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zebra67

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  1. Sul fatto che a Luiz venga continuamente negata la possibilità di fare 2-3 partite di seguito, per trovare un minimo di condizione e continuità di utilizzo, sono d'accordissimo con te. Meno d'accordo quando sostanzialmente equipari la continuità di cui hanno potuto godere Koop, Mckennie e Loca, aggiungendo "manco parlassimo di gente che ha fatto una grande stagione". Koop è stata la delusione stagionale, quindi merita un discorso a se. Però Locatelli, nell'ambito delle sue caratteristiche che non sono quelle di raffinato inventore di gioco, è stato il miglior centrocampista dopo Thuram, e lo stesso McKennie, pur essendo stato meno incisivo delle stagioni passate, ha guadagnato comunque la pagnotta con la sua duttilità. Dovessi dare dei voti al rendimento stagionale, direi Koop 4,5, McKennie 6 e Locatelli 6,5, mentre Douglas Luiz non giudicabile.
  2. Concordo. Il fatto che pratichiamo il "pass and stay" credo sia più una lacuna oggettiva, una malsana abitudine, che un sintomo di atteggiamento passivo. Come dici molto giustamente, il non muoversi senza palla non aiuta nemmeno la squadra che adotta un atteggiamento passivo o conservativo (in caso di vantaggio minimo). Il continuo movimento dei giocatori senza palla aiuta a suggerire diverse opzioni di scarico palla ed è utile anche alle squadre che vogliono addormentare la gara o restare basse a protezione.
  3. zebra67

    L'errore più grande della Juventus post Stadium

    Negli anni successivi, oltre ai successi conseguiti dal nuovo club di Marotta, lo scudetto è stato vinto anche a Napoli (e, pensa un pò, con Giuntoli come dirigente) e a Milano sponda Milan, dove c'era una situazione non ben definita (che perdura ancora oggi) a livello societario. Una società con la tradizione, la struttura, l'importanza della Juve, come ha fatto a non organizzarsi degnamente per la successione di Marotta?
  4. zebra67

    La buona stella

    Ciao Andrea 11. le due cose possono coesistere, e lo riconosci tu stesso nel prosieguo del messaggio. Agnelli ci ha letteralmente fatto rinascere nel 2011/12 dopo anni di sofferenza, e ci ha consentito di aprire il più lungo ciclo vincente della storia italiana. Siccome i cicli non sono infiniti, a lungo andare ci è scappato l'errore, anzi, gli errori. A mio avviso il primo errore è stata una ambizione sfrenata che non ci ha più fatto rispettare criteri di buona gestione. Il secondo errore è stato quello dettato da una sorta di delirio di onnipotenza che gli ha fatto venire la fissa di voler riformare il calcio dalle fondamenta, di voler abbracciare progetti riformistici ambiziosi e affascinanti che però lo hanno sempre più distolto dalle cose bianconere. pensava che delegando a 2-3 collaboratori di fiducia, si potesse continuare a vincere, ma così non è stato, anche perché tra conti sempre più in rosso, COVID, inchieste giudiziarie, sono intervenuti tanti ostacoli che ci hanno ridimensionato e che lo stesso AA ha pagato in prima persona, con il coinvolgimento personale, la squalifica, le dimissioni.
  5. zebra67

    L'errore più grande della Juventus post Stadium

    E' uno dei tanti errori fatti negli ultimi anni, uno dei primi in ordine di importanza. Privarsi di Marotta è stato un errore, ma facendo le cose per benino si sarebbe potuto vincere anche senza Marotta. Invece oltre all'errore di privarci di Marotta, ne abbiamo commessi tanti altri, che hanno compromesso la nostra volontà di rinascita e ritorno alla competitività.
  6. Che, spero tu sia d'accordo con me, è cosa ben diversa da una accusa di complicità con chi ci fa del male... Che la proprietà sia poco appassionata e che non sia stata in grado di rifondare una Juve vincente dopo il ciclo 2012-2020, non solo è possibile, ma è probabilissimo. Ma dire che lei stessa è d'accordo con i nostri sicari e ciònonostante continua a foraggiare campagne acquisti da 200 milioni e le ricapitalizzazioni necessarie, mi sembra un controsenso.
  7. E' una cosa gravissima, addirittura atroce. Proprio per questo, personalmente credo maggiormente al fatto che sia una macchinazione esterna che avviene senza alcun assenso da parte della nostra proprietà. Quale imprenditore accetterebbe una simile atrocità a danno di un bene di sua proprietà? E quale imprenditore sano di mente, sapendo che non puoi vincere sé se spendi 10, né se spendi 100, accetterebbe di spendere 300? Tanto varrebbe "limitare i danni e le spese" in attesa che passi questo periodo in cui dall'alto ti precludono la vittoria. In realtà, come detto sopra, credo che ciò avvenga senza alcuna complicità interna: hanno deciso di metterci i bastoni tra le ruote, come nel 2006. Noi, in buona fede, cerchiamo di potenziarci spendendo ingenti risorse sul mercato, ma a causa di tante scelte errate spendiamo male, e in un certo senso agevoliamo la macchinazione che vuol impedirci di tornare competitivi.
  8. Beh, questo scenario, se non altro, renderebbe comprensibili le ricapitalizzazioni e le costose campagne acquisti di una proprietà che, se fosse vero l'altro scenario (società che si presta a non vincere per tot anni), renderebbe folle e ingiustificata una politica in cui oltre a non vincere ci rimetti anche un mucchio di soldi.
  9. zebra67

