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SuperEagle

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  1. Ho notato, addirittura si è mossa già la tifoseria organizzata. Mi chiedevo se ci fosse stato qualche episodio particolare scatenante. Anche Conte era antipatico a pelle a Napoli, ma nessuno si è sognato di contestarne l’arrivo, anzi.
  2. Bella presa, l’allenatore che avrei voluto per il Napoli per i prossimi anni, forse anche a preferenza dello stesso Conte.
  3. SuperEagle

    Sondaggio: conferma di Tudor, sì o no?

    287-287, ammazza che equilibrio……se posso dire la mia, meglio impostare oggi un percorso per il futuro, che buttarsi a capofitto sul primo che passa.
  4. SuperEagle

    (SportMediaset) Allegri è il nuovo allenatore del Milan

    Allegri è un “passista”, in campionato non potrà che fare bene. Senza le coppe, poi. Si va da 75 punti a salire per il Milan 2026, ma proprio easy.
  5. Fu una tragedia per l’intero paese: morirono 39 italiani, prima ancora di 39 juventini (con anzi tra loro anche degli interisti, per alcune fonti). É un giorno di lutto e tristezza per tutti quanti.
  6. @Icarius ,per riprendere una discussione oramai cancellata…..nessuna antipatia. “De coccio” è un’espressione colorita per sottolineare che hai molto spesso battuto in maniera insistita sulla tesi per la quale a Napoli si possa vincere solo per allineamenti astrali, a mo’ di Leicester (cit.), laddove il Napoli credo sia la squadra che negli ultimi 10 (15?) anni ha totalizzato più punti complessivi in campionato, dopo la Juventus. Pertanto, in maniera assolutamente lineare (e direi anche prevedibile), una volta esauritosi il ciclo juventino (tutto ha un inizio e una fine, nella vita), il Napoli ha trovato spazio per prendersi qualche soddisfazione, così come Inter e Milan. Quest’ultimo scudetto, tra l’altro, se l’è preso con molti rischi economici, dopo un’annata tragicomica. Viceversa, da parte mia, non ho mai detto né pensato che il Napoli avrebbe aperto un ciclo di vittorie……so bene che ogni anno (vivaddio) é diverso dal precedente e si riparte tutti da zero: le motivazioni, le alchimie di spogliatoio, gli infortuni, i cammini nelle coppe possono fare la differenza……..la palla di vetro non ce l’ha nessuno. Dici che non ti strappi le vesti per Conte……io stesso avrei visto molto bene Allegri sulla panchina del Napoli e non sono sicurissimo sull’impatto di Conte nel lungo periodo, né sul rendimento europeo (vero “pallino” di De Laurentiis). Però, proprio perché “il tempo è galantuomo”, rammento l’incredulità generale dello scorso anno alla notizia di Conte al Napoli, giustificata (a sentire, e leggere, molti) dal fatto che nessuno lo avesse realmente voluto, che non aveva niente da perdere, e così via. Questa permanenza, non scontata (per usare un eufemismo), ha tutto un altro sapore, a prescindere da quelli che saranno i risultati tecnici. Perché Conte avrebbe tranquillamente potuto affrontare altre sfide stuzzicanti con Juve, Roma, Milan, ma (a quanto pare, ore 23.00 del 29 maggio) ha scelto di restare. É una serata di enorme soddisfazione per tutti i tifosi del Napoli più che altro per il significato “politico” di quanto accaduto, a prescindere dal lato tecnico (io stesso nutro seri dubbi, se si parla - ovviamente - di bissare lo scudetto o di fare strada in Europa).
  7. Ma nei forum l’età media, notoriamente, è ormai piuttosto alta……io e l’altro utente stiamo solo spiegando che il clima STA CAMBIANDO, di certo non possiamo affermare ciò che non esiste, o che volano gli unicorni. A questo punto chiudo sull’argomento, sia per non andare OT, sia per il fatto che se i concetti non li si vuol capire, o se si vuol solo “rilanciare” per fare polemica,, quello non è il mio terreno.
  8. Ma, a sua volta, era la goccia che faceva traboccare un vaso ricolmo da anni. Oggi nessun under-20 napoletano è in fissa con Pjanic e Orsato, il clima è molto diverso, e lo stesso Conte - simbolo della juventinità come non so chi altri - é stato immediatamente accolto a braccia aperte. É come voler paragonare l’atteggiamento verso i neri di settantenni e ventenni, é chiaro che tra i primi sarà più facile trovare razzismo ed intolleranza, perché hanno vissuto in una determinata epoca storica. Ma poi, per definizione, se si vince tutte le teorie vittimistiche e dí complotto tendono a scemare. Vincere di un punto un campionato contro una squadra protettissima come l’Inter “bonifica” la mentalità di un ambiente in maniera clamorosa.
  9. Al Napoli c’è l’AD Andrea Chiavelli che è una garanzia, vero artefice dei successi di questi anni. Altro che Giuntoli e mazzamma varia.
  10. In realtà, appena due anni fa, Aurelio si trovò con il cerino in mano perché pensava che, dopo lo scudetto, ci sarebbe stata la fila per venire ad allenare il Napoli. Fu costretto a prendere uno esonerato in Arabia. Ora ha capito che non sono i risultati sportivi (specie quelli “interni”), ma questo tipo di operazioni che fanno crescere l’appeal di un club. A prescindere dall’apporto tecnico che, come tutti sappiamo, non potrà rivelarsi quello dei giorni migliori.
