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Rick Sanchez

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Su Rick Sanchez

  • Titolo utente
    Capitano
  • Compleanno 18/10/2002

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  • Squadra
    Juventus
  • Sesso
    Uomo
  • Provenienza
    Benevento

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  1. Un Boey in prestito fino a Giugno e poi Palestra non sarebbe male, come esterno di destra. Secondo me poi dovremmo puntare ad un sostituto per Yıldız (un Minamino per dire). A centrocampo secondo me si imporrà Koopmeiners accanto a Locatelli, ma è solo una mia opinione. Di Gregorio Kalulu - Bremer - Kelly Kennie - Loca - Koop - Cambiaso Chico - Openda - Yıldız Perin Gatti - Rugani - Cabal Boey - Miretti - Thuram - Kostić Zhegrova - David - xxxxxx
  2. Perdonami, ma non sto capendo.... pensavo di essermi espresso a tal riguardo qualche post fa. Lo ribadisco: io non credo che lui intendesse dire "ci sono giocatori nati a Gennaio ed altri a Dicembre, ecco io non li prendo se non sono nati dopo il sesto mese dell'anno" quanto più "ci sono giocatori nati a Gennaio ed altri a Dicembre; quelli forti di Gennaio son tutti presi, ma aspetta, quelli di Dicembre sembrano ugualmente promettenti eppure sono in pochi a preoccuparsene. Siccome ho basse risorse economiche mi conviene riservarle ad analisi approfondite su quelli nati nel secondo semestre, lì dove identifico una falla valutativa tra potenziale e prezzo del bene; quantomeno finché il mercato lo permette". Insomma, è un processo COMUNQUE basato sul "minimizzare la spesa per il massimo guadagno". Che è esattamente l'idea che aveva di noi Elkann quando lo ha piazzato lì. E lui si è "markettato" riportando l'esempio di quanto fatto a Tolosa, per dire al pubblico: "badate bene che non voglio essere un ottuso, sono ossessionato dall'industria e se qua trovo una falla cerco di consumarla prima che arrivino gli altri". Poi è chiaro che se invece avessi 1mld da spendere ogni anno le cose cambierebbero. Proprio perché trattasi di circostanze favorevoli o sfavorevoli: le stesse circostanze che hanno portato molte squadre giovanili a svalutare i nati nel secondo semestre a favore delle "vittorie", con lo scopo di mantenere il proprio stipendio. Ottusità dirigenziale neanche dei singoli appunto, ma dell'ambiente.
  3. Non è mai vero, ecco. È un concetto un po' vecchiotto dire che tanto "un'azienda è un'azienda". Il calcio nel modello attuale è un business che non produrrà MAI soldi. La nostra forza è quella mediatica, politica, sociale. Ergo, hai una certa importanza nelle mani di una Exor (non produci utili - impegno sommario di pura natura storica ed emotiva), di un fondo americano (lo prendo in cattive condizioni, metto manager per sistemare i conti e sopravvivere di player trading e provo a rivendere la baracca), di uno sceicco (espressione politica personale, dimostrazione di forza, rainbow-washing, passepartout per entrare in stanze dove ci sono altri personaggi politici della mia levatura utilizzando il calcio come trampolino per progetti ben più remunerativi), di un Tether (diversificazione e marketing puro; associazione della propria immagine al fenomeno sociale per eccellenza del sudamerica, ovvero quel principale bacino di utenti per il mio prodotto che necessito di cementificare attraverso sponsorizzate con giocatori di calcio -idoli delle folle-).
  4. Certo che è marketing personale. Cosa c'è di sbagliato nel farsi un attimo ascoltare in un ambiente, quello dei giornalisti italiani (e non solo), dove vieni sputato addosso già a partire dal fatto che sei francese? Oh lo puoi leggere stesso qui dentro eh. Se poi lui davvero sia riuscito ad individuare una falla ancora aperta nel sistema di valutazione dei giovani calciatori al Tolosa sfruttandolo come vantaggio competitivo non lo so, ma NON è per forza in contrapposizione col fatto che il concetto sia "arcinoto": magari ai massimi livelli (il contesto) non si guardava già più all'età come fattore limitante, mentre in certi ambienti dove cercava attivamente ragazzini sì.
  5. La considerazione sui tiri da fuori si potrebbe benissimo fare anche per gente come Guardiola, voglio dire. E non è solo per la scelta finale, il "tiro da fuori sì/no" bensì per il sistema di scelte che ti conduce a quella soluzione offensiva e tutto ciò che implica (in che sistema di gioco ti presenti? Possesso palla? Puoi permetterti di rischiare il contropiede?). Ma tutto questo è semplicemente trasposizione in forma scritta di cose già risapute: ma quando, per esempio, importanti finali di coppa sono state risolte da "tiri da fuori"? Ovviamente poche volte perché è una soluzione che dipende dal contesto. Soluzione che comunque, in ultima analisi, dipende dal giocatore; il quale si prende il rischio di essere un genio o un crètino. Ma vogliamo dubitare del fatto che potremmo perderci un potenziale fenomeno perché i dati suggeriscono che è uno che "tira da fuori" ("conclusioni poco centrate")? Oppure più probabile è che il concetto del tiro da fuori fosse per dare un'opinione basata sul contesto di come una data squadra deve essere tatticamente indirizzata per massimizzare le possibilità di vittoria finale? Il che, ripeto, è lo stesso che fa il dogmatico Guardiola portandolo ai massimi livelli e vincendo campionati su campionati in Inghilterra. Io non penso che gente del settore che stia lì da anni e soprattutto che lavora su basi scientifiche non possa capirlo, anche questo è equilibrio del mercato. Magari sono un inguaribile ottimista ma non ce l'ho questa presunzione. Che poi non sia il migliore sulla piazza ci sto, altrimenti non stava qui ma al Manchester City. Ma tu in particolare non hai semplicemente contestato l'uso dei dati da parte di Comolli; in certi tuoi interventi hai proprio tentato di ridicolizzarlo sul concetto espresso di RAE lasciando trasparire che da tua sommaria analisi significasse che Comolli si basasse sulla data di nascita per scegliere un giocatore e non che, piuttosto, in un dato ambiente avesse trovato una falla buttandocisi nella speranza di trovare talento a basso prezzo lì dove altri lo avevano trascurato per un fattore socio-culturale. Sull'ultima domanda: non lo so, penso lui in prima persona affidandosi a terzi per creare un nostro sistema. Ma mesi fa, verso Settembre, suggerii che mancasse una figura (o proprio una sezione aziendale) di questo calibro in società. Penso sinceramente arriverà, come è arrivato l'esperto (di dati) per il settore fitness e performance.
  6. Guarda, a me le parole di Comolli mi sembravano puramente un esempio di quello che ha fatto A TOLOSA. Non ha parlato di Arsenal, non ha parlato di Fenerbahçe, bensì di un ambiente circoscritto in situazioni circoscritte. Cioè, che il mercato si sposti verso un equilibrio sistemico è chiaro; Comolli ha solo fatto notare come lui ed i suoi collaboratori abbiano sfruttato una falla del sistema nata dal contesto socio-culturale che è il calcio per dire: "visto? A me che uno sia nato a Gennaio o a Dicembre non frega niente se ci vedo il potenziale". Cioè a me pare proprio l'opposto di quello che ho letto tra i tuoi interventi (e soprattutto quelli altrui...), voleva solo far notare, APPUNTO, che non si affida agli oroscopi (uno che legge solo paper scientifici, e su!) ma che se vede una falla, prima che si chiuda, ci si tuffa. Infatti, nella stessa intervista a cui tu stesso facevi riferimento, parla di "ossessione" che diventa vera e propria "paura" di rimanere indietro nell'industria. Nella stessa intervista, parla di massimizzare, con i dati, le probabilità di trovare il giocatore giusto per l'ambiente giusto, per l'allenatore giusto e con i compagni giusti. Oh, lo ha detto LUI proprio in quell'intervista! Basta prestare un po' di attenzione in più; poi nel tuo caso è SEMPRE un piacere il confronto perché si sente che ne sai, ma attenzione ai bias (anche ai miei in realtà, in un contesto in cui mi viene facile "accorpare" tutto il rumore di fondo tra tutti gli utenti che hanno scritto nelle ultime pagine).
  7. Non che io parlassi di un utente in particolare, notavo solo l'ambientino che qua dentro sembra una caccia alle streghe sulla base di informazioni storpiate e poste sul tentativo di ridicolizzare persone che campano di questo da tot anni.
  8. Stai provando a spiegare la logica ad un gruppo di persone assetate di umiliazioni in pubblica piazza per Comolli. Insomma, io apprezzo enormemente, ma con certe persone ci vuole giusto panem et circenses.
  9. E forse non l'hai seguito bene, uno dei pochissimi che sente lo spazio.
  10. Rick Sanchez

