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todienomore

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  1. Io sono d'accordo sul dispiacere, bisogna anche considerare l'aspetto umano. Come tutti i calciatori di alto livello, Pogba fa solo questo da quando aveva 13-14 anni, il calcio è l'unica vita che conosce, non è facile appendere gli scarpini al chiodo, guardare i lunghi anni senza campo che lo aspettano e dirsi "E adesso?" (escludo la carriera di allenatore, non penso che ne abbia le capacità). Ovvio che è meglio chiederselo seduto su 100 milioni di euro che su una pensione da 1000 euro al mese. Ma certe cose non si possono comprare. Ciò premesso, come diceva mia nonna: "Mal voluto non è mai troppo".
  2. Dai basta, ormai Pogba è una vela sul mare lontano, sempre più piccola. Addio.
  3. Quando Andrea Agnelli all'assemblea dei soci e poi in conferenza stampa parlando proprio di Del Piero disse fra la sorpresa generale "ognuno per la sua strada". Che va bene, la società prima di tutto, però per Alex si può davvero dire che non andava fatto così. Giusto per la cronaca, la risposta di Del Piero fu: "Sognavo di chiudere la carriera alla Juve, ma un capitano non fa polemica". Trovate le differenze.
  4. Traduzione: la Juve mi serviva per la Nazionale, quindi non volevo schiodare in altre squadre, dove sarei solo un 36enne in fase calante che il posto da titolare se lo sogna. Non ce l'ho con Bonucci, è legittimo che faccia i suoi interessi. Ma questo vale anche per la società, e siccome è lei che paga i suoi interessi contano di più. Dal punto di vista della comunicazione, il ricordo della sua storia bianconera sarebbe più convincente se non ci fosse stata la parentesi al Milan. Non per la cosa in sé (ritorno alla legittimità di fare i propri interessi), bensì per le dichiarazioni che rilasciò quando arrivò a Milano. A quelle non era obbligato dai suoi interessi, e furono veramente miserabili.
  5. todienomore

    Nota della Juventus sulla sospensione di Pogba

    Se uno viene trovato positivo, viene squalificato e basta. Non importa se si è pompato lui o se una manina gli ha messo il testosterone nel cappuccino al bar mentre una bionda tirava fuori le zinne per distrarlo. Altrimenti tutti quelli beccati a doparsi direbbero che è stata una manina misteriosa. Le uniche eccezioni sono quelle in cui lo sportivo dimostra che è stata una contaminazione, tipo la famosa bistecca di Contador (prendiamolo come esempio, senza crederci tanto). E non importa nemmeno se il dopante aumenta davvero le prestazioni. Sarebbe come dire che scippi una vecchietta, ma poi chiedi di essere assolto perché nella borsetta non c'erano soldi. Le regole sul doping sono giustamente inesorabili. A me non piacciono gli insulti che vedo arrivare addosso a Pogba proprio qui; però su certe cose non si può transigere.
  6. Forse erano altri uomini, certo erano altri tempi. Non esistevano i social, l'unica televisione era la Rai, anche ai campioni si faceva un'intervista all'anno, i tifosi potevano fischiarti allo stadio ma a nessuno sarebbe venuto in mente di insultarti se ti vedeva per strada. Il populismo ha invaso anche il tifo, i giocatori si adeguano.
  7. Per me è al contrario, soltanto Cuadrado ha agito in maniera irreprensibile. Gli è stato detto che qui non era più indispensabile, poteva restare ma a ingaggio ridotto e lui ha cercato altrove. È andato proprio dove l'hanno fischiato per anni? Ragazzi, un calciatore del livello di Cuadrado è in mezzo ai fischi di 50mila tifosi avversari da quando ha vent'anni: cosa volete che gliene freghi?
  8. Non credo proprio che quest'anno verrà qualcuno. Si farà uno sforzo solo se a gennaio saremo in cattive acque per la Champions. Se staremo navigando tranquillamente nei primi quattro, niente del tutto. Se Pogba rescinde per il doping, i suoi milioni verranno messi in bilancio alla voce "Sospiro di sollievo".
  9. C'è più talento calcistico in quella foto che in tutta la serie A 2023-2024.
  10. todienomore

    Kjaergaard: "È pazzesco essere accostato alla Juventus"

