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FRANCESCO SPIRITO

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  1. Già, in particolare quando scandisce l'undici della Juventus....
  2. Si, vero Martellini... Adesso aggiungo la cronaca Rai originale...
  3. Un 36enne che vuole essere ancora protagonista e giocare: certo, può anche essere, se nel ruolo non ci fosse uno che ha dieci anni in meno ed è tra i migliori al mondo. Ed allora il rispetto va anche per chi dovrebbe essere titolare, soprattutto nei match di cartello. Non ci si dovrebbero porre dei dubbi: considerando poi che, se anche parti dalla panchina, hai sempre la possibilità di renderti utile a gara in corso... Ben diverso è se si vuole giocare sempre ed <<Allegri mi diceva: stai tranquillo, c'è la Champions>>. Certo, per fare giocare Evrà lasciavamo fuori uno che sarebbe titolare il tutte le big d'Europa... Benedetta sia Doha (dove abbiamo toccato con mano, se mai ve ne fosse ancora bisogno, la differenza attuale tra i due) e Firenze (per la svolta del cambio modulo).... Non so se sia tutta farina del sacco di Allegri, visto l'intervista pubblicata ieri a Nedved, ma di certo permette all'allenatore di avere le mani più libere e di essere meno ostaggio di quei senatori che pretendono di giocare sempre e di "viva la difesa a 5".... Finalmente la Juve può esprimersi secondo le proprie reali potenzialità (che non sono garanzia di successo Champions ma che costituiscono il miglior modo per giocarsela....). Non alle condizioni che voleva lui: ovvero giocare sempre, quando davanti hai un terzino che sarebbe titolare in ogni big straniera...
  4. <<Giocavo una partita al mese, ma il mister mi ripeteva: Pat c'è la Champions. Ma non ero felice di giocare una sola volta al mese>>. Appunto: nel ruolo abbiamo uno, attualmente, dei più forti al mondo, Alex Sandro. E tu volevi essere titolare. Non solo: ogni volta, prima di una partita di cartello, c'era una tua esternazione sui social (indiretta ovviamente, rivolta ai tifosi), quasi a voler dire all'allenatore: <<Ricordati di quanto sono importante, fammi giocare>>. Ecco, credo che un grande giocatore, arrivata una certa età, si misuri anche dal rispetto che da agli altri della rosa: far giocare Evrà, nelle partite di maggior prestigio, e lasciar fuori Sandro, sarebbe equivalso a perdere definitivamente quest'ultimo (è già facile perderlo così, perché sappiamo come non sia semplice resistere alle super offerte dei grandi club stranieri, figuriamoci nella situazione in cui il potenziale e legittimo titolare stia sempre in panchina quando il match è di prestigio). Allora, meglio che, nonostante Evrà avesse potuto ritagliarsi un ruolo moralmente importante a fianco del mister se avesse accettato di essere solamente una riserva, il francese sia andato via.... (di sua sponte o per diktat della società: cambia poco, anche se nel secondo caso la forzatura sarebbe stata più che legittima, soprattutto dopo la Supercoppa quando si è toccata, ulteriormente, con mano la differenza tra i due.... Anche perché Allegri, spesso, patisce il volere dei senatori, o comunque degli uomini con più carisma - vedi la sciagurata sostituzione di Monaco tra Morata e Mandzukic, quindi al massimo i due avrebbero dovuto giocare affiancati quel finale per chiudere il match in contropiede, impedendo che il Bayern si riversasse nella nostra area. Ma Mandzukic voleva giocare e Morata era (è) troppo educato, e quindi, mediaticamente, non fiatò al momento della sostituzione, nonostante la grandissima partita giocata). Anzi: a maggior ragione, dopo questa intervista si confermano i dubbi sul fatto che volesse giocare sempre (vedi alcuni match dello scorso anno), quando invece avrebbe dovuto essere titolare il brasiliano... La società ha così dato un segno a tutti: allenatore compreso. Così, finalmente, anche con il nuovo modulo, giocano i piedi buoni, valorizziamo la linea offensiva e, soprattutto, dal primo minuto, scende in campo chi davvero merita. O meglio, chi da le maggiori garanzie tecniche, con una disposizione fatta per esaltare le qualità della rosa e non per accontentare alcuni senatori che vorrebbero giocare sempre.... Alla Juve la svolta sul modulo, dunque, vuol dire anche aria fresca: nello spogliatoio, grazie alla dirigenza (vedi le dichiarazioni di Nedved) ed a supporto dell'allenatore ora molto più libero nelle scelte... Non so se tutto questo basterà a vincere anche la Champions, ma di sicuro è il modo migliore possibile per approcciarla e giocarla con le carte migliori.... A partire (anche) da Sandro titolare senza dover sentire Evrà che, ad ogni match europeo, pretendeva di scendere in campo....
