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29 MAGGIO 1985

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  1. ... su Cabrini penalty sesquipedale ... clamoroso " furto con scasso " ... ... ancora al giorno d'oggi non riesco a comprendere come abbia fatto Bonimba a trattenersi dal " mandare al tappeto quel figlio di buona donna " - ... " FU UNA DIREZIONE DI GARA A SENSO UNICO " .. OVVIAMENTE .. " UN SENSO UNICO CHE LA JUVENTUS DOVETTE PERCORRERE CONTROMANO "
  2. Carissimi, tutte le partite di quella indimenticabile " COPPA UEFA ", la prima Coppa vinta dalla nostra Juve in campo europeo, che furono disputate al caro .. vecchio .. e mai dimenticato " Comunale " , che ho e che per sempre avrò nel mio cuore, le ho viste nel " Settore dei Distinti ". Quale fondatore e presidente di uno " Juventus Club ", per ogni match organizzai 1 e/o 2 pullman : quali indimenticabili serate - Mi rammento come se fosse adesso che un supporter del Manchester City, a fine partita, arrivato da chissà dove con il suo immancabile boccale di birra in mano, si infilò nel nostro pullman inneggiando alla Juventus, complimentandosi per nostra partita e stringendo le mani di tutti, ma proprio tutti coloro che erano sul nostro mezzo di trasporto. Insomma, furono " Notti Magiche " . Cordiali saluti ad entrambi, Stefano ! P.S. - anche se, a pensarci bene, la prima Coppa che la nostra Juve si aggiudicò al di là degli " Italici Confini ", fu la " Coppa delle Alpi " del 1963 - Ebbi modo e maniera di vederla e toccarla qualche anno dopo quando mi recai nella " Sede della Juventus " in Galleria San Federico 54 - telefono 011/516222 - per ritirare dei biglietti per una partita. E indovinate chi mi permise di poterla vedere ? Proprio lui , Giampiero Boniperti, all'inizio del suo prezioso e prestigioso percorso di " Presidente della Juventus F.C. 1897 " . E sapete dove era custodita ? In una semplice e normalissima stanza di quell'ufficio insieme alle " Coppe Italia ", i trofei per gli " Scudetti " e non molto altro.
  3. ... ma quanta indicibile e travolgente gioia al triplice fischio finale ...
  4. Allora, caro fratello bianconero, se sei d'accordo, vediamo se riusciamo a riordinare un po' le idee : A ) " Monumento al nonno " che, ne son certo, da persona saggia qual era, ti ha indicato la " Retta Via " .. ca va sans dire .. quella a " Tinte Bianconere " B ) " Tuo padre " : persona assennata che, a differenza di me e te, oltre che di milioni e milioni di persone che non possono farne a meno, non si rode il fegato e non si avvelena il sangue nel vedere 20 + 2 individui ( i cosiddetti " portieri " - gli unici a cui è permesso di prendere e toccare con le mani un pallone ) al giorno d'oggi - lautissimamente retribuiti - che rincorrono una sfera, impropriamente definita di cuoio ( le sfere dei bei tempi andati, quelle sì, erano di vero cuoio .. e soprattutto .. come avviene con le attuali, non cambiavano direzione ad ogni refolo di vento ) C ) Per ciò che concerne gli " Zii ", fossi in te, disconoscerei qualsivoglia grado di parentela ( sempre meglio prevenire che curare : " gioca d'anticipo " e non sottostimare il pericolo che corri ... urge immediata ed intensa " disinfestazione " da quei 2 virus che, se non inibiti e soppressi al più presto, ahimè, potrebbero rivelarsi letali per la tua salute e per chi ti sta a cuore D ) Pietro Anastasi D ) Stadio " Cibali " di Catania : Il piccolo Pietro Anastasi di di fianco al grande John Charles - UN " GRANDE " ANASTASI ... NELLA SUA E NOSTRA " CASA " ... ERGO ... LO STADIO COMUNALE DI TORINO .. Domenica 4 Febbraio 1968 : VARESE - JUVENTUS 5 -0 ( vabbè, " Pelè Bianco ", come recitava uno striscione in Filadelfia, però, rifilare 3 pere alla tua amata " Vecchia Signora ", mi è parso decisamente un po' eccessivo .. .. ) ... ... ma, lo sai, ti ho perdonato, anche perchè alla fine di quella stagione calcistica ( 1967/68 ) sembrava ormai tutto fatto per il tuo passaggio ai boriosi meneghini nerazzurri di Milano - finito il Campionato ti ritrovasti, ahimè, con la maglia nerazzurra a disputare un'amichevole a San Siro : " il dado pareva ormai essere tratto " - sebbene tu non avessi ancor firmato nulla pareva che nel prossimo campionato avresti indossato quell'orrenda maglia .. ma .. nell'intervallo qualcuno ti avvisò ( sembra un fotografo ) che eri diventato un giocatore della " Juventus " la tua squadra del cuore. ... e chi fu l'artefice di questo ribaltone ? L'Avvocato Gianni Agnelli che, senza farsi vedere dal virtuale arbitro, entrò a " gamba tesa " nella trattativa : 650 milioni di care vecchie " Lire ", una cifra enorme per l'epoca oltre ad una serie di " benefit vari " convinsero l'allora presidente del Varese, Giovanni Borghi, ad accettare l'offerta - Ai " bauscia " milanesi .. qualcosa restò .. " Un cero in mano " - E ) Tutto questo per dire - affermare - ribadire che le due vicende " Anastasi " .. & .. " Stankovic " poco o nulla ebbero in comune : - Anastasi è stato - è - e per sempre sarà - UNA LEGGENDA BIANCONERA - La Juve l'aveva nel sangue .. nell'anima .. nel cuore - - Quando venne avvallato il suo passaggio all'INTER - lo sconforto della tifoseria bianconera fu immenso .. - egli era e per sempre sarà uno di noi - - Stankovic - per ben due volte fu assai vicino alla Juventus .. ma .. sia in un'occasione che nell'altra tutto si vanificò - Rammento che la prima volta fu Mancini a sconsigliare di andare alla Juve ... perchè ... così disse ... " Se vai alla Juve, conoscendo il " Club Bianconero " sarai solo uno dei tanti " - La seconda volta invece, dopo 4 anni se non erro, fu pesantemente .. e .. giustamente " attaccato " per delle affermazioni non proprio eleganti nei confronti della nostra amata Juventus - - Insomma trattasi di due situazioni che , a mio opinabile parere, non sono sovrapponibili, anche se, forse, qualche seppur lieve affinità con " l'affaire - Stakovic " la riscontro con il primo tentativo di portare Berardi sotto la Mole ( quando dichiarò che lui voleva solo l'Inter ) Buona serata, Stefano !
  5. Amico, buongiorno . Sperando di non essere smentito, da ciò che hai scritto do per scontato che tuo nonno fosse juventino .. e che .. di conseguenza, per la serie " non ci sono più i nonni di una volta " ti abbia trasmesso passione ed amore per la " Vecchia Signora ". Grazie per aver partecipato. Un cordiale saluto a te .. e .. ovunque egli ora sia .. anche al tuo mentore bianconero , ergo, tuo nonno . Stefano !