    La buona stella

    Sono risicate come lo sono tutte quelle di squadre che hanno vinto ai rigori o grazie a un episodio. Non dimenticare che nel 2003 abbiamo perso anche noi una finale ai rigori, e non mi sembra che i tifosi milanisti schifino quella vittoria, anzi... Ci sono anche finali dove abbiamo giocato alla pari degli avversari e abbiamo perso per un episodio dubbio (quella col Real nel 1998). Quindi ribadisco che abbiamo poche Champions, ma entrambe meritate. Che poi come numero complessivo di trofei siamo la sesta squadra europea, dietro club come Real, Barcellona, Bayern, Milan, Liverpool, non sono io a dirlo ma le statistiche e gli albi d'oro.
  10. Benissimo. Proprio per questo, se si accetta questo meccanismo in base al quale chi ha vinto tanto deve, per qualche anno, farsi da parte "con qualunque mezzo", a quel punto non fai la fesseria di comprare giocatori a cifre astronomiche, ma compri giocatori normalissimi da 10-15 milioni con la scusa che devi compensare mancati introiti, rosso di bilancio e che devi rispettare il settlement agreement con UEFA. Nessuna persona sana di mente investirebbe centinaia di milioni sul mercato e altrettanti nelle ricapitalizzazioni, sapendo in partenza che non può vincere.
  11. Magari in uno scenario di fantapolitica, difficile ma non totalmente assurdo, ci può stare che per dinamiche interne al Sistema, alla società che domina un decennio sia chiesto "di farsi da parte". Nessuno accetterebbe di farlo, però, rimettendoci centinaia di milioni, Per intenderci, se per fantomatici accordi devi lasciare il passo ad altri club, poniamo per altri 2-3 anni, a quel punto, con la scusa dei rossi di bilancio, del fair play UEFA etc., fai acquisti da 10 milioni, non è che vai a spendere 60 per Koop, 50 per Luiz e altri 50 per Hojilund....
  12. zebra67

