Savi86

L’involuzione di un singolo giocatore ci può stare (guardate Soule alla Roma, pessimo per tutto il girone d’andata e adesso si sta dimostrando per quello che è).. ma l’involuzione di tutti, l’assenza di gioco, di grinta, di gol. Questo non è accettabile.

Con i giocatori che abbiamo possiamo competere per lo scudetto. Ieri Zappacosta sembrava Zambrotta ma rimane sempre Zappacosta. Il valore assoluto di un giocatore è quello ed è noto. La capacità di valere in campo invece dipende dall’allenatore. E Motta ha depotenziato TUTTI i nostri giocatori. Non avrei dubbi a mandarlo via domani.

Inconsistenza di squadra oltre ogni immaginazione. Ogni singolo giocatore rende al 2% del valore effettivo. È così. Non abbiamo dei fuoriclasse ma giocatori che hanno dimostrato molto, in Italia e in Europa. Sembrano i fantasmi di una squadra di cricket. Boh.

Mi fa più imbestialire l’idea di giocare con contestazione del risultato in se. In ogni caso, solidi, giocate semplici, Yildiz e Kolo Muani in zona gol e Locatelli/Thuram a coprire e rilanciare. Fuori Koop e dentro Mbangula a sinistra.

Puoi fare tutti i conti che vuoi ma se anche volendo non riesci mai a mantenere un po’ di continuità perché si infortunano random, va messo in conto… ormai sembra davvero una barzelletta…

Ok allora deve imparare a usare il mancino se vuoi metterlo sul centro-sinistra. Altrimenti lui a destra e Tonali che è ambidestro a sinistra. 😊

I nomi li condivido tutti, la posizione in campo meno. Gente come Tonali e Thuram non la vedo come mezz’ala, meglio più liberi di posizione, tipo centrocampo a due.

Tutti tranne Motta, Koopmainers, Nico e Dusan.

Io la formazione titolare della juve di capello 2005-2006 la ripeto prima di dormire 😍

Mille capitani cambiati da inizio anno. Non serve dire nulla di più.

Concordo e l’ho detto più volte. Nel calcio moderno ci sono società così complesse dal punto di vista organizzativo che la metà dei giocatori non sa nemmeno il nome dell’amministratore delegato. Siamo nel calcio del fondi arabi, delle holding e dei capitali. La costruzione della vittoria deve venire dall’allenatore. Al massimo dal direttore sportivo. Servono giocatori abili e qualcuno che gli faccia capire che devono fare il massimo, sempre.

Impossibile dirlo, verosimilmente eravamo ancora in corsa per tutte le competizioni. E non solo per la bravura (indiscussa), ma per la solidità mentale che può trasmettere un Bremer. Danilo, ad esempio, se avesse avuto la fiducia del mister e avesse portato la fascia come capitano indiscusso, in una squadra di ragazzini avrebbe fatto da modello. Avrebbe difeso orgoglio e onore. E non parlo di Del Piero, ma di Danilo. Ma se tutti i giovani capiscono che non c’è certezza nemmeno per un capitano con onorata carriera, dove si vuole andare? Ieri abbiamo dimostrato che non è la rouleta che ti fa vincere le partite, ma la potenza di sovrastare sotto ogni aspetto di avversari. Devi trovarti al tiro davanti al portiere 15 volte. Poi puoi prendere due pali e una traversa, o beccarti la parata miracolosa, ma devi finire 4 a zero.

Paura della giocata, convinzione inesistente. Il problema non è il modulo, non è tattico. È che nessun giocatore ha certezze, che sono fondamentali nella squadra. Anche la certezza di essere una riserva è importante, a suo modo: se inculchi nel giocatore che è una riserva di un giocatore più forte o più adatto di lui, ma gli fai capire che quando avrà le sue occasioni dovrà giocare a mille, questo si mette nella maggior parte dei casi tranquillo e cerca di farlo. Ma in una squadra in cui viene detto pubblicamente che gioca chi si allena meglio in settimana, toglie certezze e gerarchie. In una squadra in cui la gerarchia dei capitani è completamente insensata e random, crolla tutto.

