SenzaDiTe

I punti persi per superficialità / disattenzione cominciano a mio avviso ad essere un po' troppi per poterla liquidare come semplice sfortuna o errore del singolo. A questo punto, mi sembra piuttosto un problema "strutturale", cui l'allenatore per primo dovrebbe porre rimedio. Anche perchè la giustificazione più diffusa, ossia che la poca cattiveria sia da collegarsi all'età media molto bassa della rosa, è vera fino a un certo punto, dato che nel corso della stagione abbiamo visto errori di questo tipo da parte di giocatori in teoria "esperti" (vedi i 2 rigori causati da Douglas o quello di Danilo a Milano) e del resto gli stessi Gatti, Locatelli e Cambiaso hanno ormai diverse stagioni in serie a e gli errori di gioventù dovrebbero esserseli messi alle spalle. Sinceramente non so cosa voglia dire "allenare la concentrazione", frase che si sente ripetere spesso, nè come si faccia, però è un dato di evidenza che ci sono allenatori che sanno tenere i giocatori sul pezzo per tutti i 90 minuti e altri no. E non posso credere che sia appunto solo questione di fortuna o comunque casualità.

Andando a memoria (però quella stagione la ricordo bene), Foggia fu una sconfitta certo bruciante ma arrivò abbastanza presto e fu rapidamente "compensata" da una vittoria sul Milan, cosa che in quegli anni era un vero e proprio evento. Inoltre il mitico 3a2 con la fiorentina, che segnò (in positivo) la stagione, arrivò sicuramente prima di Natale e forse anche la vittoria a Parma (ma questa più probabilmente a inizio gennaio). Tutto questo per dire che, al di là dei dirigenti di allora (mai troppo rimpianti, almeno da me), mancavano proprio i presupposti minimi, a questo punto della stagione, per mettere in discussione l'allenatore. Anzi nel mese di gennaio 1995 si poteva già presagire di avere fatto una scommessa vincente. Nel gennaio di 30 anni dopo non si può proprio.

a) Potevi risparmiarti il "vi", dato che ad oggi non ho mai scritto un solo post di insulti o disfattista b) se c'è una categoria umana che mi sta profondamente sulle balls è quella delle sentinelle - censori autoproclamatisi tali. Come scritto sopra, ci sono dei moderatori, se un messaggio viola le regole lo si segnali a loro, altrimenti si parli di Juve e non di altri utenti

Dai, dopo tre anni di "vate", "livornese", "fantino", "giurassico" et similia, che sarà mai un "genio" ? Preoccupiamoci della nostra squadra piuttosto, non di quello che scrivono gli altri (alla peggio ci sono i moderatori), se no non se ne esce più

Però i miei dubbi (vedi post successivo al tuo) ma li avevi ispirati proprio tu

Anche si, se arrivasse l'offerta giusta, ma: - nelle ultime 2 partite del girone champions non si possono schierare nuovi acquisti, quindi ci troveremmo senza centravanti (a meno di non venderlo il giorno 30, ma in tal caso avremmo sì un centravanti, però con la testa altrove) - nelle successive partite di champions possiamo inserire solo 3 giocatori nuovi. In teoria 2 dovrebbero essere difensori e 1 il sostituto di Milik. Dovendo sostituire anche Vlahovic, saremmo costretti ad escludere un nuovo acquisto dalle liste

Cosa pensi di vincere quest'anno ? (Lo chiedo senza ironia)

La mia opinione dopo 6 mesi è che abbiamo scelto l'uomo sbagliato: troppo rigido negli schemi, assolutamente carente sul piano motivazionale. Sembra però (dalle voci di mercato) che la società abbia ancora fiducia. Il che potrebbe significare che, vista dall'interno, l'allenatore ha ancora in mano lo spogliatoio (del resto non ho elementi per pensare il contrario). Ma anche che c'è paura di seguirne le sorti (simul stabunt simul cadent), nel qual caso lo scenario sarebbe doppiamente fosco

Teniamo conto che i nuovi acquisti non potranno giocare le 2 partite rimanenti di champions e che comunque nelle liste per le partite successive non potranno esserci più di 3 cambi.

