mettere società che fatturano centinaia di milioni di euro in mano a 4 giudici selezionati chissà come, magari presi direttamente dal CdA dell'inter. La giustizia sportiva dovrebbe poter comminare ammende massime di 100.000 euro e squalifiche per un massimo di 5 giornate. Tutto il resto vada al giudice ordinario. Una radiazione, i punti di penalizzazione, la serie B sono cose troppo importanti per essere decise da quattro amici al bar davanti a un bicchiere di vino (o magari pure una bottiglia).
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Non ha detto niente di che, ed era ancora alla Juve quando è stato ascoltato. Non cadete nelle letture di parte dei giornalai. In ogni caso queste informazioni non avranno effetto sul ricorso al Coni perché semmai sono rilevanti per il processo penale. Ad oggi dobbiamo concentrarci sullo scempio della penalizzazione fatta in barba al giusto processo
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Dal mio punto di vista siamo in guerra e una guerra non si fa pensando di avere sempre la pancia piena e i piedi al caldo. Dovrò rinunciare a vedere le partite per mandare un segnale? Rinuncerò a vedere le partite. Per me è una questione di principio, dobbiamo essere in grado di guidare un cambiamento di sistema.