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ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Hai centrato il punto. Il problema sono i saccenti, il mix di ignoranza e supponenza. Gente squallida, ma sono presenti in ogni ambito. Inevitabile. Poi ci sono anche gli pseudo VIP in costante ricerca di visibilità che vanno dove tira il vento. Basta non cagarli (gli uni e gli altri). Per il resto, ben vengano i new-comers; per dire, io mi diverto un sacco qui in azienda perché, sapendo che gioco da una vita, molti collaboratori mi riempiono di domande e mi dicono la loro; li vedo proprio entusiasti... Ed è bellissimo vedere le scuole tennis, anche al mio circolo, strapiene di ragazzini. A dire il vero, Sinner ha dato un boost importante ad un fenomeno (quello dei giovani praticanti, e anche dei meno giovani) già in costante crescita da anni. Ho ripensato un attimo, a mente fredda, alla finale; perché è vero che io sono quasi neutrale, ma comunque la vivo con pathos; e quindi, per avere un minimo di lucidità, devo lasciar decantare le emozioni almeno qualche ora. E' proprio evidente, non è retorica, che i due fenomeni traggono l'uno dall'altro lo stimolo, la forza morale e di volontà per migliorarsi di continuo. Senza Sinner, Alcaraz si sarebbe già adagiato; in parte stava già succedendo, se vi ricordate. Jannik non si sarebbe mai adagiato, questo è certo, perché ha un altro carattere, ma altrettanto sicuramente, senza la sconfitte contro Carlitos, non avrebbe - né lui, né il suo team - potuto focalizzare a pieno certe lacune da colmare e certi dettagli tecnico-tattici da migliorare; lacune e dettagli che emergono con evidenza solo quando giochi contro uno che ti porta al limite e talvolta ti mette sotto. Al di là dei motivi della rinuncia alla Davis, credo, se ho imparato un minimo a conoscerlo, che a Carlos roda parecchio il qulo aver perso domenica, al di là delle dichiarazioni di facciata e della genuina (per me) stima nei confronti di Jannik. Sono abbastanza convinto sia così; perché sul campo, nel primo set, io non ho visto nessun gap dello spagnolo nei confronti di Sinner; quel gap che pensavo che sul sintetico veloce fosse ancora abbastanza marcato, Carlos, se ripenso bene alla partita, credo l'abbia QUASI interamente colmato; nel primo set, fino al tie-break, giocato divinamente da Sinner, per me lo spagnolo aveva giocato leggermente meglio dell’italiano, giungendo fra l’altro a set point. Ma anche nel secondo, fino al controbreak concesso non solo per la risposta fortunosa, non solo per la seguente splendida palla corta di Sinner, ma anche e soprattutto per una volée per lui facilissima giocata con eccessiva enfasi e buttata larga di un metro e mezzo, che lo avrebbe portato 40-15. Dal controbreak in poi Jannik ha preso decisamente il sopravvento, e meritato di vincere anche il secondo parziale e la partita; ma più che una crescita dell'italiano, che si è tenuto nel suo standard molto alto, ma con percetuali basse al servizio, è stato il nervosismo in cui è caduto Alcaraz a far pendere definitivamente la bilancia del match. Ha sbagliato la palla del secondo break mettendo largo un dritto per lui abbastanza comodo, se ricordate, nell'ottavo game. L'ultima sua chance. Secondo me quel nervosismo nasceva dalla frustrazione di sentire, a differenza, per esempio, che a Wimbledon, di avere le armi per fare match pari e anche per vincere. Credo che, smaltita la delusione - di solito si mette alle spalle gli accadimenti con relativa nonchalance; un amico incordatore, amicissimo di Nole, mi ha detto di averlo visto non più tardi di due sere fa abbuffarsi di risotto al Castelmagno e tagliata - Carlos potrà paradossalmente acquisire fiducia da questa finale, pur persa, e alla fine anche nettamente nel punteggio. Un po' come successo in finale a Roma a Sinner, quando, appena al rientro, pur avendo alla lunga ceduto fisicamente, un set abbondante giocato alla pari dello spagnolo sulla terra rossa gli aveva trasmesso la giusta convinzione di poter vincere anche a Parigi (dopo, è andata come è andata). A proposito di Jannik, ha vinto come successo ad Alcaraz in alcuni scontri diretti: