ZizouZidane

Donnarumma parametro zero. Marquingos 31 milioni di euro Ruiz 23 milioni di euro Dembele 50 milioni di euro Barcola 45 milioni di euro Doue 50 milioni di euro

Ho già risposto a questa obiezione. 1. Huijsen non lo vendi a prescindere. E lo fai giocare centrale di sinistra accanto a Bremer. 2. Abbiamo iniziato la stagione con 2 centrali e mezzo di ruolo (Bremer, Gatti e Kalulu, che, in una difesa normale e al completo, farebbe il terzino). Cabal è un terzino. E Motta lo ha sempre schierato da terzino.

Con chi ce l'hai?

Avrei potuto farlo, ma sarebbe stato un ulteriore argomento a favore della mia tesi. Il Psg ha buttato una marea di soldi comprando le figurine. Quando ha smesso e ha iniziato a prendere semisconosciuti di talento, ha vinto la Champions. Questa è un'aggravante. Che dimostra l'incoerenza che regna qua dentro.

Il mio topic si riferisce alla fine di quell'idea. A com'è andata a finire. A quello che sto leggendo oggi. Credevo fosse chiaro.

I principi di gioco sono gli stessi. Ma c'è gente che può spiegartelo con molta più competenza di quanto riesca a fare io. Anche in questo forum.

Ti ringrazio.

C'è una cosa che, del mio discorso, evidentemente non è chiara: oggi, per vincere, o almeno per puntare a farlo, devi avere una certa mentalità (bel gioco significa poco) e devi concedere il tempo necessario affinché questa mentalità sia recepita dalla squadra. Le due cose sono strettamente connesse. Noi non siamo capaci di concedere questo tempo. E i risultati si vedono. Ti riporto le parole con le quali Luis Enrique, che attualmente considerato da molti il miglior tecnico al mondo, si congedò dalla Roma: "Come allenatore ho cercato di far capire il mio gioco alla squadra, è giusto giudicare un tecnico per i risultati, ma sicuramente il prossimo anno avrei continuato a lavorare nello stesso modo. Continuo a credere in questo modo di fare calcio. Non mi va, però, di iniziare la stagione sapendo che, alla minima difficoltà, sarei stato un punto di rottura e ci sarebbero state molte critiche." Mi sembra piuttosto chiaro, no? Io mi auguro di non dover rimpiangere Motta, tra qualche anno.

Eh. Ma il senso del mio topico è questo, eh.

E chissà come mai preferiscono comprare i giovani e non quelli d'esperienza. Surreale anche questo, no?

Intanto, a quanto pare, interessa al City. Leggevo le stesse cose di Huijsen, che se ne va al Real.

E guarda com'è andata a finire. Leggiti le parole di Luis Enrique.

Chi ha parlato di big? Il mio topic va nella direzione opposta. Ti pare che Neves, Doue, Emery e Mayulu siano dei big? Guardiola e Klopp in Italia non ci vengono. Perché hanno capito come si ragiona da noi. E fanno bene. Qui di seguito, le parole con le quali Luis Enrique si congedò da Roma: "Come allenatore ho cercato di far capire il mio gioco alla squadra, è giusto giudicare un tecnico per i risultati, ma sicuramente il prossimo anno avrei continuato a lavorare nello stesso modo. Continuo a credere in questo modo di fare calcio. Non mi va, però, di iniziare la stagione sapendo che, alla minima difficoltà, sarei stato un punto di rottura e ci sarebbero state molte critiche." Mi sembra chiaro, no? Vedo che hai capito tutto di quello che ho scritto. Ma non avevo dubbi. Buona serata. No, macché. Il mio è solo uno sfogo. Quello che voglio io non avverrà mai.

Allora è tutto fatto. Perché il Milan, è stato detto, arriva tra le prime due con la pipa in bocca. Meglio così. Meno patemi.

E noi come pensiamo di costruirla la forte base, privandoci degli Huijsen e prendendo i Kelly? Scegliendo sistematicamente l'esperienza al talento?

Il nostro scouting ha funzionato benissimo. Il problema è che almeno due dei nostri talenti migliori li abbiamo regalati per prendere gente d'esperienza. Io non capisco come si continui a ignorare questo dettaglio. Il Psg ha speso 40 milioni per Vitinha, noi per Locatelli. Il Psg ha speso 60 milioni per Neves, noi per Koopmeiners. Il Psg ha speso 50 milioni per Doue, noi una quarantina per Nico. E sai perché lo abbiamo fatto? Perché non abbiamo coraggio, non crediamo nei giovani e scegliamo sistematicamente gente meno talentuosa ma preferibile purché abbia esperienza. E questo modus operandi, in Italia, è adottato in tutti i campi. Il calcio è l'ultimo dei problemi. Finché non ci renderemo conto che vanno radicalmente modificate mentalità e cultura a tutti i livelli, saremo destinati a rimanere fanalino di coda. Tornando al calcio, io, per la mia squadra del cuore, vorrei un allenatore coraggioso, convinto delle sue idee, ambizioso, che dia alla squadra un'identità tattica moderna, propositiva, arrembante, emozionante. Vorrei dei giovani che divertano e si divertano, che lancino il cuore oltre l'ostacolo, che, soprattutto, abbiano voglia di segnare un gol più dell'avversario e non di subirne uno in meno. Vorrei non vedere l'ora di guardare una partita ed entusiasmarmi. E' in questo modo che, oggi, si ottengono i risultati. La retorica secondo cui vincere è l'unica cosa che conta, secondo cui bisogna vincere subito e non si possono aspettare i progetti e i ragazzini, oggi, è semplicemente vecchia. E non porta a nulla. In Italia siamo stati capaci di denigrare una parola meravigliosa come PROGETTO. Dal latino: pro (avanti) jacere (gettare): ciò che viene gettato davanti. Non abbiamo visione. Siamo privi di prospettiva. Siamo già morti e non lo sappiamo. Però abbiamo bisogno di gente d'esperienza, che porti l'1-0 a casa e ci faccia stare con i piedi per terra, come mi è stato consigliato oggi. Mi rendo perfettamente conto di essere una mosca bianca (insieme a un altro paio, qua dentro), ma il resto, perdonami, è una tristezza infinita.

E' già stato detto tra le prime 2. Si va per il primo posto.

Direi che possiamo risparmiarci l’iscrizione al campionato, allora. Ci prendiamo tutto il tempo che serve e torniamo nel 2026.

Che esemplificano?

Benvenuto e buon lavoro. Ma Tognozzi?

E adesso che c’entrano Motta e Giuntoli? Ps. Motta, a mio avviso, deve imparare a gestire uno spogliatoio. Se riuscirà a farlo, ne riparliamo da tra qualche anno. Quelli che, oggi, stanno sbavando per Luis Enrique non si sono nemmeno accorti che i suoi principi di gioco sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli di Thiago.

Aspetta, parli della squadra che aveva Puyol, Pique e Alves dietro, Xavi e Iniesta in mezzo e Henry, Eto’o e Messi davanti? Parli di quella squadra?

Loro sono la stragrande maggioranza. Dobbiamo prenderne atto.

Ma davvero ancora stiamo a fare questi discorsi? Allegri è l’allenatore perfetto per questa Juventus e per i suoi tifosi. Elkann avrebbe dovuto richiamarlo appena presa la decisione di mandar via Giuntoli.

E perché noi non possiamo farlo?