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ireneo-funes

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  1. ireneo-funes

    Nantes - Juventus 0-3, commenti post partita

    comincio con il cahier de doleances: troppe occasioni fallite sotto rete, Kean riesce solo a muoversi, ma non sa stoppare, come uomo d'area è scarso e impacciato. Passo alle note positive: è vero, il test non è dei più probanti, ma visto che quest'anno abbiamo perso in Israele e vista la situazione extracampo, non do per scontato nulla. Ho visto un centrocampo più attento, una facilità di scambio che non avevo visto in questa stagione. e una discreta tenuta atletica. Bene Fagioli, bene anche Rabiot, Kostic e Locatelli. Su Di Maria: semplicemente, quando è in forma, il Fideo viene da un altro sistema solare. Lieto di vederlo in questa Juventus ad aggiungersi agli altri monumenti in casacca bianconera: Platini, Baggio; Del Piero, Tevez e Ronaldo.
  2. due considerazioni elementari a margine, la prima generale, la seconda specifica. In generale, gli stadi, ma anche la rete sono piene di similumani che sfogano nel tifo rancori e frustrazioni, secondo una dialettica amico/nemico declinata sul piano elementare. Fino a un certo limite è accettabile, oltre no: mi spigo, che allo stadio ci si possa anche sfogare in modo elementare ci sta, ma non al punto da insultare, da lanciare le le proprie deiezioni, augurare la morte agli avversari, festeggiare tragedie (vedi alla voce Heysel) invocare cataclismi etc. Nello specifico, l'odio contro la Juve, proprio da chi sul campo non riesce mai a batterci è propiziato da una cortina mediatica che risale almeno dagli anni ottanta: i revenant della moviola acchittata (vedi er go' de Turone), i servi del nano di Arcore ( il demente risentito di Zuliani e pisto-gol si formano lì), i gazzettieri filocartonati e neoborbonici del pallone hanno lavorato bene. nello stivale dei maiali, hanno diffuso la vulgata della Juve come "male assoluto" ( è un espressione che usano) da estirpare per il loro sogno del calcio pulito.
  3. ireneo-funes

    Sondaggio generazione zeta

    purtroppo non ho alcun osservatorio privilegiato per la generazione cui fate riferimento (ho quasi 49 anni e, disgraziatamente, non ho figli),credo, tuttavia che il calcio un tempo è stato lo sport egemone e persino i più renitenti allo sport (come il sottoscritto) hanno dato due calci a un pallone. Oggi mi sembra giochino un ruolo non indifferente due fattori: a) la molteplicità di offerte di evasione non solo sportive; b) la difficoltà di concentrazione che non riguarda, purtroppo, solamente un evento sportivo, ma tutto il resto (testi letterari, musica)
  4. ireneo-funes

    Sondaggio generazione zeta

    E' una situazione davvero curiosa, non avrei immaginato una simile disaffezione....la mia è una banalissima curiosità: seguono altri sport?
  5. ireneo-funes

    Spezia - Juventus 0-2, commenti post partita

    premesso che, per vederla, non ho versato un centesimo ne' a Dazn ne' a Sky, mi limito a un giudizio sommario: bene i tre punti, DiMaria e Perin; male tutto il resto: una squadra fiacca, che arriva sempre seconda sul pallone, abbandonata all'estro dei singoli, stasera in balia dello Spezia
  6. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    dici benissimo: non hanno una grande tradizione di club e credo sia dovuto al fatto che il professionismo è cominciato più tardi rispetto alle altre nazioni europee e che il calcio non è mai stato, oltralpe, lo sport preferito (furoreggiavano il rugby e il ciclismo): la loro grandeur calcistica è cominciata con lo juventino Platini ai mondiali 78-82 e, soprattutto, con l'europeo del 1984.
  7. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    Per me in Francia, oltre ai parigini che hanno fama e successi recenti, ci sono il Saint Etienne, dove Platini ha giocato ed è ancora la squadra che ha vinto di più, il Marsiglia ( che ricordo bene tra gli anni 80 e 90), il Bordeaux di Tigana prima e Zidane poi, anche lo Stade Reims che giocò una finale agli albori della Coppa dei Campioni....il Nantes, con tutta la buona volontà, non pervenuto
  8. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    se posso, in realtà hanno cominciato a vincere con Platini, un calciatore che sarebbe stato ben più considerato, in Italia se non avesse vestito la casacca bianconera , ovunque se non fosse stato francese (vale a dire radicato in un popolo che non ha l'idolatria del calcio)
  9. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    sai, non me lo ricordo ( e le finali perse le ho viste tutte, tranne quella del'73 perché sono nato l'anno successivo)....peraltro i tifosi in questione hanno ben poco da lamentarsi: ripeto, non nego la grandezza del club della capitale spagnola (significherebbe avere la stessa testa di certi tifosi del Napoli, del Toro, dell'Indah quando parlano della Juve), ma non l'ho mai visto soggetto a decisioni arbitrali discutibili.
  10. credo che Allegri, nel suo primo periodo, abbia mostrato buone doti di gestore in una squadra che sapeva giocare a memoria.Nel secondo periodo, invece, ha mostrato tutti i suoi limiti: dal centrocampo in su, non esistono tracce di una qualsiasi organizzazione di gioco. A fine stagione, come è stato già ampiamente detto, occorre ripartire da un vero Ds e un altro allenatore
  11. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    i madridisti devono fare due cose: a) ricordarsi della finale del '98; b) imparare a tacere (senza nulla togliere al loro dominio europeo, sia chiaro)
  12. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    Non dico che le vicende giudiziarie siano inventate di sana pianta, ma che ci sia un'attenzione particolare della procura di Torino nei confronti delle vicende bianconere mi sembra evidente. Altrove le procure (vedi Napoli, Milano e Roma) mi sembrano rivolgere l'attenzione ad altro.
  13. ireneo-funes