    La buona stella

    Di Coppe ne abbiamo vinte di ogni tipo e anche in discreto numero, tanto che siamo il sesto club più titolato d'Europa. Non c'è scritto da nessuna parte che conta solo la Champions. Champions nella quale, nelle ultime 28 edizioni, siamo arrivati in finale 5 volte, pur perdendole tutte. La mentalità secondo la quale la sconfitta in finale equivale a una eliminazione nel girone, secondo me va sradicata. Le due vittorie sono state più che legittime. Del passato sono più che orgoglioso, mentre sono molto deluso dal presente.
  13. Per me, al di là del modulo che impiegherà il nuovo allenatore (Tudor o altri), per adottare un atteggiamento molto propositivo devi disporre di maggiore qualità, altrimenti è come quando a cuola ti assegnano un tema, hai tante bellissime idee, ma non ce la fai a "legarle" assieme e a consegnare un elaborato decente. Prevengo la possibile opinione: ci sono squadre che non hanno campionissimi ma propongono lo stesso un calcio aggressivo e offensivo. Giusto, però teniamo conto che un club di medio livello di serie A non ha veri e propri "scarponi", e in più i club ai quali facciamo riferimento sono probabilmente abituati da anni a una certa concezione di gioco. E sono aiutati dal fatto che il pubblico (e i media) perdona loro passaggi a vuoto, obiettivi non raggiunti etc. All'Atalanta (o a maggior ragione al Bologna) se in una stagione non si raggiunge la qualificazione Champions non è un dramma...alla Juve sì! Insomma, visto che hai proposto l'atavica distinzione tra risultatisti e giochisti, sulla quale va sempre a finire ogni discorso anche se le intenzioni sarebbero diverse, la mia idea è che per abbinare un tipo di gioco propositivo (e un atteggiamento apprezzato dallo spettatore) all'imprescindibile risultato, occorre un numero maggiore di giocatori di qualità. Se c'è qualità si può fraseggiare ad alta velocità, si può cercare di fare 1-2 gol in più dell'avversario, e, perché no, ci si diverte maggiormente anche in campo.
  14. Forse ti è sfuggita la mia richiesta di precisazione. Dato che nel primo post avevi citato cifre abbastanza impressionanti, ti avevo chiesto se la classifica teneva conto solo delle giornate di assenza per infortuni muscolari o se invece teneva conto anche di quelli traumatici (e in tal caso, ti avevo scritto che 17 giornate in più della seconda non era una cifra assurda, in quanto abbiamo 3 giocatori che praticamente mancano da inizio stagione, cioè Bremer, Cabal e Milik). Con questa precisazione, mi è tutto chiaro. Concordo con te, di infortuni muscolari ne abbiamo avuti un bel pò anche quest'anno.
  15. ah, allora visto che i numeri sono bassi, penso che ti riferisci ai soli infortuni muscolari.
  16. Sì, sì, ma dovrei vedere risultati tangibili. Diciamo che se dovessi rappresentarlo con una linea, sarebbe una linea che occasionalmente ha delle cadute (battute d'arresto), ma che nel tempo mostra una progressione verso l'alto, lenta ma costante... Da noi è quasi il contrario: ci sono stati pochi acuti e la linea si è attestata sulla mediocrità, con frequenti incursioni verso il basso.
  17. Quando cambia l'allenatore, cambia di norma anche il responsabile della preparazione atletica, che a sua volta, a cascata, si porta dietro alcuni elementi del suo staff, quindi a livello di campo reputo difficile che possano esserci chissà quanti elementi che c'erano anche 3-4 anni fa. Quanto al J-Medical, è una struttura impressionante dove gravitano moltissimi professionisti, ciascuno specializzato in una branca. Per dire, gli specialisti in Ortopedia e Traumatologia sono almeno una dozzina, (poi ci sono gli esperti di Medicina dello sport, di Fisiatria, di Oculistica, di Radiodiagnostica, di Nefrologia, di Otorinolaringoiatria, di Dermatologia etc., senza dimenticare la Ginecologia, visto che abbiamo la squadra femminile). A parte che immagino che anche qui ci sia un ricambio frequente, visto che spesso si aprono nuove opportunità professionali, ma possibile che i 12 e più specialisti di ortopedia e traumatologia (per dire), siano tutte capre, così come gli specialisti in Fisiatria, Riabilitazione, accertamente diagnostici? Parliamo di una struttura con oltre 170 medici che vi operano...
  18. Io invece sì, perché siamo nel forum bianconero, perché Conte è uno dei papabili per la nostra panchina e perché spesso la Juve e il Napoli sono accomunati (a mio avviso impropriamente) nella situazione "ricostruzione dalle macerie", mentre a mio avviso un conto è trovare una società dove si sa chi comanda, non viene mai scossa da vicende giudiziarie e due anni prima si è vinto uno scudetto, ben altra cosa è trovare una società che ha cambiato uno sproposito di allenatori, tutta la dirigenza, il Presidente del ciclo vincente, ogni tot mesi è al centro di turbative che hanno a che fare con la giustizia, ha una tifoseria con aspettative altissime che però viene da anni di quarti posti. Forse ci siamo fraintesi a vicenda, nessun problema 😁
