todienomore

Leggo inviti a Elkann a vendere. Va bene, che vendano. Non saprei all'estero, ma gli esempi di cosa è successo a Inter e Milan dopo che sono stati ceduti dalla famiglia proprietaria non sono proprio incoraggianti.

Io non ho capito bene cosa sia successo, ma le tensioni in una società ci sono sempre. All'Atalanta Sartori e Gasperini erano in conflitto continuo, ma finché ci sono stati entrambi hanno lavorato al massimo per il bene della società. Poi uno dei due sceglie di lasciare e va benissimo. L'importante è nel frattempo comportarsi da professionisti, e come diceva il mio vecchio capo "il professionista è quello che lavora al suo meglio anche quando non ne ha voglia".

Un po' di fortuna all'inizio con la gara che si è incamminata subito sul binario giusto per noi. Poi meritata.

Parafrasando Napoleone, la fortuna è dalla parte dell'esercito che ha più cannoni.

Non c'è dubbio che l'Atalanta sia molto più in forma e abbia un centrocampo superiore. Ma ricordando le finali in cui avremmo dovuto asfaltare l'Amburgo o il Borussia Dortmund, si può essere speranzosi.

In teoria, perché con la nuova formula sarà molto più difficile vincere la Champions. Non ci sarà più la botta di fortuna che hanno avuto i prescritti l'anno scorso, con tutti i migliori (ma proprio tutti) che si sono scannati dall'altra parte del tabellone. Ergo, servirà avere una squadra di prim'ordine, e quindi molto costosa. Non credo che Elkann abbia intenzione di sganciare le stesse cifre dell'emiro.

Il prossimo allenatore della Juve sarà Thiago Motta, a meno che il PSG lo chiami per provare l'ennesima volta l'assalto alla Champions. In tal caso, secondo me escludendo Conte, la scelta sarà fra Juric, Palladino o Gasperini.

Speriamo in domani, ma l'atmosfera è da smobilitazione. Soprattutto mentale.

Considerando le scadenze non basta un anno per fare un repulisti, ce ne vogliono almeno due.

Sono curioso del vedere se Djalo esista realmente e se sia davvero un calciatore.

Verissimo. Ho visto gente allo stadio che invece di guardare il campo seguiva la partita dallo schermo del cellulare mentre fraceva filmati di venti minuti.

A leggere i commenti sulle notizie di mercato, sembra che una decina dei nostri, fra i quali 5-6 titolari, se ne dovrebbero andare in quanto scarsi, non da Juve, non funzionali al nuovo allenatore eccetera. Va bene rinnovare e rinforzare la rosa, ma cambiare così tanto mi sembra assai difficile.

Grazie Stefano, solita miniera inesauribile di gemme storiche; nemmeno riesco a immaginare quale lavoro e passione ci vogliano per cercarle, estrarle e dare loro il taglio più adatto a farle brillare.

Dopo "giocheremo cinque competizioni la prossima stagione" mi sarei aspettato "... e quindi stiamo lavorando per rafforzare la squadra così da essere competitivi in tutte e cinque".

Ero rimasto che "il calcio è molto semplice", un po' di tempo fa. Mi è sfuggito qualcosa nel frattempo?

Giusto, grazie per la correzione. Ho fatto confusione coi nomi, Bedy Moratti non Milly.

Vari anni fa Milly Moratti era a un convegno sull'innovazione nei trasporti pubblici, e al rinfresco la sentii con le mie orecchie dire "Queste sono le cose su cui dovrebbe investire mio fratello! invece di buttare i soldi di famiglia in quella squadra del piffero". P.S. Non disse piffero.

Certamente coi Rabiot e i Locatelli non ci vinci una Champions e forse nemmeno lo scudetto. Però credo che meglio di questo girone di ritorno puoi farci.

Il fatto è che noi i Kroos e i Modric non ce li abbiamo e coi vincoli di bilancio non ce li avremo per parecchio tempo ancora. Bisogna quindi che l'allenatore sappia far fruttare i Rabiot e i Locatelli. Anche secondo me Gasperini saprebbe farlo, come ha dimostrato all'Atalanta. Ma non credo che verrà, chi glielo fa fare di muoversi da Bergamo dove ha la società e la città ai suoi piedi e ha appena avviato un nuovo ciclo? Sento che si parla di Gasperini al Napoli, ma fra lui e de Laurentiis ben presto uno sarebbe di troppo.

L'obiettivo è entrare in Champions? Se si entra da quinti, obiettivo raggiunto. È un fatto. Champions a parte, per la classifica non vedo la differenza fra arrivare terzi a -20 punti o quinti a -30.

Fino a un paio di mesi fa pensavo che avrebbe rinnovato per altri due-tre anni spalmandosi l'ingaggio. Ma ormai mi sembra chiaro che se ne andrà.

Per principio non credo alle dichiarazioni d'amore dei giocatori. Sono professionisti in un lavoro dove la carriera dura poco e basta un infortunio a troncartela per sempre, perciò devono massimizzare i guadagni finché possono. Magari si trovano bene in una certa squadra, dove l'allenatore, il gioco e i compagni li valorizzano; magari si trovano bene in una certa città; certamente sono disponibili a qualche rinuncia per un trofeo importante che li faccia ricordare. Ma fino a un certo punto.

Inutile stare qui a rimenare sempre le solite cose, a ripetere le solite frasi. La qualificazione in Champions c'è, a meno di drammi difficili da immaginare; adesso c'è la finale di Coppa Italia, giochiamocela e mettiamo fine a questa stagione difficile. Poi in estate vedremo.

Va anche detto che in buona parte di quegli anni le due milanesi e la Roma erano di fatto senza proprietà, o con proprietari distratti. Un campionato lo puoi vincere grazie a allenatore, un arbitro, un gruppetto di giocatori. Nove campionati li vinci (o li perdi) grazie a una società.

Del Piero non è Zazzaroni o Adani, le cui opinioni possiamo discutere ma a un certo punto chi se ne frega. È un campione storico della Juve, che un domani potrebbe avere un ruolo importante in società. Le sue parole pesano. È sacrosanto che per rispetto di chi deve decidere non si sbilanci, dica senza dire. Di ex giocatori importanti che sparano a zero a destra e sinistra sui media, direi che basta Cassano.