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Osservatore Torinese

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  1. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    Come posso davvero cercare di avere un confronto onesto eobiettivo con te, se parti dall’idea che Messi non sia un genio del calcio? Èuna cosa su cui, sinceramente, c’è un consenso quasi universale. Lo ha dettoanche uno come Capello, e persino Pelé – nella sua ultima intervista ufficiale– ha dichiarato che, tra Messi e Ronaldo, avrebbe scelto Messi. Non solo perchésegna, ma perché è anche un creatore di gioco, uno che inventa. Ha detto che,se avesse dovuto prendere uno dei due per il suo Santos, avrebbe scelto lui.Quindi mi chiedo: come si fa a non considerare Messi un genio del calcio? E,partendo da questo presupposto, come posso anche solo provare a rispondertiseriamente?Se cerchi su Google "chi sono i geni del calcio",la prima cosa che compare è: "I geni del calcio si riferiscono agiocatori di eccezionale talento, con Lionel Messi, Pelé e Diego Maradonaspesso citati come i migliori di tutti i tempi."Cioè, mi sem bra davvero assurdo dover anche solo discutere con qualcuno che nonconsidera Messi un genio del calcio. È come negare l’evidenza, qualcosa ditalmente riconosciuto e condiviso che metterlo in discussione togliecredibilità a qualsiasi confronto.Ed è un peccato , perché mi stavo anche abbastanza divertendo a risponderti, però così passa la voglia totalmente.
  2. Osservatore Torinese

