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Ronnie O'Sullivan

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  1. Yildiz mi ricorda il Del Piero pre infortunio. 

     

    E sottolineo ricorda, andiamoci piano con le proiezioni; ma le caratteristiche - tecnica in velocità, posizione preferita, capacità di girarsi su se stesso, tiro - sono assimilabili. 

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  2. Pensierini del mattino

     

    Vabbeh, la partita di ieri sera contava ed aveva attendibilità zero, nel bene (parte finale) e nel male (prima ora di gioco). 

    Epperò...

     

    1) Chiesa a sinistra può rientrare e calciare col piede forte; ma la mia impressione - e non da ieri, ma da anni - è che ogni volta che gioca a destra, crea molti più pericoli; è molto meno prevedibile e se sta bene diventa devastante; 

    2) eclissare Yildiz negli ultimi tre mesi è stato surreale; 

     

    3) mettendo insieme la 1 e la 2, sono molto fiducioso per una coesistenza fra i due; mix che potrebbe essere micidiale. 

     

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  3. 8 minuti fa, Atlantic ha scritto:

    Sentita anch'io, sono dei provincialotti ossessionati.

    Spero facciano un bel tonfo l'anno prossimo, con tanto di schiaffoni in champions.

    In Italia è pieno di squadre di seconda o terza fascia che si inventano storiche rivalità con la Juventus per darsi un'importanza che non hanno, quando invece nessuno di noi se li càga manco di striscio... 

     

    Io sento la rivalità col Bilan e disprezzo con tutto il cuore le Melme; per il resto...tutti gli altri - compresi i miei concittadini dell'Hellas - non mi fanno né caldo né freddo. Sfigati vittimisti con manie di protagonismo. 

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  4. 32 minuti fa, dragon89 ha scritto:

    Invidio la convinzione di chi ha già bollato come flop sia djalo che alcaraz...su quest'ultimo ho qualche perplessità sarebbe assolutamente da rivedere con continuità,djalo non è certo uno sconosciuto,prima dell'infortunio era cercatissimo,se ne parlava benissimo ed era uno dei pezzi pregiati del Lille, io direi di aspettare e vedere,non li abbiamo praticamente mai visti e soprattutto djalo preso a due spiccioli potrebbe rivelarsi un colpaccio inatteso

    Djalo se non lo acquistavi era già dell'inter; non è vero che lo potevi prendere a zero a giugno; vedremo quello che si rivelerà; per ora oggetto misterioso. 

     

    Su Alcaraz, troppi dimenticano che il costo del prestito è comprensivo dell'ingaggio, che si sono accollati i Saints; la mia impressione è che non si tratti di un potenziale crack, ma l'abbiamo visto pochissimo. 

     

    Ma soprattutto: se non ci sono stati dietrofront di cui non sono a conoscenza, mi pare che a gennaio Giuntoli abbia virtualmente preso Adzic, lui sì, a detta degli esperti, potenziale crack e cercato da mezza Europa. 

     

    Non voglio credere che ci fosse davvero qualcuno che a gennaio avrebbe voluto Bonaventura o Pereyra, pagando qualche milione di cartellino e vincolandosi con un triennale, perché quello sì, sarebbe stato da TSO. 

     

    Su Giuntoli non ho MAI speso mezza parola (io non me ne intendo di dirigenti, faccio fatica a giudicarli); ma tenderei a considerare i giudizi di perplessità nei suoi confronti basandosi sul mercato di gennaio abbastanza risibili. 

     

    Aspettiamo; giudicheremo il suo operato in base ai risultati; vale per lui e per il prossimo allenatore; senza però aspettarli al varco fra tre mesi, visto che a qualcun altro sono stati concessi tre anni (senza vittorie). Perché ho l'impressione che qualcuno li stia proprio aspettando al varco per secondi fini facilmente intuibili, e che poco hanno a che fare con il bene della Juventus, la squadra per cui si tifa. 

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  5. K. Thuram non lo conosco a sufficienza per esprimermi; noto che ha grande fisicità; mi sembra più un Rabiot (mediano di strappo e incursioni) che un equilibratore; so che è molto gettonato, da tempo, qui sul forum, il che mi desta qualche perplessità... .ghgh

     

    Se devo esprimere una preferenza, il centrocampista che cercherei di prendere a tutti i costi è Ederson dell'Atalanta; giocatore di formidabile dinamismo, sagacia tattica, che fa giocare meglio tutti i compagni. 

    E non lo dico da oggi, che è abbastanza facile, ma da gennaio, quando si perculava Di Marzio, che fece il suo nome in ottica Juve, pensando che avesse preso una topica. 

