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Uefa Champions League • Finale: PSG-Inter 5-0
Dale_Cooper ha risposto a Sylar 87 Discussione Serie A e Campionati Esteri
Eh vabbè allora non c'è spazio per discutere e de gustibus. -
Uefa Champions League • Finale: PSG-Inter 5-0
Dale_Cooper ha risposto a Sylar 87 Discussione Serie A e Campionati Esteri
Barella che vuole il rigore per fallo di mano di Lautaro è l'apoteosi del giocatore nerazzurro. -
Uefa Champions League • Finale: PSG-Inter 5-0
Dale_Cooper ha risposto a Sylar 87 Discussione Serie A e Campionati Esteri
In georgiano sarebbe più difficile -
Uefa Champions League • Finale: PSG-Inter 5-0
Dale_Cooper ha risposto a Sylar 87 Discussione Serie A e Campionati Esteri
Da quando hanno iniziato ad essere data-driven (specialmente sugli acquisti) anziché buttare i soldi verso i nomi ecco dove sono, comunque. -
Anche io non lo conoscevo, zero proprio.. ma mi sono preso un paio di giorni per capire chi fosse e cosa avesse fatto, e sinceramente il profilo mi sembra tutt'altro che scarso o sprovveduto. Poi vabbè che oggi si tende a bollare chiunque non sia mainstream come inutile o sconosciuto.. quando magari ha solo lavorato bene lontano dai riflettori. Che poi ha un background in Premier, l'esperienza con gente come Wenger... ma di che stiamo parlando?? Poi certo che conta il campo come sempre.. ma almeno aspettiamo di vedere, no? Poi ok le battute sui dati, algoritmi, ecc... ma stiamo parlando di uno che ha fatto il capo osservatore all'Arsenal per quasi un decennio, in un'epoca in cui lì lo scouting era quasi un'arte.
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Philip Fry.. The Original Martian...
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La prima serie che mi ha fatto piangere a dirotto... Seymour
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Ieri o oggi ho letto che siccome Comolli non lo conosceva nessuno vuol dire che è un incompetente.
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Mah, altri giornali dicono che si conoscevano per robe extra-calcio. Tra cui la GdS.
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Una roba incredibile dover sottolineare che l'analisi dati e AI sono solamente strumenti affiancati all'uomo. Ma poi è normale che al giorno d'oggi con tutto il mondo a portata di mano ci vogliano dei modelli per analizzare, che ne so, se allenatore x abbia overperformato rispetto alla qualità della rosa... se i giocatori sono cresciuti sotto la sua guida, se il suo stile di gioco è tatticamente efficace... ci sono mille variabili valutabili. Penso che addirittura ci siano modelli per analizzare leadership e comportamenti. Poi ovviamente non si può pensare che ci fermi ai numeri. Ci sono colloqui, referenze, valutazioni "a occhio" sulla personalità, carisma, ecc.. Non credo esista algoritmo per queste cose, o per sapere se un allenatore possa gestire e reggere la pressione di uno spogliatoio come la Juventus, ecco. Come sempre la verità sta nel mezzo.. i dirigenti più preparati integrano tutto: la componente umana e quella "algoritmica". E lo fanno perché sanno che avere più strumenti a disposizione, se usati bene, migliora la qualità delle scelte. Klopp fu scelto proprio così al Liverpool, per dire. Brentford o il Midtjylland, tanto per fare esempi, hanno costruito buona parte del loro successo proprio su queste basi. Mettiamoci anche il Brighton ma lo stesso City che ne fa abbondantemente uso. Cioè nel 2025 pensare che Comolli arrivi e metta su i suoi server e con un click decida gli allenatori fa un po' ridere.
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Macché, non lo sai che Comolli l'ha pure invitato a pranzo? Gli ha offerto un Morgon con un bell'arrosto di vitello ma Gasp, elegantissimo, ha risposto che la Roma il giorno prima gli aveva servito dei tonnarelli cacio e pepe fatti in casa. Ha sorriso, ringraziato... e detto: "In futuro, chissà." #ASRoma
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Esatto! E secondo me adesso è proprio il momento giusto per provare un allenatore giovane. È quello che ci è mancato negli ultimi anni: qualcuno che porti un equilibrio tra modernità e identità. Cioè, ovvio, chi arriva alla Juventus deve sapere dove sta arrivando (la maglia pesa e non è un club qualsiasi) ma siamo nel 2025: le storie sul "dna Juve" possiamo anche lasciarle da parte, soprattutto se diventano una scusa per non evolversi. Serve un allenatore in rampa di lancio, con un minimo di esperienza a medio livello e la fame giusta per fare il salto nei grandi. Ma soprattutto, serve una dirigenza che lo supporti a pieno, non alla "se fallisce uno, cade pure l'altro" come è successo con Giuntoli e Thiago Motta. Adesso ci vogliono le pelotas: convinzione e coraggio.