giocando meglio i punti decisivi. E' una qualità importantissima per un campione. Quanto al servizio, è stato devastante per tutto il torneo e nel primo set, poi le percentuali di prima palla sono molto scese, ma è NORMALE che gli possa succedere contro Alcaraz; chi pensa che il servizio, essendo il colpo di inizio game, dipenda solo dal battitore, non ha mai giocato a tennis; l'avversario, anche solo col suo status, influisce molto sulla meccanica di un movimento che richiede una coordinazione da orologio svizzero a tutte le parti del corpo; dal mignolo del piede alle punte dei capelli. Jannik ha dominato la partita sotto l’aspetto emotivo; quando vi dicevo che non lo soffre, o lo soffre come si soffre in n grande avversario, forse non sbagliavo. Della (attuale) Davis mi importa il giusto, come già detto e ribadito. Ora mi "riposo" anch'io (per modo di dire, domani in pausa pranzo mi attende uno sfidante agguerrito 😁), con vista down under slam. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Ci sarebbe stato lo stesso. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Bellissimo il tributo del pubblico ad Alcaraz; questo significa tifare per il nostro, ammirando anche l’altro in quanto fuoriclasse assoluto. Al contrario di qualche ignorante che non capisce e non sa cosa sia il tennis. Presente anche qui dentro. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Finale all’altezza delle aspettative; livello stellare come sempre fra questi due MAGNIFICI fuoriclasse. Partita equilibrata, con Jannik che alla fine ha confermato di avere qualcosa in più sul veloce indoor, ma con Carlitos che sta imparando alle grande. Sinner è un ragazzo meraviglioso, una perla preziosa; verrà ricordato come lo sportivo italiano più forte di tutti i tempi. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Finale di straordinario fascino per la caratura dei giocatori e il confronto di stili. Ieri sera Alcaraz è stato impressionante; continuo a pensare che su questa superficie al coperto Sinner sia leggermente favorito, a volte sembra proprio invulnerabile. Sarà importantissimo il rendimento al servizio. Peccato non esserci; ci ho sperato sino all’ultimo… Me la godrò dal divano. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Bah...sarà che non sono iscritto a nessun social, e quindi sono meno esposto al megafono degli imbecìlli, ma non darei grosso peso a queste cose, perché sono connaturate al format attuale dei media. Sinner stesso non viene risparmiato dagli invidiosi frustrati e dagli stupidi trincerati da codardi dietro un nick. Se n'è avuta l'ennesima riprova un paio di settimana fa. Anche perché poi esiste la realtà, e vedi che anche in Italia, come in tutto il mondo, Alcaraz e il suo tennis godono di enorme apprezzamento, oserei dire come nessun altro; e perfino (e giustamente) a Torino contro Musetti o in finale a Roma contro Sinner, pur facendo il tifo per gli italiani, il pubblico fa partire scrosci di applausi di ammirazione al suo indirizzo. Credo, fra l'altro, visto il suo carattere, che Carlitos sia uno che se ne catafotte degli idiòti. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Avete ragione entrambi; nel senso che, ovviamente, una semifinale slam vale infinitamente di più di una vittoria ad un 250, ma allo stesso tempo alzare un trofeo, ogni tanto, psicologicamente da una carica positiva, un senso di compiutezza. Piccola correzione sul grassettato: Musetti di anni ne ha 23. Fra l'altro, essendo il suo tennis molto complesso e, al contempo, la sua testa "particolare", credo maturerà definitivamente più tardi della media. Gli mancano un filo di naturalezza e fluidità nel dritto e un pizzico di potenza; ma per il resto, ha il talento e il fisico per essere un top five; sarebbe un delitto non ci arrivasse; ma se continua così ci riuscirà. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Confermo i vostri commenti. A fine partita mi sono stupito…di me stesso per aver pensato Stasera Jannik non ha giocato bene e il punteggio è poco veritiero dell’andamento della partita. 