Loz

Sì l’avevo capito, infatti la mia risposta era più che altro rafforzativa ma è uscita fuori come se fosse polemica nei tuoi confronti

E Tevez avrebbe giocato? E Higuain? Sono discorsi sciocchi e buoni solo per far polemica

Uff

Ah, va beh, ma allora tu metti il concetto di malafede. Ma così vale tutto. E soprattutto non ha nessun senso pensare di cambiare una regola, in qualsiasi modo la si voglia cambiare, se tanto si pensa che c’è malafede. Ancor peggio, come si può pensare di togliere questa tecnologia e tornare a delle “decisioni di campo”, dove la malafede avrebbe ancora più vantaggio? Non capisco proprio il senso di questo discorso.

Ma allora perché non premiare la capacità di un reparto intero di muoversi all’unisono salendo, di un giocatore che si muove in avanti quella frazione di secondo prima, la velocità nel ritrarre la gamba. Da difensore, trovo esaltante l’applicazione del fuorigioco, che permette a squadre enormemente offensive di avere linee altissime e pressare con foga. Se passa il concetto di “premiare il gesto” (che sottintende una interpretazione delle regole), apri anche un elemento oggettivo (la misura) tutte le problematiche che oggi già esistono per tutto il resto. Ma, ancora, prendi la goal line. Rovesciata pazzesca che sbatte sotto la traversa e sembra gol ma in realtà è mezzo centimetro sulla linea, che fai, convalidi perché “dai, premiamo il gesto”??

Vedila al contrario: uno sport a punteggio basso viene deciso da un gol realizzato da un giocatore che è oggettivamente più avanti, ma solo di pochi millimetri. Perché?

Penso che non possa esistere uno sport dove la misura è la “sensibilità” del giocatore. Non è misurabile. Se la tua sensibilità ti fa pensare di essere dietro ma in realtà hai messo lo scarpino avanti, vuol semplicemente dire che hai mosso il piede prima, quindi devi affinare la tua sensibilità, o il difensore è stato più svelto di te ad avanzare perché la sua, di sensibilità, è stata migliore. O magari è fortuna, o altro. Ma ci deve essere oggettività. E la stessa oggettività della punta dello scarpino la troveresti nella individuazione della “luce”, che tra l’altro dovresti spiegare chiarissimamente a tutti…cos’è, dove la calcoli, come… Così è semplice e oggettivo (se hai fotogrammi e riferimenti giusti, ovviamente…problema che non cambia comunque, luce o non luce)

Non c’è una differenza “giusta”, è questo che non capite. È 0 o 1. Sei davanti o non sei davanti, non importa quanto. Il quanto è soggettivo e comunque, dovessero pure essere 50 cm, tu saresti a rompere le scatole tra 49,9 e 50. È 0 o 1, basta, fine.

ma cosa c'entra l'aver giocato o meno? non puoi essere più avanti del penultimo difendente nessuna regola parla di vantaggi o luci o altre amenità non puoi essere più avanti con qualsiasi parte del corpo che può toccare la palla e più avanti vuol dire anche di un micron

noto anche io che, ad esempio, diretta.it ed Eurosport hanno cambiato e l'hanno dato a David, ma sul sito ufficiale della Lega Serie A c'è ancora l'autorete

ma perché dovrebbe avere senso annullarli per 4 cm e non per 3? o per 10 e non per 9? o per 1.000 e non per 999? non è evidente e chiaro a tutti che non cambierebbe assolutamente nulla tra "luce" e non-luce, "spazio" e non-spazio, "vantaggio" o non vantaggio? se nel gioco del calcio non può stare un attaccante davanti all'ultimo difendente, bon, basta menate, è così e basta, che siano 3 metri o 1 millimetro è così.

Edonismo ed allegria

mai visto così in 16 mesi non che fosse un test probante, e ha giocato lì per meno di un'ora, però, dai, è qualcosa

cioè, Locatelli sabato sera ha fatto un passaggio filtrante perfetto per McKennie che ha portato al 2-1, ha fatto un lancio di 40 metri millimetrico per Koopmeiners pochi minuti prima. Contro il Bodo è stato il primo ad andare sul pallone dopo che Miretti è andato giù in area, ha alzato la testa e l'ha data a Yildiz in mezzo all'area. È stato suo il passaggio lungo assolutamente perfetto al 90° per Yildiz che ci ha portato al 3-2. Ma così, giusto per citare le ultime due partite, ma in realtà è sempre così, in tutte le partite. Io non capisco se non le vediate le partite oppure se le vediate ma, boh, sbattete gli occhi quando Locatelli ha il pallone tra i piedi. È semplicemente il centrocampista più forte che abbiamo (e di gran lunga) e uno dei migliori in Italia.