     

    Alternative a Ederson, per caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche, potrebbero essere Frendrup del Genoa e l'uruguagio del PSG di cui adesso mi sfugge il nome (e che mi pareva fortissimo, ma in questa stagione ha giocato poco con Luis Enrique). 

    Ma fra i tre, preferirei decisamente il brasiliano. 

    • Mi Piace 2

  6. 2 ore fa, Leevancleef ha scritto:

    Ci sono mille motivi, tranne negli anni particolari come questo in cui decidere se rimandare di qualche decina di giorni. 

     

    Sì, a meno di deroghe o accordi pregressi (con noi stessi, visto Jeep). Ma siccome il ragionamento vale anche per la vendita, eccola lì che devi decidere se dare il via con la maglia "libera" o meno. 

    Senza considerare l'ipotesi di una decisione di un altro anno con Jeep, e allora subentra un'altra decisione ancora. Ecc. 

    Colonnello, tu hai notizie/sentori in merito allo sponsor? 
    Prolungamento ponte, rinnovo più lungo, nuovo brand (chi?)… 


  7. Secondo me sia Locatelli, che Rabiot sono molto adatti a giocare in mediana in un centrocampo 2 + 1; e aggiungo che sono giocatori molto migliori di quanto abbiano reso in questa stagione. 
     

    Il dubbio che ho, è che siano adatti a giocarci entrambi, in coppia. Al netto del deserto attuale, credo sia un dubbio legittimo. 
     

    Probabilmente sia Locatelli che Rabiot, per rendere nel doble pivote, hanno bisogno di un compagno più tattico e geometrico di loro; tipo Freuler, Amrabat, Frendrup, Hjulmand… Rodri 😀


  8. Trova la divisa home bellissima, molto meglio dell’attuale, per quanto non classica in tutti i particolari. Speriamo lo sponsor non ne comprometta la notevole estetica; ma speriamo ancora di più che garantisca lauti introiti. 
     

    La terza è stupenda; la seconda una licenza poetica un po’ kitsch, ma me ne frega il giusto. 


  9. Dopo il sesto mondiale di ciclocross, dopo la vittoria al Fiandre, VDP si presenta alla Parigi Roubaix indossando la maglia iridata e concede il bis sul pavè; dire che ha vinto è riduttivo; 59,6 km di fuga, 3 minuti - TRE - di vantaggio sugli immediati inseguitori. 
    Fuoriclasse assoluto. 

    • Mi Piace 1

  10. 2 ore fa, ico83 ha scritto:

    Alcaraz è un tennista completo, nel repertorio ha tutto, ma devo dire che mi sta pesantemente sulle balle. Non ne avrebbe bisogno, quasi certamente, ma una percentuale non trascurabile di strategia risiede nel suo urlare come un Sergio Ramos o un Cholo Simeone dopo uno scambio vincente.

    Mette pressione all’avversario in modo a mio avviso poco sportivo e fastidioso. Poi sorrisi e scherzi a fine gara, per carità, ma è un finto buono.

    Ieri ci sono state diverse palle break annullate dove si è avvalso di questo espediente che definirei visigoto, per essere cortese, ecco.

     

    Beh... è una cosa che non sopporto ma che gli insegnano fin da quando sono piccoli; vedessi nei torneetti qui dalle nostre parti… cose pazzesche. 

    Secondo me Alcaraz è estremamente competitivo, ma un buono vero. Così a sensazione. 

    Poi, nemmeno Musetti scherza con le esultanze, e ti assicuro che, nel suo ambiente, non è che sia considerato un mostro di simpatia ed umiltà, per usare un eufemismo; l'esatto contrario di Sinner; e te lo dice uno che stravedo per Lorenzo. 

    • Mi Piace 3

  11. 3 ore fa, Renatoizzo83 ha scritto:

    Dopo aver visto anche la partita di ieri continuo a dire che non è questione di testa ma proprio di tennis.

    Avrà pure una sensibilità fuori dal comune ma non è potente e non può giocare da fondo campo, perché come l'altro accelera lui perde lo scambio.

    Ok non giocare con i piedi sulla linea, ma deve essere aggressivo altrimenti il suo tennis non sarà mai efficace.

    Troppo deboli i suoi colpi

    Non credo siano deboli i suoi colpi; ma in questo momento Alcaraz (come anche Sinner) è fuori portata per lui, come per tutti gli altri giocatori del circuito, top 10 inclusi (ed escluso forse Nole). 

     

    Vedremo dai; per me ha potenzialità da primi dieci a stare larghi ed esce rafforzato da questo Mille. 


  12. 36 minuti fa, garrison ha scritto:

    Non ne voglio "sapere di più di nessuno" (poi detto da te fa davevro sorridere visto che dispensi lezioni di calcio quotidianamente e pretendi di insegnarlo a chi allena per mestiere....).

