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Una lama incandescente. Un anulare pronto per essere amputato. Parole che rimandano a una dottrina ben nota. Ed è subito un balzo (della fede) verso il passato. Mirage è un ritorno alle origini del brand - e Ubisoft ci tiene a sottolinearlo con rigorosa convinzione - che però riesce anche a guardare al futuro. È la reinterpretazione più moderna del DNA degli "antenati" della saga, capace di recuperare i capisaldi della serie ed evolverli per proporre un episodio di transizione che è al tempo stesso omaggio e consolidamento. Ai nostri microfoni, il creative director Stephane Boudon ha specificato che l'idea per Mirage è nata sia con la volontà di celebrare al meglio il quindicesimo anniversario di Assassin's Creed, sia per concretizzare i desideri e dar ascolto ai feedback della frangia di appassionati più accorata, che in più occasioni ha espresso lo spasmodico bisogno di un capitolo in grado di esprimere al meglio l'essenza degli Assassini. Ad eccezione del bellissimo trailer di Assassin's Creed Mirage in CGI mostrato durante l'Ubisoft Forward, non abbiamo potuto vedere il gioco effettivamente in azione, ma la presentazione privata a cui abbiamo assistito e l'intervista al creative director ci hanno svelato un gran numero di dettagli sulla produzione del team di Bordeaux. Venite con noi, e immergiamoci tra la vibrante cultura mediorientale della Baghdad dell'861. 20 anni prima di Valhalla Due decenni prima di Assassin's Creed Valhalla, incontriamo un giovane ladro da strada tra le vie di Baghdad: è Basim, lo stesso Occulto che abbiamo conosciuto durante l'avventura di Eivor. È però diverso dall'uomo che ha incrociato il cammino di Morso di Lupo: è ancora giovane, inesperto, ardimentoso. Un ragazzo tormentato da strani incubi, cupe visioni che flagellano la sua mente. Per cercare risposte e scoprire il suo ruolo nel mondo (e nella storia...), Basim si unisce alla confraternita degli Occulti (i proto-assassini), sotto l'ala protettrice della mentore Roshan, una guerriera persiana un tempo schiava che ora serve il Credo e instrada il suo pupillo nell'antica arte dell'assassinio silenzioso. Il cammino del protagonista è stato descritto da Ubisoft come una sorta di "racconto di formazione" che attraversa tre momenti della vita di Basim: anzitutto quello di semplice furfantello, poi quello di apprendista e infine quello di maestro Assassino. Tre frangenti della crescita che vivremo in prima persona nel corso dell'esperienza: "un po' come avvenuto per Ezio" - ci racconta Stephane Boudon - "osserveremo Basim crescere e diventare un membro a tutti gli effetti degli Occulti. Mentre l'evoluzione del fiorentino è avvenuta nel corso di tre giochi, qui tutto è riassunto in un'unica avventura". Se, in virtù di questo dettaglio, temete che Mirage possa richiedere un monte di ore sproporzionato per il suo completamento, a modello della longevità soverchiante di Valhalla, rincuoratevi: i riferimenti di Ubisoft Bordeaux in termini di durata sono quelli di episodi come Assassin's Creed 2 e Unity, per un capitolo che, sul versante concettuale e narrativo, cerca proprio di seguire la scia del passato. Non ci saranno dialoghi a risposta multipla, né molteplici finali o elementi ruolistici predominanti. Mirage è d'altronde un'avventura narrativa il cui ritmo è scandito dall'andamento della storia. La libertà decisionale del giocatore si manifesta anzitutto sul piano ludico - come vedremo - e solo in seguito su quello del racconto. Una volta raggiunto uno specifico punto della trama, infatti, i quattro quartieri di cui si compone Baghdad saranno accessibili liberamente, e l'utente potrà scegliere da dove partire con la fase investigativa e selezionare l'ordine con cui eliminare i bersagli. A prescindere dall'approccio che adotteremo, in ogni caso, Mirage manterrà sempre ben salde le redini della narrazione. Baghdad come Parigi Si torna in Medio Oriente, culla degli Assassini, crocevia e crogiolo di cultura, civiltà, scienza e arte. Questo e altro è la Baghdad dell'861, vasta città da esplorare e suddivisa - come già accennato - in quattro distretti ben distinti, che vanno dal Karkh industriale (la metà occidentale) fino ai lussuosi giardini