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Perin 4,5 Kalulu 6 Gatti 6,5 Kelly 6 Cambiaso 4,5 Locatelli 7,5 McKennie 5 Koopmeiners 4 Cabal 5 Yildiz 5,5 David 5 Joao Mario 5,5 Conceicao 8 Rugani 6 Adzic 5,5 Vlahovic sv All. Tudor 4

Non mi passerà mai. Doveva essere intoccabile, ceduto per due spicci.

L’ho scritto, Kalulu è il difensore a centrocampo di cui parlavo.

Partiamo dalle note positive, che sono poche ma ci sono: - un buon Koopmeiners. Dopo tanto tempo ho visto il giusto atteggiamento, la convinzione, le giocate rischiose - un primo tempo giocato ad alta intensità Cosa non va: - anarchia dall’inizio alla fine, non ci sono movimenti codificati - Yildiz sta scoppiando e Thuram è già scoppiato - continuare con quattro difensori centrali in campo, di cui uno a centrocampo, è follia pura, ben oltre il difensivismo - Adzic ha giocato col braccino corto e questo ci è costato caro - Di Gregorio sui tiri da fuori è nullo - questa Atalanta è poca roba e non siamo riusciti ad impensierirla nemmeno in superiorità numerica In definitiva una partita decisa dagli errori dei singoli, siamo lontani anni luce dall’essere una grande squadra.

Oggi hanno giocato tutti male a parte Conceiçao, va bene il turno di Champions’, va bene la fatica ma se pensiamo di arrivare lontano solo schierando ottocento attaccanti a fine gara non ci siamo. Siam passati dal fraseggio nelle retrovie di Motta a palla lunga per le punte e vediamo che succede. Poi, ok, le decisioni arbitrali, nel dubbio, tutte contro di noi, ma Tudor deve fare autocritica e dare un gioco a questa squadra.

Voglio Joao Mario titolare!

Queste son paturnie prettamente italiche, difatti parli istintivamente di secondo/terzo/quarto, pensando alle vittorie nel campionato medievale che si chiama serie A. Le vittorie più prestigiose, quelle delle vere top, le vittorie europee, si ottengono con la qualità in campo, difatti ieri il Napoli dell’antieuropeo Gonde dopo un quarto d’ora di gioco aveva già il 25%-30% di possesso palla contro il 70%-75% del City. Vogliam parlare del PSG?

Farà sicuramente meglio di Conceiçao perché è più associativo e più eclettico, ma rimane pur sempre un’ala dribblomane, anche lui ha dichiarato che ama partire largo. Nel prossima stagione, in quel ruolo, bisogna fare di tutto per prendere un 10, anzi il 10: Nico Paz.

È chiaramente un predestinato. Sogno un tridente con lui mezzapunta sinistra e Nico Paz mezzapunta destra.

Oltre ad essere scarso sui tiri da fuori, è pavido. Il problema principale è questo. Non esce mai per paura e trasmette questa sua insicurezza all’intero reparto.

Il portiere è inadeguato, questo è certo.

Adzic è molto forte come battitore, anche da lontano. Vlahovic da posizione ravvicinata. Anche Koopmeiners è molto abile, purtroppo è mentalmente assente. Altri non ne abbiamo, ma se i tre di cui sopra dovessero giocare e convincere, qualche gol su punizione dovremmo riuscire a farlo.

Per “salire” non servono le chiacchiere, servono calciatori che non perdano palla nel fraseggio e nel dribbling, altrimenti rinculare è fisiologico. Con Joao Mario al posto di McKennie siam stati molto più alti, ad esempio. Stessa cosa accaduta contro i prescritti, Kalulu la ridava solo indietro o la perdeva. È Tudor a dover capire che il coraggio nella formazione serve dal primo minuto, non dal minuto 60.

Considerando che abbiamo: - un portiere totalmente inadeguato - un centrocampista tuttofare ma anche tuttoincasinare (mai piaciuti quelli che si trascinano la palla in zona centrale più del dovuto, solo Pogba poteva permetterselo) che non filtra e conclude male - Koop che fa 45 minuti da 6 per poi ripiombare nel buio dell’evanescenza - McKennie nullo - Cambiaso che dorme - i nuovi che in attacco non si trovano c’è da essere soddisfatti di aver visto una partita pazza finita 4 a 4, in cui non abbiamo mai mollato e con tanto potenziale inespresso. Poi però, a mente fredda, uno si chiede come sia possibile tenere Joao Mario in panchina, giocatore da cui partono il 50% delle azioni pericolose della Juventus ed uno dei pochi con cui si riesce a fare possesso palla e spaccare la partita. Ci si interroga su come Tudor possa pensare di arrivare a fine stagione con questo caos offensivo: non si vedono trame, “palla a Yildiz e speriamo bene” (a proposito, che gol e che campione!) che nel finale si è trasformato in “palla a Zhegrova e Vlahovic e speriamo bene” potrà mai essere una strategia vincente a lungo termine? Potremo sempre affidarci alle giocate dei singoli (specie nei minuti finali) e al “non molliamo un *”? Secondo me no. Dobbiamo iniziare a giocare meglio, molto meglio.