    Koopmeiners difensore centrale

    Se devo essere onesto, questo topic è davvero esilarante hahahah Uno dei migliori aperti nelle ultime settimane.
  3. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    Capisci che se già parti paragonando lo scudetto di cartone dell’Inter — assegnato a tavolino dopo essere arrivati terzi, e con intercettazioni emerse dopo che avrebbero tranquillamente coinvolto anche loro — ai Palloni d’Oro votati da giornalisti, capitani e allenatori di tutto il mondo (cioè gente che viene pagata per vivere di calcio), mi passa sinceramente ogni voglia di risponderti seriamente. Nel 2019, quando molti — incluso te, da anti-Messi convinto — dicevate che il Pallone d’Oro doveva andare a Van Dijk, fu lo stesso Van Dijk a votare per Messi. Ti rendi conto? E poi vieni a paragonare tutto questo con uno scudetto regalato in tribunale? Dai, è un paragone che non ha senso logico. Detto questo, giusto per chiarire una volta per tutte: dal 2010 al 2016 il premio era unificato con il FIFA World Player of the Year, e infatti si chiamava “Pallone d’Oro FIFA” (cercalo pure su Google se non mi credi). In quegli anni i criteri erano completamente diversi: non contavano tanto i trofei, ma le prestazioni individuali e le statistiche. Ecco perché vinsero giocatori con stagioni pazzesche a livello personale, come Messi nel 2012 o Cristiano Ronaldo nel 2013, anche senza aver vinto tutto con il club. Dal 2017 in poi, una volta che il premio è tornato “indipendente”, le cose sono cambiate: si è tornati a dare molto più peso ai trofei internazionali e al percorso complessivo. Ecco perché nel 2018 premiarono Modric per il Mondiale e nel 2023 Messi, sempre con la stessa logica. Lo stesso principio valeva già nel 2006, quando Cannavaro vinse il Pallone d’Oro nonostante Ronaldinho e Henry avessero fatto stagioni assurde con i loro club (Dinho vinse pure la Champions). Il Mondiale, in certi anni, pesa tantissimo — e giustamente, come ha detto anche Cristiano Ronaldo, “è la competizione più difficile al mondo”. Quindi vedi, con questo si spiegano benissimo i Palloni d’Oro del 2010, 2019 e 2021. È ovvio che se metti a confronto premi assegnati con criteri diversi, ti sembrerà sempre che ci sia un “complotto” a favore di Messi. Ma non c’è nessun mistero: l’unico vero “aiutino” lo ebbe proprio il tuo amicone portoghese nel 2013, quando per la prima e unica volta nella storia riaprirono le votazioni dopo la sua tripletta alla Svezia che qualificò il Portogallo ai Mondiali. Detto ciò, io — che non conto nulla nel mondo del calcio che conta — nel 2018 l’avrei dato a CR7. È vero, per tre mesi in Liga fece poco (tipo 5 gol), ma nella seconda parte di stagione si accese del tutto e, con un Real fortissimo, chiuse con numeri eccellenti. Per il mio criterio di giudizio, lo meritava lui, ma gli è andata male perché era l’anno dei Mondiali, e il suo compagno Modric arrivò in finale con una Croazia che, a livello di storia, ne ha perfino meno del Portogallo. E per concludere, sì, stabilire chi sia più forte tra Messi e Ronaldo si può eccome — basta lasciare da parte il tifo cieco e ascoltare chi di calcio vive ogni giorno: telecronisti, giornalisti, leggende, allenatori e giocatori. Se vuoi, ti passo un video dove tutti i più grandi nomi del calcio parlano di Messi come il GOAT. È l’unico calciatore al mondo ad aver vinto due premi Laureus, e parliamo di un riconoscimento che lo stesso CR7 ha detto di considerare “un onore anche solo essere nominato”. Per darti un’idea del livello: lo hanno vinto Bolt, Federer e Djokovic. Non serve aggiungere altro. Anche perchè parliamoci chiaro, secondo te tra 20 anni, verranno a leggere i nostri 4 post di noi utenti di un forum o andranno a sentire cosa diranno i calciatori professionisti e allenatori del tempo? Non vuoi ascoltare chi di calcio ci vive ogni giorno? Va bene, allora almeno dai un’occhiata a questo sito: https://www.messivsronaldo.app/ Lì troverai tutti i numeri freddi che vuoi. Però — e te l’ho già ripetuto mille volte — giudicare Messi solo dai numeri è un insulto al calcio. Ci sono partite in cui non ha segnato né servito assist, ma ha comunque dominato il gioco, dettando i ritmi e creando linee di passaggio che solo un fuoriclasse come lui è in grado di vedere. Anche in alcune delle partite che hai citato come “negative”, ha comunque lasciato il lampo del genio. Ti faccio un esempio: Juve-Barça 3-0 del 2017. In quella gara Messi veniva raddoppiato, se non addirittura triplicato, ogni volta che toccava palla, eppure tirò fuori il solito lampo di classe assoluta — lo stesso tipo di magia che aveva mostrato già nel 2010 (quando solo il miracolo della vita di Julio César gli negò il gol). Nel 2017, in una partita bloccata e durissima, fu ancora lui a inventare un filtrante pazzesco che mise Iniesta davanti a Buffon. E solo grazie al fatto che avevamo il GOAT dei portieri, riuscimmo a mantenere la porta inviolata. Ma se fosse entrata quella palla, chissà come sarebbe cambiata la storia sul possibile 1-1. E poi, quel Barcellona non era affatto solido. Quell’anno perse la Liga in modo incredibile: sconfitta 1-2 con una neopromossa, e poi crollo con il Deportivo La Coruña, che per tutto l'anno ha lottato per non retrocedere. Era una squadra senza centrocampo all’altezza, mentre il Real in quel reparto era nettamente superiore (e infatti in finale di Champions purtroppo per noi si vide la differenza). Nonostante tutto, quel Barça fu l’unica squadra negli scontri diretti a mettere le palle in testa a quel Real “invincibile”. È per questo che ti dico che sei prevenuto: i geni del calcio non si giudicano solo con il tabellino alla mano. Capitolo IFFHS: mi fa sorridere che tu, alias “Johan Liebert”, pensi di saperne più di un’organizzazione che da decenni vive di calcio e dati, e che ha come scopo proprio quello di analizzare e classificare