    Se le parole sono quelle riportate mi sembrano confuse, visto che Locatelli non giocava a 3 a Sassuolo ed invece gioca a 3 adesso...

    Qui dice

    Spero che in futuro possa tornare in un centrocampo a 3. Me lo ricordo al Sassuolo con De Zerbi e all'Europeo:

    All'Europeo non era neanche titolare (anche se giocò prevalentemente mezzala).

    Poi OGGI senz'altro gioca in un centrocampo a 3...

    xxx

    Sì, al Sassuolo faceva il centrocampista centrale, e non il centromediano, in un centrocampo a tre - 2+1 - nel 4-2-3-1 (non esiste al mondo un centrocampo a due e basta) e all'Europeo ha fatto la mezzala e il titolare solo per l'assenza del titolare nel ruolo.

    E allora? Cosa centra con quanto voleva dire Marchisio, che alla Juve è stato snaturato, dovendo fare la diga centrale che protegge la difesa sotto la linea della palla per settanta minuti su novanta, essendo inibito alla sua caratteristica principale, la verticalità, e perdendo inevitabilmente lucidità quando deve impostare? 

     

    Dov'è che Marchisio si sarebbe contraddetto? Dov'è la sua incoerenza? 


  13. Adesso, Renatoizzo83 ha scritto:

    Per me invece giocare vicino alla linea di fondo lo si allena; non è che se lui dice "oggi gioco vicino al campo" riesce a farlo se non lo alleni.

    A lui piace giocare così, e si vede

    Certo che lo si allena, ma non puoi snaturarti, perché sarebbe più quello che perdi che quello che guadagni; ti porto un commento non mio, ma di un maestro zona Milano: 

     

    Quoto

    Purtroppo non è una questione generale dello stare dietro o avanti, ma piuttosto dell'interpretare in modo corretto ogni incontro ed ogni avversario. Con il rovescio ad una mano ed un avversario che spinge palle che rimbalzano ad un metro dalla linea di fondo non scappa indietro e riesce ad anticipare. Shelton, gran talento, non sembra certo essere uno stratega ed ha contribuito proprio nello spingere e consentirgli di giocare quasi di contro balzo dalla baseline. Gran match quello di Musetti, facilitato, credo, dall'inconsistenza tattica di Shelton. Ora Alcaraz è osso ben più duro: proverà a spingere e se le palle torneranno cattive arriverà a giocare dei bei bananoni con rimbalzo attorno alla linea del servizio che costringeranno Lorenzo ad arretrare di 3 o 4 metri per poter giocare il rovescio. L'alternativa sarà quella di avanzare per anticipare e rubare il tempo a Carlitos, ma è cosa faticosa soprattutto perchè non è possibile seguire ogni rovescio a rete.
    Sul talento tecnico innegabile del Muso ci sono però ombre caratteriali che, al momento, lo offuscano e sarà lui il primo ad dover imparare dalle sconfitte e a gioirne mentre fino ad oggi ad ogni sconfitta è sempre seguita una scusa anche il semplice non ho giocato bene.  
    Guardate la grande differenza tra un Sinner che dice di sè, dopo la sconfitta con Alcaraz, di essersi piaciuto e che Alcaraz ha giocato un tennis spaziale e poi dopo la vittoria contro l'olandese di non aver giocato bene ma di essere riuscito in sostanza a far giocare male il suo avversario.
    Musetti quando vince dice di giocare bene e quando perde dice il contrario. Giocare bene o male e vincere o perdere non sono necessariamente conseguenti.

     

    • Mi Piace 2

  14. 1 ora fa, Renatoizzo83 ha scritto:

    Non è un problema di testa, ma è un problema che gioca a 4 m dalla linea di fondo!!

    Se stesse sempre con i piedi sulla linea tipo sinner sarebbe un top

    E invece io penso che sia proprio un problema psicologico e mentale e che il fatto di mettersi in comfort zone a quattro metri fuori dal campo ne sia una conseguenza, e nemmeno la peggiore. 

    Anzi, se vogliamo fare un'analisi tecnica seria - ne parlavo un mesetto fa col mio maestro (Corrado Aprili, ex 107 atp...) - sostenere che Musetti dovrebbe giocare sulla linea di fondo come Sinner è un nonsense; ha movimenti diversi, più ampi, con tutti i pro e i contro del caso; ma di rovescio fa cantare la palla, di dritto sa essere molto efficacie; serve bene; di tocco non ha punti deboli (volée, palle corte, slice, variazioni); giocare più propositivi e meno passivi sì, giocare di controbalzo non fa per lui e non è certamente l'unica maniera per vincere. 