6-4 6-3 al numero tre del mondo, due volte vincitore Finals. Meno male che non ha giocato bene… 😁 In verità è a anche da partite come questa che si capisce quanto Jannik sia uno di quelli che nasce ogni morte di papa, e non è neanche detto. E’ tremendamente forte ovunque, ma sul sintetico indoor uno così dominante non l’avevo mai visto. Sampras nelle giornate di grazia sembrava irresistibile, ma non aveva questa continuità. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Grandissimo Musetti che dopo il passaggio a vuoto (tra la fine del secondo e l’inizio del terzo) FINALMENTE la vince di talento, ma ANCHE di cuore! Si sono letti commenti VERGOGNOSI qui dentro. Il nove al mondo (ma salirà ancora), a 23 anni, trattato come un pagliaccio. Indecenti. Fino alla fine! -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Soprassedendo sul nomignolo che non mi piace, ieri sono stato alla sessione pomeridiana. Sulla partita poco da dire… l’esperienza val comunque la pena. Certo, passare dalla semifinale dello scorso anno a questo primo turno non è stato il massimo, ma a caval donato non si guarda in bocca. Speravo di vedere Sinner, ancora mai visto dal vivo, e un po’ mi secca. Carlos è spettacolare ma l’ho visto dal vivo già quattro volte… Il pubblico era praticamente tutto dalla sua parte, come sempre, viene naturale per il talento immenso che si percepisce e i colpi che offre. Solo contro Sinner in Italia ci sarebbe una predominanza per il nostro, ovviamente; ma il tifo “contro” lo spagnolo non c’è stato nemmeno nella finale di Roma. Giudicare lo stato di forma di Alcaraz da questa partita non è facile; De Minaur è un ottimo giocatore ma non ha letteralmente i mezzi e la pesantezza di palla per contrastarlo. Appena cala un attimo e l’altro fa sul serio non c’è partita. Nel secondo set Carlitos ha regolato il dritto, nel primo ancora abbastanza scentrato, come a Parigi, dopo un inizio cosa fuochi d’artificio. Credo, ma è una sensazione, che Sinner rimanga il grande favorito di queste Finals; per lo stato di forma di entrambi e perché su questa superficie e in queste condizioni per me è in assoluto più forte di Alcaraz. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Lo sarebbe, invece, un grosso problema, visto che la gente che andrà domenica (fra cui si sarei anch'io, che del doppio me ne fotto, con tutto il rispetto) alla sessione pomeridiana ha pagato (io no, a dire il vero, ma mi sono dovuto accontentare di domenica questa, l'anno scorso semifinale; è sempre più difficile...) per vedere (anche) un match di singolare. Escludo nella maniera più assoluta che domenica venga giocato un solo match di singolare. Almeno lo spero... -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
E’ ora di finirla di fare la punta al caxxo a questo ragazzo (poco più che teenager, mai scordarlo), che sta portando giro d'affari, quindi soldi, lustro, visibilità mediatica al nostro paese nel mondo come NUSSUN altro. E che passerà alla storia come il più grande sportivo italiano di tutti i tempi - attenzione, non semplicemente tennista: sportivo! - ne sono straconvinto. E noi stiamo a pensare alla coppetta Davis - che comunque ha già fatto vincere due volte all’Italia praticamente da solo - senza renderci conto del prestigio per il sistema paese che porta, per esempio, un evento davvero planetario come questo: (scusate per il post populistico, ma non ne posso più di gente che fa la morale ogni tre per due, salvo poi salire sistematicamente sul carro del vincitore) -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Ho visto non più di mezz'ora di Alcaraz, prima di cena; è stato raccapricciante; non so se abbia finito la benzina, come dite; è possibile, se non probabile; ma non era comunque apatico, spento; semplicemente sbagliava tutto ed era incredibilmente incazzato nero (per il suo modo di essere) con se stesso; oserei dire schifato; non l'ho mai visto così contrariato; campanello d'allarme? No, ci sta. Va detto che indoor, a fine stagione è sempre arrivato cotto; e lui viene da un rally abbastanza impressionante di nove tornei, nove finali (di cui sette, mi pare, vinte). Ci sta, ma è stato veramente un TONFO FRAGOROSO, non c'è che dire. Va detto anche, in aggiunta, che ha sempre sofferto il mancino Norrie con le sue palle piatte e traiettorie sinistrorse. Ovviamente se è anche solo al 70% lo pialla; ma l'ha sempre sofferto. Sinner può tornare numero uno. Avrà la forza mentale di impegnarsi fino alla fine a Parigi? Lo stimolo è grosso, ma anche l'impegno mentale. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Può essere, non ho certezze in merito. Quello di cui sono certo, invece, è che Sinner gioca meglio (se si può dire così) indoor perché la sua forza sta nella VELOCITA', sia di esecuzione, che di palla (il ritmo che sa imprimere Sinner allo scambio non lo regge nessuno, nemmeno Alcaraz), e non nella potenza e nella pesantezza di palla. L'ambiente climatizzato favorisce nettamente la velocità di penetrazione dell'aria della palla; è una cosa tangibilissima anche a livelli infimi e amatoriali; per restare alla terra battuta, giocare outdoor o sotto i "palloni" o le strutture in legno, è un altro mondo e quasi un altro sport. Per quanto riguarda la superficie, allo stesso modo, più veloce è, meglio è, per Sinner; ma i carpet attuali non sono velocissimi come un tempo; anzi, ci sono alcune superfici in cemento outdoor più veloci di certe moquette indoor. La discriminante, quindi, fra out e indoor non sta nelle superficie, ma nell'atmosfera. Detto che Sinner gioca bene (e meglio degli altri) ovunque, dalla sabbia al legno. Alcaraz, essendo un giocatore meno veloce nell'esecuzione, e che cerca maggiormente la traiettoria, gioca meglio su superfici e condizioni più lente, in cui può far valere la sua maggiore potenza, e quindi pesantezza di palla, e capacità di variare movimenti e soluzioni per ovviare alle interferenze ambientali (rimbalzi particolari, ma soprattutto umidità, vento ecc.). In estremissima sintesi e tagliando con l'accetta: Sinner ama (di più) la palla pulita, perché sa farla viaggiare come nessuno (velocità, timing di impatto e pulizia tecnica superiori); Alcaraz ama di più la palla complessa, perché sa gestire le rotazioni, i tagli e le traiettorie come nessuno (potenza, manualità e repertorio tecnico meno pulito, ma più completo). -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Ho appena letto un articolo sulla gazzetta semplicemente RIVOLTANTE; moralismo qualunquista e viscida cattiveria proprio da voltastomaco. D'altra, parte, sono le stesse * che attaccarono Sinner PRIMA di salire sul carro dei vincitori. Aggiungo, anche, che l'attuale Coppa Davis non è più la...Coppa Davis, è un simulacro di un antico e prestigiosissimo campionato del mondo a squadre finito fuori dal tempo; capita, così è la vita. Questa cosa non la dico oggi, troppo comodo; l'ho scritta in tempi non sospetti quando i gazzettari di * facevano i titoli a cinque colonne come nemmeno per la coppa del mondo del 1982. Ciò detto, però, anche Jannik una cosa se la poteva evitare: parlare di scelta difficile; che caxxo vuol dire scelta difficile? E' stata una scelta; punto. Legittima, probabilmente già presa da tempo (e lasciata intendere da Volandri in tempi non sospetti) e stop; finita lì. Le scelte difficili, anche solo nella sua carriera (non parlo della vita), sono ben altre. Non quattro giorni di Davis a due mesi dai prossimi AO. Hai scelto di non andare? Non devi giustificarti con NESSUNO. Se no, veramente, mi sanno di scuse non dovuto e poco credibili. Lascia perdere. PS Quelli che rimangono delusi o, peggio, si stracciano le vesti, sono i leccaculo, oppure i profittatori (per far business sulle sue spalle); non ho consigli da dare a Jannik (a differenza dei merdosi della gazzetta), ma spero se ne ricordi a tempo debito. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Gravissimo infortunio per Rune; rottura del tendine di Achille. Minimo sei mesi di stop. Non sopporto la volgare sua madre e non mi è simpatico nemmeno lui; ma mi spiace molto per Olger, talento vero. Spero che possa riprendersi al 100%. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Bah...a parte che Jannik ha già vinto l'anno scorso; per me non cambierebbe assolutamente nulla; non si può mai nella vita paragonare un torneo esibizione, anche milionaria, ad un torneo ufficiale. A chi mi dice che si impegneranno e giocheranno per vincere perché ci sono milioni in palio, rispondo che anche nel set che giocano nell'ultima ora di allenamento, se si allenano assieme due di pari livello, figurarsi due top, giocano per vincere; è ovvio, per indole e perché il training sia efficacie e un test attendibile. Ma non c'entra nulla con una partita vera di un torneo atp. Lo stesso concetto vale anche ai nostri infimi livelli - tornei ufficiali fit per quarta o terza categoria, tornei amatoriali, anche con gente dalla buona classifica, ma non ufficiali, tipo tornei sociali, tpra, rodeo e robe varie - figurarsi per professionisti ai massimi livelli. Questo è vero; si possono cogliere delle indicazioni; a prescindere dal risultato. E ribadisco che Jan il Rosso ha servito alla grande; certo senza la pressione dei grandi eventi; ma il kick che salta alto due metri e mezzo, o lo sai fare, o non lo sai fare; e lui, fino a ieri non lo sapeva fare. Con l'aggiunta di una decina di ace, che non guasta mai. Non ho visto la prima semi, solo la partita fra Nole e Jannik; mio figlio (tifoso sfegato e poco obiettivo di Sinner) mi ha detto di un Carlitos impressionante come succede sempre dagli US Open in poi; ma, ripeto, to veramente poco conto ai risultati di queste esibizioni. -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Delle esibizioni, anche milionarie, fottesega (per usare un francesismo), ma sono rimasto favorevolmente impressionato dalla prestazione al servizio di Jannik; non tanto per i NOVE ace del primo set, ma soprattutto per il KICK (anche sulla seconda), davvero alto ed efficace; non l’avevo mai visto servire in kick in questo modo; la palla saltava altissima. -
DAZN, numeri in calo: 13 milioni di spettatori in meno rispetto alla scorsa stagione
Ronnie O'Sullivan ha risposto a VincentJuventus Discussione Serie A e Campionati Esteri
Non tocchiamo questo tasto dolente, Bro (faccio parte del 17% che versa il 64% dell'irpef complessivo; almeno fossi ricco... invece sono solo un cogliòne. ). Va anche detto, per contro, che i super ricchi e le multinazionali sono i più grandi evasori e, beffardamente, possono farlo trincerandosi dietro una parvenza di legalità... perché, avendo disponibilità ingenti e potere di ricatto, dal punto di vista tecnico, non rubano, eludono (più o meno legalmente). Ma lasciamo perdere...il discorso si complicherebbe, e mi scuso per l'ot.- 1.014 risposte
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DAZN, numeri in calo: 13 milioni di spettatori in meno rispetto alla scorsa stagione
Ronnie O'Sullivan ha risposto a VincentJuventus Discussione Serie A e Campionati Esteri
Ciao Led, da "economista" (nel mio infimo) liberale, quasi liberista, apprezzo in toto il tuo intervento; mi limito a quotare la chiosa finale perché, da sola, apre la porta ad un sacco di considerazioni; sulla natura e proprietà dei beni immateriali (in particolare digitali), sulla distinzione sempre più difficile fra hardware e software (a ben pensarci, nemmeno un iphone è un bene completamente finito; se Apple non ti da accesso agli aggiornamenti, servizi, dopo sei mesi lo puoi al massimo utilizzare come saponetta, ma nemmeno per lavarti); sulla organizzazione e gestione del calcio europeo; sulla sottospecie del calcio italiano (sì, la ruota difficilmente starebbe in piedi anche se tutti gli usufruitori da domani mattina pagassero un abbonamento regolare) e così via. Mi limito però a ribadire un punto, per me fermo, agganciandomi a quanto scritto da @garrison coi suoi soliti modi poco diplomatici: i prezzi (alti rispetto al potere d'acquisto medio della gente) e la qualità del servizio possono, almeno in parte, spiegare la pirateria; ma non la giustificano: chi si affida ai pirati (che sono dei delinquenti stricto senso) ruba, e chi ruba è un ladro. Punto. Ci sono furti e ladri ben peggiori? Certo, ma la sostanza non cambia. Se non partiamo dalla condivisione di questo assunto (non mi riferisco a te, ma ai giustificazionismi ridicoli che ho letto anche qui dentro, purtroppo) di logica ed etica elementare, è inutile qualsiasi discussione; o, almeno, io me ne chiamo fuori. PS La pirateria non è intrinseca (solo) al bene digitale; ma alla natura umana; da sempre Dr Jekill e Mr Hyde.- 1.014 risposte
