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Dale_Cooper

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Tutti i contenuti di Dale_Cooper

  1. Da quando Adani fece un monologo arruffapopoli post Lipsia-Juve spiegando al mondo quanto Motta fosse un genio non ha più imbroccato mezza partita
  2. Adesso aspetto solo che Bocelli canti Roots Bloody Roots con i Sepultura e abbiamo completato un giro stranissimo.
  3. Ha chiesto informazioni su come l'Inter eviti ogni processo ed è diventato tifoso.
  4. Make Football... ahem, Soccer, Great Again.
  5. sono sei anni che sento parlare di "anno zero", "cambio di mentalità", "progetto nuovo", "giocatori giovani". sei anni. un copione ripetuto a vuoto, una presa per il * perpetua ai tifosi che ogni anno sperano veramente in qualcosa di nuovo. e ogni anno non solo non cambia niente, ma si va sempre più peggiorando. mi dispiace ma sentire giuntoli che davanti a una roba indegna ti dice che sono pure contenti non mi va giù. contenti di cosa? si aspettavano addirittura peggio? ma siamo seri? ma cosa sta dicendo? ma basta prese in giro, basta tirare in giro milioni di tifosi con queste frasi del * che significano nulla. amico mio, negli ultimi due mesi abbiamo vinto tre partite. tre, tra campionato e champions. uno scempio. e non iniziamo con gli infortuni, la costruzione, i processi lunghi, e la santa pazienza che roma non è stata costruita in un giorno. qua non si tratta di pazienza o di tempo. una squadra che riesce a malapena a vincere una partita e mezzo al mese non ha alibi perché non esiste perché siamo la juventus. come è possibile che ogni anno questa società tira fuori le stesse scuse con una regolarità quasi scientifica? come gli infortuni, che ci sono da una dozzina d'anni. dodici anni che siamo martoriati da assenze che vanno da novembre ad aprile. è diventata la norma. ma è ormai un'aggravante, non un alibi. perché non si fa mai nulla per cambiare questa situazione. ogni anno è lo stesso bollettino di guerra, e ogni anno ci viene raccontata la stessa storia come se fossimo scemi. che giuntoli mi venga a dire "abbiamo tante assenze", è come se aprisse la finestra e mi dicesse che sta piovendo. lo sappiamo tutti che ci sono assenze, lo vediamo, e quindi che si fa? si dice "pazienza" e vediamo coem va? ma tra l'altro non voglio giustificazioni, voglio spiegazioni. perché luiz è fuori? perché vlahovic con un affaticamento sparisce tre settimane? perché gonzalez, che doveva giocare il derby, ancora non si vede? spiegazioni!!! ma evidentemente sto chiedendo troppo. non è più la juventus, questa. è una caricatura triste di ciò che eravamo. è un piemonte fc gestito da gente che probabilmente il calcio non lo guarda neanche. gente che non sente la pressione, che non capisce la storia, che non vive quello che questa squadra rappresentava. contenti loro, contenti tutti. sono svuotato e disarmato, quindi pace amen.
  6. Fattibile, ma serve metterci mano a gennaio. Sinceramente, sessione di mercato estiva allucinante. Non ho ben capito cosa volessero fare vendendo o integrando in prima squadra i migliori e lasciando la U23 come un bivio tra i migliori della primavera e qualcuno preso un po' a caso.
  7. Dale_Cooper

    Nations League: Belgio-Italia 0-1. Italia-Francia 1-3

    Quindi mi confermate che San Marino è contenta? Perché mi davano dell'elitista quando dicevo che anziché vederli massacrati 9-0 ad ogni girone sarebbe meglio trasformare la Nations League in gironi di qualificazioni per incontrare squadre di forza simile.
  8. Ma per gli argentini quando finisce il pass "faccio quel * che voglio, canto quel * che voglio" che hanno detto ben di peggio ai francesi?
  9. Dale_Cooper

    Ufficiale, la Roma esonera Juric. Al suo posto Ranieri

    Ranieri su Hummels: "Sono andato a vedere un po' di partite: la finale di Champions col Real Madrid, la semifinale col Paris Saint-Germain dove ha fatto un goal dando una 'capocciata' e rompendo la rete: ma perché non deve giocare questo ragazzo?" Brutti presentimenti, imho.
  10. Dale_Cooper