  5. Certo che gli arbitri, contro il Bayern, ci hanno massacrato... Speriamo che in questa edizione della Champions, qualcuno, lo rammenti e non accadano più scempi così contro di noi (o anche contro l'altra italiana...). L'eliminazione con il Bayern grida vendetta....
  6. In onore al sorteggio, un indimenticabile momento della nostra storia. La finale di Coppa delle Coppe, stagione 1983-84, tra Juventus e Porto giocata in Svizzera, a Basilea. Questo il resoconto della coppa, tratto da Wikipedia, con alcuni club protagonisto della Champions di oggi... Come il Barcellona (che aveva Maradona), il Paris Saint Germain più ovviamente Juventus e Porto... E tra i grandi club di sempre, anche il Manchester United... https://it.wikipedia...Coppe_1983-1984 Fu una finale palpitante. Qui, in sintesi, con cronaca originale di Nando Martellini https://www.youtube.com/watch?v=xIoqr38on0g (prima parte) https://www.youtube.com/watch?v=T4DNKDIe4ZA (seconda parte) Mentre, in questo altro video, finale integrale con cronaca di Bruno Pizzul https://www.youtube.com/watch?v=hl13kVwPANE
  7. Grazie, ricambio di cuore. Buon Natale alla Juve ed a tutti gli iscritti al Forum!
  8. Hai visto che roba? In condizioni normali, avemmo stravinto.... Per la cronaca: Pacione era stato acquistato dall'Atalanta con grandi speranze... Forse, avesse realizzato il primo, facilissimo goal, si sarebbe sbloccato... Invece sprofondò... Comunque si, erano entrambi infortunati. E lo furono per molto (in quella parte della stagione e comunque, non rientrano contemporaneamente). Serena era fortissimo di testa (ma aveva anche realizzato molti goal di piede). Briaschi era molto duttile, nel senso che poteva essere schierato sia come prima che come seconda punta. Guarda che goal fece in una partita celebrativa (qualche anno dopo, quando non giocava più) Insieme, comunque giocarono la penultima di campionato... (dove il Trap, contro il Milan, schierò una linea offensiva con: Mauro, Laudrup, Serena, Platinì, Briaschi - che Nesti definì "linea osè" per quanto fu offensiva) La Roma (che stava giocando benissimo) aveva appena affiancato la Juve in testa al campionato - ricordo, per inciso, che nel girone d'andata, la Juve aveva realizzato 26 punti dei 30 disponibili (giocava benissimo e correva perché aveva programmato il top per la finale Intercontinentale di Tokio). Nel girone di ritorno la flessione, con la Roma che recuperò, clamorosamente e meritatamente, lo svantaggio in classifica... Ma alla penultima accadde l'impensabile.... https://www.youtube.com/watch?v=b_SNXnEdGmY (Juve - Milan 1-0) Il goal scudetto dalla mitica voce radiofonica di Enrico Ameri - https://www.youtube.com/watch?v=StEhU8BKGqo https://www.youtube.com/watch?v=maxtojfPuDQ (Roma - Lecce 2-3, il Lecce era già retrocesso). Nella Roma giocavano Conti, Ancelotti, Pruzzo, Graziani, Cerezo e Boniek....
  9. Be, non direi: o almeno non sempre... Per quanto ricordo io... Nelle stagioni '82-83, '83-'84 ed '84-85, tre finali consecutive e l'unica partita giocata veramente male, fuori casa, fu con il Bordeaux (ma, fortunatamente, avevamo vinto 3-0 in casa, in un match dove avremmo potuto farne anche 5). Ed in ogni caso, se anche con il Bayern in casa, Allegri avesse tolto un centrocampista (esempio: Marchisio in pessima forma, non l'unico) ed avesse inserito Morata (che è molto dinamico e, nel caso, avrebbe potuto dare una mano al centrocampo), magari ci saremmo difesi ugualmente, ma nelle ripartenze saremmo stati molto più letali (come, in effetti, è accaduto nella ripresa...).