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Monte Rushmore juventino
Ronnie O'Sullivan ha risposto a Montero non fa prigionieri Discussione Juventus forum
Conoscendo la storia della Juventus, non si può non mettere Bettega (fra i quattro, fra i cinque, quello che vuoi). -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Bro, io non credo che ci sia una marea da ribaltare; fino alla vigilia dello US Open, si diceva che Sinner, complessivamente, nell'ultimo anno e mezzo era stato superiore ad Alcaraz; tanto che i boolmakers, gli appassionati e anche la maggior parte degli addetti ai lavori dava Jannik per favorito anche a Flushing Meadows; e lo si diceva, a mio avviso, giustamente; al di là della classifica e dei titoli, Sinner era parso anche a me complessivamente un filo superiore. La tendenza era stata scandita dalle due grandi finali di Parigi e Wimbledon; la prima Sinner l'aveva persa nella maniera che tutti sappiamo, ma è stato lì che aveva dato l'impressione, sulla superficie a lui meno favorevole e più gradita all'avversario, di poter competere ovunque. E questa impressione era stata ampiamente suffragata dalla finale di Wimbledon, in cui, ad un certo punto, sembrava che Carlitos non fosse in grado di reggere il ritmo di Jannik, e che non gli bastasse ricorrere ai suoi stratagemmi e alla sua manualità (variazioni) per uscire dalla morsa servizio, risposta, scambio dal fondo. Ora, a New York è successo il contrario; Alcaraz è sembrato fare un ulteriore step ed è parso debordante; ha vinto nettamente; ma ha vinto una partita, una; per quanto importante possa essere stata. Non è un dato sufficiente per stabilire che ci sia una marea favorevole a Carlos che non si sa se Jannik sia in grado di ribaltare. Forse siamo troppo (e tutti, me compreso) condizionati dalle sensazioni del momento; che possono essere comprensibili e financo fondate, ma non sono, per definizione, verità certificate; solo, appunto, impressioni. Vedremo. Magari ai prossimi grandi tornei, Torino e soprattutto Melbourne l'esito sarà diverso che a NY, ma anche non fosse, non cambierebbe la mia idea, che i due sono a livelli stellari entrambi e mi risulta impossibile stabilire una gerarchia fra loro; e ti parla un super ammiratore di Alcaraz; ovvero, del suo tennis, che reputo magnifico; a volte sono perfino frainteso dagli incompetenti o dai faziosi per questo, ma me ne catafotto. Se ti può consolare, per quanto conti (ZERO), io sono convinto (oggi) che non ci sarà mai uno dei due che prevarrà nettamente sull'altro; ci saranno minicicli a favore dell'uno o dell'altro; magari un'alternanza in vetta alla classifica o al palmarès, mai un chiaro dominio. Ho una stima infinita sia per Jannik che per Carlos; preferisco il tennis di Carlitos; ma a Wimbledon, per dire, ho fatto un tifo sfrenato per Jannik e a momenti mi scende la lacrimuccia; sarà l'età. O il fatto che in quarant'anni di tennis non ho mai visto un italiano così e non avrei MAI immaginato di vederlo. Godiamocelo Jannik, caxxo! E chi se ne frega di chi vincerà uno slam in più o in meno o passerà un giorno da numero uno in più o in meno. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Tien gioca benino, ma è troppo leggerino per reggere alla pressione di Sinner; sapevo non ci sarebbe stata storia (non che con un altro finalista l'esito sarebbe stato tanto differente...). Buona iniezione di fiducia, comunque; alzare un trofeo fa sempre bene al morale. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
