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bidescu

Juan Pablo Sorìn

Post in rilievo

Primavera del 1995: Omar Sivori torna a far parte della famiglia bianconera come “ambasciatore” nel Sud America: è l’uomo immagine della “Signora” al di là dell’Oceano ed ha il compito di seguire e segnalare giovani talenti.

Il primo colpo che mette a segno, ha il nome di Juan Pablo Sorìn, 19 anni, argentino, capitano della nazionale “Under 20” campione del mondo in Qatar e già convocato più volte nella nazionale di Daniel Passarella. È un giocatore eclettico; può giocare sulla fascia sinistra, essendo un mancino naturale, oppure centrale.

Soprannominato “Juanpi”, si rende conto che l’occasione offertagli dalla Juventus è importantissima.

«Questo treno passa soltanto una volta nella vita, se a 19 od a 30 anni non conta: l’importante è non lasciarlo sfilare via senza agganciarsi a un vagone».

Sorìn proviene dall’Argentinos Juniors, dove ha cominciato a giocare quando aveva appena nove anni e dove si è affermato giovanissimo. Non teme di pagare lo scotto dovuto alla verde età, «perché sono un tipo che impara in fretta, basta che me ne diano l’occasione».

Ha fatto una scelta per certi versi dolorosa, ma che lo coinvolge da ogni punto di vista.

«Non è facile lasciare Buenos Aires, la sua atmosfera, i genitori, gli amici, la fidanzata. Però ho deciso così, perché ho una grande voglia di vivere questo grande calcio. E pensare che credevo ad uno scherzo quando mio padre mi ha detto che avrei giocato nella Juventus».

La sua avventura in bianconero non è fortunata; scende in campo solamente per quattro volte, senza disputare mai una partita intera.

Deluso, ritorna in patria, vestendo la mitica casacca del River Plate; dopo quattro stagioni, due campionati di apertura, due di chiusura ed una vittoria nella Coppa Libertadores, si trasferisce in Brasile, al Cruzeiro, con il quale vince la Coppa del Brasile. Nell’estate del 2002, ritorna in Italia, alla Lazio; ancora tante delusioni, al punto che emigra al Barcellona dopo pochi mesi. Dal paese catalano si trasferisce al Paris St.Germain, dove vince la Coppa francese ed ottiene il secondo posto in campionato; l’anno successivo ritorna in Spagna, per vestire la maglia della Villareal. Nell’estate del 2006, va a giocare nell’Amburgo.

Con la maglia della nazionale argentina, invece, si toglie parecchie soddisfazioni, fino ad indossarne la fascia di capitano, nel Mondiale tedesco del 2006.

 

 

juan-pablo-sorin.gif

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Caspita, Bidescu....

Non so chi sei e dove prendi tutte queste informazioni, ma ti voglio ringraziare pubblicamente.

Leggo sempre con piacere questa tua rubrica.

Complimenti.

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Caspita, Bidescu....

Non so chi sei e dove prendi tutte queste informazioni, ma ti voglio ringraziare pubblicamente.

Leggo sempre con piacere questa tua rubrica.

Complimenti.

 

 

grazie mille dei complimenti ... sei veramente troppo gentile ... chi sono ??? ... leggi questa "recensione" di Cuccureddu ...

 

"Ne è passato di tempo da quando, insieme a Enrico Canfari e altri studenti del liceo D'Azeglio, Stefano Bidescu partecipò, nel 1897, alla fondazione della Juventus football club. Da allora. Bidescu ha rappresentato una presenza discreta ma costante della storia juventina, di cui si è fatto scrupoloso cronista. Ha così vissuto il passaggio dal calcio amatoriale a quello professionistico, prima trattando con la Pro Vercelli l'acquisto di Rosetta, poi accompagnando "Mumo" Orsi e Cesarini nelle loro scorribande notturne nei tabarin torinesi.

Amico personale di Boniperti, Bidescu ha giocato a scopone con John Hansen, a rubamazzo con Sivori, alla morra con Del Sol, e giù giù fino alla playstation con Tacchinardi, fino ai giorni nostri, quando, ormai in pensione dalla società, ha accettato l'incarico di storico del forum juventino più seguito. E così, insieme a qualche altra vecchia gloria, di tanto in tanto si ritrova a rimembrare i bei tempi andati, quando c'era l'ala destra, il centromediano, il terzino d'ala e si giocava col WM ..."

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Di lui mi ricorderò per sempre quel tiro fatto quando era nella Lazio, da circa metàcampo. Un assurdo rasoterra che andò a sbattere contro un difensore avversario che potè ripartire e far segnare la sua squadra :d molto divertente :d

 

Cmq grazie per queste notizie.

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vedo che in pochi si ricordano di Sorin.

MEGLIO COSI'.

 

anche perchè....se tutti noi ci ricordassimo di Sorin...non sarebbe per le prestazioni in maglia bianconera, ma per un gol segnato a Tokyo con quella del River Plate.

Per fortuna....quel pallone finì sulla traversa e lontano da gambe argentine......

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Uno dei giocatori piu' brutti della storia .ghgh

 

 

Grazie Bidescu .ok

 

Soppracciglioni inguardabili...uno dei pochi giocatori dell Juve che non mi è rimasto nel cuore...per me...giocatore scarso...

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sorin @@

 

e chi se lo dimentica? arrivato come la promessa del calcio argentino ma gli diedero poca fiducia anzi pochissima e tornò in patria subito dopo...

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Grazie Bidescu .ok

 

Mi ricordo che da piccolo in val d'aosta in un campetto di calcio incontrai il nipote di Ventrone che aveva la sua maglia.

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