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Bismarck

Baseball su VS

Post in rilievo

Alle World Series succede che gli arbitri cambino una decisione

 

Una nostra testimonianza direttamente da Fenway Park, dove si gioca il Fall Classic 2013. Daniele Mattioli racconta della 'reversed call' di gara 1 e nel pre partita incontra Pudge Rodriguez, ex catcher 'All Star', che si dice impressionato dalla crescita del baseball italiano

 

 

di Daniele Mattioli

Nel giro di pochi istanti il Fenway Park di Boston è passato da una gioia a una disperazione collettiva, dovuta ad una clamorosa chiamata arbitrale che ha tolto la possibilità alla squadra di casa dall'avere le basi piene e un solo eliminato e ritrovarsi sì con i corridori agli angoli ma con due out. Grida di gioia strozzate e trasformate in urla di frustrazione, amplificate nel momento in cui i replay presenti nelle televisioni poste allo stadio mostrano il grave abbaglio arbitrale. Alcuni fan vicini alla mia postazione mi guardano con l'espressione di chi spera che io possa fare qualcosa, magari a fine partita con la scrittura di un articolo per evidenziare il torto subito. Ma la fortuna vuole che, dopo un lungo consulto, gli arbitri abbiano deciso di cambiare la propria decisione evitando al sottoscritto di dover elaborare uno scritto polemico e soprattutto facendo scatenare, nuovamente di gioia, tutto il pubblico presente allo stadio e che dal primo all'ultimo out della sfida ha incitato i propri beniamini in occasione di gara uno delle World Series 2013 della Major League tra i Boston Red Sox e i St.Louis Cardinals.

Non si sa se i giudici di gara siano stati condizionati dai tifosi presenti nel cambiare la propria decisione, ma è certo che chi si è caricato a forza di sentire le urla dei propri fans è stato sicuramente Mike Napoli che, con il doppio al centro, ha fatto impazzire di gioia Fenway Park per lo swing che ha permesso a tutti i suoi compagni sulle basi di segnare i punti del 3 a 0, risultati decisivi poi ai fini del risultato, con i Red Sox vittoriosi per 8 a 1, grazie anche al fuoricampo messo a segno da sua maestà Big Papi Ortiz.

Che il pubblico di Boston fosse caldo lo si sapeva e lo è per via della grande tradizione presente in città e per un passione, i Red Sox appunto, che si tramanda di generazione in generazione. Lo si evince anche nel pre-partita di gara 2, il giorno seguente, dove, camminando tra i tifosi, si possono vedere intere famiglie camminare per le strade intorno a Fenway Park o nonni che portano i propri nipoti al campo, pronti a raccontare diversi aneddoti sulle tante delusioni del passato e sulle soddisfazioni degli ultimi campionati.

Sfortunatamente per loro, la seconda partita delle World Series sarà da inserire in futuro nella prima categoria, visto che con un colpo di coda incredibile al foto finish i Cardinals sono riusciti a vincere per 4 a 2, annullando la gioia del vantaggio, illusorio, firmato ancora da Ortiz che, con un fuoricampo da 2 punti, aveva portato avanti i suoi. La storia di queste World Series è ancora però lunga. Lo testimonia il grande equilibrio in campo e la possibilità che la serie si protragga fino a gara 6 o addirittura gara 7 è molto probabile.

Così come, nello stesso tempo, invece, è sicuro che le imprese della nostra nazionale e la crescita del baseball italiano sono arrivate fino negli Stati Uniti. Lo testimoniano le parole di Ivan "Pudge" Rodriguez, ex catcher considerato come il più forte ricevitore difensivo della storia, che poco prima di gara 2 ha raccontato di seguire con interesse l'evoluzione del baseball nel mondo e che l'Italia sta facendo passi da gigante in questa direzione, come testimoniato dal World Baseball Classic ma anche da diverse manifestazioni giovanili. E se a dirlo è anche un giocatore convocato per 14 volte all'All Star Game e vincitore di più di 30 premi individuali nonché di una World Series nel 2003, c'è da crederci sul serio.

Gara 3 delle World Series si gioca alle 2 della notte tra sabato e domenica a St.Louis. La partita è in diretta su Sky Sport Due.

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Vincono la gara 3 delle World Series 2013 i Cardinals una partita decisa all'ultimo inning per 5-4 contro i Red Sox.

Stanotte gara 4 sempre in casa St. Louis.

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Ci diamo il cambio con "The Event" sull'informazione baseballistica. ..........................e Gara 4 va ai Red Sox per 4 a 2, portando la serie in parità per 2 a 2, con la certezza che le squadre dopo l'ultima partita a St. Louis, dovranno giocarsi le gare decisive a Boston. Anche questa puntata delle World Series è risultata molto tirata, e dopo i primi due inning di studio, i padroni di casa fanno gioire il Bush Stadium al terzo, dopo Lynn strike out, e i singoli di Carpenter (andato poi in seconda base su errore della difesa dei Sox) e Carlos Beltran, che portano a segnare lo stesso Carpenter. Nel 5° inning i Boston vanno sull'1 a 1 con il solito David Ortiz che spara una line drive al centro che gli vale un doppio, per poi andare in terza base spinto da Bogaerts. Questo ulteriore avanzamento spinge il manager di casa ad una prima visita sul mound che però non ferma Boston, che con una volayta di sacrificio di Drew porta Big Papy a casa. Il 6° diventa poi il Big Inning per i Red Sox, che dopo i singoli di Pedroia e Ortiz, vede il cambio sul monte per i Cardinals che da questo momento si affidano ai lanci di Maness che sostituisce Lynn. Mai sostituzione fu più sfortunata si potrebbe dire, perché subito dopo Jonny Gomes batte un fuoricampo sul centro sinistra, facendo così segnare 3 punti a Boston che si portano a condurre per 4 a 1. La reazione di St. Louis si ferma al 7° con Robinson che va a punto fissando il risultato finale sul 4 a 2 per i Boston Red Sox.

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Ci diamo il cambio con "The Event" sull'informazione baseballistica. ..........................

 

Non potrei mai, tu sei molto più informato e dettagliato di me......io sono un umile telespettatore di questo sport e sopratutto di queste belle Finals di quest'anno. :d :d

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Gara 5 decisa al settimo inning che vede prevalare con un parziale di 2-0 i Red Sox che vincono per 3-1 punteggio finale contro i Cardinals ed espugnano così il campo di St. Louis riportando la serie a Boston con la possibilità di vincere il titolo MLB in casa propria.

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Board of Dreams: parte da Lucca il primo campionato italiano di baseball da tavolo

 

Presentazione a Lucca Comics & Games per l'idea di Marco Pieri, poi, il 16 e 17 novembre il ‘play ball!’ ufficiale della stagione supportata dalla FIBS che toccherà altre 7 città

 

 

Durante la prossima edizione di Lucca Comics & Games, in programma dal 31 ottobre al 3 novembre, sarà presentato il primo campionato italiano di Board of Dreams, il gioco di baseball da tavolo ideato da Marco Pieri.