     

    Lui è stato abituato a dominare senza fatica da junior, ed ha tenuto una certa pigrizia mentale e supponenza anche da atp, accentuata in seguito ad alcune risultati molto prestigiosi; poi ovviamente questo suo approccio poco umile e controproducente gli ha fatto pagare dazio, e lui, sentendosi un campione (perché lo è), è caduto in pesante frustrazione e depressione da mancanza di risultati. 

    SE ha l'umiltà di prendere consapevolezza della sua situazione, sfonderà; e risultati come quello di stanotte, che infondono fiducia, non saranno più eccezioni. 

    • Grazie 1

  15. 17 minuti fa, robros ha scritto:

    Siamo stati tutti ingannati da un periodo di scarsa forma dello spagnolo. Adesso che ricomincia a girare, si rivede il vero Alcaraz. Ed e' doloroso ammetterlo, sta ancora sopra Sinner. Per diventare numero uno Jannik deve fare un ulteriore scatto. Lo ha in canna? O all'opposto calerà un poco? Vedremo

    No Bro, io prendo molte cantonate, ma non sono stato ingannato; ho sempre sostenuto e continuo a darlo, che Alcaraz farà epoca come solo i grandissimi. 
     

    Ma Sinner è fortissimo, ancora più forte di quanto pensassi; e sarà il degno rivale di Achille per quindici anni. 


  16. 13 minuti fa, robros ha scritto:

    Sono abbastanza d'accordo. Se non per un filo di (comprensibile) benevolenza nei confronti di Sinner. Oggi è numero tre al mondo realmente. Perché Djokovic e Alcaraz al 100% sono superiori ad un Sinner al 100%. E Medvedev gli sta molto vicino. Il primo set bravo Sinner ma Alcaraz abbastanza nettamente sotto il suo top. C'è di buono che il serbo è destinato a calare. Quindi in prospettiva immediata Alcaraz numero 1, Sinner numero 2. Salvo periodi di calo di uno o dell'altro situazione che sarà tale per parecchio tempo. A naso

    Beh, su Alcaraz Bro mi sono espresso e sbilanciato da tempi lontani, avendo avuto la fortuna di averlo visto ad Umago, alle Next-fen finals e poi anche alle atp Finals. 
    Un talento così nasce uno volta ogni trent’anni. 
     

    Ma Sinner da qualche mese per me in questo momento è il più forte. Parlavo proprio di questi giorni. 
    Sono giocatori diversi e bisogna vedere dove arriveranno e quando si fermeranno nel loro percorso di crescita, ancora in atto. 
    In futuro vedremo. 


  17. 2 ore fa, MANOWAR74 ha scritto:

    Ho visto questa mattina un po' di highlights... ho visto delle gran giocate da parte di entrambi.

    Dagli highlights non si capisce l’andamento di una partita. 
    Li guardo anch’io, sia chiaro, ma non commento il match specifico quando vedo solo quelli. 
     

    Però sulle tue considerazioni successive concordo ancora. E’ una partita, un torneo, per quanto importante, nulla più. 


  18. Chi pensava che Carlitos fosse scoppiato non o non capisce niente di calcio, o non ci arriva. 
    Fase fisiologica normalissima alla sua età (e non solo). 

    Rimango convinto che in questo momento Jannik sia il reale numero uno al mondo (come peraltro detto dallo stesso Alcaraz alla vigilia, non credo bluffando), il che non significa che non possa perdere una partita contro quel mostro. 

    A proposito della partita, è stata a due volti, con i rapporti causa - effetto, come al solito, ambivalenti e reversibili (io gioco bene e ti faccio giocar male; io gioco male e ti faccio giocar bene), con i confini sempre difficili da stabilire. 
    Sta di fatto che Sinner ha giocato un primo set irreale, sembrava play station, un ritmo da fondo insostenibile per chiunque. 
    Nel secondo la partita ha cominciato a girare, ma comunque con una situazione di grande equilibrio, con un turning point a mio avviso importantissimo, sul 3-5 30-40 e palla break, con accelerazione di dritto inside-out di Jannik e Carlitos che trova un vincente di rovescio lungolinea che ancora non ci credo. 
    Al terzo non c’è stata partita, Carlitos molto solido ed elegante nelle soluzioni offensive, e Jan il Rosso che perde dritto e servizio, forse anche per via di un fastidio al gomito, non so; sta di fatto che è finita per ko tecnico. 
    Ma, a Dio piacendo, da qui e per i prossimi quindici anni ne vedremo tanti di h2h fra questi due cavalli da corsa MERAVIGLIOSI, soprattutto in finale. Avremo di che divertirci. 

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