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SFJ

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  1. Purtroppo non è così. In passato ho avuto modo di leggere dei "lavori" di Peter Moore (che è stato prima presidente di Electronic Arts e poi del Liverpool), ed è scientificamente provato che gli smartphone hanno allontanato i giovani dallo sport. Hanno proprio ridotto il tempo che i giovani dedicano allo sport. Ci sono corposissimi studi in materia, possiamo approfondire ma temo di essere in OT già adesso... Uno studio simile fu ripreso da Andrea Agnelli in occasione di non ricordo quale conferenza o convegno. Per dirla in altri termini, Fortnite è in vantaggio sul calcio 2-1...
  2. L'avvocato Paniz, ex deputato di Centro-Destra, è un eccellente professionista e un tifoso molto appassionato. Non solo: ha anche una determinazione ferrea.
  3. Allora, ecco cosa mi è stato riferito: - il progetto "calcio in chiaro" è stato presentato a due politici della maggioranza, che garantiscono ascolto e attenzione ai massimi livelli - potrebbe farlo solo la RAI, solo Mediaset o tutte e due insieme, o anche una rete più piccola, se comprendesse il "contenuto tecnologico" (vedi sotto) - ai problemi politici, penserebbe la politica; ai problemi tecnici, di trasmissione, redazionali, di palinsesto penserebbero le reti televisive coinvolte - i soldi che arriverebbero al calcio sarebbero "sufficienti" al calcio italiano ma non l'ideale Il fulcro commerciale del progetto è il "contenuto tecnologico" creato specificamente per riportare alla televisione e al calcio i giovani tra i 12 e i 25 anni. Quindi: contenuti interattivi digitali (pensate agli e-sport, ai videogiochi), contenuti passivi digitali (appassionanti anche solo per chi li guarda, pensate al Grande Fratello), contenuti digitali creati dagli utenti (e qui gli esempi non li faccio) e contenuti reali-digitali (gli esempi non li faccio nemmeno qui). In pratica, una rete televisiva può, nell'ambito del progetto "calcio in chiaro", creare da zero un'offerta votata a catturare i giovani che non guardano più la TV e seguono il calcio meno di chi ha più anni di loro, facendo leva sul calcio. Il progetto - sulla carta - può stare in piedi anche senza aumenti di canone, per soli meriti commerciali, in base all'analisi di fenomeni reali, misurabili e certificati, ma chi l'ha scritto non riesce a tradurlo in modo tale da renderlo comprensibile agli ultra-cinquantenni che lavorano in Federazione, Lega, TV e Governo (ed è qui che l'asino è già cascato e ricascato più volte, anche in situazioni meno emergenziali di quella attuale). Fino a quando non leggerete sui media esempi concreti con nomi, cognomi e marchi per i contenuti creati dagli utenti e per quelli reali-digitali, vuol dire che il progetto non va avanti. Potranno uscire articoli a sinistra e a destra, ma in assenza degli elementi di cui sopra, si resta nel campo dell'eventuale. (Ovviamente, non posso sapere se ci sono o meno altri progetti in ballo: io sono a conoscenza di questo, e solo di questo posso parlare)
  4. Non lo conosco, ma mi è capitato più di una volta di trovare riscontri in cose da lui scritte, per questo ho un'impressione più che buona sua e dei suoi post. Io lavoro come consulente esterno, quindi ho qualche contatto "storico" che a volte mi dice qualcosina, e altre volte capto una parola o due e la riporto qui (dopo aver valutato che non si tratta di sciocchezza al 100%).
  5. Perché le società nell'immediato non avrebbero alternative, anzi la federazione Italiana nell'immediato non avrebbe molte alternative.
  6. Io vi riporto quello che mi hanno detto. Da un punto di vista commerciale, Il progetto ha un senso (per chi lo propone, per la rete o le reti che lo trasmetterebbero, e nel breve termine anche per il calcio italiano che pare essere a corto di soldi). Il vero problema è che chi propone e chi deve capire parlano due lingue diverse...
  7. Nessuna offesa, e non sono Lotito, ma il progetto avrebbe un suo perché (considerazioni sul canone e politiche a parte). Appena ho una ventina di minuti per mettere ordine in quello che mi è stato detto lascio quattro righe qui.
