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Ronnie O'Sullivan

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Tutti i contenuti di Ronnie O'Sullivan

  1. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Uno shock, mi dispiace davvero tanto; malgrado i soliti doppi falli, Zverev stava giocando benissimo contro un Nadal al solito mostruoso nei momenti chiave, ma in difficoltà (fisica?) negli scambi e nel gioco in generale. tre ore (di grande tennis…) per meno di due set…. Auguro una pronta guarigione a Sasha, sperando non ci siano rotture. Nadal andrà per la quattordicesima da stragrande favorito, avendo un paio di giorni per recuperare una forma fisica sufficiente.
  2. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Sono rimasto molto sorpreso per la sconfitta di Carlitos. E' vero quel che dice il Bro più sopra, e cioè che Alcaraz esprime un tennis d'attacco probabilmente più efficacie sulle superfici dure e veloci; però l'avevo visto benissimo, oserei dire dominante, anche sulla terra, non immaginavo che Zverev potesse batterlo. Quanto a Nadal, premesso che ho visto solo i primi due set, io non capivo per quale motivo i commentatori ed opinionisti di Eurosport vedessero favorito Djokovic; si conferma una regola aurea (da quasi vent'anni): SE sta bene fisicamente, Nadal sulla terra battura e tre set su cinque, NON è battile, punto; nemmeno da un fenomeno come Nole, che ha, in quanto tale, giocato un secondo set (da sotto 0-3) fenomenale, ma farlo per 4/5 ore è impresa al limite dell'umano.
  3. Ronnie O'Sullivan

    + 39 - Commemorazione 37° anniversario della strage dell'Heysel

    Avevo tredici anni, ricordo tutto perfettamente, anche perché l'attesa - quasi un mese - era stata veramente spasmodica, soprattutto dopo la sconfitta di Atene di due anni prima. Tra l'altro, legata a quella edizione della Coppa dei Campioni, vi era stata anche la mia "priva volta" al Comunale: quarti di finale contro lo Sparta Praga; tre ore abbondanti di festa sotto una pioggia battente; 3-0 per noi; la trasferta da Verona la feci, in pullman, con lo zio, fratello minore di mio padre; juventino sfegatato (come mio padre e tutta la famiglia paterna, le due zie comprese), che mi voleva un bene dell'anima, morto prematuramente per malattia; lo zio doveva andare a Bruxelles, ma per una serie di coincidenze alla fine non gli fu possibile; va detto che nessuno dello Juventus Club a cui noi eravamo affiliati ebbe problemi, perché si trovava dalla parte opposta dello stadio; dirò di più: a più riprese quelle persone - molte ancora vive e vegete - mi dissero che dall'altra parte dello stadio non ebbero contezza della gravità della tragedia fino a a tardissima serata. Per quanto mi riguarda, per scaramanzia andai a vedere la partita a casa della nonna e della zia (paterna), come avevo fatto l'anno prima, quando l'immenso Gaetano Scirea sollevò al cielo di Basilea la Coppa delle Coppe. Inutile raccontare lo sgomento e il raccapriccio crescenti durante la serata, gli sguardi e i commenti attoniti delle mie "donne", sguardi che io cercavo di incrociare, nel tentativo di trovare un introvabile "consolazione" e un'impossibile risposta al mio "perché tutto ciò". Mi voglio invece soffermare per un attimo sui giorni successivi; furono psicologicamente TERRIBILI. Io era ancora molto giovane, seconda media, ma ricordo l'angoscia soffocante che per la prima volta nella mia vita provai; un senso di smarrimento, di rabbia, di dolore, di non-essere davvero opprimente. Ricordo inoltre, e soprattutto, che fu uno dei primi incontri veri con la STUPIDITA' umana, con le battutine idiote, ciniche, deliranti della gente più miserabile. In particolare, ricordo "l'accoglienza" che mi fece la professoressa di italiano (supplente per un anno intero, purtroppo) alla prima ora del giovedì mattina, davanti a tutta la classe, appena entrata: "HAI VISTO LA TUA JUVE?". Disse proprio così, letterale, quella DEFICIENTE; non ebbi la forza di replicare, né di reagire; mi misi a piangere per la rabbia, provando invano a trattenere le lacrime (che malgrado tutte non erano ancora scese fino a quel momento) e cercando in qualche modo di nascondermi, celandomi dal suo sguardo ebete. Un ricordo orribile, e tenete presente che ero un ragazzino