  6. Carissimo fratello bianconero, don't worry .. be happy : un'immagine di Roberto Bettega ha " Diritto d'Asilo " ovunque, a maggior ragione in quella che è la più frequentata " Agorà " a tinte bianconere del web . Qualunque sia il motivo del contendere nel proporre - rendere omaggio - divulgare - rammentare - esaltare un'immagine di Roberto Bettega, anche per il tramite di un refuso, specie per chi ha nel cuore la " Vecchia Signora ", NON SARA' MAI UN ERRORE .. ANCHE PERCHE' .. L'IMMENSO BOBBY GOL E' L'INCARANZIONE VIVENTE DI COSA VOGLIA DIRE AMARE .. SOFFRIRE .. GIOIRE .. LOTTARE .. PER LA SUA E NOSTRA AMATA " JUVENTUS F.C. 1897 " ... E POCHI COME LUI L'HANNO VERAMENTE ADORATA SENZA SE E SENZA MA ALCUNO ... onde per cui stai sereno ... scagli la prima pietra che non ha mai sbagliato ... a cominciar dai preti che sbagliano a dir messa SI PRONUNCIA BETTEGA ... E SI SCRIVE ... " JUVENTUS " ... Cordialmente, Stefano !
  7. Hai ragione, caro amico, la pasta con la quale furono forgiati e plasmati i giocatori di quella " Magica Juventus " era una vera e propria ... ... una sorta di invincibile Grazie a te per aver gradito ! Buona giornata, Stefano !
  8. ... fummo in tanti, anzi, tantissimi a più o meno virtualmente piangere ... ... ci parve qualcosa che andava " contronatura " ... un qualcosa che uno juventino avrebbe potuto provare se un giorno Boniperti avesse indossato la maglia del Toro ... insomma, qualcosa di surreale che porta a pensare di essere preda di un incubo ... ... ed invece fu realtà .. piacevolissima realtà .. anche se l'epidermico e profondo affetto per Anastasi restò immutato .. anzi .. forse, ancor più si " cementò " nei nostri cuori : Anastasi è stato e per sempre sarà una delle " Icone " più amate e preziose di chi ha la " Vecchia Signora " nel cuore .. nell'anima .. nel sangue .. Buona Notte, Stefano !
  9. ... per la serie ... " QUELL' INDIMENTICABILE GIORNO .. IO C'ERO " ... VIDEO DA NON PERDERE ... 22 Maggio 1977 - Genova - Stadio di Marassi - SAMPDORIA - JUVENTUS 0 - 2 // Gol di BETTEGA & BONINSEGNA // Ultima giornata di Campionato : JUVENTUS 51 punti - TORINO 50 punti - " JUVENTUS CAMPIONE D'ITALIA " - il giocatore alle spalle di Bettega è Lippi - Al gol di Boninsegna, lo confesso, andai totalmente fuori di senno JUVE ... STORIA DI UN GRANDE AMORE ...
  10. Bravissimo : letta e gustata tutta ma proprio tutta - Grazie - Essendo un'intervista assai " corposa ", vista e considerata la certificata idiosincrasia della maggior parte degli utenti di VS nei confronti di post che vanno al di là delle 2/3 canoniche righe, temo che questa minuziosa e circonstanziata conversazione non godrà di grande appeal : peccato per loro, non sanno cosa si perdono . Circa il 50% di ciò che è narrato era già di mia conoscenza , altri aneddoti mi erano del tutto sconosciuti. Sperando di non farti un torto, mi prendo la " licenza di estrapolare l' ultimo passaggio " di questo .. curriculum vitae calcistico .. di Roberto Boninsegna , inserendolo nel post di apertura : si parla di Riva .. Boninsegna .. Bettega .. Rossi .. non so se mi spiego .. Grazie ed ancora Grazie per questa tua, vera e propria, preziosa chicca ... Un cordialissimo saluto, Stefano !
  11. Amico, grazie a te per aver apprezzato e per aver lasciato il tuo gradito contributo . Cordialmente, Stefano !
  12. Nutrendo da sempre incondizionata stima nei tuoi confronti, sic stantibus rebus, a questo punto non ho dubbio alcuno che così sia. Chiedo venia per il refuso e per il disturbo ( probabilmente ciò è avvenuto quando, dopo aver aperto il topic, mi sono accorto che c'era un refuso nel titolo. In automatico ho riaperto e corretto ciò che non andava .. e .. l'equivoco dev'essere scaturito proprio nel momento in cui l'ho riproposto nel Forum ) . Grazie per il tuo prezioso e graditissimo contributo. Cordialmente, Stefano !
  13. .... mi frullava in testa che Boninsegna avesse messo a segno un'altro gol contro l'Inter : una sorta di vero e proprio " cruccio " che finalmente sono riuscito a dipanare ... Campionato 1978/79 - Juventus vs Inter 1 a 1 - Domenica 10 Dicembre 1978 - ... e guardate come esulta " Bonimba " ...
  14. - Grazie per aver apprezzato - - Con riferimento a ciò che ho evidenziato in grassetto , se vuoi e se puoi, torna in " topic ", ho aggiunto un " P.S. " : sono rimasto sconcertato anch'io ! - @Shingo Tamai - aggiunto altro video -
  15. " Gianni Agnelli e la sua Juve " : ( parziale ma piacevole narrazione del giornalista sportivo Mario Pennacchia tratta da " La Storia della Juventus " di Bruno Perrucca - Gianni Romeo - Bruno Colombero ) - Almeno tre momenti nella vita di Gianni Agnelli dimostrano che il suo rapporto con la Juventus è un legame di sangue perchè intrecciato con i suoi affetti più cari : essi portano la data del 1925 - del 1935 - del 1947 . - 1925 - -- Gianni non ha ancora compiuto cinque anni quando il padre Edoardo, presidente fondatore della " Dinastia Juventus ", lo porta per la prima volta nel " moderno " stadio che l'impresa del consigliere Piero Monateri ha finito di edificare da soli tre anni in Corso Marsiglia. - Non è un pomeriggio qualunque perchè il Club Bianconero presenta il ventunenne fuoriclasse danubiano Ferenc Hirzer, appena ingaggiato dalla Juventus . Un giocatore già distintosi l'anno prima alle " Olimpiadi di Parigi ". - Dopo la fermezza con cui si è voluto Virginio Rosetta, l'acquisto di Hirzer conferma conferma che la Juventus di Edoardo Agnelli si muove secondo la linea indicata dalla felice espansione del " Football " che la stessa " FIFA " favorisce introducendo nel Maggio di quel 1925 la regola del mancato guadagno per i calciatori. E' il primo passo verso il professionismo, ed è la prova che Edoardo Agnelli attendeva : non sono trascorsi 4 mesi dalla rivoluzionaria decisione della " Federcalcio Mondiale ", ed ecco l'asso ungherese in C.so Marsiglia. - L' atmosfera intorno al campo è festosa, eccitata, ed il bimbetto tenuto per mano dall'illustre presidente ne rimane tanto colpito che non dimenticherà più questo suo primo giorno juventino, custodendolo come preziosa memoria e testimonianza tenerissima della " presenza " paterna . E' il Settembre del 1925 . Dieci anni dopo tutto cambia profondamente, dolorosamente. Un destino atroce