Belle le spiegazioni su Vlahovic, non scontate, interessanti

Ogni pretesto è buono per sfracassare i gabbasisi mannaggia a voi

Cerchiamo di dare il nome a tutti Da sinistra: Comolli, Miretti, Kalulu, Cabal, David, Adzic, Serena, Koopmeiners, Briaschi, Kostic, Modesto, Platini, Kelly, Yildiz, Thuram, Pioli, Zhegrova, McKennie, Vlahovic, Bonini, Brio, Spalletti, Mauro, Perin, Tacconi, Chiellini, Manfredonia, Openda, Cabrini, Locatelli, Bodini, Rouhi, Gatti, Cambiaso, Joao Mario, Conceicao. Li ho presi tutti? Se è così, oltre al compianto capitano Gaetano, gli unici assenti di quella straordinaria rosa sono Favero e Laudrup tra i titolari (in campo per l'Intercontinentale) e Caricola, Bonetti, Pin e Pacione.

Secondo me lo sembrano perché gli avversari pattinano o corrono sulle uova

I giocatori della Norvegia giocano praticamente tutti all’estero. Tra i titolari di stasera e della partita contro l’Italia c’era solo Berg. L’unico che giochi in patria, mi sembra. Non c’entra molto il livello della nazionale con quello del campionato. Sono degli scarponi, si è visto chiaramente oggi che sono molto scarsi tecnicamente e tatticamente. Giocano in un campo scivoloso e, altrettanto banalmente, i nostri ci hanno messo un tempo a capire anche solo come stare in piedi (andare a guardare quante volte siamo caduti scivolando nel primo tempo - tante - e quante nella ripresa - zero). Questi hanno vinto 3 partite su 21 fuori casa in Europa nelle ultime 3 stagioni, 2 delle quali nelle qualificazioni, contro squadre che fai fatica a pronunciare. In casa ne hanno vinte 14 su 21. Ma di cosa stiamo parlando? Sono profondamente scarsi

Avessimo finito il primo tempo sullo 0-2 nessuno avrebbe avuto da ridire, perché abbiamo creato 3 azioni molto buone e pericolose, loro nulla, ma hanno segnato su un angolo. Questo per dire che la formazione iniziale era assurda ma contro dei dopolavoristi che approfittano brutalmente di un brutto campo da calcetto ignominiosamente autorizzato per la Champions, eravamo nettamente superiori. Abbiamo dovuto “sprecare” Kenan “papà, vieni a giocare con noi bambini” Yildiz perché purtroppo ci manca gente che attacchi in modo serio avversari e spazio,

Perin 6 Kalulu 5,5 Kelly 5,5 Koop 6 McKennie 5,5 Locatelli 7 (sontuoso come praticamente sempre. Sia in copertura che in possesso) Adzic 4,5 Cambiaso 5,5 Conceicao 6 Openda 6,5 Miretti 5 Yildiz 8 Thuram 5,5 Cabal 4 David 6,5 Zhegrova 6

avremmo Kalulu e Cabal che sono terzini sinistri di ruolo, di "nascita", proprio. Poi avremmo Cambiaso e Joao Mario che hanno la tendenza a salire ma sono terzini sinistri pure loro. Poi avremmo Kelly che il terzino sinistro l'ha fatto eccome, spesso e nemmeno male. Non so, se dobbiamo per forza avere Cafu-Maldini e, in panchina, Alexander-Arnold e Alphonso Davies, allora aspettiamo un pochino

è andata esattamente così l'Inter ha fatto fallire l'Italia calcistica intera, sia a livello di club che di nazionali

dici che può andare a fare le onde in MLS come quell'altro che voleva "tentare la giocata"?

Mio padre tifava tiepidamente Milan, prima di Berlusconi (poi ripudiò), quindi niente di familiare. Vivevo a Milano, quindi niente di territoriale. Ma il calcio c'è sempre stato, in un modo o nell'altro, tra il nonno sampdoriano, il cugino genoano, lo zio interista che mi portava a vedere il Taranto, la cugina juventina, il compagno di classe juventino E allora era la metà degli anni '80, ricordo più Scirea e il Trap di Platini, ma la passione, quella vera, arriva subito dopo, negli anni "bui". Io che mi invento le rime "con Rush e Tricella, Juve sei bella", che compro Hurrà Juventus, che mi ritrovo con delle maglie bianconere di lana che chissà mia madre dove le prendeva ma andava bene lo stesso per giocare in Piazza Vetra. E sentirsi profondissimamente juventino, condividerne tutti i valori, amarli, sposarli. Capire quali sono invece quei valori che sono l'opposto dei tuoi (l'invidia, dei nerazzurri, dei napoletani, dei romanisti, dei viola) o che non senti tuoi (il piacere estetico, dei milanisti, almeno in quegli anni della grandeur di Silvio) e disprezzarli. Mi sento juventino in ogni fibra, come se avessi sempre addosso la maglia, quando sono con la famiglia, quando lavoro. È un modo di vivere, è rispetto, è discrezione, è perseveranza, è squadra. Per questo lo sento fortissimo. Per questo il simbolo della juventinità per me è Scirea, seguito da Del Piero. Per questo non ho sopportato e ho vissuto con fastidio diversi giocatori che hanno indossato la nostra maglia. E ovviamente è per questo che gioisco delle vittorie e anche delle sconfitte altrui, di chi non è mai stato in grado di abbatterci sul campo.