C’entra nulla ciò che voleva nella teoria, se si schiera Kalulu come tornante è normale che non si riesca ad avere fluidità di manovra su quel lato. Quando si perde palla di frequente ci si ritrova a subire il palleggio di chi ha più tecnica a centrocampo. È banale. Spero di non rivedere lo stesso obbrobrio questa sera.

Credo di aver perso le corde vocali. Mi pare di aver urlato “GOOOOOOOOOL, che * ha fatto?! Che * ha fatto?!”.

Ti dico la mia: in Italia si giocano battaglie tra borghi medievali più che partite di calcio, quindi gli arbitri fischiano qualsiasi cosa pur di non essere fischiati, contrariamente a ciò che avviene nel resto d’Europa. Di più: se possono far terminare la partita in pareggio ed evitare polemiche da una parte e dell’altra, fischiano pure ad occhi chiusi. Pavidi ed opportunisti, come da retaggio culturale. Qui però è subentrato un elemento che ha cambiato il pensiero iniziale del furbone: il tiro fulmineo di Adzic. Qui l’arbitro rischiava di fischiare e invalidare un gol regolare, lui ne era perfettamente consapevole, quindi di nuovo, da opportunista, ha pensato “no, fermo, meglio rischiare che vinca la Juve piuttosto che rischiare di fare una * plateale, non ho visto bene, nel caso ci penserà il VAR”. Per me è andata così.

Stessa cosa che ho scritto io nel topic post partita. Sembra poco ma non lo è, le azioni pericolose partono spesso da lui.

Peraltro il gol di Kelly parte da un suo lancio. Niente di trascendentale ieri eh, ma ha fatto il suo e di certo l’atteggiamento dipende dal piano partita, con De Zerbi era sempre a ridosso dell’area. Dobbiamo scrollarci di dosso questo difensivismo, difesa a tre va bene, ma i tornanti devono essere offensivi e le mezzepunte delle vere mezzepunte, altrimenti giochiamo con un 5311.

Sul primo gol di Chalanoglu è Thuram che non esce tempestivamente sull’avversario mentre sul secondo gol del turco, Thuram è sulla stessa linea di Loca ma non leggo teorie strane sul suo posizionamento, questo per dire che c’è il vizio di voler cercare un calciatore colpevole (spesso sempre il solito) quando invece il problema era tutto nel piano della partita, eravamo troppo schiacciati dietro per scelta, non riuscivamo a tenere il pallone, cosa che capita quando in campo ci sono Kalulu schierato tornante, Koop che ci lascia in dieci e Vlahovic che non tiene un pallone spalle alla porta. Chiudendosi, alla lunga il gol viene fuori, è inevitabile. Con Joao Mario, Openda e David dall’inizio di sicuro non ci saremmo rintanati in questo modo.

Bellissimo. Mi fa piacere ricordare come il tutto sia partito dalla solita intraprendenza di Joao Mario che scappa via a Dimarco. Cosa che il buon Kalulu per caratteristiche fisiche e tecniche non può fare. Coraggio Igor, due errori di fila ci stanno, ti voglio bene, ma alla terza con un braccetto schierato come tornante ti mando a quel paese.

Assurdo preferirgli Kalulu che è un braccetto destro fatto e finito. Una scelta senza senso.

Adzic faceva magie già in patria, uno che batte i calci piazzati nel modo in cui li batte lui, senza dimenticare i pallonetti da posizione impossibile, non può che essere un predestinato. Ha tutto per diventare un calciatore che con i piedi può onorare il connazionale Savicevic, per questo ai tempi scrissi che l’acquisto più importante di Giuntoli è stato Adzic (almeno un talento lo ha beccato). Ma di giocatori con i piedi buoni ne dobbiamo avere almeno sei in campo, non uno o due. Avanti!

Igor oggi ha sbagliato tutto ma spero davvero che gli sia di lezione, i giocatori come Openda non possono stare in panchina per far giocare casi umani e i talenti come Adzic e Huijsen devono trovare spazio, SEMPRE. Alla Juve ci vuole coraggio, non catenaccio e palla lunga. Vediamo di cambiare registro, i giocatori forti ci sono.

La migliore (ed inizia ad essere una costante) è la terza.