  10. Scusa, ma Il solito Trap è l'allenatore che ha vinto, nella storia della Juve, sei coppe internazionali (su sette finali disputate, al netto di un Juventus - Everton non dipsutata). Ed è quello che schierava ali, trequartisti, prime punte, seconde punte, terzini offensivi come Cabrini... Esempio di quella finale, dal 7 all'11 - 7) Vignola (fantasista), 8 Tardelli (interno destro con vocazione offensiva), 9 Rossi (centravanti), 10 Platinì (trequartista), 11 Boniek (seconda punta) Nel 1982-83, 7 Bettega (attaccante), 8 Tardelli (interno destro), 9 Rossi (centravanti), 10 Platinì (trequartista) 11 Boniek (seconda punta) Nel 1984-85, Briaschi (attaccante), 8 Tardelli (interno destro), 9 Rossi (centravanti), 10 Platinì (trequartista) 11 Boniek (seconda punta) Nel 1985-86, Mauro (ala destra) 8 Manfredonia (sostituto di Tardelli, anche lui bravo ad offendere), 9 Rossi, 10 Platin' (Trequartista), 11 Laudrup (con il Trap, una sorta di trequartista aggiunto libero di svariare sull'intero fronte offensivo). In altri termini, se questo è essere difensivista, prego che Allegri copi schierando molto talento offensivo, in Champions, anche nella Juve di oggi, visto che vanta, in rosa, diversi giocatori di qualità... Almeno i tifosi del Barca gli hanno tributato la giusta e dovuta riconoscenza...
  11. Quelle fa una partita straordinaria... Ma quando si gioca in modo favoloso (tutte e due) e si perde (ai rigori)... nessuno lo ricorda più... vero Sacchi? E pensare che, all'andata, ci avevano annullato un goal super regolare siglato da Mauro... Con quel goal, niente rigori e quarti di finale per noi... https://www.youtube.com/watch?v=vM1YWSHwwVk
  12. Ad esempio, la Juve e Boniek in alcune grandi partite di quegli anni... Juventus - Manchester 2-1, semifinale di Coppa delle Coppe (ritorno, andata 1-1) https://www.youtube.com/watch?v=zafv1Plds6g Juventus - Bordeaux 3-0, semifinale di C.Campioni 84-85 (andata) https://www.youtube.com/watch?v=DKVkPaA1iaQ Supercoppa Europea, Juventus - Liverpool 2-0 https://www.youtube.com/watch?v=2TLNhALrg9k Tanto per fare tre esempi del suo favoloso apporto in attacco.... Comunque poi arrivò Laudrup che era un altro fenomeno (solo che sia con il Barca che poi, la stagione successiva con il Real, non fummo fortunati - parlo dell'era Platinì). Ma vincemmo uno scudetto straordinario (contro una Roma fortissima) ed una Intercontinentale favolosa....
  13. Certo. Ottima osservazione. In realtà, la finale 82-83 fu persa meritatamente (al netto di un rigore non dato a Platinì): certo, nessuno, alla vigilia, avrebbe potuto minimamente immaginare una Juve così tristemente lontana degli standard fantastici che l'avevano portata in finale... Si ricominciò, dunque, dalla vittoria in Coppa Italia: da li partì (e ripartì il ciclo europeo delle tre finali consecutive) con la vittoria in Coppa delle Coppe. In realtà, la vera tristezza ed i rimpianti sono altri: la finale di Coppa Campioni, con quella tragedia (sebbene, poi, la partita fu vera e non finta), e, calcisticamente parlando i goal di Pacione sbagliati con il Barca. Ecco quel Juve - Barca è il vero rimpianto: li la Juve andò incontro ad una partita davvero stregata, dopo un match dominato che, in condizioni normali, sarebbe finito almeno 2-0 già nel primo tempo. Senza quell'eliminazione il ciclo sarebbe continuato (con la seconda Coppa Campioni di fila e la quarta finale, perché sarebbe successo così) e oggi il pensiero della finale con l'Amburgo sarebbe molto meno indigesto. E nel palmares avremmo tutte le coppe (comunque un grande onore) con qualche coppa internazionale in più.... Be, io direi anche il 1985-86, con scudetto, una Intercontinentale da sogno ed una C. Campioni gettata alle ortiche (Pacione, contro il Barcellona, docet: in una serata normale, se ci fosse stato almeno uno tra Serena o Briaschi, sarebbe finita 3-0 per noi).