    Nations League: Belgio-Italia 0-1. Italia-Francia 1-3

    Sapevo sarebbe finita così dopo aver letto "È sempre la Francia, ma l’Italia di Spalletti non ha più paura". Abbiamo smesso di avere paura e abbiamo perso 1-3, bella *. Che poi non è per la sconfitta in sé, che ci sta alla fine. È per l’atteggiamento da "grandeur" che ogni volta devo leggere dagli addetti ai lavori ogni 2-3 partite dove otteniamo risultati. Non siamo forti per diritto divino solo perché siamo l’Italia. I giornalisti, la RAI e chiunque continui a pompare: SVEGLIA! Non siamo più quelli del 2006. Non siamo quelli del 2021. Siamo una nazionale in ricostruzione, punto. Una squadra che ha sprazzi di gioco e buone individualità, ma anche enormi lacune. E questo non vuol dire che non possiamo migliorare, che non possiamo tornare a essere competitivi, ma dobbiamo volare basso e lavorare. L'abbiamo anche dimostrato qualche anno fa. E che *. Al Parco dei Principi ci abbiamo messo la testa, la cattiveria, il cinismo. E siamo stati premiati. Stasera no. Stasera siamo andati a giocare con l’idea di essere quelli che "se la giocano alla pari", che "sono rinati" ed ecco il patatrac. Questa squadra ha bisogno di tempo e, soprattutto, di abbassare le aspettative. I media devono smettere di raccontarci che siamo forti. Non lo siamo. Siamo in (ri)costruzione, e per costruire ci vuole umiltà. La stessa umiltà che ci ha fatto vincere a Parigi stasera non l'ho vista, e il risultato direi che si è visto. Sull'inno fischiato evito proprio di commentare perché mi cadono le braccia.
  11. Risponderò sempre allo stesso modo: perché amo questo sport. Il calcio per me non è solo una passione o un gioco da guardare in tv e basta, è un legame profondo, radicato nella mia famiglia da quattro generazioni di juventini. Eppure, allo stesso tempo, non mi illudo. Il calcio professionistico non è più solo un gioco, e non è più neanche solo business: è uno strumento di geopolitica, è una macchina che muove interessi enormi. Pensare che sia immacolato, puro e senza macchia è un'illusione, un atto di fede più che una realtà. Inoltre: se dovessimo abbandonare tutto ciò che consideriamo "non pulito" dovremmo costruire un eremo nel deserto del Kalahari a vivere i nostri restanti giorni.
  12. Innanzitutto, complimenti per il post: hai centrato il punto, ponendo le domande giuste e analizzando la questione da entrambe le prospettive. È fondamentale evitare estremismi privi di dati concreti (e.g. "gli arbitri sono corrotti perché lo dico io" o "nessuno ruba perché voglio credere che sia così"). La statistica che è stata citata è eloquente: una differenza di circa quaranta decisioni tra squadre che competono per gli stessi obiettivi e ottengono punti simili rappresenta un'anomalia evidente. Alcuni potrebbero liquidare questa discrepanza come casualità, sfortuna o sostenere che ogni partita è unica e quindi non generalizzabile. Personalmente, non condivido queste giustificazioni. Non le condivido perché bisogna partire dal presupposto che gli arbitri, essendo umani, sono soggetti a bias. Numerosi studi confermano l'esistenza di condizionamenti arbitrali, influenzati da fattori come il campo di casa, o e la disparità tra squadre forti e deboli. Ad esempio, uno studio fatto su sei stagioni della Serie A brasiliana, mostra come il VAR, nonostante diminuisca gli errori, confermi ancora di più il bias verso le "squadre di casa" specialmente sulla distribuzione dei cartellini. Uno studio fatto su partite di Champions League conferma che gli arbitri sono più clementi con giocatori della stessa nazionalità. Questi studi credo confermino la soggettività dello strumento e quanto possa influenzare un arbitro. Avendo questi presupposti, ora contestualizzo all'Italia: un paese notoriamente campanilistico e che per anni ha fatto della "moviola" una sorta di giornata extra di campionato (il lunedì) e che viviseziona(va) ogni intervento arbitrale, specialmente nei riguardi di una squadra. 
 Contesto: non lo dico perché juventino, lo dico perché Elio e Le Storie Tese non hanno mai fatto una canzone sugli errori pro Milan o Inter, lo dico perché i voti che dava la Gazzetta agli arbitri sono finiti su fascicoli d’indagine, lo dico perché “per carità di dio che non faccia errori a favore della Juventus” lo diceva il presidente della FIGC, non io.

