GiovanniTrapattoni

Mi sembro un cretino, ma ti replico per l'ultima volta: per stare nelle posizioni devono correre, non li posizioni tu come al subbuteo a inizio partita. Ora, tutta la tua dialettica è solo mirata a far perder tempo. Buon anno a te ma non citarmi più.

Di nuovo, inviti gli altri ad acculturarsi guardando le partite, che presumi non abbiano visto, perché reputi oggettivo il tuo punto di vista (le basi) e poi pretendi il "secondo me". Intrappoli l'interlocutore a discutere delle tue fake sempre puntando al confronto personale. Non mi piace, affatto. Lasciami stare e passa oltre.

Si infatti, ho anche sbagliato a citarlo. Faccio ammenda.

Non è vero, tutto qui. Comunque ora ricordo il tuo avatar e la tua dialettica. Non ho piacere a dialogare con te e tantomeno a confrontarmi.

Guarda, a me sta bene il gioco di Allegri, non gli posso imputare alcuna lacuna, ma non lo posso definire coraggioso. Trapattoni era più coraggioso, interpretando lo stesso calcio di Allegri.

Si, per me hai scritto una cosa del tutto insensata. Se desideri fare la melina, i tuoi compagni devono prodursi in continui scatti brevi, per liberarsi, con la squadra tendenzialmente corta. Se perdi la palla ecco che quegli scatti aumentano di intensità e diventano subito pressing. Nessuno mantiene la posizione come un lampione, a distanza esatta da un riferimento, cosa che è assurda solo a pensarla. Perché i calciatori giocano tutti in un fazzoletto e dovrebbero fare dell'intensità del palleggio e del pressing il punto di forza, a seconda delle fasi di gioco, possesso o non possesso. Si sprecano davvero molte energie se la melina la esegui bovinamente nella tua metà campo, perchè poi ci sono sessanta metri di campo da fare per arrivare in porta. Se ci vuoi arrivare, si capisce. E infatti dopo il sessantesimo la squadra si sfilaccia. Motta deve fare due cambi e li fa per mantenere alto il livello atletico, distruggendo l'equilibrio.

Le Champions infatti le vince sempre Ancelotti. Purtroppo o per fortuna il calcio prevede di giocare per vincere e non per imporre il gioco. Soprattutto quando non hai degli interpreti formidabili, giocare facendo finta che il risultato si possa ottenere allenando i giovani a ripetere meccanicamente gli schemi, non ti porta da nessuna parte. Poi se parlassimo di schemi offensivi, potrei anche capire la filosofia di fare un gol in più, rischiando il giusto con un possesso nella trequartiavversaria. Ma con Motta vediamo una melina difensiva che non impone nulla, solo la noia a chi la guarda.

Certo, fai la melina da fermo. 😀

Invece, secondo me, lo stiamo vedendo. La melina di Motta non ti fa stancare di meno, perché chi non ha la palla deve correre per farsi trovare smarcato. Al sessantesimo siamo tutti cotti e lo erano anche a Bologna, con continuità nei cambi, puramente atletici, identica a quella che osserviamo oggi. Motta non si cura della partita, si cura della sua melina. Se l'avversario si scopre aggredendo la melina, il calcio di Motta prevede la ripartenza. Tutto qua. Non è un calcio che può vincere le partite nei grandi club, a parer mio, pavido come il peggior Allegri e inconcludente come il peggior Sarri. Allenatori quelli che però leggevano la partita e sapevano e sanno come vincerla sfruttando i punti deboli altrui. Questo Motta non sa fare niente altro che il demagogo.

Finito le reazioni +1

Prendiamo gol dopo il sessantesimo in tutte le partite, perché la squadra si sfianca per cercare di chiuderla, con una sola punta schierata, facendo melina in difesa per metà del tempo, non riuscendoci per limiti tecnici dei protagonisti anaerobici e muscolari scelti tutte le volte da Motta. Non pago delle sue scelte , Motta continua con i cambi sballati e non allena i frangiflutti a difendere con accortezza, ma gli fa fare entrate come fossero in pressing anche dentro la nostra area. Se vogliamo sintetizzare, tolto l'inutile possesso palla in fase difensiva che si chiama melina, Motta non ha una tattica. È davvero incapace di allenare per vincere. L'esonero è già in ritardo di un mese.

Non sono d'accordo. Migliorare significa adottare una tattica che ti permette di fare delle prestazioni migliori che si misurano solo con i punti. Fare più punti, quindi in media vincere più partite. Oggi invece abbiamo undici punti in meno. Se con questo rendimento c'è chi si ostina a parlare di una buona Juve, come prestazioni, per me significa che non è chiaro lo scopo del gioco.