  8. Io so solo quello che mi è stato detto da chi ha presentato ad alcuni esponenti politici un progetto con dei contenuti concreti, realizzabili e molto interessanti. Ci sono considerazioni politiche, economiche, di palinsesto, ma quello non è il mio settore quindi non faccio valutazioni personali fino a quando la cosa non arrivasse sui giornali.
  9. Ti ringrazio, ma se la voce è arrivata sui giornali la settimana scorsa è proprio perché a livello politico è - anzi sarebbe, visto che per ora si parla solo di voci - considerata un'alternativa non impossibile. Ripeto una cosa, dal mio punto di vista: non si farà perché né le istituzioni del calcio né quelle della politica sono in grado di comprendere la parte "rivoluzionaria". Non ci sono riusciti neanche certi media che pure dovrebbero conoscere la cosa di cui si parla e di cui spero di potervi accennare già in serata.
  10. Sono considerazioni politiche, e provo a spiegarlo come l'hanno detta a me, senza metterci valutazioni personali. Attualmente circa 4,5 milioni - circa - di famiglie pagano almeno 300€ l'anno (per loro scelta) per guardare il calcio in TV. Per questi 4,5 milioni di famiglie, ci sarebbe un risparmio di 270€ l'anno. In secondo luogo, in questo modo si darebbe una mano all'industria "calcio italiano" che è in crisi, ma in cambio il contribuente avrebbe qualcosa in cambio, cioè la visione in chiaro (per imposizione e non per scelta, ovviamente). C'è comunque il rischio che il governo debba aiutare in modo più o meno nascosto il calcio, quindi questa sarebbe senz'altro l'alternativa più favorevole: comunque i contribuenti dovrebbero dare soldi al calcio, almeno in questo modo lo guardano gratis. Sempre sotto il profilo politico, ma più strettamente comunicazionale e propagandistico, almeno due o tre leader di partito farebbero a gara per intestarsi il merito di aver portato il calcio in chiaro a 30€ l'anno in tutte le case d'Italia. Quanto sopra fa parte di un documento molto articolato già presentato a qualche esponente politico che lo sta valutando in maniera molto seria e che presumibilmente non riuscirà a capire la parte "rivoluzionaria".
  11. Questa è una considerazione politica che non commento. Mi limito a dire che troverei la giustificazione dell'azzardo (perché di questo si tratterebbe) nella presenza in Italia di circa 25 milioni di tifosi, secondo i sondaggi più accreditati. Non aggiungo altro su quest'aspetto, non è il mio ramo.
  12. Ci sono due interessanti voci (al momento sono solo tali) sul calcio in chiaro. Entro stasera avrò i dettagli, ma posso già dirvi che l'aumento del canone sarebbe di 30€ l'anno per tutti (mascherato o giustificato con la crescita dell'inflazione) e che l' operazione comprenderebbe un rivoluzionario progetto per riempire il palinsesto di una rete a costi bassissimi, attraendo nello stesso tempo una fascia di spettatori molto interessante per i pubblicitari. Non mi avventuro in considerazioni politiche (non è il mio mestiere, ma in teoria la maggioranza di Governo saprebbe come far digerire la cosa) e nemmeno in valutazioni tecniche, ma RAI e Mediaset sono attrezzate per produrre "calcio in diretta". Quello che ribadisco è che il valore percepito del prodotto "Serie A" sarebbe sminuito, e questo è, al momento, l'ostacolo maggiore all'eventuale progetto. La voce è arrivata a qualche giornale, ma non hanno compreso la parte "rivoluzionaria" e almeno fino a domani non leggerete nulla. Soprattutto, ribadisco: al momento sono solo voci, però un filino più articolate di quelle che erano circolate la settimana scorsa.
  13. Grazie per l'incoraggiamento 👍 Spero di avere elementi per scrivere qualcos'altro di serio entro 2 o 3 giorni...
  14. Lo sapremo non prima di un paio di giorni. Anche se avessero espresso un parere questa mattina, tanto per dire, l'uscita delle indiscrezioni è ritardata 😏😏
  15. Assolutamente no: nel caso (al momento altissimamente improbabile) che la Serie A vada in chiaro, sarebbe un deprezzamento del prodotto "calcio italiano" nel medio termine. La soluzione sarebbe solo una toppa finanziaria che - è una mia idea non confortata da voci o indiscrezioni - aiuterebbe il sistema fino all'eventuale creazione della famosa "rete TV della lega". I nostri sforzi non sono affatto vani. Per favore, guardatevi intorno, osservate gli sconti, i numeri dell'audience... Ascoltate il silenzio dei media. Gente che ci vomita addosso ogni 12 secondi, avrebbe mai perso occasione per dirci che la protesta è fallita? Continuiamo a lottare con costanza e fiducia!
