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Dario il grande

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  1. Dario il grande

    Romano e Agresti: È fatta per Conceicao alla Juventus

    Il calcio odierno è molto fisico e prevede una costante carica agonistica la quale si traduce in forza d'urto, i giocatori fisicamente leggeri vi trovano sicuramente delle difficoltà, non è tanto una questione di statura brevilinei o longilinei, ma di struttura fisica, ossia se un giocatore è brevilineo, ma di baricentro basso, fianchi larghi e spalle pure, tali difficoltà non le trova, per il fatto che diventa difficile da abbattere sia con tackle molto decisi o violente spallate; se poi il giocatore in questione è in possesso di doti tecniche elevate e rapidità di ragionamento, tale struttura fisica spesso diventa addirittura un notevole vantaggio; Sivori, Maradona, Messi tanto per citarne alcuni tra i più famosi fuoriclasse assoluti della storia calcistica (Messi lo è ancora), erano tutti fisicamente tarchiati; oggi di giocatori simili e non mi riferisco solamente al loro immenso talento, non c'è ne sono più in circolazione, la tendenza del calcio attuale si basa sulla solidità fisica e la potenza muscolare, è tutto corsa e contrasti costanti e meno finezze tecniche; un calcio che a me piace poco rispetto a quello di quei tempi passati (del quale sono stato fortunato spettatore). Conceicao possiede rapidità, agilità e un discreto piede, nemmeno lontanamente paragonabile ai grandi fuoriclasse del passato, ma lo ripeto: gioca in un contesto calcistico ben diverso rispetto a quei tempi, quindi se impiegato con il necessario acume tattico può diventare una preziosa risorsa; tra l'altro è ancora piuttosto giovane, quindi davanti a se trova il tempo necessario a migliorarsi, specie a capire l'importanza fondamentale di giocare con la squadra, quindi alzare la testa e vedere lo sviluppo dell'azione e il piazzamento dei compagni, capire l'importanza del dai e vai specie dopo avere saltato l'avversario diretto; mentre incaponirsi a dribblare e poi perdere palla, oltre ad essere controproducente diventa decisamente pericoloso specie per il fatto che favorisce le rapide ripartenze avversarie.
  2. Della questione Vlahovic conosciamo la versione semplicistica della società, ossia: il giocatore non intende abbassarsi lo stipendio, pertanto non rinnova il contratto e vuole che questi sia rispettato sino a scadenza. Però non conosciamo quali siano state le possibili condizioni proposte al giocatore per l'eventuale rinnovo contrattuale; Vlahovic da punto fermo del progetto base, in tempi brevissimi ne è praticamente uscito e tutt'ora non sappiamo se sia successo per diatribe tecniche dovute ad incompatibilità con l'ex allenatore e con l'ex direttore sportivo, dai quali è stato posto in secondo piano, quindi sostituito nelle gerarchie preferenziali, passando da titolare a riserva di un altro giocatore peraltro in prestito e da questa mancanza di azione diplomatica molto probabilmente ne è uscito il risentimento e il fatto che poi si sia impuntato rigidamente, ipotesi piuttosto logica e credibile. A mio avviso, ora con in carica il nuovo direttore generale, la società farebbe bene a rivedere le condizioni poste a suo tempo, semplicemente per trovare il modo di limitare i danni attraverso un necessario compromesso utile ad entrambe le parti, anche per una questione di immagine, semplicemente per il fatto che l'errore fondamentale lo ha compiuto la società (poi perdere in questo modo beffardo una punta di 25 anni, significa entrare in maniera indelebile nel ridicolo).
  3. La fiducia di un allenatore la si guadagna in allenamento e poi conferma nelle partite ufficiali, non sempre avviene in tempi brevi specie con giocatori ancora piuttosto giovani, ma se la stoffa è buona alla lunga poi ripaga.