  19. Ciao hawanaghana. per curiosità, la statistica è limitata ai soli infortuni muscolari, o tiene conto di quelli traumatici? Se fosse vera questa seconda opzione, alla fine le 17 giornate in più rispetto alla seconda non sarebbero uno sproposito, in quanto noi abbiamo sofferto di infortuni traumatici che ci hanno privato per quasi tutta la stagione di Bremer e Cabal, una cosa tipo 25 giornate cadauno (o qualcosa in più), e questo dato fa impennare qualunque classifica. Se poi avessero tenuto conto di un Milik indisponibile per tutta la stagione (quindi ad oggi 35 partite saltate), l'analisi andrebbe completamente rivista. ma, appunto, non posso sapere se la classifica tiene conto dei soli infortuni muscolari, e se viene conteggiato anche Milik.
  20. Filosoficamente è assai corretto quello che dici, garrison, però vorrei spiegarmi meglio. Se venissimo da anni in cui in ogni stagione metti un tassello. un mattoncino, se vedi che l'edificio, seppur lentamente, sta prendendo una certa forma, sei più disposto e invogliato ad aspettare i famosi 2 anni. Se vedi che invece si parte con dei progetti che non funzionano, che non solo non aggiungono mattoni, ma buttano giù quelle due file di mattoncini messi assieme la stagione precedente, se vedi che questi progetti vengono liquidati e ripudiati dopo una stagione dagli stessi che li hanno decisi e proposti (società), quale fiducia puoi avere? Allora a questo punto preferisco la filosofia classica: prendi un allenatore concreto, mantieni l'ossatura attuale, e aggiungi 2-3 tasselli. Magari è la volta buona che si azzeccano gli acquisti, magari qualcuno di quelli che già ci sono crescono come rendimento, magari qualche avversaria ha delle flessioni di rendimento, e si torna a vincere.
  21. Il senso del mio post non è quello di stabilire se è più forte il Napoli 2022/23 o quello attuale. Piuttosto l'intenzione è quella di affermare che la situazione del Napoli 8 mesi fa era ben diversa da quella della Juventus. A Napoli avevano festeggiato uno scudetto due stagioni prima, e che scudetto! Noi veniamo da anni di quarti posti, di spaccature perché ormai si fanno crociate verso il singolo allenatore piuttosto che sostenerlo, da avvicendamenti spesso traumatici anche nei ruoli di comando (Presidente, dirigenza), da vicende giudiziarie che hanno scombussolato l'ambiente, la tifoseria... Costruire (o ricostruire) da noi è molto più complicato.
  22. Io un "patto col Diavolo" lo accetterei... Ma dovrebbe essere Belzebù in persona a firmarlo. Mi spiego meglio: visto come sono andate le ultime 5-6 stagioni, vista la poca fiducia che la stessa società, che promuove i famosi "progetti", ripone in essi, visto che le scelte di mercato spesso non sono valide, nemmeno quando si va su nomi sicuri, chi mi dà la garanzia che dopo due anni di paziente attesa, poi potrei vedere all'opera uno squadrone capace di lasciare un'impronta per anni?
  23. Alla fine dovremo accettare che anche la sfortuna ha il suo peso. Fino a un pò di tempo fa c'era il passepartout Folletti che, per alcuni, era la causa anche della dissenteria di Rabiot o del raffreddore di Vlahovic. Poi però abbiamo dovuto prendere atto che anche con un altro preparatore, un altro allenatore, un altro tipo di preparazione, gli infortuni non sono certo calati, anzi... Tra l'altro è un problema atavico, di cui si parla fin dai tempi con Don Fabio in panchina (biennio pre Farsopoli). Si sono fatti male anche giocatori che avevano uno storico infortuni che rientrava perfettamente nella norma, nella media. Per carità, tutto è migliorabile: dovremo essere più attenti a scegliere giocatori con uno storico infortuni rassicurante, dovremo migliorare nel lavoro di preparazione fisica, cercando di adattarla al singolo giocatore, alle sue caratteristiche, al livello di condizione fisica con il quale arriva alla Juve, dovremo avere attenzione maniacale ad ogni aspetto. Ma ad oggi pretendere di addebitare gli infortuni a una sola causa è un esercizio assai difficile e difatti leggendo i vari commenti non mi sembra che venga fuori una risposta univoca. Probabilmente perché non c'è.
  24. Io quando mi illudo la maggior parte delle volte ricevo sonore delusioni, quindi sono diventato come San Tommaso. Li elogerò e ringrazierò non appena faranno qualcosa di tangibile per la Juve. Al momento sono ancora investitori, con il pregio di tifare Juve.
  25. Esatto, ieri ho visto due squadre che si temevano e rispettavano e non volevano fare passi falsi. Entrambe hanno pensato che vincere è cosa buona, ma rischiare di perdere non è cosa molto buona, e alla fine un punticino a testa, pur non essendo di grande aiuto per nessuna delle due, permetteva comunque di continuare a nutrire speranze di qualificazione.
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