    L'odio per la Juventus oltre i confini italici

    la differenza, se posso, è che le milanesi godono di una stampa amica da sempre, per una serie di motivi che provo a descrivere, tracciando le opportune distinzioni: - il Milan, che peraltro ha un palmares invidiabile, è stato costruito da Berlusconi, l'uomo che ha dominato la scena politica italiana dal 95 al 2010 e che è riuscito a mantenere la squadra lontano da dubbi, pettegolezzi e insinuazioni. Questo precisato va riconosciuto al Milan di essere una squadra con vocazione europea, vale a dire con un calcio aggressivo e propositivo che ha senso nelle partite secche (andata e ritorno o finali), addove la Juve, era Lippi, ha parte ha sempre coltivato una mentalità da campionato, attendista e calcolatrice, che ha senso in una competizione lunga; -l'Inter la considero poco: ha sempre avuto tifosi compiacenti nell'ambito del giornalismo (un Beppe Severgnini, editorialista del Corriere ha giovato all'immagine dell'Inter più di Ronaldo )che hanno occultato tutti i dubbi e le perplessità sui successi nerazzurri: le amfetamine di Herrera e la curiosa vittoria in Champions del 2010, in cui il cammino dei milanesi è pieno di ombre (vedi il rigore negato al Chelsea e la rete annullata al Barcellona, per citare gli esempi più eclatanti). Detto questo, i tifosi del Nantes fanno sorridere nella loro miseria che urla.
  14. come direbbero gli adolescenti, ti quoto tutta la vita! Certo la Juve ha altre ambizioni, ma Borussia Dortmund e Celtic pescano in tutto il mondo.
  15. evidentemente per gli apparatchik del calcio pulito, loro non sono un problema, ma continuiamo a esserlo noi.
  16. credo si tratti di vedere se la scelta del Napoli sia a lungo sostenibile, se si possa, in altri termini coniugare risultati eccellenti e spese minime. Nel decennio scorso, fino alla fine della gestione Marotta ci ha provato anche la Juve. In Italia è fattibile, oltre confine meno.I competitors inglesi e spagnoli spendono e alla fine si portano via i talenti più interessanti
  17. ireneo-funes

    Stigma Bianconero

    se posso da neofita (anche se nel 2006/2007 ero iscritto a J1897), mi congratulo con l'autore, cioè - leggo- dalle repliche Stefano: è un intervento ben argomentato che ripercorre l'ostilità nei confronti della Juve tra cronaca e storia ( certe vicende collocate all'inizio del secolo breve non le conoscevo proprio)
  18. quello che sta accadendo è peggio di una farsa. Ci troviamo di fronte a soggetti che hanno un contegno incompatibile con il lavoro che fanno e stanno li tranquilli. Non è ammissibile che un giudice sportivo possa esprimere tranquillamente il suo odio tossico e patologico nei confronti di una squadra avversaria rispetto a quella di cui è tifoso. Se vive il calcio così, vada in curva, ma non faccia il giudice
  19. analisi tanto impietosa, quanto tragicamente vera, se poi aggiungiamo la tempesta organizzata dagli igienisti del calcio italiano( i mandanti e gli esecutori sono a Roma, Milano e Napoli), possiamo dire quello che uno scrittore non indimenticabile diceva della Russia di Eltsin, "un bordello incendiato in una città allagata"
  20. con trattamento di verso, intende situazioni diverse, ergo mente sapendo di mentire. Quanto ai tempi contingentati: i tempi in questione devono comunque tutelare il rispetto del contraddittorio che, anche stavolta è stato violato. Sandulli mente ancora, in modo spudorato, con la tranquillità degli intoccabili.
  21. da quello che capisco, e che interpreto, direi che vedono la farsa e, anche adesso, non vedono una proprietà molto decisa....
  22. i suoi sono discorsi di uno che sa dove vuole arrivare: la giustizia sportiva lascia un margine ampio di discrezionalità ai giudicanti. Lo sa bene e ha in testa di portarci in b a colpi di penalizzazioni in classifica. Se la proprietà non lo capisce, significa che, anche a loro, un ridimensionamento non da fastidio più di tanto.
  23. sugli juventini all'estero, ti posso dire che in Israele (non sto scherzando, seguo lo Juventus Club Israel), c'è non poca sorpresa, ma sono tifosi che vivono il calcio giocato e all'estero i miasmi degli idioti (il criminale Ziliani e i suoi sodali) non arrivano...i paragono con Falsopoli, però, li fanno eccome...
  24. credo che sia la società a doversi muovere adesso: ha più di una possibilità per farlo. Il primo è la comunicazione: può agire contro la diffamazione seriale, a cominciare dal personaggio osceno che abita in Portogallo (quello al soldo prima di Berlusconi e poi del "fatto quotidiano", il che dimostra la sua coerenza e integrità). Il secondo è il diritto: o si da battaglia o si "patteggia" nelle sedi opportune. Se hanno già deciso, come temo, di scegliere la via più timida, lo si faccia subito; in base all'art.126, se ci si accorda sulla sanzione, prima del deferimento (mi riferisco alla manovra stipendi), si può evitare la sanzione accessoria, cioè la penalizzazione in classifica. Il tempo per agire c'è, ma bisogna cominciare, altrimenti sono costretto a concludere che a loro (leggi gruppo Exor) la Juve interessa come a me il campionato pakistano di cricket
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