  11. Il grande paradosso delle varie Champions e superleghe é che le vogliono strutturare come dei maxi-campionati, lunghissimi e faticosi, per poi farle decidere da una finale secca. Invece, per i campionati nazionali (nei quali sarebbero manna dal cielo, dato che il più delle volte si riducono già in primavera a duelli, quando va bene), si fa fatica culturalmente ad introdurre i playoff, perché altrimenti falserebbero i reali valori (?).
  12. Come nei porno, in pratica…. 😅
  13. Ma se ci pensate, a Lecce festeggiano di continuo. Ora salvezze strappate con i denti, ora promozioni dalla B. Stanno meglio dei tifosi del Torino……😀
  14. Ho sentito più di un romanista felice per la mancata qualificazione in Champions, in quanto l’Europa League è alla portata e si può vincere. Rendiamoci conto. A ragionare così, dato che la Conference è facilissima, la lotta più aspra dovrebbe riguardare il sesto posto……
  15. Ineccepibile. Fermo restando che, un tempo, tutte e tre le coppe europee avevano dignità e valore tecnico. Purtroppo il calcio di oggi è drogato di trofei, premiazioni, coriandoli, e il tifoso vuole sempre e comunque “aumentare la contabilità” dei trofei; salvo poi accorgersi (vedi Milan) che una Supercoppa (che, peraltro, neanche avrebbe dovuto disputare) non salva una stagione, o (vedi Roma) che alzare una Conference League serve a poco, se manchi la Champions da ere geologiche.
  16. In estrema sintesi. Motivi sportivi (risale a giusto 50 anni fa la rete del “core ‘ngrato” Altafini, poi la Juve era la squadra da battere ai tempi del primo Maradona) e sociali (molti figli degli emigrati verso Torino, a lavorare da Agnelli, diventavano juventini), il derby in Uefa, la Supercoppa del 1990…..poi un periodo di quiete, il declino del Napoli e la città che inizia a proliferare di interisti e juventini nati nella seconda metà degli anni ‘90, Napoli improvvisamente piena di ragazzini con le maglie di Ronaldinho, Del Piero, Vieri…..il ritorno in A, con tutte le speranze di vittoria frustrate dalla stessa squadra a fine anni ‘10…..l’inizio dell’era social, degli odiatori di professione, dei giornalisti-tifosi che fomentano…..l’apice del delirio con la cessione di Higuain, poi una lenta mareggiata fino ai giorni d’oggi, con il Napoli che vince due scudetti senza battagliare con la Juve, le nuove generazioni che girano in città con le maglie azzurre, e si rientra nei ranghi di una rivalità sentita, ma molto meno calcata. Perché scambiarsi le vittorie aiuta ad accettare anche meglio le sconfitte, ci si abitua a vincere e perdere, e una tifoseria matura (mentre c’è chi regredisce, come quella viola…..oramai quello stadio è veramente tossico e pieno di veleno verso tutti).
  17. Anche se non ci crederai mai, anche a Napoli questa flessione juventina crea un pizzico di insoddisfazione, perché sarebbe bello tornare a disputarsi traguardi importanti spalla a spalla come nel 2018, e non i quarti posti come nel 2021. Contro l’Inter ha meno sapore, il vero sentimento di rivalità (prima era addirittura ossessione, ora si è piuttosto calmierata) é con la Juve.
  18. Fin da bambini abbiamo sentito dire da chiunque che le squadre forti si allestiscono a partire dal centrocampo. Per questo considero ancora oggi una follia quanto fece la Juve all’epoca, ossia prendere Ronaldo e contemporaneamente depauperare il livello tecnico del centrocampo anno dopo anno, fino a giungere a picchi di mediocrità inconcepibili.
  19. Non è certo Lamine Yamal, ossia non è un acquisto con il quale oggi ipotechi il campionato. Ma fa parte del nuovo corso di De Laurentiis, che ha capito che l’abitudine alla vittoria aiuta a vincere. Alla fine, i Mertens e gli Insigne erano bellini a vedersi, ma i Lukaku e ì McTominay portano a vincere.
  20. Sarebbe come dire che la Juve ha vinto 9 scudetti complice la sparizione delle milanesi. Vero, ma solo in parte. Perché per esserci, c’erano. Quanto a Napoli, non so quanti di voi parlino per sentito dire, o dopo aver visto “Gomorra” in tv. La città è in netta rinascita ed in hype già da un bel po’ di anni, tracima letteralmente di turisti (che vengono qui ANCHE attirati dai successi sportivi e dall’onda lunga del decesso/venerazione di Maradona), sarà capitale europea dello sport nel 2026 (anno - by the way - del centenario del Napoli, che sarà festeggiato con lo scudetto sul petto). Coppa America qui nel 2027, De Bruyne (non uno qualunque) che sta per scegliere il Napoli ANCHE per Napoli…….chi continua a pensare che sia una realtà depressa o poco appetibile (Benitez, Ancelotti, Spalletti e Conte non sono bastati, evidentemente) é del tutto sconnesso dalla realtà, o ragiona per stereotipi.
  21. Certo. E sta accadendo proprio quello che hai scritto sopra.
  22. Vado controcorrente: proprio perché il Brasile versa in stato comatoso, ecco che diventa estremamente importante per il suo popolo sognare (e, eventualmente, vincere) attraverso il calcio. Soldi santi e benedetti, quelli dati ad Ancelotti (peraltro, non tolti dalle tasche dei brasiliani), e qualsiasi brasiliano confermerebbe.
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