La Federazione Italiana Baseball Softball, il Presidente Fraccari in testa, è da sempre supporter del gioco 35745.jpged è sponsor ufficiale del BOD, il cui campione d’Italia 2013-2014 viaggerà con la Nazionale italiana al prossimo Campionato Europeo in Germania e Repubblica Ceca.

Coloro che si qualificheranno per le finali riceveranno il pass per accedere alla fiera Play di Modena, mentre i secondi e terzi piazzati avranno gadget a marchio Italia Baseball messi in palio dal Fibs Shop.

Board of Dreams Baseball Series, questo il nome scelto per il campionato italiano, è completamente open: chiunque voglia cimentarsi nel ‘batti e corri’ da tavolo può iscriversi al torneo sul sito www.boardofdreams.it nella sezione season e trovare ogni info sul sito o alla pagina www.facebook.com/boardofdreams

28052.jpgSarà quindi proprio Lucca, città natale del gioco, la prima tappa di questo evento di baseball invernale tutto Made in Italy, il 16 e 17 novembre alla sede della Ludo Lega Lucchese presso il Foro Boario, con il termine d’iscrizione fissato al 14 novembre.

Le altre città coinvolte sono, nell’ordine, Roma, Milano, Arezzo, Rimini, Bologna e Parma.

La finale sarà disputata a Modena durante il festival del gioco Play il 5 e 6 aprile 2014 da tutti i vincitori delle tappe più una wild card, il miglior secondo classificato, in pieno stile Grande Lega.

Il costo d’iscrizione a ciascuna tappa è di 5 euro e tutti i partecipanti otterranno, a fine giornata di gioco, un omaggio speciale (che sarà rivelato a Lucca Comics & Games) da parte dell’autore, oltre a una serie di gadget a sorpresa legati a ciascuna singola realtà ospitante: ad esempio per la tappa di Roma tutti gli iscritti riceveranno un biglietto ridotto per la fiera Ludica Roma, sede romana del torneo.

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Non potrei mai, tu sei molto più informato e dettagliato di me......io sono un umile telespettatore di questo sport e sopratutto di queste belle Finals di quest'anno. :d :d

Troppo buono, Ti ringrazio. Ieri comunque solita grande prestazione di David Ortiz, che in battuta sta diventando un vero spauracchio per i Cardinals. Dopo il risultato odierno e la serie che torna a Boston, difficilmente il titolo potrà sfuggire di mano ai Red Sox. Certo la gara 6 di domani notte sarà veramente spettacolare, senza contare le tribune che con la "quasi" concomitanza di Halloween riserveranno certo delle soprese.................................basti vedere i giocatori di casa, che con quelle barbe starebbero certo a loro agio, in qualche casa diroccata con la luna piena per sfondo.

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senza contare le tribune che con la "quasi" concomitanza di Halloween riserveranno certo delle soprese.................................basti vedere i giocatori di casa, che con quelle barbe starebbero certo a loro agio, in qualche casa diroccata con la luna piena per sfondo.

 

.muttley .muttley .muttley

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Boston a una vittoria dalle World Series, si decide a 'Fenway Park'

 

Lo stadio centenario di 'BeanTown' non vede finire il 'Fall Classic' con una vittoria dei Red Sox da 96 anni. I St. Louis Cardinals non si arrendono. Le impressioni di Daniele Mattioli, che parla con Mike Napoli della possibilità di vederlo in azzurro: "Nelle edizioni precedenti ero infortunato, spero ci sia un'altra possibilità"

 

 

di Daniele Mattioli

Nel consueto party del dopo partita riservato alla stampa, l'addetta alle bevande scherza con la collega e35757.jpg amica ed esclama ad alta voce let's go Red Sox, let's go Red Sox. Pronti ad essere serviti ci sono alcuni reporter che guardano divertiti la scena e applaudono le parole della ragazza che auspica la vittoria delle World Series da parte di Boston.

E' da poco finita la quinta partita delle World Series 2013 e questo è il clima che si respira al Busch Stadium di St.Louis. Se 2 giorni prima erano stati i Cardinals a festeggiare la vittoria in gara 3 (arrivata tra le mille polemiche per una chiamata di ostruzione difensiva che è valsa il punto decisivo per la squadra di casa nell'ultima ripresa di gioco), oggi sono i Red Sox a gioire.

Boston è infatti riuscita nell'impresa di vincere per ben 2 volte di fila nello stadio di St.Louis, ribaltando di fatto la situazione della serie. Era dallo scorso giugno che una squadra non otteneva tale risultato e gli ultimi a farcela erano stati i Chicago Cubs durante la scorsa estate. Gli uomini del Manager John Farrell li hanno emulati, giocando due partite dalla grandissima intensità e trovando tra i protagonisti alcuni gregari rimasti nell'ombra ma che, invece, al momento del bisogno hanno risposto presente e hanno realizzato le giocate decisive.

35758.jpgIl fuoricampo messo a segno da Jonny Gomes in gara 4 ha scacciato tutti i fantasmi arrivati dopo la rocambolesca sconfitta della terza partita, mentre il doppio per regola (palla oltre la recinzione con un rimbalzo) battuto da David Ross il giorno seguente ha fatto capire ai Red Sox di essere a 54 out dalla vittoria finale.

Chi invece è stato un fattore decisivo dal primo lancio di gara 1 all'ultimo di gara 5 è senza ombra di dubbio David Ortiz, che si è letteralmente caricato sulle spalle la propria squadra, mostrando una condizione ottimale in attacco (sta battendo 11 su 15 con 2 fuoricampo, altrettanti doppi e 6 punti battuti a casa) e comportandosi bene anche in difesa. Nonostante fosse da tempo che non giocava in prima base, è stato perfetto nelle 3 sfide disputate a St.Louis.

35759.jpgLa scelta di schierare titolare in prima base Ortiz, visto che nei campi della National League non si può utilizzare il battitore designato, ha escluso dal line up l'italo-americano Mike Napoli, il quale si è detto pronto di tornare in campo dal primo lancio per gara 6 e desideroso in questo modo di aiutare la squadra, così come fatto nel primo match della serie, nel quale con un doppio da 3 punti aveva portato subito in vantaggio Boston.

L'ex Texas Rangers ha anche commentato la possibilità di vederlo al prossimo World Baseball Classic con la divisa dell'Italia: "Nelle 2 passate edizioni sono stato sempre infortunato e non ho avuto la possibilità di venire a giocare, ma se dovesse ripresentarsi l'occasione in futuro, mi piacerebbe prendervi parte''.

Quel che è certo, è che l'ex Texas Rangers sarà tra i protagonisti di gara 6 di queste appassionati World Series, che proprio per l'occasione ritornano a Boston. C'è già un clima di grande tensione nelle strade intorno a Fenway Park. C'è infatti l'occasione per i Red Sox di festeggiare la vittoria davanti al proprio pubblico, cosa che non accade da ben 96 anni.

Sulla strada di Pedroia e compagni ci sono però sempre i St.Louis Cardinals, desiderosi di rimontare un altro svantaggio di 3 a 2 nella serie dopo quanto accaduto nel 2011, quando contro ogni pronostico sconfissero per 2 volte i Texas Rangers, laureandosi Campioni del Mondo.