molto bravo, direi il migliore della classe o giù di lì; specie nei temi, tra l'altro, avevo buona facilità di scrittura; da dove le uscirono quelle parole INFAMI? Me lo chiedo ancora oggi, e non è un dettaglio irrilevante, per quanto mi riguarda e per quanto possa sembrare tale al cospetto della portata di una simile tragedia; un piccolo, ulteriore dispiacere, personale; di più: un'UMILIAZIONE; come tali sentii quelle maledette parole: la tua Juve, quasi a prendere le distanze da me per motivi che non capivo, quasi ad accusarmi di una correità in non so che cosa. Non oso immaginare cosa provarono coloro che quella tragedia vissero direttamente; per i familiari delle vittime, soltanto silenzio e preghiere (per chi ci crede). La mia passione per il calcio e per la Juventus è rimasta intatta, se non addirittura cresciuta, negli anni a venire; ma da quel giorno, nulla è più stato come prima; e non mi riferisco meramente al calcio, ma al mio, personale sguardo sull'esistenza umana. Quanto alle poche pagine di questo thread, cui alcuni fanno riferimento, credo che la retorica sui giovani sia sbagliata; non è colpa loro, non esistono generazioni migliori e peggiori; ognuno è figlio del suo tempo; purtroppo, questo è un tempo in cui si è bombardati di notizie e di nozionismi, ma paradossalmente, al contempo, un'era di profonda IGNORANZA e perdita di SPIRITO CRITICO; va così, è il modello di vita che in qualche modo porta a ciò. Ho cinque figli tra i 21 e i 6 anni; tutti bravi ed intelligenti; so di cosa parlo. Il mio vecchio prof di italiano - lo ricordo anche per rendere merito alla categoria - del triennio delle superiori soleva dire: CULTURA E' SENSO STORICO DELLA REALTA'. Ecco, credo che abbiamo bisogno di Cultura - quella vera, con la C maiuscola - come dell'acqua nel deserto.
  4. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Premetto che non ho visto gli ultimi due set, di cui purtroppo immaginavo l'esito, perché sono andato a dormire. Il gioco di Musetti è difficilissimo, si basa su equilibri molto precari, non può mai mettere il piloto automatico; appena molla un po' di testa tutto il suo tennis va in tilt. Purtroppo gli mancano un filo di potenza, e soprattutto un'arma letale; mi riferisco soprattutto al servizio; potesse ricavare tanti punti "gratuiti", avrebbe la possibilità a volte di rifiatare fisicamente e mentalmente, invece non ce l'ha; e mantenersi sempre al 100% è difficile, figurarsi negli slam, 3 set su 5... Poi è anche vero che Tsitsipas, dopo i primi game, nei primi due set non c'era proprio con la testa nemmeno lui; sbagliava dritti per lui ridicoli.
  5. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Gran primo set del Musa contro Tsitsi dopo un inizio difficile, col solito repertorio di rovesci che fanno cantare la palla e soluzioni fantasiose. Vediamo come va…
  6. Polemiche ridicole; è ovvio che io, che sono TIFOSO, darei un rene per vedere la mia Juve rialzare la Champions, e non ci sarebbe soddisfazione sportiva paragonabile. E' altrettanto vero e sacrosanto che non esiste un CALCIATORE al mondo, dalla terza categoria, alla serie A, che non consideri il Mondiale per nazioni il traguardo più prestigioso e più ambito, quello che ti dà la massima gloria sportiva.
  7. Aver vinto una sola coppa dei campioni dal 1978 al 1986, con una squadra composta - 1983 - da sei campioni del mondo, più Bettega (che non lo fu soltanto per colpa dell'infortunio subito contro l'Anderlecht, altro ricordo nefasto), Platini (il miglior giocatore del mondo, di gran lunga) e Boniek, e per giunta, per quanto meritata, senza poterla festeggiare, è un qualcosa che griderà vendetta in eterno al cospetto di Eupalla. Avrebbero dovute essere MINIMO tre; ma minimo minimo (come avrebbero dovute essere minimo tre nel secondo periodo in cui noi fummo la squadra più forte d'Europa; quello del primo ciclo Lippi). In questo senso il Trap è una contraddizione umana; da un lato, ce l'ho sempre avuta con lui per il suo gioco eccessivamente speculativo, con una squadra mostruosa; dall'altro, è il tecnico che ci ha portato ad essere la prima squadra europea a vincere tutte le coppe; tutte. Ma le nostre ciambelle sono le più buone anche perché a volte riescono senza il buco, mi dice sempre un fratello bianconero.
