capitangazzella

Appunto quello che ho detto: siccome è stato il più grande, gli viene concesso di essersi dopato per tutta la carriera. Punto. Jonathan Bachini no perché era scarso, Maradona si perché il migliore. Non discuto la sua grandezza. Però tutti hanno ammesso di averlo coperto falsando i test antidoping, a cominciare da Ferlaino. Mondiale compreso, visto che oggi, anche per i racconti di Maradona, sappiamo che l'esclusione di Passarella fu dovuta al fatto che il difensore non accettava che Maradona si drogasse in ritiro, e non a problemi gastrointestinali come si disse all'epoca. Per regolamento è doping di squadra e il regolamento non distingue in base alla bravura del calciatore. E quei trofei dovrebbero essere ritirati. Poi che lui non lo facesse per migliorare le prestazioni è un altro discorso. Che però dovrebbe valere anche per Bachini che alla recidiva si prese una squalifica a vita, mentre Maradona un anno e poté tornare in campo e successivamente allenare. Bachini no, addio al mondo del calcio.

Maradona era pure recidivo. Comunque, lasciamo perdere Maradona, il suo caso è un unicum, nel senso che è l'unico caso di doping accertato e di squadra in cui tutti hanno ammesso tutto (che la società sapeva, che gli truccavano le provette, che tutti collaboravano affinché non fosse scoperto, che sia stato scoperto quando alla società Napoli conveniva che lo fosse perché costava troppo, dimostrazione ulteriore se le ammissioni non bastassero che si trattava di doping di squadra), eppure se ti azzardi a dire che forse i titoli che vinse andrebbero revocati, ti danno del matto, che Maradona è stato il più grande, che non lo faceva per migliorare le prestazioni ma perché era dipendente (tutte cose che non c'entrano nulla con le conseguenze disciplinari del doping)...

Mi pare che non abbia precedenti una cosa del genere. Ergo, profondamente ingiusto. La legge deve essere uguale per tutti. Ha sbagliato e deve pagare. Ma la pena deve essere equa.

Boh, Non capisco il senso di una classifica in cui si mettono insieme allenatori che hanno allenato solo nell'era dei tre punti e altri che hanno allenato per una buona parte della loro carriera nell'era dei due punti a Vittoria. Se proprio vogliamo fare questo tipo di classifica dovremmo considerare tre punti a Vittoria anche per il trapano altrimenti non ha veramente senso

Questa opzione nel post iniziale credo debba essere eliminata.

Si dava per scontato che uscisse con il Bayern, quindi non si prendeva in considerazione. Comunque, credo che per qualificarsi dovrebbe vincere tutte le partite da qui fino alla finale. Di conseguenza...

Mazzarri mi mancherà. Dovendo rinunciare a Mazzarri, avrei gradito un Garcia bis. Non conosco questo calzone, spero che mi dia soddisfazione. Un po' di piagnistei contro la Juve sarebbero un ottimo biglietto da visita per farlo accogliere come si conviene da quella tifoseria.

Provarono a uscire dal loop con Ancelotti, ma la tifoseria gli gridò di tutto, spingendo in parte Umberto Agnelli alla famosa frase su "una grande squadra che non sempre ha una grande tifoseria". Io vorrei un nome nuovo, però poi anche noi tifosi non dobbiamo fargli la guerra. Considerando che siamo la Juve, ci vorrebbe uno che sa come ci si comporta nello spogliatoio di una squadra che vuole vincere, quindi uno che ha bazzicato Milan, Inter o la stessa Juve. Probabilmente Thiago Motta sarebbe un ottimo profilo in quest'ottica. Però se poi gli facciamo la guerra per il suo passato o al primo risultato negativo lo si molla...

Smontare... A parte che in finale perse anche nel 1995, quando non gli avevano smontato nulla, nel 96 via Vialli e Ravanelli gli presero Zidane, Montero, Boksic e Vieri. Sul Nedved del '03, lui fece la peggior scelta possibile per sostituirlo: Montero terzino a sinistra contro Shevchenko, Zambrotta a destra, questo per mettere Camoranesi al posto di Nedved. La Juve passò i primi 45 minuti a inseguire la palla e sfiancarsi dando coraggio al Milan. E nei supplementari, con il Milan in 10 che arrancava, non mise un attaccante veloce come Di Vaio per sfruttare gli spazi. La sua fu una Juve stupenda, ma le 4 finali perse pesano sul giudizio complessivo, perché alla fine si vinse meno di quanto si sarebbe potuto considerando che eravamo i più forti del mondo, e perché ci furono errori anche da parte sua. D'altra parte lui stesso ammise che alla finale del 97, al netto dei rigori non dati, la squadra arrivò scarica a causa dei festeggiamenti dello scudetto. Anzi disse che la loro "sfortuna" in tutte le finali perse fu che ci arrivarono la settimana che avevano vinto e festeggiato lo scudetto. Questo non dovrebbe esistere ed è proprio qui che l'allenatore deve fare la differenza.