  4. Un modulo vale l'altro e questo è vero, tuttavia va ben precisato che la scelta di base dipende da quali sono le caratteristiche degli interpreti, specie la qualità tecnica di cui dispongono e la loro adattabilità a svolgerlo al meglio, tenendo presente che un modulo può variare per esigenze tattiche a partita in corso. Koopmeiners precisa che il suo vero ruolo è quello di mezzala, quindi da centrocampista interno ed è in quella posizione e con con quei compiti che Tudor intenderà utilizzarlo, auspico a ragione: per lui, per il giocatore, per la squadra; da parte mia la perplessità maggiore rimane il centrocampo a due, per il fatto che con gli attuali elementi a disposizione lo troverei più equilibrato se disposto a tre; per quanto riguarda le eventualità Sancho e Conceicao, entrambi sono esterni offensivi tipici da attacco disposto a tre, se poi permangono di moda le invenzioni atte a stravolgere i ruoli dei giocatori e si intende trasformarli in trequartisti, in tal caso i miei dubbi crescono notevolmente.
  5. Pare che il Chelsea sia interessato a Kolo Muani e intenda portare a termine l'operazione in tempi brevi. Kaio Jorge non lo avrei mai lasciato andare, ma a livello dirigenziale da parecchio tempo oramai nessuno presta attenzione al potenziale qualitativo dei giovani, è tutta una contraddizione, prima dicono che sono acerbi, poi che devono maturare (se non vieni considerato la maturazione non avverrà mai), poi che non offrono immediate garanzie e così avanti con la solita litania e alla fine ci si accorge che non ci possiamo permettere quelli maturi e pronti per il fatto che costano troppo e già appartengono ad altre società, forse con maggiori disponibilità finanziarie, ma di certo più attente a disporre di squadre di elevato livello, quindi altamente competitive.
  6. PD la targa di Padova, sono appena stati promossi in serie B e già alzano la cresta.
  7. Se valuto l'argomento da un ottica diversa e la pongo sulla formula: grande nome=sicura efficienza, eviterei a priori un giocatore che per quanto dotato di notevoli mezzi tecnici da due anni è rimasto nell'ombra e addirittura indicato quale indesiderato presso club di grande livello mondiale. Usato col dubbio diventa insicuro specie per un club d'alto rango quale è la Juve, se poi ai vertici societari piacciono le scommesse (da perdere), a noi tifosi non piacciono proprio, pure se i soldi sono loro.
  8. Esatto, il contratto glielo ha proposto la società con la tipica estrema faciloneria da sprovveduti, poi alla distanza, compreso il grossolano errore hanno provato a rimediarvi agendo però nel modo sbagliato, ponendo di fatto il giocatore ad impuntarsi e ponendosi così in un vicolo cieco dal quale ora è difficile uscire senza ammettere l'errore di gestione economica, ma specie del rapporto tra persone o meglio tra datore di lavoro e dipendente. Chi rompe paga e i cocci sono suoi (qui oltre al danno più che i cocci rimarrà indelebile la beffa), tuttavia a prescindere dalla situazione di stallo, va pure detto che vari errori di conduzione avvengono oramai da parecchi anni, quindi la proprietà dovrebbe porsi più di qualche domanda in tal senso.
  9. Una squadra significa collettivo e se quest'ultimo è composto da elementi di garantita qualità e in grado di proporre una efficace sinergia di manovra, la squadra diventa competitiva, se poi dispone di qualche elemento di classe superiore, diventa una compagine altamente competitiva. Noi in questo momento di elementi di qualità disponiamo di una sola certezza: Yldiz e di una valida speranza che lo diventi: K.Thuram; tutto il resto sono più o meno buoni giocatori, tra i quali qualcuno con ipotesi di crescita e alcuni altri con la speranza che riescano ad adeguarsi al contesto Juve e dare quel qualcosa in più che da essi ci si aspetta.