Se vuoi fare l'affare a gennaio, di solito devi aspettare gli ultimi 2-3 giorni. Altrimenti tocca pagare pieno e forse anche di più

Prossima giornata partita molto importante, con vista sulla salvezza diretta. Ci arriviamo meglio della Casertana (reduce da 2 sconfitte consecutive), speriamo che i ragazzi facciano i bravi a capodanno e che si presentino con occhi da tigre e non da sogliola lessa (come capitava a me alla loro età)

Sinceramente non vedo particolare talento in Mbangula, magari mi sbaglio, però la mia opinione è che venderlo adesso sarebbe come venderlo ai massimi o quasi, cercando di valorizzare il buon inizio di stagione ed il gol al Bologna, molto bello. Inoltre, per rimpiazzare decorosamente gli infortunati, serve liquidità e non saprei con chi altri monetizzare senza abbassare troppo il valore della rosa (forse Fagioli, dato anche che a centrocampo siamo coperti, ma sicuramente Mbangula è il primo della lista)

Non perdono mai l'occasione per confermarsi quei pezzenti che sono da 126 anni

Vlahovic ha un costo annuo tale che ogni ragionamento sul suo futuro non può prescindere dall'aspetto economico. Quindi, per farla breve, o rinnova a cifre più contenute o alla prima offerta decente parte. Non credo si possa uscire da questa alternativa.

Aria fritta. La sola cosa che conta è quanti top team riusciranno a convincere. Per ora pochini, mi sa.

Non è sbagliato quanto scrivi, ma era il Venezia, cavolo, la squadra peggiore della serie a, che a stento arriverà a 20 punti finali (E lo scrivo da veneziano)

Paradossalmente se dovesse vincere lo scudetto, potrebbe avere più facilità a liberarsi, perchè avrebbe raggiunto l'apoteosi e nessuno potrebbe dirgli di no.

Ad inizio anni 2000 succedeva lo stesso con l'Udinese Penso sia per un insieme di fattori: zero pressioni ambientali; bravi dirigenti; provincia con cultura del lavoro e poche distrazioni mondane; bravi allenatori.

Insomma, questo è ancora giovane, ma con gli attaccanti della B bisogna stare attenti. Storicamente ne ho visti tanti segnare a grappoli in B e non toccare palla in A, dal mitico Schwock (che si scriverà di sicuro in altro modo) a Cacia, Lapadula, ecc.

Ovviamente c'è chi si preoccupa dei risultati della squadra e chi si preoccupa dei tifosi....

L'allenatore mica lo cambiano solo il Lecce o il Cagliari, c'è anche chi ha vinto la champions dopo il cambio di allenatore. Ma questi paragoni retrospettivi li trovo totalmente inutili, perchè ogni situazione fa storia a sè. Abbiamo una dirigenza, ci sono 1000 fattori da valutare (dei quali la maggior parte ignoti all'esterno), un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, mi pare ovvio che nel momento in cui ci rendesse conto che l'obiettivo è a rischio, sarebbe doveroso intervenire

Ecco per quanto scritto sopra, questo ce lo possiamo permettere fino a un certo punto Se il distacco dal 4° posto dovesse aumentare, o la squadra dare altri segnali di scollamento, sarebbe irresponsabile attendere giugno

Questa proprio non la capisco. Motta indottrinato dal vincere a tutti i costi ? Magari fosse così, ma mi pare proprio l'opposto, che il risultato sia diventato una "variabile indipendente" di un progetto che per ora è solo nella testa dei progettatori. Altra cosa che forse non ti è chiara è che senza qualificazione champions non c'è progetto, ma solo disastro economico. Quindi la pazienza rispetto al quarto posto non ce la possiamo proprio permettere.

A volte serve. Altre non cambia nulla. Altre ancora peggiora le cose. È inutile ricordare casi specifici, perché per una volta che è andata in un modo, ce ne sono 2 che è andata nell'altro. Neanche una statistica con tutti i crismi potrebbe dare una qualche garanzia (che te ne fai di sapere ad es. che il 38% degli esoneri ha portato bene o male ?) Bisogna valutare caso per caso, se l'allenatore é ancora seguito, se sa trasmettere motivazioni, se può essere in grado di raddrizzare le cose, se ce ne è un altro più bravo sul mercato, ecc. ecc. Queste valutazioni le puoi fare compiutamente solo dall'interno. Da fuori puoi percepire nervosismo e poca determinazione, ma potrebbe essere dovuto ad altri fattori

Quando si dà dei 'commercialisti' ai ns dirigenti non credo si intenda censurare solo un'eccessiva attenzione ai conti in sede di mercato, ma soprattutto il distacco, fisico ed emozionale, per le sorti della squadra, insomma un'interpretazione del ruolo freddamente professionale, quasi asettica