Il grande Yogi Berra un giorno disse it's not over until it's over (ovvero che "non è finita finchè non è finita"). David Freese e gli altri Birds vogliono dimostrare che non per niente il detto è nella memoria di ogni appassionato di baseball.

Boston a una vittoria dalle World Series, si decide a 'Fenway Park'

 

Lo stadio centenario di 'BeanTown' non vede finire il 'Fall Classic' con una vittoria dei Red Sox da 96 anni. I St. Louis Cardinals non si arrendono. Le impressioni di Daniele Mattioli, che parla con Mike Napoli della possibilità di vederlo in azzurro: "Nelle edizioni precedenti ero infortunato, spero ci sia un'altra possibilità"

 

 

di Daniele Mattioli

Nel consueto party del dopo partita riservato alla stampa, l'addetta alle bevande scherza con la collega e35757.jpg amica ed esclama ad alta voce let's go Red Sox, let's go Red Sox. Pronti ad essere serviti ci sono alcuni reporter che guardano divertiti la scena e applaudano le parole della ragazza che auspica la vittoria delle World Series da parte di Boston.

E' da poco finita la quinta partita delle World Series 2013 e questo è il clima che si respira al Busch Stadium di St.Louis. Se 2 giorni prima erano stati i Cardinals a festeggiare la vittoria in gara 3 (arrivata tra le mille polemiche per una chiamata di ostruzione difensiva che è valso il punto decisivo per la squadra di casa nell'ultima ripresa di gioco), oggi sono i Red Sox a gioire.

Boston è infatti riuscita nell'impresa di vincere per ben 2 volte di fila nello stadio di St.Louis, ribaltando di fatto la situazione della serie. Era dallo scorso giugno che una squadra non otteneva tale risultato e gli ultimi a farcela erano stati i Chicago Cubs durante la scorsa estate. Gli uomini del Manager John Farrell li hanno emulati, giocando due partite dalla grandissima intensità e trovando tra i protagonisti alcuni gregari rimasti nell'ombra ma che, invece, al momento del bisogno hanno risposto presente e hanno realizzato le giocate decisive.

35758.jpgIl fuoricampo messo a segno da Jonny Gomes in gara 4 ha scacciato tutti i fantasmi arrivati dopo la rocambolesca sconfitta della terza partita, mentre il doppio per regola (palla oltre la recinzione con un rimbalzo) battuto da David Ross il giorno seguente ha fatto capire ai Red Sox di essere a 54 out dalla vittoria finale.

Chi invece è stato un fattore dal primo lancio di gara 1 all'ultimo di gara 5 è senza ombra di dubbio David Ortiz, che si è letteralmente caricato sulle spalle la propria squadra, mostrando una condizione ottimale in attacco (sta battendo 11 su 15 con 2 fuoricampo, altrettanti doppi e 6 punti mandati a casa) e comportandosi bene anche in difesa. Nonostante fosse da tempo che non giocava in prima base, è stato perfetto nelle 3 sfide disputate a St.Louis.

35759.jpgLa scelta di schierare titolare in prima base Ortiz, visto che nei campi della National League non si può utilizzare il battitore designato, ha escluso dal line up l'italo-americano Mike Napoli, il quale si è detto pronto di tornare in campo dal primo lancio per gara 6 e desideroso in questo modo di aiutare la squadra, così come fatto nel primo match della serie, nel quale con un doppio da 3 punti aveva portato subito in vantaggio Boston.

L'ex Texas Rangers ha anche commentato la possibilità di vederlo al prossimo World Baseball Classic con la divisa dell'Italia: "Nelle 2 passate edizioni sono stato sempre infortunato e non ho avuto la possibilità di venire a giocare, ma se dovesse ripresentarsi l'occasione in futuro, mi piacerebbe prendervi parte''.

Quel che è certo, è l'ex Texas Rangers sarà tra i protagonisti di gara 6 di queste appassionati World Series, che proprio per l'occasione ritornano a Boston. C'è già un clima di grande tensione nelle strade intorno a Fenway Park. C'è infatti l'occasione per i Red Sox di festeggiare la vittoria davanti al proprio pubblico, cosa che non accade da ben 96 anni.

Sulla strada di Pedroia e compagni ci sono però sempre i St.Louis Cardinals, desiderosi di rimontare un altro svantaggio di 3 a 2 nella serie dopo quanto accaduto nel 2011, quando contro ogni pronostico sconfissero per 2 volte i Texas Rangers, laureandosi Campioni del Mondo.

Il grande Yogi Berra un giorno disse it's not over until it's over (ovvero che "non è finita finchè non è finita"). David Freese e gli altri Birds vogliono dimostrare che non per niente il detto è nella memoria di ogni appassionato di baseball.

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I Boston Red Sox si laureano Campioni del Mondo vincendo le World Series per l'8^ volta. Sconfitti per 4 a 2 i St. Louis Cardinals, ottimi finalisti in ogni caso. Grande prestazione dei Sox che chiudono subito la serie, rendendo inutile la disputa di Gara 7. I barbuti padroni di casa indirizzano pesantemente la partita nella parte bassa del 3° inning, iniziando con un singolo di Jacoby Ellsbury, una grounder alla destra di Beltran, con Ellsbury che poi viene spinto in seconda base da Pedroia, uno dei giocatori più positivi di Boston, e non da ora. Il lanciatore dei Cardinals, Wacha, appena vede nel box di battuta David Ortiz, pensa bene di mandarlo in base intenzionale, evitando accuratamente la mazza di Big Papy, che in queste partite ha dato ampia prova di essere veramente devastante. Seguitano i campanelli d'allarme per Wacha, che colpisce il battitore di Boston Gomes, mandandolo in prima base, con i padroni di casa che arrivano quindi ad avere le basi cariche. Va in battuta Shane Victorino che spara una palla dritta sul Green Monster, dove rimbalza per essere giocata dalla difesa di St. Louis, che non può comunque evitare 3 punti di Boston con Victorino che si ferma in terza base, causando la visita sul monte di Wacha. Ma che la serata sarà rosea per Boston lo si capisce subito dopo, perché già al 4° inning i Sox segnano altri 3 punti che li portano dritti al trionfo. Inizia subito Stephen Drew con un fuori campo, poi Ellsbury batte un doppio con una line drive. Dustin Pedroia con una volata di sacrificio (un pop, come dicono quelli bravi) spinge Ellsbury in terza. Altra base intenzionale a Big Papy e cambio lanciatore per St. Louis, toccato però subito da Mike Napoli che manda a punto Ellsbury. Poi singolo di Gomes che riempie di nuovo le basi per i Red Sox. Arriva poi nel line up di casa il turno di Victorino, che dimostra ancora di avere la mazza molto calda per la serata, battendo una linea a sinistra che porta a casa Ortiz. St. Louis segnerà l'unico punto della serata al 7° inning, poi più nulla fino alla festa finale di Boston.