  14. Credo che tra il 1982-83 ed il 1985-86 (con Trap allenatore) sia una somma di squadre perfette... Leggermente diverse le une dalle altre, ma ugualmente magiche (anche se poi ognuno che le visse dal vivo, credo abbia la sua scala di preferenze... )
  15. Be, dovresti sforzarti di leggerla. E' lunga, ma scritta per paragrafi staccati e con frasi brevi... Ciao
  16. Due cose Si votava su una rosa di cento giocatori (e ogni votante doveva indicare i 50 prescelti). E questi 100 sono stati scelti in base a criteri oggettivi (ad esempio rientravano tutti coloro con, almeno, 150 presenze, con un certo numero di goal e così via). Quindi nessuno delle leggende del trentennio (non almeno quelli che ho ricordato io, ovvero Monti, Ferrari a cui aggiungerei anche Cesarini - con la mitica "zona cesarini") era escluso Votavano, però, solo una fetta dei tifosi, quelli iscritti al sito Internet (o qualcosa del genere: ora la dicitura esatta non la ricordo) Quindi, tra i tifosi, una larga fetta (visto che si parla di Internet, un utilizzo che si associa, mediamente, alle persone più giovani) erano giovani che hanno votato i giocatori della generazione Lippi. Conta quanti quelli di quell'era rispetto, ad esempio, già solo a quella anni '80... Va da se, che molti tifosi (di età più mature) che avrebbero voluto votare, magari, non hanno potuto accedere perché non erano iscritti al sito.... Solo per decidere la stella da dare al posto di Boniek si è aperta un'elezione generale a cui tutti potevano, andando sul sito ufficiale della Juve, votare (Davids vinse davanti a Laudrup). Quindi, la tua tesi che dovevano essere premiate le stelle più vicine nel tempo cade: o meglio, rimane in piedi, purtroppo, dato il criterio (sbagliato) che è stato adottato... Se poi molti tifosi non conoscono la storia della propria squadra: be questo è un aggravante, non una giustificazione. La storia della Juve (e del calcio o di altri sport che seguo, diciamo il ciclismo) mi ha sempre appassionato: pensa che negli anni '80, con l'almanacco delle figurine, davano le figurine storiche che ti illustravano la carriera dei grandi campioni del passato. Allora, ripeto, se le 50 stelle devono rappresentare i più grandi campioni che hanno indossato la nostra maglia, vedere alcuni solo perché di epoca più recente, ed altri no (ma, comunque, ripeto, ci sono giocatori anni '30, tipo Orsi, e persino prima) solo perché dimenticati è ulteriormente grave. Perché la società, in primis, deve preservare la propria storia. E non è che se uno ha giocato prima allora vale meno di un altro solo perché non c'era la televisione.... Infine, credo che gli esempio che ti ho riportato sopra non solo siano degli anni '30: Laudrup e Kohler sono, a pieno titolo, stelle del calcio moderno (ed uso moderno non ovviamente contemporaneo). Quindi non conoscerle è grave e comunque, per quanto ricordato sopra, una stella l'avrebbero meritata più di altri. Evidentemente la Juve, a differenza del Milan, non ha saputo, negli anni, divulgare bene la propria gloriosa storia:_ e questo è un limite. Che i giovani non conoscano la storia della squadra per cui tifano, o non abbiamo quantomeno un senso di curiosità che li spinga ad andarla a leggere, non ci fa molto onore: perché succede che quando altri ti attaccano (esempio tipico: "In Europa non contante nulla") se si conosce la storia si può ribattere senza problemi (cominciando a dire che la Juventus, negli anni '30, era già conosciuta in tutto il Mondo perché costituiva il blocco della Nazionale di Pozzo ai Mondiali '34, mentre, nello stesso arco temporale, Milan e Real non li conosceva nessuno).... Quindi, sarebbe stato un dovere della società mettere certi campioni d'ufficio: così, anche il ragazzo che entra nello stadio, e vede la stella di un giocatore che non conosce, può scoprirne la leggenda. Ma se un ragazzino di 10 anni vede di Livio e poi va a dire: <<Sai Di Livio è uno dei nostri 50 più grandi>>, quello dell'altra squadra (esempio Millan, Real Madrid) si mette a ridere e dice: <<Ma davvero? Ma Di Livio chi è? Non mi risulta che qualche nazionale abbia vinto il mondiale con Di Livio.. E' davvero uno dei vostri 50 più grandi? Allora hanno ragione a dire che la Juve, a livello internazionale, non conta nulla....>>. Se gli dice: <<Kohler>> e lui osa ribattere <<Chi è?>>, lo juventino può dire: <<Be, Kohler ha vinto il Mondiale con la Germania ed è ritenuto uno dei più grandi difensori centrali di sempre..:>>. Se un giovane juventino dice Laudrup e l'altro osa ribattere, il giovane juventino (minimamente informato), tira fuori il tablet, gli mostra il triangolo di Tokio e dice: <<Vedi, questo signore, che all'epoca aveva 21 anni, ci ha fatto diventare Campioni del Mondo con un fantastico goal così.. E poi è stato il "10" di Barcellona e Real.>>: Capisci la differenza?