toglie la vita al presidente della Juventus : aveva solo 43 anni . Sei scudetti, di cui cinque consecutivi, stanno a dimostrare quanto geniale sia stata la sua visione di uno sport destinato a popolarità universale. - 1935 - - Villar Perosa 1931 - Giocatori della Juventus e della Pro Vercelli si mettono in posa prima del " fischio di inizio " di un'amichevole. Al centro di questa immagine vi è il Senatore Giovanni Agnelli ( con giacca chiara ) ed alla sua sinistra il figlio Edoardo Agnelli in giacca nera ( primo Agnelli al vertice del club bianconero ) - Alle loro spalle i componenti la dirigenza della JUVENTUS .. e .. almeno così presumo .. anche alcuni dirigenti ecc.ecc. della PRO - VERCELLI ) - Edoardo Agnelli, figlio del Senatore Giovanni Agnelli e padre di Gianni Agnelli, a causa di un beffardo e letale incidente, viene a mancare il 14 Luglio del 1935 ( in quel di Genova, colpito alla testa dall'elica di un idrovolante durante la fase di ammaraggio ) - Egli fu il primo " Agnelli " ai vertici della " Juventus Foot-Ball Club 1897 " : ruolo che ricoprì dal 24 Luglio 1923 - al - 14 Luglio 1935 . - Nella veste di " Presidente " del Club Bianconero ben 6 furono i campionati vinti : 1926 - 1930 - 1931 - 1932 - 1933 - 1934 - 1935 - e questo fantastico " filotto ", ne son certo così come sono certo del quotidiano sorgere del sole, sarebbe stato ancora più cospicuo se quella malefica e nefasta tragedia non si fosse mai consumata. - Tornando alla " Storia della Juventus " di cui sopra, così prosegue la " ricostruzione " di ciò che, in maniera più o meno assodata e/o romanzata, avvenne in quel periodo di sconforto che lasciò smarriti e sgomenti tutti coloro che, in un modo o nell'altro, nel loro cuore affettivamente e con grande cura custodivano le vicissitudini che, in maniera più o meno diretta, avevano a che fare con l'amata " Juventus F.C. - 1897 - " ... " Di colpo la Juventus si comprime nella malinconia, presaga, se non certa, che non avrà più gloria prima dell'avvento di un altro Agnelli. Mazzonis, Craveri, i vicepresidenti, e Monateri, Zambelli, Tapparone, gli altri dirigenti che più da vicino avevano condiviso e realizzato idee e programmi di Edoardo Agnelli, decidono di compiere un passo che è considerato decisivo per la sorte della Juventus : chiedono udienza a Giovanni Agnelli, padre di Edoardo, per esprimergli il desiderio di avere nel - Consiglio del Club - il non ancora quindicenne Gianni Agnelli affinchè viva sempre nella Juventus l'esempio del benemerito presidente così immaturamente scomparso. " " Ne parlerò con mio nipote , è la risposta del Senatore " - " La Juventus, nel nome di tuo padre, ti vorrebbe nel suo - Consiglio Direttivo - , ti piacerebbe ? " - ( domanda posta al nipote prediletto, e cioè, a colui che per tutti diverrà - L' Avvocato - ) - " Come vuoi tu, nonno " è la risposta del ragazzo. " Sono passati ormai dieci anni da quando, per la prima volta, apparve in Corso Marsiglia col vestitino alla marinara bianco e blu. Ed ora che il quindicenne Gianni torna fra quegli stessi signori, inseparabili e fedeli collaboratori del padre, la curiosità e l'incanto sono sopraffatti in lui da una struggente nostalgia e da una già chiara consapevolezza, e cioè : NESSUNO POTRA' ORMAI SPEZZARE QUESTO LEGAME - AGNELLI / JUVENTUS - STRETTO DA SUO PADRE E PATROCINATO DA SUO NONNO. " " Puntualmente convocato alle riunioni del consiglio, diligentemente Gianni vi partecipa e quando il senatore gliene chiede notizie, facendo trasparire la spiegazione all'affettuosa istanza del consenso dei dirigenti juventini, il ragazzo risponde : - Nonno, sono come consigli di guerra, si decidono punizioni, premi, provvedimenti di ogni genere :insomma, si parla proprio di tutto . E tu, insiste il nonno, come ti comporti ? Sto a sentire, nonno. Ma, se vuoi proprio che te lo dica, mi sembrano anche delle grandi perdite di tempo. Il Senatore, invece, lo fa riflettere : anche a scuola certe lezioni sembrano grandi perdite di tempo, eppure ti assicuro che non c'è miglior modo di imparare. Hai un nome, ma anche la responsabilità di meritartelo, anche perché, con i gradi non si nasce .. i gradi .. si conquistano " La Juve che, prima di Edoardo, aveva ottenuto solo uno scudetto coi pionieri del lontano 1905, non vince più nulla ( anche se, ad onor del vero, molto ma molto ci sarebbe da dire riguardo ai campionati del 1906 --- 1907/ 1908 --- 1908/1909 : nel 1906 venne deciso di far disputare lo spareggio decisivo per lo scudetto tra Juve e Milan a Milano ... sul " campo neutro " dell'altra squadra milanese ... una vera e propria " presa per i fondelli " e la Juve decise di non presentarsi - nel 1907/1908 e nel 1908/1909 vinse entrambi i campionati ma .. incredibile ma vero .. le " Regole " vennero cambiate in corso d'opera ed i bianconeri si videro letteralmente scippare 2 Scudetti vinti con assoluto ed incontrovertibile merito ) . - 1947 - Il mondo viene devastato da una guerra spaventosa alla quale partecipa anche Gianni Agnelli, prima sul fronte russo e poi sul fronte nord-africano. Torna la pace e c'è la FIAT da rimettere in marcia : la Juventus può attendere. Ma la Juventus è certa di essere sempre rimasta nel cuore della " Dinastia " e perciò sa attendere. E' la Primavera del 1947 e il presidente juventino Piero Dusio ( dal Gennaio del 1945 al Luglio del 1947 ) ancora una volta ripete l'invito : " Gianni, la Juventus è tua, è giunto il momento che tu la riprenda ". Che cosa passi per la mente e per il cuore del giovane avvocato nel sentire quelle parole .. e cioè .. " Gianni, la Juve è tua " , si può solo immaginare, anche perchè, JUVENTUS, per lui vuol dire sentirsi perennemente accanto IL PADRE, LA MADRE VIRGINIA CHE DEI COLORI BIANCONERI ERA FERVIDA SOSTENITRICE, IL NONNO. Perciò, stavolta, non riesce a negarsi : " Vedremo " è la risposta . In realtà, quel " vedremo ", altro non è che il lasciapassare per il suo tanto auspicato ritorno che verrà debitamente celebrato dall' Assemblea dei Soci in data 22 Luglio 1947 . La Juventus sta così tornando sulla strada indicata da Edoardo .. e cioè .. " ANCHE UNA COSA FATTA BENE PUO' SEMPRE ESSERE FATTA MEGLIO ", quando, purtroppo, un evento terribile scuote la città e la nazione intera, facendo precipitare nel lutto il calcio