tutto ciò che riguarda questo sport. Tra 10 o 20 anni verranno prese in considerazione le loro fonti e le loro statistiche, non certo le opinioni tue o dei soliti “bangladini” su Instagram che scrivono “CR7 GOAT” sotto ogni post 😄. E sai chi la pensa allo stesso modo di loro? Fabio Capello. Uno che di calcio ne ha visto, allenato e capito più di tutti noi messi insieme. Lui ha sempre detto che nel calcio sono esistiti solo tre veri geni: Messi, Pelé e Maradona. E attenzione: Capello non mette nemmeno Cristiano Ronaldo al quarto posto, lo colloca ancora più giù nella sua classifica storica. Quindi vederlo fuori dal podio non è un insulto, ma semplicemente il giudizio di chi ha una visione globale del calcio, maturata sul campo e non davanti a una tastiera. E per quanto riguarda la presunta “completezza” di CR7 — che, tra l’altro, sono le stesse parole con cui lui stesso si è autoproclamato il migliore di sempre 😂 — va chiarito un concetto: sì, quelle sono qualità atletiche eccezionali, ma ti rendono un finalizzatore straordinario, non per forza il miglior giocatore della storia. Saltare più in alto, calciare più forte, segnare di testa o col piede debole, essere un grande rigorista… sono doti che fanno di te un attaccante micidiale, ma non un genio del gioco. La completezza nel calcio vero si misura nella visione, creatività, intelligenza tattica e impatto collettivo — e in tutto questo, piaccia o no, Messi è semplicemente su un altro pianeta. Non a caso, parliamo di un centrocampista che segna come un numero 9, e di un attaccante che crea, rifinisce e apre spazi come un centrocampista. Se questa non è completezza, allora davvero non so cosa lo sia. Messi è anche il più grande vincitore di Scarpe d’Oro della storia — 6, per la precisione. E pensa un po’ la curiosità: lo stesso Cristiano Ronaldo, ai tempi, disse che la Scarpa d’Oro era “più importante del Pallone d’Oro”, perché non si decideva con i voti, ma solo coi gol, quindi “meritata sul campo”. Ovviamente lo disse quando era lui avanti nelle Scarpe d’Oro e Messi avanti nei Palloni d’Oro — segno di quanto fosse ossessionato dall’argentino già allora. Peccato che poi il karma abbia fatto il suo corso, e oggi Messi sia a 6 Scarpe d’Oro contro le 4 di CR7. E non dimentichiamo che è anche il più grande vincitore del Playmaker Award, con 5 vittorie, più di mostri del centrocampo come Xavi e De Bruyne. Cioè, parliamo di un giocatore che domina in ogni statistica, che sia gol o creazione di gioco — l’essenza stessa della completezza calcistica. Cristiano Ronaldo è un fuoriclasse assoluto, secondo me il miglior calciatore europeo di tutti i tempi. Un mix di ossessione, talento e mentalità che gli ha permesso di superare ogni limite e di riscrivere la storia del calcio. Lo stimo tantissimo come atleta e come professionista: è un esempio di dedizione e disciplina come pochi. Il problema, però — e lo ripeto — sono i suoi fan. E, in parte, lui stesso, perché ha finito per plasmare la sua tifoseria a sua immagine e somiglianza. Ripetete esattamente le stesse frasi che dice lui, con la stessa ossessione verso Messi che Cristiano ha avuto per tutta la carriera. Potrei citarti almeno una ventina di interviste o dichiarazioni in cui CR7 non perde occasione per lanciare una frecciatina a Messi o per sminuirlo indirettamente. Ed è proprio lì che si vede la differenza, e capisco anche perché quando parla un fan di CR7 sembra di sentire un interista “prescritto”: si finisce sempre a parlare di “regali” e “complotti” 😄
  4. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    Non ho menzionato l’episodio del rigore su Pogba perché quel Barcellona era semplicemente troppo più forte. Nel primo tempo poteva tranquillamente finire 4-0 per loro, e nessuno avrebbe avuto nulla da dire: ricordo due parate clamorose di Gigi, una delle quali incredibile su Dani Alves. Ci fu poi l’episodio del rigore su Pogba — dal cui ribaltamento nacque purtroppo il gol di Suárez — ma nessuno parla mai del gol annullato a Neymar, piuttosto dubbio: sembrava più un tocco di spalla che di braccio. Di quell’episodio si fa sempre finta di non sapere nulla. Quella squadra, semplicemente, era ingiocabile. Nel 2017 invece avevamo fatto vedere molto di più, ma ci si mise di mezzo la sfortuna: due dei quattro gol arrivarono da deviazioni nette (una di Bonucci sul tiro di Cristiano Ronaldo e una di Khedira su quello di Casemiro). Il terzo e il quarto gol li subimmo ormai a pezzi, con la squadra stremata e il morale a terra: i difensori erano praticamente immobili. E parliamo della miglior difesa del torneo, che fino a quel momento aveva incassato solo due reti. Anche lì non mancarono “aiutini” casuali, come l’espulsione totalmente inventata di Cuadrado: non fu decisiva, ma per completezza va comunque ricordata. Guarda, nella doppia sfida col Chelsea è chiaro che la direzione arbitrale fu gestita malissimo e che al Chelsea manca un rigore netto per mano di Pique, su questo non si discute. Però viene sempre raccontata come una partita arbitrata “solo a favore del Barça”, quando in realtà basta informarsi un minimo per capire che fu semplicemente una direzione pessima da parte di arbitri non all’altezza, con errori grossi da entrambe le parti. L’episodio più assurdo contro il Barcellona fu l’espulsione diretta di Abidal al 66°, per un presunto fallo da ultimo uomo su Anelka. I replay mostrarono che il contatto fu minimo, se non inesistente, e Anelka si lasciò cadere in modo plateale. Quella decisione lasciò il Barça in dieci nel momento più delicato, mentre stava cercando disperatamente il gol della qualificazione. Un errore pesante, e molti all’epoca lo dissero chiaramente. E poi, se davvero fosse stata una direzione tutta a favore del Barça, ricordiamoci anche la gestione delle proteste: Ballack e Drogba passarono la partita a urlare contro l’arbitro senza mai