  10. Ma poi Sancho in quale ruolo verrebbe impiegato, tenendo pure ben presente il suo modico stipendio di soli 6 milioni netti a stagione; se ne può dedurre che pure lui verrebbe impiegato quale giocatore da ultima mezz'ora, magari a sostituire Yldiz. Il concetto dei due trequartisti dietro all'unica punta non è per niente chiaro, specie per il fatto che nemmeno si tratta di veri trequartisti, bensì di attaccanti esterni o eventualmente seconde punte; che confusione.
  11. Caspita niente di meno che Hjulmand, la copia nordica di Locatelli .
  12. Loro vogliono privarsi di Sancho che ritengono non affidabile, quindi inutile e costoso e noi intendiamo privarci di Vlahovic (causa eccesso contrattuale inerente allo stipendio); il giochino facile da comprendere prevede, in teoria: Sancho alla Juve e Vlahovic allo United. Per come la vedo io, Sancho alla Juve anche ci verrebbe con precise garanzie relative allo stipendio, mentre Vlahovic allo United dubito abbia l'intenzione di andarci, pure lui per ragioni strettamente collegate allo stipendio e probabilmente pure per il fatto che avrà già preso contatti con altri club ritenuti al momento più importanti e che una volta raggiunto l'accordo con la Juve poi diverrebbero la sua nuova squadra; tra questi non escludo il Milan, sempre che riescano a soddisfare le pretese del giocatore. In tal caso emerge il classico dilemma: alla fine l'affare lo faremmo noi o lo farebbero loro?
  13. Conceicao ossia 27 milioni da spendere per una riserva, o meglio giocatore da ultima mezz'ora; elemento sicuramente divertente per la platea ma di dubbia affidabilità sul piano tattico, magari comprensibile se impiegato da esterno offensivo in un attacco disposto a tre elementi, decisamente meno comprensibile se impiegato più centralmente da trequartista; qualche dubbio è lecito.
  14. Basta ipotesi, basta scommesse, basta illusioni, basta sperperi; basta credere che in un anno si riesca a costruire una squadra vincente quando viene a mancare la necessaria qualità e se questa qualità non c'è, bisogna trovare chi sa lavorare per reperirla costruendola dal nulla; sono 5 stagioni che ripetiamo le stesse cose e poi si ricade nello stesso errore, ossia quello di non saper come costruire pazientemente un meccanismo d'alto livello apportando tassello per tassello; sempre solo nomi di gente costosa e oramai priva di autentiche ambizioni; cavalli pazzi difficili da gestire e spesso controproducenti in un contesto di squadra.
  15. Di Sancho conosciamo la qualità tecnica, l'estro ed il piede buono, ma per tutto il resto sappiamo che è molto incostante quindi poco affidabile per offrire quelle necessarie garanzie indispensabili in una compagine di rango elevato e con ambizioni immediate di ritornare a splendere. Due anni trascorsi nel nulla e il fatto che il Chelsea abbia preferito pagare 5 milioni di penale pur di privarsene e restituirlo al Manchester United, non depongono a suo favore quanto il fatto di garantirgli uno stipendio di 6 milioni netti, visto che tra l'altro di contratti grossolanamente sbagliati ne abbiamo già commessi.
  16. Continua la saga delle scommesse o meglio delle fantasiose ipotesi, con la notevole aggravante dei costi elevati, ma di pianificare accuratamente nei minimi dettagli, in modo di allestire finalmente una squadra d'alto livello, manco a pensarci.
  17. Una squadra di rango oltre a possedere quei titolari che ritiene necessari a completare il proprio assetto (possibilmente di qualità), deve garantirsi pure un adeguato parco riserve, meglio se composto da giocatori piuttosto giovani e magari cresciuti nel proprio vivaio, quindi meno impegnativi dal punto di vista economico e comunque affidabili specie dal punto di vista dell'impegno e dell'ambizione personale. Il giovane Miretti sta maturando bene, pertanto da tenere in primaria considerazione per un stabile impiego momentaneo quale riserva ma con concrete possibilità di arrivare alla titolarità; dal momento che nel nostro attuale centrocampo nessuno, eccetto forse Thuram, spicca per caratteristiche qualitative superiori. Darlo in prestito per giunta ad una società la quale potrebbe essere concorrenziale, ove tra l'altro probabilmente verrebbe collocato da riserva, quindi con scarse possibilità di emergere e maturare definitivamente, lo ritengo un grossolano errore e negli ultimi anni di errori di valutazione nelle scelta ne abbiamo commessi fin troppi.