nazionale : sulla collina di Superga s'infrange l'aereo che sta riportando a casa il leggendario Torino - R.I.P. - Gianni Agnelli è fra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia ed è il primo a ribellarsi a così spaventoso destino : " TORINO RIAVRA' SUBITO UNA GRANDE SQUADRA " . Ed eccola la GRANDE JUVENTUS del ventottenne figlio di Edoardo : VIOLA - BERTUCELLI - MANENTE - BIZZOTTO - PAROLA - PICCININI - MUCCINELLI - MARTINO - BONIPERTI - J.HANSEN - PRAEST (squadra che, il mai dimenticato Giampiero Boniperti ha sempre ribadito essere stata la più forte in assoluto nella " GLORIOSA STORIA della JUVENTUS F.C. 1897 .. e/o .. se preferite .. della " AMMALIANTE ED INEGUAGLIATA VECCHIA SIGNORA del CALCIO MONDIALE e del CALCIO ITALIANO IN PARTICOLARE ". ) - Nella stagione " 1950/51 " - 3° posto - a 6 punti dal Milan - ( non c'è più il grande Martino, il quale, suo malgrado, costretto a tornare in Argentina a causa della incurabile nostalgia della moglie per la terra natia. In compenso, sotto la Mole, arrivò il danese Karl Hansen - nessun legame di parentela con John Hansen - che mise a segno 23 gol in 34 partite ) - ( al termine di quella stagione calcistica la Juventus fu invitata in Brasile a partecipare alla " Coppa de Rio " , una sorta di ante-litteram " Coppa dei Campioni .. e/o .. Coppa Mondiale per Club ". ) Le squadre partecipanti furono : Sporting Lisbona - Nizza - Stella Rossa - Nacional Montevideo - Austria Vienna - Vasco de Gama .. vincitore del Campionato Carioca .. & .. Palmeiras .. vincitore del Campionato Paulista - 8 Squadre - 2 Gironi eliminatori da 4 squadre - La Juve si misurò contro : Stella Rossa - Nizza - Palmeiras - I bianconeri si classificarono al " 1° posto " rifilando una sonora sconfitta per 4 - 0 al Palmeiras - In semifinale, semifinale che prevedeva 2 partite, la Juve vinse entrambi i match disputati contro l'Austria Vienna - Nella " doppia Finale " il Palmeiras si impone per 1 - 0 nella prima partita e pareggia per 2 - 2 nella seconda - Morale della Favola : l'allergia bianconera alle " Finali di Coppa " in campo europeo, con ogni probabilità, trova i suoi prodromi fin da quella assai lontana Estate del 1951. Giampiero Boniperti fu il goleador di quel torneo e venne eletto miglior giocatore. Inglesi - Argentini - Spagnoli - declinarono l'invito a quel torneo . Ancora al giorno d'oggi, dopo numerosi tentativi andati in gran parte disattesi e rimandati al mittente, numerose sono state e continuano ad essere le " strade " percorse dal " Palmeiras " affinchè la - F.I.F.A - a tutti gli effetti riconosca la liceità della squadra in questione di potersi ritenere in assoluto il " Primo Club Calcistico assurto al ruolo di - Campione del Mondo " . ) ... - Nella stagione " 1951/52 " - 1° posto - 7 punti vantaggio sul Milan - - Sarà l'ultima stagione serena di Gianni Agnelli presidente, tra l'altro, ancora convalescente in seguito ad un grave incidente automobilistico. L' Avvocato perde il più caro e sapiente dei suoi collaboratori, Pierino Monateri. - Nella stagione " 1952/53 " - 2° posto a 2 punti dall'Inter La Juventus sembra avvertire queste contrarietà, anche se, ad estrometterla dalla corsa allo scudetto è un arbitraggio scriteriato nella partita di Trieste ( il 15/02/1953 la Juventus gioca in trasferta sul campo della Triestina - i triestini si impongono per 2-1 - peccato però che quella giornata """""" calcistica """""" ebbe moltissime affinità con quella che la Vecchia Signora fu """"" obbligata """""" a disputare il 14 Maggio del 2000 in quel di Perugia, arbitro Collina. La Juve, sotto un vero e proprio " Diluvio Universale " che rese il terreno di gioco alla stessa stregua di una perfida palude, dopo circa 70 minuti, fu costretta a scendere in campo e, ammesso e non concesso che si possa parlare di " partita di calcio ", venne sconfitta per 1 - 0 - e ciò, ahimé, permise alla Lazio di fregiarsi del titolo di " Campione d'Italia " . Di altra natura fu l'evento atmosferico che a Trieste condizionò in tutto e per tutto la regolarità di quel match : non si trattò di pioggia .. ma bensì .. di una " bora " talmente intensa che, in tutto e per tutto, falsò l'andamento della partita . In maniera assurda, inconcepibile, inaccettabile, nonostante i ripetuti " inviti " a sospendere e rimandare il match, ottusamente ed insensatamente rispose " picche " ad ogni appello. Il " " fenomeno " in questione si chiamava " Scaramella " ) - Nella stagione " 1953/54 " - 2° posto a 1 punto dall'Inter Ed anche in questa stagione, a 3 giornate dal termine del campionato, un altro episodio gioca a " sfavore "del Club Bianconero . La Juve gioca a Bergamo e viene sconfitta per 3-2 dagli orobici, peccato però che i quotidiani dell'epoca siano più o meno in sintonia sull'evidenziare e stigmatizzare un episodio che avrebbe potuto essere fondamentale per far vincere lo scudetto alla Juve .. e/o .. permetterle di disputare un eventuale spareggio contro l'Inter : " Bergamo : la Juve perde a causa di un gol discusso, ed ovviamente, le polemiche non mancano - Come è possibile, si legge sui giornali, che in una partita di tanta importanza si conceda una rete senza che la palla abbia varcato la linea della porta ? L' arbitro Massai era a 30 metri dall'azione del gol e non poteva di certo vedere se la palla avesse interamente varcato la linea bianca. Invece, l'arbitro toscano ha immediatamente concesso la rete, per poi ripensarci fino a chiedere l'intervento del segnalinee, il quale, in quel momento, era a non meno di sessanta metri e di certo non era in grado di poter fornire un parere sicuro e privo di dubbio alcuno. Tra l'altro, l'arbitro Massai, nei confronti della Juventus era " recidivo " : in altre 2 occasioni, sempre con i bianconeri, e sempre con il medesimo " causas belli " ( pali/traverse e gol più o meno validi e/o annullati ) aveva già " dato " in precedenza .. e cioè .. il 20 Gennaio del 1952 in quel di Como .. ed il .. 