essere puniti. Ballack, già ammonito, fece pure un fallo su Iniesta che poteva tranquillamente valergli il secondo giallo. Quindi sì, arbitri scarsi, ma errori pesanti da entrambe le parti, non una rapina a senso unico come si tende a raccontare. Su quella partita ci hanno marciato per anni, soprattutto i tifosi del Real. Ma la cosa curiosa è che si parla sempre e solo di quella, come se fosse stata una rapina a senso unico, quando in realtà gli errori ci furono da entrambe le parti. Eppure, quando si tratta dei furti del Real, silenzio totale. Nessuno ne parla mai. E la verità è che, a memoria, non esiste praticamente una partita in cui il Real sia stato davvero penalizzato in modo diretto. Sempre e solo episodi a favore, mai il contrario. Forse — ma proprio scavando nella memoria — ricordo un gol di Lewandowski in fuorigioco che venne convalidato contro di loro, ma parliamo davvero di una sciocchezza rispetto a tutto quello che hanno ricevuto negli anni. Per quanto riguarda la gestione sui palloni d'oro mostri tutta la tua faziosità Il problema è che il tuo odio verso Messi ti fa proprio dimenticare cosa combinò in quella stagione. Perché il premio di “miglior giocatore della Champions” si chiama MVP della competizione, così come per chi segna di più c’è la Scarpa d’Oro. Quindi recriminare sul Pallone d’Oro 2021 senza guardare il contesto è un po’ forzato. Messi nel 2021 fece un’annata mostruosa: vinse la Copa América da assoluto protagonista, fu capocannoniere, miglior assist-man e MVP del torneo, con 9 partecipazioni dirette su 12 gol dell’Argentina. In totale nell’anno solare fece 43 gol, 21 assist e 33 MVP tra Barcellona, PSG e nazionale. Lewandowski, dall’altra parte, fece un anno assurdo a livello realizzativo: 69 gol in 59 partite, 13 assist, record infranti in Bundesliga e una costanza da alieno. Infatti venne premiato con il “The Best FIFA” e la meritatissima scarpa d'oro purtroppo per lui pero la Copa América di Messi pesò tantissimo nel voto del Pallone d’Oro, perché era un trofeo storico e simbolico, vinto da trascinatore (In Brasile, rivale storico). La sfida tra MVP fa capire quanto è stato dominante Messi che è un giocatore TOTALE , ed un grandissimo finalizzatore come Lewa, che se non segna non produce molto per la squadra , 33 MVP a 13. In pratica, Messi ebbe più impatto sul gioco e vinse il trofeo più pesante dell’anno, mentre Lewa fece un’annata da cecchino puro ma senza un titolo internazionale. Alla fine è stata una sfida tra due visioni diverse: Messi leader totale e simbolico, Lewa killer d’area e macchina da gol. Non a caso, la maggior parte di quelli che si lamentano del Pallone d’Oro vinto da Messi nel 2021 in realtà confonde le due stagioni. L’annata davvero clamorosa di Lewandowski fu quella del 2020, quando vinse tutto col Bayern e avrebbe meritato il premio senza discussioni, ma non venne assegnato a causa del Covid — una decisione assurda e ingiusta. Nel 2021 Lewa fece comunque numeri pazzeschi, ma non era lo stesso livello dell’anno prima, mentre Messi nel frattempo vinse la Copa América da protagonista assoluto. Quindi il problema è che molti scaricano la frustrazione per il 2020 sull’anno successivo, facendo un po’ di confusione. Se proprio vogliamo parlare di trofei, né Messi né Lewandowski nel 2021 vinsero qualcosa di davvero “pesante”. Messi portò a casa la Copa América e la Copa del Rey, mentre Lewa vinse i soliti trofei tedeschi, che — diciamocelo — vengono sempre considerati di secondo piano. E se vogliamo fare paragoni, basta ricordare il 2013, quando Ribéry fece il triplete con il Bayern e Cristiano Ronaldo non vinse neanche un trofeo, zero assoluto. Eppure, chi alzò il Pallone d’Oro fu proprio lui. Quindi dire che Messi “non lo meritava” nel 2021, quando almeno vinse due titoli ed ebbe un impatto enorme, e poi accettare tranquillamente il 2013 di CR7… beh, non è proprio il massimo della coerenza. Sul 2010 sinceramente mi viene da ridere quando sento dire che il Pallone d’Oro avrebbe dovuto vincerlo Iniesta. Parliamo di un giocatore che saltò mezza stagione per infortunio (saltò pure le due sfide con l’Inter, tra l’altro) e che viene nominato solo perché segnò il gol in finale contro l’Olanda. In realtà, a contenderselo davvero potevano essere Milito e Sneijder: il primo, a malincuore doveva essere nominato, e lo dico da juventino che quell’anno avrebbe voluto vedere l’Inter affondare, ma oggettivamente fece una stagione da Pallone d’Oro, decidendo tutto — Champions, campionato e Coppa Italia; il secondo, Sneijder, oltre al triplete storico, arrivò pure in finale mondiale con l’Olanda, servendo due palle gol a Robben (una delle quali parata in modo clamoroso da Casillas con i piedi). Detto questo, se metti a confronto le stagioni di Messi e Sneijder, il divario è netto. Da una parte c’è Messi con numeri fuori dal mondo, dall’altra Sneijder, autore di una stagione grandiosa ma non paragonabile sul piano individuale. E va ricordato che dal 2010 al 2016 il premio si chiamava “Pallone d’Oro FIFA”, quindi i criteri di voto erano diversi: si premiavano di più le prestazioni individuali e le statistiche, non solo i trofei. Lo stesso criterio che nel 2013 portò a premiare Cristiano Ronaldo invece di Ribéry. Nel 2010 fu la stessa cosa: Messi vinse perché aveva numeri spaventosi, roba tipo: Partite giocate: 64 Gol: 60 Assist: 17 Coinvolgimento diretto nei gol: 77 Numeri semplicemente mostruosi per un 22enne, ed è quello che alla fine fece la differenza. Il resto del messaggio lo leggo piu' tardi che purtroppo non ho tutto sto tempo da perdere in un forum, però ti rispondo tranquillo In ogni caso molto divertente che non hai ancora risposto a come metti la tua classifica di squadre piu importanti d'italia, perchè seguendo il tuo ragionamento assurdo, per te dovrebbe essere 1)MILAN 2)INTER 3)JUvE giusto?
  5. Osservatore Torinese

