fab4gatto

Io credo che il modulo ci penalizzi. Anche stasera ballavamo in mezzo al campo.

Hai ragione perché noi siamo il termine di paragone…

Il PSV è arrivato davanti a noi. Quindi non possono essere quegli scarsi che si dice. Ora ci appelliamo alla cabala che in questa Champion’s non abbiamo ancora perso in trasferta.

Lazio e Fiorentina, ma anche il Bologna, perché no, viaggiano sull’entusiasmo di poter cogliere un risultato inatteso. In caso di fallimento al limite tornerebbero nel loro alveo di Europa/Conference League. Milan e Juventus per blasone e investimenti fatti dovrebbero obbligatoriamente entrare nelle 4, forse 5. In caso di non ingresso sarebbe veramente un fallimento. Ecco la differenza di pressione tra chi non ha nulla e chi ha tutto da perdere. Decidete voi chi può essere favorito.

👍

Si vede che sei nuovo qui. Almeno conosci Pancrazio?

Limone Inzaghi.

Stanno preparando il terreno per la prossima con i prescritti. Anche Limone ieri sera era già sul pezzo.

Almeno per qualche giorno non ce lo sfrucuglieranno con la storia della cessione di Kean….

Bene i tre punti. Probabilmente si è giocato anche con la testa alla prossima gara infrasettimanale.

L’Empoli giocherà con la mente sgombra, senza nulla da perdere, proprio per i problemi di formazione. Noi avvertiremo l’ansia da prestazione in casa, dopo i fischi di stasera. Sarà l’ennesima partita difficilissima.

Vedo che alcuni giocatori hanno parlato nel dopo gara. E’ stato detto per caso che dalla prossima giocheranno ogni partita come se fosse una finale?

Con o senza esonero i problemi resterebbero tanti. Alcuni giocatori sentono la sfiducia e cominciano a guardarsi attorno. A spanne: Vlahovic, Gatti, Fagioli, probabilmente Locatelli , Weah e McKenny. Altri cominciano a temere che il possibile mancato raggiungimento del quarto posto possa causare un non riscatto (Conceicao) o una cessione per fare mercato (Yldiz). Cambiaso si rende conto di essere una plusvalenza che cammina . Gli stessi Luiz e Koopmeiners cominciano a capire di non avere garanzie per la prossima stagione. Anche se si sostituisse l’allenatore resterebbe comunque il problema del DS. Come fare per restituire ad un gruppo in cui ognuno ormai sta andando per conto proprio uno spirito unitario? Io non mi sento di biasimarli. Domandiamoci quali messaggi nel tempo la Juventus ha dato ai suoi “dipendenti”. Non c’è stato quasi mai rispetto per chicchessia. L’ultimo è stato il caso di Danilo, ma anche con Del Piero ad esempio erano successe cose non proprio “ simpatiche” . Si potrebbero citare altri esempi, ma glissiamo per non toccare la suscettibilità di tanti utenti. Occorre un reset completo, ma non stiamo facendo il gioco dell’oca in cui ad ogni estate si torna alla partenza con un nuovo anno zero.

Caro amico, io capisco poco di calcio ma a spanne mi sembra che tu abbia scritto cose giuste.

No. Ma quando piove forte e di stravento non c’è ombrello che ripari.

Mettiamola sul ridere. Zitto zitto Danilo ha rinunciato alla buonuscita ma ha fatto la macumba; risultato: Kakulu out dopo neanche 20 minuti. La nostra controprestazione e quella del Milan allontanano il quinto posto Champion’s per il prossimo anno. Ora vedremo il derby delle deluse. Speriamo anche noi con un nuovo allenatore in panchina. Ci domandavamo cosa sarebbe arrivato dopo i pareggi. Ora lo sappiamo.

Scusate, ma credo che siamo stati tutti vittime di una allucinazione collettiva. Il Bologna di Italiano, un allenatore deriso e perculato dalla tifoseria juventina per il suo gioco “spregiudicato” , alla ventiduesima giornata ha due punti in meno di quello dello scorso anno, del “progettista scolpito”, con una partita da recuperare. Dopo che in estate ha perso Calafiori e Zirkzee, pilastri del gioco dell’allenatore che siede oggi sulla nostra panchina ed ampiamente rimpianti dagli esperti del forum di VS.

La prima che ho visto vincere. Avevo otto anni. La Juventus operaia. Perché mezzo miracolo ? . Bisognerebbe aprire un dibattito su quegli anni. tra il 1964 ed il 1970 vinsero anche Bologna, Fiorentina, Cagliari. Un altro calcio.

Heriberto Herrera al terzo. Ma al primo anno vinse la Coppa Italia dopo aver fatto fuori Sivori.

Io sono d’accordo. Temo purtroppo che per dirigenza e proprietà sia più importante la forma che il contenuto. Quindi l’allenatore che sbraita contro il D.S ed il capo degli arbitri va allontanato. Quello scolpito che tutt’al più ironizza velatamente sullo scarso rendimento dei giocatori può fare i peggiori risultati degli ultimi 50 anni resta ben saldo al comando.

Vero, ma non si tratta di esoneri. Io ricordo Ferrara e Ranieri nel nuovo millennio, quest’ultimo a tre o quattro giornate dalla fine, mi sembra. L’ultimo di quello scorso credo sia stato Carniglia.

Per coloro che nonostante tutto hanno visto una buona gara: quando una squadra gioca male e vince significa che è forte, perché può migliorare; se gioca bene e perde significa che non è forte, perché non sempre si gioca bene e quando si giocherà male… Ora essere forti non significa avere 10 palloni d’oro. La forza di una squadra è data oltre che dalle caratteristiche tecniche , dalla motivazione. Ora qualcuno sa dirmi quali sono i messaggi che vengono dati al gruppo? Giocatori dichiarati fuori progetto a luglio e reintegrati ad agosto; bracci di ferro riguardo il rinnovo di contratto con esclusione dalla rosa e reintegro a nuovo contratto firmato; trattative infinite per acquisire dei morti in piedi; giocatori che si vedono scavalcati nelle gerarchie da uno arrivato due giorni fa. Altri che vengono esclusi da una gara vinta e poi il conducador arriva ai microfoni a sostenere che tizio non ha giocato per scelta tecnica e non sa se giocherà tre giorni dopo. Gente che viene messa in campo per una ventina di minuti e poi si sente dire che ci si aspettava che i nuovi entrati facessero di più. Insomma: roba da manuale del motivatore . Ed ora andate voi a dire a questa gente che deve giocare per la maglia, o per l’allenatore. E quando se ne andranno per tanti qui dentro saremo stati sfortunati ed avremo trovato l’ennesimo gruppo di viziati/ingrati/avidi, che da un po’ di tempo a questa parte arrivano con frequenza preoccupante a Torino

Dopo il pareggio col Cagliari si parlava di filotti di 7-8 partite vinte; poi si è passati alle 4-5; ora il processo di normalizzazione ci ha ridotti a 2-3. Importante è accontentarsi del progetto e non avere l’ossessione della vittoria.

Per sdrammatizzare la sconfitta di Middlesbrough il compianto Artemio Franchi disse che in fondo si trattava di “undici uomini in mutande che corrono dietro ad un pallone” . Oggi si deve sostituire undici con “sedici” e uomini con “milionari”.

Dipende se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno o vuoto: quei 14 giocatori dovrebbero avere degli automatismi ben rodati in quei quattro mesi ( so benissimo che non erano sempre gli stessi) .