  8. Vedi cose che ci accomunano... Io sono del '72; primo ricordo abbastanza nitido mondiali in Argentina del 1978; la nazionale italiana più bella di sempre; ovviamente: NOVE juventini in campo. Uno dei primi ricordi da Juventino (anche se sono nato juventino da una famiglia di juventini) è stato anche per me molto..."doloroso", in tutti i sensi: Juventus vs Arsenal, semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe; avevo un mal di denti terribile; prendemmo il goal beffa al novantesimo. Il giorno dopo il medico condotto (non il dentista...) mi tolse il dente. Fu terribile. Mia moglie dice che noi juventini siamo "malati"; in un certo senso è vero; ma è una malattia..."sana" la nostra; non come gli interisti, che soffrono di un evidente disturbo della personalità, per essere tali.
  9. Credo che siamo più o meno coetanei; ti dico solo che mio fratello, più giovane di me di sette anni, si chiama Roberto; il nome l'hanno lasciato scegliere a me; il perché te lo lascio intuire. Ancora oggi quando leggo il nome Michel mi viene un palpito al cuore, più di quando ripensi al primo amore; ancora oggi sono convinto che Platini non abbia paragoni, perché era Pirlo e Van Basten in contemporanea; mai nessuno come lui, né prima, né dopo; nemmeno Maradona, che pure è stato più geniale, anzi: il più geniale in assoluto. Ho pianto una sola volta per il calcio, ed è stato la notte di Atene; avevo 11 anni e pensavo che la mia squadra fosse invincibile. Anch'io ho sempre avuto un debole per i talenti estrosi; nel tennis (insieme al calcio, il mio sport, che tra l'altro ancora vergognosamente pratico) ho idolatrato McEnroe e stratifato per Edberg prima e Sampras poi. Considero Baggio il più grande talento italiano di tutti i tempi; la cosa più simile a Maradona (inarrivabile) che si sia vista. Giusto un paio di giorni fa ho scritto che ho sempre avuto un debole per Paulo Dybala, per una semplicissima ragiona: tanti calciano il pallone, ma solo alcuni lo fanno cantare; e Dybala è uno dei pochi che di sinistro fa cantare il pallone. Detto ciò, mi permetto due considerazioni, perché non capisco, da persona intelligente quale ti considero, due cose: - come tu faccia a paragonare Paulino a Platini, Zidane, Baggio, Del Piero (che pure era inferiore ai succitati), ma anche ad Ibrahimovic e a Laudrup; ci sono categorie di mezzo tra questi e Dybala; il parallelismo è forzatissimo; lo so che anche tu lo pensi, che non sono dello stesso livello; ma è proprio il paragone che non regge; né a livello tecnico, né a livello di percezione da parte dei tifosi; è vero che nessuno è stato esente dalle critiche, ma non è vero che tutti i giocatori di talento alla Juve sono bistrattati; non è così; - come tu faccia ad essere al 100% dalla parte di Dybala e al 100% contro la società; Dybala - o meglio: il clan (non lo staff) cui lui si è affidato (contorniato) - ha commesso errori gravissimi, che alla fine ha finito col pagare; e al contempo in campo ha mostrato delizie ma non ha mai convinto al 100%, da campione completo (non dico fuoriclasse); è vero che ha inciso, come dici tu; ma non da campione autentico; in Champions ha fornito 3 assist in sette anni e cinquanta e passa partite, da seconda punta, tanto per fare un esempio. Ma al di là dei numeri, alcuni dei quali decisamente a suo favore, a partite dai 115 goal, a livello fisico (e non mi riferisco alla stazza o alla mole) e a livello di PERSONALITA', non ha mai pienamente convinto. A me l'epilogo è spiaciuto, nell'esito e anche nei modi; ma, mi spiace, non esiste dare il 100% delle colpe alla società; si possono avere opinioni differenti, più orientate in favore del giocatore o della società; perfino contrastanti; ma addossare completamente alla società la colpa della telenovela sudamericana cui abbiamo assistito non è né logico, né oggettivo. PS Lui è liberissimo di andare dove vuole, visto che è stato "liberato", perfino da quelli là; però io sono liberissimo di vedere una fortissima incoerenza tra il dichiarare amore alla tifoseria bianconera (e bada bene che sono convinto che lunedì Dybala sia stato assolutamente genuino) e poi firmare per quelli. Dopo lunedì, la sentirei una presa per il qulo, come lui ha sentito una presa per il qulo il comportamento della dirigenza (e come la dirigenza ha sentito come una presa per il qulo gli sguardi truci dopo che per un anno Dybala ha rifiutato un'offerta da 10+ milioni netti a stagione). Ognuno vede le cose dal proprio punto di vista, e non ne esiste uno oggettivo; il mio, soggettivo, è da tifoso di lunga data. Poi è chiaro che non si può voler bene ad una ragazzo dalla faccia pulita e dal talento di Dybala.