    Intervento al ginocchio riuscito per Bremer

    Sicuramente non è grave come l’infortunio dell’anno scorso, ma dannazione, quanto ci mancherà uno come Bremer in difesa. Sembra davvero di rivivere un déjà vu della scorsa stagione… spero proprio di no.
  6. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    Guarda, se fossi prevenuto, avrei potuto citare gli episodi molto dubbi delle Champions di Cristiano: rigori regalati per semplici contatti alla schiena, oppure momenti decisivi come il gol in fuorigioco di Ramos nella finale del 2016 a Milano, i due gol in fuorigioco contro il Bayern nel 2017, o il rigore estremamente generoso concesso al Bernabéu nel 2018 contro di noi, dopo una rimonta storica, in una partita in cui CR7 fu annullato da Benatia. Ma io mi baso sui fatti oggettivi, su ciò che è realmente accaduto, non su complotti inventati. Ed è proprio qui la differenza tra una persona obiettiva e un fazioso come te. Io parlo di dati concreti: Messi ha 8 Palloni d’Oro, 6 Scarpe d’Oro, 2 premi Laureus (premio per cui lo stesso Cristiano scrisse su Twitter di essere “onorato anche solo di essere nominato”) e 5 Playmaker Award, più di fuoriclasse come Xavi, Iniesta o De Bruyne, che sono registi puri. Tu invece ti aggrappi a teorie sui Palloni d’Oro rubati o su un Mondiale “regalato”. Ecco, la “piccola” differenza tra me e te sta proprio in questi dettagli. Per quanto riguarda la tua accusa di essere un fanboy di Messi, direi che è un po’ esagerata. Ovviamente apprezzo Messi, perché amo il calcio — e chiunque ami davvero questo sport non può che apprezzare Messi. Però apprezzo moltissimo anche Cristiano Ronaldo, un giocatore che, pur non avendo il talento naturale di Messi, è riuscito comunque a competere con lui per diversi anni. E questo, va detto, è qualcosa che merita rispetto e ammirazione. Il vero problema di CR7, però, sono i suoi fan, la peggior specie calcistica mai vista: ricordano molto i prescritti, sempre pronti ad aggrapparsi a complotti e scuse pur di screditare l’avversario, senza mai riconoscerne la grandezza. Un po’ come fanno i prescritti cartonati con noi juventini, che per non ammettere che siamo i più forti e importanti d’Italia, si rifugiano nelle solite storie di “ruberie” e vittimismo. Rendiamoci conto che, se prendiamo una top 10 storica dei migliori calciatori di sempre, Cristiano Ronaldo è probabilmente quello con meno talento naturale. Attenzione, non sto dicendo che non abbia talento — ne ha, eccome, e pure immenso — ma quando si parla dell’élite assoluta della storia del calcio, è innegabile che, tra i primi 7-8 giocatori d’attacco di sempre, CR7 sia quello con meno doti innate. E proprio per questo il fatto che sia riuscito ad arrivare quarto nella classifica IFFHS è motivo di grande rispetto e ammirazione: davanti a lui ci sono Messi, Pelé e Maradona, ma dietro ci sono mostri sacri come Cruyff e Ronaldo “Il Fenomeno”, che avevano sicuramente più talento naturale. Cristiano, invece, grazie alla sua ossessione, disciplina e dedizione totale, è riuscito a spingersi oltre ogni limite. Tuttavia, il famoso detto “l’ossessione batte il talento” non è del tutto vero: perché quando il talento si allena, come ha fatto Messi, diventa semplicemente imbattibile. Non a caso, la classifica IFFHS parla chiaro: Messi primo, Pelé secondo, Maradona terzo, Cristiano quarto. Analizziamo il video di Mbappé: è vero che ai tempi erano compagni di squadra, ma non esiste alcuna regola o clausola che lo obbligasse a lodare Messi. Sono certo che non avesse nessun vincolo contrattuale in tal senso. Lo dimostra anche una recentissima intervista in spagnolo, rilasciata da giocatore del Real Madrid, in cui ancora una volta ha espresso grandissimi complimenti verso Messi. Detto ciò, se davvero considerasse Cristiano il migliore, non pensi che avrebbe potuto evitare la frase “È facile giocare con Messi, è il miglior giocatore del mondo”? Avrebbe potuto fargli mille altri complimenti generici, e invece ha voluto specificare chiaramente che si trattasse del migliore al mondo, sottolineando quanto fosse “facile” giocare al suo fianco proprio per questo motivo. E nello stesso video che hai citato tu su YouTube, Mbappé dice anche: “Quando sei un grande fan di Cristiano, non riesci a vedere quanto è bravo e forte Messi; solo crescendo lo capisci.” In pratica, ha dato implicitamente dei bambini a tutti i fan accaniti di CR7 che screditano Messi. 😂 Quindi, ripeto: inutile che mi dai del fanboy, perché fino a prova contraria quello che si sta comportando da paranoico parlando di “regali” e premi regalati sei tu. Io non ho mai tirato in ballo i presunti “regali” fatti al Real nelle 4 Champions vinte in 5 anni che tanto ti piace ricordare — per me sono state vinte, punto. Però, visto che sei tu a mettere sempre in discussione i trofei di Messi, allora ti faccio notare che la faziosità sta tutta da parte tua, perché io non avevo nemmeno accennato a quelle polemiche prima che lo facessi tu. 