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sergio

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Tutti i contenuti di sergio

  1. Io per recuperare i miei vuoti coi classici italiani ho letto "Fontamara" di Ignazio Silone e ora sto leggendo "Gli indifferenti" di Alberto Moravia.
  2. Lo sto leggendo in inglese perché era disponibile on line (ovviamente il copyright è scaduto) quindi magari qualcosina mi sfugge, però è sicuramente molto filosofico, per così dire: cita numerose volte Confucio e Mencio per mostrare come certi principi etici dei samurai affondano le radici nell'etica confuciana cinese, porta qualche esempio di episodi storici, traccia similitudini con concetti che appaiono nelle tragedie di Shakespeare, fa dei parallelismi con abitudini giapponesi contemporanee (rispetto al libro, quindi inizi del '900)... Insomma, molto ben scritto, ma c'è molto più spazio per la teoria e l'elaborazione filosofica che non per i racconti storici sui samurai.
  3. Dopo aver letto "La solitudine del satiro" di Ennio Flaiano (a quanto pare gli italiani erano identici a oggi già negli anni '60...) ora sto leggendo "Bushido" di Inazo Nitobe, un saggio di inizio '900 che spiega ai non-giapponesi in cosa consisteva l'etica dei samurai.
  4. Almeno il calcio italiano farà una buona figura essendo rappresentato da un uomo giovane, competente, con idee aperte e che sa parlare bene anche l'inglese.
  5. Ne ho letti 12 fra gli stranieri e 7,5 fra gli italiani ("Il nome della rosa" l'ho abbandonato a metà, proprio non mi ha preso). N.B.: Ho un po' di più di vent'anni e non so se riuscirò a colmare tutte le lacune...
  6. Damasceno Monteiro
  7. Mah, staremo a vedere. Comunque ormai è arrivato, gli faccio l'augurio che riservo ai giocatori che non mi convincono: smentiscimi, fammi ricredere, e sarò felice di chiederti scusa per la sfiducia iniziale.
  8. Vabbé, so già che lo chiamerò "il ceceno" anche se è polacco
  9. In effetti ho notato che facendo una ricerca per titolo il libro non compariva, però inserendo il codice ISBN (o meglio, in questo caso EAN) come suggeriva Roland Deschain, il libro compare a questo link: http://www.anobii.co...14a66ad5c7b17de
  10. A dire il vero io l'app non la uso quasi per niente, quindi non te lo so dire. Faccio tutto tramite pc, anche perché l'app ha il grosso difetto che non ti permette di interagire coi gruppi di cui fai parte. Un social network non è tanto "social" se non puoi interagire con nessuno.
  11. Ma Norwegian wood è realistico o ha implicazioni onirico-surreali?
  12. In genere ci sono tutti, forse può esserci qualche problema col motore di ricerca interno (purtroppo a volte può succedere). Il mio consiglio è, in questi casi, di cercare l'autore. Apparirà un elenco con tutti i suoi libri, compreso quello che, curiosamente, se lo cercavi tramite titolo non si trovava. Comunque tieni presenti che certi bug sono temporanei, magari riprovi a cercarlo fra qualche ora e il titolo compare eccome.
  13. Io ho letto Dance dance dance e già mi era piaciuto fino a un certo punto, leggevo recensioni entusiastiche che francamente trovavo eccessive. Poi una mia amica mi ha regalato I salici ciechi e la donna addormentata e lì è stato il crollo: l'ho trovato uno dei libri più brutti che abbia mai letto nella mia pluriennale "carriera" come lettore. P.S.: la mia biblioteca su anobii è questa: http://www.anobii.com/arianogeta/books
  14. Me la ricordo bene. Non so che pagherei per rivivere una serata come quella...
  15. Boh, mi sa che io sono l'unico a non apprezzare Murakami, ho letto due libri e non mi sono piaciuti, uno in modo particolare. Per caso qualcuno di voi condivide le proprie biblioteche e le opinioni sui libri sul social network anobii?
  16. Che bel ricordo quella serata. Quanto mi piacerebbe rivivere un trionfo del genere...
  17. Ce l'avevo in attesa da anni, ma alla fine ho iniziato a leggere "Trainspotting" di Irvine Welsh.
  18. * miseria. Se esiste qualcosa dopo, spero che sia lì a seguire il forum e in attesa di vedere la partita di oggi. Condoglianze ai famigliari.
  19. Io sto leggendo "Dissipatio H.G." di Guido Morselli.
  20. Sto provando una lettura decisamente impegnativa, "L'idiota" di Dostoevskj, del quale però ho già apprezzato altre opere.
  21. Sto terminando, e un po' mi dispiace, un'esperienza durata anni con la lettura di tutti i volumi delle "Novelle per un anno" di Pirandello. Sono infine arrivato all'Appendice, mi mancano poche pagine e... beh, Pirandello è davvero gigantesco, il più grande autore italiano. Davvero un peccato che non avrò più nuove novelle da scoprire.
  22. Dopo vent'anni ho letto finalmente "Il giocattolo rabbioso" di Roberto Arlt, un romanzo argentino che il professore di letteratura ispanoamericana citava puntualmente nelle sue lezioni. Però non era testo d'esame, perciò... Insomma, non l'avevo letto. Però la curiosità mi era rimasta, dopo appena vent'anni l'ho soddisfatta. In effetti è davvero un capolavoro, il professore aveva ragione.
  23. Riconosco che è più adatto alle canzoni heavy metal che alla poesia Per dire, il ritornello di una canzone dei Rammstein ispirato proprio a una poesia di Goethe suona tipo "Rrosenrrot o Rrosenrrot tifer vassl sint nikt shtill!" che imprime molta più drammaticità alla canzone di quanto potrebbe mai sperare di dare un "Rosella o Rosella le acque profonde non sono mai quiete"...
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