    Juventus - Roma 2-1, commenti post partita

    Sì ma io non ci posso ancora pensare sulla nostra panchina ci fosse Tudor, "per la garra" e "per la juventinità". Menomale c'è finalmente un allenatore va.
  11. Rick Sanchez

    [Live] Juventus - Roma 2-1

    Ma che catzo di problemi avete?
  12. Ha parlato pure l'immenso Gravina per questo episodio. Disadattati, debosciati morali che manipolano l'immagine lì dove manca la sostanza.
  13. Rick Sanchez

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    E che c'entra che possa farlo chiunque? Apparte che non è vero tra limitazioni morfologiche e burocratiche, TUTTAVIA la mia tesi (che resta) è "l'Atletico lo vendi a di più perché ti consente di fare più soldi". Lo stanno facendo ADESSO, non come potenzialità. Cioè è roba che venderanno, terreni da cui incasseranno. Soldi. Da cui, in una cessione fatta a regole di mercato, valgono (attualmente) più di noi. Poi posso benissimo sbagliarmi ma non ho ancora capito come possiamo valere più dell'Atletico o anche quanto loro, seguendo quale analisi finanziaria.
  14. Rick Sanchez

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Che ti posso dire... quel valore di mercato dato all'Atletico è legato al mercato IMMOBILIARE e non calcistico. Da cui la mia tesi che no, non valiamo quanto l'Atletico Madrid in quanto asset, come totale. Ma forse mi spiego male io.
  15. Rick Sanchez

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Questo sarebbe una svolta, certo. Ma abbiamo visto com'è andata l'ultima volta: non dico sia impossibile, ci mancherebbe altro, ma vogliamo scommettere sul fatto che avvenga a breve? E soprattutto un acquirente dovrebbe tenere conto di un fattore attualmente aleatore nella valutazione di un asset? Perché questo era il punto principale.
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