Il budget è irrilevante, perché lo stipendio del mister non va in attrito con la scelta del tetto salriale dei giocatori. E considerando 50 mln per DL, possiamo stipendiare per 2-3 anni qualsiasi allenatore, anche pagandolo 10 mln netti a stagione. Detto questo, per dare una svolta reale l’ideale sarebbe Zizou o Klopp. O Guardiola o Emery. Non prederei i vari Farioli o De Zerbi perché il rischio è ritrovarci un una condizione simile.

Fuori a febbraio decisamente progetto fallito. Certo, avessimo vinto la coppa Italia sarebbe stato un buon risultato. Ma il problema è perdere così indietro nel tabellone, già adesso. E soprattutto perdere non per episodi ma per un disastroso approccio alla gara, due volte in sette giorni. Adesso il 4 posto rimane imprescindibile. Tra l’altro ho sempre reputato i tanti infortuni un alibi forte, ma soprattutto sul lungo campionato. Nelle partite secche non vale. Anche perché, come ha detto qualcuno, ieri dal centrocampo in su aveva tutti i titolari possibili. Poteva scegliere tra almeno 2 per ruolo. E ha fallito.

Beh con Pirlo allenatore siamo arrivati quarti con Ronaldo in campo

Classico allenatore alla Di Francesco. Idee di calcio di per se buone, condivisibili (il 4-1-4-1 è un modulo moderno, utilizzato in tutta Europa e soprattutto da Guardiola, quando vinceva e divertiva). Il problema è la gestione della squadra. Se vuoi ringiovanire la Juve e costruire il futuro, e hai l’età media più bassa della serie A, più che un tattico ti serve un padre padrone, da bastone e carota. Uno che i giovani rispettino, che temano positivamente. Uno che faccia capire che loro come singoli non esistono, che esistono come squadra e che hanno un privilegio che devono onorare sempre. Qui non è questione di prescritti o meno. È questione che Motta non ha saputo, come ha giustamente detto, unire l’insegnamento di cui sopra al non perire davanti all’ansia da risultati. E non è facile, di sicuro. A sto punto davvero meglio uno che gioca un calcio vecchio stile, ma che trasmette voglia di vincere. Oppure ok un Motta ma con 4-5 senatori over 30 ALLINEATI CON IL MISTER che facciano la parte spogliatoio, lasciandogli solo la parte meramente da allenamento.

Sono soldatini, è l’allenatore che fa tirare fuori gli attributi. È una squadra con età media di 24 anni. Non abbiamo un senatore. Non abbiamo un capitano. Dove vogliamo andare…

Sto ascoltando Motta. Non so se il problema è lui, la società, la testa dei giocatori o tutte queste cose insieme. ”la squadra pretende delle cose senza meritarle” è emblematico. Questi ragazzini tutti social e mode non hanno la percezione di cosa voglia dire essere la Juve. Non sanno cos’è il sacrifico, non conoscono la vergogna di perdere con la maglia bianconera. E’ possibile fare tabula rasa e ripartire? Non so, non credo. Ma qualcosa andrà fatto. Non possiamo andare avanti così.

Secondo me allo stato attuale il 3* posto sarebbe una ghiottissima conquista. Il 4 andrebbe bene. Non punterei ai primi due posti e cercherei, cercando di non sbagliare più con le piccole e vincere 1-2 scontri diretti, ad arrivare fra le prime quattro. Poi con l’anno prossimo vediamo di assestare la rosa e definiamo obbiettivi più consoni alla nostra storia.

Tre punti d’oro. Speriamo negli infortuni ma ormai sinceramente ho perso le parole.

Greenwood credo pesasse la questione penale. Avrei invece investito su Adeyemi o su Sancho, quello si.

Motta sta ancora aspettando Calafiori e Zirkzee.

In realtà con un solido 4-4-2 non sacrificheresti le ali, avresti uno schermo davanti alla difesa e finalmente si panchinerebbe Koop.

Inutile prendere giocatori. Anche DL era un fenomeno fino alla scorsa stagione. Iniziamo a prender coscienza di cosa va cambiato davvero. E alla svelta.