1° Febbraio del 1953 a Bologna ( i felsinei vinsero per 1-0 ma, a fine partita, anche i giocatori bolognesi dichiararono che il tiro di Boniperti aveva superato la linea di porta ) - vabbè che la " Moviola " era ancora lungi da venire, però, cosa volete che vi dica, se non che, a volte, a pensar male ... s'indovina ... - gol di John Hansen - e - Giampiero Boniperti - - Nella stagione " 1954/55 "- 7° posto a 12 punti dal Milan Il vento sembra cambiato ed i sempre più incalzanti impegni al vertice della FIAT, obtorto collo, distolgono le attenzioni dell'Avvocato dalla Juventus, sicché si arriva al 18 settembre del 1954, quando, Gianni Agnelli rassegna le dimissioni in assemblea. E' un giorno triste per i colori bianconeri, anche perchè la discordia serpeggia fra gli stessi dirigenti. Il figlio di Edoardo ne è così consapevole da ravvivare la speranza .. e .. contemporaneamente calando un colpo di frusta. Quando, in maniera accorata, Craveri si rivolge a Gianni Agnelli ( L' Avvocato Enrico Craveri ed il Barone Mazzonis, uomini di grande competenza e di antica fede juventina, quando i soci del " Club Bianconero " chiesero a loro di far fronte all'emergenza, entrambi risposero " Ci siamo " - Craveri per molti anni ricoprì il ruolo di " Vice - Presidente " , per poi tornare ai vertici della Juventus nella stagione 1954/55 - ) chiedendogli : " Senza Agnelli non può essere mai la Juventus : adesso che ne sarà ? ", la sua risposta è da scolpire ... " La famiglia Agnelli sarà sempre rappresentata in consiglio da mio fratello Umberto che, purtroppo, non può ancora assumere la presidenza perchè quest'anno dovrà assolvere al servizio militare. Credo però che queste siano anche le condizioni ottimali per consentirvi di far valere il vostro senso di responsabilità, anche perchè, va bene la famiglia Agnelli, ma nulla si ottiene senza una cooperazione armoniosa ". - Lo sgradevole presentimento che detta queste parole all'Avvocato viene purtroppo seguito da una stagione di decadenza impensabile in quanto essa ferisce il " Club Bianconero " sotto l'aspetto non solo sportivo ( viene perfino conosciuto l'assillo della lotta per non retrocedere ) ma anche morale ( per ben due volte i giocatori minacciano l'ammutinamento ) Ma sarà proprio questo sbandamento ad affrettare il ritorno della " Dinastia ", dinastia che riprenderà il comando addirittura in divisa, , con una uniforme insolita e suggestiva : quella di un ventunenne sottotenente di cavalleria che, così come avvenne per il padre Edoardo e per il fratello Gianni, perdutamente della loro e nostra amatissima ... ..... E chi era quel ventunenne sottotenente di cavalleria ? Ca va sans dire ... costui ... UMBERTO AGNELLI IN COMPAGNIA DEI MITICI JOHN CHARLES & OMAR SIVORI ... UN'IMMAGINE CHE TRASUDA JUVENTINITA' A 360° ... Nella buona e nella meno fausta sorte " Fino alla Fine sempre e solo Forza Juve " Buona lettura a tutti coloro che mi onoreranno della loro gradita presenza/visita in questo topic. N.B. - 1a puntata - a Dio piacendo, seguirà 2a ed ultima puntata - mi sto attivando affinché ciò possa avvenire in tempi medio/brevi - Stefano ! P.S - in " estremissima sintesi " ... - Dal Luglio del 1935 al Settembre del 1936 - la Juve venne affidata alla coppia " Craveri - Mazzonis " - Dal Settembre del 1936 al Gennaio del 1945 - la Juve venne affidata a Emilio Forest de la Divonne - Dal Gennaio del 1945 al Luglio del 1947 - venne affidata a Piero Dusio - Nota a margine : con riferimento a colui che diresse quel match tra " PERUGIA - JUVENTUS " .. ergo .. Collina .. vi passo quanto segue, tratto da " Lazio Channel " del 27 Febbraio 2018 .... In un convegno a Modena, Collina entrò nella bufera per aver dichiarato la sua passione per la Lazio. Fu famoso, infatti, per aver arbitrato quel Perugia Juventus che assegnò lo scudetto del 2000 ai biancocelesti. Collina sulla Lazio: “Nel calcio la squadra che tifo è la Lazio, mentre nel basket la Fortitudo di Bologna. Quando ero piccolo seguivo il Bologna, poi mi sono avvicinato ai biancocelesti perché avevo passione per quei fantastici giocatori e per Wilson, che mi faceva impazzire. Eppure la Lazio non ha vinto nelle prime dieci volte che l’ho diretta. Si sapeva già che fossi un laziale e sinceramente non vedo cosa ci sia di male. D’ altronde, chi opera nel calcio non viene da Marte ed è normale abbia avuto una squadra del cuore. Questo vale per tutti, calciatori, allenatori e arbitri: si può forse dubitare della nostra professionalità?”. - A fatica mi trattengo, anche se, lo confesso, per me non è una novità : se ne parlava già allora, ma, incredibile ma vero, nessuno si scandalizzò // Immaginate solo per un attimo se a vincere fosse stata la Juventus .. e costui .. si fosse poi dichiarato tifoso dei bianconeri ... altro che guerra nucleare ... e/o ... Rivoluzione Francese ...
  16. Fratello bianconero, buongiorno. Sono io che devo Ringraziarti per aver apprezzato e per aver lasciato il tuo gradito contributo. Buon proseguimento di giornata, Stefano !
  17. Carissimo, figurati che io con il " magone ", obtorto collo, ci convivo fin dai tempi in cui Berta filava. E perchè ciò avviene ? Perchè la signora, anzi, la vecchia signora( non " L' Originale ", e cioè quella che indossa l'abito a " tinte bianconere ".. anche se, ahimè, ai giorni nostri, molte, anzi, troppe ed improprie " varianti ", in una sorta di autolesionistico masochismo, ne violentano il semplice ed innato fascino ) ma bensì l'altra, quella che da illo tempore si corica con il sottoscritto, del " magone ", obtorto collo, da sempre ormai ne ha fatto una sorta di perpetuo mantra. La ragione ? Soffre, intimamente e profondamente soffre, in quanto mi incolpa e mi rinfaccia di nutrire più affetto all'altra " VECCHIA SIGNORA " invece che a lei ( ovviamente io nego che così sia .. ma .. in realtà .. ha ragione lei : mento .. spudoratamente .. mento .. ) Ti ringrazio di cuore per lo splendido pensiero che mi hai attribuito e che rimanda allo Stile .. alla Classe .. alla Passione .. per la nostra amata " Juventus F.C. 1897 " .. ma .. non ho dubbio e remora alcuna nell'affermare che trattasi di sentimenti che anche tu hai innati nel tuo " DNA " fin dal momento del tuo concepimento . Per gente come noi, la " Juventus F.C. 1897 " non è solo una squadra di calcio, essa di più .. molto di più .. fin ad arrivare, seppur idealmente, ad assumere le virtuali sembianze di " porto fedele " in cui approdare quando, le immancabili tribolazioni che vergano e contrassegnano il nostro incedere sul nostro pianeta, ahimè, tentano di sopraffarci . Cordialmente, Stefano !