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Red Sox Campioni del Mondo in parata

Daniele Mattioli ci dà la testimonianza di prima mano sulle celebrazioni in scena a Boston per la vittoria nelle World Series 2013. Obeline Biron, la tifosa che era una bimba di 12 anni nel 1918, quando la 'Nation' aveva festeggiato per l'ultima volta in casa, era attesa alla festa. Il manager Farrell, l'MVP Ortiz. E poi Victorino, Uehara: è il loro momento

 

 

da Boston, Daniele Mattioli

 

Non si sa se Obeline Biron abbia deciso di partecipare alla spettacolare parata celebrativa dei Boston Red Sox, ma molte indicazioni dicono che l'ultra centernaria (classe 1906) tifosa non si sia voluta perdere35804.jpg queste storico momento. Fino a pochi giorni fa, la simpatica supporter era una delle poche persone ancora in vita ad aver visto dal vivo la vittoria delle World Series del 1918, l'ultima dei Red Sox a Fenway Park. Da 2 giorni, un'intera tifoseria, presente praticamente in tutto il mondo (Red Sox Nation non è un nome dato a caso...), può finalmente dire lo stesso.

 

Dopo aver vinto gara 4 e 5 al Busch Stadium di St.Louis ed essersi portata in vantaggio nella serie, Boston non ha infatti avuto pietà dei rivali e ha festeggiato la conquista delle World Series sconfiggendo i Cardinals per 6 a 1 nella sesta partita disputata davanti al pubblico amico. E' stato un successo meritato per la squadra allenata dal Manager Farrell, capace di restare ai piani alti della Major League per tutta la stagione, dalla prima all'ultima gara disputata in questo 2013. Un metamorfosi incredibile e storica quella di Big Papi e compagni, in quanto sono stati in grado di passare dall'ultimo posto della scorsa disastrata stagione al primo di quella attuale.

 

35805.jpgOltre al già citato Head Coach Farrell, in grado di ricostruire soprattutto a livello mentale una squadra che sotto il comando di Bobby Valentine era diventata quasi una barzelletta, decisive sono state le mosse di mercato invernali dei Red Sox, i quali hanno messo sotto contratto giocatori non da copertina, ma utili per l'economia della squadra e capaci di farsi trovare sempre pronti al momento del bisogno.

 

L'esempio più importante è probabilmente quello di Shane Victorino. L'esterno hawaiano veniva da una difficile stagione 2012, passata tra Philadelphia (dove ha vinto un titolo nel 2008) e Los Angeles, e poche persone gli davano credito nella nuova avventura a Boston, anche perché non si avvicinava per nulla all'identikit del bombardiere che i Red Sox stavano cercando. Il giocatore però ha lavorato in silenzio, risultando in qualche modo sempre protagonista, sia con prese ad alto coefficiente di difficoltà o con rubate importanti, passando ovviamente per le valide decisive. Il grande slam colpito in gara 6 contro Detroit ha spinto Boston alle World Series, mentre il doppio da 3 punti nel corso del terzo inning della sesta partita contro St.Louis gli ha permesso di prendersi una lunga standing ovation dal pubblico di Fenway Park che, inoltre, ha scandito ripetutamente il suo cognome per il resto dell'incontro.

 

Chi invece ha sentito intonare il coro "MVP,MVP" ogni qual volta andava nel box di battuta è stato David Ortiz che ha letteralmente guidato i Red Sox alla vittoria delle World Series. Big Papi è stato a dir 35806.jpgpoco devastante e ha chiuso con una media battuta di .688, con 2 fuoricampo realizzati e 6 punti battuti a casa per un premio di MVP mai così scontato e nello stesso tempo meritato.

 

Victorino, Ortiz, il closer nipponico Uehera, il vincitore di 2 partite delle Finali Lester, l'italo americano Napoli e tutti gli altri giocatori del roster si sono ritrovati sabato 2 ottobre per la magnifica parata che i Red Sox hanno allestito per festeggiare la vittoria delle World Series. Il giro per la città sui duck boats, passando per vie come Boylston, Tremont e Cambridge Street hanno entusiasmato tutta la folla presente e proveniente dall'hinterland (e non solo...) di Boston. Il momento forse più bello e atteso è stato quando tutti i giocatori si sono trasferiti dai rispettivi duck boats al battello che ha navigato sul fiume Charles, prendendosi applausi a non finire da parte di tutti i presenti.

 

La parata ha ricordato molto quella della vittoria del 2004. Anche all'epoca si era festeggiata la conquista delle World Series dopo una lunghissima astinenza. Quella vittoria segnò la fine della maledizione di Babe Ruth. Quest'anno, invece, la motivazione è per il trionfo ottenuto davanti al pubblico del Fenway Park, 95 anni dopo l'ultima volta.

 

Così come nel 1918, anche nel 2013 Obeline Biron non si dimenticherà queste emozioni.

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Con Baseball in Comics! Lucca Comics & Games celebra la cultura di baseball e softball

 

La tavola rotonda su Baseball ed Emozioni inaugura una presenza importante del Vecchio Gioco nella manifestazione toscana, con la Nuove Pantere impegnate al massimo fra stand e tunnel gonfiabile

 

 

di Marco Landi

L’allegra macchina da guerra allestita da Alessandro Bertolucci e dalle sue Nuove Pantere sta lavorando a pieno ritmo in quel di Lucca, gestendo al meglio l’impatto (non facile) delle migliaia di visitatori che invadono le vie medievali della cittadina toscana per quella che, con i suoi oltre 200.000 paganti, è

35810.jpg già l’edizione dei record per la kermesse famosa in tutto il mondo per gli appassionati di fumetti, giochi e cosplay.

Sono diversi i fronti sui quali il club lucchese, con il supporto della FIBS e del suo Comitato Regionale Toscana, si sta impegnando a Lucca Comics & Games.

Nello stand allestito nel cuore del centro storico, nel Cortile degli Svizzeri, è possibile incontrare appassionati, autori fumettari, curiosi e acquistare merchandise, casacche azzurre, cappellini appositamente realizzati per l’evento, gadget speciali come l’artigianale orologio/diamante.

Subito fuori dalle mura fa bella mostra di se il tunnel gonfiabile della FIBS Toscana, personalizzato grazie alla creatività professionale e appassionata di Marco Matteoli, con la task force delle Pantere impegnata ad accogliere e istruire per un primo approccio alla battuta le frotte degli invasori della passione che animano l’evento lucchese. In realtà, gli incontri possono essere anche molto particolari e con personaggi tutt’altro che principianti, come una Biancaneve dallo swing micidiale o l’intera squadra delle Ragazze Vincenti holliwoodiane.

L’occupazione pacifica del Lucca Comics & Games da parte del baseball e del softball ha avuto un momento importante venerdì 1 novembre, con la partecipatissima tavola rotonda Baseball: avventura, 35811.jpggioco, emozione; dal diamante alla pellicola, al fumetto, alla vita, evento ufficiale della manifestazione che ha visto la presenza del Presidente Federale Riccardo Fraccari, che ha aperto i lavori, e dei Commissari Tecnici azzurri Marina Centrone e Marco Mazzieri, attorniati da un nugolo delle rappresentative giovanili di buona parte delle squadre toscane, e non solo.