  16. Sottoscrivo tutto ciò che ha affermato @VincentJuventus Sottoscrivo anche la sua immagine 😐
  17. Io ti ringrazio, ma il mio non è ottimismo. È realismo. Nessuno ha smentito né ridimensionato le cifre delle disdette riportate da Il Giornale e Claudio Zuliani (e non posso affermarlo con certezza perché non sono nella testa del signor Dazn né in quella del signor Sky, ma se dicessero che le cifre delle disdette sono gonfiate e poi risultassero vere in sede di redazione del bilancio, farebbero una figura da cioccolatai tripla), gli sconti per i rientri non me li sono inventati io, il silenzio sulle disdette è l'unica arma per evitare che l'incendio si propaghi a velocità persino maggiore... Stiamo andando bene. Abbiamo messo in crisi il loro sistema in un mese. Continuiamo!
  18. Forse sarò stanco io, avrò mangiato male (non credo) o qualcos'altro... Ma vogliamo renderci conto che le cose stanno andando bene? Che continuando a fare ciò che abbiamo fatto finora, e cioè presidiare i forum per dare la dimostrazione pratica che siamo sempre tanti e incatzati, questa protesta la conduciamo in porto? Che se qualche fratello debole di spirito o con motivazioni familiari particolari si riabbona ce ne sono altri 30 che disdettano e fanno disdettare, e se ne foctono dei 100€ (o quanti sono) di sconto annuali? Che per uno che cede ce ne sono 30 più tosti (nulla di personale, sarebbe un dato di fatto) che si aggiungono o continuano a resistere? Questa guerra la stiamo vincendo noi, ma non è finita. Continuiamo a lottare!
  19. Signori, la penalizzazione non è che il primo passo: ricordate che a maggio-giugno potrebbe esserci il procedimento per la manovra-stipendi. Riabbonarsi dopo la sentenza del CONI sulle plusvalenze vorrebbe dire aver lottato per niente. Se voglio che la mia protesta abbia la concreta possibilità di vincere, devo mettere in gioco le mie abitudini. Coraggio, che ce la facciamo a cambiare questo calcio finito in mano a intrallazzatori e odiatori!
  20. Non dobbiamo fare altro rispetto a quanto abbiamo fatto finora: essere presenti sui social ribadendo le nostre motivazioni, i perché della nostra protesta, attirando l'attenzione, rilanciando le notizie sulle centinaia di migliaia di disdette (pubblicate da quotidiani e giornalisti noti). Queste cose ci hanno permesso di ottenere risultati più che decenti, costringendo il nemico a sconti, a obbligare i media al silenzio, a valutare auto-sospensioni... Continuiamo a essere presenti sui social. Non è necessario scrivere cose sempre nuove e originali (a quelle pensano spesso i bravissimi @Ju29ro @CozzolinoSalvo @ColpoGobbo e altri che ora non mi sovvengono), basta la presenza. Per il nemico, vedere che siamo sempre lì, sempre pronti a difenderci e a difendere la nostra Juventus, è motivo di grande preoccupaziuone, perché è il segnale che la protesta è più viva che mai. Continuiamo a lottare!
  21. Chi pensa che la protesta si stia fermando sta sbagliando di grosso. Fin quando la nostra protesta è tenuta sotto silenzio, vuol dire che le cose vanno bene (anche se, ovviamente, è fisiologico che non si possa andare avanti a botte di 80.000 disdette a settimana adesso). Dobbiamo continuare a essere presenti sui social, oltre che nel mondo reale. Proseguiamo così e presto comprenderemo i risultati che potremo ottenere. Continuiamo a lottare!
  22. Impediamo al silenzio di intaccare la nostra protesta. Continuiamo a essere presenti sui social con costanza. Il verbo della disdetta continui a circolare. Continuiamo a lottare!
  23. Sotto il profilo esclusivamente del business pubblicitario, la cosa avrebbe un senso (penso solo a quanto potrebbe pagare uno sponsor come TIM per parlare non più a 7 milioni ma a 20 milioni di spettatori settimanali), ma per il prodotto Serie A sarebbe un azzardo quasi certamente controproducente.
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