  10. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    Sì, nei 5 birilli, e ancor di più nella goriziana, è la norma; a snooker capita di meno ma sono tiri meno codificati; e quindi più difficili. Infatti, sentivo Maurizio Cavalli dire proprio questo; poi, ovviamente, se uno è un campione con la stecca in mano, credo lo potrebbe diventare in ogni disciplina, ma se non ci cresci fin da piccolo, in una specialità molto complessa come lo snooker è dura emergere, direi impossibile. In effetti il vincitore del mondiale quest'anno si è portato a casa 500 mila sterline, cifre inimmaginabili per le altre discipline. Non mi ci sono mai cimentato, ma a me entusiasma la carambola; come facciano a carambolare dopo tre sponde proprio non me ne capacito...
  11. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    A snooker se non sai giocare di sponda ti ammazzano; mettere l'avversario sotto snooker significa proprio "a messa", come diciamo noi in gergo, cioè senza la possibilità di poter colpire direttamente la biglia obiettivo. Non pochi giocatori italiani o argentini si sono cimentati con lo snooker, ottenendo scarsi risultati; purtroppo, non si può dire il contrario; che io sappia non ricordo di grandi campioni di snooker aver provato 5 birilli o goriziana. A mio modestissimo avviso, da grande appassionato di 5 birilli, lo snooker richiede un repertorio tecnico nel complesso superiore. Guarda questo video, di "escape", come le chiamano loro... Tieni conto che se sbagli ci sono grosse probabilità di perdere il frame... biglie piccole, biliardo enorme e per giunta senza i diamanti di riferimento che ci sono sui tavoli all'italiana. Perdi 9 minuti, ti assicuro che ne vale la pena...
  12. Ragazzi, che vi piaccia o no, Chiellini ha un'intelligenza superiore alla media e credo al 99% dei colleghi e una grande carriera alle spalle durante la quale ha trovato il tempo di conseguire una laurea magistrale in Economia (non astrologia, Economia) a pieni voti (senza iscriversi al Cepu). D'altra parte, basta una sua intervista per rendersi conto di essere di fronte ad una persona intellettualmente di spesso; a prescindere dal fatto che si concordi o meno con i concetti che esprime. E' ovvio che lui abbia più porte aperte di altri. Non so quanto sarà bravo da dirigente (se questa sarà la sua prossima professione), ma certamente ha molte più carte in regola lui, per farlo, di molti "idoli" che andrebbero per la maggiore qui dentro.
  13. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Assolutamente no, non ti devi scusare.
  14. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Ricordi molto male. Il resto vien da sé.
  15. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Per puro caso lo avevo visto in tre partite consecutive ad Umago l'estate scorsa; già lo conoscevo un po', ma in quell'occasione ebbi la sensazione, quasi certezza, di trovarmi di fronte ad un predestinato. Poi l'ho visto visto dal vivo contro Korda alle Next Gen Final, a Milano, sul veloce, e non ho più avuto il minimo dubbio. E' naturale fare parallelismi con Nadal; stessa nazionalità (purtroppo), stessa precocità, stessi tratti caratteriali; ma in verità stiamo parlando di giocatori molto differenti; il primo Nadal era un grandissimo difensore che sapeva anche aggredire; questo è un attaccante puro, naturale, con un talento e un repertorio tecnico sterminato, che sa anche difendere. So che i puristi storceranno il naso, ma pur considerando Alcaraz un giocatore unico sul suo genere, un po' l'evoluzione della specie, se vogliamo, se proprio devo fare un parallelismo, lo trovo più simile a Federer che a Nadal; anche se la grazia e l'eleganza dello svizzero non hanno paragoni, il modo di giocare di Alcaraz, di togliere il fiato all'avversario, di metterlo in apnea, è più vicino al modo di intendere il tennis di Roger, che di quello di Rafa (che ha sempre vinto per stritolamento progressivo). Non so quanti slam vincerà; il numero venti mi fa sempre grandissima impressione, ce ne siamo abituati per via dei tre FENOMENI che abbiamo conosciuto in quest'epoca irripetibile, ma sono un Everest; di certo ci troviamo di fronte ad un fuoriclasse assoluto che, se non avrà la sfortuna di infortuni pesanti, farà epoca.