  18. Grazie a te, fratello bianconero, per aver apprezzato . Cordialmente, Stefano !
  19. Carissimo, buongiorno. A ) - citazione : " riesci sempre a farmi venire il magone " - ti dirò, dev'essere una mia innata predisposizione . B ) - citazione : " Oggi di quella Juve non c'è più nulla " - come darti torto ? Purtroppo non c'è più nulla neanche di quel " Giuoco del Calcio .. e/o .. Football .. che dir si voglia " - Se non fosse perchè della nostra amata " Juventus F.C. 1897 " non posso fare a meno, così come non posso fare a meno dell'ossigeno per vivere, da tempo, molto tempo ormai, avrei già abbandonato questa sorta di " Circo Calcistico " ( ci mancava anche il/la " VAR " ) in cui sempre più stento a riconoscermi e ritrovarmi. C ) - condivido e sottoscrivo tutto, ma proprio tutto, ciò che hai scritto - Grazie per aver lasciato il tuo gradissimo contributo . Fino alla Fine, sempre e solo, Forza Juve ! Buona Domenica a te e famiglia, Stefano !
  20. Carissimo, sempre e comunque è per me un gran piacere il rapportarmi e confrontarmi con persone come te ( e ciò al di là di quella che è la tua, anzi, nostra veste di utenti di " VS ") . Indipendentemente dalla più o meno condivisione dei rispettivi punti di vista inerenti il tale o talaltro argomento che rimanda alle poliedriche e variegate vicissitudini della nostra " Juventus ", il tuo modo di relazionarti con il tuo interlocutore è ... sempre e comunque ... garbato e costruttivo : complimenti ! Ciò detto e premesso, a torto e/o a ragione, con riferimento a ciò che del tuo graditissimo post ho evidenziato in grassetto, se mi è concesso ci terrei ad includere il nome di un'altra persona che, a pieno titolo e con merito, appare in quella meravigliosa immagine pregna della più Nobile/Aulica/Raffinata " Juventinità ". A chi mi riferisco ? Ca va san dire all'avvocato dell' Avvocato .. e cioè .. l' Avvocato Vittorio Caissotti di Chiusano ... - Gianni Agnelli venne a mancare il 24 Gennaio del 2003 - Vittorio Chiusano venne a mancare il 31 Luglio del 2003 - Umberto Agnelli venne a mancare il 27 Maggio del 2004 - Sono certo, così come sono certo del quotidiano sorgere del sole che, se nel 2006 l' Avvocato Chiusano fosse stato ancora in vita, i nostri ipocriti ed infami delatori, nonostante la dipartita di Gianni ed Umberto verso altri " Lidi ", avrebbero trovato un efficace e strenuo difensore della " Vecchia Signora " che avrebbe fatto di tutto e di più per tutelare il " Buon Nome della Juventus " .. e per .. " Ristabilire Verità & Giustizia " ! - tratto da " Il Pallone Racconta " del 26 Dicembre 2020, sperando di farti cosa gradita, ti passo questo splendido " Riassunto a Tinte Bianconere " per, ancor più e meglio, comprendere chi e cosa sia stato Vittorio Chiusano per la sua e nostra Juventus F.C. 1897 " ... Vittorio CHIUSANO ANGELO CAROLI, “HURRÀ JUVENTUS” DELL’APRILE 1990 La sfida che la Juventus lancia contro il tempo è inesorabile, proprio come il nemico che ha di fronte. Inesorabile ed efficiente. Non c’è mai traccia di negligenza nella gestione e nella formulazione di essa, la programmazione conduce puntuale all’obiettivo. Personalmente, l’ho spesso giudicata un’opera di cesello, un lavoro mai lasciato nelle mani di un artigiano sprovveduto. Giampiero Boniperti dice addio chiudendo un’era che passerà alla storia e subito è pronta la soluzione che chiama in causa Vittorio Chiusano. La continuità, innanzitutto. Questione di programma e di stile. L’avvocato Vittorio Chiusano è entrato per la prima volta nel consiglio del club bianconero nella stagione 1960-61. Presidente, all’epoca, era il dottor Umberto Agnelli, e al giovane Vittorio fu subito una pratica fastidiosa. Era il ‘61, si giocava Juventus-Inter al Comunale, un fiume di gente si era assiepato attorno al muro di cinta del Comunale e rischiava di tracimare da un momento all’altro. Tutti volevano assistere a uno spettacolo dal quale sarebbe potuto nascere lo scudetto. Nonostante un temporale, la folla dilagò dentro lo stadio, dopo aver divelto quattro porte carraie. Ci fu un’invasione pacifica del campo. L’arbitro Gambarotta sospese il match. Gli organi disciplinari decisero di assegnare a tavolino la vittoria all’Inter. L’impeccabile e circostanziata documentazione per la linea difensiva era stata preparata dall’avvocato Chiusano, il quale ottenne giustizia dopo aver dimostrato che non esistevano gli estremi per la responsabilità oggettiva. La Caf riconobbe che «il fatto è da ritenersi estraneo alla volontà della Juventus e quindi la relativa responsabilità non è quella oggettiva bensì quella ordinaria». L’avvocato Chiusano commentò così l’epilogo della vertenza; «Si tratta di una sentenza importantissima: essa infatti stabilisce un precedente di profondo significato, quello cioè che l’invasione pacifica del campo non può dar luogo a impedimento di gara. E tale principio è consono allo spirito sportivo che deve essere tenuto presente nell’interpretazione delle norme giuridisprudenziali». Fu il primo di una lunga serie di successi legali. Incontriamo il nuovo presidente della Juventus nello studio di Via Bligny 5, il quartier generale di un uomo di diritto che deve frantumare il proprio tempo in mille direzioni. Vittorio Chiusano, fra l’altro, è presidente della Camera Penale del Piemonte e della Valle d’Aosta, del Centro Cardiopatici piemontese e vicepresidente dell’Editrice La Stampa. E capogruppo comunale della città di Torino nelle file del Partito Liberale, è consigliere di amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro Holding in Milano e consigliere di amministrazione della Fondazione Piemontese per la ricerca sul *. Un oceano di attività. Ed ecco nascere la definizione curiosa di «presidente a interim della Juventus», un’etichetta alla quale l’interessato replica precisando che «nonostante abbia fatto presente alla proprietà di non poter assumere impegni a tempo indeterminato, farò del mio meglio e il possibile per assolvere ai miei compiti. E comunque non sarò un presidente dimezzato, per cui prometto formalmente ai tifosi che lavorerò molto insieme con gli uomini di un’equipe che gode della mia fiducia totale, in modo da rendere la Juventus più competitiva. Ciò non vuol dire che i risultati fin qui ottenuti non siano soddisfacenti. Tutt’altro. La verità è che non sempre si può stare al vertice. La nostra platea è popolata di persone abituate molto bene e che, pertanto, hanno il palato particolarmente esigente». Il pomeriggio è assolato, un vento caldo e fortissimo mette in fuga le nuvole che si rifugiano dietro le montagne. Attraverso le finestre, fiotti violenti di luce inondano lo studio. Ricordiamo al neo presidente bianconero una sua frase («Oggi la Juventus non è soltanto il giocattolo della famiglia Agnelli, l’Avvocato si diverte con la Juve, ma la Fiat, inserendola nel complesso delle proprie sinergie, le chiede un congruo ritorno d’immagine») e gli preghiamo di completare il concetto. «La Fiat non è un istituto benefico», spiega Chiusano con toni amabili e con esempi chiarissimi, «vuole avere un volto vincente. E se ha deciso di intervenire nella struttura è perché ritiene che, attraverso il calcio, sia possibile il raggiungimento