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SFJ

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  1. Grazie a tutti quelli che hanno commentato il post. Sono moderatamente fiducioso. Buonanotte 🙂
  2. Mettetevi per 10 minuti nei panni di una Pay TV (una qualunque, italiana o straniera, ma comunque con una conoscenza discreta del panorama calcistico italiano) che volesse concorrere per l'assegnazione dei diritti televisivi per un biennio o un triennio. Sapendo che Dazn e Sky si sono trovate "in difficoltà" (senza quantificare le disdette, non è importante ai fini di questo ragionamento)... Sapendo che i problemi che hanno portato le "difficoltà" sono noti e, al momento, non risolvibili... Sapendo che i problemi che hanno portato le "difficoltà" possono ripetersi per colpa del sistema calcio italiano deficitario e inefficiente... Cosa fareste? Quali garanzie chiedereste a FIGC e Lega Serie A? Giustizia equa in un sistema quanto più meritocratico possibile? La presenza di squadre con grosso bacino di utenza (che dovrebbe corrispondere, almeno in linea teorica, a un numero maggiore di abbonati)? La presenza di calciatori di livello medio-alto? L'effetto della protesta delle disdette va molto oltre il danno finanziario immediato e quello economico di prospettiva 2-5 anni. Stiamo dimostrando la fragilità strutturale del sistema, che è stato messo "in difficoltà" (forse molto, moltissimo in difficoltà) dalla più folta comunità di tifosi d'Italia, stufi che la loro amata squadra fosse il bersaglio unico di un odioso tirassegno. Ecco, questi sono i pensieri cupi che, secondo me, affollano la mente di Gravina, Abodi, Dazn, altri broadcaster... Gli stiamo dimostrando che ce ne andiamo, e senza di noi il loro sistema non cresce e nemmeno riesce a rimanere ciò che era, il che non era già molto. La strada è quella giusta, e stiamo andando discretamente bene. Se continueremo a lottare uniti e compatti, raggiungeremo obiettivi di pregio.
  3. Gli inserzionisti pubblicitari stanno ragionando con i fatti (cioè con i soldi) sulla base di 500.000 disdette effettive da oltre una settimana.
  4. Stiamo andando bene, stiamo andando bene. Non facciamoci distrarre da fake news, da provocazioni e da gente in preda a crisi di pessimismo. Continuiamo a essere presenti sui social, in tutti i modi che vi vengono in mente.
  5. Ufficio stampa Dazn, mentre comunicava che avrebbero comprato spazi pubblicitari... 🤭🤭🤭
  6. Quel giornale Su cui scrive Vendemiale Vende poco, vende male Vi articoleggia un con le corna Che è scappato e qui non torna Stam-becco, si chiama? Chi m'aggiorna? E poi quel Travaglio... È sicuramente meglio Ascoltare il raglio Di un asino stonato Infine Scanzi con l'ego gonfiato Mai esisté giornal più sfigato!
  7. No, possono continuare perché la protesta sta tracimando lentamente nel mondo reale, fuori dai social, la velocità di trasmissione è più bassa. Abbiamo tutti gli strumenti per continuare a lottare efficacemente e i segnali che la nostra protesta sta ottenendo risultati più che buoni sono chiari e numerosi. Si prosegue.
  8. Eccola, la catzata volta a demoralizzare chi protesta. Ampiamente prevista e preannunciata, falsa a più livelli perché smentisce un dato non smentito neanche dai broadcaster e perché spara un numero di disdette inferiore alla quantità registrata nei centri Sky di una sola provincia pugliese. Visto che il silenzio fatto scendere sui media è stato almeno in parte rotto grazie ai video su Santoriello, adesso il nemico (perché quel coglioncino di Travaglio tutto è meno che amico nostro) prova a sminuire i risultati che stiamo ottenendo. La fonte di Travaglio si chiama ufficio stampa Dazn. Non lasciatevi infinocchiare da questi articoletti propagandistici. Non dedicate neanche un secondo del vostro tempo a ragionare sui numeri di Travaglio. Continuiamo a lottare sui social, che stiamo andando bene.
  9. Radiobianconera sta facendo velati riferimenti al mezzo milione di disdette. Stiamo andando discretamente bene. Continuiamo a lottare!
  10. Briciole? Stai scherzando? Su un totale di meno di 5 milioni di abbonamenti totali 500.000 disdette (non confermate) sono tante. Se pensate che per affossare un sistema si debba togliergli il 50% del fatturato siete davvero fuori strada. Continuiamo a lottare!
  11. Io, metodico e ripetitivo, continuo a ripetere che stiamo andando decisamente bene. Leggiamo i segnali visibili, ma soprattutto diamo il giusto peso al silenzio del nemico. Possono contrastarci solo zittendoci e disunendoci, scoraggiandoci o illudendoci che abbiamo già fatto il grosso del lavoro. Invece proseguiamo la protesta con l'impegno di sempre. Continuiamo a lottare!