della cosiddetta Città Rotonda, ossia il nucleo della capitale, sfarzoso e ammaliante. Il lavoro di ricostruzione di Ubisoft, come al solito, è stato probabilmente assai meticoloso: dobbiamo ancora osservare il gioco in movimento, ma già dagli artwork che ci sono stati presentati è possibile notare il tipico estro artistico dell'azienda nell'elaborazione di scenari di bellezza disarmante. Come ci rivela il creative director, sono stati molteplici i documenti consultati dallo studio per ricreare la Baghdad dell'epoca, rasa al suolo secoli dopo e per la cui rifondazione digitale il team ha attinto anche dall'architettura di città vicine, tra cui la ben nota Samarra. Un'età dell'oro che Ubisoft Bordaux ha deciso di onorare con una densità di strutture e abitanti paragonabile a quella vista in Unity, senza differenza tra le generazioni di console. Benché Mirage esordisca sia su PS4 e Xbox One, sia su PS5 e Xbox Series X/S, "il quantitativo di popolazione ambisce a essere il medesimo su tutte le piattaforme", conferma Stephane Boudon, dalle cui parole apprendiamo anche che durante l'esplorazione della città potremo imbatterci in quelli che il creative director definisce "World Event", situazioni paragonabili a missioni opzionali che ci aiuteranno a scoprire maggiori dettagli sulla storia di Baghdad. Oltre ai quattro distretti, inoltre, avremo la facoltà di visitare persino Alamut, l'iconica fortezza degli Assassini che in Mirage è ancora in costruzione: un ulteriore frammento di lore che, da estimatori della saga, non vediamo l'ora di analizzare fin nel minimo dettaglio. Stealth, parkour, combattimento L'intero level design è stato concepito per valorizzare i due capisaldi ludici di questo episodio: lo stealth e il parkour. Entrambi, ovviamente, condurranno al fine ultimo delle nostre missioni: l'assassinio. Basim è descritto dai suoi stessi creatori come uno degli assassini più agili ed efficienti della Confraternita, e questo suo talento si riflette all'interno del gameplay. Le nuove dinamiche di parkour metteranno in mostra le abilità del protagonista, capace di balzare tra i tetti con una fluidità completamente rivista, e lo stesso può dirsi per le sue capacità di agire nell'ombra, nascondendosi tra la folla e sfruttando la conformazione dell'ambiente. Senza aver visto il gioco in azione, al momento, possiamo solo fidarci delle parole del team, che promette un perfezionamento integrale dello stealth, a cominciare dai gradi di allarme delle guardie. Le fasi di infiltrazione dovrebbero apparire ora più stratificate, grazie a una intelligenza artificiale nemica che segue pattern maggiormente elaborati. Stando a quanto dichiaratoci da Boudon, il giocatore ora potrà capire con più chiarezza chi gli sta dando la caccia, e qual è lo stato di consapevolezza dei soldati ostili circa la sua presenza nella loro area. Il cono di visione dei nemici è stato perfezionato, i manipoli di avversari si muovono nello spazio con superiore accortezza, e l'IA possiede tre differenti stati di allerta più realistici rispetto al passato. Si parte dal sospetto, si arriva alla fase di analisi dello scenario e poi si passa all'attacco, il tutto - a quanto pare - con superiore verosimiglianza. Ogni informazione qui riportata è ancora da dimostrare pad alla mano, eppure è sicuramente rincuorante sapere che Ubisoft ha scelto di donare nuova linfa alle fasi stealth. Il creative director sostiene inoltre che al giocatore verranno dati molteplici strumenti per - e citiamo testualmente - "giocare con l'intelligenza artificiale", tramite trappole, dardi, coltelli da lancio e altri elementi che garantiranno un diversificato stile d'azione a quegli utenti che decideranno di sfruttare il level design al pari di un'arma. Scegliere l'approccio corretto sarà molto importante per non incappare in ostacoli troppo ardui da superare, ed ecco perché in nostro aiuto giungerà Enkidu, un'aquila imperiale orientale (nota come Aquila Heliaca), con cui sorvolare le aree di infiltrazione e minimizzare i rischi. Anche in questi casi, tuttavia, bisognerà prestare la dovuta attenzione: in Mirage sono stati introdotti nuovi archetipi di avversari, tra cui spiccano gli Arcieri, in grado di abbattere il nostro compagno alato. Tutta