In verità, tecnicamente si può migliorare sempre, anche a quarant'anni; e l'hanno fatto anche loro. L'importante è non snaturarsi; ma sono certo che a Sinner, al di là di questa parentesi, non succederà. E' troppo intelligente; capirà lui fin dove si potrà spingere. Per me ha ancora ampi margini al servizio; è lì dove può migliorare di più impattando direttamente sul gioco; basta leggere le statistiche. Sul resto, è vero, gli manca lo slice e qualche variazione; ha già introdotto qualche bel drop-shot; ma sono colpi con cui, più che altro, si nasce. Io non credo sarà facile star dietro a Sinner, alla lunga, con la sua capacità unica di imprimere ritmo ad alto livello nello scambio da fondo; nemmeno per Alcaraz, che è più esplosivo, ma meno fluido ad alte velocità. In quello Yannik non ha eguali. Il resto, se verrà, sarà un gradito di più. Più che altro, a me pare stia riuscendo a mettere assieme i puntini; cosa non facile, visto il numero degli stessi (repertorio tecnico sconfinato); il suo coaching staff sta riuscendo a fare ordine senza togliergli il gusto (per lui) irresistibile per l'estetica. D'altra parte, Carlos ha un paio d'anni in meno di Yannik; fra i 27 e i 29 cambiato poco; ma a quell'età, dai 20 ai 25, sono tantissimi due anni. Era ovvio crescesse molto; e mi faceva ridere chi diceva che Alcaraz era fatto e finito e non poteva migliorare (letto qui dentro, basta scorrere all'indietro, ma non ve lo consiglio), quando invece palese il potenziale inespresso e che prima o poi sarebbe arrivato. Vedremo quale sarà il suo limite, nessuno, questo può saperlo; ma vale per tutti, anche per Yannik Sinner. -
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Ronnie O'Sullivan ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Credo sia dovuto al principio di infortunio subito al primo turno. Francamente, Alcaraz da dopo Wimbledon mi pare semplicemente devastante; non solo ingiocabile, nel senso che non puoi batterlo, ma proprio devastante; un mix di atletismo, potenza, tecnica e talento puro come non si era mai visto, nemmeno da parte sua. I progressi maggiori li ha fatti trovando continuità di rovescio e nell'anticipo; ma è in generale che il suo tennis appare irresistibile (e di abbacinante bellezza, aggiungo io, in barba ai suoi ridicoli haters). Io non credo al percorso intrapreso da Sinner; per me, basta e avanza il suo modo di fare tennis, col quale potrà battere anche Alcaraz come ha dimostrato di poter fare (anche quando ci ha perso, in almeno tre occasioni). Piccole variazioni sul tema, per completare un bagaglio tecnico incompleto, ci stanno; in un paio di partite però ha francamente esagerato; e attenzione: non è vero, come scritto da alcuni che "val la pena provare, tanto può sempre tornare al suo modo classico di giocare"; a quei livelli, massimi, è un attimo fare e andare in confusione; sono macchine sì, ma artigianali, alta orologeria, con ingranaggi piccolissimi e meccanismi sofisticatissimi; anche Jannik, malgrado sembri solido come una roccia. Non è che fai switch on - switch off così...come accendere o spegnere la luce. Detto ciò, SE lui sente questo, è giusto che perseveri nel suo esperimento, che è palesemente nella sua testa da tempo, altrimenti non se ne sarebbe uscito con quelle parole subito dopo la finale persa a New York, pesante fin che vuoi, ma sempre UNA finale persa, dopo aver fatto match pari, se non meglio, a Parigi e aver vinto nettamente a Wimbledon. Anche perché solo lui può sapere le sensazioni che sente dentro di sè affrontando l'altro; dall'esterno si può avere una vista più panoramica, ma anche meno particolareggiata e quindi potenzialmente fuorviante; sul campo, senti chi sei e chi è l'altro che hai davanti. E a Sinner non si può chiedere di battere tutti meno Alcaraz; lui vuole essere il numero uno, il migliore, o comunque provare di tutto per esserlo. Il suo target non può essere che lo spagnolo, nessun altro. Insomma, permango della mia idea, che Yannik non abbia bisogno di nessuno stravolgimento, ma solo di qualche perfezionamento e affinamento; sul servizio in primis; meno sulle variazioni; slice, volée, drop shot, chop, estrosità, non saranno MAI nelle sue corde, e non potranno mai essere più che soluzioni estemporanee con effetto sorpresa. Come Carlos, che pure sta tritando tutto e tutti con costante perseveranza, non potrà MAI avere la continuità e la solidità di gioco di Yannik, nel singolo match e nell'arco della stagione. Ma se lui sente questo bisogno e ci crede, ha già dimostrato di essere un ragazzo intelligente, ambizioso e determinato al punto di arrivare dove gli altri nemmeno osano. Anche prendendosi i suoi rischi (come quando si separò da Piatti proprio per gli stessi motivi). Vedremo.
