Detto fra noi, e pronto a prendermi insulti, se dovessi scegliere il prossimo allenatore della Juventus io sceglierei Inzaghi.
La rosa dell'Innominabile, a guardarli uno ad uno, non è niente di che, fra vecchie glorie considerate ormai alla fine (Acerbi, Mkhitarian), giocatori normali ma che in un contesto adeguato e messi correttamente in campo esaltano il loro valore (Chalanoglu, Barella, Dimarco), un attaccante estremamente sopravvalutato (Lautaro) e soli tre giocatori di livello davvero alto (Sommer, Bastoni e un Thuram comunque maturato tardi). Altri sono giocatori che se giocassero da noi sarebbero giustamente spernacchiati, come Bisseck, Carlos Augusto, Taremi, lo stesso Frattesi che è un giocatore che vale nè più nè meno Locatelli.
Eppure sono messi in campo bene, con ordine. E nel primo tempo, ad essere oggettivi, hanno incartato il Barcellona in maniera superba (non hanno tirato una volta in porta) e se il tempo si fosse chiuso 4-0 non ci sarebbe stato niente da dire (due gol sfiorati da Mikicoso e Chalacoso, una gran parata di Tek su Barella), mentre il Barça era sistematicamente ingabbiato.
Nel secondo tempo, complice anche un primo tempo giocato alla morte, l'Innominabile è caduta fisicamente, ma Inzaghi ha azzeccato tutti i cambi corretti e ha messo buoni correttivi alla squadra, non rinunciando a contrattaccare, visto che gli avversari avevano una difesa alta ed eufemisticamente "distratta".
Poi possiamo raccontarci che in campionato ha perso scudetti già vinti, ma a mio avviso la sua Innominabile non ha mai avuto una rosa così manifestamente superiore alle competitor, ma i difetti sono spesso stati mascherati dall'acume tattico dell'allenatore (che tra l'altro è anche bravo a caricare su di sè le critiche e a toglierle dai suoi calciatori, anche se in maniera più "polite" del lurido portoghese che li aveva allenati in passato).
E ora, via agli insulti 🙂 (tanto intervengo talmente poco che mi tangono fino a un certo punto).