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Ma lo spero! Io sono mesi che parlo di Haise del Nizza. Grandissimi risultati, un gioco molto più tradizionalista di Silva o Motta ma molto efficace. Ha portato Lens e Nizza in Champions League, ottimo attacco (21.7 npxG, terzi in Ligue 1 dopo PSG e Monaco), poco possesso e molta verticalizzazione. Vuole gente che si muove bene senza palla e vuole che i suoi giocatori attacchino e riempino l'area. Per dire, anche se non fanno manovre lunghe, il Nizza è tra le squadre con più tiri in porta della Ligue 1. Guardare gli highlights di: Nizza-Lilla 2-2, Nizza-St. Etienne 8-0, Lens-Arsenal 2-1, Lens-PSG 3-1 per capire meglio come studia le partite. Un altro che sta facendo bene, e che propone un calcio interessante, è Iraola del Bournemouth: idee chiare, pressing alto, ritmo intenso... Ma se il livello qui dentro è del tipo "Comolli o Marco Silva non sono conosciuti, quindi sono degli inetti", allora sinceramente passo. Non ha senso provare a intavolare discussioni serie se si parte da pregiudizi del genere.
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Da quando è arrivato al Fulham ha fatto bene. Metà classifica, ottime partite, buoni risultati, squadra ostica generalmente da affrontare. Tra le partite viste ricordo un Chelsea-Fulham 1-2 ribaltata agli ultimi minuti. Dava proprio l'idea di squadra che fino al fischio finale non smette di giocare.
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Gioca bene, per quel poco che ho visto, ti parlo di 4-5 partite viste... Rispetto a Motta mi sembra meno "moderno", nel senso che vista la rosa che aveva e il modulo direi che si adatta a quello che ha anziché adattare i giocatori, però non mi è dispiaciuto vedere il Fulham quest'anno. Forse meglio dire più funzionale? Boh
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Una decina d'anni di esperienza in più e un paio di trofei in più. Scherzi a parte, un pelo più "tradizionalista" di Motta, se non ricordo male predilige il 4-3-3.
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È anche in lizza per sostituire Postecoglu al Tottenham, credo.
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Ehhhh ma allora non lo sai... L'hanno trovato su Excel, cella B12, riga "allenatori esotici". Non è che sia frutto di un'analisi seria, eh...
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Pare al Lipsia
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Ti ringrazio.
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Beh, è chiaro che serve qualità nelle scelte. Ma qui non stiamo parlando di prendere il primo che capita dalla Serie B iraniana parliamo comunque di profili che hanno esperienza in massime serie europee, che hanno già dimostrato idee, gestione e tenuta in contesti anche complessi. Però, prendiamo proprio Pioli: prima che la società si compattasse attorno a lui, ne prendeva 5 dall'Atalanta e ogni settimana sembrava fosse a un passo dall'esonero. Ricordi quando si parlava già di Rangnick come nuovo allenatore, e Pioli sembrava fare da traghettatore? Poi, quando in società hanno fatto quadrato (dopo il no di Rangnick a dirla tutta ), Pioli è stato supportato in tutto: mercato, staff, comunicazione... ed è arrivato addirittura lo Scudetto. Fonseca invece arriva in un contesto completamente diverso, con una società che già è in mezzo a una transizione, con figure dirigenziali incerte e abbastanza surreali (Ibra). E quando non c'è unità, anche un buon allenatore rischia di fallire. Quindi il punto proprio guardando al Milan non è solo chi prendi, ma come lo metti nelle condizioni di lavorare. Poi ovviamente la qualità conta, certo, ma senza una società che la sostiene diventa una scommessa a perdere pure Guardiola, imho.
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Riusciresti a mandarmi un trafiletto di tali articoli? Perché non ho letto nulla a riguardo. Senza polemica, eh. Lo sto ancora inquadrando come personaggio quindi ogni nuovo pezzo d'informazione è importante per capire chi ci siamo messi in casa.
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Jaissle e Haise su tutti se dovessi fare due nomi. Se invece dovessi fare una scommessa d'esperienza, punterei su Gallardo. Detto questo, i nomi ci sono, ma non è un problema di nomi. Il vero compito di Chiellini, Tognozzi e Comolli sarà fare quadrato in società, remare tutti dalla stessa parte qualunque sia la decisione tecnica. Negli ultimi anni ogni scelta è sembrata scollegata dal resto della struttura: Sarri? Scelta senza l'avallo del Presidente. Pirlo e Allegri 2.0? Solo decisioni del Presidente. Thiago Motta? Praticamente una scelta esclusiva di Giuntoli. In tutte queste situazioni è mancato un vero collante, manca proprio il supporto di tutto l'assetto dirigenziale. Cioè parte della dirigenza si defilava o peggio ancora scaricava tutto sull'allenatore/dirigente di turno. Se finalmente si crea un assetto societario coeso, che crede davvero nella scelta tecnica e la supporta in tutto, allora possiamo essere fiduciosi. Se invece sarà l'ennesimo "Comolli scegli tu, gli altri non devono metterci bocca", possiamo già prepararci e andare in trincea.
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But Monday and Wednesday also work.
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Mah, non mi risulta che questo Comolli sia amico di Elkann...