  16. Ronnie O'Sullivan

    Guerra in Ucraina

    Non intervengo mai in queste discussioni, tanto meno in un forum di calcio, pur apprezzando (per quel poco che ho letto), alcuni interventi. Mi permetto però solo un paio di righe, perché altri - di interventi - invece mi sembrano allucinanti, come le posizioni espresse non da pochi sui media (e non solo). Che la situazione attuale sia frutto di comportamenti e accadimenti del passato è più banale che ovvio; i rapporti causa-effetto sono connaturati alla struttura stessa dell'universo in cui viviamo; la storia dell'umanità non può fare eccezione. Che sia pure importante avere senso storico della realtà, è assolutamente vero; una realtà spesso complessa e articolata; che, per scendere un po' nello specifico, Stati Uniti, Nato e pavida Europa abbiamo delle responsabilità storiche non da poco, con comportamenti e decisioni quanto meno miopi, è fuor di dubbio. Come è fattuale che in una parte dell'Ucraina fosse in atto da anni un conflitto più o meno palese. Ma porre sistematicamente e in maniera preponderante l'accento sulla Nato, sugli USA e su di noi (e sia chiaro che considero Biden un idiota in maniera differente ma di pari livello del suo predecessore, per dire...; la Nato oramai antistorica, e l'Europa una barzelletta, che se non si evolve e veramente si unisce sulle questioni che contano - fiscalità, politica del lavoro, sicurezza e politica estera in primis - sarà destinata a scomparire, oltre che a contare nulla come oggi), mi pare francamente di una scorrettezza e stoltezza assoluta. Si può discutere di tutto, ma partendo dal punto focale, principale, più grave della vicenda: ci troviamo di fronte ad uno STATO Sovrano AGGREDITO e INVASO, e ad uno Stato AGGRESSORE e INVASORE. E di fronte a questa situazione non esistono SE e MA che tengano; c'è un carnefice e una vittima. Se non si parte da questo assunto fondamentale, che deve (dovrebbe) essere condiviso, tanto è di evidenza cristallina, io mi rifiuto categoricamente di addentrarmi in qualsiasi discussione, anche con persone che mi sono amiche e che di regola stimo, perché siamo su piani paralleli e non comunicanti; che lo facciano per ignoranza, radicalismo-chic, falso anticonformismo, pregiudizio ideologico, non mi importa sapere; il giustificazionismo, anche solo strisciante, anche solo parziale, lo trovo francamente disgustoso. PS Faccio sommessamente notare che i partiti di ispirazione nazi-fascista, in Ucraina alle ultime elezioni hanno ricevuto consensi sotto il 2%; un po' come le forze di estrema destra e sinistra in Italia. Battaglione Azov (0.5% esercito ucraino), denazificare l'Ucraina.... ma di che qazzo stiamo parlando...
  17. Intere partite senza essere messo nelle condizioni di calciare UNA volta in porta in modo pulito. UNA. E’ Allegri che fa finta di non capire e prende per il qulo.
  18. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Eh...bella domanda... Non sono in grado di giudicare dall'esterno, ma quando ho sentito della separazione mi è dispiaciuto molto, perché di Riccardo Piatti parlano tutti benissimo (anche nel piccolo del mio circolo), e dicono che è un coach con una conoscenza "infinita" del tennis, una grande passione, uno staff di livello e, soprattutto, che è una bravissima persona. Sono rimasto perplesso come e quanto te, e non vorrei che Sinner se ne dovesse pentire (a questo mi riferivo quando ho scritto "spero sia solo questo", cioè periodo fisiologico di assestamento, e non altro, cioè scelta sbagliata). Sul resto del tuo post non posso che concordare. PS Sinner è un 2001, Alcaraz un 2003.... e non aggiungo altro.