Non l'abbiamo persa per una cappellata difensiva del Verona. Poco merito nostro.

Non si poteva pensare di vincere tutte le partite di misura. Era chiaro che sarebbe arrivata la striscia negativa, così come c'era stata quella positiva, tutto ciò che è casuale termina. Nel calcio moderno, fatto di dinamismo esasperato, bisogna prendere il controllo del campo per vincere, non lasciarlo sempre agli avversari, altrimenti corri a vuoto. Non si può fare oggi, in uno sport che è divenuto velocissimo, il calcio di 30 anni fa. 30 anni fa il Milan di Capello (con una squadra sensazionale comunque) vinceva il campionato con una serie infinita di 1-0. Chi lo ricorda per salvare Allegri, si è perso 30 anni in cui la velocità del gioco è quintuplicata.

L'ha già vinta. Suo padre dovrà accontentarsi di quella da calciatore.

Non ci si sta attaccando. Si esige uguaglianza di trattamento dai media. Poi, per carità. Molto più grave, ad esempio, per l'esito del campionato che il goal del pareggio dell'Inter contro di noi fosse viziato da un fallo e tutti tacciano. Però è lo stesso tipo di censura mediatica.

Suvvia, non è questo il punto. Per Conte stavano aprendo un'inchiesta "perché se la regola c'è va rispettata". Oggi che tocca a loro "è una regola ridicola, lo fanno tutti, fa niente". D'altra parte, ricordo che i parlamentari romanisti fecero un'inchiesta parlamentare per il goal di Bonucci con fuorigioco passivo di Vidal. Cavalcando i media. Oggi tutto tace. Non è che sia sbagliato che oggi i parlamentari non facciano l'inchiesta, o che la videoconferenza di Inzaghi sia considerato un peccatuccio veniale, è sbagliata questa disparità di trattamento dei media che infanga una società e ha avvelenato 9 anni di successi.

Ma questi ci fanno o ci sono? Prima di parlare di normale sfottò, io vorrei vedere cosa direbbero se Eros Ramazzotti o Alessandro Greco si mettessero a fare il coretto "chi non salta napoletano è".

Ha meritato di più l'inda. Però l'ammonizione a Vlaovic dopo 15 minuti ha praticamente annullato il nostro attacco (che già si annulla da sé non riuscendo a costruire nulla).

Per me invece finisce a "schifio" non appena si accorge che il fondo che possiede il Milan non ha la minima intenzione di spendere e spandere. Vedremo.

Carnevali ha dichiarato che nessuno ha chiesto Berardi, sottintendendo però che è stato perché il Sassuolo era stato molto chiaro nel chiarire che a Gennaio non lo avrebbero ceduto. A mio avviso da quelle parti iniziano a tremare perché rischiano di rimanere col cerino in mano. Ad Agosto Berardi compie 30 anni, ha fatto una carriera in provincia (ma una provincia ben lontana calcisticamente da quella del grande Gigi Riva) e ormai sembra difficile che riesca trovare una big disposta a sborsare quanto il Sassuolo avrebbe potuto chiedere anni fa. Godo.

Non ho seguito molto il mercato ma mi apre che sia stato molto "silente". I soldi sono anni che non ci sono, però ormai da un paio di anni non si vedono neanche quelle rivoluzioni a zero di cui erano maestri i vari Preziosi. Basati su prestiti o vendute un po' gonfiate. Chissà come mai le società italiane non lo fanno più, visto che era una pratica dichiarata lecita...

Oppure si dimette alla decima di campionato quando capisce che non ci sono le condizioni. Tutto è possibile.

Io dico che se anche da noi si incominciassero a ripetere le partite per errori oggettivi del VAR improvvisamente le regole cervellotiche si semplificherebbero (rese tali dalla volontà degli arbitri di mantenere il loro potere a scapito della correttezza del gioco, potere che gli serve per ragioni "politiche") e non avremmo più errori.

Giusto così, l'errore dell'arbitro è accettabile, l'errore del VAR in situazioni oggettive no.

No perché qui si parla solo delle mancate espulsioni di Berardi e Marijnovski. E il presidente dell'AIA quando elenca gli errori omette in modo tale che sembri che certe squadre siano state favorite o sfavorite in egual misura. Per quello che si è visto in questo torneo, e ribadisco per quello che si è visto e non il regolamento, quello di Milik non è espulsione. Barella, Inter Monza.

L'arbitro ha fischiato prima che Sczezny toccasse mentre la palla andava verso di lui (perché l'azione dell'Empoli finiva lì visto che la Juve stava tornando in possesso) e per questo il giocatore dell'Empoli si è trovato a porta vuota. Inoltre ha pure tirato fuori.