todienomore

Io ringrazio Conte per quello che ha fatto da noi, fino a che c'è stato; non gli darei il merito di tutti i 9 scudetti consecutivi, ma certamente il suo lavoro è stato importante anche per il dopo. Non lo ringrazio per niente per il modo isterico con il quale se n'è andato; che poi anni dopo sia andato all'Inter non m'importa: allenatori e giocatori sono professionisti, vanno dove li pagano e se sono persone serie si impegnano dappertutto. Non so se queste parole gli servano per preparare il ritorno; però una società deve prima di tutto badare a quello che succede in casa propria, se deve seguire tutte le dichiarazioni degli allenatori avversari non si finisce più.

In primo luogo, cambiare non è garanzia di migliorare. In secondo luogo, cambiare con chi? Non siamo una piccola sul fondo della classifica che chiama uno specialista della salvezza, come erano un tempo i Fascetti, i Castagner, i Mondonico, e gli chiede semplicemente di evitare la retrocessione poi dopo vediamo.

Non ne farei un caso di Stato, queste manovre ci sono sempre state. Le fanno tutte le squadre, in proporzione alla loro forza economica e all'abilità dei loro dirigenti.

Leggo di 70-80 milioni per Cambiaso. Quei soldi non li spenderebbe neanche il Moratti che nel 2000 pagò 30 miliardi di lire per Vampeta (uno dei grandi momenti di comicità della serie A). Però per 50 milioni un difensore si vende senza patemi. Cambiaso è un buon giocatore, ma mica stiamo parlando di Alphonso Davies.

Caspita... Un giocatore completo! Magari gli è perfino capitato di segnare di testa. Ma non voglio illudermi.

Abbiamo fatto nove finali di Champions. Più di noi solo Milan, Liverpool, Bayern, Real. In finale, abbiamo sempre perso quando eravamo sfavoriti, e almeno tre volte anche da super favoriti. Su tante edizioni e in così tanti anni, fortuna e sfortuna si bilanciano.

A 65 milioni, o anche 50 milioni, un difensore si vende.

Mi girano le scatole, perché i primi 8 posti erano alla portata

Leggo i soliti sospetti di doping. Non si dovrebbe accusare senza prove, e quando Zeman parlava dei muscoli di Vialli Vecchia Signora non c'era ancora, altrimenti mi sarebbe piaciuto leggere i commenti. Venendo ai fatti, l'Atalanta è penultima in serie A per chilometri percorsi in gara; meno di lei solo il Milan. Fra i 20 giocatori che fanno più chilometri in partita non c'è nemmeno un atalantino. Poi oggi l'antidoping è molto più sofisticato, in una squadra di calcio ci sono 25 atleti, non uno. Tenere nascosto un doping sistematico su decine di atleti per 8 anni è impossibile. Nemmeno i cinesi ci sono riusciti. Fossero altre squadre potrei anche immaginare complicità ad alto livello, ma l'Atalanta...

Sì, è una combinazione di tanti fattori che si incastrano al momento giusto. Anche il Parma di Scala vinse tre coppe Italia, una Coppa delle Coppe, due coppe UEFA quando era una competizione in certi anni più difficile della Coppa dei Campioni. Poi, andato via Scala e saltata in aria la Parmalat c'è stato il declino. Per ora la società Atalanta ha fatto tutto benissimo, complimenti; ma la prova si vedrà quando andrà via Gasperini.

Se uno zoccolo duro italiano vuol dire avere in squadra 4-5 titolari fissi italiani, io fra le squadre di vertice della serie A non ne vedo. Forse quelli che ci vanno più vicini siamo proprio noi, e poi un po' l'Inter.

Il Napoli a Bergamo ha dimostrato grande tenuta atletica, proprio contro una squadra specialista nello stroncarti correndo per 95 minuti. Questo ci deve preoccupare. Tuttavia almeno due dei gol napoletani con l'Atalanta sono arrivati grazie a sviste ed errati piazzamenti dei bergamaschi. Un pareggio sarebbe stato più giusto.

Se potessi prevedere il futuro, adesso avrei Verstappen che mi porta a scuola i figli e Bill Gates che gli fa ripetizioni di informatica. In estate erano tutti acquisti con un senso preciso, e mi piacerebbe ripescare un po' di commenti su Koopmeiners che sembrava stesse arrivando un mostro metà Modric e metà De Bruyne. Le cose sono andate diversamente? Pazienza, la bravura di un allenatore e di una società si misurano nell'affrontare le cose non previste.

In tempo di carestia ogni pertugio è galleria.

Beh, di Marcelo, Roberto Carlos, Carvajal, Lahm e Dani Alves il pur bravo Cambiaso può giusto tenere il poster in camera. Poi magari diventerà ancora più forte, glielo auguro. Anche Theo Hernandez per adesso è di un'altra categoria rispetto al nostro ragazzo. Dispiace perderlo, ma nella Juve di oggi il primo protagonista del mercato è il bilancio.

Platini quei gol ce li aveva, ma ancora non riesco a credere alla rete di Laudrup. Oggi, il 100% degli attaccanti si sarebbe buttato a terra dopo che il portiere gli aveva trattenuto i piedi, sicuri del rigore. Invece lui incespicò un attimo, proseguì e tirò negli ultimi 20 cm di campo prima che la palla uscisse. Tutti i suoi compagni dicevano che Laudrup era un mostro di tecnica e capace di fare cose strepitose. C'è però la sensazione che invece il grande pubblico non l'abbia apprezzato come meritava.

Io infatti farei tutti biennali, quadriennali o più solo per campioni evidenti.

Peccato

Forse Koopmeiners non vale 60 milioni, ma dire che è una pippa mi sembra sbagliato. All'Atalanta era ottimo e ha fatto grandi partite, e mi sembra che il campionato fosse lo stesso, le squadre avversarie pure e in Europa abbia incrociato ottimamente più di una big.

L'aggiotaggio implica condotte fraudolente, il non voler investire più in una società è perfettamente legittimo. Se Elkann se ne fregasse della Juve, avrebbe potuto tranquillamente venderla in questi anni invece di iniettarci 900 milioni di euro. Poi certo, aveva anche i suoi interessi: la Juve è comunque la prima squadra d'Italia e appartiene alla famiglia da più di un secolo; disfarsene platealmente avrebbe avuto un costo politico non indifferente. Berlusconi ha mostrato all'Italia che, ormai scomparsi i tradizionali partiti politici, una partita può essere più potente di mille comizi.

Al momento la Juventus vale circa un miliardo di €, cioè poco più di quanto ci ha messo John Elkann negli ultimi cinque anni. Gli sarebbe costato meno non metterci soldi, lasciarla alla deriva, far precipitare il valore, ricomprarsi le azioni per una miseria, toglierla dalla Borsa e venderla. Se mi dite che Elkann non si intende di calcio, può essere. In fondo, anche l'Avvocato quanto se ne intendeva davvero? Se non avesse avuto Boniperti prima e la Triade dopo, quanto avremmo vinto? Se però mi dite che Elkann se ne frega, direi che non è vero e l'ha dimostrato nei fatti.

Non ho grande simpatia per John Elkann, ma se mettere 900 milioni in cinque anni in una squadra è disinteresse, vorrei tanto che Elkann si disinteressasse anche di me.

Non ha infortuni in carriera e gli daremmo solo 1 milione l'anno. Mi chiedo dove sia la fregatura...

Diciamo che non sono dichiarazioni che entusiasmano i tifosi.

Rimane sempre la domanda più importante: se mandiamo via Motta, chi prendiamo?