 Quindi, in Italia, c'è da SEMPRE un occhio e mezzo di riguardo quando si fischia a favore della Juventus, perché il minimo errore diventa bufera. Ricordate Catania? Ecco, adesso mi dite se qualche milanista si ricorda del goal annullato per fuorigioco fantasma a Bonucci in Juventus-Milan? Goal che prima convalida e dopo annulla su richiesta dei calciatori? Ecco. Invece Fabbri che da il rigore alla Juventus contro il Milan nei minuti finali che viene sospeso, seguito dalle telecamere nelle riunioni AIA, ecc. Quindi come, anche involontariamente, un arbitro e VAR decidono in caso? Ovviamente andranno per la scelta che creerà meno scalpore mediaticamente. Ovvero “un frame è regolare, un frame è fuorigioco”. Oppure “hanno fatto un errore ma nessuno ha sbagliato”. Ora, se questi due virgolettati fossero presi al contrario (ovvero goal annullato al Verona per un frame e goal vittoria della Salernitana all'ultimo secondo convalidato giustamente e poi annullato dal VAR perché si dimenticano un giocatore per tracciare la linea) ci troveremmo di fronte a sospensioni, bufere mediatiche, estenuanti vivisezioni arbitrali. O come il capo degli arbitri di fronte ad un’annata allucinante a livello arbitrale dica che l’errore più grave sia una roba in una partita in cui c'è almeno un errore (antecedente al fatto) a sfavore della Juventus in cui il VAR non interviene. Ecco, adesso prendiamo quegli studi (ce ne sono tanti altri) e contestualizziamoli: il bias, non per forza una cosa VOLONTARIA, in questo contesto dove lo troviamo? Lo troviamo nell'errore pro o contro la Juventus? Quel povero * che non ha dato un rigore al Bologna alla terza giornata e Rocchi lo condanna per tutto il campionato alla prossima partita cosa fa? Quello che invece al VAR da rigore a Barella contro il Genoa per una cosa mai vista, chi se lo ricorda? Dopo Cagliari-Juventus, partita in cui viene spaccata la testa con una gomitata in area del Cagliari a un giocatore della Juventus senza la minima chiamata, un signore come Ranieri ha la faccia tosta di chiedere di rivedere il fallo della punizione in cui arriva il 2-2. Ecco a cosa arriviamo. Ed ecco spiegato come, in uno strumento soggettivo come il VAR, si possa spiegare la differenza di una quarantina di chiamate. Basta un episodio ogni due o tre partite ed ecco la differenza in un paio di stagioni. E credo che ce ne siano a ben donde. Aggiungiamoci la politica dell’AIA e i vari clash tra arbitri e designatori. Aggiungiamoci che è un business e quindi girano soldi, quindi chissà cosa succede dietro le quinte, ed ecco servito il piatto d’argento.
  13. Sette giornate a Bentancur mentre la famiglia reale fa i tour delle (ex) colonie. Tutto molto bello
  14. E anche il clima si accende a targhe alterne. Non mi aspettavo che la combricola AIA arrivasse a tanto. Siamo a livelli corrente alternata: decide Rocchi quando è il caso di far autocritica e quando, invece, di chiamare a raccolta per il "rispetto". Ricordate Abisso in Fiorentina-Inter? Errore pro-Fiorentina, Marotta and company sbraitano in tv. Come l'hanno risolta? L’arbitro (Abisso) sospeso, scuse immediate negli spogliatoi, e l’Inter non la arbitra più fino a fine stagione. Perfetto. Inter-Parma: Marotta sbotta in diretta per un rigore non dato e fa capire che c'è una misura colma. Risultato? Pioggia di scuse di Rizzoli. E come non ricordare QUESTO ROCCHI dopo Juventus-Roma!!! Rocchi che va al Processo del Lunedì come se fosse lì per fare ammenda e chiedere scusa. Oggi però niente scuse. Nessun mea culpa. Qui l’atteggiamento cambia: il tono si fa serio, il richiamo al "rispetto" suona come una minaccia. Si spiega che gli arbitri vanno protetti, che le proteste sono fuori luogo. Strano, vero? Fa sorridere che il rispetto sia una priorità alternata. Solo quando a protestare non sono i soliti noti. Un po' come quando Nedved chiese rispetto in tv dopo l'ennesimo errore contro e ci furono pioggie di critiche ALLUCINANTI. Ma andiamo avanti così, d’altronde è una farsa già ben scritta. Ormai, il nostro calcio è credibile quanto un incontro di wrestling. La WWE, per lo meno, ha l’onestà di dichiarare che è uno spettacolo Qui, invece, si continua a vendere questa pantomima come sport, mentre ogni giornata porta nuove sceneggiate che non fanno ne più ridere, ne più piangere, fanno solo schifo. Ormai il sangue amaro non me lo faccio più. Tanto, so già come va a finire: copione già scritto, applausi e sipario. Amo questo sport, lo amerò sempre, ma mi è chiaro che i risultati sono nelle mani di chi sta fuori dai 22 in campo. Il rispetto
  15. Dale_Cooper

    Ufficiale, la Roma esonera Juric. Al suo posto Ranieri

    Che nun c'hanno 'n euro
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