Conte ha fatto grande la Juve in Italia e tutti dovrebbero essergliene grati; Allegri sta facendo la stesa cosa in Europa, aprendo porte che sembravano irrimediabilmente chiuse , con (quasi) la stessa squadra.
Onore ad ambedue per aver ridato dignità ed orgoglio ad una società che veniva da anni difficili e rischiava di vivere di ricordi.
Ma il merito principale di questa rinascita deve essere ascritto alla nuova struttura societaria, da Agnelli in giu dal momento che risulta improbabile avere grandi allenatori ( o grandi giocatori) in società raffazzonate che puntano più sulla fortuna (che pur ci vuole per eccellere) che non sull'organizzazione.
Personalmente sono rimasto stupito dalle qualità di Conte e mi è spiaciuto il suo abbandono ma bisogna prendere atto che il gruppo non ne ha risentito affatto e si è stretto subito alla nuova guida che offriva arguzia ed ottimismo al posto di traguardi epici ma alla lunga ansiogeni e logoranti (forse più per lui che per la squadra visto ora).
Allegri ha qualità diverse dal suo predecessore, ma non meno importanti.
Meno phatos, più ironia, meno retorica, più "savoir faire", meno rigidità tattica ,più fantasia.
Qualità che lo agevolano nel contatto coi media che Conte mostrava di soffrire (per troppa "seriosità", ma col tempo potrà migliorare, basta che impari a non prendersi troppo sul serio).
Alla fine ci ha guadagnato la Juve ed è questo che conta.