questa importanza riposta nello stealth è pensata anche per disincentivare, quanto più possibile, il combattimento corpo a corpo che, a detta di Boudon, sarà "molto difficile". Basim potrà brandire due armi, una spada lunga e un pugnale, con cui infliggere attacchi leggeri e pesanti, seguendo uno stile di lotta agile e al contempo strettamente connesso all'uso del parry. "Gli scontri saranno molto legati al tempismo" - ci spiega il creative director - "e non dovranno essere affatto sottovalutati. È per questo che anche le skill in dotazione a Basim saranno prevalentemente focalizzate sullo stealth". In Mirage, a tal proposito, troveremo ad attenderci tre rami di abilità: "dimenticatevi gli enormi alberi dei talenti di Valhalla, qui la progressione è tripartita in Phantom, Trickster e Predator". Ogni stile di gioco avrà un proprio equipaggiamento dedicato, e anche gli abiti di Basim saranno associabili a uno dei suddetti rami. Niente più pezzi di elmi, calzari o armature di diversa foggia, insomma, ma vestiti unici con cui personalizzare il nostro protagonista anche, e soprattutto, in funzione del gameplay. Tra passato e futuro Mirage non rappresenta - si badi bene - il futuro della Saga degli Assassini. Per il brand, nel prossimo avvenire, c'è molto altro: ci sono un ritorno alla scia ruolistica con Codename Red nel Giappone Feudale (ecco la nostra anteprima di Assassin's Creed Codename Red), una deviazione di stampo apparentemente esoterico con Codename Hexe, un ulteriore balzo nel mercato mobile e chissà quali altre fantasticherie di Ubisoft che daranno forse adito a molti detrattori di reiterare quanto Assassin's Creed abbia perso la sua identità nel corso del tempo. Mirage è qui per ricordare le radici fondanti del franchise, modernizzare quanto basta le meccaniche ludiche di quindici anni fa, accontentare i palati della prima ora, solleticare i nuovi adepti, e mostrare a chi si è avvicinato alla serie solo con Origins ciò che è stato Assassin's Creed. Per i vecchi fan potrebbe rivelarsi un sogno, o meglio "un miraggio", pronto a diventare realtà.
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Juventus Next Gen, stagione 2022/2023
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gol di iling jr -
ambientato tra l'860 e l'870 a Baghdad, durante il periodo noto come Anarchia di Samarra; L'uscita sarebbe prevista per la primavera 2023 (tra aprile e giugno, come già riportato dal giornalista Jason Schreier); Il gioco avrebbe per protagonista un giovane Basim, un ladruncolo che finirà per diventare membro degli Occulti; questo sono info di vari scooper, per sapere se è vero tocca aspettare il 10 settembre
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Secondo un nuovo rapporto di Deadline, lo sceneggiatore di John Wick Derek Kolstad sta lavorando con Amazon Studios per adattare il celebre manga horror Hellsing: il progetto sarà un lungometraggio cinematografico, e non una serie televisiva live-action. Kolstad si è affrettato a commentare la notizia subito dopo la sua pubblicazione, confermandone la veridicità e dichiarando il suo amore per il manga, del quale è un fan da anni. "Da quando mio fratello mi ha fatto conoscere il manga e l'anime di Hellsing alcuni anni fa, sono stato ossessionato dalla possibilità di adattarlo", ha condiviso Kolstad in una nuova dichiarazione. "E quando Mike Callaghan e il suo team sono riusciti a garantirsi i diritti insieme a Brian Kavanaugh-Jones e Amazon, voglio dire -cavolo - mi sono ritrovato in un sogno!". Per chi non lo conoscesse, il manga Hellsing è stato creato da Kouta Hirano nel 1997: lla serie horror è considerata un classico del genere e la sua interpretazione del soprannaturale ha affascinato generazioni di fan. Hellsing reinventa il mito di Dracula come un agente di nome Alucard che lavora per la Hellsing Organization, un gruppo che opera sotto la guida di Abraham Van Hellsing e mira a proteggere tutta l'Inghilterra dalle minacce soprannaturali. Mike Callaghan, uno dei produttori del film, ha assicurato ai fan che ha lavorato instancabilmente per assicurarsi i diritti del manga originale ed è convinto che Amazon Studios abbia i mezzi necessari per rendere giustizia ad Alucard. "Ho sempre amato il genere dei vampiri, soprattutto quando un creatore è in grado di dargli il proprio tocco personale, quindi quando Derek mi ha presentato Alucard e l'Organizzazione Hellsing, sapevo che avevamo qualcosa di speciale in mano", ha detto Callaghan . "La reimmaginazione di Kouta Hirano della mitologia di Dracula e Van Helsing è un esilarante, bizzarro mashup di azione e orrore che è diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto. Siamo incredibilmente entusiasti di collaborare con Amazon, che ci aiuterà a portare sullo schermo l'arguzia e la follia di Hellsing". Per chi non conoscesse Hellsing, ecco un video dimostrativo.