😄 Onestamente non riesco a capire come si possa anche solo pensare che Mbappé meritasse il premio di MVP (Pallone d'Oro) del Mondiale 2022. I numeri parlano chiaro e dimostrano un dominio assoluto di Messi. Basta guardare i premi "Man of the Match": Lionel Messi ne ha vinti 5 (contro Messico, Australia, Paesi Bassi, Croazia e in finale contro la Francia). Kylian Mbappé ne ha vinti 3 (contro Australia, Danimarca e Polonia).Mbappé ha fatto un torneo incredibile, vincendo anche la Scarpa d'Oro come capocannoniere, ma il premio di miglior giocatore (MVP) va a chi dimostra una costanza di rendimento e un'influenza sul gioco superiori. Messi è stato il cuore e il cervello dell'Argentina, non solo un finalizzatore. Quindi, con 5 premi di migliore in campo contro 3, e con il trofeo in mano, non vedo come possa esserci un dibattito. Tu, da buon fazioso, stai cercando di rigirare la frittata facendo passare l’idea che solo la finale abbia fatto la differenza. E invece no: già prima della finale, Messi aveva 4 MVP in 6 partite, mentre Mbappé ne aveva 3, quindi partiva già in svantaggio. Ma ovviamente non posso aspettarmi altro da un fan di cr7 accanito come te Per quanto riguarda il tuo discorso sulla Champions, prima di risponderti vorrei solo una conferma. Secondo il tuo ragionamento, quindi, le tre squadre più importanti d’Italia sarebbero: Milan Inter Juventus Giusto? Perché vedo che eviti la domanda e fai finta di non leggerla. 😄
  7. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    https://www.facebook.com/share/v/1BR3MgBwZp/ Intervista a Mbappé dopo la partita. Non credo serva la traduzione, è un inglese molto semplice. Detto questo, in altre occasioni ha anche detto che da bambino era un grande fan di CR7. Ma quando sei così piccolo, non riesci a cogliere la grandezza di un giocatore come Messi — quella la capisci solo crescendo. Per il resto, mi piacerebbe anche risponderti, visto che ti sei impegnato a scrivere quel papiro. Ma già solo leggere “ha segnato solo rigori e tap-in”, quando buona parte della carriera di Cristiano si basa proprio su queste due specialità — che sono fondamentali nel calcio moderno — mi fa sorridere e mostra quanto tu sia prevenuto. Sminuisci i campionati, quando invece noi juventini dovremmo esserne fieri ed esaltarne il valore, non ridurli a qualcosa di secondario solo perché non è la Champions. Seguendo il tuo ragionamento, allora le squadre più importanti d’Italia sarebbero Milan e Inter solo perché hanno vinto più Champions di noi — visto che per te conta solo quella. In più, è evidente la tua prevenzione: non hai neanche visto Messi al Mondiale, altrimenti parleresti di quell’assist irreale (una cosa che Cristiano non farà mai in carriera) dato a Molina contro l’Olanda. E non solo: è chiaro che non hai visto il resto del torneo, perché Messi ha regalato perle e giocate in ogni partita. Una delle sue migliori prestazioni è stata contro la Polonia, dove non ha segnato né assistito, ma ha aperto spazi, portato a spasso mezza squadra e servito almeno tre o quattro palle gol clamorose a Lautaro, che le ha sprecate tutte. In quella partita Tek gli ha pure parato un rigore, ma Messi ha preso comunque un voto altissimo in pagella, perché il calcio non è solo numeri — cosa che evidentemente ti sfugge, visto che guardi solo il tabellino. Senza contare che parli di un Pallone d’Oro “regalato” nel 2019, quando invece si trattò di una delle versioni più forti, dominanti e complete di Messi mai viste su un campo da calcio. Quell’anno mise a referto 51 gol e 22 assist in 4.024 minuti (equivalenti a 48 partite effettive), risultando capocannoniere sia della Liga che della Champions League. Trascinò un Barcellona ormai privo di veri top player (con Suárez in fase calante) a tre partite da un triplete storico. In quella stagione, di fatto, giocarono solo Messi e Ter Stegen: il resto della squadra era su un livello basso e mediocre. E non a caso, appena Messi è andato via, si è visto subito quanto quella squadra valesse davvero: due anni consecutivi in Europa League, arrivando terzi nei gironi di Champions — una cosa che con Messi non è mai successa. Anzi, è l’unico giocatore della storia ad essersi sempre qualificato alla fase a eliminazione diretta, senza mai essere eliminato ai gironi. Detto questo, la stagione 2018/2019 di Messi fu semplicemente irreale. Peccato che la squadra non fosse all’altezza, perché individualmente fu una delle sue migliori in assoluto. E per chi sostiene