di finalità aziendali, di promozione. Il calcio richiama infatti enormi attenzioni industriali. Tutto ciò mi sembra una garanzia per i nostri tifosi, che sono in attesa di successi. In questa chiave, la società si organizzerà. Nelle sue strutture dispone già di uomini di grossissime capacità come Pietro Giuliano, Nello Governato, Piero Bianco e Francesco Morini, uomini in cui ripongo assoluta fiducia come in tutta l’equipe». Un’equipe che si avvale, fra gli altri, di Alberto Refrigeri, per tanti anni direttore di Hurrà Juventus e oggi collaboratore molto prezioso. – Come è nato l’amore tra lei e la Juventus? «È un amore difficile da mettere a fuoco. Non esiste un attimo in cui è sbocciato. Nasce comunque nella mia infanzia, quando mi sono avvicinato a lei ai tempi del quinquennio e quando mio padre mi portava a vedere gli allenamenti dei bianconeri campioni d’Italia. Avevo cinque o sei anni». – Un ricordo bello e un’immagine triste della sua esistenza di dirigente della Juve? «Il primo a legato alla conquista della Coppa Intercontinentale a Tokyo, la seconda si riferisce alla tragedia dell’Heysel, quando il sangue di molte vittime ha sporcato quella che doveva essere una pagina festosa di agonismo e di correttezza sportiva». – L’avvocato Giovanni Agnelli e lei. Quale tipo di rapporto si è instaurato in tanti anni di collaborazione costante? «Innanzitutto di correttezza reciproca e, credo, di simpatia e di stima. Professionalmente, sono stato e sono incaricato di occuparmi di questioni di carattere giuridico che interessano il Gruppo. Giovanni Agnelli è indubbiamente un uomo di grande charme, con il quale si può amabilmente parlare di tutto, calcio compreso, di cui è particolarmente appassionato». – Boniperti e lei. È possibile rivedere, alla moviola, qualche fotogramma insieme con il suo predecessore? «Giampiero ed io siamo della stessa classe, 1928, ci scherziamo sopra molto spesso. Lo ricordo benissimo come giocatore, innanzitutto. Sono entrato per la prima volta in Consiglio quando lui riconsegnava le scarpe al custode e chiudeva una carriera eccezionale. Quell’anno dovetti dipanare una questione giuridica riguardante la famosa edizione di Juventus-Inter finita con la sentenza della Caf in nostro favore. Poi ho seguito Boniperti quando è diventato consigliere. Nel 68-69 avevo rassegnato le dimissioni, Vittore Catella era presidente. Rientrai quando Giampiero, neo eletto, mi telefonò e mi disse: «Stammi vicino, faremo tanta strada insieme». Accettai. In campo giuridico gli sono sempre stato al fianco, in quanto alle cose tecniche non mi sono mai permesso di interferire. I giorni più emozionanti e sofferti li abbiamo affrontati quando la Juventus e lui vennero ingiustamente deferiti e, poi, giustamente assolti, in occasione del famoso processo sul Calcioscommesse». – Quali giocatori ricorda in modo particolare per averne apprezzato le doti tecniche e umane? «Dovrei enunciare un elenco lunghissimo. Boniperti a parte, che della Juventus è sempre stato un emblema, cito Praest, Charles, Zoff, Scirea, Furino, Sivori, Bettega, Causio e Cabrini». – Lei ha gusti tecnici che l’avvicinano alla spettacolarità di cui è capace soltanto il calcio brasiliano. Però, come manager, sa che il torneo italiano richiede altre peculiarità? «Ed è per questa ragione che ritengo giusto spostare l’attenzione sul calcio tedesco, in cui milita gente forte, capace, resistente e anche tecnica, una garanzia di altissima e costante professionalità». – Proponendo la sua bellissima frase «imparare dagli altri non significa esserne succubi», si deve aggiungere che la Juventus ha sempre insegnato agli altri? «Nessuno può eleggersi a maestro, ognuno ha da imparare e da insegnare. Ho capito con il tempo che una persona responsabile sa di non sapere. Del resto, mi limito a rivedere una frase di Socrate. Tutto è infatti perfettibile e poi non ci sottraiamo alla norma. Però attenzione, la Juventus continua a essere un esempio di stile e, in questo, fa scuola. Scuola di correttezza, alla quale tutti s’ispirano. E questa è una grossa realtà di cui va tenuto conto. È il nostro successo perpetuo, che prescinde da quello tecnico, non sempre raggiungibile, poiché i Bettega e i Furino non nascono ogni anno». Ecco, in sintesi ed enunciato con l’impareggiabile dialettica di uno dei più grandi penalisti d’Italia, quello stile cui la Juventus non rinuncerà mai. ENRICA TARCHI, “HURRÀ JUVENTUS” DEL SETTEMBRE 2003 A noi piace ricordarlo così. Allo stadio, a fianco di Roberto Bettega, Antonio Giraudo e Luciano Moggi, a sostenere la sua Juve. In sala stampa e nei salotti del calcio parlato, a commentare, lodare, attaccare e difendere. In tribunale, a proteggerne i diritti. Sono tanti i ricordi che legano l’avvocato Vittorio Chiusano alla Juventus. Proviamo a pensare all’ultimo periodo, i dieci anni in cui ha affiancato l’attuale dirigenza. Era bello vederlo sempre presente a ogni impegno della squadra, che raggiungeva anche in trasferta accompagnato dal suo fidato autista Renzo o, quando le distanze non lo consentivano, con un aereo privato. Non voleva mancare, nonostante la sua attività di avvocato fosse frenetica e gli lasciasse davvero poco spazio per il resto. Una passione che, solo per citare un episodio passato alla storia, l’aveva portato nel 1996 a raggiungere Tokyo (dove la sua Juventus era impegnata nella finale di Coppa Intercontinentale) poco prima del fischio d’inizio e ripartire per l’Italia subito dopo la festa per il meritato trionfo regalato a tutti i tifosi bianconeri da un gol di Del Piero. Ma quel resto, a parte gli affetti, si chiamava Juve, una sorta di famiglia che lo aveva accolto nei lontani Anni Cinquanta quando il Dottor Umberto Agnelli lo volle con sé in Società appena sedutosi giovanissimo sulla poltrona di Presidente. “Arriva l’avvocato” – anzi l’avvocato dell’Avvocato –, era il passaparola tra i giornalisti quando lo vedevano comparire da lontano. E nessuno se ne andava mai a mani vuote. Difficile infatti che non si fermasse a scambiare una battuta o a fare quattro chiacchiere, che alla fine non risultavano mai banali. Se c’era da dire si diceva, se c’era da difendere poi, eccolo scendere sul suo campo preferito e non ce n’era per nessuno. A lui infatti sono sempre stati affidati i casi più spinosi. Quello che piaceva tanto di Vittorio Chiusano, il presidente più vittoriosi della storia della Juve, era quello sguardo compiaciuto, felice, come se ogni vittoria fosse la prima. Non si stancava di veder trionfare la sua Juve e lo si vedeva guardandolo negli occhi, era un sentimento vero, genuino, che gli veniva dal cuore. I ricordi sono tanti, alcuni balzano alla mente come cartoline: i classici gavettoni negli spogliatoi, “regalo” dei giocatori per festeggiare lo scudetto appena conquistato, l’orgoglio con cui riceveva prestigiosi riconoscimenti a nome della sua Juve, la fermezza con cui la difendeva quando era necessario. Lo ricordiamo con affetto l’avvocato Chiusano. Ci mancherà! La squadra gli ha dedicato la Supercoppa, prima vittoria senza di lui. Ora non resta che continuare, secondo tradizione, perché è proprio questo che l’ha sempre fatto sorridere. Un cordialissimo saluto, Stefano !