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Grazie San Kevin Feige per questo
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Domani ultimo episodio di WandaVision
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È tempo di fissare una nuova data sul calendario per i fan del Marvel Cinematic Universe. Mentre prosegue l'attesa per l'annuncio del annuncio del titolo ufficiale di Spider-Man 3, Disney+ ha svelato il giorno esatto dell'arrivo di Loki. Come potete vedere nel post pubblicato dai Marvel Studios, l'attesa serie incentrata sul Dio dell'Inganno farà il suo debutto sulla piattaforma streaming il prossimo 11 giugno. Ambientata nella timeline alternativa di Avengers: Endgame in cui Loki riesce a fuggire dalla New York del 2012 grazie al Tesseract, la serie seguirà il personaggio di Tom Hiddleston a spasso nel tempo e di conseguenza alle prese con la TVA (Time Variance Authority), organizzazione che nei fumetti Marvel si occupa di monitorare le varie linee temporali. Oltre a HIddleston, nel cast troveremo anche Sophia Di Martino, Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Con una prima stagione confermata da sei episodi, Loki dovrebbe fare ritorno per un secondo arco narrativo affidato nuovamente allo swhorunner Michael Waldron, già sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Spider-Man: Phone Home? Spider-Man: Home-Wrecker? Spider-Man: Home Slice? No, nessuno dei tre titoli pubblicati precedentemente da Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon era quello vero, perché il titolo ufficiale del nuovo capitolo del franchise Sony-Marvel è Spider-Man: No Way Home, ed è bellissimo.
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Torna a collaborare con Disney Ryan Coogler, il regista di Black Panther, che ha firmato un nuovo accordo con la compagnia per la produzione di contenuti esclusivi. Tra questi, anche una serie tv ambientata in Wakanda per la piattaforma streaming Disney+. Ryan Coogler e Disney hanno esteso il loro rapporto lavorativo grazie a un nuovo accordo della durata di 5 anni tra la società di produzione del regista, Proximity Media, e il reparto televisivo Disney. E tra i progetti in lavorazione sembrerebbe esserci già una serie tv ambientata nel Regno di Wakanda. "Ryan Coogler è un narratore davvero unico, e la sua visione creativa lo ha reso uno dei filmmaker di maggiore spicco della sua generazione" ha dichiarato l'ex-CEO di Disney Bob Iger, ora Executive Chairman "Con Black Panther, Ryan ha dato vita a una storia rivoluzionaria e a dei personaggi iconici nel più significativo e memorabile dei modi. Siamo entusiasti di rafforzare la nostra partnership, e non vediamo l'ora di raccontare tante altre grandi storie con Ryan e il suo team". "È un onore collaborare con Walt Disney Company" ha poi affermato Ryan Coogler "Lavorare con loro a Black Panther è stato un sogno divenuto realtà. In qualità di avidi consumatori di tv, non potremmo essere più felici di lanciare la nostra divisione televisiva con Bob Iger, Dana Walden e tutti i fantastici studios sotto il marchio Disney". E conclude, anticipando nuove avventure all'interno Marvel Cinematic Universe: "Non vediamo l'ora di imparare, crescere e costruire un rapporto con gli spettatori di tutto il mondo attraverso le piattaforme Disney. Siamo particolarmente entusiasti di darvi inizio assieme a Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso e tutti i partner dei Marvel Studios, con i quali lavoreremo a delle serie tv ambientate nel MCU per Disney+. Abbiamo già dei progetti in cantiere che non vediamo l'ora di condividere con voi".