    In regia Kant, un vero metronomo. Nell'attuale centrocampo si troverà a casa.
  11. Sarei perfettamente d'accordo se Bonucci avesse lo stesso atteggiamento di Rugani, che quando deve giocare gioca e quando non deve giocare se ne sta tranquillo in panchina o in tribuna. Bonucci è notoriamente un rompiscatole, che avrebbe rognato in continuazione come ha sempre fatto, che avrebbe voluto giocare in vista dell'Europeo e avrebbe disturbato lo spogliatoio, che di tutto ha bisogno tranne che di primedonne offese.
  12. Leggo che la società si è comportata male verso Bonucci. Ho una domanda: se una società decide che un calciatore non è più nel progetto tecnico, glielo dice per tempo e comunque continua a pagarlo e gli mette a disposizione le strutture per allenarsi, cosa dovrebbe fare d'altro per "comportarsi bene"?
  13. Un club come la Juventus deve fare i conti con tendenze mondiali che per noi sono preoccupanti: - nella fascia d'età 16-24 anni oltre il 40% dei giovani dice di non essere interessato al calcio; - fra chi è interessato, nella fascia 16-24 solo il 20% circa tifa una squadra per motivi geografici, percentuale che sale oltre il 30% nella fascia 55-64 anni. Questo significa che il calcio è diventato internazionale anche come tifo. Del resto, è normale vedere bambini e ragazzi italiani con le maglie del Barcellona, del Manchester, del Bayern. Quando io ero ragazzo, non avrei saputo dire un solo nome di giocatore del Real o del Barca. - l'India ha un miliardo e mezzo di abitanti, con una popolazione relativamente giovane e quindi è un mercato importantissimo per il futuro. Ebbene, fra i giovani indiani il tifo per una squadra europea dipende dal palmares, dai giocatori che schiera, dallo stile di gioco. Pertanto, se non vogliamo diventare l'Atalanta del calcio mondiale, non basta più sopravvivere ma urge investire.
  14. A chi si stupisce della reazione fulminea della società: la Juventus è un'azienda quotata in Borsa, queste notizie influiscono sul valore delle azioni, non si possono lasciar passare in silenzio. Anche perché se ci fosse una soffiata dall'interno è un attimo essere indagati per aggiotaggio o insider trading. Può non piacere ai tifosi, ma i soldi sono una cosa molto più seria di uno scudetto.
  15. Tutta questa roba è fuffa galattica, fumo negli occhi, blabla per non ammettere la figura di menta sull'arrivo di Lukaku in bianconero. Tutto da ignirare, tranne una cosa che vorrei finalmente sapere se è vera o no: l'aumento automatico a 10 milioni dello stipendio di Vlahovic.
  16. Quest'anno dovremmo centrare la Champions senza problemi. Per lo scudetto vedo solo l'Inter, ma non si sa mai. Quindi l'anno prossimo avremo il tesoretto CL, si farà un mercato migliore, diventeranno stabili in prima squadra un paio di giovani, un altro paio si alleneranno con loro e giocheranno ogni tanto. Ci saranno le basi non dico per aprire un nuovo ciclo vincente, ma almeno per pensarci. Si può immaginare con questa prospettiva di cambiare allenatore dopo un solo anno? Allegri rinnoverà per almeno altri due anni. Se ne andrà solo se quest'anno falliamo l'ingresso in Champions.
  17. "Pogba, che sollievo, solo affaticamento. Il Polpo punta la Lazio, ma c’è molta cautela: troppi gli infortuni patiti dal francese nell’ultimo anno" C'è un errore nel titolo: quello giusto era "negli ultimi cinque/sei anni"
  18. I giocatori del Milan cantano in coro contro di noi? Ecco, dalla cima di questa montagna potete ammirare l'immensità del ca**o che me ne frega.
  19. Capisco l'indignazione di tanti commentatori. Con tutti i soldi che diamo a Rugani potevamo prendere Van Dijk o Ruben Dias. Per non parlare dell'incomprensibile ostinazione su Szeczny che sta portando via il posto a Courtois.
  20. Grazie Bonucci. Sei stato importante, hai fatto tanto. Poteva finire meglio, e anche andare meglio, qualche volta in questi anni. Pazienza. Nessun ringraziamento a chi ti ha scritto questo pippone di saluto: retorico, pesante, infarcito di allusioni e sassolini da togliersi dalla scarpa. Certo: scrivere un bel discorso d'addio è molto difficile. Se non si è capaci, meglio allora la semplicità.
  21. Penso che entro un paio d'anni Ceferin avrà un problema molto grosso, di nome Arabia Saudita (con dietro il suo secondo problema , di nome Infantino). Solo che stavolta la Premier sarà troppo impegnata a salvare il suo stesso fondoschiena per togliergli le castagne dal fuoco. Io credo che la Superlega fosse un errore, per motivi che non c'entrano niente coi sogni dei bambini. Però l'Arabia è un problema per tutti, molto più serio.
  22. todienomore

    Il problema stipendi è fin troppo sottovalutato

    Giusta considerazione, ma anche passato questo momento non potremo mai essere come Real, Barca, Bayern o le squadre di Premier se non c'è una proprietà che investa 200 milioni l'anno per tre-quattro anni. Exxor non pare intenzionata a farlo, quindi diventa necessario vendere la società a qualcuno che questi soldi li abbia e voglia spenderli. Da non trascurare il fattore Arabia Saudita: non so se le loro spese folli sono un fuoco di paglia, che spegneranno dopo aver ottenuto dalla FIFA il mondiale 2034. Però sono un fattore che fa preoccupare persino la Premier, figuriamoci la serie A.
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