  12. Assolutamente no. Il più non è stato fatto. Questa è una guerra lunga, chi ci crede combatte ogni giorno tweettando e postando, meglio sui social che qui, dove ci parliamo tra noi. È di fondamentale importanza continuare l'azione sui social: ogni tweet, ogni post, ogni video è un calcio nelle balle al nostro nemico, una disdetta in meno che gli fa perdere soldi e fa diminuire il valore della sua azienda. Continuiamo a lottare, con costanza, impegno e determinazione!
  13. Ci leggono (come osservatori interessati) rappresentanti di Sky, Dazn, FIGC, Lega Serie A e dei maggiori quotidiani sportivi (e non) nonché di molte televisioni private e di alcune reti nazionali. Saluti a tutti. Continuiamo a lottare!
  14. Vai su Twitter e scrivi post di protesta contro ciò che non ti piace di questa situazione, terminando con qualche hashtag scelto tra quelli più significativi (#DisdetteDaznSky #disdetteskydazn #DisdettaSkydazn #disdettadaznsky #disdettatimvision solo per citarne qualcuno). Poi retweetta i messaggi che ti piacciono di più e hanno uno o più degli hashtag che ho elencato sopra. Poi retweetta (con commento) i messaggi che ti piacciono di più e hanno uno o più degli hashtag che ho elencato sopra. In pratica, l'importante è interagire con gli altri, retweettando con o senza commenti, o scrivere messaggi propri, l'importante è inserire gli hashtag che rimandano alle disdette. Continuiamo a lottare!
  15. Seguirsi a vicenda a tappeto, comunque, esalta l'ego di chi su Twitter cerca solo follower, e annacqua il messaggio che vogliamo veicolare. Tra i tweet che sto ricevendo da ieri 9 su 10 parlano di scambiarsi il following, e non di disdire. Restiamo focalizzati sull'obiettivo. Continuiamo a lottare!
  16. Modifico il post, ho verificato con lo strumento analitico di Twitter e la visualizzazione dei post è effettivamente ridotta, ma potrebbe dipendere dal fatto che è sabato pomeriggio. Continuiamo a lottare! Ai giudici-ultras opponiamo la passione dei tifosi. Non daremo più un soldo a questo sistema marcio incapace di garantire una giustizia equa e uguale per tutti. Noi disdiciamo. Guardatevelo voi questo schifo. #DisdetteDaznSky #disdetteskydazn #DisdettaSkydazn #disdettadaznsky *** Le disdette colpiscono il calcio marcio in 3 modi: finanziario: meno soldi subito economico: meno abbonati vuol dire meno valore strutturale: sistema è debole nei confronti di fan decisi Avanti con le disdette! #DisdetteDaznSky #disdetteskydazn #DisdettaSkydazn #disdettadaznsky *** @BBCSport @FranceFootball_ @NickyBandini you're missing out on a protest that comes from the fans for a better football We cancel @SkySports @DAZN_IT subscriptions because we want justice The silence of the media won't stop us #disdetteskydazn #DisdettaSkydazn #disdettadaznsky
  17. Sono contento che ciò che scrivo ti faccia piacere. Non ho accesso a dati certi relativi al numero di disdette, ma lavoro nel mondo della comunicazione. La sensazione condivisa è che sui social la protesta funziona bene. Il muro di silenzio eretto ne è la riprova (per fare un esempio: la giornalista del Guardian Nicky Bandini - presente su Twitter- si era interessata alle nostre ragioni, ma appena ha letto #disdettadaznsky si è eclissata: gli editori temono le conseguenze di contrasti con inserzionisti così importanti e hanno parlato con le redazioni). Altro segnale significativo è stata la mancanza di qualsiasi reazione (anche di smentita, di ridimensionamento) alle 500.000 disdette citate da Il Giornale. La regola di base nella comunicazione è: "bene o male, purché se ne parli", e il nemico non ne vuole parlare. Questa è una lunga guerra di logoramento in cui il nemico perde soldi ogni minuto, ogni post e ogni tweet può significare una disdetta che riduce il valore della sua azienda. Noi non dobbiamo fare altro che continuare con impegno, determinazione e costanza. Questi, e altri, sono segnali chiari che "stiamo andando più che bene". (In mancanza di informazioni certe, usiamo il buon senso) Continuiamo a lottare!
  18. Buongiorno a tutti. Stiamo andando più che bene. Proseguiamo l'azione sui social, dimostriamo che siamo assolutamente determinati e rabbiosamente lucidi nella nostra protesta. Diffondiamo senza sosta e senza esitazioni il verbo della disdetta. Il perdurante silenzio del nemico è la migliore conferma dei risultati che stiamo ottenendo, perché stride violentemente con le parole che arrivano da altre parti (il numero di disdette pubblicato da Il Giornale,vle dichiarazioni di Salvini...). Stiamo andando più che bene. Continuiamo a lottare!
  19. Solo quattro parole: stiamo andando molto bene. Non fermiamoci, assolutamente. Uniti e compatti, determinati e convinti che otterremo risultati inimmaginabili. Continuiamo a lottare!
  20. Io l'ho interpretato come una chiamata alle armi anche per chi passava distrattamente davanti a un'edicola. Una campana d'allarme che ha svegliato parecchia gente. Continuiamo a lottare!
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