Importante l’aspetto contenutistico della tavola rotonda: dopo il benvenuto da parte del Direttore Generale, Renato Genovese, e del Presidente di LC&G, Francesco Caredio, sono infatti intervenuti Claudia Bovini e Cristian Posocco, Direttori Editoriali, rispettivamente, di Star Comics e di Flash Book, i quali, in un inedito intervento congiunto (mostrando lo stesso spirito che i tifosi di Yankees e Red Sox dimostrano quando assistono seduti uno accanto all’altro alle tappe dell’eterna sfida) hanno illustrato, attraverso le opere del maestro Mitsuru Adachi, quanto il baseball e i suoi valori siano il più grande regalo che la cultura occidentale abbia fatto al Giappone.

Qualificata la presenza tricolore, a cominciare da Fabio Borselli e Sauro Pasquini, autori della strip 35808.jpgCasa Base, che racconta in vignette le grandi gioie e i piccoli dolori della vita quotidiana di una squadra giovanile, seguiti dalle testimonianze di Andrea Rusich, che con il suo documentario Glorioso: Perché il Baseball, ha raccontato un pezzo (e che pezzo!) della storia del batti e corri nostrano, venendo a contatto con tanti personaggi che, insieme al campionissimo, questa storia l’hanno scritta giorno per giorno sul campo, quindi da Fabio Tagliavia, che ha raccontato come, per la sua opera prima cinematografica Cardiofitness, abbia scelto, con il conforto di amici della sua Avigliana, il baseball al posto del calcio (come è nel romanzo originale di Alessandra Montrucchio) per andare su un terreno più vicino e sicuro, confortato dall’esperienza e dal successo di tanta cinematografia baseballistica d’Oltreoceano.

Marco Pieri ha poi narrato l’avventura del suo Board of Games, gioco da tavolo che, con il conforto di tanti appassionati e il sostegno convinto della Federazione, è stato costretto a togliere dalla naftalina e sta per celebrare il primo campionato italiano ufficiale.

In rappresentanza della parola scritta, Ugo Splendore ha presentato il suo recentissimo Sogni di Gloria, 35807.jpgGenitori, Figli e tutti gli Sport del Momento, saggio sull’approccio all’attività sportiva delle famiglie nel terzo millenio, con un capitolo dedicato a mazza e guantone, mentre Giovanni Tommasini ha annunciato l’uscita, per i tipi digitali di Narcissus.me, di Piccoli Inconsapevoli Eroi del Baseball, nel quale ricorda le origini del baseball sanremese che ha poi dato i natali anagrafici e sportivi ad Alex Liddi.

Emozionante il lancio fra il pubblico che gremiva il salone del Palazzo Ducale delle palle sonore tramite le quali Valerio Ranieri, deus ex machina della Associazione Italiana Baseball per Ciechi, ha fatto toccare con mano a tutti i presenti gli strumenti di un settore che è oggi un punto d’onore del baseball italiano in tutto il mondo.

La foto di gruppo con gli ospiti, Mazzieri e Centrone in testa, è stata l’attesa conclusione di un evento che rappresenta solo il primo episodio di un connubio fra baseball, softball, fumetto e cultura destinato senz’altro a proseguire.

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La Unipol Bologna è a Taichung

 

La squadra si allena alle 10.30 locali di giovedì 14 novembre (le 3.30 della notte tra mercoledì e giovedì in Italia) ed esordisce alle Asia Series il giorno dopo

 

 

35910.jpgAl termine di un viaggio iniziato con oltre un'ora di ritardo martedì sera a Roma Fiumicino e dopo uno scalo a Nuova Dehli, la Fortitudo Unipol Bologna è atterrata all'aeroporto internazionale di Taipei alle 22.15 locali di mercoledì 13 novembre. Nella capitale di Taiwan ad accogliere la comitiva italiana c'era una troupe della TV nazionale.

 

James Young della CTBA (Chinese Taipei Baseball Association) ha organizzato il trasporto del gruppo a Taichung (poco più di un'ora e meza in pullman), dove i Campioni d'Europa hanno preso alloggio presso il centrale Splendor Hotel; l'organizzazione ha predisposto per l'occasione uno snack di35911.jpg mezzanotte per gli atleti.

 

Alle 10.30 locali di giovedì 14 novembre (le 3.30 della notte tra mercoledì e giovedì in Italia) il manager Marco Nanni dirigerà il primo e unico allenamento di preparazione alle Asia Series in terra cinese.

Come è noto, l'esordio della Unipol è previsto per le 12 locali (le 5 del mattino in Italia) di venerdì 15 novembre contro i coreani Samsung Lions.

Nate come un campionato continentale asiatico, le Asia Series ambiscono a divenire un vero e proprio Mondiale per Club di baseball. Oltre ai Campioni di Giappone, Corea e Taiwan (che, come parse organizzatore, schiera una seconda squadra) partecipano anche i vincitori dell'Australian Baseball

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La Fortitudo si è allenata ed è pronta per le Asia Series

 

Taichung ha un clima da tarda primavera italiana. "Il jet lag non dovrebbe essere un problema" afferma il manager Marco Nanni, che sceglie Blevins come partente della sfida di venerdì (alle 5 italiane) contro i coreani Lions. Il Presidente della CEB Esselman: "Avere qui una squadra europea è qualcosa di incredibilmente importante

 

 

da Taichung (Taiwan), Riccardo Schiroli

Taichung accoglie le partecipanti alle Asia Series con un clima da tarda primavera italiana. Per ora, il livello di umidità è decisamente sopportabile.

Arrivando in città si respira l’aria del grande evento. All’esterno dell’albergo dove sono alloggiate le squadre sono appostati i soliti cacciatori di autografi. I giocatori dei giapponesi Rakuten Golden Eagles35915.jpg sono naturalmente i più celebri e gettonati, ma ha il suo da fare a soddisfare le richieste di tutti anche Giancarlo Alvarado della Fortitudo. Da quel che si capisce (sono arrivate offerte anche sulla nostra pagina di Facebook) ci sono buone aspettative di vendita sul merchandising della formazione italiana.

 

“Il fatto che una squadra europea sia qui è qualcosa di incredibilmente importante” sussurra Ian Esselman, l’olandese che presiede la CEB (Confederazione Europea Baseball). Per il prossimo Europeo per Club la CEB dovrà scegliere a chi assegnare i 2 gironi tra 5 richieste pervenute: Rimini, le città olandesi di Rotterdam e Hoofdorp (dove sta sorgendo un nuovo, modernissimo impianto), Brno (Repubblica Ceca) e Ratisbona (Germania): “E’ un torneo che assume sempre più importanza” conclude Esselman.

Ora che la squadra europea è qui, naturalmente ci si aspetta anche che si faccia rispettare. Certo, non sarà facile per i giocatori smaltire il jet lag in un solo giorno, considerato anche che l’Unipol esordirà alle 12 locali.

“Il jet lag lo dovremmo smaltire” dice il manager Marco Nanni “In fondo, siamo giovani” sorride “Piuttosto, ci sarà da vedere come reagiremo dopo 2 mesi che non giochiamo” e conclude “Fermo restando che siamo ben contenti di essere qui”.