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il problema è che l'anime di one piece adatta un capitolo alla volta
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Funziona sia come sit-com anni 50/60 che come mistery
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I Marvel Studios aggiungono l'attore quattro volte candidato all'Oscar Ethan Hawke al loro roster, affidandogli il ruolo del villain nella serie tv di Disney+ Moon Knight. È The Hollywood Reporter l'artefice dello scoop: Ethan Hawke sarà il villain in Moon Knight, una delle più attese serie tv targate Marvel Studios in produzione per Disney+. La notizia segue la recente conferma di Oscar Isaac nel ruolo titolare da parte del direttore della fotografia dello show, e apre le porte alle prime teorie sul ruolo che Hawke potrebbe interpretare. Non è stata comunicata, infatti, l'identità del personaggio a cui darà il volto, ma il più conosciuto è sicuramente Bushman, un mercenario che in un certo senso si può ritenere tra i responsabili della creazione di Moon Knight, poiché fu dopo essere stato ridotto in punto di morte da lui che Marc Spector (che nella serie sarà interpretato da Isaac) venne in contatto con lo spirito del dio egiziano Khonshu e adottò l'alias di Moon Knight. Ma se questo sarà il ruolo di Hawke, al momento non ci è dato saperlo. Moon Knight sarà scritto da Jeremy Slater, anche produttore e showrunner della serie, mentre Mohamed Diab, Justin Benson e Aaron Moorhead ne dirigeranno gli episodi. L'arrivo dello show su Disney+ è previsto per il 2022. Con poco più di 24 ore di vita e due soli episodi all'attivo, WandaVision di Disney+ è già la proprietà Marvel Studios con il punteggio più alto di sempre su Rotten Tomatoes, il che la rende il prodotto più apprezzato dello studio per un risultato tutt'altro che scontato, data l'avanguardia e il coraggio del progetto. La serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany ha infatti debuttato con una valutazione fresh con un 95% di score critico. A poche ore dalla distribuzione delle prime puntate, però, lo show non solo è già stato certificato fresh dal sito ma ha raggiunto la percentuale del 97% di gradimento, attualmente la più alta tra le tante proprietà Marvel Studios, che la porta al vertice della gerarchia seguita da Black Panther di Ryan Coogler, che ha uno score del 96%. Col procedere degli episodi, la percentuale potrebbe ovviamente abbassarsi di qualche punto o addirittura alzarsi, ma per il momento WandaVision è la più grande vittoria recente del MCU. Diretta da Matt Shakman e scritta da Jac Schaeffer, la serie mischia diversi stili delle sitcom classiche di ambientazione anni '50 e '80 al MCU, e vede Wanda Maximoff e Visione alle prese con una nuova vita dopo gli eventi di Avengers: Endgame. La maggior parte dei dettagli della trama sono ancora sconosciuti, anche ora che sono usciti i primi due episodi, questo in perfetto stile Marvel Studios, ma sappiamo che gli eventi dello show andranno a confluire in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il cui cast vedrà anche la presenza della Olsen. Vi ricordiamo che WandaVision ha debuttato su Disney+ ieri, 15 gennaio 2021, con i restanti 7 episodi della serie che continueranno a uscire a cadenza settimanale ogni venerdì. L'appuntamento, insomma, è da non perdere.
