Si, stai decisamente sprecando il fiato.
E siccome non ho il patentino come te, e visto che per te i titoli sono così importanti, ti faccio rispondere da uno che l'allenatore lo fa per davvero, e ad un certo livello.
Ti riporto il virgolettato:
6. «Io son contro tutte queste letture teoriche, i Deep Data, ci divento matto: perché la partita inizia alle tre e finisce a un quarto alle cinque, ma dalle tre a un quarto alle cinque ci sono tante partite dentro una partita. Vogliono far diventare il calcio una scienza esatta, ma il calcio non sarà mai una scienza esatta, ci sono troppe variabili. Come possono pensare che in una metà campo dove sei in ventidue, dove ci sono contrasti, con la palla che rimbalza di qua e di là, tu vinci perché applichi gli schemi? Io vado spesso a vedere i settori giovanili e sempre più spesso vedo che ai bambini insegnano un calcio fatto di numeri, di schemi forzati: “Tu la passi al 3, il 3 la passa al 6, il 6 la passa al 4”. Oppure, “lo schema è che si deve dare la palla alla punta e la punta la deve scaricare indietro al centrocampista”: ho capito, ma se la punta è in buona posizione forse è meglio che si giri e tiri in porta e faccia gol, no? Il gol è valido lo stesso, anche se non hai eseguito lo schema».
7. «Una gran parte degli allenatori di oggi è insicura. Preparano la partita, dicono “domenica si va in campo così e cosà”, poi arriva il sabato mattina, viene giù un temporale, tuoni e fulmini, le condizioni sono cambiate completamente e non possono più mettere le cose come volevano, ma loro lo fanno lo stesso sennò vanno in confusione. Io dico: se il sabato mattina piove a dirotto e non puoi più preparare la gara come volevi, vai in palestra e fai una partita di pallacanestro, che tanto la domenica giochi lo stesso».
8. Il calcio è semplice, ragazzi. È inutile complicarlo, è semplice: in campo tu devi fare l’opposto di quello che fa l’avversario. Se l’avversario ti viene incontro, ti allontani. Se si allontana, gli vai incontro. Fine. Vogliono renderlo più difficile di quello che è. E a me queste cose mi mandano nei pazzi».
9. «L’aspetto psicologico è l’ottanta per cento della prestazione dei giocatori.