  17. Lasciamo perdere i giocatori del trentennio? Chissà poi perché... Se il calcio è così popolare, in Italia, il merito è anzitutto loro, con i due titoli mondiali: se la Juve è la squadra più tifata d'Italia, molto lo si deve alle loro imprese... Comunque, nelle stelle, qualche giocatore di quell'epoca gloriosa (e persino precedente) c'è. Sarebbe stato impossibile, ad esempio, non mettere Orsi che venne definito la più grande ala sinistra della prima metà dello scorso secolo (ed il bello è che era ambidestro: vanta un palmares favoloso che potrebbe far invidia ad un gran campione dei nostri giorni: prova a leggerlo....). Ma, siccome alcune stelle degli anni '30 ci sono ed altri no, il tuo discorso (almeno in parte) cade... Ma, tralasciando epoche cos' distanti, Laudrup e Kohler avrebbero dovuto esserci: ora Kohler è stato il più grande difensore degli anni '90 (i suoi duelli con Van Basten e Careca sono nella leggenda: inoltre ha vinto un Mondiale con la Germania Ovest), Laudrup è stato l'eroe di Tokio (con Platinì il migliore in campo; spesso, questa sensazione, fu evidenziata sia dai cronisti argentini che da quelli italiani e poi riportata su tutti i giornali dell'epoca) Senza il suo fantascientifico triangolo con Platinì - credo il più bel triangolo di tutti i tempi - ed il suo tiro da posizione impossibile, non avremmo vinto la Coppa Intercontinentale (che, all'epoca, stava al calcio come la Champions oggi: ovvero era considerato il trofeo per club più importante, quello che ti metteva in cima al mondo). Poi Laudrup non ha fatto (benché sia stato discontinuo, pur nel suo genio): ad esempio, il suo goal al Milan, alla penultima giornata, fu decisivo per vincere il campionato '85-'86... Ma essere l'eroe di una finale così importante (e noi sappiamo quante finali la Juve ha perso perché le sue stelle non hanno brillato come avrebbero potuto) e non ricevere nemmeno una stella, mi pare un ossimoro oltre che un'ingiustizia... Perché questi sono trionfi che brillano in tutto il mondo: ancora oggi quella finale è, quasi universalmente, considerata <<la più belle finale mondiale di tutti i tempi>>. Però poi ci sono altri, decorati con le stelle, come Di Livio e Tacchinardi, che una prodezza del genere, in una finale così importante, potrebbero solo sognarla di notte... Oppure, detta diversamente, che, a livello calcistico, non hanno mai toccato le altezze non dico di Laudrup (che è poi stato anche il "10" di Barcellona e Madrid) ma nemmeno di uno Jurgen Kohler che, nel suo ruolo (di stopper) è stato il migliore (o tra i due-tre più grandi) degli anni '90... https://www.youtube.com/watch?v=qkPzDdiRAsM (Kohler nella Juve) (Kohler nelle sfide con il Milan) (Laudrup Juve)
  18. Scusa, ma non credo che questo sia giusto (cioè che con le stelle si debbano premiare i giocatori delle generazioni più vicine all'elezione) Le stelle sono stelle per quanto hanno rappresentato nella Juve e, in seconda analisi, nella storia del calcio: nella migliore delle ipotesi i due elementi si incrociano in modo indelebile (perché storia della Juve, spesso, ha voluto anche dire storia del calcio) Se non ci sono Monti, Ferrari, Praest, Laudrup e Kohler (fuoriclasse riconosciuti a livello mondale: lo sarebbero stati comunque anche se non avessero indossato le maglie della Juve, contribuendo ai suoi successi: poi, certo, giocare nella Juve ha dato, anche a loro, molto sia sotto il profilo professionale che umano) ma Di Livio, Pessotto e Tacchinardi (ottimi giocatori ma che sono diventati ottimi solo grazie alla Juve: avessero giocato in qualsiasi altra squadra italiana, probabilmente oggi non li ricorderemmo perché anche con la nazionale non hanno sicuramente toccato vertici assoluti) è segno che qualcosa, nei criteri dell'elezione, non ha funzionato... E come se il Milan, nelle sue eventuali stelle, non mettesse due (a caso) del famoso Gre-No-Li ma eleggesse, che so, Albertini e Filippo Galli... Con tutto il rispetto per Albertini e Filippo Galli....