Secondo me non si sono lasciati bene, Alllegri se le lega al dito e non voleva lavorare con Paratici per quanto possibile. Il rapporto é stato ricucito col tempo.

Lo ha detto lui. Non é un ossessione .Inoltre non gli interessano gli errori difensivi. Sempre parole sue. Ha anche detto che i cambi che fa li giudichiamo in base al risultato, come ad intendere che siano altre le valutazioni. Quindi é poco serio e piú interessato ai suoi schemi che a vincere.

Pirlo lo hanno preso come traghettatore, per fare prendere l'ultimo anno di stipendio ad Allegri prima di richiamarlo. A parer mio, non volevano un altro allenatore che non fosse Allegri fin dall'esonero di Sarri. Per me Agnelli si é reso conto che aveva fatto un errore clamoroso a dar retta a Paratici, esonerando Allegri per Sarri. Prima che per i risultati, per la persona che é Sarri. Non juventina, ma chiaramente anti juventina. Sicuramente avranno discusso, Sarri non amava la Juve. É venuto a Torino con l'idea di insegnare il calcio a chi aveva già vinto troppo per starlo a sentire.

Per gli allenatori seri, ma certo che sono d'accordo con te. Per Motta invece la prestazione pare sia solo una montagna di statistiche, perché se poi il risultato è un pareggio non gli importa granché, perché la vittoria non é un ossessione. Il Napoli in effetti ragiona storicamente così, inseguendo le chimere del bel gioco che diventano gli alibi per le sconfitte: già dagli anni settanta si inventarono questa filosofia estetico demagogica. Ma il Napoli non ha alcun dovere di vincere, vince ogni trenta anni, se gli altri lo lasciano vincere. Se la filosofia da cambiare alla Juve, per Giuntoli o per la proprietà, é quindi quella di accettare di perdere con filosofia, sempre inseguendo le leggende economiche della provincia, devono cambiare il nome alla società. La Juventus deve provare a vincere un anno sí e uno no, comprando ciò che serve, senza dilapidare ma senza neppure guadagnarci. Lo scopo é vincere tanto per poter essere quasi alla pari, non essere sostenibili non vincendo mai, allestendo rose di ventenni da rivendere. Giuntoli quest'estate ha fatto il dovere di un DS della Juve, secondo me, cioè comprare i calciatori forti. Ma purtroppo ha sposato la filosofia di un inadeguato demagogo, che schiera il giovane della C perché corre di più in settimana.

Sinceramente, Giuntoli deve azzeccare i calciatori e il tecnico chiedendo le risorse necessarie per vincere. L'anno prossimo sarà il terzo anno. Non si vince con la filosofia del far lavorare duro i giovani per interpretare uno spartito al meglio in modo da vantare la prestazione. L'accanimento che tu richiedi a Giuntoli nel perseguire questa filosofia provinciale non gli fa bruciare le tappe. Si vince comprando chi è forte e facendolo allenare da un mister che crede nella vittoria e non nella prestazione. Per te questa Juve sta andando bene, ecco che la prestazione è opinabile e non conta nulla. In estate Giuntoli ha comprato calciatori forti ma ha sbagliato l'allenatore.

Allora perché non le fai anche tu a tempo debito, invece di scrivere già oggi che è dieci volte più bravo di chi ha vinto coppe e scudetti. Non sei attendista, lo diventi solo se uno ti fa notare che i giudizi lapidari che scrivi non hanno riscontri fattuali.

Mah, sinceramente non mi ricordo le parole precise ma io ti ho citato un virgolettato. Poi tutti i media hanno riportato la parola compromesso e l'hanno interpretata a senso unico. Può essere che hai ragione tu, eh. Non conosco questi retroscena ma per indole tendono a fidarmi se tutti raccontano la stessa storia.

Che compromessi ha fatto con la società se non quelli di far giocare la rosa in un modo diverso? Quindi venendo incontro ai senatori?

Per me Giuntoli ha operato bene quest'estate, ma i risultati danno torto alla mia opinione. Personalmente non ho alcun motivo per negare che Giuntoli deve ancora dimostrare di essere da Juve. È oggettivo. Potrebbe esonerare Motta se anche lui è convinto come me di aver operato bene.

I risultati di tutta questa bravura non si vedono dopo due anni. Perché fare questi spot non lo concepisco.

Lo ha detto Sarri mi pare.

Se cediamo Vlahovic per assecondare Motta davvero meritiamo di uscire da tutte le coppe. Poi voglio la testa di Giuntoli. Vlahovic ha I piedi ruvidi ma Motta gioca senza prevedere la prima punta. Se giochiamo come vuole Motta coi calciatori a lui funzionali diventiamo una provinciale.