che quel Pallone d’Oro fosse “regalato” o che dovesse vincerlo Van Dijk, basta ricordare che lo stesso Van Dijk votò per Messi e lo considera il GOAT di questo sport. Capisci quindi che, se arrivi a dire che quel Pallone d’Oro fosse un regalo, quando persino il suo “rivale” lo ha votato e riconosciuto come il migliore, è evidente che sei semplicemente fazioso e vai contro l’argentino a prescindere. Insomma, mi piacerebbe risponderti nel merito, ma il tuo modo di parlare è troppo prevenuto e poco oggettivo, quindi sarebbe solo tempo perso. L’unica cosa che posso fare è mostrarti i video di tutti i grandi del calcio — leggende, allenatori e professionisti — che riconoscono Messi come il vero GOAT di questo sport. Magari così ti passa un po’ di faziosità.
  8. A dire la verità, nel video in cui gli hanno chiesto se avrebbe mai fatto il presidente della Juventus, sembrava piuttosto sconsolato e realista, rispondendo qualcosa tipo: “Ormai ho 70 anni, ragazzi… lasciatemi vivere la mia vecchiaia in pace.”
  9. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    È vero: Cristiano Ronaldo in Champions League è stato oggettivamente più performante di Messi, ed è proprio questo l’unico motivo per cui il dibattito tra i due esiste ancora. Altrimenti, sarebbe a senso unico per l’argentino. Detto ciò, il secondo miglior giocatore della storia della Champions resta comunque Messi, che tra l’altro gli ha vinto una finale in faccia (2009) e lo ha eliminato in semifinale nel 2011, con Ronaldo spettatore impotente. È innegabile che CR7 sia stato un fenomeno nelle notti europee, ma non va dimenticato che il Real Madrid disponeva di una ossatura straordinaria, con giocatori come Kroos, Modrić, Ramos, Marcelo, Benzema, ecc. — la stessa base che ha continuato a vincere Champions anche dopo la sua partenza. Cristiano, invece, fuori da quel contesto non si è mai più avvicinato a quei livelli. Resta comunque vero che in Champions i suoi numeri sono mostruosi: più gol, più assist, più presenze, più premi MVP, più titoli da capocannoniere della competizione. Per quanto riguarda le nazionali, dire che la Copa América non sia paragonabile all’Europeo può anche starci, ma allora bisogna ricordare come il Portogallo arrivò al titolo del 2016: non vinse contro Islanda, Ungheria e Austria nel girone, si qualificò solo grazie al nuovo formato che includeva anche le migliori terze, e capitò nel lato del tabellone privo di vere big. Da lì il percorso fu questo: ottavi: Croazia (vittoria ai supplementari), quarti: Polonia (ai rigori), semifinale: Galles, finale: Francia, dove furono dominati per 120 minuti e vinsero solo grazie al jolly di Éder, un giocatore che pochi ricordano ancora oggi. Se questo è il percorso, vale molto di più la Copa América vinta dall’Argentina, contro tutte le big sudamericane e in casa del Brasile, con Messi protagonista assoluto per tutto il torneo. Senza contare che storicamente il Portogallo soffre le nazionali extraeuropee — e spesso ne esce malissimo. Poi, se si parla di Champions, bisogna parlare anche di campionati nazionali: tra il 2009 e il 2018, Ronaldo ha vinto solo 2 Liga in 9 anni, mentre Messi nello stesso periodo ne ha conquistate molte di piu, aggiungendo: più Pichichi (capocannoniere), più Scarpe d’Oro, più premi di miglior giocatore, più MVP di partita. E chiunque segua il calcio (soprattutto noi Juventini che siamo maestri di campionati) sa che dominare un campionato è la prova più autentica della forza e della costanza: in 38 giornate non contano solo gli episodi, ma la superiorità reale. La Champions, invece, può essere decisa in 2-3 mesi di forma e da qualche episodio fortunato — Milan docet. Guardando il quadro complessivo, Messi ha numeri e traguardi che nessun altro nella storia può vantare: 8 Palloni d’Oro (record assoluto), 6 Scarpe d’Oro (record assoluto), più premi MVP della storia, più titoli complessivi, sia di squadra che individuali, un Mondiale vinto da protagonista assoluto. E soprattutto, a differenza di Ronaldo, Messi domina anche quando non segna — ha quasi il doppio degli MVP del portoghese, segno che influenza il gioco in ogni aspetto, non solo nel tabellino. In sintesi: Ronaldo è stato l’uomo Champions, ma Messi ha completato il gioco del calcio. E non lo dico io: lo dicono giocatori, allenatori e addetti ai lavori di ogni epoca, quelli che vivono di calcio e vengono pagati solo per analizzare e seguire le partite di calcio. E anche i grandi estimatori di Cristiano Ronaldo, come Mbappé o Kvaratskhelia, riconoscono apertamente che Messi sia superiore. Direi che porsi ancora oggi la domanda su chi sia più forte fa quasi sorridere la risposta, ormai, è scritta nella storia del calcio.
  10. Osservatore Torinese