  18. Concordo, se le cose non dovessero cambiare e a breve, poi quel rischio diventa concreto.
  19. C'è il rischio fondato che il PSG cambi idea in merito a Kolo Muani e decida di tenerselo, il che per noi equivale al rischio di rimanere senza centravanti (ci sarebbe il giovane Castro, ma a quanto pare manco lo citano, così tanto per rimanere fedeli al mantra: quello è troppo giovane, l'altro è troppo vecchio, poi quello è inesperto, l'altro è immaturo, poi ancora quello è poco tecnico e così via; intanto il tempo passa, gli affari prioritari vengono già compiuti da altri e noi si rimane al ripiego dell'ultima ora.
  20. Douglas Luiz per 25 milioni può ritornare all'Aston Villa e questa potrebbe essere la soluzione giusta e probabilmente già accordata nel caso che entro fine mercato non giungessero offerte maggiori. Inoltre credo sia evidente a chiunque che questo giocatore non abbia la minima intenzione di giocare in Italia e probabilmente l'ha fatto presente fin da subito alla nostra dirigenza.
  21. Non ho la minima idea di chi sia tale Chabot, ma se ritenuto valido a completare il trio di centrali difensivi, va preso in considerazione.
  22. Non conosco questo giocatore, dicono sia un agguerrito interditore, ma non troppo tecnico. Probabilmente Tudor intende giocare con una coppia di centrocampisti molto fisici e lasciare il compito per lo sviluppo della manovra offensiva ai trequartisti; buona idea ma non so chi potrebbero esser i due trequartisti in grado di adempiere a tale mansione.
  23. Concordo e va pure precisato che possiede caratteristiche diverse da Kevin, quindi andrebbe a completare il reparto (tecnicamente Miretti è bravo)
  24. Miretti va tenuto nella rosa di prima squadra e se offrirà un evidente affidabilità, va considerato possibile titolare di un ruolo a centrocampo, specie se il settore non verrà più disposto a due, ma a tre elementi; può agire da mediano ma pure da mezzala e per quanto riguarda gli attuali centrocampisti, a parte il giovane K.Thuram, gli altri non vedo quali ampie garanzie possano offrire; a meno che non si intenda perseverare con le ipotesi e varie illusorie scommesse, ossia: Locatelli ci può stare se affiancato da due autentiche mezze ali di qualità, Mc Keenie dubito disponga di altri margini di miglioramento, quindi credo abbia fatto il suo tempo, Koopmeiners al momento non offre alcuna garanzia, troppo negativa la stagione che ha trascorso, tra l'altro non si è ancora capito quale sia il suo vero ruolo, chi dice mediano, lui dice mezzala, altri dicono trequartista, evidente che domina l'incertezza in merito a quanto dovrebbe garantire; poi altri non ce ne sono, o meglio il giovanissimo Adzic, del quale parlano bene ma per il momento ancora non si è visto in azione quel tanto che basta a ritenerlo affidabile; pertanto semmai in prestito a farsi le ossa è meglio ci vada lui. Inoltre pare che Tudor non sia interessato a schierare un regista, quindi la società proverà a reperire sul mercato un ulteriore centrocampista interno e a questo punto per disporre dei numeri necessari per il centrocampo, ritengo che Miretti va fatto rientrare alla base.
  25. Piuttosto puntare sul giovane Castro, punta di qualità tecnica e molto promettente.
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