  19. Platini a distanza siderale da qualsiasi altro. Chi non lo sceglie, o non ha l'età per averlo visto giocare (beato lui) oppure, all'opposto, è rimbambito...
  20. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    E' molto difficile rispondere alla tua domanda; come prestigio, temo proprio di sì; per farti un'idea, credo che le fasi finali del mondiale di snooker, trasmesse dalla BBC, siano state viste in UK da una decina di milioni di spettatori; in Cina e in tutta l'Asia lo snooker è molto diffuso e praticato. Dal punto di vista squisitamente tecnico, devo parlare un tanto al kilo; tieni conto, però, che anch'io ero un giocatore scarso/decente di italiana 5 birilli (senza buche) e seguivo, un tempo, il biliardo su Telepiù; Cifalà (purtroppo verso fine carriera, ma si trattava di un talento inarrivabile), Gustavo Zito ecc. non so se ricordi. Dico questo perché ho approcciato lo snooker televisivo con sospetto una ventina d'anni fa (quando hanno iniziato a trasmetterlo in Italia tramite Eurosport); per la verità ci avevo giocato qualche volta, ma rare, nei pub e sale inglesi ai tempi del mio soggiorno in UK, qualche anno prima; ma mi sembrava troppo complicato e preferivo i tavoli da pool. A proposito di "complicato", mi sono reso conto, ma te lo potrebbe confermare Maurizio Cavalli, telecronista Eusport e grandissimo conoscitore di tutto il biliardo, ed in particolare dei 5 birilli, che lo snooker è una disciplina difficilissima e che richiede abilità tecniche elevatissime; diverse dai 5 birilli, ovviamente, o dalla carambola, ma credo al tempo stesso nel complesso ancora più ampie; i tavoli sono enormi (visti dal vivo fanno impressione), le biglie sono piccole (più delle biglie da americana/pool); devi saper imbucare, ma anche condurre la biglia bianca (battente) per i piazzamenti; devi avere strategia, devi saper giocare sul corto e sul lungo, devi saper attaccare, ma anche difendere; non di rado devi giocare di sponda. Insomma, è una disciplina difficilissima e a mio parere i migliori sono dei super campioni che potrebbero giocare qualsiasi tipo di biliardo; per esempio, Mark Selby (quattro volte campione del mondo di snooker), qualche anno fa si è dedicato per qualche mese al pool palla 9, nel tour americano, si è iscritto al mondiale di pool e...l'ha vinto!!! Il contrario sarebbe semplicemente impossibile. Quindi, in definitiva, sì, per me, pur apprezzando moltissimo il gioco all'italiana a 5 birilli (l'unico che ho un po' praticato, con qualche capatina all'americana 8-15 in mezzo), credo che lo snooker sia un gioco più complesso e in assoluto i giocatori che lo praticano ad alto livello i migliori biliardisti al mondo. Ronnie O’Sullivan è semplicemente un genio, e non sto parlando in terza persona… 😁
  21. Ronnie O'Sullivan

    ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile

    Sinner mi pare un po' in confusione tecnico/tattica, anche se una giornata storta può capitare a tutti. Probabilmente stanno provando colpi e strategie alternative col nuovo coach e relativo staff; deve completare il repertorio e imparare le VARIAZIONI (back, palla corta, attacchi in controtempo, volée...), sempre più importanti in questo tennis in cui tutti oramai tirano forte, altrimenti non va da nessuna parte, ed è inevitabile un periodo di assestamento. Spero sia solo questo. Musetti molto bene contro Korda (uno che se si sistema a livello mentale entra in top ten dritto come un fuso), ieri non l'ho visto, non so cosa sia successo. Certo Zverev è un osso duro, anche se abbastanza in crisi in questi mesi.
  22. Ronnie O'Sullivan

    Top 10 trofei sportivi per prestigio

    Senza ombra di dubbio alcuno...idolo assoluto e incommensurabile. Per provare a rispondere, per cortesia, all'autore della discussione, cito gli sport che io ho praticato/pratico e quelli di cui sono più appassionato (anche se un po' tutto lo sport mi piace): - per un calciatore: mondiale per nazionali (con anni luce di distanza da qualsiasi altra competizione, Champions incluso); - per un tennista: Wimbledon - per un giocatore di football americano: il Superbowl - per un biliardista: il mondiale di snooker al Crucible Theatre (ma rimango convinto che il biliardo sia più un gioco che uno sport)
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