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A sorpresa, CD Projekt RED ha pubblicato un video messaggio di scuse, all'interno del quale il co-fondatore della software house si rivolge direttamente al pubblico per offrire diverse dichiarazioni. Tra queste ultime hanno trovato spazio ulteriori rassicurazioni sulla volontà assoluta del team di rimediare alle problematiche che affliggono il gioco su PlayStation 4 e Xbox One. Per dare indicazioni sul programma di miglioramento di Cyberpunk 2077 nel corso dei prossimi mesi, CD Projekt RED ha pubblicato un calendario in cui vengono presentate in maniera indicativa le tempistiche di pubblicazione di patch e nuovi contenuti, come potete verificare direttamente in calce a questa news. Tra le informazioni offerte dal dirigente, troviamo alcune conferme legate alla pubblicazione di update e fix nel corso dell'intero 2020. Inizialmente previsti per il periodo immediatamente successivo al lancio del gioco, i DLC sono stati ovviamente posticipati, ma vedranno comunque la luce nel corso del 2021. In merito a questi ultimi, CD Projekt RED invita ad attendersi ulteriori dettagli nel corso dei prossimi mesi. Il co-fondatore conferma inoltre che l'upgrade gratuito del gioco per PlayStation 5 e Xbox Series X arriverà entro la fine del 2021. Nello specifico, il team punta a rendere disponibile il contenuto nella "seconda metà dell'anno", ma comunque dopo la pubblicazione dei DLC di Cyberpunk 2077. Dopo la tempesta di polemiche che il gioco ha attirato su di sé in questo periodo di lancio, CD Projekt RED ha ritenuto necessario proporre ai giocatori di Cyberpunk 2077 un video di scuse e chiarimenti riguardo i problemi che hanno influenzato lo sviluppo dell'RPG Sci-Fi. Durante il filmato in questione, all'interno del quale ha deciso di metterci la faccia Marcin Iwinski, co-fondatore dello studio polacco, sono stati forniti degli aggiornamenti riguardanti le patch che arriveranno nelle prossime settimane e nei mesi a venire. Stando a quanto dichiarato, dopo aver già pubblicato diversi hotfix volti a correggere svariati problemi tecnici, gli sviluppatori stanno lavorando sodo per riuscire a confezionare un update da pubblicare entro i prossimi 10 giorni, insieme ad una seconda, più importante patch da rilasciare in seguito. Non cambiano poi i piani riguardanti i DLC gratis: le aggiunte extra, così come il comparto multiplayer online, non possono avere ora la priorità, ma verranno finalizzati e poi pubblicati non appena i problemi legati a bug e crush non saranno finalmente risolti. L'upgrade next-gen che andrà ad arricchire il comparto tecnico-grafico del gioco su PlayStation 5 e Xbox Series X, inizialmente previsto per un generico 2021, è ora atteso durante la seconda metà di quest'anno, e sarà distribuito in seguito alla pubblicazione dei DLC. La serata di mercoledì 14 gennaio 2021 si è evoluta all'insegna di Cyberpunk 2077, con la pubblicazione di un corposo video messaggio da parte di CD Projekt RED. Con quest'ultimo, la dirigenza ha ribadito le proprie scuse per quanto accaduto in occasione del lancio del gioco, ma non solo. Sono infatti state offerte tempistiche per l'arrivo di DLC e upgrade next gen di Cyberpunk 2077, oltre che la conferma dell'imminente arrivo delle grandi patch correttive del gioco. Per ampliare ulteriormente il quadro della situazione, la software house ha inoltre reso disponibili alcune dichiarazioni in forma di FAQ, con le quali sono state affrontate molteplici tematiche. Tra queste figura il ritorno di Cyberpunk 2077 su PlayStation Store, in seguito alla decisione di Sony di rimuovere il gioco dal proprio negozio digitale. Su questo fronte non vi sono grandi novità, con il team che afferma di star lavorando con la compagnia per far sì che ciò accada il prima possibile. CD Projekt RED aggiorna inoltre il pubblico sull'andamento del programma "Help Me Refund". In merito, il team scrive: "L'iniziativa sta procedendo secondo i piani e abbiamo appena inviato la prima ondata di rimborsi". Aggiornamenti da parte della software house anche sul fronte del crunch interno agli studi. Queste le dichiarazioni in merito: "Il team sta lavorando per apportare notevoli fix al gioco senza alcuno straordinario obbligatorio. Evitare il crunch in tutti i nostri futuri progetti è una delle nostre principali priorità". Continua ad evolversi il "caso Cyberpunk 2077", con aggiornamenti sulla vicenda che divengono disponibili per il pubblico a ritmo incalzante: ora, CD Projekt RED ha pubblicato un video messaggio di scuse. Il filmato ha inoltre offerto dettagli concreti su quello che sarà il programma di rinnovamento del GDR nel corso dell'anno. Nello specifico, la software house ha confermato l'arrivo delle due patch correttive di Cyberpunk 2077 a breve, mentre è stato chiarito che l'attesa per la pubblicazione di DLC e upgrade PS5 e Xbox Series X di Cyberpunk 2077 sarà necessario avere una maggiore pazienza. I primi troveranno infatti spazio tra alcuni mesi, mentre l'aggiornamento next-gen resta in programma per una generica seconda metà del 2021. In coda all'intervento video, tuttavia, CD Projekt RED ha spinto oltre il proprio sguardo, con un'unica frase che non ha mancato di attirare l'attenzione. "Oltre a Cyberpunk, - ha dichiarato il co-fondatore della software house - abbiamo molti piani per il futuro, in merito ai quali vi mostreremo di più quando saremo pronti". Pochissime parole, che in maniera concisa sembrano suggerire che ulteriori progetti stiano già balenando nella mente degli autori di The Witcher 3: Wild Hunt. Per saperne di più, è però probabile che sarà necessario attendere non poco tempo.
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Nel corso delle ultime ore alcuni dataminer sono riusciti ad analizzare i file di Cyberpunk 2077 e ad estrarre alcune interessanti informazioni riguardanti la componente multigiocatore online, la quale arriverà solo in un secondo momento. Stando a quanto pubblicato dai dataminer, il gioco dovrebbe proporre almeno due diverse modalità di gioco: una più classica e incentrata sul deathmatch e una più complessa chiamata Heist. Se la prima non dovrebbe includere nulla di nuovo rispetto ad altri sparatutto online, nel caso della modalità Heist potremmo trovarci di fronte ad una sorta di GTA Online in cui i giocatori possono muoversi liberamente in giro per la mappa ed organizzarsi per portare a termine delle quest, possibilmente dei colpi alle gang o alle corporazioni. Un altro dettaglio emerso dal leak riguarda la probabile assenza di server dedicati, visto che nei file vengono citate connessioni P2P. Purtroppo i file di gioco non contengono dettagli più specifici e, soprattutto, questi riferimenti potrebbero essere residui di vecchie porzioni di codice del multiplayer che verranno completamente rimosse in futuro, dal momento che questa componente del gioco è ancora in sviluppo e potrebbero cambiare molte cose da qui all'uscita.
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Uno dei grandi segreti del successo di Crunchyroll è che mette a disposizione degli utenti un catalogo enorme e totalmente gratuito di anime e drama. Il tutto senza nemmeno bisogno di creare un account per poter accedere al vasto catalogo della piattaforma. Potrai, quindi, guardare gratuitamente anime in streaming su Crunchyroll senza bisogno di un account, ma in questo caso sarà obbligata la visione di annunci pubblicitari e non tutto il catalogo della piattaforma sarà accessibile. Se non vuoi guardare la pubblicità, tuttavia, c’è anche la possibilità di pagare 4,99 € al mese per un abbonamento premium che elimina le pubblicità e ti permetterà di guardare gli anime senza interruzioni. la seconda parte di jujutsu inizia venerdi 15 gennaio