    Abbiamo mai avuto un fuoriclasse straniero nel ruolo di terzino?

    e infatti stavo rispondendo all'utente che ha scritto "però si preferisce quel bimbominkia di Alves, che la carriera l'ha fatta altrove e da noi è venuto a svernare"
  11. Osservatore Torinese

    Abbiamo mai avuto un fuoriclasse straniero nel ruolo di terzino?

    Vero, Dani Alves non sarà ricordato come il miglior terzino della storia della Juve, e sicuramente Lichtsteiner ha dato molto di più in termini di continuità, dedizione e appartenenza. Ma dire che Alves sia venuto a svernare è semplicemente una falsità. In una sola stagione (2016-2017) ha: vinto Scudetto e Coppa Italia, ed è stato determinante nelle semifinali contro il Monaco, con 1 gol e 2 assist in due partite, tanto da essere inserito nella UEFA Champions League Squad of the Season 2016/17, la squadra ideale della competizione. Dopo un infortunio al perone, è rientrato e ha alzato il livello tecnico della squadra, reinventandosi terzino-regista con una personalità e una qualità che in quella Juve nessun altro possedeva. In Champions, fu tra i migliori d’Europa nel suo ruolo. Quindi sì, non è un’icona bianconera come Lichtsteiner, ma quella stagione è stata tutt’altro che da pensionato: breve, intensa e di altissimo livello. E poi, voglio dire… dopo un anno è andato subito al PSG quindi svernare dove, esattamente? 😄
  12. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    È la verità. Ed è proprio questo il motivo per cui il Portogallo, pur avendo nel 2022 una rosa più forte e di maggior valore rispetto all’Argentina — con la maggior parte dei giocatori nei top club europei e nel pieno della loro forma — ha avuto un percorso decisamente peggiore. La differenza sta tutta lì: l’Argentina ha giocato per Messi, mettendo il suo fuoriclasse al centro del progetto. Tutti volevano vederlo trionfare, e lo si percepiva in ogni partita (non a caso, dopo la finale, l’intera squadra si è riversata su di lui in un abbraccio collettivo pieno di affetto e gratitudine). Erano pronti a dare la vita pur di far vincere il loro leader. Il Portogallo, invece, no. Solo adesso sembra aver trovato una squadra più unita e determinata, realmente desiderosa di vincere tutto. Ma resta da vedere se Ronaldo riuscirà nel 2026 a fare ciò che Messi ha fatto nel 2022, perché non sarà affatto semplice. Sulla carta, oggi il Portogallo ha una delle rose più forti al mondo, praticamente un top player per ogni ruolo. Eppure, non ha mai mostrato quella fame e quella devozione collettiva che l’Argentina ha avuto per Messi. E forse la spiegazione sta proprio nella natura dei due campioni: uno vive per la squadra — segna, crea gioco, apre spazi e mette i compagni in condizione di brillare — l’altro invece vuole ogni merito per sé, restando sempre al centro dell’attenzione. Basta ricordare l’episodio del gol-non-gol assegnato a Bruno Fernandes: invece di essere felice per il compagno, Ronaldo ha provato fino all’ultimo a reclamare la rete come sua, con un atteggiamento francamente ridicolo. Ecco, da questi piccoli dettagli si capisce perfettamente perché per uno morirebbero in campo… e per l’altro no 😄
  13. Osservatore Torinese

    Abbiamo mai avuto un fuoriclasse straniero nel ruolo di terzino?

    Ma anche solo Zambrotta, che poteva giocare indistintamente sia a destra che a sinistra, ed era un vero cavallo da corsa. A mio parere, un fuoriclasse senza ombra di dubbio, titolare nella nazionale campione del mondo 2006. E sinceramente, si sarebbe meritato pure la Champions del 2003 — mannaggia aPavel e quella espulsione inutile!
  14. Osservatore Torinese

    Leo Messi o Cristiano Ronaldo?

    Sai leggere? dove avrei scritto ciò che hai scritto tu? Nessuno ha mai detto che Messi non abbia sofferto con l'Argentina. Anzi, la pressione del suo paese è stata tale da portarlo persino al ritiro temporaneo dalla nazionale. Il punto è un altro ed è un dato di fatto: in praticamente tutti i titoli ufficiali che Messi ha alzato al cielo con la maglia dell'Argentina, è stato l'uomo decisivo, il trascinatore, venendo riconosciuto come tale. Analizziamoli uno per uno: Coppa del Mondo 2022: Vittoria da protagonista assoluto. Vince il Pallone d'Oro come miglior giocatore del torneo, segnando 7 gol (e 3 assist), di cui due in finale. Diventa il primo giocatore della storia a vincere questo premio due volte. Copa América 2021: Trascina l'Argentina al primo trofeo dopo decenni. Vince il premio di miglior giocatore del torneo, risultando anche capocannoniere e miglior assist-man. Finalissima (Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA) 2022: Vittoria per 3-0 contro l'Italia. Messi viene nominato Man of the Match della partita, grazie a due assist e una prestazione dominante. Oro alle Olimpiadi 2008: Messi è stato un giocatore chiave per la vittoria, realizzando 2 gol e fornendo l'assist decisivo per il gol della vittoria in finale. Mondiale Under-20 2005: Qui si presenta al mondo. L'Argentina vince il titolo e lui fa l'en-plein: vince sia il premio come miglior giocatore del torneo sia il titolo di capocannoniere con 6 gol. Quindi, non si discute la sofferenza o le delusioni passate. Si parla di vittorie, e quando Messi ha vinto con l'Argentina, lo ha fatto sempre da leader tecnico e giocatore più influente in campo.
  15. Osservatore Torinese

    I tre giocatori attuali più forti di ogni nazionale

    Come valore di mercato, Ronaldo, a causa dell’età, è ormai tra gli ultimi della rosa. Va detto però che il Portogallo non ha mai avuto nella sua storia una squadra così forte e completa come quella attuale.
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