  21. Cara amica, purtroppo non è più possibile avere la prova comprovata e certificata ma, tra i i discendenti dell' Avvocato, qualcuno che aveva veramente a cuore le le vicende della " Vecchia Signora " ci sarebbe stato. Ne sono così convinto che sarei stato anche disposto a mettere la mia mano sul fuoco incoraggiato dalla certezza assoluta che le falangi delle mie dita non avrebbero subito danno alcuno. A chi mi riferisco ? Ovviamente a Giovannino Agnelli - qui in compagnia con lo zio Gianni - Giovannino, a mio parere, aveva in dote l'innato stile dello zio .. e .. la efficiente e concreta riservatezza del padre Umberto - Purtroppo, infame e perfido destino troppo presto, a 33 anni, gli tarpò le ali proprio quando il suo " volo " verso i piani alti dell'azienda di famiglia, e della irrinunciabile ed amata " Vecchia Signora ", si sarebbe a breve concretizzato. Un cordiale saluto, Stefano !
  22. .. anche se, tutto sommato, il " girone di andata " del Campionato fu più che onorevole : 2° posto a 2 punti dalla prima in classifica, e cioè, l'Inter .. da lì in poi, in Campionato, e non riesco ancora a capacitarmi il come ed il perchè, per la nostra squadra " calò un buio " che più profondo non avrebbe potuto essere .. .. più che dignitoso fu invece il percorso in Coppa delle Coppe : Juve eliminata in semifinale dal Barcellona allenato dal grandissimo Johan Cruijff : Andata : 3 - 1 per per il Barcellona // Ritorno : 1- 0 per la Juve .. .. che poi .. Montezemolo, ancor più di Maifredi, con il giuoco del calcio c'entrasse come i cavoli a merenda .. più che vero .. è .. verissimo .. .. tant'è che lo stesso Boniperti ebbe a dichiarare : " Non avrei immaginato che un tifoso della Lazio potesse un giorno diventare vice-presidente della " Juventus F.C. 1897 " .. e sai cosa ti dico, caro fratello bianconero : darei non so che cosa affinchè " L' Avvocato " fosse tra noi .. gli perdonerei qualsiasi eventuale " cantonata " perchè di sicuro, anche a volte sbagliando, lui si sarebbe comunque sempre " attivato " per il bene della sua e nostra Juve .. .. ma, si sa, da che mondo è mondo, non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco .. .. Grazie per aver partecipato, cordialmente, Stefano !
  23. Grazie a voi fratelli bianconeri per aver apprezzato e per aver lasciato il vostro graditissimo contributo . Un cordiale e sincero saluto, Stefano !
  24. Carissimo e prezioso fratello bianconero, nel breve video di cui sopra, stupenda è il commento che esalta e rende onore al GRANDE CALCIATORE, e di concerto, al GRANDE UOMO JOHN CHARLES : " NON GIOCA PER SE' STESSO .. MA .. PER UNA BANDIERA " ... ovviamente la ... " BANDIERA BIANCONERA " Con queste parole viene esaltata la " Professionalità del giocatore " .. & .. " Il viscerale affetto che lo legava alla Juventus " - La sua " Nobiltà d'animo " viene altresì magnificata dal gesto che tu hai mirabilmente colto ed apprezzato : la sua reazione dopo il " presunto impatto con il " N°1 " della Lazio ( N.B. - Lovati, un vero signore anch'egli ) è da " Incorniciare " tra le più Leali e Nobili pagine del Rispetto e della Lealtà Sportiva . INVITO TUTTI COLORO CHE PASSANO DA QUESTE PARTI A " GUSTARSI " IL VIDEO A PAG.2 - ( tra l'altro, proprio in quel giorno, come ho scritto in precedenza, si celebrò il " Mio Battesimo " sugli spalti di uno " Stadio " - Miglior esordio non avrei mai potuto avere 😊) Grazie ed ancora Grazie per aver partecipato ! Buona serata, @Third stone from the sun ... & ... @the coach Carissimi e fedelissimi " Fratelli Bianconeri " , per l'ennesima volta la vostra gradita e preziosa presenza nei miei " deliri a tinte bianconere " mi onora .. mi gratifica .. mi stimola nel proseguire in quello che è il mio banale e saltuario percorso a ritroso in quella che è la " LEGGENDARIA STORIA BIANCONERA " . Ma, per limiti miei personali, mi trovo altresì in ambasce : non riesco più ad elaborare pensieri e parole che possano compiutamente rendere appieno quale sia il reale ed immenso " peso specifico " della profonda gratitudine che io avverto nei vostri confronti . Onde per cui, ancora una volta, l'ennesima, altro non posso fare che arrendermi ed affidare ad un banale ma sincero GRAZIE DI CUORE ad entrambi ! Con l'usuale e certificata " Amicizia/Stima " nei vostri confronti, auguro a voi ed alle vostre famiglie " Il Meglio " sotto ogni punto di vista . Un virtuale abbraccio, Stefano !
  25. Carissimo Agostino, buongiorno. Ad affondare il coltello nella " Leggenda Bianconera ", ahimè, da sempre ci sono i delatori di ogni sorta e risma, gente meschina che del " Dagli all'untore bianconero " ne ha fatto ragion di vita. Trattasi di miseri esseri mossi da atavica e viscerale invidia che in maniera abnorme ingrossa il loro fegato ed obnubila il loro cervello, ammesso e non concesso che da " Madre Natura " ne abbiano avuto in dote uno. La mia è una sorta di profonda afflizione che scaturisce e trova riscontro da quello che al momento è un dato oggettivo : tornerà prima o poi il giorno in cui ai vertici del Club Bianconero, ancor prima d'essere valido e sapiente " amministratore ", abbia nelle sue vene quel " valore aggiunto " che fa tutta la differenza del mondo .. e cioè quel .. " Io sono qui, anche e soprattutto, perchè amo la - Vecchia Signora - .. e .. alla bisogna .. la tutelerò e la difenderò con tutto e tutti ". Buona giornata a te e famiglia, Stefano !
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