35916.jpgNanni ha impegnato i suoi in una seduta di allenamento standard, con la consueta routine di giochi difensivi e un tradizionale batting practice. Non dovrebbero esserci troppi dubbi per quel che riguarda la formazione che affronterà i Samsung Lions venerdì quando in Italia saranno le 5. Nanni non conferma ufficialmente, ma l’impressione è che il partente sarà Blevins (a parte Alvarado, partente del giorno dopo, tutti gli altri pitcher saranno a disposizione nel bull pen), con Sabbatani a ricevere. In prima dovrebbe giocare Ziegler, con Vaglio in seconda e Infante interbase. Fuzzi e D’Amico si contenderanno il ruolo di terza base, mentre gli esterni saranno Nosti, Moss e Liverziani, con Ermini battitore designato.

I roster ufficiali si sapranno alla conferenza stampa delle 18.30 locali (le 11.30 in Italia), dopo la quale il torneo verrà ufficialmente inaugurato con il party di benvenuto alle varie delegazioni.

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Alex Liddi ha firmato con i Chicago White Sox

 

Dopo l’inizio di carriera targato Seattle Mariners e il passaggio della scorsa estate ai Baltimore Orioles, la franchigia dell’Illinois è la terza avventura professionale per lo 'slugger' di Sanremo. Intanto un altro azzurro, Nick Punto, ha cambiato divisa: dai Dodgers agli Athletics con un contratto di un anno e opzione per il secondo

 

 

di Michele Gallerani

Chiusa una porta, si apre un portone. Per Alex Liddi, infatti, è già terminata l’avventura nella Lega28815.jpgMessicana, con i Tomateros de Culiacan, ma subito arriva una grande notizia: dalla prossima stagione il terza base azzurro indosserà la divisa bianca e nera dei Chicago White Sox.

Negli ultimi giorni si erano rincorse le indiscrezioni che avrebbero voluto ben quattro franchigie sulle sue tracce, ora il nodo è sciolto. La firma del contratto è arrivata pochissime ore dopo il suo rientro dal Messico.

"Sono molto contento di questa nuova opportunità che mi viene data” afferma Alex con un tono chiaramente soddisfatto. “ Sono tornato negli Stati Uniti (ndr Denver) da poco più di un giorno, dopo l'epilogo dell'esperienza messicana, e subito è arrivata questa grande notizia. Adesso dovrò sudare ancora e lavorare sodo per guadagnarmi un posto, ma sono fiducioso che la prossima stagione possa iniziare direttamente dalla Major League".

28844.jpgSembra proprio che il manager dei White Sox, Robin Ventura (un passato da terza base di altissimo livello, corredato da due convocazioni per l’All Star Game, 6 gold glove l’oro olimpico a Seoul 1988) possa dare a Liddi l’opportunità di giocarsi il posto con Conor Gillaspie (di un anno più vecchio del sanremese), che nella scorsa stagione ha difeso 134 volte il sacchetto di terza di Chicago.

Ora per Liddi si apre una nuova pagina della carriera, nella speranza che i numeri, sia delle statistiche, sia delle presenze in campo in Grande Lega comincino ad aumentare sensibilmente.

Intanto il primo passo del cambiamento si consumerà in gennaio, in Florida, quando si celebrerà il matrimonio tra Alex e Rosiane. Poi, a Febbraio, lo spring-training, al Camelback Ranch di Glendale in Arizona, nelle strutture (anche se “dal lato” Los Angeles Dodgers) che la scorsa stagione hanno ospitato la nazionale azzurra, in vista del World Baseball Classic. Un complesso, quello dove svolgono la preparazione Dodgers e White Sox, dove non entrerà più un altro azzurro, Nick Punto, che solamente 24 ore prima di Liddi aveva firmato un nuovo contratto (annuale con opzione per il 2015) con gli Oakland Athletics, altra franchigia che, guarda caso, la scorsa primavera, aveva fatto per qualche giorno da “quartier generale” dell’Italia prima e durante il Classic.

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L'Europeo di baseball si gioca dal 12 al 21 settembre 2014

 

La prima fase si gioca per la prima volta in 2 nazioni: Germania (a Ratisbona, dove è di stanza l'Italia Campione d'Europa) e Repubblica Ceca (Ostrava). La fase per il titolo si gioca a Brno in uno stadio nuovo, mentre il girone dal settimo al dodicesimo posto sarà ospitato da Trebic

 

 

La CEB (Confederazione Europea Baseball) e la Federazione della Repubblica Ceca (organizzatrice dell'evento) hanno reso noto che i 2 gironi dell'Europeo 2014 si giocheranno a Ostrava (Repubblica Ceca) e Ratisbona (Germania). L'appuntamento è dal 12 al 16 settembre.

 

L'Italia Campione d'Europa sarà nel gruppo 'A' a Ratisbona con Germania, Belgio, Francia, Svezia e Gran Bretagna, che si è recentemente qualificata.

Del gruppo 'B' (Ostrava) faranno invece parte Olanda, Repubblica Ceca, Croazia, Grecia, Spagna e la Russia, ultima qualificata.

 

La fase per il titolo si giocherà a Brno (Repubblica Ceca; 17-21 settembre), in uno stadio nuovo di zecca, i cui lavori di costruzione sono appena iniziati.

Il torneo dal settimo al dodicesimo posto si giocherà in contemporanea a Trebic (Repubblica Ceca).

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Baseball e softball alle Olimpiadi: uno spiraglio dal Presidente del CIO Bach

 

Il tedesco ne ha parlato in una conferenza stampa a Tokyo: "Sono dell'idea che si debba essere flessibili, sul programma dei Giochi"

 

 

Il Presidente del CIO (Comitato Internazionale Olimpico) Thomas Bach ha detto in una conferenza stampa a34212.jpgTokyo che il baseball e softball potrebbero essere nel programma delle Olimpiadi, appunto in programma a Tokyo: "Ne discuteremo nella riunione dell'Esecutivo di dicembre e poi presenteremo l'esito della discussione alla Sessione di Sochi".

 

La Carta Olimpica per la verità non prevede che uno sport possa essere aggiunto dopo la scelta della sede: "Ma io credo che sia il momento di essere flessibili, sul programma dei Giochi. Vedremo cosa ne pensano il miei colleghi del CIO" ha concluso Bach.

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La Italian Coach Convention cala un tris d'assi

 

Il CNT di Mimmo Micheli ha completato il programma di una manifestazione mai così stellare: al roster dei relatori si uniscono Mauro Berruto, Domenico Di Molfetta e Mike Piazza

 

 

di Marco Landi

Dopo le ultime conferme, si è definito il programma della Italian Coach Convention 2014, che si rivela come la più stellare di sempre.

Il Comitato Nazionale Tecnici, attraverso il suo presidente Domenico Micheli, visibilmente orgoglioso, cala un tris d’assi di prestigio assoluto, che si va ad aggiungere alle presenze già annunciate, per costituire un gruppo di relatori di livello mondiale, in grado di fornire un’offerta culturale, formativa e di approfondimento36220.jpg che va ben oltre il confine delle linee di foul.