  19. Certo, condivido. I meriti sul campo sono intoccabili. Avere opinioni diverse sulla dirigenza (o meglio, l'ex dirigenza) è legittimo. Ma, ribadisco, non solo Boniek è stato escluso dalla stella: non averla assegnata ai campioni che ho elencato sopra è una profonda ingiustizia. Il punto è che la votazione non ha tenuto conto di questo: che le giovane generazioni, naturalmente, hanno votato i giocatori che hanno amato e conosciuto di più. Senza dimenticare che ben pochi (in percentuale intendo) conoscono la storia della Juve. Vedere Ferrari (8 scudetti, di cui 5 con la Juve, e due titoli Mondiali, unico europeo a vantare con Meazza due titoli Mondiali, da titolare oltretutto) fuori dal novero delle Stelle è surreale. Questo è un esempio emblematico, ma anche gli altri lo sono (magari in percentuali diverse). Ma di Monti si potrebbe dire la stessa cosa.... Vice Campione del Mondo con l'Argentina nel primo mondiale del '30, Campione del Mondo con l'Italia nel '34, pilastro della Juve del Quinquennio e storicamente fu sempre legato ai nostri colori. Domanda: come si può non dedicargli una Stella?)
  20. Ciao. Ci sono, indubbiamente, alcuni fuoriclasse che avrebbero meritato la stella, in luogo di altri. Certo, per la storia che ha avuto la Juve, definirne "solo" 50 vuol dire fare qualche esclusione eccellente: ma se si vanno a leggere bene i nomi, appare indubbio che i giocatore della "generazione Lippi" siano stati avvantaggiati nella scelta (questo in generale). Come si possano, poi, lasciare fuori dai 50 più grandi gente (oltre Boniek intendo) come Monti, Cesarini, Ferrari, Praest, Laudrup e J. Kohler, tanto per citarne alcuni (e vederne altri, con tutto il rispetto dovuto, come Di Livio, Tacchinardi, Pessotto) mi pare un ossimoro....
  21. Ciao Questa la semifinale di ritorno contro il Manchester United (che nei quarti aveva eliminato il Barca di Maradona) All'andata, dopo un grande spettacolo, fu 1-1,,, Anche al ritorno ci fu da sgranare gli occhi... Con finale da film.... Ovviamente, targato Paolo Rossi - l'hombre del partido, come ricorda il cronista inglese, rammentando le imprese Mundial di Pablito - e Scirea che costruisce l'azione goal finale: eravamo allo scadere del match... Il mister del Manchester disse: <<Quando ho visto la palla schizzare verso Rossi, ho capito che stavamo per perdere....>>. https://www.youtube.com/watch?v=zafv1Plds6g
  22. Ciao Questa la semifinale di ritorno contro il Manchester United (che nei quarti aveva eliminato il Barca di Maradona) All'andata, dopo un grande spettacolo, fu 1-1,,, Anche al ritorno ci fu da sgranare gli occhi... Con finale da film.... Ovviamente, targato Paolo Rossi.... (e Scirea) https://www.youtube.com/watch?v=zafv1Plds6g
  23. Raramente Rossi sbagliava goal così... Capitava anche ai migliori centravanti... Disputò, comunque, un'ottima partita (ed il goal in semifinale che abbatté il Manchester United, sul filo del rasoio, fu suo... Così come il goal all'andata (che divenne un autorete per deviazione di un difensore) La Juventus '82-86, con il Trap allenatore, fu da Olimpo del Calcio (con i Mundial '82, a cui si aggiunsero - o avvicendarono - gente come Manfredonia, Tacconi, Serena. più tanti altri eroi e tre stelle come Platinì, Boniek e Micahel Laudrup).
  24. Già. ma io direi che tutte le squadre dell'era Platinì furono mostruose...
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