Gli ultimi inserimenti, nel lineup, sono di quelli che spostano gli equilibri in campo: Mauro Berruto, Domenico Di Molfetta e Mike Piazza saranno al centro della tre giorni di Treviso.

Berruto, 44 anni, torinese, è il Commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo e Direttore tecnico del settore giovanile maschile della FIPAV e molto di più: nominato dal Governo Italiano qualche settimana fa alla guida del progetto Destinazione Sport, che ha il compito di preparare una proposta di legge quadro per la disciplina dello sport in Italia, è un esperto di formazione manageriale molto richiesto e svolge seminari presso importanti aziende e università in Italia e all’estero per trattare temi quali il teambuilding, il teamworking, la leadership, il goal setting e proprio del fare squadra si occuperà nell’ambito della Convention, inaugurando con la sua presenza un respiro interdisciplinare di alto profilo che è una novità assoluta per la manifestazione FIBS.

Domenico Di Molfetta è un volto noto ai tecnici che hanno partecipato ai corsi di formazione del CNT e della Commissione Sport Scolastico e Giovanile FIBS degli ultimi anni, sistematicamente rapiti dalla profondità e dal fascino delle sue lezioni: foggiano, classe 1959, è uno dei maggiori esperti italiani di metodologia dell’allenamento, nei suoi aspetti pratici e psicologici, è dal 2010 Responsabile nazionale della squadra azzurra assoluta del settore Lanci della FIDAL, ma le sue competenze comprendono management dello sport e antropologia della comunicazione; docente universitario e della 13489.jpgScuola dello Sport del CONI, preparatore atletico in diverse discipline, è autore di numerose pubblicazioni in materia; durante la Coach Convention 2014 tratterà di valutazione e tecnologia: i mezzi per la personalizzazione dell’allenamento.

Mike Piazza non ha certo bisogno di presentazioni nel mondo del batti e corri, ma qualche dato essenziale della sua fantastica carriera non può non essere ricordato: nato a Norristown, Pennsylvania, nel 1968, è considerato il migliore battitore di tutti i tempi fra i ricevitori e, con 396, detiene il record assoluto di fuoricampo per un catcher, accumulato in 16 stagioni di Major League; giocatore e leader della Nazionale azzurra nel primo World Baseball Classic nel 2006, entra poi a far parte stabilmente dello staff azzurro di Marco Mazzieri in qualità di Allenatore della battuta, argomento del quale tratterà in questa convention.

I tre ultimi importanti arrivi completano il roster d’eccellenza di una Coach Convention dal programma fittissimo: insieme a loro, i già annunciati staff azzurri con Marco Mazzieri, Marina Centrone, Paola Marfoglia, Monica Corvino, poi Darrell Miller, Tim Leiper, Monica Abbott e Natasha Watley, ma anche Fabio Betto, azzurro36067.jpg olimpionico e tecnico dell’Unipol Bologna, Enrico Obletter, manager di softball più volte campione d’Italia, Diego Azzolini, insegnante di educazione fisica e membro del direttivo CNT, Tom O’Connell, Coach of the Year 2011 della American Baseball Coaches Association, Gavin Kelly, responsabile Europa e Africa della Turface, azienda specializzata nella realizzazione delle superfici di gioco, Stefano Malaguti, commissario dell’Associazione Italiana Baseball giocato da Ciechi, René Saggiadi, scout dei Boston Red Sox, Fabio Eritale, Claudio Carsaniga e Marco Lazzarini che racconteranno del percorso del Pool 77 Bolzano verso lo scudetto Allievi 2013, Michele Pilutti, coach dei Black Panthers Ronchi dei Legionari e infine i programmi e le attività della United States Specialty Sports Association, partner della FIBS e della Teammate.

Al menù, già gustosissimo, si aggiunge l’ulteriore novità dell’appuntamento d’apertura, quando, venerdì pomeriggio, Mario Salvini di Gazzetta dello Sport condurrà la tavola rotonda aperta al pubblico che metterà a confronto le esperienze dei due tecnici italiani di maggiore responsabilità e successo nel mondo: Marco Mazzieri e Mauro Mazzotti.

Mauro Berruto ha iniziato giovanissimo una carriera di allenatore di pallavolo che, attraverso promozioni storiche (Torino e Piacenza) e trofei conquistati a livello nazionale e internazionale, lo porta a entrare nello staff azzurro di Montali nel periodo che, dopo l’oro europeo 2003 e il secondo posto nella World League 2004, porta al fantastico argento ai Giochi di Atene; inizia così un importante periodo all’estero, che, con il quarto posto all’Europeo 2007 alla guida della Nazionale finlandese, gli vale il titolo assoluto di Coach of the Year del paese nordico. Dopo una stagione al Panathinaikos Atene (con vittoria della Coppa nazionale 2008), il rientro in Italia alla Lube Banca Marche Macerata e la conquista della Challenge Cup 2011; dallo stesso anno è head coach della Nazionale maschile. Ma gli interessi e le competenze di Mauro Berruto spaziano oltre i muri dei palasport: laureato in filosofia, imprenditore e scrittore (2 i romanzi pubblicati, Premio CONI per la letteratura sportiva 2005 con Andiamo a Vera Cruz con Quattro Acca), il 13 novembre scorso è stato incaricato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta di presiedere Destinazione Sport, un progetto che ha l’obiettivo di avvicinare il mondo dello sport e il Governo, mettendo a punto una legge quadro dedicata all'attività sportiva in Italia; si occupa professionalmente di formazione manageriale e svolge seminari presso strutture aziendali e universitarie in Italia e all’estero.

Domenico di Molfetta è laureato in Scienze Motorie e ha seguito diversi corsi di specializzazione post laurea in tema di metodologia dell’allenamento, management dello sport e comunicazione; insegna presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Foggia, dopo esperienze a Roma Tor Vergata e Bari ed è uno dei docenti dei Corsi di Alta specializzazione della Scuola dello Sport del CONI; Coordinatore per l’educazione fisica e sportiva a Foggia per incarico del MIUR, è Delegato CONI per la provincia di Foggia; Tecnico di terzo livello della Federazione Italiana di Atletica Leggera, per la quale è Responsabile della Nazionale assoluta nel settore Lanci, ha all’attivo moltissime pubblicazioni sul giavellotto e sulla preparazione dei giovani lanciatori, ma anche, più in generale, sulla valutazione e la tecnologia al servizio dell’allenamento e su svariati aspetti del potenziamento muscolare; tantissime anche le sue presenze quale relatore a importanti convegni nazionali e internazionali; ha svolto il ruolo di preparatore atletico e personal trainer in diverse discipline, quali calcio, pallavolo, scherma, pallacanestro, pattinaggio, kart.

Mike Piazza ha giocato 16 stagioni in Major League Baseball fra Los Angeles Dodgers, Florida Marlins, New York Mets, Oakland Athletics e San Diego Padres principalmente come ricevitore ed è ritenuto, in questo ruolo, il migliore battiore di tutti tempi, non solo per il record di 396 homerun, ma anche per la striscia di 15 partite consecutive con punti battuti a casa, conseguita nel 2000 con la casacca 31 dei Mets, che lo colloca al secondo posto in questa statistica, alle spalle del solo Ray Grimes (17 nel 1922 con i Chicago Cubs). Rookie of the Year della National League nel 1993 coi Dodgers, ha vissuto la sua migliore stagione nel 1997, quando arrivò secondo nella classifica Most Valuable Player raggiungendo una media battuta di .362, con ben 40 fuoricampo e 124 punti battuti a casa. Il suo attaccamento all’Italia e alla maglia azzurra ne fanno uno degli alfieri del batti e corri tricolore nel mondo.

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Il calendario della prima fase dell'Italian Baseball League

 

La Commissione Organizzazione Gare ha reso noto anche il programma dell'intergirone che si giocherà fra andata e ritorno dei due gruppi. I Campioni d'Italia della T&A San Marino apriranno la stagione a Padova

 

 

Opening game sul diamante delle new entry Tommasin Padova per i Campioni d'Italia della T&A San Marino, Bologna in trasferta a Godo, revival della semifinale 2013 in riva all'Adriatico dove il Rimini ospiterà il Nettuno e sfida al Nino Cavalli tra Parma e Grosseto. Questa la prima giornata della Italian Baseball League 2014 dopo l'estrazione dei calendari della prima fase effettuata dalla Commissione Organizzazione Gare nella serata di mercoledì 29 gennaio negli uffici della Federazione e in videconferenza con la sede del Comitato Regionale Emilia Romagna di Bologna.

Nell'occasione sono state rese note anche le partite dell'intergirone programmate dalla COG sulla base di un bilanciamento chilometrico delle trasferte per le squadre. La sfida di cartello della prima giornata di intergirone, che avrà luogo al termine dell'andata dei due gruppi, il 25 e 26 aprile,vedrà il nove di Marco Nanni fare visita ai nero arancio di Chris Catanoso. Esauriti gli incroci fra le squadre dei due diversi gironi, che occuperanno 4 weekend, la prima fase della Italian Baseball League terminerà con il ritorno dei gironi e si chiuderà sabato 7 giugno.

Dal fine settimana successivo, 13 giugno, partirà la seconda fase IBL con le migliori due di ogni girone da cui emergeranno le due finaliste che si giocheranno il titolo italiano nelle Italian Baseball Series da venerdì 8 agosto.

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Colpo Rimini: arriva Peppe Mazzanti

 

Il bomber, MVP IBL nel 2007 e 2008, è in prestito dal Nettuno

 

 

34485.jpgIl Rimini ha messo a segno un gran colpo sul mercato. In Romagna arriva infatti (prestito annuale da Nettuno) Giuseppe Mazzanti.

Classe 1983, nel mondo del baseball per tutti è Peppe, Mazzanti è uno dei migliori battitori della Italian Baseball League e vanta in carriera 2 titoli da MVP (2007 e 2008). Nelle stesse stagioni ha conquistato il premio Max Ott al miglior battitore prodotto della scuola italiana. Mazzanti vanta 92 presenze in nazionale. Può essere utilizzato in prima e terza base.

 

Una nota dell'Ufficio Stampa del Rimini ci informa che Mazzanti indosserà la maglia numero 27 e che sarà inizialmente a disposizione solo nei fine settimana, causa impegni di lavoro.

 

Il Rimini inizierà la preparazione lunedì 3 febbraio agli ordini dei coach Heredia e Palumbo. Tra fine mese e inizio marzo saranno al lavoro anche il manager Catanoso e il pitching coach Illuminati, confermati per la stagione 2014 dopo la vittoria della Coppa Italia e i 2 secondi posti, in campionato e nell'Europeo per Club, del 2013.

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La nazionale di baseball in Florida dal 18 febbraio al 2 marzo

 

Il manager Marco Mazzieri ha convocato 24 atleti, dando spazio a diversi giovani: "Abbiamo iniziato un lavoro per il ricambio generazionale e andiamo avanti su questa strada". E' il primo passo verso l'Europeo di settembre: "Per la prima volta da anni ci presentiamo da favoriti, questo significa che tutti cercheranno di batterci, non solo l'Olanda" conclude il tecnico maremmano

 

 

di Riccardo Schiroli

La nazionale di baseball trascorrerà, dal 18 febbraio al 2 marzo, un periodo di preparazione a Vero Beach (Florida), Il manager Marco Mazzieri ha convocato per l'occasione 24 giocatori

LANCIATORI (9) Crepaldi, Barbaresi, Cadoni (Fortitudo BO), Simone, Andreozzi, Giovanni D'Amico, Cooper (San Marino), Corradini, Escalona (Rimini)

RICEVITORI (3) Reginato (San Marino), Sabbatani (Fortitudo BO), Latorre (San Francisco Giants)

INTERNI (7) Vaglio, Grimaudo, Andrea D'Amico, Infante (Fortitudo BO), Martone (Nettuno 2), Santora (Rimini), Pantaleoni (San Marino)

ESTERNI (5) Ambrosino (Fortitudo BO), De Simoni, Poma (Parma), Chiarini (Rimini), Caradonna (Nettuno)

Dello staff tecnico di Mazzieri fanno parte il pitching coach Bill Holmberg, i coach Gibo Gerali, 36282.jpgAlberto D'Auria, Claudio Vecchi, Augusto Medina. Il preparatore atletico è Gianni Natale e lo staff sanitario è composto dal medico Andrea Pellegrini e dal fisioterapista Massimo Baldi. Al raduno partecipano anche l'istruttore di battuta Mike Piazza e lo psicologo Rafael Colon. La delegazione sarà guidata da Mario Falaschi.

"Ci aspetta una stagione importante" spiega Marco Mazzieri "E questo è il primo passo. Dopo anni parteciperemo a settembre a un Europeo come favoriti e questo comporta grandi responsabilità e notevoli difficoltà. Saremo l'avversario da battere e non solo per l'Olanda, ma anche per Germania e Spagna. Il fatto che si giochi a settembre, renderà il torneo più competitivo, perchè le squadre potranno avere in rosa tutti i professionisti che non sono nel roster dei 40 delle squadre MLB".

 

Per parlare della rosa per l'Europeo è presto: "Chi avremo a disposizione, non dipende solo da noi, come al solito".

Parliamo di queste convocazioni: "Abbiamo inteso proseguire il discorso iniziato lo scorso anno, quando abbiamo iniziato un lavoro per il ricambio generazionale; andiamo avanti su questa strada. Quindi, verranno in Florida diversi giovani, ai quali abbiamo inteso dare un'opportunità di fare esperienza e anche di farsi vedere".

 

La preparazione per l'Europeo entrerà nella fase calda solo a settembre: "Esatto. Rivedremo il gruppo per l'All Star Game, ma potremo lavorare solo un giorno o 2. In effetti sarà nella Italian Baseball Week, che si svolgerà la fase decisiva della preparazione" conclude Mazzieri.

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Qualcuno che partecipa ad una lega del fantasy baseball? Sto cercando un nuovo gruppo di persone con cui giocare.

 

E' un peccato che questa sezione non sia molto frequentata :(

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